Edilizia, sicurezza nei cantieri: la denuncia della Cgil dopo l’ultimo incidente. “Noi parte civile”

Dopo il grave incidente sul lavoro dello scorso 2 marzo, a Siracusa, la Cgil tuona. “Il sistema è totalmente inadeguato ad affrontare la sfida della vigilanza dentro un comparto economico in grande espansione per effetto dei bonus e che potrebbe mantenere livelli alti di occupazione ancora per qualche anno”, denunciano il segretario generale Alosi ed il segretario degli edili (Fillea), Salvo Carnevale. “Serve dare immediatamente, e per il prossimo biennio, attuazione del Documento di Programmazione della Vigilanza per il 2021, in cui si disponeva, tra le altre cose, l’attivazione di una campagna straordinaria di vigilanza in edilizia”.
Gli accertamenti in questione dovevano riguardare, in particolare le condizioni di salute e sicurezza, il rispetto dei protocolli anticontagio e la veridicità, effettività e adeguatezza dei percorsi formativi e della relativa attestazione; la corretta instaurazione e gestione dei rapporti di lavoro, con particolare riguardo all’ applicazione del contratto collettivo dell’edilizia per le imprese operanti nel settore, ai connessi obblighi di iscrizione alla Cassa Edile, ai falsi part time, alla verifica della genuinità delle posizioni artigiane e dei frequenti sottoinquadramenti dei lavoratori; e poi la gestione e regolarità dei distacchi e delle ipotesi di codatorialità, degli appalti e dei subappalti, con particolare attenzione alle sempre più diffuse forme di esternalizzazione; e infine la verifica della conformità normativa delle attrezzature di lavoro (Titolo III del d.lgs. n. 81/2008) e delle macchine (d.lgs. n. 17/2010), nonché le modalità del relativo utilizzo durante l’intero ciclo di vita (installazione, preparazione, avvio, funzionamento, pulitura, manutenzione, smantellamento).
Il documento, inoltre, indirizzava le verifiche, sia verso le realtà produttive oggetto di fondate segnalazioni/richieste d’intervento, sia verso obiettivi individuati mediante un’accurata attività di controllo preventivo del territorio e di intelligence attraverso le risultanze delle analisi di rischio ricavabili dall’elaborazione dei dati contenuti nelle notifiche preliminari (natura dell’opera, importo lavori, numero presunto di lavoratori presenti, autonomi) e dallo scambio di dati e informazioni con le Casse Edili, come previsto dal protocollo sottoscritto lo scorso 11 marzo tra l’INL e la Commissione Nazionale delle Casse Edili/Edilcasse (CNCE).
“Ci chiediamo come sia possibile produrre risultati significativi in ottemperanza di un documento puntuale come questo, in presenza di istituti di vigilanza praticamene azzerati e senza grossi mezzi a disposizione per effetto di una scellerata politica di risparmio.
I tempi di reazione sulla programmazione degli interventi e sulle segnalazioni provenienti dalle organizzazioni sindacali sono, purtroppo, spesso inappropriati rispetto alla durata media di un cantiere”, lamentano Alosi e Carnevale. “In sostanza i controlli arrivano quando i buoi sono già scappati. E la rapida crescita del settore nell’ultimo anno non ha fatto altro che ingigantire la totale impossibilità di affrontare le criticità e ciò che accade nei cantieri super bonus, con una forte compresenza di imprese, sono la rappresentazione di questa impotenza dello Stato”.
La Cgil torna allora a chiedere il “potenziamento degli istituti di vigilanza (gli ultimi concorsi prevedono un reclutamento risibile rispetto al fabbisogno Provinciale); l’obbligatorietà dell’azione formativa di settore che sarebbe già un atto necessario per i neo assunti; e la condivisione totale dei sistemi informativi tra tutti gli istituti di vigilanza, gli enti bilaterali edili e anche le organizzazioni sindacali che rimangono un termometro fondamentale dell’aria che si respira in cantiere”.
Poi l’accusa: “nonostante gli enormi progressi normativi e contrattuali grazie all’azione perpetua delle organizzazioni sindacali del settore costruzioni, rimane ancora possibile trovare lavoratori in nero che si infortunano e con le aziende che pensano di aggirare la norma correndo a regolarizzare la posizione contributiva il giorno dell’infortunio. Se sarà necessario ci costituiremo parte civile perché riteniamo questi ultimi fatti di una gravità inaccettabile e non siamo disposti al solito stucchevole dispiacere di circostanza”.

foto dal web




Due daspo a calciatori e presidente denunciato: è successo a Cassibile

Ha strascichi poco felici la partita di calcio tra Cassibile e Rari Nantes, dello scorso 26 febbraio e valevole per il campionato di terza categoria. Daspo per due giocatori del Cassibile, rei di aver aggredito l’arbitro durante la partita, causandogli – spiegano gli investigatori – lesioni personali. La dirigenza della società si è prodigata per assicurare subito assistenza e cure al direttore di gara.
Le indagini della Polizia, avviate dopo l’episodio, hanno però fatto emergere che al Tuccito di Cassibile il pubblico non avrebbe potuto sedere sugli spalti, come invece accaduto. L’impianto è risultato privo di agibilità. Per questo il presidente della compagine sportiva è stato denunciato dalla Digos di Siracusa.




