Pi Greco Day, il 14 marzo scienza e cultura vanno in strada con il liceo Corbino

Lunedì 14 marzo, in occasione del Pi-Greco Day, il liceo Corbino di Siracusa scenderà in piazza per stringere la sua comunità in un abbraccio culturale. “Una scuola distante dal territorio non adempirebbe appieno al suo compito – sostiene la preside Lilly Fronte- per questo desideriamo far scendere in campo i nostri studenti coinvolgendo anche i compagni delle scuole secondarie di primo grado in un’attività di formazione e di orientamento out-door per una festosa mattinata di didattica in città.”
Un percorso all’insegna delle STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), realizzato in sinergia con alcuni docenti soci dell’AIF (Associazione per l’insegnamento della Fisica) sezione di Siracusa, che non tralascerà altri ambiti degli assi culturali. Passeggiando per Ortigia, gli studenti legheranno l’aspetto scientifico a quello storico-artistico, dando spazio all’entusiasmo, alla creatività in modo da trasformare le conoscenze in competenze nel senso più costruttivo del termine.
L’itinerario partirà alle 8.30 dal Pantheon, davanti al simbolo del Pi-Greco, per fare tappa poi presso la statua di Archimede alloggiata nel cuore del liceo Corbino e giungere infine sul ponte Santa Lucia, davanti all’altra icona del grande genio siracusano. Poi verso piazza Pancali, piazza Archimede e piazza Minerva per terminare in piazza Duomo coi saluti della comunità scolastica al sindaco Francesco Italia e un flash mob finale. I “corbiniani” esprimeranno il proprio saper fare, sfoggiando le magliette offerte da sponsor locali (Associazione Nazionale Commercialisti di Siracusa nella persona del presidente Salvatore Geraci), UnipolSai Assicurazioni di Lauria Salvatore e Genovese srl di Genovese Alessio, che hanno creduto fortemente nell’iniziativa sostenendola.
Una flipped classroom all’aperto in cui i docenti potranno essere gli alunni e gli alunni potranno essere non solo i docenti, ma anche i cittadini e i turisti in giro per Ortigia. Una mattinata all’insegna del sapere condiviso in modo esperienziale e laboratoriale, un learning by doing con giochi-quiz di matematica e fisica in italiano e in inglese, narrazioni e dialoghi coi personaggi del pensiero matematico, esposizione di conoscenze storiche e filosofiche legate a Talete, Anassimandro Pitagora e Platone, infopoint, realizzazione di plastici e dello Stomachion, disegni, fumetti, video esplicativi, laboratori di fisica e App create per la tematica in oggetto.
Una scuola che costruisce il proprio sapere in ricordo di quel numero, Pi-Greco, tanto antico quanto irrisolvibile, che in tanti cercarono di definire dopo i Babilonesi ed gli Egizi, ma del quale solo al grande Archimede, fisico, matematico e ingegnere del III sec. a.C., spetta la paternità per la sua eccellente approssimazione, tanto da essere divenuto nel tempo essenziale punto di riferimento per tutti i matematici, onore e vanto per tutti noi.




Reti idriche, perso finanziamento: Zappulla, “Bocciatura grave, sindaci recuperino”

