Lotta al randagismo, pubblicato l’avviso pubblico per campagna di sterilizzazione

E’ stato pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente l’Avviso pubblico finalizzato alla acquisizione di manifestazione d’interesse a collaborare con il Comune per avviare una campagna di sterilizzazione di gatti di colonia, nonché cani randagi che stazionano sul territorio comunale, da parte delle Associazioni Animaliste iscritte regolarmente all’Albo e al RUNTS.
“Con questo progetto- dichiara l’assessore con delega alla tutela degli animali Palma Daniela Vasques- l’Amministrazione punta a ridurre il fenomeno del randagismo in città ed evitare una sovrappopolazione di animali senza padrone liberi nel territorio. E’ la prima volta che il Comune interviene direttamente su questa tematica, prevendendo un contributo economico per ogni sterilizzazione certificata. Questo della sterilizzazione, peraltro, è uno dei diversi progetti ai quali l’Assessorato sta lavorando e che vedranno la luce nei prossimi mesi”.
Alle Associazioni viene richiesta la collaborazione attraverso le prestazioni di un veterinario da loro designato, iscritto all’Ordine dei Medici di Siracusa, disposto ad effettuare l’intervento di ovario-isterectomia o di orchiectomia su gatti e cani. Il professionista dovrà anche provvedere a registrare in anagrafe gli esemplari soggetti a sterilizzazione e certificare l’avvenuta esecuzione. Sono ammessi tutti gli animali presenti sul territorio comunale e seguiti da Associazioni di volontariato nonché da singoli cittadini, tramite le Associazioni di settore, che ne fanno richiesta e ne garantiscono la degenza post-operatoria e la reimmissione nel territorio di provenienza. I tutor dei cani di quartiere ed i referenti delle colonie feline registrate nella città, dovranno impegnarsi a provvedere autonomamente al trasporto dell’animale presso lo studio veterinario designato dall’associazione animalista e ad occuparsi della degenza post-operatoria del cane o del gatto, secondo le istruzioni e le prescrizioni mediche ricevute dal veterinario.
Il progetto avrà una durata di quattro mesi.
La domanda di partecipazione dovrà essere presentata tramite pec al settore Igiene Urbana e Verde Pubblico – Servizi Cimiteriali e Igienico Sanitario all’ indirizzo di posta elettronica igieneesanitapubblica@comune.siracusa.legalmail.it, entro 10 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, pena l’esclusione.
Per ulteriori informazioni rivolgersi al Settore di competenza all’indirizzo settoreigienicosanitario@comune.siracusa.it, oppure telefonare allo 0931/451098.




