Il bel gesto di due imprenditori per gli ex lavoratori Gemar. “Questa città ha ancora cuore”

Bel gesto di due imprenditori siracusani. Colpiti dal difficile momento vissuto dagli ex dipendenti Gemar, hanno voluto donare loro una serie di prodotti alimentari per fornire così un aiuto concreto a famiglie che si sono improvvisamente ritrovate, e senza colpa, in una crisi nera. Chiusi i punti vendita, niente stipendio, arretrati e ancora nessun accesso ad ammortizzatori sociali. L’inferno per 60 lavoratori e, di rimando, per le loro famiglie.
tanta solidarietà a parole, attorno alla loro vicenda. Poca nei fatti. Motivo per cui vale doppio questo gesto, con i due benefattori che hanno scelto di restare anonimi. “Il gesto ci ha veramente stupito e ci ha fatto comprendere che ancora esiste a Siracusa gente buona e che pensa alle famiglie bisognose. Grazie”, commentano i portavoce dei lavoratori ex Gemar pronti a tornare in piazza.
Dopo la protesta sotto Palazzo di Giustizia, c’è ora in previsione un sit-in in piazza Duomo davanti all’ingresso del Municipio. “Chiederemo un segno di vicinanza e solidarietà concreta al sindaco. Non può certo darci un lavoro, ma abbiamo bisogno di vederla questa vicinanza dichiarata a parole”, raccontano ancora alcuni promotori dell’iniziativa.
Intanto, piccoli passi avanti nella vicenda relativa alla procedura fallimentare. Le novità saranno illustrate a breve ai sindacati, nel corso di una riunione. Si ipotizza che sia finalmente arrivata la possibilità per i lavoratori di iscriversi alla massa passiva del fallimento, come creditori privilegiati. Ma non sono ancora chiare le tempistiche.




Siracusa. Tutto pronto per i buoni spesa: da domani via alle istanze

Via alla presentazione delle istanze per i buoni spesa della Protezione Civile. Si tratterà di due domande distinte, una per i buoni da utilizzare negli esercizi commerciali convenzionati, l’altra per gli affitti e le utenze.
Il percorso è quello che fa seguito allo stanziamento di 500 milioni di euro da parte del Governo per andare incontro ai nuclei familiari alle prese con l’emergenza economica scaturita dalla pandemia.
Lo scorso giugno sono stati destinati al Comune di Siracusa fondi per un milione 327 mila euro circa, da destinare per il 40 per cento all’erogazione di buoni spesa e per il 60 per cento da utilizzare per il pagamento di canoni di locazione e utenze domestiche.
Una misura molto attesa nel territorio. Come per le precedenti tranches, conterà l’isee, così come il numero di componenti del nucleo familiare e conterà anche il reddito mensile.  In sintesi, si dovrebbe avere, per la linea inerente il “bonuspesa”, un minimo di 100 euro ed un massimo di 500. In questo caso, tuttavia, si prevede un numero di componenti del nucleo familiare particolarmente alto. Nel caso delle locazioni e delle bollette, invece, il minimo contributo è pari a 200 euro ed il massimo ammonta a 600 euro. Anche in questo caso, tuttavia, il tetto massimo riguarda famiglie con almeno 12 componenti.




Screening a scuola, attesa a vuoto per 160 studenti. L’Asp: “liste comunicate in ritardo”

Ha trovato un chiarimento a metà nel primo pomeriggio il “caso” che questa mattina ha fatto infuriare i genitori degli studenti della scuola Archia, plesso via Asbesta. Circa 160 giovani alunni avevano aderito allo screening scolastico con tampone salivare, programmato per questa mattina. Si sono presentati di buon mattino presso la palestra ma all’orario previsto, le 9.30, nessuna traccia del previsto screening.
Nell’attesa la tensione dei genitori è andata crescendo. Sino a quando, poco prima delle 11, i referenti Asp contattati dalla scuola si sono scusati spiegando che non era stato possibile organizzare lo screening. Il motivo? “La scuola ci ha inviato solo domenica sera la mail con le liste degli studenti che aderiscono al test. I nominativi sono fondamentali per predisporre tutte le procedure di esito e le relative comunicazioni. E domenica sera non c’era personale amministrativo in servizio per poterle prontamente caricare. Invitiamo sempre le scuole per questo motivo a consegnare le liste entro il giovedì precedente lo screening. Ci dispiace e, per quanto non sia nostra responsabilità, ci scusiamo per il disguido. Avevamo comunque proposto di riorganizzare il test, ma ci è stato risposto che non era possibile. Così abbiamo coinvolto una scuola di Avola ed una di Priolo”, spiega il responsabile del coordinamento covid dell’Asp di Siracusa, il dottore Ugo Mazzilli.
Sul punto, però, la dirigenza scolastica non concorda con la versione dell’Asp, affermando – supportata dal Consiglio di Istituto – di avere comunicato per tempo le adesioni allo screening e di aver inviato domenica sera solo delle integrazioni.

