Terna annuncia nuovi lavori sulla Siracusa-Catania, il 4 e 5 settembre previsti restringimenti

Lavori lungo la Strada Statale 114 Siracusa–Catania. Terna informa che, il 4 e 5 settembre, saranno eseguite attività di rimozione dei conduttori aerei, nell’ambito dei lavori per la realizzazione della nuova linea elettrica a 380 kV SE Pantano–Priolo.
Per consentire l’esecuzione in sicurezza delle operazioni, dalle ore 6:00 alle ore 18:00 è previsto il restringimento delle carreggiate, con transito consentito sulla corsia di marcia e su quella di emergenza. Nel dettaglio, il 4 settembre l’intervento interesserà il tratto compreso tra Melilli–Priolo Nord e Priolo Gargallo, mentre il 5 settembre tra gli svincoli di Sortino e Melilli–Priolo Nord.
Per limitare al minimo i disagi alla circolazione, saranno adottate tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza e la regolarità del transito.
I lavori si inseriscono nel più ampio piano di razionalizzazione e potenziamento della rete elettrica siciliana, con l’obiettivo di rendere l’infrastruttura sempre più moderna, efficiente e resiliente.

Foto archivio




Siracusa si mobilita per Gaza con la Global Sumud Flottila

Il 3 e 4 settembre Siracusa si mobilita per Gaza e la Palestina. La città siciliana, storicamente punto d’incontro del Mediterraneo, ospiterà la Global Sumud Flotilla, una missione composta da decine di imbarcazioni cariche di aiuti umanitari e con a bordo attivisti, medici, giornalisti e artisti provenienti da diversi Paesi.
Una parte significativa della flotta italiana prenderà il largo proprio dalla banchina della Marina di Ortigia, da dove le imbarcazioni salperanno il 4 settembre alle ore 10, con destinazione Gaza.
Ma già domani, 3 settembre, manifestazione organizzata dal Comitato Siracusano per la Palestina, in collaborazione con la Global Sumud Flotilla. Appuntamento a partire dalle 18.30, sempre alla Marina. Sul palco interverranno l’attivista Antonio Mazzeo, già parte dell’equipaggio della nave Handala, e Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana del Global Movement to Gaza Italia, insieme ad attivisti locali ed a membri degli equipaggi della missione.
Il programma prevede anche momenti artistici con le esibizioni di Qbeta, IPERcusSONICI, Marco Castello, Emma, Alessio Di Modica e Jacopo Tealdi (#quellodellemani).
In serata includerà anche spazi dedicati alla cultura e alla solidarietà: sarà allestita la mostra “HeArt of Gaza”, mentre per i più piccoli sono previsti laboratori e spettacoli curati da artisti di strada e circensi, tra cui Valerie Bla Bla, Mariano e Sefran Sef.
E ancora, infopoint con materiale divulgativo sulla questione palestinese e su come sostenere le iniziative di solidarietà.
Il momento più atteso, ovviamente, sarà il 4 settembre mattina, quando la flotta partirà ufficialmente da Siracusa diretta verso Gaza.
“La presenza della cittadinanza sarà un segno concreto di vicinanza alla missione e al suo obiettivo: portare aiuti umanitari e testimoniare solidarietà al popolo palestinese”, spiegano gli organizzatori, con un invito aperto a tutti.
Associazioni, sindacati e doversi partiti e movimenti politici hanno sposato l’iniziativa ed hanno assicurato la loro presenza alla mobilitazione per Gaza.




Telemedicina, pazienti over 65 seguiti a casa: l’ASP sperimenta l’assistenza digitale

