Superbonus, la modifica alla cessione credito mette a rischio 3400 cantieri nel siracusano

“La modifica del Decreto Sostegni ter, motivata dall’esigenza di ridurre le frodi rischia di tradursi in una brusca frenata dell’economia” .

A lanciare l’allarme è il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siracusa, Sebastiano Floridia. Lo scenario che delinea è quello fatto da “aziende edili in crisi e dalla paralisi dell’economia dopo le modifiche del decreto Sostegni ter che consente una sola cessione del credito”.

La disamina di Floridia è focalizzata sulla situazione nel Siracusano, “la cui ripresa, dopo lo scoppio della pandemia, è stato scandito dagli effetti benefici del Superbonus”.

“Non c’è dubbio – dice il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siracusa – che il Superbonus ha dato ossigeno al comparto edile, che ha un peso importante nel Prodotto interno lordo nell’economia locale, secondo solo al Petrolchimico di Siracusa”.

“Con gli aiuti statali– aggiunge il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siracusa, Sebastiano Floridia – il 2021 è stato un anno di forte espansione per l’intera filiera: la ristrutturazione edilizia e l’efficientamento energetico degli immobile degli edifici hanno avuto una forte impennata ma la modifica al decreto Sostegni sta frenando l’andamento positivo dello scorso anno e rischia di avere conseguenze negative nell’anno in corso”.

 




Siracusa ospiterà nel 2024 il Convegno Mondiale delle Guide Turistiche

Siracusa è stata scelta come sede ospitante del convegno mondiale delle guide turistiche del 2024. L’annuncio è arrivato da Madrid, dove è in corso la convention della World Federation of Tourist Guide Association. Superata la concorrenza di città come Istanbul e Fukuoka.E’ il coronamento di un percorso avviato nel 2019 a Tiblisi, quando ha iniziato a prendere corpo la candidatura di Siracusa. Una corsa a tappe, passata anche attraverso selezioni sul web, e che ha sempre visto un favore crescente attorno al progetto che si è sviluppato in collaborazione tra il Comune di Siracusa, Symposia e l’Associazione Guide Turistiche di Siracusa. Raggiante il presidente, Carlo Castello, a Madrid per partecipare al convegno che si è chiuso con l’indicazione della sede 2024. “Sono contentissimo”, urla al telefono sprizzando entusiasmo. Al suo fianco, Valeria Pennesi, dell’agenzia Symposia di Roma che cura tutta l’organizzazione dell’evento.

Evidente la soddisfazione del sindaco, Francesco Italia.
“Siracusa-il commento del primo cittadino-  vince contro città straordinariamente importanti quali Istanbul, Fukuoka e Sabah. Un risultato sfiorato nel 2019 a Tiblisi e raggiunto a Madrid, città che ci aveva battuto nella scorsa edizione, grazie allo splendido lavoro di collaborazione tra Amministrazione comunale, Agts e Symposia. Sarà un evento che si tradurrà anche in un toccasana per l’economia locale, visto che si svolge a Gennaio, periodo normalmente non turistico. Tutto questo contribuirà ulteriormente al nostro marketing territoriale”.
L’assessore alla Cultura, Fabio Granata, ha inviato un messaggio di congratulazioni all’associazione guide turistiche di Siracusa. Peraltro, proprio per il 2024 Siracusa è in corsa per il titolo di capitale italiana della Cultura.  “Questo prestigioso riconoscimento -commenta Granata- conferma la straordinaria reputazione mondiale della nostra città e rappresenterà una promozione di valore inestimabile per Siracusa e per l’intera Sicilia”.




Erg vende la centrale ad Enel, il sindacato: “Dubbi su strategia dell’acquirente”

