Lotta tra la vita e la morte l’operaio 54enne caduto da un palo telefonico al Plemmirio

Rimangono gravi le condizioni dell’operaio vittima di un incidente sul lavoro a Siracusa. Il 54enne originario di Randazzo (Ct) è ricoverato in rianimazione al Cannizzaro di Catania, dove è stato trasferito in elisoccorso dopo la caduta del palo telefonico su cui stava lavorando in zona Plemmirio. I medici si sono riservati la prognosi sulla vita, confermando il codice rosso.
Intanto, la Polizia ha ricostruito quanto accaduto ieri pomeriggio. L’uomo era regolarmente imbracato e stava lavorando in quota per conto della ditta che si sta occupando di sostituire i pali telefonici ammalorati, dopo i danni del maltempo dello scorso ottobre. Improvvisamente, il palo su cui era all’opera, avrebbe ceduto alla base, rovinando al suolo e trascinando con sè lo sfortunato operaio. Una caduta rovinosa, prima lo schianto con il guardrail a bordo strada e quindi l’asfalto.
Le condizioni dell’uomo sono subito apparse disperate ai primi soccorritori, giunti in ambulanza. E’ stato allora allerto l’elisoccorso per il trasferimento a Catania.




Migranti bloccati perchè senza Green Pass: trasferiti da Siracusa dopo tampone negativo

Hanno lasciato Siracusa ieri sera i 13 migranti rimasti bloccati a Siracusa, dopo lo sbarco ad Augusta. Seppur espulsi, erano privi di Green Pass e non potevano quindi lasciare il Paese con le regole vigenti per i mezzi di trasporto.
Sono stati ospitati per alcuni giorni in una tenda appositamente allestita al Parcheggio Von Platen. La struttura non è ancora stata smontata ma i volontari entreranno in azione nelle prossime ore.
I 13 giovani migranti, dopo essere stati sottoposti a tampone, negativo, sono stati condotti, a bordo di più mezzi privati, in un centro di accoglienza nella zona di Enna, accompagnati da una volontaria.
Una volta raggiunto il centro che li accoglierà, ai 13 giovani, ganesi e senegalesi, sarà somministrato il vaccino Anti-Covid. Per loro è stata avviata la pratica per la protezione internazionale. Un lavoro, dall’accoglienza in “emergenza” a tutti i passaggi successivi, condotto da diversi soggetti: le associazioni di volontariato, il Comune, con gli assessorati alle Politiche Sociali e ai Vigili Urbani, l’Asp e la Prefettura.
“Una vicenda complessa- commenta l’assessore alle Politiche Sociali, Concy Carbone- che per fortuna si è conclusa nel migliore dei modi. Quando si lavora tutti insieme, il risultato è assicurato”.




Contagi in aumento, il sindaco di Melilli chiude per sanificazione scuole e uffici pubblici

Uffici e strutture pubbliche chiuse fino al 25 gennaio a Melilli. Decisione del sindaco, Giuseppe Carta, che ha disposto le attività di sanificazione, derattizzazione e disinfestazione al municipio, nelle delegazioni di Villasmundo e Città Giardino, nelle scuole e in tutte le strutture sportive, inclusa la piscina comunale.
Un’ordinanza firmata dal primo cittadino prevede questi interventi per sei giorni a partire da oggi.
A motivare la scelta, “il fenomeno in crescita dei casi di positività al Covid-19 registrato nell’ultimo mese- spiega Carta- e la necessità periodica di derattizzare e disinfestare i locali. L’ordinanza è stata condivisa con  i dirigenti scolastici, con i dirigenti del comune di Melilli e con i delegati delle frazioni al fine di rendere sicuri e sani i luoghi frequentati dai nostri concittadini”.




Focolaio covid in carcere ad Augusta: altri 19 positivi, 46 in totale. “Ampio screening”

Altri 19 detenuti nel carcere di Augusta sono risultati positivi al covid. In precedenza, il computo dei contagiati aveva fatto registrare, nei giorni scorsi, un totale di 27 positivi. Un dato ora da aggiornare, secondo quanto riferisce il sindacato di Polizia Penitenziaria Sippe, che riporta gli aggiornamenti relativi all’ultimo screening disposto all’interno della struttura di detenzione.
Il focolaio scoppiato in carcere sta notevolmente appesantendo la struttura, alla luce della necessità di isolare i positivi – per ragioni sanitarie – ed il loro costante aumento di numero. Sebastiano Bongiovanni, dirigente nazionale del Sippe, rilancia la richiesta di tamponi per tutto il personale nel tentativo di arginare la diffusione del contagio anche tra gli agenti in servizio. Dal Provveditore regionale sarebbe stata inoltrata una richiesta di maggiori informazioni e chiarimenti all’amministrazione del penitenziario di Augusta.
Intanto oggi scatta l’obbligo di green pass per le visite dei parenti ai detenuti.




