Diga foranea di Augusta, via ai lavori da 50 milioni di euro. Ficara: “Esempio di operatività”

Con la consegna del primo stralcio, via ai lavori di rifiorimento e ripristino statico della diga foranea del Porto di Augusta. L’intervento riguarda la sezione originaria della struttura realizzata negli anni 30’ del secolo scorso, per recuperare la piena efficienza della struttura portuale e garantire la sicurezza della navigazione all’interno della rada. I lavori consistono nella ricostruzione della mantellata della diga foranea mediante la collocazione di massi artificiali, previa ricostruzione del nucleo con scogli naturali.
Per la realizzazione dell’opera è previsto l’allestimento di un’area di cantiere di circa 10.000 mq presso i piazzali del porto commerciale di Augusta.
Il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale, Alberto Chiovelli, non nasconde la soddisfazione per la celerità dell’iter che ha portato alla consegna dei lavori. “Abbiamo lavorato alacremente per raggiungere questo risultato nei tempi previsti, ed è con grande orgoglio che possiamo dichiarare di avere raggiunto l’obiettivo grazie alla collaborazione di tutto lo staff coinvolto nel progetto. Una squadra vincente, si può quindi affermare”.
Si tratta di un appalto da oltre 50 milioni di euro, finanziato con fondi ministeriali nell’agosto 2020. “Non posso che ringraziare il commissario Chiovelli e tutta la macchina dell’AdSP che ha lavorato in questi mesi per rispettare tempistiche e raggiungere quest’ennesimo buon risultato”, dice invece il vicepresidente della commissione trasporti della Camera, il siracusano Paolo Ficara. “E’ un esempio concreto di operatività e servizio, a dispetto delle falsità lette negli ultimi mesi circa un immobilismo dell’Autorità portuale puntualmente smentito dai fatti degli ultimi due anni. Come le gratuite illazioni sulla mancanza di progetti finanziati o finanziabili, anche queste smentite dal lavoro svolto e consultabile da tutti grazie ad atti pubblici. Ancora adesso c’è chi non rinuncia a diffondere notizie non vere come l’assenza di progettualità, la non partecipazione ai bandi del Pnrr o alla conferenza dei servizi sulla bonifica della rada. Si può essere d’accordo o meno con l’operato di una determinata dirigenza, ma i fatti bisognerebbe riconoscerli altrimenti si fa solo allarmismo che mette in fuga possibili investitori, facendo male a tutto il territorio. Utile sarebbe voltarsi indietro e capire perché nei 30 anni precedenti non si è fatto (quasi) nulla, individuando le responsabilità politiche. Sulla situazione attuale, piaccia o no, lo sforzo progettuale presente e futuro è sotto gli occhi di tutti, con numerosi finanziamenti intercettati negli ultimi anni , compresi quelli del Pnrr. E poi cantieri attivi, altri in partenza, come quello affidato ieri”.




Autorità del Mare di Augusta, Stefania Prestigiacomo contro il ministro Giovannini

Continua la battaglia della parlamentare Stefania Prestigiacomo, contraria alla indicazione di Francesco Di Sarcina come presidente dell’Autorità del Mare con sede ad Augusta. Oggi in aula a Montecitorio, durante il question time, l’ex ministro ha sollecitato l’attenzione del ministro Giovannini sulla vicenda. La risposta ottenuta ha lasciato insoddisfatta l’esponente di Forza Italia. “Non le chiederò le dimissioni, in quest’occasione, perché faccio parte di questa maggioranza. Ma dovrei. È grave e inaccettabile ciò che è accaduto”, ha detto.
Prestigiacomo ha rivolto a Giovannini la richiesta di “ritirare la nomina del Presidente Autorità Portuale della Sicilia-Orientale, condivisa solo con un pezzo della maggioranza di governo, perché altrimenti si incrina in modo serio il rapporto di fiducia con un gruppo della maggioranza di governo. Forza Italia non può essere considerata dal ministro Giovannini un parente povero. L’invito pertanto è quello di ripensare una scelta manageriale assolutamente di ripiego, solo per liberare posizioni al nord e che di fatto affossa i porti di Augusta e Catania e le prospettive di sviluppo di un pezzo significativo del Mezzogiorno”.
La Prestigiacomo non ha risparmiato critiche per la scelta all’indirizzo del viceministro Cancelleri. “Dietro le polemiche probabilmente si nasconde la grave crisi nel centrodestra esplosa dopo la settimana del Quirinale. Ad oggi, è un dato di fatto, tutti i nomi proposti sono stati criticati, compreso l’ultimo”, argomenta sponda M5s il parlamentare siracusano, Paolo Ficara. “La nostra unica intenzione era quella di chiudere la gestione commissariale, convergendo sul nome proposto dal ministro che ha scelto tra una rosa di professionisti con ottimi curricula ed esperienza nel mondo della portualità”, aggiunge.




