Noto. Ladro a 17 anni, ruba in una struttura ricettiva: condotto in un carcere minorile

Misura cautelare in un istituto penitenziario minorile per un minore di 17 anni, di Noto, accusato di furto aggravato in abitazione. Nel primo pomeriggio di ieri, agenti del locale commissariato hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale dei minorenni di Catania, su richiesta della Procura della Repubblica.
I fatti risalgono allo scorso 12 febbraio, quando la vittima del furto ha denunciato l’accaduto alla polizia. Si trattava di un furto perpetrato ai danni della sua abitazione, adibita a struttura ricettiva. Alle 8:30, mentre serviva la colazione agli ospiti, la vittima si era accorta che da una delle camere mancava il televisore installato alla parete. Da un’attenta verifica, si constatava la mancanza di un secondo televisore in un’altra stanza. Ignoti, forzando la porta finestra delle camere, avevano asportato i beni.
Gli accertamenti investigativi hanno consentito agli agenti di reperire le immagini di un impianto di videosorveglianza posizionato nel circondario e di individuare l’autore del furto.
Il giovane ha anche diversi procedimenti penali a carico, che testimoniano la non occasionalità della condotta ed il pericolo di reiterazione del reato, ragione che ha condotto all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare presso un istituto penitenziario minorile catanese.




Melilli. Costituito il Comitato permanente del Volontariato: “Acquistati nuovi mezzi “

Un Coordinamento unico di Protezione Civile a Melilli.

E’ l’iniziativa maturata nel centro della zona industriale allo scopo di rendere più efficaci le attività sul territorio, mettendo insieme le energie del volontariato e le competenze del Comune.

“I volontari di Protezione Civile, della Misericordia, della Fratres e dell’AVIS, costituiranno, insieme alla Polizia locale e alla Protezione civile Comunale, dunque il Comitato permanete del Volontariato.

La prima assemblea del volontariato si svolgerà domani mattina alle 10:00 nella sala consiliare del Municipio.

“Occasione -commenta il sindaco Giuseppe Carta- per ringraziare operatrici e operatori, volontarie e volontari e le associazioni della Protezione Civile del comune di Melilli, che sono stati impegnati a supporto della lotta contro la pandemia da Covid-19 fin dall’inizio e che hanno offerto il loro prezioso contributo negli hub vaccinali a sostegno dell’intera comunità.” Lo afferma Giuseppe Carta, sindaco di Melilli- “Il loro contributo – prosegue Giuseppe Carta – non è soltanto legato all’emergenza Covid, che ci stiamo lasciando alle spalle ,ma quotidiano e fondamentale per la gestione di tutte le emergenze, anche quelle che non hanno il quotidiano risalto della stampa. Attività rese possibili – sostiene Carta – grazie alla generosità dei tantissimi volontari. Alla luce della esperienza maturata dalla emergenza Covid-19, si è reso necessario valutare l’istituzione di volontariato.”

Durante l’incontro  saranno presentati  nuovi mezzi in dotazione alla Polizia municipale, per il controllo del territorio: una jeep elettrica e due scooter, oltre ad un nuovo mezzo antincendio per la Protezione Civile.”




Siracusa. Progetto Icaro, si riparte: dal 4 Aprile per parlare di sicurezza stradale

Una serie di appuntamenti, ognuno con un chiaro obiettivo nell’ambito del progetto Icaro, l’iniziativa che quest’anno torna a pieno regime, dopo le versioni rimodulate per via della pandemia, con la sua 22esima edizione. Anche quest’anno la Polizia di Stato  è impegnata nella lotta ai comportamenti pericolosi alla guida, con particolare riferimento all’assunzione di alcol e droghe.
Prime date il 4 e il 5 Aprile, nella sala “Marilù Signorelli” della Camera di Commercio di Siracusa, dove si terrà il Convegno dal titolo “Insieme si può…dalle mascherine al casco”, rivolto ai Dirigenti scolastici ed ai Referenti per l’educazione stradale, alla salute e alla legalità, di tutte le scuole della provincia di Siracusa. Ai lavori, che partiranno alle 9,00 con il benvenuto del Dirigente della Polizia Stradale Antonio Capodicasa e del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Siracusa Angela Fontana, parteciperanno, in qualità di relatori, esponenti e ricercatori dell’Università di Genova, dell’Istituto Superiore di Sanità ed altri esponenti qualificati.




