Corpo senza vita in mare, il ritrovamento in contrada Isola: è di un 41enne siracusano

E’ di un 41enne siracusano il corpo senza vita rinvenuto poco prima di pranzo nelle acque di contrada Isola. E’ stata una motovedetta della Guardia Costiera ad occuparsi del recupero, non molto distante dalla spiaggetta di via La Maddalena. Secondo quanto si apprende, l’uomo era vestito e non sarebbero stati riscontrati elementi tali da far pensare ad una eventuale colluttazione.
Prova ne è che il magistrato di turno ha disposto la riconsegna della salma alla famiglia, senza far ricorso all’autopsia. E questo potrebbe lasciare pensare allora ad un gesto estremo dell’uomo che lavorava come operatore ecologico.
Già i militari intervenuti hanno tentato sul posto una disperata rianimazione cardiopolmonare. Si è andati avanti per trenta minuti abbondanti anche dopo l’arrivo del 118. Ma per l’uomo non c’era più nulla da fare.




La morte di Naima Zahir, la versione del marito in tv: “Suicidio o qualcuno è entrato”

Ha raccontato la sua verità in tv, il marito di Naima Zahir, la 45enne trovata senza vita in casa a Lentini. L’uomo è indagato ed è stato ascoltato a lungo dagli inquirenti. Alla trasmissione Ore 14 di Rai Due ha confermato che la moglie era già priva di vita al momento del suo rientro in casa. “Ho trovato il corpo senza vita di mia moglie e l’ho coperto con una vestaglia di colore blu”.
Mercoledì sarà effettuata l’autopsia sul corpo della donna, che presentava una ferita alla gola. “Io l’ho detto alla polizia: o si è tolta la vita o qualcuno ha bussato ed entrato. Non lo so. Il coltello lo aveva dietro al collo, lei era sdraiata sul letto. Non abbiamo ricevuto minacce, la porta non era sfondata, il coltello è quello di casa nostra, ho provato a toglierlo per aiutarla. Non so cosa sia accaduto, mia moglie aveva dei problemi ma non so cosa sia accaduto. Ho coperto mia moglie con vestaglia mia blu”, ha detto tra le altre cose l’uomo secondo cui la moglie avrebbe fatto tutto da sè.
All’inviato della trasmissione, il 45enne tappezziere ha raccontato di essere uscito insieme al figlio per delle commissioni. E quando è rientrato ha trovato la moglie in quelle condizioni. Con uno straccio, “un mocio”, ha pulito e chiamato i soccorsi.
Dall’esame autoptico gli investigatori si attendono elementi utili all’indagine. Il medico legale dovrà accertare le cause del decesso e stabilire se sul corpo della vittima ci sono lesioni o segni di una colluttazione. La tesi del suicidio non sembra convincere in questa fase di indagine.




Letizia, aggredita da un pitbull: le immagini shock in un video. Ecco cosa è successo

Tutta Melilli prega per Letizia, la ragazza di 26 anni che sta lottando tra la vita e la morte dopo essere stata azzannata da un pitbull. E’ successo tutto sabato nel tardo pomeriggio, in un bar di viale Kennedy. Poi la corsa in ospedale a Siracusa ed il trasferimento al Cannizzaro di Catania per la gravità delle ferite riportate.
La ragazza si trova ancora in rianimazione. E’ intubata ed è stata sottoposta ad un intervento di chirurgia toracica per le ferite da morso e, presumibilmente, da caduta. La prognosi sulla vita rimane riservata e l’equipe medica della struttura sanitaria etnea non si sbilancia.
L’aggressione è stata ripresa dalle telecamere a circuito chiuso all’interno del bar. Il filmato è stato acquisito dalle forze dell’ordine. Alcuni testimoni hanno raccontato alla nostra redazione l’accaduto, parlando di scene agghiaccianti e impossibili da rimuovere dalla mente.
Il pitbull era al guinzaglio, dentro il bar. In diversi lo hanno accarezzato ed anche Letizia voleva fare una carezza a quel cane. Si è abbassata, mettendosi alla stessa altezza dell’animale, stabilendo una sorta di contatto visivo. In un istante il pitbull le è però balzato addosso. Ha iniziato a mordere ed a sbalzare la sfortunata ragazza, sollevandola anche dal pavimento.
In diversi, presenti al bar, hanno cercato di fermare l’animale, utilizzando anche sgabelli e altri oggetti, ma senza fortuna. Tra i primi a soccorrerla, un volontario della Misericordia. Quando è arrivato il 118, il livello di ossigenazione era sotto il 30. Una condizione disperata.
La Polizia ha denunciato il proprietario del cane per le lesioni gravi causate alla donna dal pitbull. Il cane si trova in una struttura temporanea di accoglienza, in attesa delle ulteriori incombenze di legge.

