Personale sanitario assunto per il covid in scadenza, Cafeo: “Proroga o sarà collasso”

“I contratti del personale sanitario scadranno il 30 aprile e la sanità siciliana, ancora alle prese col Covid19, rischia il collasso tra pochi giorni. L’assessore regionale alla Sanità ponga subito rimedio, ne va delle cure e dell’assistenza dei cittadini”. A lanciare l’allarme è il deputato regionale di Prima l’Italia, Giovanni Cafeo.
L’assenza di un criterio univoco a livello regionale per procedere alle proroghe rischia, secondo Cafeo, di condurre al tracollo. Per questo l’invito rivolto all’assessore Razza è quello di dare seguito all’annuncio di “una nuova circolare che uniformi tutte le aziende sanitarie locali all’adozione delle stesse procedure, evitando di scaricare sui direttori generali responsabilità sulle assunzioni ma con l’obbligo di guardare al bilancio”.
Per Cafeo, in queste condizioni, “le aziende sanitarie sono fortemente condizionate dalle gestione dei conti e questo aspetto va cambiato perché spetta al Governo regionale prendersi le responsabilità e non ai singoli direttori generali. L’assessore Razza rispetti gli impegni che si era assunto e che al momento non ha mantenuto”.




Molestie e minacce, divieto di avvicinamento a carico di un uomo e di una donna

Agenti della Squadra Mobile di Siracusa hanno eseguito due ordinanze di divieto di avvicinamento a carico di un uomo ed una donna ritenuti particolarmente “molesti”.
Nel primo caso, il provvedimento riguarda un 49enne che da tempo molestava e minacciava una 33enne. La “colpa” della donna era quella di non aver voluto iniziare una relazione con lui. Le minacce dell’uomo erano dirette non solo alla vittima, ma anche a persone a lei vicine, e rese ancora più gravi dall’uso di mezzi telematici – spiegano dalla Questura – tanto da rendere necessaria la misura cautelare emessa dal Tribunale di Siracusa che vieta ogni contatto tra l’uomo e la vittima.
Nel secondo caso, la molestatrice è una donna di 49 anni. La misura cautelare si è resa necessaria a seguito delle condotte persecutorie, reiterate nel tempo, nei confronti di una 41enne, ex fidanzata del figlio, aggredita anche con un’arma da taglio dall’indagata che l’ha ferita al braccio sinistro, procurandole anche una contusione facciale e un trauma ad una spalla.

foto archivio




Incendi, allerta arancione per il siracusano. Divieti ed obblighi per limitare i rischi

