Coronavirus: nel siracusano 7 positivi, 5 migranti trasferiti su nave Azzurra. C'è un decesso

Sono 7 i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore in provincia di Siracusa. Di questi, 5 sono migranti arrivati domenica scorsi in gommone sulla spiaggia di Punta delle Formiche, a Pachino. Ieri, dopo la notizia della loro positività al coronavirus, sono stati trasferiti a bordo della nave quarantena Azzurra, in rada nel porto di Augusta. Per l’occasione, la grande nave ha ormeggiato in banchina in modo da agevolare le operazioni, sotto la vigile attenzione della Polizia. Purtroppo c’è anche un nuovo decesso. Si tratta di un uomo che positivo al covid ma già affetto da altre patologie.
Sono 33 in tutta la regione i nuovi contagiati. Il dato è contenuto nel report quotidiano fornito dal Ministero della Salute. Detto dei 7 in provincia di Siracusa, ecco il resto del dettaglio: Agrigento 1, Caltanissetta 1, Catania 6, Messina 2, Palermo 8, Trapani 8.
I ricoverati sono 71 (ieri 70), 10 in terapia intensiva. In isolamento domiciliare vi sono 1.071 persone. Il totale degli attuali positivi sale a 1.052. Il numero dei tamponi processati è di 4.210.




Siracusa. Vertice in Prefettura per il Caravaggio: il sindaco mette sul tavolo il suo "no"

C’è almeno un elemento di sostanziale novità nella vicenda del Caravaggio di Siracusa. E non è uno di quelli da sottovalutare, sebbene sul prestito a Rovereto il Fec (proprietario dell’opera) pare aver già deciso. Nel corso della riunione convocata in Prefettura alla presenza di tutte le parti interessate, è chiaramente emersa la contrarietà allo spostamento da parte del Comune di Siracusa e della Curia. Se la posizione della Diocesi era nota, costituisce una novità il “no” al trasferimento che il sindaco Francesco Italia ha espressamente motivato. La sua assenza alla ormai famosa conferenza stampa alla presenza di Sgarbi e dell’assessore regionale Samonà era già stata letta come una non condivisione dell’iniziativa e adesso è arrivata anche l’ufficialità. Il Comune di Siracusa dice no al prestito, nonostante la posizione dell’assessore Fabio Granata sia apparsa diametralmente opposta in queste settimane.
Sia come sia, l’elemento nuovo irrompe sulla scena. E pur rimanendo l’ipotesi del prestito ancora fortemente possibile, deve fare i conti con una contrarietà crescente. Comune, Curia, società civile. Sia ben chiaro, il Fec può anche non tenerne conto, ma la forzatura andrebbe poi giustificata. E ci sono inoltre le parole di pochi giorni fa del responsabile dei Beni Culturali siciliani, Alberto Samonà. In diretta su FMITALIA ha detto che la contrarietà della città, se espressa, sarebbe stata elemento da discutere. Ed il sindaco lo ha accontentato.
“Sin dall’inizio il mio pensiero è chiaro su questa storia. Se il Seppellimento di Santa Lucia andava restaurato, non ci sarebbe stata nessuna contrarietà al prestito. Ma lo stesso Icr spiega nella sua relazione che non si deve neanche parlare di un restauro, bensì di semplici esami tecnici”, spiega proprio Francesco Italia. Ecco insomma perchè non si condivide la necessità di uno spostamento. “Quegli esami non possono essere fatti a Siracusa solo perchè aumenterebbero i costi. Ma il Caravaggio non ha bisogno di quel restauro di cui alcuni parlavano sui giornali, durante le prime fasi di tutta questa vicenda. Se questo incontro utile e chiarificatore si fosse tenuto prima, forse oggi ci troveremmo ad un punto diverso”.
Il sindaco ha anche mostrato in Prefettura una nota firmata da 20 ex consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, tutti contrari al trasferimento del dipinto.
Ma il proprietario del Caravaggio siracusano, il Fec, avrebbe in realtà già deliberato il via libera all’intera operazione. Sosta a Roma nei laboratori Icr, poi Rovereto per la mostra tanto cara a Sgarbi. Partenza ad ottobre, ritorno a Siracusa a gennaio 2021. “Se proprio deve partire, noi pretendiamo che ritorno entro i festeggiamenti di dicembre per Santa Lucia”, precisa il sindaco Italia. “Non solo. Se poi il Caravaggio deve tornare in Borgata, entro quella data la chiesa di Santa Lucia al Sepolcro deve allora essere nelle condizioni di sicurezza ed ambientali ideali per ospitare una simile opera”. Il sindaco non lo dice, però sembra una di quelle frasi che terminano con un dubbio: “ce la faranno in poco più di due mesi?”. Insomma, che il Seppellimento possa partire da Siracusa, fare un pit stop a Roma e poi sostare a Rovereto – ad oggi – più che certo sembra probabile. E con quotazioni in discesa. A chi l’ultimissima parola?