Droga, arrestato 26enne in via Cannizzo: sorpreso con 58 dosi di crack

Questa notte, agenti delle Volanti di Siracusa, hanno arrestato un 26enne accusato adesso di spaccio di sostanza stupefacente. Nel corso dei controlli quotidiani finalizzati al contrasto della vendita e del consumo di droga, hanno fermato il 26enne in via Bartolomeo Cannizzo. Era in possesso di 12 grammi di crack, suddivisi in 58 dosi e pronte per la vendita al dettaglio. Questo tipo di sostanza stupefacente, diffusa nei tardi anni 80, pare essere prepotentemente tornata sul mercato.
Il sospetto pusher è stato posto ai domiciliari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.




Eremo di Croce Santa a Rosolini, in attesa dei lavori l’annuncio del sindaco: “Aperto il 1.o maggio”

C’è il “si” della Soprintendenza per i lavori di mitigazione del rischio idrogeologico nel parco archeologico dell’Eremo di Croce Santa, a Rosolini. Ad annunciare la firma del soprintendente al progetto esecutivo, finanziato dalla Protezione Civile. è il sindaco di Rosolini, Giovanni Spadola. Per l’avvio dei lavori, però, manca ancora il parere dell’Autorità di Bacino e la successiva conferenza dei servizi. Sarà poi il Comune di Rosolini ad approvare il progetto definitivo ed indire la gara d’appalto, verosimilmente entro aprile.
“Ringrazio per la solerzia e la sensibilità proprio il soprintendente Martinez che ha preso a cuore la vicenda dell’Eremo di Croce Santa, sito danneggiato dall’alluvione del gennaio del 2019”, le parole del primo cittadino.
Per Spadola, da lavori dell’Eremo passa il rilancio turistico di Rosolini. “Spero – dice – che i tempi vengano rispettati per la gara d’appalto. Se non ci riuscissimo, faremo di tutto per rendere agibile la strada per consentire ai rosolinesi la fruizione del sito per il 1° di maggio. Revocherò l’ordinanza di chiusura e l’ingresso dei cittadini sarà controllato. Ripartiremo con le nostre antiche tradizioni regalando alla gente un giorno spensierato dopo due anni di sofferenze a causa della pandemia. Noi continuiamo a lavorare e non trascuriamo niente. Tutti i nostri progetti saranno portati a termine. Chiedo ai miei concittadini di essere pazienti e tolleranti”.




Lite tra conviventi e spunta la marijuana: il forte odore insospettisce i poliziotti

In seguito ad una lite con la sua convivente, un siracusano di 48 anni ha chiesto l’intervento della Polizia. Gli agenti, arrivati nella zona di via Politi Laudien, si sono però ritrovati davanti all’improvvisa ritrosia a farli entrare in casa, da parte dello stesso uomo che li aveva chiamati.
Insospettiti, sono entrati nell’appartamento percependo da subito un forte odore di sostanza stupefacente. La perquisizione domiciliare ha così portato al rinvenimento di 75 grammi di marijuana. Così il 48enne è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.




Covid, il bollettino: 873 nuovi positivi in provincia, frenata del contagio a Siracusa (-116)