Si alzano le temperature e puntale arriva l’allerta incendi diramata dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile. Il bollettino prevede per la giornata di domani (28 aprile) il più alto livello di attenzione per le province di Siracusa e di Ragusa. Allerta è arancione, terzo gradino in una scala di quattro alert.
Mentre sullo strumento del catasto incendi i Comuni siracusani procedono con un certo ritardo, a parte poche eccezioni, sono s tate pubblicate le varie ordinanze comunali antincendio. Provvedimenti che, purtroppo, rimangono spesso inapplicati, in tutto o in parte.
Per il Comune di Siracusa, se ne è occupato il settore della Protezione Civile. Secche e precise le norme, ovvero una serie di divieti e di obblighi, con la previsione di sanzioni in caso di inadempienza.
Divieto assoluto di accensione dei fuochi di ogni genere dal 15 giugno al 15 ottobre dell’anno in corso; vietata nello stesso periodo la combustione dei residui vegetali agricoli e forestali anche se derivanti da sfalci, potature o ripuliture in loco. Ricordato il divieto – valido tutto l’anno – “di buttare dai veicoli o comunque
abbandonare sul terreno, fiammiferi, sigari o sigarette e qualunque altro tipo di materiale acceso o incandescente”.
Vietata “ogni operazione che possa creare pericolo di incendio” in prossimità di boschi e aree protette, terreni agricoli, lungo le strade comunali, provinciali, statali, autostrade e ferrovie.
Attenzione: il divieto riguarda anche l’accensione di fuochi d’artificio, “anche in occasione di feste di
solennità in aree diverse da quelle appositamente individuate e comunque senza le preventive autorizzazioni rilasciate dagli organi competenti”. Non solo divieti, ma anche consigli: meglio evitare di “parcheggiare veicoli su aree prossime a presenza di erba e vegetazione secca”.
Quanto ai proprietari di terreni ed aree agricole, di aree verdi urbane (tra cui il Comune stesso) e di villette, agli amministratori di stabili con annesse aree a verde, l’ordinanza comunale prevede l’obbligo “di provvedere ad effettuare le necessarie opere di difesa passiva di prevenzione antincendio, consistenti negli interventi di pulizia e bonifica, a propria cura e spese dei terreni invasi da vegetazione, mediante rimozione di ogni elemento o
condizione che possa rappresentare fonte di innesco di incendio o pericolo per la salute e la sicurezza pubblica; pericolo per l’incolumità e l’igiene pubblica, in particolar modo provvedendo alla estirpazione di sterpaglie e cespugli, nonché al taglio di siepi vive, di vegetazione e di rami che si protendano sui cigli delle strade e alla rimozione di rifiuti e quant’altro possa essere veicolo di incendio, mantenendo per tutto il periodo dal 15 giugno al 15 ottobre le condizioni tali da non accrescere il pericolo di incendi”.
Particolare attenzione, al fine di prevenire l’innesco di incendi, è richiesta per le aree a confine con le aree edificate per il perimetro esterno di 200 metri e di 50 metri all’interno.
Gli interventi di pulizia “dovranno essere effettuati entro e non oltre il 15 giugno 2022”. Se non si provvede, il Comune di Siracusa, potrà “provvedere d’ufficio ed in danno ai trasgressori, ricorrendo, se necessario anche all’assistenza della Forza Pubblica”.
La sterpaglia e vegetazione secca in prossimità di strade pubbliche e private, lungo le ferrovie e le autostrade, nonché in prossimità di fabbricati e/o impianti ed in prossimità di lotti interclusi, di confini di proprietà, “dovranno essere eliminati per una fascia di rispetto di larghezza non inferiore a 10 metri”. Si tratta dei corridoi tagliafuoco di sicurezza.
“Gli Enti pubblici proprietari e/o responsabili di aree, strade e ferrovie hanno l’onere di farsi carico di pulire le banchine e le scarpate delle vie di comunicazione di propria pertinenza entro il termine del 15 giugno 2022”. E – si legge nell’ordinanza – “sono tenuti altresì al mantenimento della pulizia”. I lavori di pulizia, bonifica dei terreni e bordi stradali devono essere limitati alla asportazione di piante secche, rovi od altro materiale infiammabile. Insomma, nessuno tiri già degli alberi o arbusti, senza alcun motivo.




Ancora un sequestro di crack a Siracusa: 19 dosi rinvenute in via Santi Amato

Ancora un sequestro di crack a Siracusa. Ben 19 dosi sono state rinvenute da agenti delle Volanti in via Santi Amato, nota piazza di spaccio del capoluogo. Dall’inizio dell’anno sono 11 i sequestri di questo tipo di stupefacente operati dai poliziotti nel capoluogo.
Il crack, spiegano gli investigatori, è tornato prepotentemente nelle piazze di spaccio siracusane tra via Santi Amato, viale dei Comuni e piazza Santa Lucia. Un dato allarmante. Dalla quantità di dosi recuperate e sottratte alla vendita è facile comprendere come vi sia una forte richiesta di crack da parte degli assuntori siracusani.
Il crack è una sostanza stupefacente nata in America e diffusasi a partire dagli anni ottanta. Viene ricavata tramite processi chimici dalla cocaina e viene assunta inalando il fumo dopo aver sciolto i cristalli.
Gli esperti mettono in guardia: provoca psicosi, stati paranoici, schizofrenia aggressività e alienazione. E’ una di quelle droghe che produce dipendenza e può portare a un veloce e vertiginoso aumento del numero delle assunzioni. Le conseguenze sulla salute possono anche risultare mortali.
Incessante l’azione di contrasto al fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti da parte della Questura di Siracusa. Un impegno confermato dal nuovo questore, Benedetto Sanna, che non ha nascosto di mirare a far calare la domanda con una serie di azioni mirate.




