Migranti accampati davanti al centro di Cassibile: alla ricerca di una soluzione

Aumenta il numero di tende di migranti piazzate davanti al cancello e lungo il viale del villaggio di Cassibile.

All’interno gli alloggi sono al completo e per i nuovi braccianti stranieri arrivati per essere impiegati nella raccolta della patata non esiste, al momento, una soluzione adeguata.

“All’interno del campo- spiega l’assessore Conci Carbone- abbiamo 87 ospiti ed al momento non è, dunque, possibile, andare oltre. La capienza, allo stato attuale, non lo consente. Abbiamo, tuttavia, diverse ipotesi allo studio, che potrebbero essere a nostro avviso risolutive e applicabili in tempi brevissimi”.

Le tende all’esterno sono al momento 12, con altrettante persone ad ospitarle. Si tratta di persone in regola con il permesso di soggiorno e che in alcuni casi hanno già firmato il contratto con le aziende agricole che usufruiscono del loro lavoro.

Nei giorni scorsi, il questore Benedetto Sanna ha effettuato un sopralluogo nell’area.

“Nelle prossime ore- garantisce l’assessore Carbone- saremo nelle condizioni di sapere come intervenire”.

Servirà, ovviamente, sentire le indicazioni della prefettura, firmataria dell’accordo con il Comune che  ha dato il via alla realizzazione del villaggio migranti di Cassibile.

A mancare, all’interno del campo, non è in realtà lo spazio. Risultano insufficienti gli alloggi, almeno per come sono organizzati i moduli delle casette prefabbricate. Fondamentale anche sentire il parere dell’Asp, a cui è demandata la gestione degli aspetti sanitari.




“Commissariare Lukoil per garantire il futuro di Isab”, il sindaco Gianni scrive a Draghi

Le vicende legate alle sorti di Isab-Lukoil agitano Priolo, comune industriale alle porte del capoluogo che da sempre lega le sue sorti a quelle della zona industriale. Il sindaco Pippo Gianni ha inviato una lettera al premier Draghi con cui ha chiesto la nomina di un commissario straordinario al posto dell’attuale governance Lukoil e la contemporanea attivazione di tutti gli strumenti finanziari che possano evitare conseguenze disastrose per il territorio. La paura si chiama chiusura e licenziamenti di massa, sotto i colpi della nota crisi internazionale.
“Per evitare che la situazione assuma carattere irreversibile – scrive il primo cittadino – ritengo non sia da escludere il ricorso ai poteri sostitutivi dell’amministrazione competente, mediante la nomina di un Commissario straordinario al posto dell’attuale governance Lukoil. Rinnovo la piena disponibilità personale e dell’amministrazione comunale, e l’incondizionata collaborazione, anche attraverso un’audizione diretta in presenza, in tutto ciò che riterrà di attivare in merito”.
Il primo cittadino di Priolo sottolinea una volta di più come “la grave crisi politica internazionale coinvolge una delle più importanti industrie di raffinazione dell’area industriale di Priolo, l’Isab, presso la quale opera il gruppo Lukoil. L’abbandono da parte della Lukoil delle attività di raffinazione rappresenta probabilmente il più grave momento di recessione economica ed occupazionale che il sistema industriale siracusano ha vissuto dalla sua nascita. La dismissione della raffineria si porta dietro la cancellazione di oltre 10.000 posti di lavoro tra occupazione diretta ed indiretta e la distruzione totale di un tessuto produttivo di piccole e medie imprese operanti nell’indotto delle lavorazioni petrolifere. Nella consapevolezza che le circostanze politiche ed economiche non sono certamente delle migliori per tutto il Paese, ritengo, tuttavia, di sottoporre alla sua attenzione di economista e alla sua sensibilità di Capo del Governo, la particolarità rappresentata nel tessuto economico del nostro Paese dall’area industriale di Priolo Gargallo che complessivamente ha garantito un gettito annuale di tributi di circa 15 miliardi di euro, pari a 1,5 punti del PIL nazionale. A fronte della gravissima situazione di disagio rassegnata, sono qui per chiederle l’attivazione di tutti gli strumenti finanziari atti ad evitare conseguenze disastrose per il nostro territorio”.
Il sindaco Gianni ha informato il Consiglio comunale sulle iniziative intraprese a tutela dei lavoratori e della zona industriale.




Sanzioni alla Russia, l’allarme di Carta: “Subito soluzioni dal Governo per salvare il Petrolchimico”

“Subito provvedimenti concreti sulla raffineria Isab o sarà la fine di un comparto strategico per l’economia del nostro territorio”.

Il sindaco di Melilli esprime tutta la sua preoccupazione per quanto la crisi internazionale, con le sanzioni alla Russia e la chiusura del credito da parte della banche, può causare in termini di ricadute sul polo petrolchimico siracusano.