Dopo le dimissioni dall’ospedale non si resta soli. Da giugno ad oggi, circa un migliaio di pazienti over 65, usciti dai pronto soccorso o dai reparti dell’ASP di Siracusa, hanno ricevuto un contatto diretto per verificare come stessero e come procedeva il decorso post-ricovero. Più che una semplice telefonata, spiegano dall’Azienda Sanitaria, un vero servizio di telemedicina che unisce operatori sanitari e intelligenza artificiale.
Il progetto si chiama Over65 ed è frutto della collaborazione tra l’ASP e la società siracusana Medical Cloud Srl. È l’evoluzione di un’iniziativa già avviata nel 2024, quando oltre 8 mila pazienti erano stati seguiti con chiamate tradizionali. Oggi, invece, basta il cellulare: nessuna app da scaricare, nessuna complicazione.
La prima chiamata arriva da “Sofia”, un’assistente digitale che manda un SMS e guida passo passo il paziente fino a una videochiamata di verifica. Poi subentrano gli operatori sanitari, che raccolgono le informazioni, stilano un referto e lo inseriscono direttamente nel Fascicolo Sanitario Elettronico.
I vantaggi sono chiari: meno affollamento in ospedale, monitoraggio costante dei pazienti più fragili, meno ricoveri ripetuti e un risparmio importante per il sistema sanitario.
“L’intelligenza artificiale non sostituisce il medico, lo aiuta – spiega Ivano Midulla, amministratore di Medical Cloud – grazie a queste tecnologie i percorsi di cura diventano più semplici ed efficaci”.
Per l’ASP di Siracusa il progetto è anche un modo per restare sempre accanto ai cittadini più anziani. “Il follow up digitale ci permette di non perdere mai di vista i pazienti fragili – sottolinea Santo Pettignano, direttore dei Sistemi informativi – così possiamo intervenire subito, prima che si creino complicazioni”.
Soddisfatto anche il direttore generale Alessandro Caltagirone, che definisce Over65 “un esempio concreto di come la tecnologia possa migliorare la qualità delle cure e semplificare la vita dei cittadini”.
E il futuro? L’ASP guarda già oltre. Il prossimo passo sarà il telemonitoraggio dei parametri vitali, con dispositivi che i pazienti dimessi potranno usare direttamente a casa.
Intanto è stato realizzato un video esplicativo, diffuso online, sui social e nelle sale d’attesa degli ospedali e dei distretti sanitari, per spiegare a tutti come funziona il nuovo servizio.




Fucili sequestrati a due cacciatori, l’uso improprio che accende timori per la sicurezza

Le tensioni tra cacciatori e residenti delle aree limitrofe alle zone di caccia non sono una novità. Spesso, la convivenza tra chi pratica l’attività venatoria e chi vive o frequenta quelle aree si trasforma in motivo di attrito: rumori degli spari, timori per la sicurezza. E poi ci sono anche discussioni che rischiano di degenerare, con l’arma da caccia usata impropriamente, come accaduto a Siracusa nelle ultime ore. Gli agenti delle Volanti sono dovuti intervenire in due distinti episodi, entrambi legati a diverbi in cui erano coinvolti cacciatori armati.
Nella tarda serata di ieri, in un complesso residenziale della zona alta della città, un uomo di ritorno da una battuta di caccia si è imbattuto in un vicino che stava portando a passeggio il proprio cane. La discussione nata tra i due, incentrata proprio sull’animale, si è rapidamente accesa fino a trasformarsi in una minaccia: il cacciatore avrebbe minacciato di sparare al cane e, non pago, avrebbe puntato il fucile – ancora custodito nel fodero – anche nei confronti del suo vicino.
La segnalazione ha fatto scattare l’immediato intervento della Polizia di Stato, che, in via cautelativa, ha ritirato all’uomo le due licenze di porto d’armi (uso caccia e uso sportivo), sei fucili da caccia, tre pistole e diverso munizionamento.
Nella mattinata odierna, invece, un secondo episodio si è verificato nella frazione di Belvedere. Qui un ex cacciatore, in regolare possesso di un fucile, ha avuto un acceso litigio con un parente. Anche in questo caso, per motivi precauzionali e nel pieno rispetto della normativa vigente, gli agenti hanno proceduto al ritiro dell’arma.
Due episodi distinti ma simili, che riportano l’attenzione sul delicato equilibrio tra la legittima passione per la caccia e le inevitabili preoccupazioni di chi, quotidianamente, si trova a convivere con la presenza delle armi in contesti residenziali.