Ccr Targia, la versione di Andrea Buccheri: “Burocrazia lenta, dieci mesi di lungaggini”

Il Centro comunale di raccolta di Targia da oggi è chiuso. Mancano delle autorizzazioni, scadute e non rinnovate in tempo. “Sono atti complessi – spiega l’assessore comunale all’Igiene Urbana, Andrea Buccheri- che constano di pareri di più enti, sulla base dei quali cui infine viene emesso il provvedimento autorizzativo finale che è di competenza dell’ex Provincia, oggi Libero Consorzio”.
Le istanze di rinnovo, secondo quanto spiega Buccheri, sono state presentate nel giugno del 2021: dieci mesi non sono bastati ai vari enti coinvolti per emettere i pareri di competenza. “Integrazioni richieste ed altri passaggi stanno ulteriormente ritardando un iter che è stato lungo e farraginoso”, prosegue l’assessore che puntualizza anche che “l’autorizzazione unica ambientale non la rilascia il Comune. L’ente ha l’onere, attraverso lo sportello unico delle attività produttive di chiedere i pareri, di smistarli e di mettere tutto insieme per l’invio al Libero Consorzio”. Una precisazione che sembra volere escludere che la responsabilità di quanto accaduto possa essere attribuita esclusivamente a palazzo Vermexio.
Il depuratore consortile avrebbe inviato il proprio nulla osta, che deve poi  essere  ratificato dall’Irsap, l’Ufficio Ambiente deve pronunciarsi sull’aspetto fonometrico ed  il Libero Consorzio avrebbe chiesto integrazioni al gestore del servizio, che ne avrebbe fornita una parte e starebbe fornendo ulteriori documenti successivamente richiesti. In tutti questi passaggi si è venuto a creare, dunque, il “pasticcio” che priva da oggi la città di un centro comunale di raccolta. “Si accerteranno eventuali responsabilità per questi ritardi”, aggiunge Andrea Buccheri che non si sbilancia sulla tempistica sulla riapertura del Centro di raccolta di Targia. “Stiamo lavorando – dice su FMITALIA – e non appena l’ex Provincia avrà tutto l’occorrente, chiuderemo questa partita. Nessuno poteva immaginare che un iter partito a Giugno del 2021 potesse non essere concluso ad aprile del 2022. La burocrazia si è mostrata molto più lenta di quanto si potesse credere”. Da escludere, invece, secondo Buccheri, che anche per Targia si possa aprire una vicenda giudiziaria come nel caso del Ccr di contrada Arenaura.
Ai siracusani non resta, al momento, altra via che fare ricorso ai Ccr mobili. “Lavorano sei giorni su sette e sono molto richiesti”, dice l’assessore riguardo ai ccr mobili. “Allo Sbarcadero, in via Barresi e in piazzale Sgarlata abbiamo numeri a tre cifre e anche nelle altre zone la partecipazione aumenta. Nelle zone balneari sono un punto di riferimento. La possibilità di fare la pesa e raggiungere la scontistica, dunque, non viene meno”.
Intanto si guarda al Ccr di Cassibile, che necessita di “piccoli adeguamenti. Anche lì – ammette l’esponente della giunta Italia – si registrano ritardi, legati alle difficoltà di approvvigionamento dei materiali necessari, conseguenza del periodo che viviamo. Il contratto è stato firmato e la ditta ha preso in carico la struttura. Le operazioni sono in corso”.




Amministrative, si vota il 12 Giugno: cinque comuni chiamati al voto nel Siracusano

Sono cinque i comuni della Provincia di Siracusa chiamati al voto per le prossime elezioni amministrative. La data è stata decisa questa mattina dal Governo Musumeci su proposta dell’assessore alle Autonomie Locali, Marco Zambuto.  si voterà il 12 giugno prossimo. Nel Siracusano, i cittadini sceglieranno il nuovo sindaco ed il nuovo consiglio comunale ad Avola  (proporzionale, 24, 31), Canicattini Bagni (maggioritario, 12, 8), Cassaro (maggioritario, 10, 1), Melilli (maggioritario, 16, 12) e Solarino (maggioritario, 12, 8).