Premio Vittorini 2025, all’Urban Center le interviste con gli autori finalisti

A grandi passi verso la serata finale di domani (Antico Mercato di Ortigia, ore 20:30) durante la quale sarà svelato il nome del vincitore del XXIV Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini. Girata la boa di metà percorso, la Settimana Vittoriniana oggi propone le attese interviste con i tre autori finalisti oltre che con i vincitori della sezione Opera Prima e del VI Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi. L’appuntamento anche per questo pomeriggio è ancora una volta all’Urban Center (Sala B) di Siracusa a partire dalle ore 18:30. Sul palco, secondo un format ormai ben collaudato, si alterneranno i protagonisti assoluti del Premio Vittorini e del Premio Lombardi che verranno incalzati – nelle vesti di intervistatori – da giornalisti, docenti, critici, esponenti del mondo della cultura ed appassionati della lettura. A rompere il ghiaccio sarà l’editore Giovanni Lo Giudice che con la sua casa editrice Kalòsdi Palermo si è aggiudicato il Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi: con lui dialogherà l’on. Fabio Granata, già assessore alla cultura della Città di Siracusa. Toccherà quindi a Roberta Casasole, vincitrice della sezione Opera Prima con il suo “Donne di tipo 1” (Feltrinelli, luglio 2024)” rispondere alle domande di Donata Guarino, vicepresidente provinciale della Società Dante Alighieri. I tre finalisti del Premio Vittorini saliranno sul palco in ordine rigorosamente alfabetico: inizierà quindi Giuseppe Catozzella, “Il fiore delle illusioni” (Feltrinelli, ottobre 2024), che sarà intervistato dal giornalista Carmelo Maiorca, seguito da Wanda Marasco, autrice di “Di spalle a questo mondo” (Neri Pozza, gennaio 2025)con la quale dialogherà la professoressa Teresella Celesti, e chiuderà Elisabetta Rasy, in lizza con “Perduto è questo mare” (Rizzoli, gennaio 2025) che risponderà alle sollecitazioni di Edda Cancelliere, docente.
Ieri, intanto, si è concluso con un verdetto, in parte, inatteso il processo a Vittorini editore. Lo scrittore siracusano è stato sì assolto – e in tal senso il verdetto della giuria popolare, guidata dal blogger Giuseppe Gingolph Costa, è stato a dir poco schiacciate – ma la presidente della Corte, la scrittrice Simona Lo Iacono (vincitrice per due volte del Premio Vittorini), ieri nelle sue “ordinarie” vesti di magistrato, assolvendo Elio Vittorini ha però disposto la rimessione degli atti ad altro giudice (da individuare…) per la valutazione dei danni patrimoniali. Insomma, Elio Vittorini nelle vesti di editore non agì con dolo o colpa quando, ad esempio, rifiutò la pubblicazione del “Gattopardo”, ma con la sua condotta arrecò alle casse delle case editrici per le quali lavorò“un danno di natura squisitamente patrimoniale, avendole private di entrare ben cospicue oltre agli introiti di ristampe, traduzioni. Danno soggetto a rivalutazione e interessi”.
Davanti alla Corte a sostenere le ragioni della pubblica accusa c’è stato il professore Antonio Di Grado, presidente della Commissione di valutazione delle opere in gara, mentre a rappresentare le ragioni della difesa è stato il professore Salvatore Ferlita, docente di letteratura italiana contemporanea all’Università Kore di Enna.
La Settimana Vittoriana domani, per celebrare l’atto conclusivo, lascerà l’Urban Center per approdare nei suggestivi spazi esterni dell’Antico Mercato di Ortigia dove a partire dalle 20:30 si svolgerà la cerimonia finale nel corso della quale verrà anche tributato un omaggio alla memoria di Andrea Camilleri, protagonista della prima edizione del Premio Vittorini nel 1996, nel giorno del centenario della sua nascita.




Addio a mons. Costanzo, un’eredità di fede ed impegno sociale

La sofferenza come cammino di purificazione, cristianamente accettata e trasmessa come valore. Le ultime parole di mons. Costanzo sono state ancora una volta un messaggio di fede e di speranza, rivolto alla comunità che da arcivescovo ha guidato per quasi venti anni. Pastore dal cuore paterno, fermo eppure sempre aperto ai sussulti emotivi della vita. E’ stato l’arcivescovo Francesco Lomanto a rivelarne l’ultimo pensiero terreno, durante l’omelia pronunciata in Santuario, in occasione della messa esequiale. Accanto a Lomanto, alcuni cardinali e vescovi arrivati da più parti di Sicilia per l’ultimo omaggio a mons. Costanzo. Tra i banchi c’è anche il vicario della diocesi di Nola, prima sede vescovile del presule originario di Carrubba di Riposto. E ancora, rappresentanti dell’Azione Cattolica, il prefetto di Siracusa, il Questore, i sindaci di Siracusa e Canicattini insieme al vicesindaco di Augusta. E soprattutto tante persone comuni. Forse meno di quelle che sarebbe stato lecito attendersi per l’ultimo saluto ad un protagonista della storia religiosa e sociale recente del territorio siracusano.
Ad aprire la solenne cerimonia, i messaggi di cordoglio di papa Leone e della Cei. Poi l’omelia dell’arcivescovo Lomanto, che ha ripercorso le azioni e lo spirito che hanno guidato mons. Giuseppe Costanzo: l’attenzione costante e concreta verso i poveri ed i malati di AIDS, la vicinanza ai lavoratori ed agli operai in difficoltà, l’appello lanciato dopo il terremoto del 1990 (“Prima si costruiscano le case delle famiglie e poi le chiese”). La sua grande intraprendenza nell’organizzazione di eventi storici come la consacrazione del Santuario o il ritorno a Siracusa delle spoglie di Santa Lucia; la capacità di sferzare società e politica, mettendo in guardia dalle tentazioni dell’effimero.
Intimo e familiare il ricordo della nipote, Elisa come l’aneddoto sui giochi in arcivescovado o quelle feste di dicembre osservate dal balcone su piazza Duomo. “Un dono di Dio”, lo ha definito. Applaudita. Mentre il rettore del Santuario, padre Aurelio, apriva la teca che protegge l’effige prodigiosa della Madonnina, al centro dell’altare. Maria ed il miracolo delle lacrime, Lucia la Santa della luce: “due donne che parlano con gli occhi”, ricordava spesso proprio l’arcivescovo emerito.
Giuseppe Costanzo riposare adesso in Cattedrale, a Siracusa, nella cappella del Crocifisso. Con lui, solo una pergamena con i dati anagrafici. Il suo anello pastorale non sarà spezzato. Domani alle 10, la cerimonia di sepoltura.