La notizia della vendita della centrale a gas di Priolo, con l’accordo tra Erg ed Enel, non lascia indifferenti i sindacati. Il segretario della Fiom Cgil, Antonio Recano, si sofferma sul segnale che arriva da un’operazione di questa portata, posto che per i 144 lavoratori non si annunciano scossoni.
“Erg cede quello che restava dell’asset industriale Siracusano della famiglia Garrone, mentre presenta due progetti nel settore delle rinnovabili in Sicilia per complessivi 100 milioni di euro, e acquista da GEI Subasta 1 SA due impianti solari nel sud della Spagna per un importo di circa 96,2 milioni di euro. Queste operazioni, sono chiaramente l’evidenza dell’orientamento di un gruppo che spinge sul settore delle rinnovabili lontano da Priolo evidentemente ritenuta poco permeabile al processo di transizione, e lasciano dubbi e perplessità sulla strategia di un gruppo come Enel che acquisisce una centrale di cogenerazione con un’operazione che nasce e si sviluppa in contrasto alla tendenza storica di un graduale ma progressivo abbandono del petrolio e del gas a favore delle rinnovabili”. Questa la lettura fornita dal segretario provinciale dei metalmeccanici. Il tema rimane, quindi, quello della transizione energetica ed il suo “costo” sociale.
“Pur condividendo l’effetto positivo della confermata tutela occupazionale per i 144 dipendenti di Erg Power, ritengo necessario riaffermare, da metalmeccanico, che per contrastare il negativo impatto occupazionale che il processo di trasformazione rischia di generare non basta più la lotta a livello categoriale o aziendale, ma è necessario costruire un fronte ampio di tutti i lavoratori che si ponga su un terreno di lotta generale a favore di tutti lavoratori e cittadini”. Rivisitazione del classico principio marxista del “lavoratori di tutto il mondo unitevi”? Recano conferma implicitamente il riferimento. “Come metalmeccanici continuiamo a credere che la solidarietà e la condivisione debbano ridiventare gli elementi cardine di una pratica che ricomponga le condizioni
normative e salariali del lavoro, affinché allo stesso lavoro corrispondano gli stessi diritti perché ‘Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno'”. Frase, quest’ultima, manifesto del pensiero di Enrico Berlinguer.




Nuove pandemie? La Regione istituisce il Cersep: Centro Siciliano Epidemie e Pandemie

Come si muoverà la Sicilia in caso di nuova epidemia futura? L’esperienza del covid ha stimolato il dibattito e portato alla nascita del Centro Siciliano Epidemie e Pandemie, il Cersep. Lunedì 14 febbraio alle ore 12, presenterà la struttura, istituita con decreto assessoriale presso il Cefpas. Ha l’obiettivo di mettere in campo un complesso di attività di monitoraggio preventivo, di addestramento e di formazione per rafforzare e mettere in sicurezza il sistema sanitario regionale da nuovi eventi epidemici o pandemici.
Alla presentazione interverranno Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità; Giovanni Rezza, direttore della direzione generale della Prevenzione del ministero della Salute; Donato Greco, componente del Cts nazionale; Stefania Salmaso, già direttore del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’ Istituto superiore di sanità; Roberto Sanfilippo, direttore generale del Cefpas e Salvatore Scondotto, coordinatore del Cts della Regione Siciliana.




Battaglia di logoramento con i pusher di via Santi Amato: altro punto per la Polizia

E’ oramai una guerra di “logoramento” quella ingaggiata dalla Polizia con i pusher attivi nella nota piazza di spaccio di via Santi Amato, a Siracusa. Sono pressochè quotidiani i controlli ed i sequestri di varie dosi di stupefacenti, frettolosamente abbandonate dagli spacciatori alla vista delle divise o rinvenute dagli agenti in nascondigli improvvisati.
In questa quotidiana lotta, ancora un punto per gli agenti delle Volanti. Nel corso di un controllo operato in via Santi Amato hanno rinvenuto e sequestrato, togliendole dalla disponibilità dei pusher, 28 dosi di hashish, 3 di marijuana ed una di crack. Erano pronte per essere vendute agli assuntori della zona.




Evade dai domiciliari per rubare liquori: arrestato, finisce in carcere

Nonostante fosse ristretto ai domiciliari, è stato sorpreso all’interno di un esercizio commerciale di Avola, intento a rubare liquori. La Polizia lo ha arrestato e per il 48enne si sono aperte le porte del carcere, in attesa del rito. Dovrà rispondere di evasione e furto.
Solo pochi giorni fa, l’8 febbraio, era stato posto ai domiciliari, in aggravamento della misura dell’obbligo di dimora.




