Pulizia delle spiagge, Buccheri a muso duro: “Falso dire che non se ne ha traccia”

Alle parole di Michele Mangiafico (Civico4) che lamentava ritardi nella pulizia delle spiagge del capoluogo, risponde l’assessore Andrea Buccheri. “Leggere che ‘non si ha traccia della pulizia delle spiagge’ oltre ad essere una dichiarazione falsa è un’opera di denigrazione gratuita ed ingiustificata”. E mostra immagini, foto e video a conferma e garanzia che “come previsto dal capitolato, dal 25 aprile tutte le spiagge e i varchi balneabili sono dotate dei trespoli e che, in collaborazione con l’Area marina protetta, sono stati installati i cestini nei varchi della Amp. Il tutto con le cadenze e le giornate previste dal capitolato a seconda del periodo di bassa, media e alta stagione. Stesso discorso riguarda la pulizia delle aree a parcheggio delle zone balneari, compreso quello di viale dei Lidi. Ricordo- conclude Buccheri- che il servizio è attivo da quando è operativo il nuovo contratto settennale (luglio 2020) che prevede, da capitolato, tutti gli interventi sopra descritti per salvaguardare i nostri ambienti costieri, il nostro mare e la biodiversità di questa terra, in una città come Siracusa ricca di risorse naturalistiche da sempre suo emblema e attrattiva turistica”.




Incendio di materiale plastico, colonna di fumo dalla zona commerciale nord

Una colonna di fumo nero si è levata questa mattina tra la zona commerciale e quella industriale, alle porte nord di Siracusa. Fumosità visibile anche da Siracusa. A prendere fuoco, materiale plastico abbandonato in un terreno poco distante dal parco commerciale di contrada Spalla, nessuna problematica connessa alle vicine raffinerie.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, informata anche la Protezione Civile di Priolo Gargallo. Non sono segnalate criticità particolari nello spegnimento del rogo, di probabile origine dolosa.




Sbarco di migranti sulla spiaggia di Calamosche, sequestrata l’imbarcazione

Sono stati condotti ad Augusta, a bordo della nave quarantena, i migranti sbarcati sulla spiaggia di Calabernardo (Noto). A bordo di una barca a vela, posta sotto sequestro dagli investigatori, hanno raggiunto la costa siracusana nella notte tra il 20 e il 21 maggio. A bordo 42 uomini, 5 minori non accompagnati, 16 donne e 16 bambini.
Verosimilmente, l’imbarcazione è partita dalla Turchia o dalla Grecia. Dalle testimonianze dei migranti si cercano elementi utili per l’identificazione degli scafisti ed altri dettagli relativi alla traversata.
I migranti sono stati soccorsi e rifocillati all’arrivo in spiaggia. Sul posto insieme ai mezzi del 118 ed alle forze dell’ordine anche la Protezione Civile del Comune di Noto.




Spiagge, cedimento della costa, servizi: Civico4 boccia le politiche per le zone balneari