Turismo e movida, far west da Siracusa a Marzamemi: “Vengano fatte rispettare le regole”

Abusivismo commerciale dilagante, risse, servizi per i turisti caos. Confcommercio Siracusa si schiera al fianco delle imprese del commercio e del turismo che, “nel momento di avvio della stagione lavorativa più importante, vedono compromettere il sereno svolgimento del proprio operato”.
L’associazione rinnova la sua fiducia verso le forze dell’ordine ma chiede a gran voce “il rispetto dei regolamenti e l’intensificazione dei controlli”. Da Marzamemi a Siracusa, sono sempre più frequenti scene da far west: scazzottate, ubriachi molesti e persone incolpevoli coinvolte in scene da delirio. “Sono ancora vivide le immagini dello scorso lungo weekend di festa nel borgo marinaro di Marzamemi che raccontano di risse e aggressioni anche ai danni dei commercianti intervenuti”, denunciano da Confcommercio.
Anche l’associazione si accoda a quanti chiedono un vertice per discutere di sicurezza e commercio. “Facciamo rete e siamo portavoce di legalità e sicurezza”, dichiara il presidente di Confcommercio Siracusa, Elio Piscitello. “Abbiamo grande fiducia nell’operato degli agenti che controllano il territorio cittadino e provinciale e conosciamo le norme che regolamentano le attività di somministrazione, accoglienza e servizio; sappiamo per questo che la verifica della corretta applicazione di questi regolamenti diventa il primo deterrente per evitare il verificarsi di questi episodi”.
Decibel da monitorare, somministrazione di alcolici da vigilare, verifica delle dovute autorizzazioni per commerciare sono solo alcuni dei passaggi necessari per il corretto svolgimento delle attività economiche che rappresentano il motore vitale del territorio e che non vanno stoppate ma anzi protette affinché tutti possano lavorare in sicurezza. “Per questa ragione l’associazione ha già richiesto un incontro ufficiale con il Prefetto per poter esporre i problemi delle categorie da essa rappresentate e tracciare una collaborazione attiva con le forze di polizia”, chiosa Piscitello.




Incidenti mortali, la richiesta: defleco per evitare infrazioni che costano vite

Si poteva evitare il tragico incidente mortale di venerdì scorso in contrada Spalla? A vedere e rivedere le immagini che documentano il sinistro, viene proprio da rispondere che si, poteva essere evitato. Se fossero stati rispettati limiti e prescrizioni stradali come la striscia continua, ad esempio. Le indagini faranno il loro corso. Ma intanto una persona di 50 anni ha perduto la vita. E’ sufficiente per chiedere maggiore sicurezza, per far sì che nessun altro perda senza colpa la vita, mentre magari sta solo e semplicemente raggiungendo la zona commerciale.
Quell’arteria ricade sulla linea di confine tra Siracusa e Melilli ma è tecnicamente una strada provinciale. Le competenze, quindi, ricadono in capo al Libero Consorzio Comunale (Ex Provincia Regionale). A quell’ente l’opinione pubblica siracusana chiede oggi con forza l’adozione di misure di sicurezza stradale, per evitare che comportamenti non corretti mettano nuovamente a rischio la vita di qualcuno.

