Siracusa. Strade provinciali:14 milioni di euro per messa in sicurezza e manutenzione

Circa 14 milioni di euro destinati alla messa in sicurezza di ponti e viadotti e per la manutenzione straordinaria di strade provinciali.

Ad annunciare lo stanziamento di fondi che riguarderanno anche la viabilità di competenza del Libero Consorzio Comunale di Siracusa (l’ex Provincia Regionale) è il vice presidente della commissione Traporti della Camera, il deputato Paolo Ficara del Movimento 5 Stelle.

La Conferenza Stato-Città e autonomie locali ha dato il via libera all’intesa sui due schemi di decreto che assegnano 1,4 miliardi di euro (previsti nella legge di Bilancio per il 2022) per gli interventi sui ponti e viadotti e più di 1,3 miliardi per gli interventi di manutenzione straordinaria delle strade provinciali. I due provvedimenti garantiscono così alle Province un’ampia disponibilità finanziaria, su un arco di tempo pluriennale che va dal 2024 al 2029 per i ponti e i viadotti, e dal 2025 al 2029 per le strade.
“La ripartizione vede 115 milioni per la manutenzione dei ponti e 121 milioni per la manutenzione delle strade assegnati alla Sicilia. Di questi, 14,4 alla provincia di Siracusa: 3 milioni per i ponti e 11,4 milioni per le strade di competenza del Libero Consorzio Comunale – spiega Ficara – risorse che si aggiungono ai circa 22 milioni di euro di fondi ministeriali già stanziati per il periodo dal 2020 al 2024 e ai 12 milioni di euro da utilizzare nel triennio 2021-2023 per la manutenzione di ponti e viadotti”
“E’ chiara la nostra strategia finalizzata a migliorare la sicurezza delle infrastrutture, soprattutto quelle stradali, con stanziamenti progressivamente incrementati in questi anni. Anche in questo caso, mi auguro che gli enti beneficiari sappiamo, in tempi rapidissimi, trasformare queste somme in cantieri. Nelle prossime settimane, anche per questo, tornerò ad incontrare i vertici della ex Provincia di Siracusa”.




Siracusa. Ladri di melanzane in un’azienda agricola della Fanusa: bloccati e arrestati

Sono stati bloccati subito dopo aver rubato oltre 100 chili di melanzane da un’azienda agricola di contrada Fanusa. Due uomini, entrambi di 42 anni, sono stati sorpresi dagli uomini delle Volanti. Quando gli agenti sono arrivati, i due avevano già portato a compimento il loro intento, impossessandosi dell’ingente quantità di melanzane coltivate dall’azienda. Arrestati, dovranno adesso rispondere di furto aggravato in concorso. In attesa del rito per direttissima, i due 42enni sono stati posti agli arresti domiciliari, su disposizione dell’autorità giudiziaria.




Siracusa. Farmaci e beni di prima necessità per l’Ucraina: raccolta di Rotary e Rotaract

Ancora iniziative di solidarietà che partono da Siracusa e sono rivolte alla popolazione ucraina.

Il Rotary e il Rotaract Siracusa Monti Climiti hanno completato una prima raccolta di beni di prima necessità, farmaci e indumenti. Il materiale è stato  consegnato per essere inviato  a Leopoli, città dell’Ucraina occidentale. La prima consegna ha avuto luogo nelle scorse ore, quando i presidenti del Rotary Club Siracusa Monti Climiti, Enzo Rindinella e del Rotaract Club Siracusa Monti Climiti,Nicoletta Calì hanno affidato quanto raccolto alla referente della popolazione ucraina, Natalie Figurna, raggiungendola nella base logistica di contrada Targia.
“Una situazione inverosimile quella che ci troviamo a vivere- dichiara il Presidente Enzo Rindinella-Si colpisce una popolazione per la follia di un uomo che fa parlare le armi. Il nostro Club Rotary e tutto il Rotary International condanna senza se e senza ma questa guerra”.
La prima raccolta è stata effettuata dai due club service durante la settimana tra il 7 ed il 12 Marzo, allestendo diversi punti di raccolta presso farmacie e supermercati.
“Le immagini e le notizie che ci arrivano sono terribili- aggiunge la Presidente Nicoletta Calì- Proprio per questo abbiamo deciso di mobilitarci organizzando in breve tempo questa raccolta, che seppur in minima parte, contribuirà a soddisfare i bisogni primari della poplazione ucraina, che dall’oggi al domani si è vista costretta a lasciare le proprie abitazioni per trovare un rifugio presso le città e gli Stati vicini.”
Ulteriori attività saranno avviate come disposto dal coordinamento dei Distretti Rotary e Rotaract 2110 Sicilia- Malta. L’attività di sensibilizzazione e di concreto sostegno proseguirà, dunque, nei prossimi giorni perché si possa essere davvero vicini e utili a questi bambini, mamme e uomini che da ormai venti giorni stanno subendo una gravissima violazione di diritti umani e, purtroppo in molti casi, anche familiari e amici.




