Percettori del reddito di cittadinanza impiegati per la collettività, a Floridia via ai Puc

Anche a Floridia i beneficiari del reddito di cittadinanza hanno “preso servizio”: avviati i primi progetti di utilità collettiva che prevedono, per qualche giorno al mese, l’impiego dei percettori del rdc in attività a favore della collettività. In totale, sono 84 i beneficiari del reddito coinvolti nei puc floridiani.
“I progetti che dovranno seguire sono diversi e tutti collegati alle loro attitudini personali”, spiega il sindaco Marco Carianni. “Una prima squadra è stata mandata alla villa Comunale per iniziare le attività di pulizia straordinaria; un’altra aiuterà i nostri vigili urbani davanti alle scuole, per favorire gli attraversamenti dei nostri ragazzi e la viabilità in prossimità degli istituti comprensivi; un’altra ancora si occuperà di fare delle commissioni a favore dei più anziani e, infine, un’altra si occuperà di fare la manutenzione generale degli spazi pubblici”.
Mentre nel capoluogo si attende ancora il passaggio in giunta per la partenza dei pimi Puc che impiegheranno circa 100 percettori del reddito di cittadinanza, in provincia hanno già dato diversi centri. Melilli è stato il primo, poi Augusta (5 progetti, 78 percettori); Canicattini e Noto; Avola (66 percettori); Priolo e adesso Floridia.




Maltrattamenti in famiglia, allontanato padre e marito violento: minacce anche ai figli

Una storia di violenza familiare è quello venuta alla luce dopo l’intervento della Polizia in via delle Orchidee, tra Fontane Bianche e Cassibile. Segnalata una lite in famiglia tra padre e figlio.
Secondo quanto ricostruito, il padre, un uomo di 52 anni, si sarebbe reso responsabile dei reati di violenza nei confronti della moglie e di minacce aggravate anche nei confronti dei figli minori.
Alla vista dei poliziotti, ha opposto resistenza, prendendo a calci la Volante. E’ stato denunciato anche per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento ai beni dello Stato. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato allontanato d’urgenza dalla casa familiare.




Ancora “furbetti” del Reddito di Cittadinanza, nove denunciati: false dichiarazioni

Furbetti del reddito di cittadinanza a Pachino. Dopo i controlli effettuati dai carabinieri nella zona montana della provincia di Siracusa, dove è emersa l’indebita percezione del beneficio da parte del 30 per cento circa dei richiedenti, questa volta i militari di Pachino, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Siracusa, hanno smascherato altri nove soggetti, tutti italiani e residenti a Pachino, che indebitamente percepivano il reddito di cittadinanza. I militari dell’Arma, dopo aver incrociato i dati dei fruitori, hanno verificato che questi, attestando residenze fittizie in case inesistenti, redditi quasi azzerati e finti contratti di energia elettrica, erano riusciti a risultare beneficiari del contributo, che percepivano pertanto regolarmente.
I nove cittadini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Siracusa per false dichiarazioni e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, con la richiesta di immediata sospensione del beneficio non dovuto. Gli specifici controlli continueranno anche negli altri comuni della provincia .




Lavori sul prospetto laterale della Cattedrale: manutenzione ordinaria, niente cemento

Conclusi i lavori di manutenzione a cui è stata sottoposta la Cattedrale di Siracusa, lungo il fianco di piazza Minerva.
Vedere gli operai in azione aveva destato curiosità e qualche preoccupazione circa le condizioni della struttura. Nulla del genere, come riferito da fonti interne alla Soprintendenza ai Beni Culturali, si è trattato di un semplice intervento ordinario, peraltro già concluso.
Entrando nel dettaglio, per il “ritocco” apportato, è stato utilizzato un materiale a base di calce e leganti, poi rifinito con intonaco a base di calce, sabbia e cocciopesto, analogo a quello esistente, per un effetto, anche estetico, omogeneo. Nell’ambito di lavori di manutenzione delle coperture, autorizzati dalla Soprintendenza, ieri è anche stato eseguito un sopralluogo, affidato a tecnici incaricati, allo scopo di  verificarne la corretta esecuzione.




Due furti commessi in poche ore a Noto, denunciato 25enne. E’ caccia al complice

Il Commissariato di Noto ha fatto luce su due furti compiuti in rapida successione ad inizio febbraio. Un giovane di 25 anni è stato denunciato, con la contestazione dell’aggravante. Ulteriori indagini in corso per individuare il complice.
I due, in sella ad uno scooter, avrebbero preso di mira prima un bar panineria, asportando il registratore di cassa; e poi si sarebbero impossessati di 16 orologi e 2 collane in oro e perle frantumando, con una grossa mazza, la vetrina di una gioielleria del centro storico netino.
Le immagini dei sistemi di videosorveglianza hanno subito messo gli agenti del Commissariato di Noto sulle tracce del 25enne adesso denunciato.




