Dà fuoco a un’auto, 35enne “incastrato” dalle telecamere di videosorveglianza

Celeri le indagini che hanno condotto alla denuncia di un uomo di 35 anni, di Pachino, ritenuto l’autore di un incendio appiccato ai danni di un’auto il 15 marzo scorso.

Ieri mattina, gli agenti del locale commissariato hanno notificato il provvedimento al destinatario, già noto alle forze di polizia.

L’uomo, per motivi ancora al vaglio degli investigatori, la notte del 15 marzo scorso ha danneggiato, incendiandola, un’autovettura.
La meticolosa disamina delle immagini riprese dai vari impianti di videosorveglianza installati nella zona ha consentito fin da subito di indirizzare i sospetti sul noto pregiudicato locale. L’immediata perquisizione in casa dell’uomo ha anche condotto al rinvenimento degli indumenti indossati durante l’azione.




La storia di Lele Scieri raccontata alle scuole: progetto legalità con Amoddio e Garozzo

Il bullismo, il cyberbullismo, la sensibilizzazione su temi di fondamentale importanza per i più giovani, affrontati attraverso il racconto di una storia siracusana, una tragedia che rappresenta ancora una ferita aperta e che può diventare, per i più piccoli, motivo di riflessione, di capacità di comprensione e se servisse, di cambiamento.

L’ex presidente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul caso di Lele Scieri, Sofia Ammodio ed il presidente del Comitato “Verità e Giustizia per Lele”, Carlo Garozzo incontrano gli alunni delle scuole primaria e secondaria di primo grado.

Nei giorni scorsi, dunque, la storia di Emanuele Scieri, trovato senza vita il 16 agosto 1999 nel centro di addestramento della Folgore, alla caserma Gamerra di Pisa, è stata raccontata agli alunni del Terzo Istituto Comprensivo “Santa Lucia” di Siracusa, guidato dalla dirigente Valentina Grande.

Nell’ambito del progetto “Educare alla Legalità”, promosso dal Comune di Siracusa e rivolto alle scuole della città, con il coordinamento dell’Ufficio di Gabinetto del sindaco ed in particolar modo dal funzionario Giuseppe Prestifilippo, l’ex presidente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta istituita per fare chiarezza sulla morte di Scieri, Sofia Amoddio ed il presidente del Comitato Verità e Giustizia per Lele, Carlo Garozzo hanno ricostruito i quasi 23 anni trascorsi dal giorno di quella tragedia. Un modo per parlare di nonnismo e, rapportato al contesto scolastico, appunto, di bullismo. Ma anche un modo per rendere nota ai più piccoli una storia che è anche di tenacia, di determinazione, di lotta per la verità e per avere giustizia.

Il progetto è stato curato, all’interno dell’istituto, dalle docenti Cettina Calafiore e Ivana Musso. Al termine del percorso, la storia di Lele Scieri sarà raccontata attraverso un cortometraggio ricco di simboli, di richiami, di spunti di riflessione e sensibilizzazione.

Gli allevi delle classi quarte e quinte della  Primaria e quelli della Secondaria hanno ascoltato dunque le parole dell’avvocata Sofia Amoddio, che da parlamentare lottò per istituire, con delibera della Camera del 4 novembre 2015, quella commissione d’inchiesta che tanto preziosa è stata ai fini della ricostruzione di quei tragici fatti, inizialmente bollati come suicidio.
Il cortometraggio,  “Sempre sarai”, sarà proiettato nell’ambito di una rassegna cinematografica che si svolgerà il prossimo 29 aprile e che rientra nell’ambito delle giornate dedicate alla legalità organizzate dal Comune di Siracusa, con il coinvolgimento di diverse scuole del capoluogo.




Giovane sorpreso con un coltello a serramanico: scatta la denuncia

Si aggirava per Avola con un coltello a serramanico nascosto. Un giovane di 24 anni è stato denunciato dagli agenti del locale commissariato. I poliziotti hanno notato che il ragazzo, accorgendosi della loro presenza,mostrava segni di nervosismo. Bloccato, è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso dell’arma, che è stata sottoposta a sequestro.

