Ocean Viking, fine della quarantena: i migranti saranno trasferiti nei centri di accoglienza

È terminato lo stop sanitario per le persone a bordo della Ocean Viking. Gli 87 migranti e l’equipaggio della nave dell’ong Sos Mediterranee, giunti lunedì sera al porto di Augusta, sono rimasti in quarantena fino a poche ore fa, dopo l’allarme scattato per la rilevata presenza di un caso di tubercolosi.
Il personale dell’Asp di Siracusa ha eseguito su tutti il test immunologico di Mantoux. Trascorse le 48-72 ore necessarie, sono arrivate le indicazioni mediche che hanno consentito di procedere al completamento delle operazioni di identificazione e al trasferimento nelle strutture di prima accoglienza, secondo quanto disposto dal Ministero tramite la Prefettura.
Il 17enne affetto da tubercolosi, dopo i primi controlli all’ospedale Muscatello, è stato trasferito all’Umberto I di Siracusa, nel reparto di malattie infettive. Le sue condizioni sono state definite buone.
“La nave Ocean Viking è stata finalmente posta in regime di libertà sanitaria poco fa. – ha commentato il senatore Antonio Nicita, vicepresidente del Gruppo Pd in Senato che aveva nei giorni scorsi assistito alle operazioni di sbarco ad Augusta – Ringrazio per l’ascolto di questi giorni e la collaborazione mostrati, anche nella giornata odierna, la Prefettura di Siracusa, l’ASP e l’Usmaf. L’equipaggio adesso potrà finalmente scendere e la nave lasciare la rada del porto di Augusta per raggiungere il Porto di Siracusa sia per gli accertamenti assicurativi che per le indagini della Procura sull’attacco libico”.




In casa con una pistola a salve e cartucce, 38enne denunciato

Continua il contrasto al possesso illegale di armi ed esplosivi. Nel pomeriggio di ieri, un siracusano di 38 anni è stato denunciato dagli agenti delle Volanti della Questura di Siracusa per il reato di detenzione illegale di una pistola e di alcune munizioni.
I Poliziotti hanno sequestrato a casa dell’uomo una pistola a salve con 2 cartucce a salve, 6 cartucce di cui 4 a pallettoni, 7 a pallini e 5 cartucce storiche ed un bossolo storico assieme al caricatore.




Un regolamento per i rapporti tra il Comune di Siracusa e gli ETS, De Simone (FI) presenta la proposta

Il consigliere comunale del gruppo Forza Italia Damiano De Simone ha presentato una proposta di regolamento che disciplina i rapporti tra il Comune di Siracusa e gli Enti del Terzo Settore.
La proposta nasce dalla convinzione che l’associazionismo rappresenti una componente essenziale della vita civica e sociale della nostra città. “L’associazionismo è un autentico strumento di pedagogia sociale – dichiara De Simone – che educa ai valori sani di una comunità fondata su principi etici e morali. È uno spazio concreto in cui i cittadini possono partecipare attivamente alla costruzione del bene comune, dando forma alle proprie idee, mettendo a disposizione il proprio talento e contribuendo alla crescita collettiva.”
A Siracusa le associazioni operano nei quartieri, nei luoghi della cultura, nel sociale, nello sport e nell’ambiente. Così nasce, secondo De Simone, l’esigenza di dotare il Comune di uno strumento normativo chiaro e aggiornato che permetta una collaborazione trasparente, efficace e continuativa tra istituzione e società civile.
Il regolamento proposto prevede forme di collaborazione come la co-programmazione, la co-progettazione e le convenzioni, in linea con quanto previsto dal Codice del Terzo Settore. Viene inoltre introdotta la possibilità per l’Amministrazione comunale di sostenere le attività degli ETS attraverso contributi economici, concessioni in uso di spazi o beni, e altre forme di supporto concreto.
“Il mondo dell’associazionismo è uno dei luoghi più autentici da cui attingere per costruire politiche pubbliche efficaci. La partecipazione della società civile alla vita pubblica non è solo un valore democratico, ma anche un’opportunità per ricevere impulsi concreti e positivi, in grado di orientare l’azione amministrativa verso risposte più vicine ai reali bisogni delle persone”.
Attraverso questo regolamento, il Comune intende valorizzare il ruolo degli ETS come partner attivi nella gestione condivisa delle politiche locali, rafforzando il dialogo, la trasparenza e la corresponsabilità.