Tmb Melilli, Carta mostra le carte: “pronto a dimettermi se questa non è la verità”

“Se quello che dico non corrisponde al vero, sono pronto a dimettermi sia da sindaco che da deputato”. Il deputato regionale e sindaco di Melilli, Giuseppe Carta lancia l’operazione chiarezza dopo le polemiche legate al coinvolgimento di un suo parente nella proprietà dei terreni su cui realizzare un impianto trattamento rifiuti (Tmb). Carta ha raccontato la sua verità nel corso di una lunga diretta social, durante la quale ha mostrato documenti e ricostruito passaggi, respingendo accuse e sospetti legati alla sua famiglia.
“Mi aspettavo che si discutesse dell’impatto ambientale, del fatto che non inquina, del fatto che non ci sono emissioni, non c’è un forno, non c’è una candela, non c’è niente”, il primo passaggio. “Il TMB è un contenitore dove si prende il secco non riciclabile a rete regionale finita, si separano le parti pesanti da quelle leggere, quindi il ferro e l’alluminio, dalla parte che poi deve andare spedita ai termovalorizzatori a Catania e Palermo per essere bruciata per creare energia elettrica tramite combustione”, aggiunge per chiarire.
Nel piano regionale dei rifiuti, varato a gennaio 2025, la Regione ha finanziato 7 Tmb. Sono considerati come impianti intermedi verso il superamento del sistema delle discariche. Il Comune di Melilli – ricostruisce Giuseppe Carta nel suo lungo video – ha emesso un avviso pubblico per una manifestazione di interesse, cercando terreni idonei nel comparto industriale (ex ASI). Due le risposte arrivate: una da un non meglio precisato gruppo privato (proposta scartata per via dell’esistenza di vincoli, ndr) ed una seconda dalla Costruzioni Sud S.p.A. In un secondo momento, una parte dei beni di Costruzioni Sud è andata in asta giudiziaria a cui ha partecipato per l’aggiudicazione di alcune frazioni di terreno, insieme ad altri soci, un parente del sindaco.
Mentre ripercorre i passaggi, Carta mostra documenti e protocolli. “Con un atto di divisione firmato a maggio 2024 è stato chiarito che la parte di terreno destinata al mio parente è quella a nord, dove intende realizzare un impianto fotovoltaico. Quindi non quella oggetto dello studio di fattibilità per il TMB”.
E ancora: “Ad oggi, il Comune di Melilli non ha avviato alcuna procedura di esproprio, non ha stanziato un solo euro e non ha intavolato nessuna trattativa per l’acquisto di quei terreni. È folle pensare che un mio parente compri un terreno a 300.000 euro per poi rivenderlo al Comune a 280.000. È una logica che non sta in piedi”.
Giuseppe Carta non nasconde il forte sospetto che dietro la vicenda possa nascondersi una regia politica terza. “Questa polemica è nata per colpire l’immagine di una Melilli che sta crescendo, che va sulla stampa nazionale per le sue bellezze, che stabilizza i lavoratori e che attira investimenti. Evidentemente questo dà fastidio a qualcuno in qualche altra parte della provincia”. E ancora, rivolgendosi ai detrattori: “è possibile che non riuscite a lasciare in pace me e la mia famiglia? Sono persone che non c’entrano niente con la mia azione politica, persone che appartengono ad un’altra statura umana e che non hanno niente a che fare con una tramandata nobiltà caduta”.
Quindi Carta rivendica con forza la sua azione “incentrata sulla difesa del territorio del comune di Melilli e della provincia di Siracusa; la mia difesa è inserita nel contesto pubblico perché mai un privato gestirà i servizi essenziali del comune di Melilli”. Ecco poi la sfida: “se dovesse mai capitare che un terreno collegato alla mia famiglia o a qualche mio parente dovesse andare contro questi principi, sappiate che io mi dimetterò da sindaco e da deputato regionale”.
Intanto, convocata per la prossima settimana una seduta aperta del Consiglio comunale di Melilli, dedicata alla discussione del tema.




