Cantieri in città: lavori alla scuola albergo di via Crispi, risolti i problemi ora si accelera

Proseguono i lavori dell’ex albergo scuola di corso Umberto, a Siracusa. Tra poche settimane avrà avvio una delle fasi più interessanti, dal punto di vista della realizzazione tecnica, ovvero il taglio degli attuali pilastri con l’inserimento di speciali isolatori sismici che daranno maggiore stabilità al fabbricato in caso di terremoto, garantendo anche la sicurezza degli stabili limitrofi.
Si tratta di una fase complessa, che arriva dopo un rallentamento subito a causa delle diverse difformità che la direzione Lavori, l’impresa appaltatrice e l’equipe che ha realizzato la progettazione hanno dovuto affrontare nel corso degli ultimi mesi, riguardanti sia la fondazione che lo smaltimento di alcuni rifiuti speciali rinvenuti all’interno dello stabile.
Sono state, inoltre, affrontate delle tematiche connesse con la presenza di fabbricati limitrofi, i cui proprietari sono stati coinvolti nella gestione del cantiere per non cagionare danno a terzi e poter effettuare correttamente le opere di adeguamento sismico ed efficientamento energetico del fabbricato.
Attualmente è in fase di avvio l’attività di demolizione dei solai e di alcune parti strutturali.




Strisce blu gratis per le auto elettriche o ibride che circolano a Siracusa

Le auto ibride ed elettriche potranno continuare ad utilizzare gratuitamente gli stalli blu per il parcheggio, a Siracusa. E’ stato prorogato fino al marzo del 2024 il provvedimento del Comune di Siracusa, nato nel 2018 e giunto adesso prossimo alla scadenza.
L’iniziativa, spiegano dal settore Mobilità e Trasporti retto dall’assessore Dario Tota, rientra tra quelle pensate per incentivare la mobilità green in città e contribuire a ridurre i livelli di inquinanti nell’aria.
Per potere posteggiare gratuitamente sulle strisce blu, i possessori di auto elettriche o ibride dovranno richiedere agli uffici un apposito contrassegno da esporre. L’esenzione potrà essere attivata anche attraverso registrazione sulla app “Muoviamoci”.
Le auto elettriche possono, inoltre, accedere e sostare in Ztl Ortigia senza limitazioni di orario, “con eccezione a seguito di regolamentazioni specifiche a favore della pedonalità (aree pedonali)”.




Tumore del colon retto, in distribuzione gratuita test diagnostico: insieme Asp e Farmacie

Marzo è il mese europeo della sensibilizzazione al tumore del colon retto. La prevenzione rimane l’arma più efficace con il test di ricerca del sangue occulto nelle feci da ripetere ogni due anni. L’Asp di Siracusa avvia una nuova campagna di screening oncologici gratuito, destinati a uomini e donne nella fascia d’età 50 – 69 anni.
Il kit può essere ritirato negli ambulatori dell’Asp di Siracusa dedicati allo screening del colon retto presenti in tutti i comuni della provincia e nelle farmacie della provincia di Siracusa, grazie al protocollo d’intesa sottoscritto nel 2020 tra l’Asp di Siracusa, Federfarma e le aziende di distribuzione dei kit.
Il referto verrà comunicato con lettera se il test è negativo. In caso di positività, entro 10 giorni, l’utente verrà contattato telefonicamente da personale del Centro Gestionale screening dell’Asp di Siracusa ed inviato al secondo livello diagnostico, presso i servizi di Endoscopia digestiva presenti negli ospedali dell’Azienda Sanitaria per effettuare la necessaria colonscopia.
Per informazioni è possibile telefonare ai numeri 366 3424276 – 0931484332 – 095909165 dal lunedì al giovedì, dalle ore 8.30 alle ore 12.30.
“Oltre ai nostri ambulatori dislocati in tutti i comuni della provincia, le farmacie si rivelano di fondamentale importanza nel promuovere una capillare informazione anche sugli screening della mammella e del collo dell’utero – dichiara la responsabile del Centro gestionale Screening, Sabina Malignaggi – permettendo una sempre maggiore diffusione della cultura della prevenzione, anche intercettando mediante il contatto quotidiano e diretto la popolazione target al di là dell’invito ricevuto a casa per posta”.