Sorpresi nella notte con 650kg di limoni: denunciati due avolesi. Agrumi donati

I Carabinieri di Noto hanno denunciato due avolesi, di 45 e 50 anni, per ricettazione in concorso. Sono stati trovati in possesso di oltre 650 kg di limoni. Nella notte, una pattuglia in servizio in aree rurali, nella zona del Lido di Noto, si è imbattuta in una vecchia utilitaria che circolava a fatica, visto il carico, e con i fari spenti. I militari, che hanno notato il repentino cambio di marcia e di direzione della vettura per sfuggire al controllo, l’hanno raggiunta ed hanno fermato i due occupanti mentre tentavano di scappare a piedi per le campagne circostanti.
Il controllo della vettura ha consentito di riscontrare la presenza di oltre 600 kg di limoni della cui provenienza non è stata fornita alcuna informazione utile dai due soggetti. I limoni, non reclamati, sono stati donati in beneficienza a quattro realtà benefiche molto attive nel territorio: la Caritas, la Comunità Incontro, la Mensa di San Corrado e la Bottega Solidale.




Legalità a scuola, festa per la Polizia al comprensivo Archimede

Continua il progetto Legalità condotto dalla Questura di Siracusa con incontri nelle scuole. Componenti dell’Ufficio per la Comunicazione hanno dialogato con i bambini delle classi elementari dell’Istituito Archimede di Siracusa.
La scelta di riprendere gli incontri a scuola con i più piccoli non è stata casuale ma frutto di una costruttiva sinergia con la preside dell’istituto, Giusy Aprile, che ha coordinato le maestre impegnate in un progetto di sensibilizzazione alla legalità ed al rispetto delle regole ed alla figura “amica” del Poliziotto.
Emozionante l’accoglienza che i bimbi del plesso centrale e del plesso “Forlanini” hanno riservato ai Poliziotti, salutandoli con lo sventolio di bandierine tricolore, da loro stessi confezionate, e con biglietti con su scritto “W la Polizia di Stato”.
Nel corso dell’incontro, che ha toccato i temi della legalità, gli agenti hanno regalato ai bambini dei cappellini e degli zainetti con il logo della Polizia di Stato, assegnati alla Questura di Siracusa dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.




Profughi dall’Ucraina, 40 famiglie siracusane offrono alloggio: intesa Consulta Civica-Consolato

Sono 40 le famiglie del capoluogo che hanno dato la loro disponibilità ad ospitare 62 profughi ucraini. Il numero definitivo dovrebbe crescere ancora man mano che le famiglie, tramite la Consulta Civica di Siracusa, si mettono a disposizione del Consolato Generale di Ucraina con sede a Napoli a cui domani verranno inviate le dichiarazioni di ospitalità corredate dai necessari documenti. La dichiarazione è necessaria per i cittadini stranieri che arrivano in Italia e serve ad informare le istituzioni italiane che lo straniero ha un posto dove vivere.
“Ringrazio le famiglie-rifugio siracusane che stanno aderendo”, commenta il presidente della Consulta Civica, Damiano De Simone. “L’attenzione maggiore è rivolta a donne e bambini, pur avendo inserito tra le scelte anche quella di ospitare anziani e disabili. La Consulta Civica di Siracusa, forte della collaborazione delle associazioni aderenti al comitato Società Civile Unita, provvederà a rifornire le famiglie che ospitano profughi di derrate alimentari e farmaceutiche. In questo momento stiamo dialogando in maniera davvero proficua col Consolato, proprio per rispondere al meglio alle esigenze di rifugio ed organizzarci di conseguenza. Se la maggior parte dei rifugiati saranno bambini – spiega ad esempio De Simone – indirizzeremo all’acquisto di beni per bambini. Il principio è fornire ciò che serve. I cittadini siracusani stanno rispondendo in maniera davvero encomiabile: chi per l’ospitalità, chi per assumersi l’onere di acquistare mensilmente le derrate necessarie. Sono orgoglioso di questa risposta”.
E’ bene precisare che non esistono benefici economici per chi offre rifugio. “Ci appelliamo alla vera solidarietà”, precisa infatti Damiano De Simone. “Tenuto però conto del periodo di crisi globale, la Consulta Civica di Siracusa ha ritenuto moralmente doveroso sostenere le famiglie che daranno rifugio, rifornendole di derrate alimentari e farmaceutiche”.
Anche il mondo della scuola inizia a mobilitarsi. In settimana, in almeno due istituti comprensivi si voterà per iniziative di aperture ai bimbi ucraini che saranno ospitati nel territorio, dalle famiglie. Saranno “compagni di banco” dei siracusani.