In Sicilia ad essere interessati sono 120 Comuni, di cui 107 con il sistema maggioritario e 13 con quello proporzionale. I consiglieri comunali da eleggere sono 1.520 e le sezioni elettorali che saranno costituite sono 1.747. La popolazione coinvolta è di 1.710.451 abitanti. Si voterà nella sola giornata di domenica, dalle 7 alle 23. Lo scrutinio avrà inizio subito dopo la chiusura delle operazioni di voto, successivamente allo spoglio delle schede della consultazione referendaria. Il decreto di indizione dei comizi dovrà essere emanato entro il 13 aprile. L’eventuale ballottaggio si terrà il 26 giugno.
Si vota anche in due capoluoghi di provincia: Palermo e Messina, dove le consultazioni riguardano anche le circoscrizioni (8 a Palermo e 6 a Messina). Alle urne anche altri grossi centri: Palma di Montechiaro e Sciacca, nell’Agrigentino; Niscemi, in provincia di Caltanissetta; Aci Catena, Palagonia, Paternò e Scordia, nel Catanese; Pozzallo e Scicli, in provincia Ragusa, Avola e, in provincia di Trapani, Erice.




Poco personale in Procura, intesa con i Carabinieri: dieci in servizio a titolo gratuito

Siglata questa mattina una intesa tra la Procura di Siracusa, il Comando della Legione Carabinieri di Sicilia e la sezione siciliana dell’Anc. In base all’intesa, dieci volontari dell’associazione nazionale carabinieri (Anc) presteranno servizio negli uffici della Procura aretusea, al quarto piano del palazzo di giustizia.
E’ il primo accordo di collaborazione di questo tipo, nato da una intuizione del procuratore capo, Sabrina Gambino. Per sopperire alla cronica carenza di personale, in particolare amministrativo, ci si è rivolti ai Carabinieri. E adesso questa intesa è pronta ad essere “copiata” anche in altre Procure, come conferma Ignazio Buzzi, ispettore regionale dell’associazione nazionale carabinieri.
I Carabinieri in congedo aderenti alla Anc saranno impiegati in settori e servizi individuati dalla Procura. Come spiega il protocollo d’intesa, “in nessun caso potranno essere impiegati in attività implicanti valutazioni e scelte operative che saranno sempre e comunque eseguite dal personale in servizio presso i rispettivi servizi”.
“Felici della disponibilità mostrata dall’Arma. Ci sono lacune nel personale, soprattutto nel settore amministrativo”, ha ricordato il procuratore Gambino. Accanto a lei, il generale Rosario Castello, comandante della Legione carabinieri Sicilia.




Che aria respiriamo? Lo diranno le api: progetto di biomonitoraggio nel siracusano

Quali inquinanti sono presenti nell’aria di Sortino? Lo diranno le api. E’ questa la finalità del progetto di biomonitoraggio che prevede l’installazione di due arnie sul tetto del Municipio della cittadina siracusana. Gli esperti analizzeranno poi il miele prodotto da quelle api e andranno alla ricerca di eventuali inquinanti.
Le api sono considerate dei “sensori viaggianti” per quel che riguarda la qualità dell’ambiente. Come spiega la società che ha proposto il progetto, accolto dal Comune di Sortino, quegli insetti sono capaci di coprire in una giornata un’area di 7kmq, vale a dire un cerchio con raggio di 1,5km. Quindi una ampia fetta di territorio.
Un’arnia dovrebbe arrivare ad ospitare circa 10 mila api, “ognuna delle quali visita un migliaio di fiori al giorno. Pertanto ogni colonia può effettuare fino a 10 milioni di microprelievi al giorno di micropolline nella propria area di bottinaggio”. Da questo dato, contenuto nella scheda di presentazione del progetto, si ha una idea immediata di quella che dovrebbe essere la capacità di biomonitoraggio delle api.
I dati sulla qualità dell’ambiente verranno tratti dall’analisi del cosiddetto pane d’api, capace di fornire informazioni puntuali.
Il progetto avrà inizio a maggio e si protrarrà sino a settembre 2025. Il costo, per il Comune di Solarino, è di mille euro all’anno: con quelle somme verranno pagate la analisi di laboratorio, affidate ad un centro specializzato di Bologna.