Il movimento “Civico 4″, guidato da Michele Mangiafico, boccia le politiche dell’amministrazione comunale relative alle zone balneari del capoluogo. “Pulizia delle spiagge ancora non pervenuta. Irrisolto il problema del cedimento della costa e la sistemazione di via Lido Sacramento, dopo i danni del medicane”, esordisce l’ex vicepresidente del Consiglio comunale.
L’elenco dei problemi per la zona sud del capoluogo è lunga, per il movimento politico di opposizione: “le cattive condizioni del manto in tantissime strade, mancato diserbo, assenza di un calendario di eventi per la stagione estiva e infine l’assenza di pensiline per i trasporti”.
Tra le note di doglianza anche “un intervento sulla spiaggia libera di Fontane Bianche, erosa dal maltempo dello scorso autunno. Se ne occuperà la prossima amministrazione comunale. Meglio voltare pagina – dice Mangiafico – scrivere documenti di programmazione più brevi, ma carichi di parole che si traducano in fatti, anziché restare chiacchiere”.
Una analisi che spinge il leader di Civico4 a parlare di “negligenza e indolenza del gruppo di potere al governo della città” che “lascerà che le cose accadano con i loro tempi, lontani dall’interesse dei cittadini e delle attività turistiche”.
Eppure, secondo Mangiafico, “le zone balneari tra Imu, Tari e tassa di soggiorno versano nelle casse del Comune di Siracusa oltre 2 milioni di euro all’anno. Somme che l’amministrazione evidentemente utilizza altrove, ritenendo che bisognerebbe essere felici per qualche concessione ogni tanto (leggasi qualche pensilina alle fermate dei bus che, forse, vedremo in futuro). Probabilmente, mai come per la zona costiera l’opinione pubblica ha piena evidenza della distanza tra le parole e i fatti della classe dirigente cittadina”. E ricorda come “nel Documento Unico di Programmazione del 2020-2022, l’amministrazione comunale prometteva l’istituzione di una Municipalità delle Contrade del Mare. Mai vista”.
Inoltre, Civico4 accusa l’Amministrazione di aver escluso la zona costiera a sud di Siracusa da tutte le iniziative di pianificazione ed investimento: il Biciplan, il nuovo appalto per il servizio idrico, il recente piano di manutenzione straordinaria delle strade.




Il colpo d’occhio del teatro greco di Siracusa: 2.500 studenti per Icaro Junior

Gran finale al teatro greco di Siracusa l’edizione 2022 del Progetto Icaro, iniziativa di promozione dei temi della sicurezza portata avanti dalla Polizia Stradale in collaborazione con le scuole siracusane. Appuntamento conclusivo, questa mattina, con in scena lo spettacolo teatrale Icaro Junior, dedicato agli alunni delle ultime tre classi della primaria. A seguire sui gradoni del Temenite, poco più di 2.500 studenti provenienti da 22 istituti comprensivi di tutta la provincia di Siracusa.
Con “Icaro junior” – scritto e diretto da Matteo Vicino ed interpretato dalla compagnia Teatrale “Il Sipario” in chiave musical – i piccoli studenti saranno accompagnati nella “giungla” dei tanti pericoli del traffico, dai poliziotti Osvaldo e Marta, in un ideale percorso casa-scuola.
A condurre l’appuntamento Oriana Vella. FMITALIA e SiracusaOggi.it sono i media partner ufficiali anche dell’edizione 2022 del Progetto Icaro della Polizia Stradale.




Divelta e spezzata la targa dedicata alla memoria di Pino Filippelli: “atto ignobile”

Ignoti hanno preso di mira la targa in marmo che ricorda il giornalista siracusano Pino Filippelli, posta nell’omonimo slargo, a pochi passi dall’ingresso del palazzetto dello sport della Cittadella. Spinta con forza, è stata divelta dalla base. L’impatto con il terreno l’ha spezzata in più parti. Nei giorni precedenti era stata imbrattata con della vernice.
“Un atto vandalico ignobile”, ruggisce il segretario dei giornalisti Assostampa che nel 2016 aveva collaborato alla posa della targa commemorativa.
“Questo ennesimo gesto, compiuto contro un simbolo che ricorda un giornalista con la schiena dritta e che tanto ha fatto per Siracusa, dimostra come sia ancora lunga la strada per combattere l’inciviltà di alcuni. Siamo certi che le forze dell’ordine riusciranno a trovare i responsabili”.




