“Strade senza buche per il 75% entro Maggio o mi dimetto”: la priorità dell’assessore Tota

La promessa è quella di coprire il 75 per cento delle buche in città entro la fine del mese di Maggio ma anche di migliorare altri aspetti della manutenzione stradale in città.

L’assessore alla Viabilità, Dario Tota annuncia un cambio di passo su alcuni aspetti che reputa importanti, a partire dal modus operandi delle ditte che effettuano lavori sui propri impianti e devono poi garantire il perfetto ripristino dei luoghi.

“Ho dato delle linee precise, ho fatto una programmazione lavorandoci meticolosamente. Di quello che faccio io rispondo in prima persona. Non entro, invece, nel merito del lavoro svolto in passato. Ho dato tempi precisi e mi sono assunto un impegno. La data che fornisco non è casuale- aggiunge- Da quella data in poi, se non avrò rispettato quanto garantito, il sindaco Francesco Italia potrà sostituirmi”.

Tota assicura che intende andare “molto veloce”. Il problema finanziario, spiega l’assessore, è secondario rispetto alla programmazione. “Sul budget di spesa a disposizione, ho fatto la mia programmazione- dice ancora- Se alla scadenza avrò centrato l’obiettivo, arriverà il plauso, in caso contrario, mi presenterò dal primo cittadino e gli consegnerò le mie dimissioni. in questo momento -conclude- la priorità per i cittadini sono le strade, dunque anche la mia”.




Infarto in corso Gelone,anziano salvato dai medici dell’Inps: “Azione corale di civiltà”

“Una bellissima storia, fatta di un’azione corale, di civiltà sociale e solidarietà. Una storia a lieto fine, che per fortuna possiamo raccontare con il sorriso sulle labbra”.

La racconta lo psicologo Giuseppe Lissandrello, componente di un gruppo di medici legali dell’Inps che, nei giorni scorsi, hanno salvato la vita ad un anziano in arresto cardiaco.

Stava aspettando l’autobus alla fermata di corso Gelone che si trova davanti alla sede dell’istituto nazionale di previdenza sociale. “Ad un certo punto si è seduto sulla panchina che si trova in quel punto- racconta Lissandrello- e qualcuno si è accorto che aveva chiuso gli occhi, era quasi svenuto, stava perdendo i sensi. I presenti, fra cui gli ausiliari del traffico, ci hanno chiamati e siamo corsi a vedere. Tra i colleghi dell’Inps ci sono anche operatori del 118. Hanno valutato in fretta il caso, hanno fatto distendere l’anziano e il dirigente medico Carnemolla, che da vent’anni guida il pronto intervento a Palazzolo, ha avviato un massaggio cardiaco coadiuvato da tutti gli altri”.

Unica nota dolente, per fortuna in questo caso senza conseguenze (l’uomo era già stato rianimato sul posto), i tempi di arrivo dell’ambulanza che nel frattempo una donna aveva allertato. “E’ arrivata dopo mezz’ora perchè inviata da Augusta. Non è una responsabilità di chi svolge il servizio- precisa- L’emergenza Covid fa venire meno mezzi. Fortunatamente la tempestività ha fatto la sua parte, conducendo alla soluzione del problema”.

Mentre Lissandrello stimolava e sosteneva i presenti dal punto di vista psicologico, l’anziano è stato rianimato, dunque. “Ognuno svolgeva il proprio ruolo- prosegue- Io quello di motivatore. Disponibile anche la farmacia, pronta a fornire qualsiasi prodotto servisse. E’ sopraggiunta una pattuglia delle Volanti, che è stata presente fino alla fine. Ho visto la passione in ognuno- dice ancora Lissandrello – per salvare quel vecchietto che non conoscevamo”.

Le condizioni dell’uomo sono oggi decisamente migliori. E’ ancora ricoverato all’ospedale Umberto I ma sta bene. “Andremo a trovarlo quando starà ancora meglio- conclude lo psicologo siracusano- Quest’esperienza ricorda quanto importante sarebbe che ognuno seguisse dei corsi di pronto soccorso e quanto il senso civico sia importante”.