Niente incontro con i lavoratori in sit-in, il sindacato: “Animi ormai esasperati”

Sit-in quest’oggi dei lavoratori e delle lavoratrici Util Service, affiancati dalla Cgil e della Filcams Cgil presenti con i segretari generali, Roberto Alosi ed Alessandro Vasquez. Motivo della protesta l’ormai famoso spezzatino dei servizi a supporto dell’amministrazione comunale che ha visto finora tagliati fuori i lavoratori Util Service. Nel corso degli ultimi 20 anni, rivendica il sindacato, hanno svolto “importanti attività per il Comune di Siracusa, come la manutenzione degli edifici comunali, quelli scolastici e delle case popolari, il montaggio palchi, il facchinaggio, l’affissione e la deaffissione oltre il servizio che lo stesso vicesindaco di allora, l’attuale primo cittadino, volle con forza, le navette turistiche”.
Nessun incontro è avvenuto stamane ed è dovuta correre ai ripari la Digos, da sempre organo di responsabilità e controllo, per sedare gli animi esasperati di queste persone ormai disoccupate.
“Grave l’indirizzo politico che la giunta Italia sta delineando in uno scenario di povertà in aumento. Non incontrare e non dare adeguate prospettive a questi lavoratori ed a queste lavoratrici, è un segnale allarmante, ancor di più in relazione al fatto che da oggi per responsabilità precise di questa amministrazione, queste persone si trovano senza un lavoro. Padri di famiglia over 55 che non hanno idea di come portare a compimento la loro carriera lavorativa, madri giovanissime senza certezze svuotate della loro dignità”.
Queste le dure parole di Roberto Alosi ed Alessandro Vasquez.“L’amministrazione Italia sappia che fin quando non troveranno soluzione di continuità tutte le maestranze coinvolte nel vecchio appalto unico di supporto all’amministrazione, troverà puntualmente la Cgil e la propria categoria di rappresentanza al fianco di queste persone e avvertiamo fin da subito che non solo siamo pronti a far crescere la mobilitazione di tutta la confederazione, ma che vigileremo fin quando saranno traguardate gare pluriennali per tutti i servizi oggetti dello spezzatino e che ad oggi trovano pavidi palliativi mensili in proroghe ed affidamenti diretti che mortificano e rendono sempre più precario il bacino dei lavoratori degli appalti.”




Alluvioni in Sicilia, come proteggersi? Dalla Regione nuove norme per le esondazioni

La Regione ha emanato nuove direttive per una corretta gestione del cosiddetto rischio idraulico. Le nuove regole, attraverso l’Autorità di Bacino, sono state inoltrate agli enti locali ed ai soggetti istituzionali coinvolti. In particolare, le linee guida riguardano “ponti e attraversamenti”, “coperture e tombinature”, “impianti di trattamento delle acque reflue e di approvvigionamento potabile” che ricadono nelle aree più esposte individuate dal Piano di gestione del rischio di alluvioni (Pgra).
Le esondazioni di fiumi e torrenti non sono purtroppo più eventi eccezionali, come ben sa la provincia di Siracusa che ancora si lecca le ferite dopo gli eventi meteo avversi che hanno flagellato il territorio da settembre a novembre dello scorso anno.
“Affinchè il livello dei fiumi e dei torrenti particolarmente esposti a repentini ingrossamenti sia costantemente tenuto sotto controllo, abbiamo invitato tutti ad attenersi costantemente a regole precise e inderogabili”, spiega il presidente Musumeci. “Tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno la responsabilità di porre sotto attenzione questi corsi d’acqua dovranno avere, inoltre, un confronto costante con la nostra Struttura (Autorità di bacino, ndr). Per questo motivo ho chiesto al segretario generale Leonardo Santoro di avviare una serie di incontri che servano a fare il punto aggiornato sulle situazioni maggiormente a rischio, ma anche a sensibilizzare sul tema le varie realtà territoriali».
Le direttive, che contengono i criteri e le prescrizioni tecniche sulla progettazione di nuove opere e sulla verifica di compatibilità idraulica di quelle esistenti, forniscono scrupolose indicazioni anche per la messa in sicurezza delle maggiori infrastrutture viarie e ferroviarie e degli impianti del settore idrico particolarmente esposti al rischio di alluvioni.
Una quarta disposizione, denominata “Direttiva sovralluvionamenti”, fissa regole più ferree per la rimozione dei sedimenti presenti nel reticolo idrografico siciliano, al fine di prevenire situazioni di pericolo, e demanda ai Comuni dell’Isola il compito di provvedervi. Un’azione – viene specificato – che dovrà contemplare sistematicamente «il rispetto dell’ambiente fluviale, dei processi di dinamica dei sedimenti e della funzione di corridoio ecologico del corso d’acqua».
«Con la piena applicazione di queste direttive, rivolte anche ai gestori delle infrastrutture idrauliche – assicura il segretario generale dell’Autorità, Leonardo Santoro – si determinerà un sostanziale salto di qualità nella prevenzione del pericolo di devastanti allagamenti, ma anche nella tutela del nostro patrimonio ambientale».