foto dal web




Una scuola dedicata all’animatore della pace Bruno Ficili, la richiesta di Priolo

Il plesso di via Bondifè del comprensivo Dolci di Priolo intitolato alla memoria di Bruno Ficili. La scuola ha deliberato la formale richiesta, inviata all’Ufficio Scolastico per l’acquisizione delle valutazioni della giunta comunale e del prefetto di Siracusa.
Una scelta non casuale, in tempi di guerra. Ficili è stato per tutta la sua vita un animatore della pace internazionale. Convegni, incontri ed iniziative a centinaia portano la sua firma. Una attività che gli è valsa anche l’indicazione per il Nobel per la pace.
“L’intitolazione della scuola a Bruno Ficili che coltivava la pace assume un valore importantissimo. Bisogna sempre educare alla pace, con cultura e amore. Ringrazio la dirigente Cucinotta e il consiglio di istituto. Viva la pace”, il commento del presidente del Consiglio comunale di Priolo, Alessandro Biamonte.




Sortino per la pace in Ucraina: il consiglio comunale approva la mozione contro la guerra

Un “no” fermo a qualsiasi guerra e attacco al diritto internazionale. Approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Sortino la mozione per la pace in Ucraina. L’assemblea cittadina condanna l’invasione da parte della Russia e chiede il ritiro delle truppe e la protezione dei civili. Il consiglio comunale di Sortino esprime, poi, preoccupazione per la corsa al riarmo e per il possibile coinvolgimento dell’Europa e dell’Italia nel conflitto. Il timore espresso è quello “di un confronto nucleare dagli esiti catastrofici e imprevedibili”.
La mozione punta a chiedere “un ruolo di pace da parte dell’Onu, dell’Europa e dell’Italia” e l’impegno di chiunque abbia la possibilità di creare canali di dialogo e iniziative efficace per una soluzione negoziata.
Il Comune ribadisce, inoltre, la disponibilità ad accogliere eventuali profughi ucraini in fuga dalla guerra.




Oltre 650 tonnellate di rottami ferrosi pronti per essere spediti: sequestro al porto di Augusta

Un cumulo di rottami ferrosi, destinato alla spedizione e pronto per essere imbarcato, per più di 650 tonnellate. E’ quanto rinvenuto nell’ambito di un’attività di polizia ambientale da parte della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta.
Militari della Capitaneria di Porto megarese, unitamente a personale dell’A.R.P.A. Siracusa e del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, hanno sottoposto a sequestro penale l’area la cui estensione complessiva è di circa 420 metri quadrati, nel porto commerciale di Augusta.
Gli Agenti della Guardia Costiera ed il restante personale ispettivo hanno riscontrato delle irregolarità, poiché tale ammasso di rottami è stato ritenuto essere costituito da rifiuti, e quindi non conforme a quanto riportato nella documentazione di accompagnamento.
Ciò ha comportato il blocco della spedizione e le consequenziali attività di polizia giudiziaria.
Rimane sempre alta l’attenzione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta nelle attività di controllo a difesa del territorio ed a tutela dell’ambientale.

 




Siracusa. Passanisi nel consiglio nazionale Fp Cisl: “Rispondere alle esigenze del pubblico impiego”

Il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa Daniele Passanisi nel Consiglio generale nazionale della Cisl Funzione pubblica.

