Caro carburanti, il Codacons: stangata da 780 euro per le famiglie italiane

“Nonostante il calo del petrolio registrato ieri sui mercati internazionali, i listini dei carburanti continuano a salire”. E’ la nuova denuncia del Codacons. L’associazione dei consumatori rileva che la verde ha raggiunto in modalità self la media di 2,219 euro al litro (ieri 2,217), il gasolio 2,225 euro al litro (ieri 2,220). “Un vero e proprio dramma per famiglie e imprese, considerato che in base ai calcoli del Codacons sui listini odierni, oggi un litro di benzina costa il 41,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio aumenta addirittura del +54,7%”.
Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, fa di conto. “A causa dell’escalation senza sosta dei listini alla pompa, un pieno di verde costa in media 32,5 euro in più rispetto allo scorso anno e +39,3 euro un pieno di diesel. Questo significa che, ai livelli attuali dei prezzi, una famiglia va incontro ad una stangata pari a +780 euro annui in caso di auto a benzina, e addirittura +943 annui se dispone di una auto a gasolio, solo per i maggiori costi di rifornimento”.
Rincari nonostante il calo del petrolio: “abbiamo chiesto con un esposto ad Antitrust e alle Procure della Repubblica di indagare sule anomalie dei listini dei carburanti, inviando Nas e Guardia di Finanza presso le sedi di compagnie petrolifere, grossisti, intermediari e distributori, per acquisire tutti i documenti fiscali relativi a benzina e gasolio e verificare dove si annidano le speculazioni”, prosegue Tanasi.
Il Codacons ha presentato inoltre ieri una formale diffida al Governo in cui si chiede di intervenire al più presto su Iva e accise sui carburanti, utilizzando gli extra-profitti incamerati dallo Stato per ridurre la tassazione e abbassare con effetto immediato i prezzi alla pompa.




Siracusa. Caro carburante, Ternullo(F.I): “Azioni decise contro le compagnie petrolifere”

“Una vera e propria truffa ai danni di famiglie e imprese”. La deputata regionale di Forza Italia, Daniela Ternullo non usa mezzi termini e con queste parole sintetizza le ragioni a suo dire dietro l’aumento spropositato dei prezzi del carburante. “Non è un incremento giustificato dal conflitto bellico tra Russia e Ucraina- premette la parlamentare dell’Ars- Semplicemente perchè  i rifornimenti degli operatori commerciali sono stati fatti prima che la guerra scoppiasse e dunque, prima che il prezzo dei carburanti esplodesse verso l’alto”.
Ternullo condivide la posizione del ministro Cingolani, a cui ha chiesto un incontro urgente. Secondo l’esponente di Forza Italia non sono nemmeno sufficienti misure come il taglio dell’Iva e accise. ”  Servono azioni decise e coraggiose -suggerisce- contro le compagnie petrolifere che hanno speculato sulle difficoltà geopolitiche, mettendo le mani nelle tasche degli italiani”.




Pi Greco Day, che successo a Siracusa. Centinaia di studenti in Ortigia con il Corbino

Con il flashmob in piazza Duomo, in chiusura di una ricca giornata, si è conclusa la celebrazione del Pi Greco Day che, a Siracusa, ha avuto come protagonisti gli studenti del Liceo Corbino. Una festosa mattinata di didattica outdoor, con il coinvolgimento anche di alcune classi di scuola media. Abbracciando cultura e scienza, in una inedita attività di formazione che prende le mosse dal genio di Archimede. Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica per giochi e prove pratiche capaci di stimolare le conoscenze in competenze. Ma non solo: è stata una mattinata all’insegna del sapere condiviso in modo esperienziale e laboratoriale, un learning by doing con giochi-quiz di matematica e fisica in italiano e in inglese, narrazioni e dialoghi coi personaggi del pensiero matematico, esposizione di conoscenze storiche e filosofiche legate a Talete, Anassimandro Pitagora e Platone, infopoint, realizzazione di plastici e dello Stomachion, disegni, fumetti, video esplicativi, laboratori di fisica e App create per la tematica in oggetto. Dal Pi-Greco di corso Gelone alla statua di Archimede, da piazza Pancali al Duomo: una carovana colorata di studenti ed insegnanti ha invaso il centro storico di Siracusa.
Poi, proprio accanto alla Cattedrale, il saluto del sindaco Francesco Italia agli studenti. “Dopo due anni di pandemia, piazza Duomo rinasce con i vostri sorrisi e le vostre voci nel nome di Archimede”. Raggiante la dirigente scolastica del Corbino di Siracusa, Lilly Fronte, orgogliosa della sua comunità scolastica.