Via Ascari, emergenza dimenticata. Fratelli d’Italia: “Urge rifacimento. E i sottopassi…”

Fratelli d’Italia punta le sue attenzioni su via Ascari, a Siracusa. La presidente del circolo Atreju, Samanta Ponzio, sollecita il Comune: “Serve una migliore programmazione degli interventi”. Le condizioni della strada che mette in collegamento la ss124 con Necropoli del Fusco sono notoriamente pessime. “Abbiamo chiesto più volte la messa in sicurezza e il ripristino dei piloni dei ponti al circuito in via Ascari, come abbiamo chiesto più volte il rifacimento del manto stradale di quel tratto di strada ormai al degrado e pericolosissima. Durante le piogge stagionali si creano dei veri e propri allagamenti e non basta mettere le transenne per evitarne l’accesso, perché quel tratto di strada è altamente trafficato in quanto arteria di sfogo per l’ingresso e l’uscita da Siracusa”, ricorda la Ponzio.
“Non basta programmare la partecipazione a concorsi nazionali o organizzare incontri e convegni di livello mondiale se poi non si rende la città vivibile. Quando si invitano ospiti a casa, l’ambiente deve essere sicuro, pulito, ordinato e organizzato e purtroppo Siracusa è in degrado”, conclude la presidente del circolo Atreju di FdI.
A lei replica il delegato del quartiere Neapolis, Giovanni Di Lorenzo. “Invece di limitarsi al populismo spicciolo, si potrebbero approfondire le tematiche. Così avrebbe appreso che la proprietà dei sottopassi di via Ascari, come di tutto il perimetro dell’area dell’ex circuito, è di proprietà della ex Provincia Regionale, oggi Libero Consorzio tra i comuni della provincia di Siracusa. Comprendo bene – dice ancora – che la campagna elettorale è avviata ma prendere abbagli, ignorando chi debba intervenire sull’opera, non restituisce un quadro edificante dell’azione politica a favore della comunità amministrata. Quanto all’intervento di rimessa in pristino di tutta l’area dell’ex circuito, non solo di quella ricadente su Via Ascari, è urgente e necessaria. Per questo abbiamo compulsato, sia personalmente che tramite gli uffici comunali, per quel tratto ricompreso in ambito urbano, i deputati uffici dell’ex Provincia, mai ricevendo riscontro. Amministrazione sorda si, ma provinciale”, chiosa Di Lorenzo.




Covid, il bollettino: 243 nuovi positivi in provincia, -65 a Siracusa città con 47 ricoverati

Sono 243 i nuovi casi di covid19 in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano del Ministero della Salute. Come ogni lunedì, numeri in forte contrazione anche per via del basso numero di tamponi processati nel finse settimana.
Uno sguardo in dettaglio ai numeri del capoluogo, dove la settimana si apre sempre all’insegna della frenata del contagio. Continua la discesa del numero degli attuali positivi. Dai quasi 6 mila di metà gennaio ai 1.930 di oggi: 65 in meno rispetto ad ieri. Quanto alle persone in isolamento fiduciario, a Siracusa città sono oggi 11.
Situazione ricoveri, sono 47 i siracusani del capoluogo all’Umberto I per covid. Per 44 ricovero in regime ordinario, 3 in terapia intensiva.
Campagna vaccinale, numeri piccoli piccoli nelle ultime 24 ore. Sono state solo 182 le inoculazioni a Siracusa città. Appena 5 prime dosi, 81 seconde dosi, 96 booster.
In Sicilia, sono 2.466 i nuovi casi di covid19 registrati a fronte di 17.804 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 246.666 (-856). I guariti sono 3.390, 18 i decessi. Negli ospedali 1.256 i ricoverati (-23), 94 (-6) in terapia intensiva. Quanto alle singole province, questi i numeri di oggi: Palermo 741 nuovi casi, Catania 479, Messina 355, Siracusa 243, Trapani 212, Ragusa 167, Caltanissetta 89, Agrigento 170, Enna 96.




CCR Arenaura, avviso di garanzia per il sindaco Italia: “fiducia nella magistratura”

Nuovo capitolo per la complicata vicenda relativa al sequestro del centro comunale di raccolta di Arenaura, chiuso da mesi. Un avviso di garanzia è stato notificato al sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e ad alcuni dirigenti comunali del settore. In precedenza, erano stati i Carabinieri del Noe ad apporre i sigilli ala struttura, dopo una attività ispettiva che ha fatto emergere alcune criticità relative all’autorizzazione ambientale ed all’assenza di un disoleatore per pulire le acque piovane che passavano sui rifiuti abbancati, prima di finire nella rete pubblica.
“Assieme ai miei legali, stiamo approfondendo l’incartamento. Da un primo esame, mi verrebbe contestato di avere firmato un’autorizzazione all’apertura del Ccr in oggetto senza che, a parere della Procura dalla Repubblica, ne avesse i requisiti. Si tratterebbe, dunque, di un passaggio dovuto riguardante un atto che viene sottoposto alla firma del sindaco dopo le necessarie verifiche compiute da un organo tecnico del Comune che lo propone. Completato l’approfondimento della documentazione, mi determinerò sulle azioni da assumere. Al momento posso solo aggiungere che le ordinanze sindacali da me firmate, su proposta del dirigente, avevano la finalità di creare le migliori condizioni in un periodo emergenziale, dichiarato dal Presidente della Regione Siciliana, per incrementare la raccolta differenziata. Ribadisco, inoltre, se ma ce ne fosse bisogno, la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura”, commenta il primo cittadino.