Sono 873 i nuovi casi di covid19 in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. Oltre 650 in più rispetto al dato di ieri, anche per via del maggior numero di tamponi processati. Uno sguardo in dettaglio ai numeri del capoluogo. A Siracusa, continua a diminuire il totale degli attuali positivi. Sono oggi 2.164, 116 in meno rispetto a ieri. Scende anche il dato relativo alle persone in isolamento fiduciario a Siracusa città: sono 40.
Situazione ricoveri: sono 41 (+2) i siracusani del capoluogo all’Umberto I per covid. Per 38 (+3) di loro ricovero in regime ordinario, 3 (-1) in terapia intensiva. C’è stato anche un nuovo decesso nelle ultime 24 ore.
In Sicilia, sono 6.005 i nuovi casi di registrati a fronte di 35.913 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 262.478 (+1.578). I guariti sono 4.558, 60 i decessi (relativi a più giorni, solo 1 nelle ultime 24 ore). Negli ospedali siciliani sono 1.431 i ricoverati (+1), 111 (-5) in terapia intensiva. Quanto alle singole province, questi i numeri di oggi: Palermo 986 nuovi casi, Catania 1.194, Messina 1.003, Siracusa 873, Trapani 400, Ragusa 487, Caltanissetta 466, Agrigento 613, Enna 174.




Viadotto di Targia, avviata la procedura per l’affidamento della demolizione

Dopo l’ultimo finanziamento deliberato dalla giunta regionale lo scorso sabato, il Genio Civile di Siracusa ha avviato oggi la procedura negoziata per l’affidamento dei lavori di demolizione del viadotto Targia a Siracusa. A renderlo noto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. Per abbattere l’infrastruttura, situata lungo la direttrice Siracusa-Priolo e in abbandono da quasi un decennio, il governo Musumeci ha stanziato nel complesso 1,3 milioni di euro.
«Entro il mese di marzo – dichiara Falcone – avvieremo il cantiere che libererà l’area di Targia, affacciata su uno splendido tratto della costa aretusea, da un vero scempio architettonico. Abbiamo previsto la demolizione del viadotto pericolante e il recupero ambientale della zona, strategica anche la presenza di beni di valore archeologico. Nel progetto, d’intesa con la Soprintendenza e il Parco archeologico di Siracusa, abbiamo infatti inserito la salvaguardia dei ritrovamenti ponendo le basi per la futura potenziale fruibilità». 
«Nel corso del sopralluogo al Targia – aggiunge l’assessore alle Infrastrutture – avevamo assunto tre impegni che oggi vengono mantenuti: la demolizione del viadotto, la riqualificazione della Marina di Ortigia – già in pieno svolgimento – e la messa in sicurezza del Porto rifugio di Santa Panagia, di cui la progettazione è quasi definita. La Regione, dopo lunghi anni di assenza, è finalmente protagonista del risanamento urbano e infrastrutturale di Siracusa», conclude.




Caro bollette, commercianti disperati: “A Siracusa rischio chiusure in due bimestri”

“La parola da usare è disperazione. I commercianti siracusani sono disperati”. Il presidente di Confcommercio Siracusa, Elio Piscitello, fa suonare l’allarme. Il caro bollette ed il costo dell’energia (luce e gas) rischia di assestare il colpo di grazia ad un settore già provato dopo due anni di covid. “Siamo in una tempesta perfetta, che potrebbe portare alla chiusura di diverse attività commerciali che si sono indebitate per sopravvivere dopo la pandemia ed hanno fatto ricorso al mercato del credito. Si pensava che dopo il coronavirus ci sarebbe stata la ripresa. Ci avevamo creduto tutti e qualche segnale si era anche visto. E ora eccoci qua. Disperati”, dice Piscitello intervenuto su FMITALIA.
I commercianti siracusani possono reggere un simile costo dell’energia “per uno o due bimestri ancora al massimo. Dopodichè sarà crisi irreversibile e insopportabile. Sono convinto che il governo interverrà”, aggiunge il numero uno di Confcommercio Siracusa, aprendo all’ottimismo. “Sin qui, le misure governative sono risultate insufficienti. Chiediamo per il terziario iva al 10% e non al 22. E un ripensamento dei costi dell’energia elettrica: oneri di servizio e defiscalizzazione, almeno per questo periodo”.
In attesa di interventi, a rischio chiusura ci sono decine di panifici, ristoranti, pasticcerie, bar, grossi alberghi e centri sportivi del territorio siracusano. In alcuni casi, il costo energia presenta rincari dal 75 al 100% (Fonte Nomisma e Ufficio Studi Confcommercio). “Dati molto preoccupanti. Siamo in serio allarme, non è uno scherzo. E siamo consapevoli che i maggiori costi di produzione e commercio si riverseranno sui consumatori finali. Soffrono gli imprenditori e soffrono le famiglie”.
Si corre il rischio serrata? Le insegne rimarranno spente e le saracinesche abbassate? “Io parlo di lockdown produttivo: rischiamo di essere obbligati a chiudere per via dei costi non tollerabili dell’attività, con zero margini di profitto. Il primo lockdown ce lo hanno imposto, questo lo decreteremmo noi, per manifesta impossibilità a proseguire. Non escluderei azioni forti di protesta. Siamo stremati e non possiamo permetterci di chiudere le nostre attività, spesso l’unica fonte di reddito e frutto dei sacrifici di una vita”.