Da Siracusa a Comiso in marcia per la pace. “Appuntamento simbolico ma importante”

Una folta delegazione partirà anche da Siracusa, il 4 Aprile prossimo, alla volta di Comiso, per partecipare alla manifestazione “Per una Sicilia e un Mondo di pace” promossa dal Coordinamento per la Pace, composto da associazioni, organizzazioni del mondo del lavoro, delle istituzioni, delle categorie professionali, della politica. Davanti alla sede della Cgil di Siracusa è previsto il raduno, con dei pullman che partiranno alla volta del centro della provincia di Ragusa dove, dopo quarant’anni dall’ultima grande manifestazione pacifista in Sicilia, ci si ritroverà per dire “no alla Guerra”, per parlare di disarmo e per “ribadire- come spiega Alessandro Acquaviva di ‘Effetti Collaterali’ – la necessità di abbassare i toni”.

“Un appuntamento di grande valore simbolico ma anche di grande significato politico- spiega Acquaviva- perché si inquadra in un contesto particolarmente complicato come quello attuale. L’idea di pacifismo che vogliamo portare in piazza è quello senza armi. Non di certo la pace armata, che è un’esperienza devastante che non possiamo più permetterci”.

La soluzione che il coordinamento chiederà a gran voce a Comiso sarà anche quella di “interventi strutturali per ridurre il gap culturale ed economico di alcuni popoli,  non di certo quella di spendere per costruire aerei o per darli alla Nato-continua Acquaviva- Saremo insieme anche a tanti esponenti del Terzo Settore- preannuncia il coordinatore di Effetti Collaterali- e in provincia stiamo lavorando anche su altri aspetti fondamentali per affrontare questo momento”.

A questo proposito è in programma un vertice con tutti i sindaci dei comuni della provincia di Siracusa, che si svolgerà mercoledì prossimo in modalità online- per creare un coordinamento finalizzato a dare risposte in termini di assistenza, aiuto materiale ed ospitalità da parte del settore privato sociale, da mettere a disposizione delle istituzioni”.

La disponibilità di tante famiglie che hanno messo a disposizione alloggi o seconde case libere per ospitare profughi ucraini in fuga dalla guerra è subito emersa in maniera chiara. Serve, adesso, tuttavia, comprendere bene le modalità di intervento. I sindaci hanno chiesto chiarimenti al Governo e i volontari si confronteranno con i primi cittadini per barcamenarsi, insieme, in questo contesto e individuare soluzioni.

“Condanniamo la brutale invasione di Putin ed esprimiamo la nostra solidarietà al popolo Ucraino-conclude Acquaviva- e alle famiglie delle vittime di guerra di entrambi gli schieramenti ,poiché, si sa, a pagare in guerra sono sempre i più poveri. Ma non condividiamo la scelta di chi intende utilizzare una tragedia per giustificare il riarmo indiscriminato di un Paese. Le tasse degli italiani -la sollecitazione- siano ,invece, destinate alla Sanità ,alla scuola pubblica ,alle case popolari e, in quota parte, alla ricostruzione dell’ Ucraina”.