foto generica dal web




Parcheggio Mazzanti, lavori sospesi. Dialogo Comune-Soprintendenza per veloce ripresa

Lavori fermi questa mattina nel cantiere del parcheggio Mazzanti. Niente operai, niente mezzi in opera. Tutto sospeso, come disposto dalla Soprintendenza di Siracusa. Lo stop è arrivato a cavallo del fine settimana e dopo la notizia del rinvenimento di alcune tombe di epoca greca all’interno del cantiere. Anche se, ad onor del vero, la decisione di fermare momentaneamente i lavori in corso è da collegare a comunicazioni imperfette tra uffici e non meramente a questa ultima vicenda archeologica. Di fondo, si sa che quella area ospita una vasta necropoli, già nota agli archeologi della Soprintendenza i quali potrebbero fornire utili indicazioni di intervento in base alla zona oggetto di lavori.
In ogni caso, stante l’inghippo, sono già partite le operazioni di contatto tra pezzi di amministrazioni pubbliche, unite nell’intento di evitare che nuove lungaggini possano compromettere il finanziamento o la stessa parziale apertura del parcheggio Mazzanti. Lo stop ai lavori, quindi, non dovrebbe prolungarsi oltre qualche giorno di questa settimana. Al più tardi lunedì prossimo potrebbero ripartire le operazioni.
Il Mazzanti è un un multipiano interrato ideato nei tardi anni 80 e che avrebbe dovuto essere a servizio di un centro comunale direzionale mai realizzato e divenuto (come edificio), oggi, altro.




Siracusa. Covid in Soprintendenza: uffici chiusi, tre giorni di smart working

Uffici della Soprintendenza ai Beni Culturali chiusi questa mattina a Siracusa. E lo rimarranno fino a mercoledì, a causa del covid. Nel fine settimana sono emersi almeno 6 casi di contagio tra il personale, con contatti estesi a tutti gli uffici. Motivo per cui è scattata in via precauzionale la misura dello smart working.
Per notizie e comunicazioni con la Soprintendenza, per questi giorni, attivi solo i sistemi online: email e piattaforma web. Per ogni altra istanza, bisognerà attendere la riapertura, giovedì.
Non è la prima volta che il covid frena l’attività dell’importante ufficio di piazza Duomo peraltro duramente colpito durante la fase uno.




Cancellata la scritta shock contro un medico di Palazzolo. “Non presenteremo denuncia”

E’ stata “cancellata” la scritta shock apparsa ieri mattina a Palazzolo Acreide, vergata su di un muro con vernice spray rossa. “Boia di Stato” l’epiteto rivolto al responsabile del centro vaccinale della cittadina montana, il dottore Salvo Morelli.
Operai comunali hanno coperto la frase contro i vaccini (“il siero rende liberi”) con rullo e vernice. Dura condanna del gesto da parte della società civile palazzolese, sindaco Gallo in testa. Proprio il primo cittadino ha fatto sapere che non sarà presentata una denuncia sul caso. “Opera di qualche stupido”, spiega intervenendo su FMITALIA.
Nessun sospetto particolare sull’identità dell’autore del gesto. “Dibattito teso in Italia sui vaccini e Palazzolo non ne è esente. Mi hanno riferito di qualche parola fuori posto, pronunciata al centro vaccinale da chi si è sentito costretto a vaccinarsi per poter andare a lavorare. E pare che si sia sfogato sul personale presente che, ovviamente, non ha responsabilità. I medici fanno i medici”, racconta ancora Salvatore Gallo.
Poi, però, il sindaco di Palazzolo piazza una frase che rinfocola le polemiche. “So che sarò criticato, ma chi rivendica la libertà di non vaccinarsi, dovrebbe farsi altrettanto liberamente carico delle spese se dovesse finire in terapia intensiva. Ogni paziente costa ai contribuenti tremila euro al giorno”.




Sanità siciliana e Pnrr, focus in Commissione Sanità. Ternullo (FI): “Razza dica cosa vuol fare”

“La situazione dei Fondi del PNRR destinati alla sanità siciliana è troppo importante per essere gestita in modo personale. È per tale motivo che domani, in Commissione salute all’Ars, Forza Italia ha richiesto una specifica audizione dell’assessore Ruggero Razza, affinché chiarisca come intende procedere per la programmazione di tali fondamentali risorse. Un passaggio dovuto, che Forza Italia chiede con urgenza, visto che ad oggi né il Parlamento siciliano, né i sindaci né gli addetti ai lavori, sono stati minimamente coinvolti, neanche per un parere; neanche per chiedere quali siano le reali esigenze territoriali. Anche io sarò presente all’audizione, perché la sanità locale non può continuare ad essere ripetutamente ignorata o mortificata. È in balia di sé stessa. I cittadini chiedono risposte”. Lo afferma la deputata di Forza Italia all’Ars, Daniela Ternullo.