“Le sanzioni alla Russia e la chiusura del credito da parte delle banche – ribadisce il primo cittadino – stanno letteralmente mettendo in ginocchio il polo petrolchimico. La chiusura dell’impianto di raffinazione sta diventando un’ipotesi sempre più concreta giorno dopo giorno nel silenzio più assoluto del Governo Nazionale”

“La ipotesi di ulteriore inasprimento delle sanzioni che prevedrebbe il divieto di approdo di qualsiasi nave battente bandiera russa che trasporti prodotti russi metterebbe la parola fine alla produzione di energia da parte del nostro polo. Basti ricordare che – afferma Giuseppe Carta – l’area industriale vale il 51% del Pil della provincia di Siracusa per comprendere che si tratterebbe di una crisi epocale senza precedenti.”

Il  sindaco di Melilli chiede al Governo di farsi promotore di azioni urgenti e concrete per scongiurare il dramma. “La guerra in Ucraina – conclude il Sindaco di Melilli – non può fare da scudo ad una debolezza politica che oggi appare evidente a tutti ma a pagarne le conseguenze sarà il nostro territorio che non sarà mai capace nel breve e medio termine di assorbire una crisi occupazionale di queste dimensioni.”




Petrolchimico, Bersani e Zappulla: “Tavolo nazionale o si rischia il disastro”

Un tavolo nazionale, promosso dal Governo Draghi, per affrontare l’emergenza dell’approvvigionamento del greggio per la raffineria Lukoil di Priolo. L’ex presidente del Consiglioi, Pierluigi Bersani e Pippo Zappulla esprimono la posizione di Articolo 1 sui timori legati al futuro del petrolchimico  siracusano, alla luce della contingenza internazionale legata alla guerra in Ucraina ed alle sanzioni alla Russia. “Il tavolo – sostengono in una nota congiunta- deve servire  al contempo per comprendere come  programmare la transizione energetica, la decarbonizzazione e il risanamento con l’individuazione delle risorse, private e pubbliche, necessarie a realizzare il nuovo modello industriale sostenibile”.

Secondo Bersani e Zappulla “si rischia di precipitare nel disastro più completo”
Il parlamentare ed il segretario regionale di Articolo 1 fanno presente che “la situazione è davvero drammatica anche perché il sistema industriale siracusano trae parte significativa della sua forza e della sua capacità competitiva dall’integrazione tra raffinazione, energia e chimica e se un tassello così importante crolla il rischio concreto è che si trascini gran parte del sistema produttivo comprese le attività del Porto di Augusta, con il coinvolgimento di più di 8 mila lavoratrici e lavoratori”.

L’unica strada da seguire sarebbe, dunque, secondo la disamina di Bersani e di Zappulla una “nuova
politica industriale e ambientale”.




Marzamemi e Pachino, stretta sulla movida: vietato l’intrattenimento musicale

Entra in vigore oggi l’ordinanza che sospende, in tutto il territorio del Comune di Pachino, gli eventi di intrattenimento musicali all’esterno degli esercizi pubblici, delle aree pubbliche e comunque nei luoghi aperti al pubblico. La sindaca, Carmela Petralito ha firmato le disposizioni, preannunciate nei giorni scorsi ed anche conseguenza delle serate violente a Marzamemi. Nelle aree autorizzate è  consentita unicamente la diffusione sonora di sottofondo, nella sola area pertinenza, “a volume tale da non costituire immissione all’esterno della stessa area”.
Le disposizioni di questa ordinanza si applicano a tutti gli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, agli esercizi di somministrazione annessi, compresi gli stabilimenti balneari e ai bar ed ai locali ed esercizi pubblici del territorio comunale.
La piazzetta “bianca” di Marzamemi, nei pressi della diga foranea, è intanto destinata alla sosta dei veicoli dei residenti e dimoranti, autorizzati a mezzo pass rilasciato dal Comune di Pachino, negli orari di vigenza della ZTL. Fino al 30 giugno saranno comunque validi i pass già rilasciati.

 




Siracusa. In auto nel cortile dell’ospedale, 40enne si nega al controllo: minacce agli agenti

Oltraggio, minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale. Denunciato con quest’accusa un uomo di 40 anni. Alle 4:00 di questa mattina, nel cortile antistante il Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa, gli agenti delle Volanti hanno proceduto al controllo di un’autovettura con a bordo due soggetti, già noti alle forze di polizia. Mentre il primo uomo non ha mostrato alcun atteggiamento refrattario, il quarantenne si è rivelato insofferente al controllo, tanto da oltraggiare e minacciare i poliziotti.




Maltrattamenti reiterati ai danni della compagna: la polizia arresta un 46enne durante una lite

Urla, una voce femminile proveniente da una strada vicina al commissariato. Non è sfuggita agli agenti, che sono intervenuti immediatamente, interrompendo una lite da un uomo di 46 anni e la compagna, una donna 44enne. Condotta in commissariato, la donna ha raccontato di essere vittima di reiterati maltrattamenti da parte del compagno.