Una semplice domanda: se fosse stato fisicamente impossibile attraversare la carreggiata, si parlerebbe di un morto? Verosimilmente no. E allora uno spartitraffico? Certo, ma si scontrerebbe con la necessità di una progettazione, una certa spesa e solite considerazioni di Protezione Civile. Ci sarebbe allora una soluzione di compromesso però funzionale: i defleco.
Il precedente di Targia potrebbe essere utile nella valutazione del da farsi. Il 2019 fu un anno nero per Targia. Nel lungo rettilineo all’uscita nord di Siracusa avvennero tutta una serie di incidenti gravi e gravissimi. Due ragazzi, in due distinti scontri, persero la vita. Si aprì allora un dibattito per assicurare maggiore sicurezza, posto che vi erano spesso manovre pericolose – se non addirittura non consentite – alla base di molti degli incidenti: sorpassi azzardati, velocità eccessive ed attraversamenti della careggiata, pure delimitata da una doppia striscia continua.
La realizzazione di una barriera fisica, uno spartitraffico, era percepita come necessaria. Alla fine, anche a causa di vincoli di Protezione Civile, il Comune di Siracusa decise di apporre lungo Targia dei marker stradali, i cosiddetti defleco. Comparvero a novembre di quell’anno nero (2019). Da allora, nessun altro incidente mortale a Targia è finito in cronaca. Ne consegue, pertanto, che quei defleco un qualche effetto – in termini di sicurezza stradale – devono pure averlo prodotto, per quanto oggi manchino di manutenzione e non siano certo spariti gli attraversamenti di carreggiata. Da questa semplice considerazione, allora, la migliore delle conferme per tornare a chiedere alla ex Provincia Regionale l’adozione di questo stesso elemento di maggiore sicurezza stradale in contrada Spalla.




Sicurezza stradale, due street control per la Municipale: ma fanno ancora multe?

Il tema della sicurezza stradale è tornato centrale a Siracusa dopo la drammatica giornata di venerdì scorso. Una serie di gravi incidenti, spesso per l’inosservanza delle basilari norme del codice della strada, più il tragico mortale di contrada Spalla.
Mentre si ragiona sulla necessità di una massiccia campagna di rieducazione collettiva – troppe, continue e tollerate le infrazioni – il Comune di Siracusa rinnova per il 2022 il noleggio dei due street control di cui è dotata la Polizia Municipale. Si tratta di quella telecamera da montare sul tettuccio delle auto di servizio e capace di “leggere” le targhe per sanzionare, tramite intervento dell’operatore, quelle posteggiate in divieto o in doppia fila o in circolazione senza assicurazione.
Lo street control debuttò a Siracusa nel 2019. “Mostruosi” i primi numeri: in un mese – tra ottobre e novembre 2019 – circa 1.440 infrazioni rilevate ed oltre 5.000 veicoli controllati.
Quella massiccia e giusta attività di rieducazione al rispetto di alcune basilari norme di civiltà, portò con sè una valanga di critiche e insofferenze diffuse verso i controlli. Vi furono alcuni ricorsi contro quelle multe, ma su 65 soltanto uno venne accolto. La sensazione, da allora, è che il Comune abbia “alzato” la soglia di tolleranza e lo street control è meno percepito ed avvistato.
Il noleggio per il 2022 è pari a 7.320 euro. I numeri recenti dello street control (totale multe 2021 e totale veicoli controllati) non sono ancora noti.




Stretta su Marzamemi, stop alla musica all’esterno dei locali. “Intervenga il Prefetto”

La richiesta è stata protocollata questa mattina. La sindaca di Pachino, Carmela Petralito, ha scritto stamattina al Prefetto di Siracusa per chiedere la convocazione urgente del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica da dedicare all’analisi del caso Marzamemi. “Chiediamo che vengano analizzati e adottati provvedimenti adeguati in ordine alla gravissima situazione che si verifica nelle ore notturne” nel suggestivo borgo, frazione proprio di Pachino.
La prima stretta, dopo l’ultima furiosa rissa in piazza, parte subito dal Comune di Pachino. Con un atto di indirizzo, sospesa a partire da venerdì prossimo la diffusione della musica, di qualsiasi tipo, all’esterno degli
esercizi pubblici, nelle aree pubbliche e nei luoghi aperti al pubblico della frazione di Marzamemi. “Dobbiamo garantire la qualità della vita dei residenti e l’ordinato svolgimento degli operatori commerciali in regola – dichiara la sindaca Petralito – chiediamo di non essere lasciati soli in un’azione che mira a salvaguardare uno dei luoghi più belli dell’intera Europa”.

foto da pagina Facebook “Marzamemi is Love”




Notti violente a Marzamemi, Ricupero: “Stato assente, è emergenza”