Durante la stessa attività di controllo del territorio, gli uomini guidati dal dirigente Venuto, hanno segnalato un uomo di 41 anni trovato in possesso di una modica quantità di marijuana, detenuta per uso personale.




Sanzioni alla Russia e c’è chi abbandona Isab-Lukoil. “Il governo si faccia garante”

Le sanzioni alla Russia stanno presentando un primo, paradossale conto alla zona industriale siracusana. Sebbene Isab-Lukoil sia società italiana, diversi fornitori e prestatori di servizi hanno deciso di “smarcarsi” da ogni forma di collaborazione con il gruppo industriale presente nel polo petrolchimico di Siracusa con due raffinerie, un impianto di gassificazione e di cogenerazione di energia elettrica.
Viene operato un accostamento diretto con il colosso russo della raffinazione Lukoil che, peraltro, ha preso posizione pubblica contro la guerra, auspicando una soluzione diplomatica. E non è gruppo soggetto a sanzioni, in nessuno dei 4 pacchetti sin qui varati. Eppure, diverse società – una anche statale – hanno deciso di sospendere i rapporti di lavoro con Isab. Un boicottaggio, anche se dal management italiano preferiscono parlare di “scelte di opportunità” delle singole imprese. Al momento, nessuna ricaduta immediata (“Isab è in condizione di pagare con la solita regolarità appaltatori e commesse”) ma nel medio-lungo periodo i problemi sarebbero a cascata per l’intera zona industriale, di cui Isab-Lukoil è tanta parte.
Da più parti viene chiesta una presa di posizione pubblica del governo italiano, a garanzia dell’asset produttivo nazionale come avvenne nel 2011 con Tamoil Italia, durante la crisi libica.
Ne abbiamo parlato con il vicedirettore generale di Isab Lukoil, Claudio Geraci, intervenuto oggi su FMITALIA.




Letizia ha riaperto gli occhi, la 26enne aggredita da un pitbull lascia la Rianimazione

Ha aperto gli occhi Letizia, la ragazza di 26 anni aggredita sabato scorso da un pitbull, a Melilli. La ragazza è ricoverata al Cannizzaro di Catania, dove è stata sottoposta a due interventi di chirurgia toracica, necessari per ridurre le ferite e le lesioni causate dai violenti e ripetuti morsi del cane.
Dopo giorni trascorsi intubata in Rianimazione, Letizia adesso respira da sola ed interagisce con l’equipe sanitaria che sta seguendola con attenzione. Proseguirà la sua degenza nel reparto di chirurgia toracica. Una notizia che è subito arrivata a Melilli, la sua città, accolta con grande sollievo dopo le preoccupazioni dei giorni scorsi. Il cammino riabilitativo rimane ancora lungo, ma i medici del Cannizzaro sono moderatamente ottimisti sui tempi di recupero.
Letizia era stata azzanata da un pitbull nel tardo pomeriggio di sabato scorso, in un bar di viale Kennedy. Secondo quanto ricostruito, la ragazza voleva accarezzare il cane, mansueto fino a quel momento. Si è chinata davanti al muso dell’animale ed in quel momento è scattata la violenta aggressione, ripresa dalle telecamere di videosorveglianza presenti nel locale. Il video è in possesso degli investigatori.




La morte di Lauretta, la Cassazione conferma: 30 anni di carcere per l’ex compagno

Confermata dalla Cassazione la condanna a 30 anni per Paolo Cugno, l’operaio di Canicattini Bagni accusato dell’omicidio della compagna Laura Petrolito. La ragazza aveva 20 anni ed i due avevano un figlio. In secondo grado, la Corte d’Appello di Catania aveva già pronunciato sentenza di condanna a 30 anni.
Il femminicidio si consumò nel marzo del 2017, in appezzamento di terreno nella disponibilità della famiglia di Paolo Cugno, poco fuori dalla cittadina montana, in contrada Tradituso.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, al culmine di una lite Cugno uccise la ragazza con sedici coltellate. Il corpo venne poi gettato, nel tentativo di occultarlo. Poco dopo la macabra scoperta, l’operaio confessò l’omicidio, al termine di un interrogatorio fiume.
La difesa ha sempre sostenuto l’incapacità di intendere e di volere, smentita prima dai periti della Procura e poi rigettata anche dalle controparti.