L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e posto agli arresti domiciliari.

 

 




Pestaggi e violenza morale sulla compagna anche in gravidanza: arrestato 33enne

Picchiava la compagna incinta. I Carabinieri della Stazione di Siracusa Principale hanno arrestato, su ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari un uomo di 33 anni, di origini sliralkesi, già noto alla giustizia. E’ accusato di maltrattamenti nei confronti della convivente.

Una storia difficile, di sofferenza che, per la donna, andava avanti da cinque anni senza soluzione di continuità. La donna sopportava violenze fisiche e morali di ogni genere e più volte era finita in ospedale a seguito dei veri e propri pestaggi a cui veniva sottoposta dall’uomo. Mai, in quelle occasioni, aveva raccontato la verità, ricorrendo alle solite spiegazioni: lesioni accidentali o da caduta.

Nemmeno lo stato di gravidanza aveva fermato la violenza dell’uomo e, secondo le testimonianze dei vicini di casa della vittima, con la figlia appena nata, nulla era cambiato.
Avviate le procedure previste dal Codice Rosso ed in tempi rapidissimi, la Procura di Siracusa ha, infine, emesso un provvedimento cautelare nei confronti dell’uomo.




Rifiuti in strada a Siracusa, indifferenziato oggi a singhiozzo: si completa domani

Sarà completata domani (29 aprile) la raccolta dei rifiuti indifferenziati non effettuata questa mattina a Siracusa. Lo assicura, in una nota, Palazzo Vermexio. “A causa della ridotta disponibilità di mezzi e dal sovraccarico dovuto alla enorme quantità di rifiuti da raccogliere, la ditta Tekra non è riuscita a completare la raccolta dalla frazione indifferenziata in alcune zone dalla città. Secondo un calcolo approssimativo, il rifiuto non ritirato è tra il 20 e il 30 per cento del totale”, spiegano dal Comune di Siracusa.
Il settore Igiene urbana assicura intanto la regolarità, domani, della raccolta dell’organico. Servizio a cui sarà affiancato il completamento dell’indifferenziato.




Embargo al petrolio russo: senza alternative, è l’inizio della fine della zona industriale

Non è una buona notizia per la zona industriale di Siracusa. Anzi, tra le peggiori in assoluto se non arriveranno soluzioni alternative nel breve volgere di tre mesi. L’Unione Europea ha dato il suo via libera all’embargo totale del petrolio russo, a partire da settembre. La sanzione è inserita nel nuovo pacchetto di misure contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina. Il nuovo pacchetto verrà “licenziato” ufficialmente sabato 30 aprile. Il mercoledì successivo sarà la Commissione europea a dettagliare i provvedimenti.
L’Italia è il quinto Paese europeo per importazione di petrolio russo (5,6 Mt): quasi tutto finisce a Priolo, per la raffinazione in Isab. A dirla tutta, oggi l’unico greggio che arriva nel grande impianto siracusano è quello russo. Tutti gli altri hanno chiuso i rubinetti, per paura di ritrovarsi alle prese con le sanzioni occidentali. Niente credito dalle banche, solo il petrolio che arriva dalla Russia tiene oggi aperta e operativa la raffineria Isab che, in un complesso domino, tiene in piedi l’intera zona industriale siciliana. Se da settembre non arriverà più neanche il petrolio russo, la raffineria non avrebbe alternative alla chiusura. Una fermata definitiva, senza alcuna prospettiva. E se chiude Isab, lo scenario è facilmente prevedibile: smobilita l’intero polo.
E’ quella “catastrofe sociale” di cui anche il presidente della Regione teme ora il contraccolpo (anche elettorale), per cui si è spinto ieri a scrivere al premier Draghi invocando un intervento del governo. C’era l’ipotesi golden power, ovvero la nazionalizzazione dello stabilimento per mettere al sicuro un asset industriale strategico. Altra ipotesi: un acquisto da parte di Eni, con l’uscita di scena di Lukoil. Dal Mise assicurano attenzione massima. Di provvedimenti all’orizzonte neanche l’ombra. La paura si chiama disoccupazione: da settembre sono a rischio diretto almeno 4.000 persone impiegate a vario titolo nella zona industriale siracusana. E potrebbe solo essere l’inizio della fine, con le fantomatiche bonifiche che non solo altro che una favoletta. Non darebbero lavoro a nessuno perchè non ci sono i soldi dello Stato ed i privati hanno già quasi completato quelle di loro competenza. Se si chiude, sarà solo deserto.
Il territorio si prepara alla mobilitazione. “Ci stiamo lavorando con grande lena”, assicura il segretario della Cgil, Roberto Alosi. Nelle prossime ore sono attese novità. Di certo la partecipazione sarà massiccia, con il coinvolgimento delle componenti sociali, imprenditoriali, commerciali ed istituzionali del territorio.