Camera di Commercio: “Subito confronto fra associazioni di categoria e Regione”

Con la pubblicazione del decreto di nomina dei due commissari il procedimento di scioglimento della Camera di Commercio del sudest Sicilia si è ormai concluso. Tempo di considerazioni per la Camera di Commercio di Siracusa. “Non sono fra quelli che ne festeggiano la fine – taglia corto Piscitello, presidente di Confcommercio Siracusa -, resto convinto che potessero esservi ancora margini per modificarne modalità di gestione e azione, evitando lo sconvolgimento del sistema camerale nel suo complesso, ma a questo punto non posso che prenderne atto”.
“Al netto di eventuali ricorsi che potrebbero essere presentati e delle polemiche sorte in merito all’opportunità di un intervento legislativo ad hoc per determinare lo scioglimento di una singola Camera di commercio e sulla costituzione di una nuova circoscrizione camerale-secondo la Confcommercio- comprendente cinque province molto distanti fra loro sia geograficamente che per tessuto socio economico e produttivo, Confcommercio Siracusa ritiene sia arrivato il momento di avviare un sereno e serio confronto fra le associazioni datoriali di categoria maggiormente rappresentative e il Governo regionale, al fine di poter determinare l’assetto delle circoscrizioni camerali in Sicilia”.
“In più occasioni mi sono dichiarato favorevole all’istituzione di una quinta camera in Sicilia – sottolinea Piscitello -, ritenendola soluzione più congrua e maggiormente rispondente agli interessi del sistema produttivo del nostro territorio. Sul punto si è anche espressa la Regione Siciliana, che in una recente delibera di Giunta, nel manifestare al Governo nazionale la volontà di ridisegnare la geografia delle Camere di Commercio in Sicilia, ha dichiarato di ritenere necessaria e risolutiva l’istituzione di una quinta Camera. Il successivo assordante silenzio del Governo nazionale sulla questione è, a mio parere, del tutto inaccettabile. Pertanto, continua Piscitello – credo che questa battaglia vada combattuta con forza, oltre che dal Presidente Musumeci e dalla sua Giunta, da tutti i parlamentari regionali e nazionali, rivendicando, in particolar modo, il nostro status di regione a Statuto speciale che, fra le altre cose, ha competenza legislativa esclusiva in buona parte delle materie relative a commercio, industria, agricoltura, turismo, ma anche, ad esempio, sul regime degli enti locali e delle circoscrizioni relative. Quindi, essa dovrebbe essere direttamente coinvolta, e avere piena voce in capitolo, sulle scelte relativa all’ambito territoriale e al numero delle proprie Camere di commercio”.
Secondo la Confcommercio di Siracusa, infatti, questa è una battaglia, che va combattuta insieme e con determinazione, alla quale non si possono dedicare anni, non sarebbe giusto, utile e mortificherebbe la credibilità di tutti.
“Nel caso in cui il Governo nazionale non dovesse però manifestare segnali concreti di disponibilità – afferma il presidente aretuseo – ritengo che, pur mantenendo viva la richiesta, il presidente Musumeci avrebbe il dovere di dare avvio al procedimento per la definizione territoriale delle quattro circoscrizioni camerali. Pertanto, entro breve termine, si dovrebbero convocare i rappresenti delle associazioni di categoria per avviare un serio, approfondito, ma al tempo stesso veloce confronto, e poi, come previsto sempre dall’art. 54 ter, procedere al completamento della riorganizzazione. A mio parere – continua Piscitello – su tale questione, partendo dalla ferma convinzione che il sistema camerale siciliano non può permettersi di restare commissariato per anni, ove dovessimo uscire sconfitti dalla battaglia per l’ottenimento della quinta Camera, rimarrebbe, come unica possibile soluzione alternativa, quella più facilmente e velocemente attuabile, ovvero, la conferma dell’istituzione della Camera di Commercio di Siracusa, Ragusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani, per il funzionamento della quale è già stato nominato un commissario straordinario”.