VIDEO. Uomo precipita dalla scogliera, soccorso spettacolare al Monumento ai Caduti

Sarebbe caduto dalla scogliera nei pressi del Monumento ai Caduti, a Siracusa. Secondo una prima versione, si sarebbe trattato di un fatto accidentale. Protagonista della sfortunata storia un uomo, tratto in salvo poco dopo le 12 da un elicottero della Guardia Costiera.
Una volta precipitato in mare, avrebbe trovato rifugio dentro una grotta aperta nella falesia. Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco e, via mare, la Guardia Costiera. I soccorritori si sono anche lanciati in mare, ma le difficili condizioni meteomarine non hanno giocato a favore del salvataggio almeno fino a quando non è intervenuto l’elicottero. Un operatore si è calato con il verricello tirando su il malcapitato. E’ stato condotto in ospedale per i controlli del caso. Le sue condizioni apparirebbero nel complesso buone, considerando quanto accaduto.

I VIDEO




Scuola a Siracusa. Mancano i banchi per il distanziamento, in classe con le mascherine?

“Niente mascherina in classe se è assicurato il distanziamento di almeno un metro”. Questa l’indicazione definitiva del Comitato Tecnico Scientifico a pochi giorni dalla ripresa della scuola. Sembra una buona notizia per i genitori preoccupati dal costringere i figli ad indossare per ore quel dpi. In realtà, però, la situazione della scuola siracusana è al momento tale che, nella maggioranza dei casi, almeno per il primo mese di scuola la mascherina in classe rischia di essere un obbligo.
Questo perchè senza i banchi monoposto in numero sufficiente, nelle classi della stragrande maggioranza degli istituti non ci sono le misure per garantire il distanziamento. Ci sarebbe la possibilità di dividere le classi o ricorrere ad alternanza tra scuola in presenza e didattica a distanza su base settimanale. Ma sono opzioni che non trovano grandi fan.
“Serve il doppio dei banchi che oggi una scuola può avere”, spiega la dirigente scolastica Pinella Giuffrida che è anche la referente provinciale dell’associazione di categoria Anp. Con i banchi ed i docenti oggi disponibili si stanno tentando di adattare quante più classi possibili alle nuove disposizioni. Occhio di riguardo, in particolare, per gli studenti più piccoli. Per il resto, la mascherina resta di essere la regola in classe nella scuola siracusana (al netto di alcune eccezioni, ndr). Almeno fino alla prima decade di ottobre, quando dovrebbero arrivare anche in Sicilia i nuovi banchi monoposto richiesti dalle scuole.
Intanto i docenti hanno risposto in massa all’invito a ricorrere allo screening tramite sierologico. E’ boom di richieste. Un atteggiamento responsabile e degno di nota quello adottato dalla classe docente siracusana.




Siracusa. Commercianti a Casina Cuti, riesplode la protesta: "ci tengono lontani dai turisti"

Riesplode la protesta dei commercianti di Casina Cuti, a due passi dall’ingresso dell’area archeologica della Neapolis. “Siamo pronti a consegnare le chiavi delle nostre attività al sindaco”, dicono oggi. Ancora una volta, il motivo del contendere è la biglietteria del parco presente nell’area di Casina Cuti ma spesso chiusa. I turisti, così, vanno direttamente all’interno dell’area archeologica (dove è presente un’altra biglietteria) senza passare per i negozi di souvenir. Da settembre, la biglietteria di Casina Cuti dovrebbe essere aperta dal giovedì alla domenica per decisione della società concessionaria del servizio. Interessato del problema, il sindaco Francesco Italia ha contattato telefonicamente questa mattina il neo direttore del parco archeologico, Carlo Staffile, a cui avrebbe chiesto attenzione verso il problema dei commercianti siracusani.