Furto in una abitazione ed un vicino laboratorio, denunciato un 45enne

Un uomo di 45 anni, già conosciuto alle forze di Polizia ed attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, è stato denunciato a Pachino. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, nella serata del 13 marzo scorso, dopo aver forzato la finestra di una abitazione nei pressi di corso Nunzio Costa, ignoti entravano all’interno dell’immobile asportando numerosi oggetti in argento nonché banconote e monete del vecchio conio. Analogamente, si introducevano nel vicino laboratorio di analisi chimiche, asportando la somma di 140 euro.
Gli accertamenti di Polizia hanno consentito di acquisire elementi di prova a carico del quarantacinquenne, incastrato dalle immagini riprese da un impianto di videosorveglianza della zona.
La perquisizione effettuata presso l’abitazione dell’indagato, ha consentito di rinvenire gli indumenti indossati per commettere il reato. Inoltre è stata recuperata la refurtiva, compresa la somma asportata dal laboratorio di analisi. E’ stato denunciato per il reato di furto in abitazione e furto aggravato in danno del laboratorio di analisi, entrambi gli eventi legati dal vincolo della continuazione. E’ stato anche segnalato alla Prefettura di Siracusa in quanto deteneva una modica quantità di sostanza stupefacente, del tipo cocaina.




Serate violente a Siracusa, D’Andrea (Italia Viva): “Fenomeno mostruoso”

“Minacce, percosse, violenze tra ragazzi nelle serate siracusane”.

Maria D’Andrea, responsabile Pari Opportunità di Italia Viva esprime tutta la sua preoccupazione per l’escalation di episodi di questo genere a Siracusa.

“Eravamo abituati a leggere l’accadere di questi fenomeni nelle grandi metropoli-premette-  ci siamo sentiti a lungo esentati, quasi “graziati” e con i nostri ragazzi al sicuro e invece i racconti dei nostri ragazzi vittime di bullismo sono agghiaccianti, che siano testimonianze scritte in un articolo o parole registrate in un video poca importa, lasciano pietrificati. Ci troviamo di fronte ad un fenomeno mostruoso, perfino terroristico-aggiunge l’esponente di Italia Viva-  solo quando si viene a contatto con una delle vittime se ne intuisce la dimensione”.

D’Andrea si unisce alla richiesta formulata dai “deputati, regionale e nazionale, Giovanni Cafeo e Stefania Prestigiacomo, affinchè il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pianifichi interventi mirati e programmativi, per il breve e medio termine, con ogni mezzo. Occorre certamente vigilare e punire ma altresì interrogarsi sulle ragioni che inducono questi giovani ad atti di violenza così efferati ed immotivati. Vivono forse in famiglie dove hanno relazioni non adeguate, e quindi vengono crescono “educati” a soprusi, violenze, prevaricazioni sugli altri. Lo stesso degrado sociale, la mancanza di accesso alla scuola, di partecipazione ad attività educative, sportive, culturali di cui certamente la nostra città soffre, può causare la canalizzazione di questa potenzialità su forme di violenza”.

D’Andrea ipotizza che si tratti di “ricerca di raggiungimento di un riconoscimento sociale o una posizione di supremazia sociale perché hanno scarsa fiducia in se stessi, provano una mancanza di sicurezza, invidia, rabbia e vuoto interiore, sono sentimenti difficili da sostenere. Molti ragazzi non sanno come far fronte a tali sentimenti e cercano di sovrastarli esercitando violenza contro altri, o forse cercano un diversivo alla noia quotidiana.Tutte ipotesi -prosegue- che necessitano certo seri e cogenti approfondimenti, un confronto ampio all’interno del mondo adulto e delle Istituzioni, intanto occorre reprimere il fenomeno e occorre farlo subito, adesso, prima che possa accadere l’irreparabile, che stando ai racconti che ho ascoltato personalmente, potrebbe non essere né lontano né escluso”.

“Trovare una testimonianza non è semplice- aggiunge la componente di Italia Viva-  le vittime di questi casi sempre più frequenti di microcriminalità, terrorizzate dalle ritorsioni, sono più inclini a subire in silenzio. Per questo sento di dover ringraziare i giornali on line e Radio Blog, su FMITALIA, per aver dato voce a questo devastante fenomeno che si sta appropriando di pezzi della vita dei nostri ragazzi che avvertono l’assenza del mondo adulto e delle Istituzioni”.




Siracusa. E’ ai domiciliari ma esce per fare una passeggiata: 28enne arrestato dai carabinieri

Era ai domiciliari per spaccio e furto ma quando i carabinieri hanno raggiunto la sua abitazione per i controlli previsti, non era in casa. Così un siracusano di 28 anni è stato nuovamente arrestato dai militari della sezione Radiomobile di Siracusa con l’accusa questa volta di evasione dai domiciliari .