Trattori in piazza, la protesta di allevatori e agricoltori: “Impossibile andare avanti”

A bordo dei loro trattori hanno sfilato per Palazzolo Acreide, arrivando sino alla centrale piazza del Popolo. E’ la protesta spontanea degli agricoltori e degli allevatori della cittadina montana, schiacciati dal caro energia e dal caro bollette. “Non riusciamo a coprire più i costi per la produzione. Non conviene più neanche lavorarli i campi”, spiegano a gran voce.
Il malessere è evidente, sono una categoria allo stremo. Presto, l’intera zona montana potrebbe fermarsi con un effetto a valanga sull’economia locale dove la zootecnia e l’agricoltura sono e restano voci importanti.
Il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo, ha incontrato gli agricoltori e gli allevatori in protesta. “Per loro è impossibile andare avanti così. C’è tanta tensione, inevitabile in situazioni di questo. Ho predicato calma, pur comprendendo e condividendo le loro ragioni”.




Emergenza sangue, l’appello di Medicina Trasfusionale: “Servono donatori 0Rh negativi”

Il direttore di Medicina Trasfusionale dell’Asp di Siracusa, Dario Genovese, lancia l’allarme. “Sono pressochè azzerate le scorte di sangue 0 Rh negativo”, spiega. Cosa è accaduto? “Abbiamo registrato contemporanee e molteplici richieste di trasfusione di questo gruppo. In mancanza di rapido ripristino, questo comporta l’impossibilità di garantire il soddisfacimento di ulteriori fabbisogni trasfusionali che dovessero presentarsi”. I pazienti 0Rh negativo possono ricevere trasfusione solo con sangue prelevato da donatori dello stesso gruppo sanguigno.
“Il numero dei donatori con questo gruppo già associati è limitatissimo e l’intervallo minimo di 90 giorni tra una donazione di sangue e l’altra comportano, in questo momento, l’impossibilità a reperire idonei donatori richiamabili”, del direttore di medicina trasfusionale. “Per queste motivazioni e per altre ancora, particolari e contingenti, rivolgo un appello pubblico a tutti coloro che siano in possesso dei requisiti di idoneità alla donazione. Recatevi nelle Unità e nei punti di raccolta del sangue con estrema urgenza per effettuare la donazione”.




Capitale della Cultura, sogno sfumato. Ecco nel dettaglio cosa aveva progettato Siracusa

E’ contenuta nelle 65 pagine del dossier proposto l’idea di una Siracusa che per un attimo è sembrata vicina al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024. Ha vinto Pesaro ed è un risultato che la città, a partire dal comitato promotore, cerca di metabolizzare proprio in queste ore. Mentre nel salone Paolo Borsellino di Palazzo Vermexio si tiene l’assemblea generale del comitato, momento per tirare le somme e, nelle intenzioni espresse, per “definire le ulteriori tappe per la realizzazione dei progetti contenuti nel dossier presentato lo scorso ottobre al Ministero della cultura”, il dossier viene reso noto nella sua interezza e pubblicato sul sito del Comune insieme allo spot “Siracusa Città d’Acqua e di Luce” realizzato dal regista Gabriele Vinci.

Ma qual era, nel dettaglio, il progetto?

Si parte dall’idea di creare una “città laboratorio” e che ha come obiettivo principale “la rigenerazione di un ambiente urbano che ora vive a ridosso delle bellezze e delle istituzioni che pure lo costellano, la ricucitura di un tessuto sociale la cui stessa autopercezione è a volte offuscata”. Per questo si ipotizza la costituzione di un’agenzia, organismo di gestione con  “il compito di attrarre e facilitare la vita a investitori, ricercatori, studiosi e studenti di un mondo senza ormai confini”.

Un’agenzia, dunque, dovrebbe occuparsi di svolgere attività e agevolare investimenti, ricerche e iniziative di studiosi e studenti.

Se il dossier ripercorre le principali tappe della gloriosa storia di Siracusa, con i suoi aspetti artistici a manifestarne l’essenza, per il futuro, il progetto sarebbe quello di  ripartire “da questo enorme lascito in una prospettiva che guidi la città verso una nuova stagione di consapevolezza culturale, coesione sociale, solidarietà. Città accessibile, che integri e governi le  transizioni digitali ed energetiche, mettendo al centro la qualità della vita dei cittadini e l’ecosistema urbano”.