Autotrasporto, protesta soft: rallentamento in barriera. La Regione mette 10mln sul piatto

Niente blocchi ma rallentamenti, in particolare nei pressi della barriera di San Gregorio, a Catania. Questa per il momento l’azione più eclatante dell’annunciata protesta degli autotrasportatori siciliani. L’iniziativa è stata lanciata dal consorzio Aias, sigla autonoma che rappresenta una piccola parte del mondo dei trasporti su gomma siciliani. Il tema è noto: l’aumento del costo dei carburanti.
In attesa di provvedimenti da parte del governo, gioca d’anticipo la Regione attraverso un annuncio del primo pomeriggio. “È pronto il decreto con cui la Regione Siciliana destina 10 milioni di euro agli autotrasportatori dell’Isola alle prese con un aumento dei costi divenuto insostenibile”, recita la nota inviata alle redazioni dalla presidenza della Regione. “I rappresentanti della categoria – dice il governatore Musumeci – hanno stimato nel 30% il surplus complessivo derivante dagli aumenti che riguardano carburanti, pedaggi e materie prime. Per attraversare lo Stretto di Messina, ad esempio, si parla di un aumento di 10 euro al metro, stabilito dagli armatori, a loro volta gravati dagli aumenti, che riguarda le tariffe per gli autoarticolati. Sono solidale con le motivazioni della protesta – aggiunge Musumeci – che non potrà certamente rientrare del tutto con lo stanziamento del governo regionale, il massimo nelle nostre possibilità, concordato dall’assessore Marco Falcone con la Consulta regionale per l’autotrasporto. È necessario, infatti, che anche lo Stato faccia la sua parte. Per questo – conclude Musumeci – ho chiesto al ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Enrico Giovannini che la questione venga affrontata con urgenza anche attraverso l’istituzione di un apposito tavolo tecnico. Agli autotrasportatori, intanto, faccio appello perché la mobilitazione non sfoci in ulteriori azioni che sarebbero solo i siciliani a subire».
Già oggi erano in programma a Roma incontri con i rappresentanti delle associazioni di categoria, per cercare una intesa sul sistema degli aiuti.




Niente proroga, licenziamento collettivo per 12 persone: i sindacati chiamano Palazzo Vermexio

I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della Nettuno Multiservizi. E’ la società che gestisce in appalto il servizio di archiviazione e riproduzione informatica dei documenti analogici del Comune di Siracusa. La Filcams Cgil e la Uuiltucs si pongono a difesa dei 12 dipendenti per i quali è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo. Chiesta al Comune di Siracusa la “convocazione immediata di un tavolo di confronto col fine di non alimentare la grave crisi occupazionale indotta dalle scelte folli dell’ente sui lavoratori in appalto”.
Nella sua comunicazione inviata ai sindacato, la Nettuno Multiservizi di Messina ha confermato di aver avviato la procedura di riduzione di personale, “per cessazione di appalto”. I 12 dipendenti siracusani sono considerati in esubero, a fronte di un organico di quasi 600 persone.
Non avendo ricevuto alcun rinnovo del contratto in scadenza a fine febbraio, dopo l’ultima proroga di tre mesi, sono state avviare le procedure di licenziamento collettivo, anticamera del licenziamento dei 12 lavoratori siracusani “per cessazione dell’appalto e della attività”. Solo una proroga dell’ultimo minuto o la prosecuzione dell’attività con altro fornitore, potrebbero indurre la Nettuno a rivedere le proprie scelte. Da qui la richiesta di un tavolo di confronto urgente con Palazzo Vermexio.
Possibilità di ulteriori misure alternative per evitare il licenziamento dei 12? La società messinese è chiata. Non si ravvisano per ragioni di carattere “tecnico, organizzativo e produttivo”. Impossibile un trasferimento del personale presso le altre strutture, “sia per la qualifica professionale dei dipendenti oggetto della
presente procedura, sia per l’attuale assenza di posti disponibili”.
Sulla possibilità di accompagnare alla pensione quei lavoratori che, nell’ambito di situazioni di eccedenza di personale siano più vicini al conseguimento della pensione di vecchiaia o di anzianità, coinvolgendo anche l’Inps, la Nettuno ha evidenziato che “non sussistono lavoratori che potrebbero usufruire del programma di incentivazione raggiungendo i requisiti minimi per il pensionamento di vecchiaia o anticipato”. Motivi per cui “non sussistono altre misure alternative al licenziamento”.