Siracusa. La Biblioteca comunale cerca volontari: “Organizzeremo corsi gratuiti”

La biblioteca comunale è pronta ad avviare nuovamente un’iniziativa che in passato riscuoteva particolare gradimento.

E’, pertanto, alla ricerca di volontari,  per l’organizzazione di corsi e laboratori destinati a bambini e adulti. L’attività ha subito una contrazione a causa dell’emergenza pandemica e adesso si pensa di riproporla.

Agli interessati verrà chiesto di mettere a disposizione le loro conoscenze e competenze nei più svariati campi (per esempio: ricamo, cucito, uncinetto, lingue straniere, disegno e attività artistiche, giochi da tavolo) e di partecipare, non solo alla realizzazione della attività, ma anche nello loro ideazione e programmazione. Le proposte di corsi e laboratori, che si svolgeranno nel rispetto delle misure per il contenimento del contagio da Covid-19, saranno comunque vagliate secondo criteri di fattibilità e di interesse comune e devono essere rivolte allo sviluppo di abilità e della socialità.
Per informazioni e candidature si può telefonare allo 0931.445689 o scrivere una e-mail all’indirizzo: segreteria.biblioteca@comune.siracusa.it




Russia sotto sanzioni, il primo conto rischia di pagarlo la zona industriale siracusana

“Eravamo tutti consapevoli di dovere pagare un prezzo elevato per le sanzioni promosse contro la Russia di Putin per dissuaderlo dall’invasione dell’Ucraina, soprattutto noi italiani che negli anni passati ci siamo sempre opposti ad impianti energetici di qualunque tipo, come se l’energia fosse un optional. Ma non pensavamo si potesse andare oltre le intenzioni della stessa Comunità Europea”. Sono le allarmate parole del presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona. “L’effetto di tali sanzioni rischia di essere molto più grave di quello ragionevolmente attendibile a causa del rischio percepito, per il cosiddetto effetto di ‘over compliance’”.
Nell’analisi del numero uno degli industriali siracusani, l’attuale demonizzazione verso qualunque cosa sia riconducibile alla Russia starebbe causando un eccesso di cautela e la sospensione dei normali rapporti commerciali, “anche nei confronti di società industriali di diritto italiano con sede legale in Sicilia, a tutti gli effetti aziende italiane, che per il solo fatto che il loro azionista di maggioranza svizzero è una società privata russa, non statale e non sanzionata, si vedono negare la fornitura di servizi e parti di ricambio essenziali ai fini della produzione”. Ed è chiaro il riferimento alla sezione italiana di Lukoil, con sede tra Siracusa e Priolo.
“Questa linea di condotta non arreca alcun danno al governo russo e sta invece causando seri problemi al polo industriale siracusano, che ha svolto un ruolo fondamentale durante l’emergenza COVID-19 e in particolare alle piccole e medie imprese appaltatrici, che si vedono improvvisamente interrompere il normale flusso finanziario derivante dalle anticipazioni da parte degli istituti di credito e rischiano di compromettere la propria stabilità economica e la propria stessa sopravvivenza”, rivela Bivona.
L’eccesso di cautela emerso in questi giorni, secondo Confindustria Siracusa, rischia di scatenare un “effetto valanga”, in grado di travolgere molte delle realtà produttive della nostra provincia che, ancora molto deboli a causa della crisi sanitaria da cui non si sono completamente riprese, sono costrette ad affrontare una crisi energetica che comporta costi che da soli sopravanzano in taluni casi i ricavi della produzione.
“È urgente un intervento delle Autorità pubbliche, con particolare riferimento al Ministero dell’Economia e Finanza, per ricondurre a concretezza e realtà la percezione del rischio corrente, prima che il danno indotto diventi irrimediabile per la chiusura di aziende grandi, medie e piccole che, nelle circostanze attuali, non avrebbero alcuna speranza di poter riprendere a operare”.