La notizia dell’esclusione dei progetti per la riqualificazione della rete idrica dai finanziamenti previsti dal Ministero delle Infrastrutture “è di una gravità inaudita e non può passare nel silenzio dei più”. Lo dichiarano Pippo Zappulla e Antonino Landro, rispettivamente segretario regionale e provinciale di ArticoloUno.
“Il tema è troppo importante per limitarci a cercare i responsabili da additare ma certo se il Ministero ha ritenuto di non accogliere i progetti per 30,4 milioni di euro – affermano Zappulla e Landro – qualche errore, qualche ragione ci deve essere pure. Non è, quindi, inutile che si sappiano i problemi, i limiti e i ritardi che lo hanno determinato anche perché se l’Ati pensa di presentare ricorso è bene che si conoscano le ragioni su cui si ritiene di fondarlo. Ed è bene precisare che parliamo di uno dei servizi più delicati e più arretrati della nostra provincia; perché riqualificare la rete idrica della nostra provincia non è solo un problema di perdita già grave di un finanziamento ma attiene alla possibilità concreta di intervenire per ammodernare una rete in condizioni difficili e in taluni casi disastrose, con l’obiettivo di elevare la qualità di uno dei beni più importanti per la vita delle persone e delle famiglie”.
Zappulla si rivolge ai sindaci e, in particolare, a quello della città di Siracusa che è a capo dell’Ati. “Convochi una Assemblea Pubblica aperta anche al contributo delle forze sociali e politiche per comprendere le ragioni della bocciatura e, possibilmente, provare a trovare le giuste azioni per recuperare le risorse e i progetti”.
La spiegazione circa il mancato accoglimento dei progetti siracusani la offre il parlamentare del M5s, Paolo Ficara. “L’Assemblea Territoriale idrica di Siracusa (insieme a Trapani e Messina) è rimasta fuori da questo primo finanziamento rivolto al Sud. Non è ancora in regola con l’iter di riordino dei vari ambiti territoriali idrici e con l’individuazione di un unico gestore di piano d’ambito provinciale. Proprio lo scorso novembre l’ATI aveva approvato il Piano d’ambito e preso atto dello statuto dell’Azienda speciale consortile, ma ad oggi non tutti i consigli comunali hanno deliberato l’approvazione dello Statuto, così da renderlo efficace. Mancherebbero all’appello Portopalo, Carlentini, Melilli e Palazzolo. Quest’ultimo Comune -aggiunge il parlamentare del M5S – è anche protagonista di ricorsi per la gestione autonoma del servizio e però rischia di tenere ancora fuori l’intera provincia da questi importantissimi finanziamenti. Un rischio che non ci possiamo permettere, alla luce anche dei dati che vedono la provincia di Siracusa al 64% di dispersione di acqua potabile in rete”.




Caro-materiali, le imprese edili si fermano. “Impossibile lavorare, tutto a rischio”

Anche le imprese edili sono pronte a fermarsi, come quelle dell’autotraporto. Caro energie e aumenti spropositati nel costo delle materie prime, insieme alle difficoltà di approvvigionamento. “Non possiamo più attendere: scarseggiano materiali e gli impianti di produzione stanno chiudendo. Occorrono subito misure per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese, altrimenti i cantieri del Superbonus 110%, dei Bonus Fiscali e quelli del Pnrr anche per carenza di materie di prime si fermeranno tutti”. È l’allarme lanciato dal presidente di Ance Siracusa , Massimo Riili. Ance è l’associazione dei costruttori edili.
“È forte il grido di allarme delle nostre imprese che denunciano una situazione ormai fuori controllo, con prezzi alle stelle e materiali introvabili. Emergenze che le misure varate finora non possono in alcun modo arginare”, continua il Presidente dei costruttori. Negli ultimi giorni, infatti, i prezzi dei materiali di costruzione che già erano pressoché raddoppiati nell’ultimo anno sono ulteriormente schizzati. In particolare risultano ormai praticamente irreperibili se non a costi insostenibili bitume, acciaio e alluminio e tanti altri ancora. A peggiorare ulteriormente le cose il macroscopico rialzo di gas e carburante che sta mettendo in ulteriore difficoltà i trasporti e la gestione delle consegne”, spiega preoccupato Riili.
“Se non si intervien,e le imprese saranno costrette a fermarsi e chiudere i cantieri. E anzi molti, loro malgrado li stanno già chiudendo e non certo per cause a loro imputabili”, avverte il presidente di Ance Siracusa. “E’ anche necessaria una proroga dei termini del Superbonus 110%: in queste condizioni di difficoltà sarà impossibile completare entro il prossimo mese di giugno il 30% dei lavori nel caso di villette ed edifici unifamiliari”.
Senza contromisure, “nessuna impresa sarà in grado di realizzare le opere che gli sono state commissionate e che di questo passo del Pnrr non resterà che la carta”, conclude il presidente dei costruttori siracusani.




Esplosivo, armi e droga: arrestate 5 persone, perquisizioni tra Siracusa e Floridia