foto: Google maps




Il pitbull, la museruola e l’aggressione a Melilli: parla l’educatrice cinofila

Perchè quel pitbull ha deciso di aggredire Letizia? Qui si entra nel campo delle ipotesi e dare una risposta. al di là di ogni ragionevole dubbio, è davvero complesso. Abbiamo allora chiesto un parere a Veronica Recupero, educatrice cinofila con approccio cognitivo zooantropologico. “Difficile rispondere. Bisognerebbe aver assistito a quanto accaduto per cercare di comprendere. In linea generale, è probabile che il cane avesse già lanciato segnali di stress, purtroppo non interpretati. Se, ipotizzo, dentro il bar era continuamente accarezzato da più persone, anche il semplice leccarsi continuamente il muso sarebbe stato un segno di sofferenza psicologica e un primo campanello d’allarme”.
Una museruola avrebbe impedito le gravi conseguenze dell’aggressione. Letizia, la ragazza di 26 anni azzannata dal pitbull, è ricoverata in rianimazione al Cannizzaro di Catania ed è stata sottoposta ad un intervento di chirurgia toracica. Le regole sulla museruola per cani sono indicate nell’ordinanza del 6 agosto 2013 del Ministero della Salute. Chi possiede un cane deve “utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni; portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle autorità competenti”. Il che significa che la museruola per cani non è obbligatoria tranne se ne facciano espressa richiesta “le autorità competenti” locali, un Comune in primis. L’obbligo riguarda semmai i padroni che devono sempre avere con loro la museruola, per applicarla al cane nel caso in cui la situazione lo richieda: quando, ad esempio, ci sono bambini nelle vicinanze, specie se il cane non è “educato”. L’obbligo della museruola vige, invece, in treno per i cani di taglia media e grande.
I pitbull sono cani violenti? Anche in questo caso, abbiamo rivolto la domanda all’esperta Veronica Recupero. “Premetto che ogni pensiero va rivolto a Letizia. E’ una mia amica e spero possa riprendersi presto. Lei è la vittima di questa storia. Ma, paradossalmente, e fatte le dovute proporzioni, anche il cane è la seconda vittima di questa storia. Un pitbull è un cane selezionato per essere fedele all’uomo ma con una bassissima socialità intraspecifica. Vuol dire che non ama socializzare con i suoi simili. In origine, è stato selezionato e creato per i combattimenti tra cani. Nei tempi odierni, abbiamo le linee di sangue degli esemplari più docili ma che hanno mantenuto comunque quella che in gergo tecnico chiamiamo ‘memoria di razza’. Questo significa che la bassa socializzazione intraspecifica resta. Il pitbull, in genere, è un cane che è stato creato anche dall’incrocio con i terrier (e da loro eredità anche il tipico morso) e che quindi possiede una reattività a mille ed un arousal elevato che lo porta spesso ad avere problemi ambientali: questo significa che qualsiasi movimento li attiva, anche il vento o una foglia che cade. Proviamo ora ad immaginare un pitbull cosa prova, a livello di stimoli sensoriali, in un centro commerciale o in un bar pieno di gente, con rumori assordanti e stimoli cinetici”. Parole che non vogliono giustificare l’accaduto ma aiutare a comprendere che tra le responsabilità dell’avere un cane, c’è anche quella di conoscere le caratteristiche del proprio amico a quattro zampe. “Io suggerisco a tutti di parlare prima con un educatore per capire se il cane che vorrebbero ed il loro stile di vita possano essere concilianti. Poi non guasterebbero almeno 5 lezioni base con un professionista, per conoscere bene il proprio animale, i suoi bisogni, cosa ama e cosa odia. E così imparare a comportarsi di conseguenza”.
Cosa succederà adesso al pitbull protagonista dell’aggressione? E’ stato preso in custodia dalle forze dell’ordine e temporaneamente allocato in una struttura di accoglienza. “Non credo e mi auspico non rischi la soppressione e che possa andare incontro ad un periodo di rieducazione. Ma in questo momento, ripeto, l’unica cosa che conta è che Letizia possa riprendersi, bene e presto”.