Ad Antonio Calbi consegnato il premio Mario Tommaso Gargallo

Antonio Calbi è la prima personalità del mondo della cultura e dell’arte a ricevere il neonato premio Mario Tommaso Gargallo. Istituito dall’associazione Noi Albergatori di Siracusa, è stato consegnato ieri al teatro greco. Il sovrintendente della Fondazione Inda ha ricevuto il riconoscimento prima della replica di Edipo Re, alla presenza del sindaco Francesco Italia e di Giuseppe Rosano, presidente di Noi Albergatori.
“Per la capacità e professionalità di rilevanza manageriale prodotta nel mettere in scena al teatro greco di Siracusa spettacoli di grande attrazione culturale” è la motivazione che ha accompagnato la consegna del premio Mario Tommaso Gargallo ad Antonio Calbi.
“Citare i percorsi culturali di Calbi – ha detto Rosano – sarebbe davvero lungo. Mi limito a dire che da critico teatrale e studioso delle arti sceniche, con il bagaglio di esperienze e conoscenze che possiede, da quando si è insediato all’Inda, si è distinto per capacità e professionalità, incidendo in modo significativo sulla crescita delle stagioni di spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa”.
Non senza emozione, Antonio Calbi. “Sono molto onorato di ricevere questo nuovo premio intitolato a un grande siracusano, Mario Tommaso Gargallo, un uomo di visione e di innovazione, che ha saputo immaginare e concretizzare, tradurre i sogni in realtà. Non c’è arte che più del teatro si fa insieme, in tanti. E dunque sento di dover condividere questo riconoscimento con tutte le maestranze, i lavoratori e le lavoratrici, le dipendenti e i dipendenti della Fondazione Inda che, ogni anno, rendono possibile le stagioni al Teatro Greco. Poi lo voglio dedicare agli artisti che hanno abitato questo palcoscenico nelle ultime quattro stagioni, quelle della mia sovrintendenza. E alle migliaia di spettatori che hanno abitato la cavea”.
Il premio – una “corona di Elena”, scultura in ceramica raku, ferro e vetro – è stato realizzato dall’artista Stefania Pennacchio.




A Siracusa studenti di cinque Paesi: concluso l’Erasmus Plus del comprensivo Brancati

Estonia, Macedonia del Nord, Turchia, Spagna, Romania.

Sono i Paesi di provenienza degli studenti e dei rispettivi accompagnatori che, a conclusione di un progetto durato tre anni, hanno fatto tappa a Siracusa. Nei giorni scorsi si è così svolto il momento conclusivo del Progetto Erasmus Plus “Today alone, tomorrow in a team”, coordinato dalle docenti di Lingue straniere Assunta Boscarino, Barbara Gionfrida e Corradina Rinaldi dell’istituto comprensivo Brancati di Belvedere, guidato dalla dirigente scolastica Stefania Gallo.

Nelle giornate trascorse nel capoluogo, le delegazioni dei Paesi partners  hanno svolto attività laboratoriali di gruppo, insieme agli alunni siracusani e ai loro insegnanti. Tutto questo, rigorosamente in lingua inglese. Il filo conduttore è stato il tema dell’inclusione, un concetto sempre citato ma difficile da attuare concretamente.

I partecipanti si sono cimentati, tra le altre iniziative, nella realizzazione della carta di papiro, delle Pigotte con la delegazione siracusana dell’Unicef, in un laboratorio di ceramica. Spazio, inoltre, al teatro.

Il Salone Borsellino di Palazzo Vermexio ha ospitato la conferenza di chiusura del progetto. Oltre al sindaco, Francesco Italia e al funzionario Giuseppe Prestifilippo, era presente Remon Karam, il giovane arrivato in Italia a 14 anni, solo, a bordo di un barcone della “speranza” e che proprio nei giorni scorsi ha coronato il sogno della laurea, all’Università Kore di Enna. Remon è il protagonista del libro “Il mare nasconde le stelle” di Francesca Barra.

I monumenti di Siracusa hanno incantato gli ospiti. Sono stati gli alunni dell’istituto Brancati a far loro da guide turistiche, ancora una volta utilizzando l’inglese come lingua per comunicare.

 

La finalità del progetto era principalmente quella di stimolare una riflessione sulle tematiche dell’accoglienza, dell’integrazione, della diversità.

Occasione di scambio è stata,infine, la “Cena delle culture”, preparata con il coinvolgimento dei ragazzi.