Green pass per andare alle Poste, il sindacato: “Gli operatori esposti al rischio aggressione”

Le nuove disposizioni sul green pass, ora richiesto anche per andare alle Poste per ogni operazione di sportello, rischia di pesare sugli operatori allo sportello. A loro, in diversi sportelli della provincia di Siracusa, è demandato il controllo del possesso del regolare certificato da parte dell’utente. E per il segretario provinciale della Slc Cgil, Alessandro Plumeri “questa ulteriore verifica da parte degli operatori, rallenterà la normale routine all’interno dell’ufficio postale con un allungamento dei tempi di attesa per cliente. La nuova operatività, combinata alle assenze, per infezione da Covid 19, che certo non tralascia i lavoratori postali, ci preoccupa e non poco”. Il sindacalista spiega che già adesso la situazione è tesa. “Quasi giornalmente, viene riferito di aggressioni verbali all’interno degli uffici postali, con clienti esasperati che, dopo aver atteso il proprio turno anche all’esterno, sfogano il loro disappunto con l’operatore. Adesso quell’operatore dovrà chiedergli anche il Green Pass. Non oso immaginare cosa potrebbe accadere se il cliente, non in possesso di tale documento, pretendesse di ritirare la pensione”.
Per questo la Slc Cgil chiede ai responsabili aziendali territoriali, “di implementare in sintonia con le forze dell’ordine locali, il controllo di prossimità nelle succursali di Siracusa e della sua provincia, oltre ad un diverso approccio di accesso della clientela a tutela dei lavoratori e della cittadinanza tutta”.




Green pass per andare alle Poste, ecco come funzionerà negli sportelli del siracusano

Anche per andare a ritirare la pensione alle Poste servirà il green pass. E’ una delle principali novità in vigore da domani in tutta Italia. Oltre che, chiaramente, per tutte le altre operazioni allo sportello.
Nei 25 uffici postali del Siracusano dotati di gestore delle attese, i cittadini mostreranno all’ingresso il QR Code del loro Green Pass e, una volta riconosciuto il codice, il gestore attese consentirà di scegliere l’operazione e di prendere il ticket necessario per presentarsi allo sportello.
Negli altri 22 uffici postali della provincia i cittadini dovranno mostrare il Green pass direttamente allo sportello per la verifica dell’operatore attraverso il lettore scanner che ne confermerà la validità in tempo reale, prima di procedere con i servizi richiesti.
Infine, nei prossimi giorni per i cittadini che prenoteranno l’appuntamento utilizzando le App di Poste Italiane la verifica del Green Pass sarà eseguita dalla stessa App. Per coloro che invece prenoteranno sul sito Poste.it il controllo della certificazione verde avverrà direttamente in ufficio postale.
“Grazie alle diverse soluzioni introdotte, l’accesso agli Uffici Postali sarà semplice, veloce e nel rispetto delle norme previste per contrastare e contenere la diffusione del virus COVID -19”, assicura in una nota la direzione regionale di Poste.




Siracusa. Restyling Tisia-Pitia,Gradenigo:”Puntare sugli alberi, modifiche al progetto”

“Aumentare di almeno 50cm centimetri l’ampiezza dell’aiuola prevista dalla riqualificazione di viale Tisia, (poco più di un palmo per carreggiata o marciapiede) per mettere a dimora  alberi più grandi con grandi benefici”.

La proposta/richiesta è dell’ex assessore comunale al Verde pubblico, Carlo Gradenigo, che esprime perplessità sulle dimensioni attualmente previste dal progetto.

“Le alberature stradali -ricorda l’esponente di Lealtà e Condivisione- rivestono un ruolo di grande rilevanza nel regolare il microclima urbano abbassando la temperatura dell’aria. Svolgono funzioni da filtro in grado di trattenere gli agenti inquinanti prodotti dalle auto.Attenuano l’inquinamento acustico, riducendo la percezione del rumore del traffico cittadino. L’alberatura stradale, se progettata adeguatamente, può diventare uno strumento per migliorare concretamente l’estetica della città, aumentare il valore degli immobili, ridurre i costi energetici per il raffrescamento di appartamenti e negozi e aumentare la privacy tra palazzi vicini”.

Via Tisia e via Pitia, secondo Gradenigo, possono diventare luoghi in cui questa teoria diventa pratica “ma  il progetto di rigenerazione urbana del bando periferie-aggiunge l’ex componente della giunta Italia-  prevede la creazione di una aiuola centrale di appena 50 centimetri, nella quale allocare  alberi di arancio amaro, piante il cui fine risulterebbe puramente ornamentale”.

Gradenigo invita ad una riflessione in più su questo aspetto, “per non sprecare per pochi centimetri una grande opportunità, su un progetto da sei milioni di euro. Allungare inoltre la distanza prevista tra le piante da 5 a 10 mt dimezzerebbe il numero degli esemplari necessari, liberando le somme utili e sufficienti alla sostituzione degli alberelli di arancio amaro con piante più adatte allo scopo trasformando la via in un meraviglioso viale alberato”.

Questa proposta, in realtà, non è nuova. Gradenigo l’ha già avanzata nei mesi scorsi agli uffici comunali. Torna oggi sul tema chiedendo “con forza  di valutarne a fondo la fattibilità”.