Spetterà poi alle associazioni di categoria riuscire a definirne un adeguato assetto giuridico statutario che riesca a coniugare l’imprescindibile necessità di forte autonomia delle singole sedi provinciali con la necessità di garantire l’efficacia e l’efficienza della complessiva azione politico amministrativa della Camera di Commercio accorpata. In questo percorso, la Confcommercio Siracusa si dichiara disponibile a lavorare insieme alle altre associazioni di rappresentanza per la redazione di un nuovo e innovativo statuto federale che riesca a trasformare gli iniziali evidenti punti di debolezza legati all’istituzione di una Camera di commercio con un territorio vastissimo e con interessi economici profondamente diversi, in reali punti di forza che si basino sul riconoscimento e rispetto reciproco e sulla volontà di creare occasioni concrete di crescita e sviluppo per i rispettivi territori.
”Credo sia arrivato il momento – conclude Piscitello – che la “Politica” si occupi con la dovuta attenzione di questo aspetto, lasciando invece alle Associazioni di rappresentanza del sistema imprenditoriale la gestione delle Camere di commercio”.




Non si ferma all’Alt, 28enne arrestato dai carabinieri di Canicattini

Non si ferma all’Alt intimato dai carabinieri e tenta la fuga.

I carabinieri della Stazione di Canicattini hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi un 28enne già noto alle forze dell’ordine. Il giovane era  alla guida di un’ auto di grossa cilindrata e, non intendendo sottoporsi al controllo dei militari, ha provato a dileguarsi per le vie cittadine”. E’ stato raggiunto poco dopo. A determinare la fuga sarebbe stato il porto di oggetti atti ad offendere occultati all’interno della vettura. L’uomo, condotto in caserma, dopo le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto.




Oltre 50 dosi di droga tra i cespugli,giovane sorpreso dalle Volanti mentre rovista

Nell’ambito del quotidiano contrasto alla vendita ed al consumo di sostanze stupefacenti, nelle cosiddette piazze dello spaccio siracusano, nel tardo pomeriggio di ieri, agenti delle Volanti hanno denunciato un 19 anni per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di droga.
Gli uomini diretti dalla dirigente Guarino, nel corso di un controllo effettuato in Via Santi Amato notavano il giovane che, con fare sospetto, cercava tra le sterpaglie.
Prontamente intervenuti, i Poliziotti hanno rinvenuto a terra 30 dosi di marijuana, 21 dosi di cocaina e una dose di crack, già confezionate e pronte per essere vendute agli assuntori della zona.
Al denunciato venivano rinvenuti e sequestrati anche 40 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.




Siracusa. Italia Viva, nuove nomine nel coordinamento provinciale: “Diversi ex assessori e consiglieri”

Nominati i nuovi componenti del coordinamento provinciale di “Italia Viva” .

Ai coordinatori territoriali già nominati si aggiungono: Silvana Gambuzza, Cosimo Burti, Sonia D’Amico, Alessandro Zappulla, Agatino Manganaro, Gabriele Astuto, Izabela Buccheri, Vincenzo Moncada, Tonino Trimarchi e Vittorio Rattistato. “Un coordinamento -commentano i coordinatori provinciali Alessandra Furnari e Saverio Bosco- che resta aperto ad ulteriori ingressi che saranno formalizzati nei prossimi giorni, intanto, ai componenti già indicati, molti dei quali ben conosciuti in provincia per aver ricoperto l’incarico di assessore e/o consigliere comunale o comunque per l’impegno già mostrato nel territorio, saranno attribuite le seguenti deleghe: Silvana Gambuzza politiche scolastiche; Cosimo Burti enti locali; Sonia D’Amico politiche sociali; Alessandro Zappulla responsabile organizzazione; Agatino Manganaro responsabile zona sud; Gabriele Astuto comunicazione, sport e spettacolo; Izabela Buccheri pari opportunità, Tonino Trimarchi legalità e trasparenza, Vincenzo Moncada Sanità e Vittorio Rattistato politiche giovanili.

