Siracusa fuori dal Cda Sac, l’affondo del Pd: “Il sindaco guardi anche alle logiche seguite per Aretusa Acque”
L’esclusione di una rappresentanza siracusana in seno al nuovo Cda della Sac è ancora tema rovente nel territorio. A prendere posizione è il Pd attraverso il segretario provinciale Piergiorgio Gerratana, che ritiene “forte e pertinente la denuncia del sindaco contro la lottizzazione e la spartizione di poltrone che esclude Siracusa dalla gestione della SAC. “L’esclusione della provincia, nonostante i dati straordinari sul turismo post-Covid che la vedono protagonista-dichiara Gerratana- è un atto di grave miopia politica. Le cifre confermano la sua premessa: Siracusa ha superato i livelli pre-pandemici, guidando la ripresa turistica regionale con oltre 1,8 milioni di presenze (dato 2024). Ignorare tale peso economico in un ente cruciale come l’aeroporto è incoerente con le esigenze del territorio. Tuttavia, il peso morale della sua critica alla politica regionale viene indebolito quando si osserva la gestione delle nomine a livello locale”. Il segretario provinciale del Pd si rivolge al primo cittadino con tono critico. “Se si lamenta di subire il trattamento della lottizzazione- osserva Gerratana- è necessario guardare alle logiche che hanno guidato la formazione del CdA di Aretusa Acque S.p.A., dove la sua amministrazione, in quanto socio di maggioranza per la parte pubblica, sostenuta dai sindaci sponsorizzati dai deputati regionali di centrodestra, ha replicato una identica spartizione di incarichi. In questo contesto, l’unica figura che si è posta come vera alternativa a questa logica di potere è stata l’opposizione: Solo il Partito Democratico (PD), con il suo Sindaco Giuseppe Stefio, si è opposto con fermezza, prendendo una posizione netta contro la lottizzazione politica delle nomine di Aretusa Acque S.p.A. e non perché tagliato fuori dalla lottizzazione stessa, ma per una questione di principio per noi inderogabile: il comitato di sorveglianza deve veramente rappresentare i cittadini ed esercitare un reale controllo pubblico sulla gestione operata dal socio privato su un bene così prezioso e fondamentale come l’acqua e il servizio idrico”. Infine un’ultima considerazione. “Il nostro territorio -conclude il segretario provinciale del Pd- ha bisogno di leadership coerenti che, per criticare efficacemente la politica regionale, dimostrino prima di tutto a livello locale di non aderire a quella stessa “nebulosa politica senza forma” nata in occasione delle elezioni del libero consorzio e concentrata solo sulle lotte di potere e sulle spartizioni”.