Cinque persone sono state arrestate al termine di una nuova operazione dei Carabinieri di Siracusa, supportati dal Nucleo Cinofili di Nicolosi, dallo Squadrone Eliportato dei Cacciatori di Sicilia e dagli Artificieri del Comando Provinciale di Catania. Perquisizioni concentrate in una zona rurale tra il capoluogo e Floridia.
Sono stati arrestati un pregiudicato siracusano di 51 anni e il figlio minorenne di 17 anni, per detenzione di stupefacenti. Erano in possesso di circa 5 chili e mezzo di hashish e marijuana, 1.800 euro in contanti e 2 pistole calibro 7,65 e calibro 22. Il minore – secondo i Carabinieri – non era estraneo all’attività criminale del padre e durante le perquisizioni si è dato alla fuga dal retro dell’abitazione, portando con sé un bidone in plastica, precedentemente semi interrato, in cui era nascosta gran parte della droga e una pistola. I militari lo hanno raggiunto e arrestato e su ordine della Procura dei Minori collocato in un centro di accoglienza, mentre il padre del ragazzo è stato tradotto in carcere.
Arrestato anche un siracusano incensurato di 55 anni. Era in possesso di due pistole e 2 carabine ad aria compressa, oltre che a 250 grammi di un pericolosissimo esplosivo da cava sul quale sono in corso indagini per stabilire provenienza, con relativa miccia e detonatori. L’esplosivo è stato preso in custodia dagli artificieri per provvedere alla distruzione in sicurezza.
Sono finiti ai domiciliari altri due pregiudicati responsabili, rispettivamente, di evasione e detenzione di piccole quantità di stupefacenti.
Nel corso delle operazioni sono state denunciate altre 5 persone per diversi reati, tra cui guida senza patente, guida in stato di ebbrezza e porto abusivo di coltello ed oggetti atti ad offendere.




Piazze di spaccio, ancora un sequestro di stupefacenti in via Santi Amato

Ancora un colpo al mercato della droga siracusano, inferto dalla Questura di Siracusa. Non si arresta il contrasto alla vendita ed al consumo di sostanze stupefacenti nelle piazze dello spaccio cittadine. Da mesi la Polizia è impegnata in controlli e sequestri quotidiani. Nelle ultime ore, agenti delle Volanti, dopo aver operato un controllo in via Santi Amato, hanno rinvenuto e sequestrato 21 dosi di hashish, 9 di marijuana 9 di crack e 7 di cocaina, pronte per essere vendute dai pusher agli assuntori della zona.
Anche quest’ultimo sequestro, che si aggiunge a quelli operati nelle settimane scorse anche con quantitativi più rilevanti di droga, “contribuisce a colpire il mercato illegale del traffico di stupefacenti nel nostro territorio”, spiegano dalla Questura.




Siracusa. Caro carburante e zona industriale, Geraci (Confindustria): “Ecco cosa sta accadendo”

“Almeno tre fattori stanno determinando il drammatico aumento del prezzo del carburante in Italia”.

Una disamina lucida quella del vice presidente di Confindustria di Siracusa, Claudio Geraci, che parla anche di responsabilità.

“Per entrare nel merito della questione- spiega Geraci- i fattori che hanno determinato questa drammatica escalation sono tre: i primi due diretti ed il terzo, indiretto. Hanno inciso, insieme, in maniera determinante sul costo del carburante. Parliamo innanzitutto del costo della materia prima, il grezzo, lievitato in maniera esponenziale. Secondo elemento diretto:  il costo dell’energia elettrica,aumentato fino a dieci volte rispetto alla fine del 2020.  Questo influenza inevitabilmente il prezzo del carburante. Sono dunque il costo della materia prima ed il costo di produzione”.

Ma è sul terzo fattore indicato da Geraci che risiederebbe un vero e proprio paradosso.  

“Il terzo fattore-prosegue il vice presidente di Confindustria- è rappresentato dalle tasse. Oggi in Italia il prezzo del carburante è determinato per piu’ di due terzi dalle tasse imposte sul valore del carburante. In altri termini, al costo di produzione si sommano le tasse.Sul valore complessivo di questo viene calcolata ancora l’Iva. Paradossalmente si calcola l’Iva anche sulla tassa”.

Alla base di questa situazione ci sarebbe “un’instabilità complessiva del sistema energetico internazionale,che insieme alla frenesia che ha colpito i mercati non può che determinare delle forti spinte speculative. Quello che sta succedendo in questo momento, insomma- dice ancora Geraci-  non sta facendo altro che spostare , visto che i mercati non sono governati (perché quello che è stato fatto è stato prendere decisioni di carattere energetico, economico e finanziario ma senza dare una regola). Si sta  impoverendo la distribuzione della ricchezza ai livelli più bassi, la popolazione, che paga molto di più, mentre in pochissimi si stanno arricchendo tantissimo. Non è improbabile che se il trend della frenesia energetica che ci sta coinvolgendo continuerà, il grezzo possa arrivare fino a 200 dollari al barile. Chiaro che sarebbe un problema ancora più importante”.

Geraci non immagina un “rientro alla normalità in tempi rapidi.  Non penso -puntualizza- che gli effetti economici di questa situazione si possano esaurire a breve scadenza, anche perchè ci sono costi cresciuti a dismisura prima ancora della crisi e rispetto a cui nessuno aveva fatto niente. In Italia abbiamo voluto fare delle scelte che hanno esposto il Paese a tutto quello che oggi stiamo vivendo perchè abbiamo voluto rinunciare alla produzione di energia elettrica da fonti diverse da quelle che potevano dare il maggiore consenso”.