“A tutti loro -concludono Furnari e Bosco- il nostro ringraziamento per aver accettato l’incarico e
per essersi messi a disposizione ed a supporto della nostra comunità e della squadra
di Italia Viva Siracusa.”




Covid, il bollettino: 946 nuovi positivi in provincia, +148 a Siracusa in 24 ore

Sono 946 i nuovi casi di covid19 in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. In aumento rispetto al dato di ieri ma ancora al di sotto del picco settimanale di due giorni addietro quando furono 1.120 i contagi nel siracusano. Quarto dato giornaliero per provincia, primo in rapporto alla popolazione.
Uno sguardo in dettaglio ai numero del capoluogo. A Siracusa per il secondo giorno consecutivo crescono i contagi: +148 nelle ultime 24 ore. Sono ora sono 2.432 gli attuali positivi. Scendono però a 229 (-11) le persone in isolamento fiduciario a Siracusa città.
Lieve diminuzione dei ricoveri: sono 50 (-1) i siracusani del capoluogo all’Umberto I per covid. Per 47 (-2) di loro è stato sufficiente il ricovero in regime ordinario, 3 persone (+1) in terapia intensiva.
Per quel che riguarda la campagna vaccinale, sono state 738 le inoculazioni nelle ultime 24 ore. Prime dosi: 126 (+34). Sono state 127 le seconde dosi e 485 quelle booster. I dati, si ricorda, sono relativi a Siracusa città.
In Sicilia sono 7.057 i nuovi casi covid registrati a fronte di 43.692 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 262.775 (+4.599). I guariti sono 2.654, 44 i decessi. Negli ospedali siciliani sono 1.558 i ricoverati (-49), in terapia intensiva 133 (-7). Questi i numeri oggi nelle singole province: Palermo 1.382 casi, Catania 1.589, Messina 1.097 Siracusa 946, Trapani 442, Ragusa 701, Caltanissetta 490, Agrigento 450, Enna 200.




Cosa c’è nel futuro di Siracusa? La lista dei desideri: parcheggi, bus, digitale e Pnrr