Siracusa spinge la crescita dei traffici portuali: Sicilia Orientale, +50% rispetto al 2024

Crescono i traffici dei porti del Sistema portuale della Sicilia orientale: nel primo semestre 2025, rispetto all’anno precedente, registrato un netto +50% di tonnellate di merci e un +13% di rinfuse solide (merci allo stato solido, non imballate e trasportate in grandi quantità, come minerali, grano, carbone, cemento, sale, ecc.). A fornire i dati è l’AdSP della Sicilia Orientale.
Nello specifico, grazie anche all’entrata nel sistema portuale del porto di Siracusa con la rada di S. Panagia, il primo semestre del corrente anno vede un aumento consolidato dei volumi complessivi di merci rispetto al medesimo periodo del 2024, pari al 50.8%, dovuto in larga parte al contributo fornito dallo scalo siracusano sulle tonnellate di rinfuse liquide. Siracusa infatti nel primo semestre scorso ha contribuito per un totale di 6,7 milioni di tonnellate su un totale di 16.534.176 di prodotti liquidi. Per quanto riguarda le rinfuse solide l’incremento nel semestre è pari quasi al 14%, sopratutto per l’incremento fornito dal porto di Pozzallo, che nei primi sei mesi del 2025 ha contato circa 265mila tonnellate di rinfuse solide, mentre Augusta è interessato da importanti lavori di riorganizzazione delle aree di banchina con allestimento di nuovi terminal.
Sale pure il numero di croceristi, raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2024, grazie non solo all’ingresso dello scalo aretuseo, ma anche ad un + 35% sviluppato dallo scalo catanese.
Infine, il terminal contenitori, spostato da marzo 2024 da Catania ad Augusta evidenzia un confortante innalzamento dei numeri pari al 27.9% dovuto anche ai valori di Pozzallo che sono in crescita attestandosi ormai a 5000 TEU, quantità di tutto rispetto per il piccolo scalo del Ragusano. “Nonostante la presenza di numerosi cantieri, lavori di manutenzione straordinaria e opere in corso – spiega il presidente dell’Autorità di Sistema portuale della Sicilia orientale Francesco Di Sarcina – che chiaramente limitano gli spazi per le attvità portuali, le cifre confermano un’ottima condizione di salute, frutto di una forte riorganizzazione che è stata data agli scali e di una sinergia tra gli stessi messa in campo grazie all’annessione sotto un unico ente di gestione. Ciò significa centralità negli scambi commerciali della rete portuale della Sicilia orientale che, nel panorama nazionale, offre ormai un significativo contributo al sistema paese”.




Sicurezza e decoro in Ortigia, al via un nuovo dispositivo di vigilanza della Municipale

Al via da oggi un nuovo dispositivo di vigilanza, sicurezza e decoro in Ortigia, con particolare attenzione a piazza Duomo e alle aree limitrofe.
Il piano, predisposto dalla Polizia municipale di Siracusa e condiviso dall’Amministrazione comunale, prevede un presidio quotidiano con agenti appiedati e pattugliamenti motorizzati per garantire una presenza costante, visibile e di prossimità, rafforzando la prevenzione e il contrasto di tutti gli illeciti amministrativi e penali.
Il dispositivo prevede, fino a sera, il pattugliamento a piedi di piazza Duomo e delle strade circostanti su più turni giornalieri; il presidio ambientale e annonario, anche in borghese, per contrastare l’abbandono di rifiuti, gli abusi commerciali ed i fenomeni di degrado; la vigilanza motorizzata lungo il periplo dell’isola; controlli mirati contro microcriminalità, bivacchi, abusivismo e comportamenti incivili.
“La nostra priorità è tutelare la convivenza civile, la bellezza del patrimonio e la qualità della vita di siracusani e visitatori”, spiega l’assessore Sergio Imbrò che aggiunge: “Questo nuovo dispositivo ha una funzione non solo repressiva, ma soprattutto preventiva e di vicinanza ai cittadini. Vogliamo che tutti percepiscano la presenza delle istituzioni, sentendosi parte di una comunità che rispetta e valorizza i propri luoghi”.
Ogni settimana il Comando di Polizia Municipale redigerà un report dettagliato delle attività, che sarà trasmesso anche all’Assessorato per garantire la massima trasparenza e informazione alla cittadinanza. L’avvio di questa direttiva alla fine della stagione estiva non è scelta casuale, ma risponde a motivi precisi: la stagione estiva rappresenta il momento di maggiore pressione turistica e sociale, con un’alta concentrazione di criticità legate al decoro urbano, alla sicurezza e alla gestione degli spazi pubblici. Intervenire in questo periodo consente di aprire una fase di sperimentazione in un momento ancora sensibile, ma più gestibile, in modo da raccogliere dati concreti e valutare l’efficacia delle misure adottate.