Scuola in Sicilia: si apre il 14 settembre, ma i presidi potranno disporre lo slittamento al 24

Sempre più probabile che l’inizio dell’anno scolastico in Sicilia possa slittare. Indipendentemente dal referendum e dalle scuole sedi di seggio elettorale, a tutti gli istituti è stata concessa la possibilità di spostare l’avvio delle lezioni al 24 settembre. Lo ha detto anche il presidente della Regione, Nello Musumeci. “Le scuole in Sicilia apriranno il 14 di settembre, ma diamo la facoltà ai responsabili di istituto, se non ci fossero le condizioni, di poter spostare l’apertura al 24 settembre”.
Diversi Comuni della provincia di Siracusa – tra cui Avola e Noto – hanno già invitato gli istituti a predisporre gli atti necessari per deliberare lo slittamento. Nel capoluogo ogni scuola dovrebbe muoversi in ordine sparso.
Tutti i problemi sono rimasti sul tavolo: più spazi e aule per garantire distanziamento, più insegnanti e banchi singoli. Nessuna delle tre variabili si è incastrata a dovere e, pertanto, per almeno il primo mese di lezioni rimangono mille i dubbi ed i rischi di turni e didattica a distanza a rotazione.
La Regione Siciliana aveva deliberato nei gironi scorsi le date del prossimo anno scolastico 2020/21. Le lezioni cominceranno il 14 settembre e termineranno l’8 giugno. Ora possibile slittamento al 24 per tutti gli istituti.
Le sospensioni della didattica saranno: dal 21 dicembre al 6 gennaio per Natale, dall’1 al 5 aprile per Pasqua. Non sono previsti altre interruzioni o ponti.




Covid: dopo un mese di quarantena a Noto, possono tornare a casa due piacentini

Risultati positivi al covid, sono dovuti rimanere per un mese in quarantena a Noto. Per carità, la cittadina barocca è luogo amabile ma certo a vivere in isolamento non dà il massimo. E’ la storia di due giovanissimi di Piacenza che adesso possono fare rientro nella loro città. In Sicilia hanno scoperto di aver contratto il coronavirus e pertanto hanno osservato la prescritta quarantena, fino a negativizzazione. I nuovi tamponi hanno finalmente confermato la guarigione e adesso possono far rientro a casa.
“Oggi ritorneranno nella loro Piacenza e riabbracceranno i loro genitori e parenti dopo un mese di permanenza in terra siciliana”, ha detto il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti. Poi il punto sulla situazione covid nel netino: “rimangano solo quattro i contagiati, tutti asintomatici che riusciranno presto a sconfiggere il virus. Mascherina, sanificazione delle mani e degli oggetti e, per completare, godiamoci in sicurezza questa splendida Noto, magari con il naso all’insù”.

foto dal web, Noto




Due pastori tedeschi in autostrada, a spasso in corsia di sorpasso: salvati dalla PolStrada

Due pastori tedeschi passeggiavano questa mattina in autostrada, nei pressi dello svincolo di Avola. I due cani erano in corsia di sorpasso quando sono stati notati da personale del Consorzio Autostrade Siciliane. E’ stata allertata la Polizia Stradale, intervenuta con una pattuglia. Gli agenti, con la prudenza del caso, sono riusciti a portare i due esemplari a bordo strada e, per maggiore sicurezza, li hanno assicurati al guardrail in attesa del veterinario.
Sulle prime si era pensato ad un fastidioso caso di abbandono di cani in autostrada. Ma la storia potrebbe, in realtà, essere diversa: i pastori tedeschi sono bene curati e potrebbero essere scappati da una vicina proprietà. Attraverso la lettura del microchip si risalirà al proprietario, magari in ansia in queste ore proprio per i suoi cani.