La Siracusa del futuro vuole percorrere la strada della città “accessibile”. A tracciare il cammino è il Dup 2002-2024, ovvero il Documento Unico di Programmazione a cui è demandata la programmazione strategica ed economico/finanziaria del triennio a venire. Obiettivi da fissare e centrare, facendo i conti con le entrate e le uscite della macchina di Palazzo Vermexio.
Nelle scelte programmatiche del Comune di Siracusa, pesa ancora “la situazione emergenziale in cui versa l’intero territorio mondiale a seguito dello stato di emergenza sanitaria per l’epidemia Covid”. La direzione che si vuol dare all’azione amministrativa è quella che si ispira – riportiamo testuale – “ad uno spirito di resilienza che non mortifichi l’ambizione di una rigenerazione complessiva dei processi amministrativi e che esalti la capacità di reazione e adattamento alle nuove sfide poste dal mutato scenario globale”. L’idea, come detto, è quella di una città accessibile che “accolga, integri e governi le transizioni digitali ed energetiche, mettendo al centro la qualità della vita dei cittadini e l’ecosistema urbano in cui essa si svolge”. Per riuscirci nel breve volgere di un triennio, bisogna però mettere in campo una serie di azioni concrete. La buona volontà di un pensiero deve fare i conti con le capacità e potenzialità, specie economiche, del momento. Ed ecco, allora, che in via preventiva il Dup richiama l’importanza di “studi e progettazioni preliminari in grado di attivare interventi qualificanti e strategici per la città, a valere sui finanziamenti regionali, nazionali ed europei provvedendo e ricorrendo ove necessario a professionalità esterne”.
Nel dettaglio, quali obiettivi vuole raggiungere Siracusa nel prossimo triennio? Il primo obiettivo è legato dal Comune alle infrastrutture digitali, quindi transizione digitale. “Obiettivo primario dei prossimi anni sarà dotare l’amministrazione comunale e la città di una rete di servizi digitali implementati sotto il profilo della quantità e della qualità. Siracusa è, già oggi, la terza città siciliana dopo Palermo e Catania ad essere interamente cablata per la banda larga grazie all’accordo siglato nel 2017 con Open Fiber. L’ambizione dei prossimi anni – si legge nel Documento Unico – è quella di avviare una progressiva dematerializzazione della pubblica amministrazione e al contempo creare una banca dati unica, integrata ed attendibile gestita in modo funzionale e accessibile”. Un passaggio, invero, che alla lettura sembra molto di principio ma non di semplice attuazione. Va riconosciuto che siano stati comunque compiuti passi avanti sulla strada della digitalizzazione, specie per la richiesta di certificati tramite spid e Io.
La parte più ambiziosa del Dup è dedicata alla mobilità sostenibile. Primo target: collegare centro e periferie, attraverso l’acquisto di mezzi moderni e a basso impatto: “almeno 12 entro il 2023”. E questo genererebbe in automatico “l’ampliamento e l’efficientamento del TPL” per cui è però previsto “l’affidamento esterno del servizio”. Entro il 2023 il Comune indica come obiettivo la realizzazione di parcheggi scambiatori, almeno 3. Si ma dove? Uno potrebbe essere il Mazzanti, il secondo via Elorina. Nessuna indicazione precisa, in questo senso, nel Dup. Non potevano mancare, nella previsione, “nuove piste e percorsi ciclabili (almeno 4 entro il 2023)” e “l’ampliamento e la creazione di nuove zone a traffico limitato”.
La transizione ecologica è tema di stretta attualità, come vuole affrontarlo la Siracusa 2022-2024? “La sfida può essere affrontata attraverso ulteriori azioni che riguardano: l’approvazione del Paesc; il ciclo dei rifiuti, con il potenziamento della raccolta differenziata e la realizzazione di nuova impiantistica; riqualificazione energetica di immobili pubblici (scuole – uffici – edilizia sociale); efficientamento energetico e ampliamento sostenibile del sistema di pubblica illuminazione; servizio idrico, in particolare migliorando la qualità dell’acqua pubblica e l’impatto dei reflui nel porto grande; realizzazione di percorsi naturalistici e di nuove aree verdi, come infrastrutture urbane. Tutto bello, tutto giusto. Ma a leggere uno dopo l’altro questi desiderata, si corre il rischio di ritrovarsi a sfogliare un libro dei sogni.
Per riuscire a centrare questi obiettivi, determinante sarà il ruolo degli uffici e del personale di Palazzo Vermexio. Oggi in pianta organica il Comune di Siracusa conta 689 unità. Poche per le necessità reali della macchina comunale. E allora? Nel corso del triennio 2022-2024, “un ruolo importante sarà certamente svolto dagli