Disperso in mare, ancora senza esito le ricerche del 72enne. La speranza vacilla

Sono proseguite per l’intera giornata odierna le ricerche del diportista 72enne, disperso in mare dal primo settembre. Nino Cusmano era uscito per mare con il suo natante, partendo dal porto di Marzamemi ma non vi ha più fatto rientro.
Le operazioni SAR (Search and Rescue) sono scattate a seguito di una segnalazione, effettuata dai familiari del disperso. La Capitaneria di Porto si è subito mobilitata, insieme a Vigili del Fuoco, forze dell’ordine e decine di volontari per mare e per terra. Il mezzo aereo della Guardia Costiera, nel pomeriggio di ieri mercoledì 3 settembre, ha rinvenuto il natante alla deriva, senza nessuno a bordo. Si trovava a circa 12 miglia al traverso della località Lido di Noto. Il telefono ed alcuni effetti personali ritrovati, sono stati consegnati alla magistratura.
Le ricerche vanno avanti senza sosta, con l’impiego di mezzi navali ed aerei della Guardia Costiera, con l’ausilio di velivoli della Marina Militare, dei Vigili del Fuoco e dell’Aeronautica. I volontari hanno creato un gruppo di messaggistica istantanea per comunicazioni veloci. Ma ancora nel tardo pomeriggio, nessuna novità. Purtroppo, il passare delle ore allontana ogni speranza.
L’area delle operazioni di ricerca interessa le acque del compartimento marittimo di Siracusa, da nord a sud fino a Portopalo di Capo Passero e, al riguardo, è stato anche emesso un “Avviso ai naviganti” per richiedere la massima attenzione da parte di chi si trovasse a transitare nel tratto di mare indicato.




La morte di Giorgio Armani, il legame discreto con Siracusa dell’icona del Made in Italy

È scomparso all’età di 91 anni lo stilista Giorgio Armani, fondatore del celebre marchio che ha trasformato la moda globale con il suo stile elegante e minimalista. Simbolo del Made in Italy, declinato con rigore sartoriale e straordinaria visione imprenditoriale, era stato soprannominato non a torto “Re Giorgio”.
Per diversi anni, sino al 2020, Siracusa è stata una tappa fissa delle sue vacanze estive a bordo del super yacht Main, seconda solo all’amata Pantelleria. Non era raro incontrarlo a passeggio per Ortigia, bermuda blu, maglietta dello stesso colore.
A bordo della sua lussuosa imbarcazione, ormeggiata alla Marina, ha ricevuto una volta il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che lo ha omaggiato di un prezioso volume che racconta la storia della città. Un regalo, raccontano i presenti, particolarmente apprezzato.
Ad accogliere il re della moda nelle sue giornate siracusane è sempre stato l’agente marittimo Alfredo Boccadifuoco. “A lui piaceva tanto Siracusa. E non ne faceva mistero. Tutte le volte che arrivava, chiedeva espressamente cannoli e cassata siciliana. Indimenticabile l’aperitivo insieme sul Main. Era una persona garbata, estremamente gentile e sempre entusiasta. La notizia della sua scomparsa rattrista tutti”.
E lo testimoniano le reazioni mondiali: dalla politica alle star internazionali, numerosi sono i messaggi di cordoglio per la perdita di un’icona dell’eleganza contemporanea.