Si è spento padre Arnone, sacerdote inclusivo e creativo

Si è spento padre Salvatore Arnone. Il sacerdote era nato nel 1944 e nel dicembre 2012 era stato nominato parroco di Cassibile dall’allora arcovescovo Pappalardo. Funerali domani alle 16, proprio nela chiesa di San Giuseppe.
Padre Salvatore Arnone si è distinto come un sacerdote pienamente immerso nella realtà sociale e spirituale della sua comunità. Dal sostegno alle donne vittime di violenza all’iniziativa di benedire Cassibile “dal cielo”, dalla promozione dell’integrazione religiosa alla presenza solidale tra i lavoratori in difficoltà, il suo ministero è stato caratterizzato da concretezza, inclusività e creatività pastorale.
Il sindaco Francesco Italia si è recato nel pomeriggio a rendere omaggio, presso la camera ardente, a padre Salvatore Arnone.
“La Chiesa siracusana – dice – ha perso un figlio generoso nel senso pienamente cristiano del termine, aperto al prossimo, sempre pronto a tendere una mano e a dare una parola di conforto a chiunque ne avesse bisogno. Praticava e portava la parola di Dio in modo diretto, comprensibile a tutti, totalmente inclusivo e fermo nei principi così come il Vangelo chiede a chiunque si professi credente. Per la comunità di Cassibile e per i fedeli di Bosco Minniti negli anni in cui fu parroco lì, è stata una presenza importante, ma padre Salvo sarà ricordato a lungo perché è riuscito a lasciare una traccia in chiunque, credente o no, lo abbia conosciuto. La coincidenza della sua morte con la ricorrenza della Lacrimazione della Madonna è un altro segnale della imperscrutabilità del disegno divino. Alla famiglia di padre Arnone – conclude il sindaco Italia – giunga il cordoglio mio personale, dell’amministrazione comunale e di tutta la comunità dei siracusani”.
“Ha amato la Madonna delle Lacrime, l’ha servita, l’ha fatta conoscere. Ora la abbraccia in Cielo per chiedere consolazione per i figli di Dio. Buon viaggio di ritorno al Padre, caro P. Salvatore Arnone”, il messaggio di cordoglio del rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime, padre Aurelio Russo.




Trapianto con organo infetto, Civico di Palermo condannato a risarcire famiglia siracusana

Si è chiusa in via definitiva, con un accordo transattivo sulla quantificazione degli interessi, una lunga e complessa vicenda giudiziaria di responsabilità sanitaria che ha visto protagonista l’ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo.
Il Tribunale civile di Palermo, con una sentenza emessa nel 2022 e confermata in appello nel 2024, ha riconosciuto la responsabilità dell’ospedale per il decesso di un paziente originario della provincia di Siracusa. L’uomo era stato sottoposto a trapianto con un organo proveniente da un donatore affetto da epatite C. Secondo i giudici, i sanitari avrebbero erroneamente classificato il paziente come già portatore del virus, omettendo inoltre l’espianto dell’organo una volta constatato l’insuccesso dell’intervento.
La decisione, ormai passata in giudicato, ha accertato il nesso causale tra le condotte colpose del nosocomio e la morte del paziente, riconoscendo alla famiglia un risarcimento milionario per i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti. Determinante, in fase processuale, è stato il lavoro peritale che ha confermato l’origine iatrogena dell’infezione e sottolineato come l’utilizzo di un organo da donatore HCV positivo non sarebbe stato giustificato neppure nel caso in cui il paziente fosse stato realmente affetto dal virus, trattandosi di pratica da riservare solo a condizioni estreme e in assenza di alternative.
La famiglia, assistita dall’avvocato Cesare Gervasi del Foro di Siracusa, ha potuto dimostrare la responsabilità dell’ospedale grazie a un’accurata ricostruzione tecnica, supportata da una perizia medico-legale firmata dal professor Orazio Cascio e dal dottor Fortunato Stimoli.
I familiari su dicono ora soddisfatti per una battaglia giudiziaria che non aveva soltanto l’obiettivo di ottenere giustizia per la perdita subita, ma anche di far emergere un grave episodio di malasanità.