In che modo?

Il dossier parla ad esempio di ” mezzi moderni e a basso impatto (almeno 12 entro il 2023), l’ampliamento e l’efficientamento del TPL, la SIRACUSA 2024 Città d’Acqua e di Luce 11
realizzazione di parcheggi scambiatori (almeno 3 entro il 2023), di nuove piste e percorsi ciclabili (almeno 4 entro il 2023) e la creazione di nuove zone a traffico limitato sparse in tutto il contesto cittadino”.
Altra sfida inserita, quella sulla gestione del ciclo dei rifiuti, “con il potenziamento della raccolta differenziata e la realizzazione di nuova impiantistica; l’efficientamento energetico degli immobili pubblici e del sistema di pubblica illuminazione; il servizio idrico, in particolare migliorando la qualità dell’acqua pubblica e l’impatto dei reflui nel Porto Grande”.

L’idea espressa è  quella di potenziare servizi, connettività, infrastrutture, spazi per sport, studio
e tempo libero, con l’ambizione di “diventare prestigiosa sede di formazione, consolidando i propri rapporti con università pubbliche e private, Accademie di Belle Arti e del Teatro, proponendosi come “smart venue” per i giovani europei che desiderino lavorare da remoto in un contesto salubre, accogliente, immersi in un paesaggio storico e culturale unico”.

Si torna a parlare di ricucitura tra le periferie e il centro storico, di “diversificazione dell’offerta culturale, di attivazione di filiere culturali e e creative sul territorio”.

In sintesi, i progetti da realizzare prevedevano (e prevedono) tra gli altri aspetti e insieme ad un programma di iniziative  e manifestazioni (in diversi casi riproposte) :la messa in sicurezza e la riapertura delle Latomie dei Cappuccini alla Borgata (lavori in corso con Fondi Regionali e Comunitari per un valore di 1,2 milioni di euro), l’apertura del Museo del Cinema nell’ex Chiesa Cavalieri di Malta in Ortigia, la creazione di una nuova biblioteca e uno spazio aperto al pubblico presso la
sede storica del Liceo Gargallo in Ortigia, la rifunzionalizzazione della Cripta del Collegio per ospitare mostre di arte contemporanea e il rinnovamento del Parco delle sculture nel quartiere Grottasanta.
In questa direttrice rientrano pertanto i progetti riguardanti la creazione del Parco lineare delle mura di Gelone ad opera del Comune, l’integrazione territoriale del parco della Neapolis con le altre zone archeologiche limitrofe (Soprintendenza di Siracusa e Parco Archeologico della Neapolis), la creazione di un Parco delle catacombe che unisce quelle di San Giovanni a quelle di Santa Lucia e a quelle di vigna Cassia (Parco Culturale Ecclesiale), il progetto di Recupero e valorizzazione delle Mura Dionigiane del Comune, di Confindustria, del Patto di Responsabilità Sociale e dell’Ente Fauna. Di grande impatto anche il progetto di Bosco Cittadino che il Comune realizzerà in collaborazione con Arbolia. In questa direttrice , se il titolo fosse arrivato, sarebbe stato investito un milione di euro per realizzare un parcheggio, con Aditus e Momento, dietro l’area gazebo del Parco Archeologico della Neapolis.

Altra idea lanciata, la creazione di un Parco della cultura, con un nuovo museo della città e in questo contesto è stata inserita la realizzazione del famigerato  waterfront nell’area dell’ex Idroscalo sul Porto Grande di fronte ad Ortigia.

Poi nuovi itinerari turistici, basandosi anche sulle nuove ciclabili previste dal Biciplan del Comune e con il  recupero della costa del Porto Grande, i sentieri progettati dall’AMP del Plemmirio per
categorie socialmente sensibili. Lo chiamano “Ottavo quartiere” di Siracusa ed intendono il mare. Tornerebbe in auge l’idea di sistemi di trasporto passeggeri intermodale Barca +
Bus dalla città (Borgata e Grottasanta) a Ortigia e al Plemmirio. La progettazione degli itinerari ha riguardato anche l’area extra-urbana verso sud, valorizzando il Parco del Fiume Ciane e del Tempio di Giove  e creando un itinerario lungo l’antica trazzera che collega il centro città con le zone balneari e con la frazione di Cassibile.