Augusta porto di sbarco per la Geo Barents: 111 migranti a bordo, 52 minori

Sbarcheranno in porto ad Augusta i 111 migranti a bordo della Geo Barents, la nave di Medici Senza Frontiere. Nei minuti scorsi è arrivata l’attesa indicazione sul richiesto “porto sicuro”. Il governo italiano ha indicato il porto commerciale di Augusta, come diverse altre volte nel recente passato.
Tra i 111 stranieri soccorsi in diversi interventi dalla nave della Ong ci sono anche 52 minori, la più piccola ha appena 4 mesi.
Già da alcuni giorni la Geo Barents chiedeva un porto di sbarco, navigando verso le coste italiane, tra Sicilia e Calabria. Le procedure di sbarco, una volta avviate, seguiranno anche protocolli sanitari anti-covid con ricorso a tampone e nave quarantena per il prescritto periodo di isolamento.

foto: Geo Barents/profilo Twitter




Nasce “Idea”, nuovo movimento politico: Carianni e Spada tra i fondatori

Nasce un nuovo movimento politico. Si chiama Idea ed ha come fondatori il sindaco di Floridia, Marco Carianni, l’ex coordinatore provinciale di Italia Viva, Tiziano Spada. “E’ un progetto politico trasversale, che mira a intercettare le esigenze dei cittadini per trasformarle in risposte chiare e inequivocabili, puntando alla crescita e al miglioramento del sistema”, spiega la nota con cui viene presentato il movimento.
Sabato scorso la nascita ufficiale di Idea, con la convention dell’assemblea costitutiva nel salone dell’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa.
“Occorre assumere un atteggiamento diverso rispetto a quello che ha utilizzato la politica tradizionale – ha sottolineato Tiziano Spada, coordinatore del movimento – puntando su un’azione pedagogica nei confronti dei cittadini che li porti a non considerare più tutti gli attori della politica uguali. Se non riusciremo a far affermare questo principio e a sfatare il mito che tutti i politici sono ladri e corrotti, avremo già perso in partenza. Saranno le elezioni a decretare vinti e vincitori delle azioni politiche che si stanno portando avanti e non di certo noi. Quello che invece vogliamo fare è approcciarci alle cose concrete, avere un’idea di città, un’idea di impegno politico, un’idea di sviluppo del territorio e di risoluzione delle problematiche dei cittadini”.
Idea, nato dalla riflessione tra società civile, professionisti e istituzioni, è un movimento già radicato in 15 comuni della provincia di Siracusa, in cui nelle prossime settimane verranno inaugurate le sedi. Ed è presente a Messina, Catania, Enna e Palermo. In tal senso, oltre al sindaco di Floridia Marco Carianni, sabato erano presenti – e hanno arricchito la discussione – anche Nicolò Saetta (Siracusa), Antonio Giannone (Rosolini), Pietro Salvaggio (Pachino), Remon Karam (Augusta), Stefano Dell’Arte (Pachino) e Vincenzo David (Melilli), oltre a consiglieri comunali e assessori dei diversi comuni. Nei prossimi giorni il coordinamento renderà note le modalità di iscrizione al movimento e il calendario delle attività future.
“Siamo convinti – ha detto Marco Carianni – che in politica, come nella vita, esistano le mele marce ma anche tante persone perbene. Per questo motivo, queste devono combattere insieme per affermare i valori e i principi che oggi sembrano poco impregnare il quadro politico regionale. Non ci è consentito di abbandonarci alla rassegnazione, perché abbiamo un dovere chiaro e dai contorni ben definiti: dobbiamo combattere e sacrificare tutte le energie di cui disponiamo affinché ci sia ancora una speranza, e che questa terra meravigliosa possa essere governata in sintonia con le reali esigenze dei suoi cittadini. A Floridia, un anno e mezzo fa, abbiamo iniziato un percorso in controtendenza con il passato. Il nostro obiettivo è di estenderlo nella provincia di Siracusa e nelle altre province siciliane: alle visioni e alle idee devono seguire fatti e azioni concrete”.