La nomina è arrivata nel corso del Congresso nazionale della Cisl Funzione Pubblica che si è tenuto a Napoli dal 15 al 17 marzo scorsi, con la riconferma di Maurizio Petriccioli alla guida della Federazione. Al Congresso ha preso parte una delegazione della Cisl Fp del territorio, insieme alla segreteria territoriale con alcuni dirigenti sindacali di diversi comparti. “Prosegue così il percorso sindacale della Cisl Fp Ragusa Siracusa a sostegno della qualità dei servizi pubblici e a garanzia dei lavoratori del settore – ha commentato il segretario generale Daniele Passanisi – la nomina di componente del consiglio generale nazionale rappresenta il risultato di un lavoro di squadra, supportata dalla forte impronta all’indirizzo del rinnovamento della propria classe dirigente, su un territorio che reclama interventi di miglioramento che devono continuare ad essere evidenziati anche in ambito nazionale. La mission è quindi indirizzata verso l’obiettivo di fare della Cisl Fp sempre più un sindacato di prossimità per rispondere alle esigenze sempre più impegnative del pubblico impiego”.




Fronda anti-russa mette in difficoltà la zona industriale. “Intervenga il Capo dello Stato”

Il deputato regionale Giovanni Cafeo (Lega) raccoglie il grido d’allarme lanciato da Confindustria Siracusa. Il presidente Diego Bivona ha spiegato che le sanzioni alla Russia, ed un certo sentimento anti russo in Europa, stanno penalizzando la zona industriale di Siracusa che ospita un grande impianto Isab/Lukoil. “L’ostruzionismo nei confronti di Lukoil va condannato e lancio un appello al Governo nazionale, al Capo dello Stato perché si faccia chiarezza e si consenta all’azienda, non interessata alle sanzioni dell’UE, di poter lavorare, scongiurando una fuga dal petrolchimico di Siracusa devastante per l’economia siciliana”.
Così Cafeo risponde alle lamentate difficoltà incontrate dall’azienda italiana, proprietaria delle raffinerie Isab con partecipazione russa, a cui imprese fornitrici, tra cui controllate dallo Stato, hanno negato servizi e ricambi.
Il deputato regionale ha deciso di rivolgersi, con una lettera aperta, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, al titolare del Mef, Daniele Franco ed al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, per sensibilizzare le aziende fornitrici ad interrompere l’ostruzionismo nei confronti del gruppo riconducibile a Lukoil, non interessato alle sanzioni decise dell’Unione europea.
Cafeo ricorda l’intervento del Governo nazionale in un caso analogo. “Erano i tempi della crisi in Libia nel 2011 – dice il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo – e la Tamoil subì gli stessi ostacoli adesso perpetrati ai danni di Lukoil ma in quell’occasione fu determinante la presa di posizione del Governo nazionale che ne determinò la sospensione”.
“Le nostre massime istituzioni – argomenta Cafeo – devono intervenire immediatamente e chiarire che le raffinerie Isab sono gestite da un’azienda italiana, vittima di un ostruzionismo incomprensibile che rischia di incidere sulla sicurezza e sul futuro della stessa impresa. Occorre ribadire, con vigore, che questi boicottaggi vanno fermati immediatamente. Non fornire un ricambio necessario all’impianto, vuol dire compromettere l’incolumità di chi lavora nello stabilimento, senza contare le ripercussioni economiche, perché ostacolare l’attività significherebbe mettere in condizioni il gruppo di lasciare il territorio con ricadute drammatiche sotto l’aspetto economico, sociale ed occupazionale”.
“Dobbiamo tenere a mente – dice Cafeo – che Isab raffina il 46 per cento di carburante distribuito in Sicilia per non contare gli incassi dello Stato italiano dalle tasse versate dal gruppo. Un solo dato: dal 2008 al 2020 circa 5,3 miliardi di euro. Oltre all’azienda, i lavoratori sono siciliani, per cui colpire l’impresa, con ostruzionismi illegittimi, significa colpire il territorio e l’intero indotto; tra lavoratori diretti e dell’indotto la zona industriale impiega 7 mila persone”.
Il parlamentare regionale della Lega lancia infine una provocazione. “Le raffinerie sono il cuore pulsante del petrolchimico di Siracusa ed un pezzo di Pil importante per la Sicilia. A questo punto, se si è deciso di avallare questi ostacoli immotivati per salvare il territorio, lo Stato corra ai ripari e rilevi le raffinerie”.