L’idea del rappresentante degli industriali è che “i problemi complessi non hanno soluzioni semplici. Un problema come l’approvvigionamento energetico non può essere risolto con populismo e scelte demagogiche. Un esempio è il gas,  tema oggi oggetto di particolare attenzione. Se oggi non è possibile trovare una fonte diversa immediata rispetto al fornitore principale-fa presente Geraci-  è perché i contratti vanno siglati di lunga durata. Si pensi che la Cina ha un contratto con la Russia di 30 anni.  L’Italia, in ogni caso,  soffre di una carenza infrastrutturale. E’ stato detto “no” agli oleodotti, ai gasdotti, ai rigassificatori, alle piattaforme di estrazione del metano. Un Paese serio dovrebbe sviluppare una politica energetica industriale di lungo periodo che si fonda sull’equilibrio e il mix di approvvigionamento delle fonti energetiche.

Tornando a temi vecchi, mai diventati misure concrete, Geraci crede che la fiscalità di vantaggio possa essere una soluzione solo se usata per creare ” le condizioni perché questa venga investita e non destinata alla riduzione della spesa corrente, utile ad esempio creare fondi di finanziamento su asset come la zona industriale che possano produrre ricchezza, creare la formula per aumentare i ricavi piuttosto che ridurre le spese correnti. Questa fiscalità agevolata non altrimenti non produce più nulla. Si potrebbe usare per trasformare una raffineria in altro, che possa produrre qualcosa in maniera diversa. In questo modo le ricadute ci sarebbero davvero e sul lungo periodo. Fino ad oggi, solo dichiarazioni d’intenti. Serve che diventino strumenti operativi”.

Non mancano delle note polemiche.  “Miope-la disamina di Geraci-.  l’attuale organizzazione del Pnrr , che esclude l’intero sistema di raffinazione italiana dalla possibilità di utilizzare questi fondi”. Poi una sollecitazione: “il tempo non è infinito. Le decisioni vanno prese e purtroppo alcune non producono un consenso immediato”.

Infine un riferimento agli “umori nella nostra zona industriale. C’è un senso di preoccupazione- spiega il rappresentante degli industriali- Il costo dell’energia è un problema per tutti: per chi produce prodotti chimici, gas tecnici, raffinazione, energia (da metano).  Le aziende stanno governando questo momento di crisi con senso di responsabilità. Dal punto di vista dell’approvvigionamento, in ogni caso, in questo momento non ci sono problemi importantissimi ma ci sono grandi difficoltà economiche. Se si vuole comprare una nave di greggio- l’esempio di Geraci- che prima costava 50 milioni di euro, oggi ne costa 100. Le banche, capirete, iniziano ad avere difficoltà a garantire queste cifre”.




Gli annunciati lavori al cimitero, Vinciullo: “Quanta ipocrisia”