Siracusa in tv: su Rai 5 un docu-racconto affidato alla regia di Monica Ghezzi

Domenica 13 febbraio, su Rai 5, nella puntata del programma “Al di là dal fiume e tra gli alberi” ci sarà gloria per Siracusa. Il titolo scelto per il racconto affidato alla regista Monica Ghezzi è “Le età di Siracusa”. Le riprese sono state realizzate in ottobre scorso, con la collaborazione della Film Commission di Siracusa.
Il docu-racconto andrà in onda a partire dalle 22 e proporrà, come nel suo spirito, itinerari poco battuti che svelano i profondi cambiamenti avvenuti in quasi un secolo nel nostro Paese.




“A tutto gas ma nella direzione sbagliata”: la mobilitazione anche a Melilli

I cambiamenti climatici e le politiche globali al centro della mobilitazione del 12 febbraio anche a Melilli come in molte città italiane. “A tutto gas ma nella direzione sbagliata” lo slogan scelto per parlare di “bufale fossili e nucleari”.

L’appuntamento è fissato per le 10:00 presso la terrazza di via Italia.

“Il cambiamento climatico -spiega il manifesto diffuso per illustrare le ragioni della mobilitazione- continua la sua inarrestabile corsa e il limite di 1,5°C è sempre più vicino. Continuando con le attuali politiche globali si avrà un aumento delle temperature fino a circa 2,7°C, di molto oltre gli obiettivi fissati negli Accordi di Parigi. Non possiamo perdere altro tempo. In questo contesto il Ministero della Transizione Ecologica, secondo il Sole24ore, sta valutando interventi legati a circa 50 centrali a gas fossile per 20.000 MW di nuova potenza distribuita, parte di un piano da 30 miliardi di euro fatto di più di 115 interventi infrastrutturali del gas fossile. Oltre a rispolverare pericolose e velleitarie ricette come il nucleare. L’Italia sta sbagliando strada. Per uscire dal carbone, il nostro Paese non ha bisogno né di nuove centrali a gas fossile né del nucleare, ma di accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili”. È questo l’appello che 44 sigle tra associazioni, comitati e movimenti lanciano oggi all’Esecutivo annunciando una grande mobilitazione territoriale e di piazza per sabato 12 febbraio che toccherà oltre 20 città come ad esempio Melilli, Ravenna, La Spezia, Napoli, Presenzano, Falconara, Fusina, Brindisi, Venezia, Potenza, Pescara, Portoscuso/Portovesme, in Sardegna, solo per citarne alcune, unite nel messaggio “A tutto gas. Ma nella direzione sbagliata. Contro le bufale fossili e nucleari”. Le associazioni in questione hanno sottoscritto un manifesto nel quale spiegano le loro motivazioni e le proposte che lanciano al Governo Draghi, tra cui quella di esprimere in sede UE e in particolare nel Parlamento Europeo una netta contrarietà all’introduzione di gas e nucleare tra le fonti verdi. Il gas fossile viene descritto come l’unica opzione praticabile per affrontare il cambiamento climatico, quando in realtà è una risorsa altamente climalterante la cui dipendenza la stiamo pagando a caro prezzo nelle nostre bollette. L’Italia importa il 94% del gas naturale che utilizza e ciò porta ad un’eccessiva dipendenza dal contesto internazionale e una conseguente vulnerabilità, assolutamente non mitigabile da eventuali nuove estrazioni dalle irrisorie riserve nazionali, che non si avrebbe se investissimo nelle rinnovabili. L’aumento dei costi in bolletta è da considerarsi, infatti, come diretta conseguenza proprio di questa politica di dipendenza dal gas fossile indipendentemente dalla sua provenienza e non è imputabile alla necessaria transizione ecologica.