Didascalia foto: Idea2 (Marco Carianni); Idea3 (Tiziano Spada)

Alberto Gervasi
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Cimitero di Siracusa, Civico4 attacca. Mangiafico: “dall’amministrazione solo slogan”

Le opposizioni rumoreggiano dopo la conferenza stampa del sindaco di Siracusa dedicata al cimitero. Forte critica è stata espressa, nei giorni scorsi, da Enzo Vinciullo (Lega).E non è tenero, nel giudizio, neanche il movimento Civico4. “Vanagloria e supponenza da parte dell’attuale Amministrazione comunale, quando il primo cittadino ha snocciolato cifre e dati sul cimitero comunale, partendo dal mutuo di 400mila euro che ha permesso l’ammodernamento dell’impianto idrico e fognario. Una buona notizia, si potrebbe dire. Eppure poco o nulla c’è da sorridere”, si legge nella nota politica del movimento guidato da Michele Mangiafico.
“L’intervento sul cimitero – spiega Civico 4 – è stato annunciato dall’amministrazione comunale nelle seguenti date rinvenibili con una ricerca su internet: 15/11/2018 (presentazione del bilancio 2019), 21/08/2019 (a valle della seduta sul rinnovo delle concessioni cimiteriali), 31/10/2019 (conferenza stampa sul bilancio 2019), 09/02/2020 (altro annuncio del primo cittadino), 09/03/2022 (annuncio dell’inizio dei lavori)”. E poi c’è quello che Civico4 definisce “il lato nero di questa vicenda”, e cioè “l’ulteriore indebitamento per i cittadini nonostante abbiamo già per la gran parte versato in un quinquennio 6 milioni di euro a vario titolo attraverso il Cimitero, cosa questa davvero che non accadeva da mezzo secolo di politica”.
Secondo gli studi di Civico 4, i sei milioni di euro sono frutto dei conti ai bilanci del periodo 2019-2023. “Leggendo il P.e.g. 2021, a pagina 142, il capitolo 5521, denominato ‘proventi da concessioni di beni cimiteriali’, rintracciamo, come somme in entrata, 420 mila euro accertati nel 2020, 1 milione di euro previsti nel 2021, di cui 700 mila già in cassa, e 1 milione di euro per ciascuna annualità, nel 2022 e nel 2023. Dal bilancio 2020, invece, rintracciamo reversali (soldi già in cassa) per il 2019 sullo stesso capitolo pari a 1.646.524,81 euro. Alle entrate di questo capitolo, vanno sommate le entrate di un secondo capitolo, che riguarda i ‘servizi cimiteriali’, ovvero il capitolo 8200, dove abbiamo reversali nel 2019 per 132.839,00 euro, cui vanno aggiunte le seguenti somme tratte dal Peg 2021: 210 mila euro nel 2020, 181 mila euro nel 2021 (di cui 150 mila in cassa), 181 mila euro previsti nel 2022 e nel 2023. Infine, vanno aggiunte le entrate relative ai “diritti di segreteria su atti cimiteriali”, relative al capitolo 5415, dove troviamo nel 2019 reversali per 25.487,85 euro, cui vanno aggiunte le seguenti somme tratte dal Peg 2021: 30 mila euro nel 2020, 30 mila euro nel 2021 (di cui 15 mila in cassa), 30 mila euro previsti nel 2022 e nel 2023. L’amministrazione comunale che attualmente governa la città di Siracusa, nel quinquennio 2019-2023, ha disposto e disporrà complessivamente dalle tasche dei siracusani per nuove concessioni cimiteriali, rinnovo delle concessioni esistenti, servizi cimiteriali e diritti di segreteria di poco più di 6 milioni di euro”.
Altra “operazione verità” da parte dell’amministrazione comunale nei confronti dei cittadini, secondo il movimento, dovrebbe riguardare la spiegazione del motivo per cui “nulla si è mosso da un anno e mezzo a questa parte, fino alla conferenza stampa del 9 marzo, ovvero il fatto che, trattandosi di una zona SIN, sono stati fatti dei sondaggi che hanno rilevato un alto grado di inquinamento del terreno, per cui è stata richiesta e inoltrata al Ministero dell’Ambiente una dettagliata relazione, mentre nel frattempo crescevano i prezzi dei materiali. Di tutto questo, nessun comunicato né conferenza da parte della classe dirigente del Vermexio. Siete proprio sicuri, signori Soloni, che la ditta incaricata non rinuncerà all’appalto a fronte dell’aumento esorbitante dei prezzi?”
Ultimo passaggio critico: che fine ha fatto il progetto del nuovo cimitero? “L’amministrazione non ha fatto neanche un passo avanti verso la realizzazione del nuovo Cimitero, per il quale la modalità del ‘progetto di finanza’ avrebbe alleggerito il Comune sia in fase di realizzazione sia in fase di mantenimento. Come mai? Perché, anche in questo caso, nessuna informazione e nessuna trasparenza verso la cittadinanza? Eppure, è noto anche alle pietre che il nuovo Cimitero risolverebbe tutti i problemi attuali, dalla sporcizia alla mancata manutenzione, dall’assenza di posti liberi all’incuria in cui versa la zona monumentale. Invece, negli ultimi tre anni è stato cambiato molte volte il responsabile unico del procedimento e, di fatto, non si è mossa una carta a partire dal completamento delle procedure di esproprio dei terreni. Da quasi quattro anni, nel Documento Unico di Programmazione allegato al Bilancio dell’Amministrazione comunale viene ripetuta sempre la stessa frase: ‘E’ in fase di sottoscrizione il contratto per la realizzazione del nuovo cimitero di Siracusa’. Ma ci prendete in giro?”, conclude Mangiafico.