“Mia figlia guarita da Suor Chiara Di Mauro, la monaca Santa”. La storia di Maria Grazia

Maria Grazia non ha dubbi: “Mia figlia ha ricevuto una guarigione miracolosa, grazie all’intercessione di Suor Chiara Di Mauro, la “Monaca Santa” di Siracusa”.
Ha raccontato la sua storia, portando la sua testimonianza, qualche giorno fa in Santuario, durante le giornate dedicate alla celebrazione dell’anniversario della lacrimazione di Maria a Siracusa. Una storia che è innanzitutto di fortissima fede, che da sempre l’accompagna e che le ha sempre dato coraggio. Anche quando, nel 2020, è arrivata una notizia preoccupante. “Mia figlia aveva 9 anni. Sentendomi parlare di un appuntamento che avevo fissato per me con l’oculista per sottopormi ad un controllo- racconta Maria Grazia- mi ha confessato che stava incontrando delle difficoltà a scuola. Vedeva la lavagna tagliata a metà, non riusciva a vederla per intero. Inizialmente- aggiunge- ho pensato che non fosse niente di serio o che fosse addirittura una ricerca di attenzione, visto che stavamo attraversando un periodo non facile. Nonostante questo, ho preferito sostituire il mio appuntamento con il suo, affinché l’oculista, Andrea Falchi, potesse subito verificare le sue condizioni. Una volta in studio, il medico si è subito reso conto che qualcosa non andava. Non si è inizialmente sbilanciato, in attesa dell’esito di una tac alla retina e della misurazione del campo visivo. Sono emerse delle anomalie. Era il periodo della pandemia e l’ospedale San Marco di Catania, che avrebbe dovuto condurre gli approfondimenti del caso,era nel frattempo diventato ospedale Covid. Un’attesa lunga- racconta Maria Grazia- mesi. Nel frattempo conducevo senza sosta la ricerca di altre strutture sanitarie che potessero aiutarmi e intanto mia figlia continuava a lamentare quelle difficoltà. Il campo visivo si era ristretto e queste condizioni non sono guaribili. Nella migliore delle ipotesi la situazione si può cristallizzare. Nella peggiore, progredisce”. La preoccupazione era tanta, ma anche la speranza che a tutto, in qualche modo, si potesse risolvere. “Un pomeriggio- questo il cuore della la testimonianza di Maria Grazia- sono andata insieme alla bambina e ad una mia amica a pregare alla chiesa dei Cappuccini. E’ lì che sono custodite le spoglie di Suor Chiara di Mauro. Abbiamo pregato insieme, toccando la tomba e chiedendo la sua intercessione. Uscendo, una volta arrivata sull’uscio, ho visto una scena, come fosse reale: c’ero io, nello studio dell’oculista, in attesa della misurazione del campo visivo di mia figlia”. La mia amica ha subito immaginato che si trattasse dell’annuncio dell’avvenuta guarigione. Ho chiamato il medico, abbiamo ripetuto quei controlli. Non esultavo ancora ma ho subito creduto che Suor Chiara avesse aiutato mia figlia. La conferma è arrivata subito dopo: il campo visivo di mia figlia era nuovamente perfetto. Abbiamo ripetuto l’esame due volte per esserne certi: non c’era alcun dubbio e mia figlia, improvvisamente, vedeva nuovamente tutto alla perfezione”.
Diversi decenni fa è partito il processo di beatificazione di Suor Chiara, che ad un certo punto si è arenato. Lo supporta l’Associazione “Amici di Suor Chiara Di Mauro”, costituita nel 2021. Ne è presidente Marilena Mangiafico. Il gruppo promuove iniziative religiose, culturali e sociali finalizzate a ricordare “l’impegno e il carisma di Suor Chiara Di Mauro e di sostenere il processo di beatificazione, collaborando con l’Arcidiocesi di Siracusa e con tutte le realtà ecclesiali connesse”.
Suor Chiara Di Mauro è stata una mistica siracusana, vissuta agli inizi del ‘900 e morta- sottolinea Marilena Mangiafico,che l’ha raccontata in un libro- in odore di santità. Della sua vita, dei fenomeni soprannaturali, delle guarigioni prodigiose avvenute su sua intercessione esiste un’ampia documentazione, custodita presso l’Archivio Storico della Provincia dei Frati Minori Cappuccini e presso l’Archivio Storico della Provincia dei Frati Minori Cappuccini e presso l’Archivio Diocesano di Siracusa, un corpus di dieci volumi. Una vita-prosegue- svolta in apparente contraddizione: alla vocazione per la verginità si contrappose il matrimonio; al desiderio di clausura fecero da contrasto le attenzioni della Chiesa e dei siracusani, legate alle manifestazioni mistiche e allo stile di vita che la religiosa attuò nello spirito francescano”. Si racconta di stimmate e di estasi. “Si occupò di assistenza ai poveri e avrebbe voluto fondare un monastero-spiega l’associazione- Suor Chiara, sia in vita e sia dopo, non ha ricevuto unanimità di consensi. Le sue scelte radicali hanno spesso diviso le opinioni sul suo conto, tanto da offuscarne il ricordo”. L’associazione continua a lavorare per la sua beatificazione, la cui causa è ancora in corso. Una richiesta rilanciata con forza proprio in queste giornate. Il 13 settembre, infatti, ricorrerà l’anniversario della sua morte e una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa dei Cappuccini, che custodisce le sue spoglie.