Foto archivio




Urla e si dimena sull’altare della Madonnina, arriva la Polizia. Altro caso dopo il Pantheon

Momenti di tensione, ieri pomeriggio, al Santuario della Madonna delle Lacrime e paura per le sorti del quadretto al centro della prodigiosa lacrimazione di Maria.
Poco prima dell’inizio della Messa presieduta dall’Arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto per invocare la salute e la guarigione di mons. Giuseppe Costanzo, dopo il grave incidente domestico che lo ha coinvolto, un uomo si è introdotto all’interno della basilica, in quel momento gremita di fedeli. Il giovane, di origini nigeriane, ha velocemente raggiunto l’altare e, ponendosi a pochi centimetri dal quadro di Maria, ha iniziato dimenarsi e ad urlare nella sua lingua, allarmando parecchio i presenti, numerosi anche perché queste sono le giornate dedicate alla celebrazione dell’anniversario della lacrimazione di via degli Orti. L’uomo aveva in mano una chiave da meccanico e, mentre si muoveva all’interno dell’edificio, avrebbe anche urinato lungo le scale di accesso. Immediato e inevitabile il timore che stesse per accadere qualcosa di simile a quello che pochi giorni fa si è verificato al Pantheon, quando un altro giovane, un 36enne nigeriano, ha distrutto il tabernacolo colpendolo con l’asta che regge il dispenser dell’igienizzante posto all’ingresso della chiesa. Fortunatamente, ieri pomeriggio nulla è stato toccato. Don Aurelio Russo, Rettore del Santuario, ha tentato di dissuadere il giovane,in presunto stato di alterazione, e di riportarlo alla calma. L’uomo, che continuava a urlare e a muoversi in maniera scomposta, è stato infine bloccato dagli uomini delle Volanti, che lo hanno poi condotto in questura. Inutili i tentativi di riportare alla tranquillità l’uomo. Si è, pertanto, reso necessario sottoporlo a Tso, il trattamento sanitario obbligatorio. Avendo reagito anche contro gli agenti, l’uomo è stato,inoltre, denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. L’ennesimo episodio, a distanza di pochi giorni, che si verifica all’interno di un luogo di culto, pone un interrogativo circa la necessità di individuare maggiori misure di protezione, in questo caso del quadretto che raffigura la Madonna.




Tornano i cassonetti stradali, Pd e FdI contro Palazzo Vermexio. Cavallaro: “Ci vuole l’esercito”