Un centro congressi per Siracusa, riparte il tormentone. Rosano: “Assurdo non averne uno”

E’ un vecchio pallino di alcuni amministratori, richiesto da più pezzi della società civile: un vero e proprio palacongressi. L’ultimo, in ordine di tempo, a tornare a chiederne la realizzazione a Siracusa è Giuseppe Rosano. Il presidente di Noi Albergatori si chiede “come sia possibile che una città a vocazione turistica quale è Siracusa e sempre più meta di appuntamenti prestigiosi, possa essere priva di un contenitore in grado di ospitare eventi simili”.
E mentre, nel tempo, si sono sprecate idee e proposte – alcune dal costo esorbitante – Rosano punta ad un contenitore “da mille posti, dotato delle nuove tecnologie. Più grande non serve. Anche perché una città come Siracusa non avrebbe nemmeno i posti letto per accogliere gli ospiti. Ciò non vuol però dire che Siracusa possa accontentarsi dell’unico contenitore al momento disponibile, il Teatro Comunale”.
E dire che potrebbe anche non essere necessario costruirne uno nuovo di sana pianta. “Ma ciò che fa più rabbia è sapere che in realtà Siracusa un centro congressi lo ha già. È pressoché completato. E continua a rimanere nel dimenticatoio della politica anche di fronte alla possibile vittoria di Siracusa come capitale italiana di cultura 2024, senza contare i tanti appuntamenti di altissimo livello che sempre più spesso vengono programmati in città. Si tratta del Verga, che può ospitare sino a 800 persone, ovvero quanto basta per una città delle dimensioni di Siracusa. Una struttura, di proprietà dell’ex Provincia, oggi Libero Consorzio comunale, realizzata con i soldi dei contribuenti e oggi in (s)vendita con scarsi risultati”. Una incompiuta con la “i” maiuscola. “Con un milione di euro circa il Verga potrebbe essere completato e prontamente lanciato sul mercato per consolidare immediata e sicura produttività”.
Pronta anche la proposta che Rosano rivolge al presidente della Regione, Nello Musumeci, e al sindaco di Siracusa, Francesco Italia: “Trovare la soluzione per completare il Verga e, dopodiché, darlo in gestione a chi ha un’ampia e consolidata esperienza nell’organizzazione di grandi eventi, in modo che la struttura possa trovare nuova vita. È così – conclude il presidente di Noi albergatori Siracusa – che si potrà ottenere un incremento del Pil turistico, produrre un beneficio economico per l’intera collettività e determinare un turismo fuori stagione in grado di produrre qualche posto di lavoro in più”.