Scomparso in mare, la figlia di Nino Cusmano chiama a raccolta i volontari

Sono riprese questa mattina le operazioni di ricerca in mare di Nino Cusmano. L’uomo era uscito con il suo gommone da Porto Fossa di Marzamemi lo scorso primo settembre, senza più fare ritorno. Ieri sera, l’imbarcazione è stata trovata in zona Calabernardo. Dell’uomo, però, nessuna traccia. In precedenza, ieri mattina, il suo cellulare aveva agganciato una cella in zona Plemmirio, a Siracusa.
Un gruppo di volontari oggi si è mobilitato da Marzamemi, rispondendo all’appello della figlia dell’uomo. Con le loro barche stanno cercando di coprire la zona costiera tra Portopalo, Vendicari, Capo Passero e Calamosche. Il grecale, però, non aiuta. La Guardia Costiera si sta invece concentrando sull’area tra Siracusa, Noto e Avola. In volo anche l’elicottero dei Vigili del Fuoco, impegnati anche con moto d’acqua.
Le ricerche sono coordinate seguendo anche venti e correnti marine. E’ stata anche attivata una chat di messaggistica istantanea per aggiornamenti e coordinamento dei volontari che stanno muovendosi anche via terra. Ogni ora che passa, però, erode la speranza di un lieto fine. Ed il ritrovamento dell’imbarcazione alla deriva non alimenta grande ottimismo.




Scuola, Pantano: “Vittorini, la nuova mensa si farà dopo nuove verifiche archeologiche”

“I lavori per la realizzazione della nuova mensa dell’Istituto Comprensivo Vittorini di via Regia Corte non sono fermi. In queste settimane gli uffici comunali, in raccordo con la Soprintendenza di Siracusa, hanno lavorato per individuare le soluzioni migliori per assicurare il completamento dell’opera e la tutela archeologica”. Così l’assessore ai Lavori pubblici Enzo Pantano, dopo l’emersione di alcune pre-esistenze archeologiche nell’area di cantiere.
“E’ stato nominato il nuovo archeologo, in continuità con i saggi preventivi effettuati a giugno. In attesa che vengano completati gli ulteriori accertamenti, possono procedere tutti quei lavori che non comportano necessità di scavo. E mi riferisco, ad esempio, allo svellimento delle parti attualmente asfaltate. Se le nuove prospezioni archeologiche – prosegue Pantano – non dovessero portare alla scoperta di ulteriori tracce di latomie, potremo proseguire con tutte le operazioni progettate e riviste per tutelare quanto emerso. Altrimenti, in caso di nuovi ritrovamenti, metteremo in campo la soluzione concordata con la Soprintendenza che prevede lo smontaggio e il successivo rimontaggio in altra sede delle emergenze archeologiche, così da coniugare pienamente tutela del patrimonio storico e realizzazione dellopera a servizio dell’istituto comprensivo di via Regia Corte”.
Le attività di cantiere riprenderanno pertanto tra una decina di giorni, lasso di tempo necessario per la definizione dei nuovi incarichi.
“Lieto che l’impegno congiunto di tutte le Istituzioni coinvolte stia permettendo con responsabilità di portare avanti un altro importante progetto che guarda ai servizi per i nostri ragazzi e per l’intera comunità scolastica”, commenta il sindaco, Francesco Italia.