foto ilriformista.it




Il cuore di associazioni e volontari: kit di primo soccorso e alimenti, da Siracusa all’Ucraina

Parallelamente alle famiglie che offrono ospitalità ai profughi, continua a Siracusa la gara di solidarietà in favore del popolo ucraino. Tre furgoni e diverse macchine hanno già raggiunto Acireale da dove ieri è partito un convoglio diretto nella regione di Volin in Ucraina. All’interno dei pacchi sono stati raccolti: farmaci, presidi medico-chirurgici e kit primo soccorso ma anche alimenti a lunga scadenza, alimenti per bambini, pannolini, coperte ed altri generi di prima necessità oltre a lettere e messaggi di solidarietà rivolti alla popolazione ucraina.
Tra i contributi più commoventi, quelli di bimbe e bimbi delle scuole che hanno voluto con i disegni far volare lontano un tenero messaggio di pace e speranza. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno di tante volontarie e volontari delle associazioni: Astrea in Memoria di Stefano Biondo, Arci Siracusa, Zuimama Arciragazzi, Assoraider Siracusa e RiciCreo di Ferla con il supporto logistico del Comune di Ferla e non ultima per importanza la collaborazione e il grande cuore della cittadinanza siracusana e di quella ferlese.
Centrale la presenza di una cittadina ucraina che vive da poco a Siracusa, Nataliya Figurna, grazie alla quale è stato possibile stabilire una rete di contatti e collaborazioni in tutta Italia fino a giungere in Ucraina: “Abito in Italia dal 2010, sono originaria di Ivano-Frankivs’k, cittadina della parte occidentale dell’Ucraina. Dal 2015 ho vissuto a Firenze, dove lavoravo nel settore della moda. Al momento lavoro on line e mi sono trasferita a Siracusa da fine novembre perché volevo avvicinarmi al mare e a un clima più caldo per il periodo invernale. Una parte della mia famiglia sta in Italia ma tanti parenti e amici stanno in Ucraina. Mi sono subito attivata per contribuire, almeno minimamente, alla Pace e per alleviare un po’ il dolore dei miei connazionali attraverso gli aiuti. Adesso provo dolore e paura, mi sento impotente, ma anche tanta gratitudine per la sensibilità e la solidarietà degli italiani e in particolar modo dei siciliani. Avete un grande cuore”.

Motore instancabile delle iniziative locali è Rossana La Monica, presidente di Astrea in memoria di Stefano Biondo. “Stiamo vivendo con particolare sofferenza momenti storici così difficili ed ingiusti. Mobilitarsi è la giusta conseguenza per alleviare questo forte senso d’impotenza e angoscia. Eravamo lì a preparare tutte quelle scatole. Guardavo le mie mani maneggiare kit di primo soccorso, medicine e materiale per bambini e bambine di tutte le età e non riuscivo a non sentire un nodo alla gola, è stata una raccolta che non avrei mai, mai, voluto fare”.
C’è poi Simona Cascio, di Arci Siracusa: “Le lacrime sono scappate più di una volta, dalla signora che portava a fatica un sacchetto con tutto quello che era in grado di donare, agli ucraini ormai siracusani di adozione che mi affidavano insieme al pacco tutto il loro desiderio di accompagnarlo fino al loro Paese, ai bambini della scuola che hanno portato i disegni da spedire con il loro carico di speranza. Vorrei veramente ringraziare tutte le volontarie e i volontari che anonimamente ci hanno aiutati a piegare, impacchettare, selezionare e trasportare l’enorme materiale arrivato. Chi ha messo a disposizione garage, auto, energia e amore a volontà”. Cristina Aripoli, Zuimama Arciragazzi: “Sono giorni carichi di emozioni, ho visto donare ognuno per ciò che poteva… bambini, giovani delle scuole, il mondo dello sport, le associazioni di vari paesi della nostra provincia, gli anziani ed altri migranti fuggiti da altre guerre.. Ringraziamo tutto il terzo settore della provincia di Siracusa che ha collaborato mettendosi in rete non solo che le altre realtà associative di Italia ma anche della Polonia, Romania, Ucraina e quella parte di popolo russo che rinnega questa guerra. Abbiamo donato tantissimo da tutta Italia e insieme ci coordineremo fino alla fine”.