“Questo periodo di prova – conclude Imbrò – permetterà di individuare eventuali correttivi, così da arrivare pienamente rodati e con un sistema ottimizzato già all’avvio della prossima stagione turistica. È bene sottolineare che questo piano non si ferma ad Ortigia. Parallelamente, sono in fase di definizione piani analoghi per Borgata e Grottasanta, due quartieri strategici per la vita cittadina. L’obiettivo nell’arco di un anno è quello di estendere progressivamente questo modello anche ad Akradina e Pizzuta, creando una rete di vigilanza diffusa che copra in maniera equilibrata i diversi poli della città”.




Piano della Municipale per la sicurezza in Ortigia, Forza Italia: “Iniziativa giusta ma posto sbagliato”

“Iniziativa giusta ma posto sbagliato”. Così commentano i consiglieri comunali di Forza Italia, Alessandra Barbone e Leandro Marino, il nuovo piano della Polizia Municipale di Siracusa per la sicurezza in Ortigia, sostenendo che la priorità andrebbe data ad altre zone della città, come la Borgata.
“A Siracusa abbiamo zone che necessitano maggiori controlli sin da subito. Come la zona della Borgata, quartiere i cui residenti continuano a segnalare situazioni di sporcizia, degrado e difficoltà con l’ordine pubblico”.
“Quella zona della città va recuperata e questo va fatto in fretta – aggiungono i due -. Se necessario, si parli anche con il Prefetto di quello che succede e di quello che si possa e debba fare. È una zona nelle mani di nessuno e bisogna fare di tutto prima che la situazione diventi irrecuperabile”.




Lilly Fronte lascia la scuola, in pensione la dirigente del Corbino: “L’ho vissuta pienamente, dando il meglio”