Per la sensibilizzazione e per colmare le lacune in ambito educativo, presentati anche progetti  come il Fiaba Day “Giornata Nazionale per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche” o il progetto della Associazione ValorAbile che integra accessibilità e barriere architettoniche con la creazione
artistica.
Tra le iniziative proposte figurava anche la creazione del Parco del Fiume Ciane e del Tempio di Giove. Vuol dire bonificare l’area, attrezzarla per il tempo libero e la pubblica fruizione e riconnetterla al centro storico tramite mezzi pubblici. Bonifica, in particolare, delle vasche della centrale e valorizzazione “in quanto archeologia industriale oppure come bacino per attività sportive, sarà migliorata la fruibilità delle aree verdi e sarà realizzato un allestimento tabellare in grado di dare notizie sul luogo, la sua storia, le sue particolarità vegetazionali (papiro)”.
Ancora in tema di itinerari, l’Istituto Italiano dei Castelli e l’Associazione Lamba Doria hanno invece
progettato il recuperare una antica trazzera denominata Traversa Sorgenti Fontane Bianche, che collega il centro città con le zone balneari e con la frazione di Cassibile, consentendo di valorizzare strutture fortificate attualmente non raggiungibili e/o poco conosciute, tutte legate ad esigenze difensive e belliche che coprono un arco temporale di molti secoli. A questi progetti si integra la proposta di Legambiente Siracusa di realizzare un efficace e innovativo sistema di segnaletica orizzontale e verticale, insieme alla realizzazione di totem informativi .

Progetti, per realizzare i quali serve la necessaria copertura economica. Proprio su questo tema, durante l’audizione pubblica, la commissione aveva chiesto chiarimenti.




In memoria delle vittime del coronavirus, donata una statua al reparto covid di Siracusa

Svelata la statua realizzata dagli studenti del Gagini di Siracusa e donata dalla Consulta giovanile al reparto covid dell’ospedale di Siracusa. La donazione in coincidenza con la giornata nazionale in memoria delle vittime del coronavirus. Un minuto di silenzio ha aperto la breve ma partecipata cerimonia, con la partecipazione del dg dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, del direttore medico di presidio, Paolo Bordonaro, del sindaco di Siracusa Francesco Italia, della dirigente scolastica Giovanna Strano e del presidente della Consulta comunale giovanile Nicolò Saetta.
La statua, posizionata nel corridoio del reparto Covid, rappresenta un mezzo busto di figura umana con il volto e il braccio protesi verso l’alto ed in mano una mascherina. Alla base, altre mani si protendono in una richiesta di aiuto e soccorso. E’ un omaggio simbolico ai tanti medici, infermieri, operatori sanitari che da due anni si battono in prima linea contro il virus da Sars-Cov 2. La statua è stata realizzata dagli studenti della classe quarta sezione Beni Culturali dell’Istituto Gagini ad indirizzo artistico, guidati dai professori Giacomo Lo Verso, Stella Chimirri e Silvana Mauceri.
“Riceviamo tante donazioni, la gente di Siracusa è estremamente generosa e lo è stata ancora di più in un periodo così difficile donando apparecchiature, ventilatori, barelle a biocontenimento, dispositivi di protezione, mascherine, dimostrando di essere veramente legata agli ospedali e al servizio sanitario di questa città e di questa provincia”, ha detto il dg Ficarra.
“Ci tenevo ad essere presente – ha aggiunto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia – per ribadire il ringraziamento che, in qualità di sindaco della città, è dovuto all’Azienda sanitaria, a tutti i medici, agli infermieri e a tutti coloro che in modo eroico si sono spesi nella nostra città per tutelarci e per curarci. Rivolgo anche un pensiero alle famiglie di chi è caduto a causa di questa tremenda pandemia, in particolare al personale medico che abbiamo perduto, alle loro famiglie e ringrazio la Consulta comunale giovanile per questa splendida idea, che attraverso l’ottimo lavoro della dirigente e degli insegnanti, ha reso protagonisti coloro che hanno più sofferto”.