Quando il personale della pattuglia non lo ha trovato in casa, ha avviato delle veloci ricerche, rintracciandolo nei pressi dell’appartamento, passeggiando per le vie, senza alcuna autorizzazione ad allontanarsi. Una volta scattato il nuovo arresto, il 28enne è stato nuovamente posto ai domiciliari.




Corpo senza vita in mare, il ritrovamento in contrada Isola: è di un 41enne siracusano

E’ di un 41enne siracusano il corpo senza vita rinvenuto poco prima di pranzo nelle acque di contrada Isola. E’ stata una motovedetta della Guardia Costiera ad occuparsi del recupero, non molto distante dalla spiaggetta di via La Maddalena. Secondo quanto si apprende, l’uomo era vestito e non sarebbero stati riscontrati elementi tali da far pensare ad una eventuale colluttazione.
Prova ne è che il magistrato di turno ha disposto la riconsegna della salma alla famiglia, senza far ricorso all’autopsia. E questo potrebbe lasciare pensare allora ad un gesto estremo dell’uomo che lavorava come operatore ecologico.
Già i militari intervenuti hanno tentato sul posto una disperata rianimazione cardiopolmonare. Si è andati avanti per trenta minuti abbondanti anche dopo l’arrivo del 118. Ma per l’uomo non c’era più nulla da fare.




La morte di Naima Zahir, la versione del marito in tv: “Suicidio o qualcuno è entrato”

Ha raccontato la sua verità in tv, il marito di Naima Zahir, la 45enne trovata senza vita in casa a Lentini. L’uomo è indagato ed è stato ascoltato a lungo dagli inquirenti. Alla trasmissione Ore 14 di Rai Due ha confermato che la moglie era già priva di vita al momento del suo rientro in casa. “Ho trovato il corpo senza vita di mia moglie e l’ho coperto con una vestaglia di colore blu”.
Mercoledì sarà effettuata l’autopsia sul corpo della donna, che presentava una ferita alla gola. “Io l’ho detto alla polizia: o si è tolta la vita o qualcuno ha bussato ed entrato. Non lo so. Il coltello lo aveva dietro al collo, lei era sdraiata sul letto. Non abbiamo ricevuto minacce, la porta non era sfondata, il coltello è quello di casa nostra, ho provato a toglierlo per aiutarla. Non so cosa sia accaduto, mia moglie aveva dei problemi ma non so cosa sia accaduto. Ho coperto mia moglie con vestaglia mia blu”, ha detto tra le altre cose l’uomo secondo cui la moglie avrebbe fatto tutto da sè.
All’inviato della trasmissione, il 45enne tappezziere ha raccontato di essere uscito insieme al figlio per delle commissioni. E quando è rientrato ha trovato la moglie in quelle condizioni. Con uno straccio, “un mocio”, ha pulito e chiamato i soccorsi.
Dall’esame autoptico gli investigatori si attendono elementi utili all’indagine. Il medico legale dovrà accertare le cause del decesso e stabilire se sul corpo della vittima ci sono lesioni o segni di una colluttazione. La tesi del suicidio non sembra convincere in questa fase di indagine.




Letizia, aggredita da un pitbull: le immagini shock in un video. Ecco cosa è successo

Tutta Melilli prega per Letizia, la ragazza di 26 anni che sta lottando tra la vita e la morte dopo essere stata azzannata da un pitbull. E’ successo tutto sabato nel tardo pomeriggio, in un bar di viale Kennedy. Poi la corsa in ospedale a Siracusa ed il trasferimento al Cannizzaro di Catania per la gravità delle ferite riportate.
La ragazza si trova ancora in rianimazione. E’ intubata ed è stata sottoposta ad un intervento di chirurgia toracica per le ferite da morso e, presumibilmente, da caduta. La prognosi sulla vita rimane riservata e l’equipe medica della struttura sanitaria etnea non si sbilancia.
L’aggressione è stata ripresa dalle telecamere a circuito chiuso all’interno del bar. Il filmato è stato acquisito dalle forze dell’ordine. Alcuni testimoni hanno raccontato alla nostra redazione l’accaduto, parlando di scene agghiaccianti e impossibili da rimuovere dalla mente.
Il pitbull era al guinzaglio, dentro il bar. In diversi lo hanno accarezzato ed anche Letizia voleva fare una carezza a quel cane. Si è abbassata, mettendosi alla stessa altezza dell’animale, stabilendo una sorta di contatto visivo. In un istante il pitbull le è però balzato addosso. Ha iniziato a mordere ed a sbalzare la sfortunata ragazza, sollevandola anche dal pavimento.
In diversi, presenti al bar, hanno cercato di fermare l’animale, utilizzando anche sgabelli e altri oggetti, ma senza fortuna. Tra i primi a soccorrerla, un volontario della Misericordia. Quando è arrivato il 118, il livello di ossigenazione era sotto il 30. Una condizione disperata.
La Polizia ha denunciato il proprietario del cane per le lesioni gravi causate alla donna dal pitbull. Il cane si trova in una struttura temporanea di accoglienza, in attesa delle ulteriori incombenze di legge.