interventi legati, da un lato alla integrazione di nuove risorse umane attraverso concorsi pubblici, dall’altro alla formazione e valorizzazione del personale esistente. Migliorare la qualità e la quantità del lavoro della pubblica amministrazione, dematerializzando e digitalizzando i processi, significa anche incidere sulla qualità e sui flussi di lavoro, attraverso l’ottimizzazione dei sistemi informativi e dei servizi di supporto amministrativo”. Solo poche parole per la lotta all’evasione: “forte e innovativa spinta a migliorare la capacità di riscossione dell’ente”.
Non viene sottovalutato il calo demografico in atto, “una parte significativa dei nostri giovani lascia la città per formarsi e cercare lavoro al nord o all’estero”. E allora “l’amministrazione deve puntare ad una maggiore attrattività (non solo sotto il profilo turistico) potenziando i propri servizi, connettività e processo di dematerializzazione della p.a., infrastrutture, spazi per sport, studio e tempo libero, candidandosi a diventare prestigiosa sede di formazione, consolidando i propri rapporti con università pubbliche e private, collaborando con società e associazioni sportive, proponendosi come “smart venue” per i giovani europei che desiderino lavorare da remoto in un contesto salubre e accogliente”. Manca anche in questo caso una indicazione pratica su cosa e come fare, pur in presenza di concetti alti e condivisibili.
“Una delle emergenze a cui la città dovrà porre rimedio – recita ancora il Dup, nelle sue quasi 130 pagine – è quella abitativa. Questione da affrontare, sia attraverso la creazione di nuovi spazi di housing sociale, sia in termini di riqualificazione sismica ed energetica del patrimonio immobiliare avente destinazione sociale. Investire nella riqualificazione di interi quartieri destinati prevalentemente a edilizia residenziale sociale è anche la strada per trasformare le periferie in spazi di comunità, in cui ciascuno possa sentirsi partecipe e protagonista”. In tutto questo, i cittadini cosa possono fare? “Lo sviluppo della città, sotto il profilo culturale ed economico non necessita solo di un’iniezione di fiducia nei suoi cittadini, ma di un vero e proprio patto di sviluppo sostenibile tra i diversi mondi civici, politici, sindacali e datoriali. Superare le contrapposizioni sterili e ideologiche – invita il Dup – per raggiungere obiettivi di comunità conseguiti grazie a sforzi comuni, è la direzione verso cui l’amministrazione continuerà a lavorare nei prossimi anni”. Pacificazione dopo anni, in cui, la divisione è l’odio tra “fazioni” l’ha fatta da padrone. In effetti, un nuovo clima di fiducia non guasterebbe. E l’amministrazione da prova di aver presente che il primo passo, nel recuperare il rapporto con i cittadini, dipende proprio dalle sue azioni. “La capacità di fare sintesi e di mediare tra interessi e ambizioni legittime di larghe parti di città (si pensi solo all’importanza di una visione comune sul water front e sui nuovi assetti urbanistici), si misurerà nella reale disponibilità della classe dirigente siracusana a partecipare ad un processo di vera rigenerazione culturale di ogni parte in causa. Superare le stagioni delle barricate, dei veti, dei
personalismi e trasformare il presente piano in progetto comune, è premessa indispensabile per traguardare gli obiettivi che abbiamo indicato”, spiega l’amministrazione.
E il Pnrr? Non poteva mancare un massiccio riferimento ai fondi che potrebbero davvero rivoluzionare ogni ambito della vita pubblica cittadina. Palazzo Vermexio accetta la sfida: “Il Pnrr rappresenta lo strumento attraverso il quale il Comune di Siracusa potrà affrontare le innumerevoli sfide poste dalla sua storia più recente, dal dopoguerra ad oggi. Le linee di finanziamento previste su molteplici aree di interesse – dall’ammodernamento delle reti idriche e fognarie, alla riqualificazione sismica ed energetica di scuole e alloggi popolari, dalla forestazione urbana agli interventi contro il dissesto idrogeologico, dalla digitalizzazione al ciclo dei rifiuti alla transizione energetica – in un momento storico di grande complessità in cui regnano sfiducia e disaffezione verso la cosa pubblica, rappresentano un’unica ed irripetibile occasione per la nostra città”. Per questo, l’amministrazione comunale ha recapitato un messaggio diretto a tutti gli uffici che compongono la galassia comunale, “chiamata a produrre ogni sforzo, in termini di pianificazione, programmazione e gestione, per partecipare ai bandi e ottenere i relativi finanziamenti”. Significherebbe produrre lavoro, spingere lo sviluppo e l’economia per “invertire la preoccupante tendenza dei nostri giovani a lasciare la città, in cerca di contesti più adatti alle loro ambizioni, alla loro creatività, ai loro sogni”.
Sebbene in certi passaggi rasenti il trattato filosofico, il Dup inquadra correttamente temi e obiettivi reali e avvertiti come urgenti dalla cittadinanza. Tre anni saranno sufficienti per realizzare questa ambiziosa programmazione?