Covid in Sicilia, analisi settimanale: torna a salire la curva epidemica

Nella settimana dal 7 al 13 marzo si assiste in Sicilia ad un aumento della curva epidemica. L’incidenza di nuovi casi è pari a 42.602 (+36,3%), con un valore cumulativo di 881,35/100.000 abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Agrigento (1242/100.000 abitanti), Ragusa (1119/100.000) e Trapani (1110/100.000). La provincia di Siracusa scende al sesto posto, ma rispetto alla settimana precedente fa segnare un indicativo +19%. Sono stati 3.233 i nuovi positivi nel siracusano in sette giorni, con un tasso di incidenza pari a 837,41. Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra gli 11 ed i 13 anni (1754/100.000 abitanti), i 14 ed i 18 anni (1712/100.000) e tra i 6 ed i 10 anni (1569/100.000).
Si consolida per la nona settimana consecutiva il trend in calo di nuove ospedalizzazioni, pertanto si registra una situazione epidemica acuta con un’incidenza in aumento ma un’ospedalizzazione in costante riduzione.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale i dati fanno riferimento alla settimana dal 9 al 15 marzo. Nella fascia d’età 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 28,15%, mentre hanno completato il ciclo primario 74.274 bambini, pari al 23,59%. Gli over 12 vaccinati con almeno una dose si attestano all’89,82%. La percentuale di quanti hanno completato il ciclo primario è dell’88,35% del target regionale. Sono 865.934 i cittadini che possono effettuare la somministrazione booster ma non l’hanno ancora fatta. Complessivamente i vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono 2.611.661 pari al 75,10% degli aventi diritto.
Dal 28 febbraio è disponibile presso i centri vaccinali di ogni provincia anche il vaccino Nuvaxovid (Novavax) e dal primo marzo è iniziata la somministrazione della dose di richiamo per gli over 12 con marcata compromissione della risposta immunitaria e che hanno già completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi da almeno 120 giorni. Dal primo marzo sono state effettuate 738 somministrazioni di quarta dose e, dalla stessa data, le somministrazioni effettuate con il vaccino Nuvaxovid (Novavax) sono state 932.




Covid, il bollettino: 607 nuovi positivi in provincia, +76 a Siracusa città

Sono 607 i nuovi casi di covid19 in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano del Ministero della Salute.
Uno sguardo in dettaglio ai numeri del capoluogo. Sono 76 i nuovi casi di contagio. Il totale degli attuali positivi supera la quota dei 1.500: 1.514 per la precisione. Quanto alle persone in isolamento fiduciario, a Siracusa città sono oggi 48 (+11).
Situazione ricoveri, sono sempre 31 i siracusani del capoluogo all’Umberto I per covid. Per 30 ricovero in regime ordinario, 1 in terapia intensiva.
Campagna vaccinale, nelle ultime 24 ore sono state 90 le inoculazioni a Siracusa città. Sono state 5 le prime dosi, 31 le seconde e 54 quelle booster. Le vaccinazioni in età pediatrica ferme al palo: 26,45% (prime dosi) ed il 22,49% (ciclo completo).
In Sicilia sono 6.002 i nuovi casi di covid registrati a fronte di 35.547 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 227.578 (-5.817). I guariti sono 13.388, 29 i decessi. Negli ospedali siciliani sono 942 (+1) i ricoverati, 62 (+3) in terapia intensiva. Quanto ai numeri del contagio nelle singole province: Palermo 2.012 nuovi casi, Catania 878, Messina 972, Siracusa 607, Trapani 639, Ragusa 704, Caltanissetta 572, Agrigento 1.063, Enna 153.




Capitale Italiana della Cultura 2024, vince Pesaro. Siracusa si ferma ad un passo dal sogno