Centauro ferito in viale Teracati: trasferito a Catania, condizioni serie ma stabili

E’ stato trasferito al Policlinico di Catania il 52enne ferito nel grave incidente stradale avvenuto ieri a Siracusa, in viale Teracati. Trasportato in ospedale in codice rosso e ricoverato in rianimazione, per maggiori necessità terapeutiche è stato poi dirottato verso la struttura sanitaria etnea. E’ arrivato in coma farmacologico, alla luce delle lesioni riportate al cranio e per le quali si è valutato anche un intervento chirurgico per scongiurare il rischio di perdere un occhio. Al momento le sue condizioni vengono definite dai sanitari serie ma stabili.
L’uomo di 52 anni, era alla guida di una moto di grossa cilindrata quando, per ragioni al vaglio degli investigatori, avrebbe perso il controllo del mezzo. Rovinoso l’impatto con l’asfalto. In pochi minuti sul posto 118 e Polizia.




Armi clandestine e munizionamento, 25enne di Noto dai domiciliari al carcere

Agenti del Commissariato di Noto hanno eseguito un’ordinanza di carcerazione emessa dal Tribunale di Siracusa. Destinatario è un 25enne che, nella giornata del 5 marzo, era stato arrestato per detenzione di armi clandestine e munizionamento. Era stato posto ai domiciliari ma, considerata la gravità dei fatti, il Pubblico Ministero ne ha disposto il trasferimento in carcere a Cavadonna.




Concorso in memora di Libero Grassi, gli studenti del Vittorini “intervistano” i Carabinieri

Alcuni studenti delle classi di scuola media del comprensivo Vittorini di Siracusa, nell’ambito di un concorso giornalistico intitolato alla memoria di Libero Grassi, si sono cimentati nei panni di giovani reporter intervistando i Carabinieri del Comando Provinciale. Grassi divenne simbolo della lotta al racket perchè si rifiutò di pagare il pizzo. L’imprenditore palermitano venne ucciso dalla mafia.
“I giovani giornalisti si sono dimostrati professionali e audaci, formulando domande dettagliate su associazioni antiracket e sulle tutele per le vittime di estorsioni ed usura nonché sulle dinamiche del territorio e sulle modalità di contrasto alle forme di criminalità sia organizzata che comune”, spiegano dal Comando provinciale dell’Arma.
Nella parte finale dell’incontro, un po’ di tempo è stato dedicato anche a temi di attualità e di diretto interesse degli studenti, come i rischi derivanti dal consumo di alcol e droga, la sicurezza con ciclomotori ed immancabili domande sugli aspetti “operativi” che riguardano gli interventi tipici dei Carabinieri.




“Eligia e Giulia: storia di due vite spezzate”, l’otto marzo la presentazione del libro

Martedì 8 marzo sarà presentato il libro “Eligia e Giulia: storia di due vite spezzate” scritto da Agatino Ardita insieme al giornalista Francesco Nania. La data non è casuale, non con lo è il luogo scelto: la scuola di via Calatabiano, a Siracusa, intitolata alla memoria di Eligia e Giulia e poco distante dal luogo dove si è consumato il delitto. Appuntamento alle 17 dell’8 marzo, per un incontro moderato dalla giornalista Alessia Zeferino.
Il libro ripercorre la storia di Eligia, la sua triste e tragica fine, accomunata a quella di Giulia, la figlioletta che le è morta in grembo. “Eligia e Giulia: storia di due vite spezzate”, edizioni A&A, è un volume in cui il padre di Eligia, Agatino Ardita, e il cronista Francesco Nania, raccontano il vissuto della sfortunata infermiera siracusana, vittima di femminicidio, e parallelamente, l’inchiesta giudiziaria e il processo scaturito a seguito della sua morte la sera del 19 gennaio 2015.
“Eligia è stata il punto di riferimento della nostra famiglia – dice Agatino Ardita – raccontarla in un libro è stato per me come riportarla in vita attraverso il ricordo di ciò che ha fatto e che è rimasto nel cuore di tanta gente di cui si è occupata. Il lungo e complesso processo, che per noi è stato una sofferenza infinita, ha reso giustizia ad Eligia e alla piccola Giulia, ma il dolore dentro di noi continua a non darci pace. La nostra speranza è che non ci siano più altre storie dolorose come quella di Eligia che ha pagato con la vita il suo amore per una persona che ha dimostrato di non sapere nemmeno che cosa voglia dire rispettare la madre di sua figlia”.
Interverranno Luisa Ardita, sorella di Eligia, gli avvocati Loredana Battaglia e Francesco Villardita, che hanno patrocinato le parti civili al processo. Concludono i due autori. Una parte dei proventi della vendita del libro sarà devoluta in beneficenza al Banco della Solidarietà di Siracusa.