“Non riescono a gestire l’emergenza igienica e sanitaria, non riescono a gestire le utenze sommerse e allora tornano indietro rimettendo i cassonetti in strada. Il sindaco e l’assessore vogliono ghettizzare il rione Mazzarona, facendo un’azione anacronistica, ammettendo il fallimento sul tema dell’igiene urbana e non dando attenzione al quartiere”. Il gruppo consiliare del Pd di Siracusa parte all’attacco sulla decisione dell’amministrazione comunale – definita temporanea – di sospendere le regole della differenziata in largo Luciano Russo e via Decio Furnò, dove sono tornati in strada cassoni per la raccolta di ogni tipo di rifiuto, senza differenziazione.
“Rimettendo i cassonetti indifferenziati in strada, ci sarà solo più sporcizia e più incuria, con il risultato devastante di rimanere stagnanti sull’aumento della percentuale di differenziata in città, comportando, infine, il drastico passo indietro sulla lotta all’evasione della tari”, spiegano Milazzo, Greco e Zappulla. “Non si amministra così la città e non si costringono i cittadini a tornare indietro di decenni solo perché emerge l’incapacità dell’amministrazione a governare la città”, il loro affondo. “Nessuno sforzo di programmazione, nessuno sforzo di controllo, nessuna volontà educativa. Soprattutto nessuna volontà di cambiare e di progredire. L’amministrazione Italia si dedica ad un ritorno all’indifferenziata nella raccolta dei rifiuti urbani. Anche su questo dimostrano di essere incompetenti e di non avere idee di come si amministra”.
Nessun accenno però alla scarsa partecipazione di molti cittadini di quelle zone al rispetto di regole basilari di convivenza e decoro. Un atteggiamento che finisce per penalizzare soprattutto tutti quei residenti (e contribuenti) per bene che – sempre in quelle aree – fanno correttamente la loro parte.
Anche il capogruppo di FdI, Paolo Cavallaro, è duro sulla decisione di Palazzo Vermexio. “Una resa all’inciviltà, alla delinquenza, agli arroganti, a chi vive nel disprezzo assoluto di ogni regola del vivere civile. Una resa che avrà effetti negativi verso troppi cittadini incivili che, da ogni parte della città, si recheranno presso i cassonetti stradali per gettare qualsiasi cosa, a danno degli obiettivi che l’Amministrazione stessa ha provato a raggiungere con le isole ecologiche e ccr fissi e mobili”, il suo giudizio.
“I cittadini onesti e perbene della Mazzarona pretendono lotta seria e costante alle discariche abusive, all’evasione Tari e alle ingenti morosità dei canoni abitativi. Più volte abbiamo chiesto al Sindaco di chiedere aiuto a tal fine al Prefetto e alle Forze dell’ordine, più volte abbiamo chiesto di portare in consiglio comunale una proposta efficace di contrasto all’ evasione fiscale, anche esternalizzando il servizio in forma mista pubblica/privata, ma abbiamo letto nelle poche parole di risposta approssimazione e sottovalutazione del problema.
Non esiste per la Mazzarona un piano di sviluppo commerciale e culturale, i giovani non dispongono di alcun luogo ricreativo e la biblioteca comunale di via Barresi resta, indomita, come la ginestra di Leopardi, solo faro di speranza di un riscatto culturale, sociale e commerciale mai avviato”, prosegue Cavallaro.
“Ci auguriamo che il ritorno alla raccolta stradale sia soltanto un rimedio provvisorio che, comunque, non condividiamo. Ci auguriamo che si metta in moto un’operazione seria di censimento di tutte le utenze in ogni condominio, tenuto conto che troppi sono gli edifici privi di amministratore e non forniti di carrellati e mastelli, sin dall’ origine o perché barbaramente dati a fuoco. Ci auguriamo che venga finalmente avviata un’imponente attività informativa e persuasiva sulla raccolta differenziata in tutta la città e venga avviata finalmente la raccolta puntuale che premia i cittadini che meglio differenziano. Il Sindaco chieda l’intervento dell’esercito in funzione preventiva e di controllo, apra un percorso di speranza in un cambiamento”.




Incendio di sterpaglie sul costone dei monti Climiti, Vigili del Fuoco e protezione civile domano le fiamme

È stato domato l’incendio di sterpaglie divampato nelle scorse ore sul costone dei monti Climiti, nei pressi dello svincolo Priolo/Floridia. Sul posto sono intervenute due squadre dei Vigili del Fuoco e due della Protezione Civile di Priolo, che hanno incontrato non poche difficoltà a causa del vento e dei punti difficilmente raggiungibili. Trattandosi di una zona rocciosa, infatti, l’accesso alle aree più critiche è risultato complesso e si è reso necessario procedere a piedi con i battifuoco, operando da più fronti.




Cocaina sul ciglio della strada sulla SS114, la Guardia Costiera sequestra oltre 4kg

La Guardia Costiera di Augusta sequestra 4,276 kg di cocaina. Nel corso della scorsa notte, presso la strada statale 114 “Orientale Sicula”, durante lo svolgimento delle attività di controllo sul territorio disposte dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Catania, un’autopattuglia della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta ha notato la presenza di quattro involucri sul ciglio della strada, al di là del guard-rail.
I militari hanno così provveduto al recupero e hanno potuto constatare che al loro interno vi era una sostanza solida di colore bianco, riconducibile alla cocaina.
Rientrati al Comando di appartenenza, il personale ha provveduto ad effettuare la pesatura delle confezioni, ognuna di circa un chilogrammo, per un totale di 4,276 kg, e ad informare l’Autorità Giudiziaria competente.