“A Marzamemi la sensazione che si vive è quella di assenza dello Stato”. Una dichiarazione amara quanto dura quella del consigliere comunale di Pachino Emiliano Ricupero dopo l’ultimo episodio di violenza in piazza Regina Margherita, una rissa tra ragazzi, non tutti giovanissimi, nel corso della quale un altro giovane è stato preso a calci in testa,  mentre più in là un commerciante veniva aggredito.
Ricupero parla di “una degenerazione a cui si può porre rimedio”. Il consigliere comunale ricorda che Pachino ha vissuto un lungo periodo di commissariamento. “A lungo è quindi mancato un indirizzo politico”. Ma a mancare, a suo avviso, sarebbe ancora la presenza massiccia di forze dell’ordine. “Importante un accordo tra il Comune, la Prefettura e le forze dell’ordine- aggiunge Ricupero- Il prefetto deve venire qui, a far sentire la presenza dello Stato, di cui nel territorio è massimo esponente”. Il potenziamento di “forze dell’ordine nel territorio fungerebbe senza dubbio da deterrente”. Altra situazione da regolamentare in  maniera diversa, a detta del consigliere comunale, è quella legata all’attività delle “discoteche all’aperto. Molto dipende anche dai gestori, che dovrebbero seguire un codice etico”. Che si corra ai ripari, secondo Ricupero, è indifferibile. “Domenica -ricorda sarà il primo Maggio, giorno con il maggiore afflusso di gente a Marzamemi. Dovremmo poterci far trovare pronti”.
Interviene sul tema anche il segretario provinciale del Pd di Siracusa, Salvo Adorno, che estende le sue considerazioni anche a capoluogo. Adorno ritiene che le notizie “preoccupanti che arrivano da Marzamemi, teatro nella giornata di ieri di risse tra giovani, aggressioni e minacce ad alcuni commercianti del luogo, suonino terribili e richiamino inevitabilmente ciò che solo la scorsa settimana è avvenuto a Siracusa. Ci troviamo davanti ad una vera e propria emergenza legalità-sostiene Adorno-  della quale avevamo avuto le avvisaglie in passato ma che oggi è esplosa in tutta la sua violenza. Episodi del genere fanno male ai cittadini, al turismo responsabile, allo sviluppo e minano i sacrifici di quanti, seguendo le regole, hanno deciso di investire sul futuro del nostro territorio”. Adorno è anche critico sulla risposta ad episodi di questo tipo nel capoluogo. “Al netto delle dichiarazioni a caldo di condanna-sostiene-  a Siracusa poco è stato fatto per tracciare in maniera netta quel perimetro che dovrebbe dividere lecito da illecito. Il Partito Democratico, si augura che Marzamemi non venga lasciata sola al suo destino e auspica un maggiore controllo da parte dell’ordine pubblico”.




Progetto Icaro 2022, in scena “17 minuti” per parlare di sicurezza stradale

Prosegue il progetto Icaro 2022, iniziativa che la Polizia di Stato di Siracusa porta avanti da anni per combattere le condotte di guida pericolose. Dopo le due giornate di convegno il 4 e 5 aprile alla Camera di Commercio, le due giornate di proiezione – nella Multisala Planet di Siracusa – del film “Young Europe”, scritto e diretto dal regista Matteo Vicino e rivolto a gli studenti delle 3° classi della scuola secondaria di 2° grado, i nuovi appuntamenti previsti dal calendario degli eventi sono per il 27 e 28 aprile, quando la compagnia teatrale di Canicattini “Il Sipario” porterà in scena, ancora al multisala Planet, lo spettacolo “17 Minuti” scritto da Riccardo Leonelli e rivolto agli studenti delle 4° e 5° classi degli istituti superiori di secondo grado. L’inizio è fissato per le  9.00.
Il calendario degli eventi organizzati dalla Polizia Stradale andrà ancora avanti il prossimo mese. Si comincerà con il “Il Parco mobile della sicurezza stradale” che dal 3 al 6 maggio con inizio alle 8,30 sarà allestito in Largo XXV Luglio dal personale Anas di Catania e i cui fruitori saranno gli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e delle 1° e 2° classi della scuola primaria, che saranno accompagnati dagli agenti della Polstrada nel percorso che insegnerà loro come difendersi dalle insidie e dai pericoli della strada.