Buche, il piano Tota: “entro maggio tappato il 75%”. E richiama le ditte su strada

Un piano per il ripristino delle buche nelle strade e giro di vite nei confronti dei gestori dei sottoservizi, per garantire un puntuale ripristino delle arterie nel pieno rispetto dei contratti. L’assessore ai Trasporti ha incontrato i rappresentanti delle aziende, che sono state richiamate a un maggiore controllo verso la ditte subappaltatrici ed invitate a effettuare da subito delle verifiche sui cantieri conclusi per risolvere le situazioni che mettono a rischio la sicurezza stradale.
“Richiamate” sono state Telecom Italia, Enel, Wind 3, Vodafone, Siam, Open Fiber, Fastweb e Fibercop .
L’assessore Tota ha spiegato anche come l’amministrazione intende muoversi per affrontare il problema delle buche, non solo in città ma in tutto il territorio comunale. Con lui c’erano il dirigente del settore, Jose Amato, il consulente Sebastiano Contavalle e il delegato di Epipoli, Salvatore Russo, che, assieme agli altri delegati di quartiere ha contribuito alla mappatura della situazione in città.
​«Ho detto ai gestori in maniera chiara e netta – ha riferito l’assessore Tota – che da questo momento saremo intransigenti sul rispetto degli accordi e sull’esecuzione dei lavori applicando le sanzioni previste fino a rivolgerci ai giudici. Anche i controlli giornalieri della Polizia municipale saranno più stringenti e verificheremo le segnalazioni che ci arriveranno dai delegati di quartiere e dai cittadini. L’emergenza di taluni interventi non può più essere una giustificazione per lavori fatti male e abbiamo esortato le aziende a essere più attente rispetto alle loro ditte subappaltatrici e a lavorare da subito all’eliminazione delle situazioni di pericolo. Sui tombini e sulle caditoie più datati nel tempo o realizzati da società che non esistono più, come nel caso della Sogeas, è chiaro che i lavori saranno effettuati dal Comune».
​Sul fronte ripristini, l’assessore Tota dispone di una mappatura delle diverse situazioni e ha detto di avere scelto il metodo da utilizzare per gli interventi.
​«Era importante – ha aggiunto l’assessore Tota – avere un quadro della situazione per una programmazione efficace. Fermo restando che non tralasceremo le emergenze, abbiamo deciso che ci muoveremo dalle periferie, comprese Belvedere e Cassibile oltre alle zone balneari o altre aree urbanizzate, per spostarci gradatamente verso il centro. Abbiamo previsto interventi a breve, medio e lungo periodo ma contiamo di avere entro fine maggio una situazione dignitosa nel 75 per cento della città».




Siracusa. Viadotto di Targia,Vinciullo: “Mancano anche le somme per demolirlo”

“Per l’abbattimento del viadotto di Targia mancano all’appello 345 mila euro a fronte del milione e 300 mila euro previsti dal progetto redatto dal Genio Civile”.

Vincenzo Vinciullo torna così sul tema del destino del viadotto di Scala Greca. “Manca soprattutto la parte relativa alla ricostruzione- fa notare- che rimane un obiettivo imprescindibile ai fini della Protezione Civile in caso di calamità”.

L’idea dell’ex deputato regionale, dunque, non cambia, mentre le intenzioni espresse da esponenti della Regione e dall’amministrazione comunale sembrano indirizzate verso un altro iter: demolizione e realizzazione di una viabilità alternativa.

Nei mesi scorsi si è anche parlato di una “circonvallazione di Belvedere” che dovrebbe sostituirsi all’attuale gestione della circolazione veicolare da e per la zona industriale.

“Nel Patto per il Sud, firmato ad Agrigento il 10 settembre 2016, cioè nella scorsa Legislatura-ricorda Vinciullo-  era stata prevista la demolizione e ricostruzione del Ponte di Targia per 5.878.000,00 euro.
Con Deliberazione della Giunta regionale di Governo del 8 settembre 2018, con il silenzio complice ed assordante del Sindaco della Città di Siracusa e della deputazione regionale, la somma è stata ridotta a 1.020.000 euro, uno “scippo” politico di 4 milioni 858 mila euro.
Con Deliberazione del 29 settembre 2021, infine- conclude Vinciullo- la somma è stata ulteriormente ridotta e portata a 995.000.000,00 euro, quindi un ulteriore scippo, politicamente parlando, di 25 mila euro”.