Operazione “Banda Bassotti”, quattro arresti a Pachino: specializzati in rapine

Quattro uomini sono stati arrestati dalla Polizia di Pachino, su disposizione del gip del Tribunale di Siracusa. E’ lo sviluppo dell’operazione soprannominata “Banda Bassotti”, con indagini coordinate dal sostituto procuratore Francesca Eva.
I quattro, di età comprese dai 35 ai 52 anni e tutti già noti alle forze di polizia, sono sospettati di essere gli autori di numerosi eventi delittuosi avvenuti tra Pachino, Noto, Rosolini e Modica, nel periodo dal luglio a settembre 2019.
Il modus operandi era particolarmente pericoloso, come nel caso di rapine commesse pistole in pugno come avvenuto presso gli esercizi commerciali Ard Discount di Pachino ed Eurospin di Rosolini.
Gli investigatori hanno notato la preoccupante ripetitività con cui venivano commessi i reati e il breve lasso di tempo intercorrente tra uno e l’altro. Altri episodi non denunciati a causa del timore delle vittime, sono finiti anche loro nel fascicolo di indagine.
A carico dei quattro, spiegano fonti investigative, sarebbero stati raccolti gravi indizi di colpevolezza. Avrebbero costituito un gruppo criminale ben organizzato e dedito principalmente a rapine, furti ed estorsioni. Almeno 11 gli episodi contestati.
Rilevanti, nel corso dell’indagine, sono stati il tracciamento degli spostamenti degli indagati attraverso le telecamere delle varie zone in cui sono stati commessi i delitti contestati, ma anche le intercettazioni e i tabulati telefonici autorizzati dalla Procura della Repubblica di Siracusa che ha coordinato le attività investigative.
I risultati conseguiti dagli investigatori del Commissariato di Pachino hanno messo in luce quello che si presenta come un vero disegno criminoso, architettato dagli arrestati.




Fast food accanto al Palajonio: “Concessione illegittima,revocare subito la delibera”

“La concessione del terreno comunale adiacente il Palajonio, ad Augusta ad una catena di fast food è illegittima e produrrà l’effetto di cementificare una delle poche aree verdi urbane che andrebbero piuttosto preservate, valorizzate e rese fruibili dalla collettività per attività ludiche, sportive e sociali”.
Natura Sicula e Legambiente Augusta alzano la voce e, attraverso gli avvocati  Paolo Tuttoilmondo e Sebastiano Papandrea, hanno diffidato l’amministrazione comunale alla revoca in autotutela della delibera di giunta con la quale viene concessa l’area verde di Corso Sicilia (angolo Via Aldo Moro).
“L’area in questione -spiegano le due associazioni ambientaliste- è classificata dal piano regolatore comunale come zona per attrezzature e impianti d’interesse generale (zona F). In tali zone omogenee ogni iniziativa è riservata alla pubblica amministrazione ed è esclusa la realizzazione di attività commerciali che, a differenza dei mercati, non soddisfano un interesse pubblico ma un
interesse lucrativo privato”. Natura Sicula e Legambiente ritengono che cedere quest’area per fini commerciali sarebbe anche una violazione, da parte della giunta, delle prerogative del consiglio comunale. Ma non sarebbe l’unica ragione di rammarico. Ulteriore motivo sarebbe il fatto che “la concessione non è avvenuta con procedura di gara ad evidenza pubblica per la scelta del privato affidatario”. E’ stato affisso un avviso per manifestazione d’interesse.

La richiesta all’amministrazione comunale retta dal sindaco, Giuseppe Di Mare è, dunque, quella di un’immediata marcia indietro, con la revoca della delibera approvata “e di attivarsi -concludono Natura Sicula e Legambiente- per ripulire, attrezzare e ripristinare la fruizione di quest’area verde nel rispetto della sua destinazione d’interesse pubblico”.




Piano Sanità della Regione, “per la provincia di Siracusa mancano due ospedali di comunità”