Imprese siciliane “danneggiate” dalla guerra, la Regione promette ristori

«La Regione Siciliana è pronta a intervenire, da subito, per limitare le conseguenze economiche che il conflitto in corso in Europa sta già producendo sulle imprese dell’Isola». Lo ha detto il presidente Nello Musumeci, incontrando a Palazzo Orleans i vertici di Confidustria Sicilia: il presidente Alessandro Albanese e i vice Antonello Biriaco e Gregory Bongiorno. Presenti alla riunione anche gli assessori all’Economia, Gaetano Armao, alle Attività produttive, Mimmo Turano, e alle Infrastrutture, Marco Falcone, con i dirigenti generali dei dipartimenti e il presidente dell’Irfis Giacomo Gargano.
«Non abbiamo avuto – ha detto Musumeci – neanche il tempo di uscire da due anni di pandemia che siamo entrati in economia di guerra. Abbiamo il dovere di ascoltare il grido di allarme che arriva dalle imprese e l’appello di Confindustria non ci coglie, comunque, impreparati. Le centinaia di migliaia di imprese dell’Isola rappresentano la fonte di ricchezza del nostro territorio e come già fatto in passato – e come riconosciuto anche oggi anche dai vertici di Confindustria – il governo della Regione continuerà a lavorare a favore del tessuto imprenditoriale».
I rappresentanti delle imprese hanno evidenziato un esponenziale e insostenibile incremento del costo delle materie prime, la difficoltà nell’approvvigionamento, l’aumento degli oneri per la fornitura di energia, il rincaro del prezzo dei carburanti.
Il governo Musumeci, tramite l’assessorato all’Economia e con le iniziative degli assessorati alle Infrastrutture e alle Attività produttive, ha già stilato una sorta di decalogo di interventi che è possibile attivare nel breve e medio periodo. Primo fra tutti mobilitare tutte le risorse finanziarie disponibili, soprattutto extra regionali, per orientarle a favore della “nuova crisi”. Regione e Confindustria hanno concordato che le priorità riguardano: la decontribuzione del costo del lavoro, la proroga della moratoria dei mutui e la revisione del prezzario nel campo dei lavori pubblici.

«Finalmente – ha detto Albanese, che ha ringraziato Musumeci per la sensibilità e la celerità dimostrata nel convocare la riunione – c’è un sentire comune. Difendendo gli interessi delle imprese difendiamo il territorio. La decontribuzione del costo del lavoro favorisce tutte le aziende e può portare, nell’immediato, a un risparmio del 20% degli oneri di ognuna delle settecento mila aziende private che operano nell’Isola e che rappresentano il traino dell’economia».




Covid, il bollettino: 616 nuovi positivi in provincia, +46 a Siracusa città

Sono 616 i nuovi casi di covid19 in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano del Ministero della Salute.
Uno sguardo in dettaglio ai numeri del capoluogo. Sono 46 (ieri altri 76) i nuovi casi di contagio. Il totale degli attuali positivi viaggia nuovamente verso quota 1.600: 1.560 per la precisione. Quanto alle persone in isolamento fiduciario, a Siracusa città sono oggi 53 (+5).
Situazione ricoveri, lieve aumento. Sono sempre 33 (+2) i siracusani del capoluogo all’Umberto I per covid. Per 32 (+2) ricovero in regime ordinario, 1 in terapia intensiva.
Campagna vaccinale, nelle ultime 24 ore sono state 252 le inoculazioni a Siracusa città. Sono state 25 le prime dosi, 69 le seconde e 158 quelle booster.
In Sicilia sono 6.230 i nuovi casi registrati a fronte di 40.754 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 231.815 (-4.237). I guariti sono 4.460, 18 i decessi. Negli ospedali siciliani sono 939 (-3) i ricoverati, 65 (+3) in terapia intensiva. Quanto alle singole province, questi i numeri del contagio oggi: Palermo 1.512 nuovi casi, Catania 966, Messina 2.127, Siracusa 616, Trapani 784, Ragusa 633, Caltanissetta 504, Agrigento 960, Enna 613.