Pretendiamo che il governo faccia la sua parte nel contrastare la crisi climatica definendo immediatamente un piano di uscita dal gas fossile e che gli investimenti previsti in questo settore, comprensivi di Capacity Market e che ci costeranno almeno 30 miliardi di euro, vengano direzionati sull’unica vera soluzione: le fonti rinnovabili. Occorre accelerare lo sviluppo e la diffusione delle fonti pulite, a partire da solare ed eolico, efficientamento energetico, accumuli e innovazione. È inoltre importante che si proceda al più presto alla semplificazione della normativa per rendere possibile ogni anno l’installazione in Italia di oltre 8 GW di nuova potenza da fonti rinnovabili; che regioni e amministrazioni comunali sviluppino politiche finalizzate a favorire la realizzazione di nuovi impianti da fonti rinnovabili, a cominciare dalle aree SIN in cui ad oggi si verificano spesso impedimenti legati ad esempio all’assenza di analisi di rischio. Inoltre è importante che si adottino strumenti e azioni, come quelli delle comunità energetiche, efficientamento dell’edilizia popolare, risparmio energetico, mobilità sostenibile e riassetto e rinaturalizzazione del territorio.In Sicilia- si legge ancora nel documento-  la mobilitazione parte dal polo petrolchimico di Melilli-Priolo-Augusta-Siracusa dove le associazioni si sono date appuntamento sabato 12 febbraio alle ore 10:30 di fronte alla Basilica di S. Sebastiano a Melilli. Da qui partirà un flash mob fino alla terrazza del “malvedere” di Via Italia che affaccia sul litorale aggradito dal polo industriale. Alle ore 11:30 spazio alla cittadinanza con un confronto pubblico sui temi a cui gli organizzatori invitano a partecipare anche le amministrazioni comunali”.




Bng, Fillea Cgil sul piede di guerra: “Risoluzione del contratto e nuova gara subito”

Una nuova gara in anticipo, salvaguardando i lavoratori e risoluzione del contratto con Bng.

Questa la richiesta che la Fillea Cgil di Siracusa rivolge ad Eni Versalis, attraverso le parole del segretario Salvo Carnevale.

Dure le sue parole. “Sembra accanimento terapeutico dover scrivere pubblicamente di questa impresa che è venuta in Sicilia a fare terra bruciata di norme, relazioni e contratti-premette l’esponente del sindacato-  Ma in realtà sono loro che si accaniscono nell’assenza di controlli da parte di Eni Versalis che gli permette qualsiasi cosa. Non hanno rispettato niente dell’unico accordo sottoscritto con i sindacati a luglio del 2020 e usano i lavoratori a tempo determinato per fare lavori straordinari (l’ultimo in occasione dello scorso weekend) che non dovrebbero essere eseguiti perché le organizzazioni sindacali -aggiunge Carnevale -non hanno mai considerata chiusa la vertenza. Inoltre, il tempo determinato non dovrebbe nemmeno esistere in quel cantiere perché non contemplato nel famoso accordo”.

Non manca una sorta di mea culpa. “Questi signori-prosegue Carnevale-  continuano a mettere in campo le regole faidate approfittando della estrema debolezza delle condizioni contrattuali che il sindacato (diviso), purtroppo, non è stato in grado di contrastare cedendo a un lungo braccio di ferro, spinto da una ostilità generale e ambientale che ha reso inestricabile, in certi aspetti della vertenza, la matassa”.




Covid, il bollettino: 785 nuovi positivi in provincia, a Siracusa -112 e flessione nei ricoveri

Sono 785 (-105) i nuovi casi di covid19 in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. Uno sguardo in dettaglio ai numeri del capoluogo. A Siracusa, in questo giovedì, torna a scendere il numero dei positivi: -112 rispetto ad ieri, quindi più guariti che nuovi casi dopo tre giorni di aumento. Sono ora sono 2.437 (ieri 2.549) gli attuali positivi. Scendono a 46 (-9) le persone in isolamento fiduciario a Siracusa città.
Nuova flessione anche nei ricoveri: sono 41 (-4) i siracusani del capoluogo all’Umberto I per covid. Per 37 (-4) di loro ricovero in regime ordinario, restano stabili le terapie intensive: 4.
In Sicilia sono 7.194 i nuovi casi registrati a fronte di 47.519 tamponi processati. Di questi, 375 sono relativi a giorni precedenti ma solo oggi computati ufficialmente, specifica la Regione. Gli attuali positivi sono 274.873 (-845). I guariti sono 8.389, 25 i decessi. Negli ospedali, sono 1.471 i ricoverati (-13), 115 in terapia intensiva. Quanto alle singole province, questi i numeri di oggi: Palermo 1.319 nuovi casi, Catania 1.422, Messina 1828, Siracusa 785, Trapani 582, Ragusa 575, Caltanissetta 473, Agrigento 458, Enna 127.