E’ Pesaro la città scelta come Capitale Italiana della Cultura per il 2024. Il grande sogno di Siracusa si ferma ad un passo. La proclamazione poco dopo le 11, con l’annuncio del ministro Franceschini con accanto la presidente della giuria di selezione, Silvia Calandrelli, dalla sala Spadolini del Collegio Romano del Ministero della Cultura.
Erano 10 le finaliste, insieme a Siracusa erano arrivate a questo ultimo atto Ascoli Piceno, Chioggia, Grosseto, Mesagne, Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio, l’Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento, Viareggio e Vicenza. In partenza, 24 le candidate ridotte a 10 dopo una prima fase di valutazione dei dossier presentati. Poi le audizioni per la presentazione in dettaglio dei progetti, con l’ausilio di video ed altro materiale promozionale. “Abbiamo esaminato attentamente i dossier, abbiamo lavorato fino a questa notte perchè abbiamo voluto rivedere tutto, rivedere i dubbi e confermare le certezze. Siamo stanchi ma lieti di poter apprezzare il valore straordinario di questo Paese quando si parla di cultura. Vince una città, ma siano tutte felici le finaliste per il loro percorso”, ha detto la presidente Calandrelli
Il dossier di Siracusa è stato intitolato “città d’Acqua e di Luce” con una Aretusa in versione qr code come logo. Sessanta pagine di dossier, sintesi di tremila pagine di proposte frutto anche di 154 confronti con enti, associazioni e personalità effettuati dentro e fuori lo sportello aperto a Palazzo Vermexio. Sono stati presentati 15 interventi di recupero che porteranno all’apertura di 6 siti; 12 mostre di livello internazionale; 24 festival; 12 premi; 10 progetti multidisciplinari per le scuole; interventi di rigenerazione urbana per 45 milioni di euro; 12 i personaggi della storia siracusana di cui si intende approfondire le figure.
“Peccato. Ma è comunque l’inizio di un nuovo percorso per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti con la realizzazione dei progetti contenuti nel dossier della candidatura”, ha detto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, presente a Roma al momento della proclamazione. “Conosciamo ora il risultato, ci mettiamo subito al lavoro assieme al Comitato promotore cittadino perché le idee emerse in questi mesi sono un patrimonio della città che dobbiamo ben utilizzare, così come il metodo partecipativo e aperto fin qui utilizzato”.
​Venerdì alle 11, proprio per questo, al salone Borsellino di Palazzo Vermexio, si terrà l’assemblea generale del Comitato. L’incontro servirà a raccontare le ulteriori tappe del progetto. In concomitanza, saranno pubblicati sul sito istituzionale del Comune sia l’intero dossier della candidatura che il video e lo spot su “Siracusa, Città d’Acqua e di Luce”, realizzati dal regista Gabriele Vinci.




Pesaro capitale della cultura, Granata: “Non sorpreso, scelta di geopolitica”

L’assessore alla cultura del Comune di Siracusa, Fabio Granata, affida ai social il suo commento sulla proclamazione di Pesaro quale capitale italiana della cultura per il 2024. “Sono dispiaciuto ma non sorpreso poiché conosco i criteri geo-politici che vengono applicati fin dalla prima edizione”, scrive Granata, una delle principali anime alle spalle del progetto di candidatura di Siracusa. La geopolitica sarebbe legata ad una sorta di rotazione dei territori nella selezione di una città che possa sempre toccare una parte regionale nuova del Paese. Oltre ad equilibri politici sempre presenti. Detto questo, il progetto di Pesaro è stato ben presentato ed è molto valido.
A proposito di progetti, “resta quello bellissimo, realizzato grazie alla passione della parte migliore della Città, delle Istituzioni e dell’Associazionismo. Lo porteremo avanti con ‘passione e furore’, come siamo abituati a fare in ogni occasione e ad ogni angolo affrontato in politica e nella vita”, rivendica l’assessore alla cultura. E per consolidare il suo sentire, Granata rilancia: “Evviva la nostra ‘Città d’Acqua e di Luce'”.




Sogno svanito in finale, la delusione di Siracusa. “Ma dobbiamo essere soddisfatti”

Poco più di cinque ore dopo la proclamazione di Pesaro quale capitale italiana della cultura 2024, il sindaco di Siracusa commenta l’epilogo della lunga corsa della città di Aretusa. Francesco Italia sceglie la via del fair play. “Faccio, innanzitutto, i miei complimenti a Pesaro e al sindaco Ricci per il risultato raggiunto”. Poi però confessa di “aver sperato di trovarmi al suo posto”. Insomma, delusione. “Un pizzico. Ma questo non può farci perdere di vista l’ottimo lavoro fatto per la preparazione della candidatura e la grande partecipazione che ha portato alla redazione dei progetti proposti: saranno le fondamenta di scelte culturali e urbanistiche che la città dovrà adottare nei prossimi anni”
Nonostante il sogno sia rimasto tale, venerdì si riunirà l’assemblea del Comitato promotore “per iniziare a programmare i passi successivi secondo uno sviluppo che, realizzando lo spirito del dossier, deve avere sempre al centro Siracusa, le nuove generazioni, e una crescita armonica capace di valorizzare il diffuso patrimonio materiale e immateriale”, dice ancora Italia.
Il primo cittadino si sforza di vedere il bicchiere mezzo pieno. “Siamo comunque soddisfatti: oltre alla grande visibilità è stata una sfida che ha acceso i riflettori sulle prospettive e sulle innegabili ulteriori potenzialità della città che, anche per questo, è entrata nel novero della dieci finaliste”.