Claudio Fava a Siracusa: “Rifiuti, emergenza regionale. Business nelle mani di pochi”

Il presidente della commissione regionale antimafia, Claudio Fava, ha partecipato ad un incontro pubblico organizzato da Articolo Uno, a Siracusa.
Fava, candidato alle primarie del centrosinistra per la presidenza della Regione, è reduce anche da un duro scontro con il presidente Musumeci, da lui accusato di aver chiesto un favore – una mediazione per un incontro con Berlusconi – a Dell’Utri, condannato per mafia.
Lo abbiamo incontrato a margine di questo suo incontro siracusano, per parlare del sistema di gestione dei rifiuti, al centro peraltro di una inchiesta della sua commissione, e di una raccolta differenziata che stenta ancora a decollare in Sicilia, specie nei grandi centri. E questo, secondo Fava, avverrebbe per la connivenza di certa politica che a parole vuole cambiare sistema, senza cambiare, però, le premesse.
“La gestione dei rifiuti è una emergenza siciliana, un business concentrato nella mani di pochi. Le discariche sono private e senza spazio per investimenti pubblici per incrementare il riciclo ed il riuso. Non credo accada per caso. Forse chi gestisce le politiche pubbliche è miope, o forse vuole garantire gli interessi di chi ha, nei fatti, un monopolio nella discariche”, è l’analisi di Claudio Fava.
Il presidente della Regione, nei giorni scorsi, nel corso di una intervista, ha detto che i siciliani hanno un problema culturale verso la differenziata. “Una affermazione ridicola e offensiva. Per lui i siciliani sono culturalmente incapaci? È una cazzata (dice proprio così, ndr), basta guardare i dati della differenziata. Ci sono grandi città siciliane con percentuali al di sopra della soglia fissata del 65%, e altre buone realtà come Siracusa al 50%. E poi ci sono Palermo e Catania con percentuali ridicole. Quindi è evidente che il problema non è la cultura, ma le politiche messe in atto e le scelte amministrative che permettono di lavorare sulla differenziata. La Regione, piuttosto, non ha mai esercitato i poteri di supplenza sostitutivi che la legge le attribuisce”, argomenta il presidente della commissione regionale antimafia. Quanto a Siracusa città, “il suo dato percentuale è significativo. Positivo rispetto a Messina, Catania e Palermo. Un dato in crescita che può riportare una città importante come Siracusa su di un livello di dignità che è fissato per legge. Quello che è mancato è stato un intervento chirurgico su Palermo e Catania, anzichè gravare sulle altre realtà che hanno avviato una buona differenziata”.
La soluzione individuata dal governo di Palermo per porre fine al monopolio delle discariche ed ai flop dei grandi capoluoghi è la termoutilizzazione. “Tutta questa situazione è un pretesto per bruciare rifiuti. La termovalorizzazione è soluzione del problema partendo però dalla parte finale”, dice secco Claudio Fava. “Siccome non riusciamo a differenziare, non creiamo un ciclo utile e produttivo, dobbiamo bruciare. Ecco, stiamo rinunciando alla possibilità di creare filiere produttive attraverso economie circolare sui rifiuti. E per farlo utilizziamo fandonie. Sapete che una tonnellata di rifiuti bruciate equivale ad una tonnellata e mezzo di diossina e CO2? Pagheremo per queste emissioni in atmosfera. Denari che finiscono in bolletta. E parliamo di una tecnologia che richiede almeno 7 anni per essere realizzata quando oggi è già obsoleta in Europa”.




Come la terra dei fuochi: una cava per bruciare illecitamente rifiuti

Perlustrazioni aeree avevano segnalato diversi episodi di smaltimento illecito di rifiuti, dati alle fiamme, presso una cava abbandonata, poco fuori Augusta.
Le indagini avviate dalla Capitaneria di Porto e dirette dalla Procura.di Siracusa, hanno portato alla individuazione del presunto responsabile, finito ai domiciliari. Sequestrate la cava, il camion utilizzato per l’illecita gestione di rifiuti e varia documentazione presso una impresa megarese.
Le misure cautelari sono state eseguite dalla Guardia Costiera di Augusta, con il supporto di colleghi di Catania e con l’ausilio del Commissariato di Augusta.
I rifiuti, una volta abbancati, venivano dati alle fiamme in modo da recuperare spazio per altri carichi. Gli investigatori hanno trovato evidenti tracce circa la presenza anche di rifiuti speciali tra quelli distrutti con il ricorso al fuoco.