foto: Google maps




Il pitbull, la museruola e l’aggressione a Melilli: parla l’educatrice cinofila

Perchè quel pitbull ha deciso di aggredire Letizia? Qui si entra nel campo delle ipotesi e dare una risposta. al di là di ogni ragionevole dubbio, è davvero complesso. Abbiamo allora chiesto un parere a Veronica Recupero, educatrice cinofila con approccio cognitivo zooantropologico. “Difficile rispondere. Bisognerebbe aver assistito a quanto accaduto per cercare di comprendere. In linea generale, è probabile che il cane avesse già lanciato segnali di stress, purtroppo non interpretati. Se, ipotizzo, dentro il bar era continuamente accarezzato da più persone, anche il semplice leccarsi continuamente il muso sarebbe stato un segno di sofferenza psicologica e un primo campanello d’allarme”.
Una museruola avrebbe impedito le gravi conseguenze dell’aggressione. Letizia, la ragazza di 26 anni azzannata dal pitbull, è ricoverata in rianimazione al Cannizzaro di Catania ed è stata sottoposta ad un intervento di chirurgia toracica. Le regole sulla museruola per cani sono indicate nell’ordinanza del 6 agosto 2013 del Ministero della Salute. Chi possiede un cane deve “utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni; portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle autorità competenti”. Il che significa che la museruola per cani non è obbligatoria tranne se ne facciano espressa richiesta “le autorità competenti” locali, un Comune in primis. L’obbligo riguarda semmai i padroni che devono sempre avere con loro la museruola, per applicarla al cane nel caso in cui la situazione lo richieda: quando, ad esempio, ci sono bambini nelle vicinanze, specie se il cane non è “educato”. L’obbligo della museruola vige, invece, in treno per i cani di taglia media e grande.
I pitbull sono cani violenti? Anche in questo caso, abbiamo rivolto la domanda all’esperta Veronica Recupero. “Premetto che ogni pensiero va rivolto a Letizia. E’ una mia amica e spero possa riprendersi presto. Lei è la vittima di questa storia. Ma, paradossalmente, e fatte le dovute proporzioni, anche il cane è la seconda vittima di questa storia. Un pitbull è un cane selezionato per essere fedele all’uomo ma con una bassissima socialità intraspecifica. Vuol dire che non ama socializzare con i suoi simili. In origine, è stato selezionato e creato per i combattimenti tra cani. Nei tempi odierni, abbiamo le linee di sangue degli esemplari più docili ma che hanno mantenuto comunque quella che in gergo tecnico chiamiamo ‘memoria di razza’. Questo significa che la bassa socializzazione intraspecifica resta. Il pitbull, in genere, è un cane che è stato creato anche dall’incrocio con i terrier (e da loro eredità anche il tipico morso) e che quindi possiede una reattività a mille ed un arousal elevato che lo porta spesso ad avere problemi ambientali: questo significa che qualsiasi movimento li attiva, anche il vento o una foglia che cade. Proviamo ora ad immaginare un pitbull cosa prova, a livello di stimoli sensoriali, in un centro commerciale o in un bar pieno di gente, con rumori assordanti e stimoli cinetici”. Parole che non vogliono giustificare l’accaduto ma aiutare a comprendere che tra le responsabilità dell’avere un cane, c’è anche quella di conoscere le caratteristiche del proprio amico a quattro zampe. “Io suggerisco a tutti di parlare prima con un educatore per capire se il cane che vorrebbero ed il loro stile di vita possano essere concilianti. Poi non guasterebbero almeno 5 lezioni base con un professionista, per conoscere bene il proprio animale, i suoi bisogni, cosa ama e cosa odia. E così imparare a comportarsi di conseguenza”.
Cosa succederà adesso al pitbull protagonista dell’aggressione? E’ stato preso in custodia dalle forze dell’ordine e temporaneamente allocato in una struttura di accoglienza. “Non credo e mi auspico non rischi la soppressione e che possa andare incontro ad un periodo di rieducazione. Ma in questo momento, ripeto, l’unica cosa che conta è che Letizia possa riprendersi, bene e presto”.