Il piano studiato dall’assessore regionale Razza per la provincia di Siracusa, non convince. Con la quota parte degli 800 milioni del Pnrr destinati alla sanità Sicilia, mancano all’appello – nel territorio aretuseo – “almeno due ospedali di comunità in più”. Lo sostiene Enzo Vinciullo, responsabile provinciale della Lega. A trarre in inganno la Regione, secondo Vinciullo, sarebbero stati gli errati dati demografici allegati alla relazione, che stimano i cittadini della provincia in 360 mila anziché 404 mila.
Ieri sera, a Pachino, i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Pachino, Portopalo e Rosolini hanno rilanciato la proposta di istituire un ospedale di comunità nella Zona Sud. “MA occorre un ospedale di comunità anche nella Zona Montana”, ha ricordato Vinciullo.
“Nel caso non assegnassero il quinto ospedale di comunità alla nostra provincia, quello assegnato alla città di Siracusa può benissimo essere assegnato alla Zona Montana, in quanto la città di Siracusa, insieme alla sua provincia, non ha bisogno di un ulteriore ospedale di comunità ma, come da accordi già stabiliti, dell’Ospedale di Secondo Livello. Mi appello, quindi, al Presidente dell’Unione dei Comuni ‘Valle degli Iblei’, il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo, e al sindaco del Comune di Palazzolo Acreide affinché, con l’urgenza del caso, possa essere convocato un consiglio comunale aperto, in modo tale che la prossima settimana, sul tavolo della Commissione Sanità e della Commissione Bilancio, possa arrivare anche la richiesta della comunità montana che rivendica, giustamente, il rispetto dei propri diritti ad avere una sanità vicina, così come avviene nel resto della Sicilia”.
E Vinciullo cita il caso di Palazzo Adriano, cittadina di 2000 anime del palermitano, a cui sono stati assegnati 2 ospedali di comunità. “Non capisco il motivo per cui la Zona Montana della provincia di Siracusa, che vale 20 volte il noto centro palermitano, famoso per essere stato il set cinematografico di Nuovo Cinema Paradiso, non debba avere almeno un ospedale di comunità”.




Floridia, arrestato marito violento: vessazioni, minacce ed un gps per seguire la donna

Un 53enne è stato arrestato a Floridia con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della moglie e del figlio. Ad eseguire il provvedimento, emesso dalla Procura, sono stati i Carabinieri.
L’uomo era stato arrestato in precedenza (ed in flagranza), per una violenta aggressione nei confronti della moglie. I due coniugi, dopo l’evento, avviarono le pratiche per la separazione, ma in breve tempo tornarono a vivere nuovamente insieme. E con la convivenza, sarebbero riparti i maltrattamenti e le vessazioni.
Quando la donna ha trovato il coraggio di denunciare, i Carabinieri hanno in pochissimo tempo raccolto elementi a conferma delle sue dichiarazioni, grazie anche all’ausilio dei nuovi strumenti giuridici messi a disposizione dalla normativa sul cosiddetto “codice rosso” ed utilizzando le attrezzature di cui è dotata la “stanza tutta per sé” del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa.
Gli investigatori hanno sentito diversi testimoni delle violenze, accertando che il marito subissava di chiamate e messaggi minatori la vittima, seguendone gli spostamenti tramite un GPS nascosto in una borsa.
La Procura ha così immediatamente emesso un provvedimento restrittivo nei suoi confronti. Si trova adesso in carcere.




Emendamento “salva conti” della ex Provincia, primo si. Ficara: “Evitato un nuovo dissesto”

Il parlamentare siracusano Paolo Ficara è il primo firmatario di un emendamento che “salva” i conti della ex Provincia Regionale. Il testo, in verità, è determinante per la vita di molti enti pubblici oggi in dissesto finanziario.E’ stato approvato in commissione alla Camera, con il parere favorevole del Mef e del Ministero dell’Interno, durante la discussione del decreto Milleproroghe.
Concede, in sintesi, cinque anni di tempo in più alle Province ed ai Liberi Consorzi in dissesto finanziario per dimostrare l’equilibrio finanziario, a patto che abbiano presentato una ipotesi di bilancio riequilibrato entro il 2022. “E’ il caso della ex Provincia Regionale di Siracusa – spiega, ad esempio, Ficara – che quest’anno presenterà un bilancio riequilibrato ma con un disavanzo ancora da ripianare. Con il mio emendamento, potrà recuperare questo disavanzo in cinque anni, evitando di incorrere in un secondo default, i cui effetti sarebbero stati devastanti”. Un ente in dissesto ha, infatti, cinque anni di tempo per rimettere i conti in piedi ed evitare una seconda procedura di default.
“Con questo emendamento si permette invece di dare piena concretezza al grande lavoro svolto in questi anni per chiudere il dissesto. Fondamentale la sensibile assistenza fornita dalla viceministra Laura Castelli e dall’Unione delle Province Italiane, senza dimenticare quanto fatto dagli uffici dello stesso ente siracusano”, spiega il parlamentare pentastellato. “Rimane fondamentale la necessità di una riforma dell’assetto delle ex Province siciliane, trasformate in Liberi Consorzi dalla finta riforma Crocetta. Una revisione dell’assetto fondamentale anche per attivare il percorso virtuoso dei fabbisogni e costi standard nella quantificazione dei servizi erogati”.
L’emendamento di cui è primo firmatario Paolo Ficara, alla luce della sua rilevanza per il territorio siracusano, è stato condiviso e sottoscritto anche dal collega pentastellato Filippo Scerra e la forzista Stefania Prestigiacomo (FI).
Questo il testo integrale oggi approvato in Commissione: “Per le Province delle Regioni a Statuto ordinario, per i Liberi consorzi comunali della Regione Sicilia e per le Province della Regione Sardegna in dissesto finanziario che presentano l’ipotesi di bilancio riequilibrato entro il 31 dicembre 2022, dimostrando l’impossibilità di realizzare l’equilibrio finanziario durevole nel periodo di riferimento dell’ipotesi di bilancio riequilibrato, sulla base della relazione della Commissione Stabilità finanziaria di cui all’art. 155 del D. Lgs. 267/2000 e al D.P.R. 8 novembre 2013, n 142 e del Collegio Revisori dell’ente, dal 1 gennaio 2023 decorre il nuovo termine di cinque anni di cui al comma 1-ter dell’art. 259 del Decreto legislativo 267/2000“.