Dopo Teresella Celesti, anche Lilly Fronte lascia la scuola. La dirigente scolastica del liceo Corbino va in pensione. “Dopo anni di impegno e lavoro finalmente vado in vacanza. – scrive la Fronte in un lungo messaggio rivolto alla comunità scolastica del liceo Corbino – Da molti questo traguardo è inseguito come un sogno o una liberazione, da altri temuto e rimandato il più in là possibile, personalmente non mi ritrovo in questi stati d’animo, io chiudo questa pagina della mia vita lavorativa con la serena consapevolezza per aver dedicato alla scuola in tutti questi anni, sia come docente che dirigente, il meglio di me stessa, di aver operato sempre con entusiasmo e determinazione responsabile, con amore, con passione civile, con lealtà e rigore etico”.
“Non c’è mai stato un momento, un giorno, infatti, in cui abbia percepito la scuola come altro da me. L’ho vissuta pienamente, senza arrendermi davanti alle intemperie professionali. Intemperie che purtroppo ci sono state e hanno lasciato il segno, ma in egual modo sono state occasione per confermare in me scelte etiche, valoriali e soprattutto l’affettuosa stima della massima parte della comunità scolastica che mi ha confortato e sostenuto incondizionatamente. Lascio il servizio, quindi, appagata dopo tanti anni di lavoro, tante straordinarie esperienze vissute da docente prima, da dirigente poi”, sottolinea.
“Il pensiero va a ritroso agli anni della docenza, ai tanti cari alunni, oggi genitori, uomini e donne impegnati nei diversi ambiti lavorativi, alle loro ansie da principianti o preadolescenziali, alle loro gioie, alla curiosità di conoscere il mondo e soprattutto all’affettuosa fiducia che riponevano nella loro maestra! E mi compiaccio quando, ancora oggi, per diverse vie e coincidenze della vita, mi giungono i loro saluti, i loro ricordi generosi e riconoscenti che sollecitano una profonda emozione. Quella risonanza emotiva ed empatica che nel tempo ha fatto maturare in me, che sono giunta a questa professione da ‘maestra elementare’, come si diceva ai miei tempi, non per scelta, ma per caso e per circostanze del destino … la certezza che il nostro mestiere sia un privilegio!”
Prima l’esperienza di insegnante e poi nel 2007 è arrivata quella della dirigenza. “Ogni anno di attività lavorativa ha contribuito ad accrescere la mia maturità umana e professionale, cercando di mantenere ferma in me l’identità e la visione da insegnante, ho cercato infatti, di interpretare il mio ruolo secondo una leadership di tipo educativo rifuggendo dal modello meramente aziendale. Mi sono adoperata per lo sviluppo di una scuola “avanzata” che coniugasse la ricchezza e la forza pedagogica della visione umanistica/scientifica, identitaria della nostra cultura, con l’obbligo istituzionale e morale di offrire una formazione aperta a nuovi orizzonti con metodologie innovative, promuovere modelli relazionali e di apprendimento più rispondenti ai bisogni formativi dei giovani, allo sviluppo di abilità e competenze concretamente spendibili nei nuovi contesti socio-economici, perseguendo sempre e comunque, obiettivi di qualità ed efficacia”.
“In questi anni questa scuola è stata vera fucina di iniziative culturali di notevole spessore e di collaborazione, andate ben oltre le attività strettamente scolastiche con il fermo intento di educare e formare … donne e uomini creativi, capaci di usare intuito, immaginazione, sperimentazione per trovare nuove soluzioni a vecchi problemi, capaci di percorrere strade ancora non segnate, che sappiano riconoscere il senso e il valore del vivere comune”.
La Fronte poi rivolge un pensiero ai collaboratori e collaboratrici, a tutti i docenti, alla DSGA, al personale amministrativo e a quello ausiliario.
“Il mio ringraziamento più sincero, poi, va ai genitori per i sentimenti di stima, di gratitudine, di fiducia che mi hanno sempre dimostrato nel rispetto dei principi del Patto Formativo e in nome di un’alleanza educativa e valoriale espressa negli anni con proficui rapporti di fruttuosa collaborazione reciproca. Grazie al Presidente del Consiglio di Istituto e ai consiglieri, per avermi sempre sostenuta nelle scelte fatte e per aver riposto sempre grande fiducia nel mio operato; ai rappresentanti dei genitori in seno ai Consigli di Classe per l’impegno profuso nell’esercizio del loro compito”.
“Sono certa che forti di un patrimonio di esperienze maturato e sedimentato, in tutti questi anni, sappiate raccogliere e vincere le nuove sfide che le trasformazioni sociali, politiche, culturali, tecnologiche e anche gli eventi straordinari dei nostri giorni ci impongono”.




Buoni libro, soldi subito alle famiglie: intesa Regione-Anci Sicilia

Accordo tra Regione e Anci Sicilia per favorire l’erogazione tempestiva dei buoni libro destinati agli studenti delle scuole superiori di primo e secondo grado. In attesa del completamento delle procedure amministrative e contabili, legate all’approvazione del rendiconto della Regione, i Comuni, come richiesto dall’Anci, potranno anticipare le somme alle famiglie a basso reddito che ne hanno già fatto richiesta e che ne hanno diritto, così da assicurare un avvio dell’anno scolastico senza disagi.
«Gli uffici – sottolinea l’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano – stanno ultimando le verifiche necessarie per trasferire agli enti locali le risorse nel più breve tempo possibile, circa 18 milioni di euro. Per andare incontro alle esigenze della famiglie, il governo Schifani ha avviato un confronto sinergico e produttivo con l’Anci in modo tale che i Comuni possano erogare, sin da subito, i contributi a chi ne ha diritto, in attesa del perfezionamento dei trasferimenti».
«I sindaci – aggiunge il presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta – sono in prima linea nei territori e conoscono bene e da vicino le specificità e i bisogni dei propri concittadini. In vista del rientro in classe dei nostri studenti, previsto per il prossimo 15 settembre, riteniamo una scelta di buon senso andare incontro alle esigenze delle famiglie siciliane. Nelle more degli adempimenti amministrativi da parte della Regione, chiediamo ai sindaci di erogare, ove ricorrano le condizioni finanziarie, le risorse ai nuclei familiari che ne hanno bisogno. Da parte nostra c’è il massimo impegno a sostenere le famiglie, in particolare quelle meno abbienti, e garantire un sereno avvio dell’anno scolastico».