Siracusa, si rifanno le strade: dieci interventi finanziati con circa 2 milioni di euro. Il dettaglio

Poco meno di due milioni di euro per un programma di intervento sulle strade del capoluogo. Questa mattina è stato presentato il piano del Comune di Siracusa che, tra mutui e fondi propri (tassa di soggiorno, ndr), ha messo sul piatto 1.728.451 euro.
Nel dettaglio, saranno interessate da rifacimento – in alcuni casi totale, in altri parziale – corso Gelone, via Diaz e Gioberti, via Salibra, le vie Lo Bello e Tica, via Giarre, viale Ermocrate, viale dei Comuni (tutte con mutuo) e ancora via Maniace, lungomare Vittorini e l’area della rotatoria di Riva Nazario Sauro (finanziati con tassa di soggiorno). “Voglio essere chiaro, so bene che almeno l’80% delle nostre strade avrebbe bisogno di interventi ma non abbiamo risorse per un intervento di simile respiro. Cercheremo di recuperare sempre più risorse possibili per intervenire un pò dappertutto”, ha detto in apertura il sindaco Italia.
I lavori più “costosi” quelli che interesseranno viale dei Comuni (454mila euro), viale Ermocrate (348mila) e via Giarre (230mila). Queste tre strade verranno interamente riasfaltate. Oggi si presentano in condizioni davvero pessime. “Su viale Ermocrate abbiamo progettato un intervento serio, per mettere in sicurezza un’arteria che oggi deve essere necessariamente riqualificata. Con fondi del Pnrr, se riceveremo il finanziamento, risolveremo definitivamente anche il problema degli allagamenti”.
Ad illustrare il piano strade sono stati il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, l’assessore Dario Tota ed il dirigente del settore, Jose Amato. “Rispetto al passato, abbiamo deciso di presentare gli interventi quando ormai quasi tutte le gara d’appalto sono state avviate o aggiudicate. Questo ci permetterà di non attendere un tempo lungo per la partenza dei primi cantieri. Nel giro di un mese tutti i lavori partiranno ed entro maggio anche completati”, ha spiegato il primo cittadino.

foto dal web




Il torrione crollato dell’Umbertino: a che punto sono i lavori di ricostruzione?

A che punto sono i lavori per la ricostruzione del torrione del ponte Umbertino? Lo scorso 11 settembre, sotto i colpi del maltempo, la struttura decorativa cedette in più punti. Per ragioni di sicurezza, tutto il primo livello del torrione è stato quindi smontato. E in quelle operazioni avvenne anche l’incidente di un danneggiamento alla balaustra a causa di una manovra non perfetta, effettuata con il ricorso ad un carroattrezzi.
“Esattamente un mese addietro fonti amministrative, con grande enfasi, rendevano partecipe la cittadinanza dell’inizio dei lavori di rifacimento del torrione sul ponte Umbertino. Ma ad oggi del paventato inizio dei lavori non si vede traccia”, dice Pierluigi Chimirri, referente provinciale dell’Udc. Palazzo Vermexio aveva in effetti anticipato con una nota stampa che erano stati stanziati i fondi, “cosi da completare l’intervento prima dell’estate per restituire decoro al ponte Umbertino”.
I lavori, apprende la nostra redazione, sono effettivamente in corso ma non direttamente sull’area del torrione. Perchè? Semplicemente perchè in questa fase vengono ricostruiti dai tecnici i pezzi andati distrutti e che compongono la decorazione del torrione. Vengono realizzati utilizzando calchi degli esistenti e casseforme. Queste ultime sono struttura di contenimento in cui viene colato il calcestruzzo. Quando il materiale avrà acquistato le sue caratteristiche meccaniche, la struttura viene rimossa. Una volta completati tutti i pezzi, verranno rimontati nella sede originaria, sotto la guida della Soprintendenza, in modo da assicurare l’effetto omogeneo con i tre originali esistenti.