Rete da posta fissa calata in zona B dell’Amp Plemmirio: multa da 1.000 euro

Alle prime luci dell’alba, una motovedetta della Guardia Costiera di Siracusa ha intercettato una imbarcazione intenta a calare una rete da posta fissa, in zona B della riserva del Plemmirio. I militari hanno elevato una sanzione da mille euro per attività di pesca professionale.
La rete, di circa 150 metri e utilizzata illecitamente, è stata sequestrata. Contestata la violazione delle norme vigenti in materia di tutela ambientale della riserva marina.
Il Comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa, capitano di vascello Sergio Lo Presti, ricorda che “all’interno dell’Amp Plemmirio è vietato l’esercizio della pesca sportiva non autorizzata”.




Bando start up a Priolo Gargallo: 10mila euro a fondo perduto per idee imprenditoriali

E’ stato pubblicato, sul sito del Comune di Priolo, il bando pubblico per finanziare nuove attività imprenditoriali. Le domande potranno essere presentate entro il 30 giugno 2022.
Questi i settori interessati: commercio, artigianato ed agricoltura a vocazione equosolidale, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, arte, design e nuove tecnologie web. L’iniziativa ha come nome ““La tua Idea d’Impresa Start Up a Priolo Gargallo”.
Ai progetti selezionati sarà concesso un finanziamento una tantum e a fondo perduto di 10 mila euro ciascuno, con fondi interamente comunali. Si tratta di somme accantonate grazie alla rinuncia dello stipendio da parte del sindaco Pippo Gianni.
“Una grande opportunità – ha sottolineato il primo cittadino – in particolare per i più giovani. Il mio invito è di cogliere questa sfida, per dare slancio alla nostra città e nuovo impulso all’innovazione del tessuto economico e sociale”.




Due televisori rubati da un b&b di Noto, denunciato un 17enne

Un 17enne è stato denunciato a Noto per furto aggravato. Nonostante la giovane età, era già volto conosciuto dalle forze dell’ordine. Lo scorso 12 febbraio, una donna ha presentato in Commissariato la denuncia per un furto perpetrato nella sua abitazione, adibita a struttura ricettiva.
In particolare, la vittima ha raccontato che intorno alle 08.30 si era accorta che in due camere mancavano i televisori installati alle pareti. Ignoti, forzando la porta finestra delle camere, se ne erano impossessati.
Le indagini di polizia giudiziaria – che si sono avvalse anche delle immagini estrapolate dall’impianto di video sorveglianza – hanno permesso agli investigatori di identificare l’autore del furto.




Siracusa. Tornano i ladri di rame al cimitero, tranciati i cavi: black-out e disagi

Sembra ormai una sorta di appuntamento fisso, praticamente settimanale o quasi. Ancora una volta i ladri di rame sono entrati in azione ai danni del cimitero comunale di Siracusa. E’ la quarta volta in un mese e mezzo circa e questa volta il danno sarebbe più importante rispetto all’ultima (che risale al 7 gennaio scorso). I malviventi, nella notte, hanno tranciato i cavi che si trovano lungo la recinzione esterna, nei pressi del secondo cancello. Si tratta di cavi che alimentano l’energia elettrica nella struttura, non solo per i lumini, ma per la refrigerazione delle salme e per gli uffici. Eliminando la guaina di plastica che riveste i cavi, i ladri si impossessano dell’ “oro rosso” da rivendere illecitamente, per tirar su, in realtà, cifre irrisorie. Avviati gli interventi di ripristino, che potrebbero comportare tempi più lunghi rispetto al previsto perchè anche la linea interna ha subito danni. Non è escluso che possa verificarsi nella giornata di oggi qualche disagio. Sul posto agenti della polizia municipale e tecnici dell’ente che eroga energia elettrica.




Viola divieto di avvicinamento alla casa della ex, arrestato e rimesso in libertà

Agenti delle Volanti di Siracusa, durante un servizio di controllo del territorio in via Santi Amato, hanno identificato un uomo di 42 anni che, dagli accertamenti è risultato destinatario del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex moglie.
Ma in quel momento l’uomo si trovava proprio nei pressi dell’abitazione della donna. Eì stato, quindi, sottoposto agli arresti per la violazione del provvedimento di cui era destinatario. L’Autorità Giudiziaria ha successivamente disposto che l’uomo fosse rimesso in libertà.