Siracusa. Cane guida i poliziotti dai suoi cuccioli in difficoltà: salvati 2 meticci

Due cagnolini randagi sono stati salvati dall’intervento di agenti delle Volanti. I poliziotti li hanno trovati seguendo un cane di piccola taglia notato in via dell’Aguglia, ad Ognina. Li ha condotti in un terreno vicino, dove hanno trovato una cucciolata di meticci. Purtroppo cinque cagnolini erano già morti. I due ancora in vita sono stati ricoverati in una clinica veterinaria di Siracusa, anche grazie all’intervento della Municipale allertata dalla Polizia.
Grazie al tempestivo intervento degli uomini della volante ed alle premurose cure dei veterinari, sono stati sottratti al triste destino che – con ogni probabilità – li attendeva.




Miasmi a Priolo: verifiche negli impianti e stop ai mezzi pesanti nel centro abitato

“Subito indagini, per capire cosa sia accaduto e per adottare provvedimenti definitivi”. Il sindaco di Priolo Pippo Gianni torna sugli episodi di miasmi nell’aria che si sono registrati in questi giorni nel territorio priolese. Il tema è stato al centro di un incontro, convocato dal primo cittadino, al Palazzo Municipale. Il vertice , a cui hanno preso parte i responsabili della zona industriale, il Comandante dei Vigili Urbani, il Dirigente di Protezione Civile, i tecnici, a Giunta, il Presidente del Consiglio e l’esperto ambientale, l’ingegnere Giusepp Raimondo, aveva lo scopo di fare il punto della situazione.
Il Comune  sta verificando  le performance del parco serbatoi SG 10 e degli impianti SUD, per bloccare eventuali emissioni di sostanze volatili.
Se ne occuperà una squadra comunale, appositamente costituita e che, insieme all’ARPA, sta effettuando dei sopralluoghi. Agli stabilimenti è stato richiesto l’immediato avvio di controlli per comprendere se gli impianti abbiano presentato eventuali criticità.

Nel centro abitato, intanto, deciso lo stop ai mezzi pesanti. Per quelli che si muovono in direzione Catania,  divieto di circolazione sulla SP 14, all’altezza della rotatoria. Il traffico sarà dirottato sulla provinciale 25.  Altro divieto sarà apposto sulla SP 114 per i mezzi in circolazione in direzione Siracusa, nel punto in cui viene indicato l’inizio del territorio comunale, con deroga solo per i mezzi che effettuano fornitura di carburante e per quelli che devono obbligatoriamente recarsi all’interno del paese.
“Quello che è successo in questi giorni – ha commentato il Sindaco Gianni – ci lascia infuriati, preoccupati e perplessi. Qualche azienda ha un atteggiamento che definire superficiale è poco e che complica i rapporti con i priolesi, il Comune e la stessa zona industriale. Ho preteso che ci facciano sapere cosa è accaduto in questi giorni. Nel frattempo una squadra composta dal mio consulente ambientale, dai tecnici, dai Vigili Urbani e dalla Protezione Civile sta effettuando sopralluoghi in una serie di punti precisi, dove sono state registrate emissioni in atmosfera, come i serbatoi che si trovano alle spalle di Priolo, ma anche in altri camini. Vogliamo immediatamente sapere chi è responsabile di quanto accaduto”.
I dati delle centraline parlano di un aumento di idrocarburi non metanici dalle 20 del 20 agosto alle 9 del 31, con contestuale aumento dei valori di BTX, benzene, toluene e xilene. L’Airsense, spettometro di massa installato sul laboratorio mobile in via Di Mauro, ha evidenziato oltre alla presenza di butano e pentano anche sostanze odorigene come isobutilmercaptano e tiofene. “Tutto ciò – scrive il Responsabile del servizio Tutela Ambientale ed Ecologia dell’ex Provincia – in condizione di calma, o quasi, di vento, con direzione prevalente Nord/Nord-Ovest”. Il CIPA ha inoltre segnalato un’inversione termica a partire dalle 4:00 del 31 agosto.
Secondo i tecnici sarebbero proprio queste concause a generare i cattivi odori: una inversione termica accompagnata da poco vento, a lieve prevalenza Nord/Nord-Ovest.
I serbatoi SG 10, chiusi con tetti galleggianti, lascerebbero filtrare lievi emissioni che in determinate condizioni, alte temperature, calma di vento e inversione termica, favorirebbero alcuni accumuli e i conseguenti episodi di cattivo odore.