“Un inno alla ipocrisia, alla saccenza, all’ignoranza, alla ingenerosità”, così Enzo Vinciullo bolla la conferenza stampa del sindaco di Siracusa sul cimitero.
“Al solito, ripete la solita vergognosa cantilena e cioè di aver trovato, quando si è insediato nel 2018, una città allo sbando e di voler sistemare, adesso, dopo 4 anni, il cimitero così come ha sistemato gli asili nido. Dimentica una cosa fondamentale: lui è stato vicesindaco della città di Siracusa dal 2013, ininterrottamente per 5 anni e quindi tutto ciò che ha ereditato lo ha ereditato da se stesso e dal suo mentore politico, cioè da colui che lo ha fatto sindaco”, è l’attacco del referente provinciale della Lega.
“Dimentica di essere il più longevo amministratore della città di Siracusa e pensa, invece, di presentarsi come il nuovo”, dice ancora Vinciullo. E per rincarare la dose ricorda due indagini: “una sulle firme false quando divenne vicesindaco e l’altra con il riconoscimento del Tar di brogli che si sono verificati durante la sua elezione e per i quali, ancora, pende un giudizio davanti alla Procura di Siracusa”.
Vinciullo contesta poi il ruolo del delegato di Neapolis, Giovanni Di Lorenzo, indicato quasi come una sorta di delegato ai lavori al cimitero di Siracusa. “O si fanno le cose seguendo la legge o sarò costretto a recarmi in Procura per segnalare la presenza anomala di soggetti politici durante l’esecuzione dei lavori che sono stati annunciati”. Lavori finanziati con un mutuo da 400mila euro. “Mi chiedo, ma tutti i soldi incassati dalla vendita dei loculi, delle cappelle e dall’imposizione di una tassa non dovuta dai cittadini per il rinnovo delle concessioni mai scadute, che fine hanno fatto?”, si interroga Vinciullo.
“Sorprende poi la tesi che si intendono spendere 160 mila euro per incassarne 400 mila dalla vendita dei cosiddetti ossarietti che, bontà loro, verranno concessi ai cittadini per 50 anni.
Ricordo che quando io ero vicesindaco gli ossarietti li abbiamo fatti e posso dichiarare, con assoluta certezza, che non abbiamo fatto cassa ma, anzi, li abbiamo utilizzati per dare degna sepoltura a tutti quei morti che abbiamo trovato accatastati l’uno sopra l’altro all’interno della Chiesa Cimiteriale.
Poi, veramente ridicola, surreale, al limite della sciocchezza più assoluta, la notizia che l’ultimo intervento per quanto riguarda l’impianto idrico sia avvenuto 70 anni fa. Qualcuno dimentica, e non l’avrebbe dovuto dimenticare, che con il sindaco Fausto Spagna ma ancora prima con il Sindaco Concetto Rizza, il cimitero di Siracusa è stato ampiamente ampliato e, di conseguenza, sono stati realizzati impianti idrici e fognari.
Quanto all’invito bonario a pagare, i cittadini non devono assolutamente pagare nulla, l’amministrazione comunale deve notificare, come previsto dalla legge, agli eredi i provvedimenti che intendono adottare ed è chiara una cosa, che nessuno si deve permettere di toccare i morti. Giù le mani dai morti, non potete fare cassa con i sentimenti delle persone”.




Officina abusiva nel siracusano, il titolare percepiva il reddito di cittadinanza

Un’officina meccanica abusiva scoperta a Carlentini dalla Polizia Stradale di Siracusa. Senza alcuna autorizzazione, l’attività veniva svolta da un 57enne di Lentini che è risultato percettore del reddito di cittadinanza. Senza alcuna insegna all’esterno, l’attività era comunque promozionata attraverso i social ed il passaparola.
All’atto del controllo, gli agenti, hanno accertato la presenza nell’officina di sette auto in fase di riparazione. Sono state sequestrate tutte le attrezzature. L’uomo è stato sanzionato con una multa di 5.162,33 euro.
Sono tuttora in corso indagini da parte della Polizia Stradale al fine di accertare eventuali ulteriori illeciti riconducibili alla predetta attività commerciale abusiva.




Siracusa, rete da posta all’interno del Porto Grande: mille euro di multa

Mille euro di multa per le due persone a bordo di una barca sorpresa dalla Guardia Costiera in attività di pesca vietata. Quando è arrivata la motovedetta, dall’imbarcazione stavano issando una rete da posta fissa precedentemente calata nello specchio acqueo all’interno del Porto Grande di Siracusa. Il verbale è stato elevato per attività di pesca con attrezzatura non consentita in ambito portuale.
La rete da posta di circa 170 metri, utilizzata illecitamente, è stata sequestrata. La Capitaneria di porto di Siracusa ricorda che “all’interno dei porti è vietata la pesca operata sia professionalmente che per finalità ricreative”.




Melilli. Pronta la prima biblioteca comunale multimediale, domenica l’inaugurazione

Domenica 13 marzo sarà inaugurata a Melilli la prima biblioteca comunale multimediale. Uno spazio di 250mq dedicato ai ragazzi e bambini di tutta la comunità melillese, in cui svolgere attività di apprendimento e guida all’innovazione.
“La struttura, un tempo autoparco comunale, divenuta spazio multimediale a seguito degli interventi di riqualificazione messi in atto dall’amministrazione comunale, indice di rinnovamento, rappresenta una rivoluzione amministrativa volta a operare per la crescita sana e costruttiva di bambini e ragazzi, obiettivo primario della nostra agenda politica”, spiega il sindaco di Melilli. Giuseppe Carta.
Lo spazio verrà intitolato alla memoria di “Anna Drago”, dirigente scolastica. “Vogliamo mantenere sempre vivo nei nostri ricordi lo sforzo quotidiano di una donna di cultura quale è stata in vita, nella sua funzione di preside, e della sua filosofia di insegnamento volta al diritto allo studio”, afferma Carta.
Domenica alle 18 il taglio del nastro. Collabora all’apertura ed alla gestione della biblioteca comunale multimediale l’associazione culturale ”Insemula”.