Nuovo Mercato Ittico, a quasi un anno dall’inaugurazione struttura ancora chiusa

Era il 26 settembre dell’anno scorso, su Siracusa, che ospitava in quei giorni il G7 Agricoltura e Pesca, era puntato lo sguardo del mondo. Quale migliore occasione per inaugurare, dopo vent’anni, il nuovo e riqualificato Mercato Ittico. Sembravano imminente la sua riapertura, l’avvio delle attività e, prima ancora, l’affidamento al gestore che se ne sarebbe occupato. Cerimonia partecipata, struttura affollata, soprattutto dai rappresentanti delle associazioni che operano nel mondo della pesca, da decenni in attesa di poter contare su un mercato ittico efficiente e in linea con gli standard attuali.
E’ passato quasi un anno ma la struttura di Largo Arezzo della Targia rimane chiusa. La fase di affidamento non si è ancora conclusa, nonostante lo scorso giugno sembrasse questione di ore. Il nuovo mercato ittico fu inaugurato dal sindaco, Francesco Italia e dal suo vice, Edy Bandiera, che da assessore regionale, a suo tempo, si impegnò affinché arrivasse il finanziamento, poco meno di 3 milioni di euro, fondi Feamp dell’Unione Europea. Di questi, 1,7 milioni sono stati spesi per un profondo restauro edilizio, 750 mila circa il costo dell’impiantistica. La struttura è stata interamente cablata, dotata di
Il nuovo mercato è dotato di 6 celle frigorifere, diverse per dimensioni e per capacitaà di raffreddamento, di carrelli, banconi e attrezzature, funzionali alle diverse attività che vi saranno svolte, e può produrre fino a 2 tonnellate al giorno di ghiaccio. La lavorazione, la trasformazione e la commercializzazione del pesce saranno effettuate ciascuna in vani dedicati e già attrezzati. La vendita del pescato, oltre che all’ingrosso e al dettaglio, avverrà tramite aste telematiche. Per garantire questa possibilità, oltre alle dotazioni tecniche, è disponibile un sito internet che sarà riempito di contenuti dal gestore.
Il mercato ittico potrà restare aperto 24 ore su 24. La vendita all’ingrosso si svolgerà fino alle 7, poi si passerà a quella al dettaglio e al commercio dei prodotti gastronomici e lavorati. Inoltre i progettisti hanno previsto la possibilità di somministrare cibi preparati a base di pesce. Per questo c’è una zona bar e cucina e spazi che possono essere utilizzati per la consumazione dei piatti: una terrazza e un’area esterna su via del Porto Grande con impianti idrico ed elettrico.
A quasi un anno dall’inaugurazione, tuttavia, si parla ancora al futuro, nonostante sia stata presentata un’unica offerta, quella della “Mare Blu Moscuzza”
L’affidamento avrà una durata di nove anni e, come previsto dal bando, dovrà trattarsi di “una gestione sostenibile delle risorse ittiche”, capace di assicurare “la promozione della pesca locale e la tutela dei diritti dei lavoratori” oltre che “un adeguato controllo sanitario”. Il valore della concessione è stato stimato in 29,4 milioni di euro (oltre iva).
Tra i requisiti richiesti, un fatturato globale maturato nel triennio precedente alla presentazione dell’offerta non inferiore a 3 milioni di euro (iva esclusa), “almeno in uno dei settori che compongono tutta l’intera filiera ittica”. Fondamentale vantare un’esperienza decennale nel settore dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (commercializzazione e trasformazione).
Visto che un solo soggetto si è proposto, è venuta meno la necessità di valutare l’offerta economica più vantaggiosa. Il passaggio fondamentale per la commissione di gara riguarda quindi l’adeguatezza e la sostenibilità del piano economico-finanziario. Il canone annuo indicato come base di gara ammonta a 19.424,22 euro. L’auspicio di vedere il nuovo mercato ittico operativo entro l’estate sembra sfumata. Resta la speranza di un’attivazione entro il prossimo autunno. L’assessore Edy Bandiera torna sull’argomento e ribadisce alcuni aspetti, già sottolineati nei mesi scorsi. “Il bando aveva scadenza 31 gennaio- ricorda Bandiera- Regolarmente si è insediata una commissione, composta da dirigenti e funzionari comunali,al contempo impegnati sui finanziamenti della Fua, che ha delle scadenze strettissime. La commissione- ammette- ha pertanto lavorato a rilento ed il suo lavoro è ancora in corso. E’ probabile che venga riconvocata nei prossimi giorni. Auspichiamo che si tratti della riunione definitiva. Ovviamente- puntualizza il vicesindaco- la parte politica dell’amministrazione comunale ha completato il suo lavoro con la pubblicazione del bando. Attendiamo adesso la conclusione di un iter che è sicuramente delicato e in ogni caso a questo punto di esclusiva natura burocratica”