Il siracusano Carmelo Frittitta nuovo dg del dipartimento regionale Energia

Il siracusano Carmelo Frittitta è il nuovo dirigente generale del dipartimento regionale dell’Energia. La nomina è stata deliberata oggi nel corso della riunione della giunta presieduta dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, su proposta dell’assessore all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Francesco Colianni.
Frittitta è nell’amministrazione regionale dal 1994, vanta una consolidata esperienza alla guida di strutture importanti: ha diretto diversi dipartimenti, tra cui, Urbanistica, Agricoltura e Attività produttive ed è attualmente capo di gabinetto vicario del presidente della Regione.
Il sindaco di Siracusa Francesco Italia ha manifestato compiacimento per la nomina. “L’incarico di responsabilità in un settore strategico di primaria importanza conferma la fiducia riposta nella professionalità del dottore Frittitta. A lui le mie congratulazioni e l’augurio di buon lavoro”.




Con la Global Sumud Flotilla c’è anche un quadretto della Madonnina. Italia: “In viaggio per la pace”

Tra le onde del Mar Mediterraneo, insieme alla Global Sumud Flotilla, viaggerà anche un’effigie della Madonna delle Lacrime. Nella serata di ieri, mercoledì 3 settembre, diverse imbarcazioni sono approdate a Siracusa, alla Marina. La manifestazione, organizzata dal Comitato Siracusano per la Palestina, ha riunito attivisti, professori, giornalisti e artisti che hanno ribadito il proprio sostegno alla missione. L’obiettivo della Flotilla è rompere il blocco navale israeliano e portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza.
All’iniziativa ha preso parte anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che nei giorni scorsi aveva inviato una lettera alla Flotilla per esprimere la vicinanza della città. Il primo cittadino ha raccontato di aver vissuto “un momento emozionante” durante l’incontro con un giovane che si imbarcava insieme alla madre. “Mi ha chiesto – ha detto Italia, raggiunto dalla redazione di SiracusaOggi.it – che, se dovesse accadere qualcosa, io alzi la voce in qualità di uomo delle istituzioni. Poco dopo è arrivata un’insegnante dell’Istituto Santa Lucia con un quadretto benedetto della Madonnina, che ho deciso di consegnare a loro. È stato bellissimo, mi sento vicino alla loro causa.”
Sul palco sono intervenuti l’attivista Antonio Mazzeo, già membro dell’equipaggio della nave Handala, e Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana del Global Movement to Gaza Italia, insieme ad altri attivisti locali e membri degli equipaggi.
Il programma ha offerto anche momenti artistici con le esibizioni di Qbeta, IPERcusSONICI, Marco Castello, Emma, Alessio Di Modica e Jacopo Tealdi (#quellodellemani). È stata inoltre allestita la mostra HeArt of Gaza, mentre per i più piccoli sono stati organizzati laboratori e spettacoli curati da artisti di strada e circensi, tra cui Valerie Bla Bla, Mariano e Sefran Sef.
La partenza di una parte significativa della flotta italiana, inizialmente prevista per la mattina del 4 settembre dalla banchina della Marina di Ortigia, è stata rinviata a domenica 7 settembre a causa del maltempo e di motivi logistici, con destinazione Gaza.