Il torrione dell’Umbertino ancora nudo: l’Udc punge il Comune, “Nessuna traccia di lavori”

Nessun segno evidente di lavori per la ricostruzione del torrione del ponte Umbertino, danneggiato dal maltempo dello scorso settembre. Il coordinatore cittadino dell’Udc, Pierluigi Chimirri, torna all’attacco del Comune di Siracusa. “Rileviamo, ma era facile prevederlo, che è trascorso un altro mese senza che dei lavori di ripristino promessi dall’amministrazione, e che dovranno essere completati prima dell’inizio della bella stagione, ci sia traccia. Pungolati sul vivo, a seguito di nostro precedente comunicato, da ambienti di palazzo Vermexio si erano premurati di puntualizzare che, almeno in questa fase, i lavori non fossero visibili in quanto si stava procedendo, all’interno di un laboratorio, a complessi lavori per ricostruire i pezzi mancanti con ausilio di stampi fedeli agli originali”.
Fonti comunali confermano che la ricostruzione dei pezzi mancanti è stata pressochè completata. Secondo il contratto d’appalto, la dita incaricata ha quattro mesi di tempo (dal 12 gennaio, ndr) per completare l’intervento. Si tratta della stessa impresa che si sta occupando del ripristino delle ringhiere e dei marciapiedi di un lungo tratto del lungomare di Levante. Uomini e mezzi, a quanto si apprende, traslocheranno sull’Umbertino non appena completato quell’intervento. Dovrebbe ormai essere questione di poche settimane.




Siracusa. Lavori in via Castello Maniace, cambia la viabilità nella zona

Per permettere il proseguimento in sicurezza dei lavori di manutenzione straordinaria in via Castello Maniace, Siracusa, il settore Mobilità ha emesso apposita ordinanza di regolamentazione del traffico in questa area. Nel dettaglio, dalle 7 di giovedì 17 marzo alle 18 di domenica 3 aprile proprio in via Castello Maniace, nel tratto interposto tra via Santa Teresa e piazza Federico di Svevia, vengono istituiti il divieto di transito e di sosta con rimozione coatta ambo i lati; in via Santa Teresa, disposta l’inversione del senso unico di marcia con direzione Lungomare d’Ortigia e l’istituzione del divieto di sosta, con rimozione coatta ambo i lati; al Lungomare d’Ortigia, nel tratto interposto tra via Santa Teresa e via Abela, vengono istituiti il doppio senso di circolazione ed il divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati; in via Abela, previste l’istituzione del doppio senso di circolazione e del divieto di sosta con rimozione coatta sul lato destro del senso di marcia con direzione Lungomare d’Ortigia.
I veicoli in transito su via Castello Maniace, giunti in corrispondenza dell’intersezione con via Santa Teresa, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per quest’ultima; i veicoli provenienti da via San Martino, giunti in corrispondenza dell’intersezione con via Santa Teresa, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per quest’ultima; i veicoli provenienti dal Lungomare d’Ortigia, giunti in corrispondenza dell’intersezione con via Santa Teresa, avranno l’obbligo di proseguire dritto.