A Sortino in classe con la ffp2 e un modulo per sollevare la scuola “da ogni responsabilità”

L’iniziativa è partita dalle famiglie di alcuni alunni ed in poche ore è stata condivisa da tanti, rimbalzando tra le chat di scuola ed i famosi gruppi mamme, fino a diventare un piccolo “caso”. Al centro della storia c’è un modulo di autodichiarazione, con cui i genitori degli studenti del comprensivo Columba di Sortino “liberano” la scuola da ogni responsabilità che potrebbe derivare dall’utilizzo in classe, da parte dei ragazzi, di mascherine ffp2 in luogo delle semplici chirurgiche.
“Non è una decisione o una richiesta della scuola, sono i genitori che per scrupolo hanno optato per questo modus operandi, volendo ulteriormente proteggere i figli dal virus con la ffp2. Posso solo dire che il Cts suggerisce per gli studenti più giovani l’utilizzo delle mascherine chirurgiche a scuola”, spiega cordiale la dirigente scolastica, Gloriana Russitto.
Sorpreso dalla curiosità suscita dall’iniziativa è invece Sebastiano Garro, rappresentante dei genitori del Columba. Sua la primogenitura di questo modulo che solleva la scuola da ogni responsabilità. “Sono sorpreso si. Credo che di questi tempi ci siano problemi ben più seri. Noi genitori vogliamo solo proteggere i nostri figli dal rischio contagio, per come possiamo. Nei giorni che hanno preceduto la ripresa in presenza delle lezioni – racconta – tante mamme e tanti papà mi hanno chiesto cosa fare, se era possibile dotare i figli di ffp2 e se servisse una qualche autorizzazione particolare. Di fronte a qualche momento di confusione, ho pensato di uniformare ad un unico schema tutta la gestione della vicenda, anche per semplificarla, ed ecco che così è nato il modulo. I genitori possono usarlo come anche scegliere di non farlo. Non è imposto e non è richiesto dalla scuola”.
Diversi alunni del comprensivo Columba sono entrati in classe oggi con la loro ffp2. Su 740 iscritti, sono una ventina i positivi e poco meno di dieci gli studenti in isolamento perchè contatto di positivi. Cinque i docenti bloccati dal virus. Dati in linea con le altre scuole del siracusano.




Evaso dai domiciliari a Librino, arrestato a Lentini: curioso il tentativo di “nascondersi”

Un pregiudicato catanese 39enne è stato arrestato dai Carabinieri a Lentini. Era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Caltagirone.
Da giorni l’uomo – sottoposto ai domiciliari a Librino – non veniva trovato in casa. Le indagini svolte dalle Stazioni di Lentini e di Librino (CT) hanno consentito di individuarlo nel centro agrumicolo siracusano. A bordo di un grosso fuoristrada, al momento del controllo, ha tentato di nascondersi sdraiandosi sul sedile posteriore del veicolo. L’uomo è ritenuto responsabile di una serie di furti aggravati commessi nella provincia etnea e per i quali dovrà espiare poco più di cinque anni. E’ stato condotto in carcere a Noto.




Immigrazione clandestina: 43enne egiziano arrestato dopo quarantena su nave Azzurra

Si trova in carcere a Noto il 43enne egiziano arrestato dalla Squadra Mobile di Siracusa. Terminata la quarantena a bordo della nave Azzurra, nella rada di Augusta, è stato arrestato su provvedimento emesso dalla Procura di Taranto. L’uomo, infatti, era stato condannato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e tentata violenza privata commessi nel 2014. Deve scontare una pena di 3 anni e 11 giorni.
Era sbarcato clandestinamente nel porto di Roccella Jonica (RC), l’8 gennaio scorso e trasferito a bordo della grande nave per trascorrervi la quarantena da Covid-19.




Siracusa e parte della provincia in arancione fino al 26 gennaio

Siracusa e 15 città della provincia restano ancora in zona arancione. Lo dispone una nuova ordinanza della Regione che prolunga fino al 26 gennaio il provvedimento, disposto ala luce dei numeri del contagio che restano ancora alti.
Insieme al capoluogo, restano in arancione Solarino, Augusta, Canicattini Bagni, Avola, Priolo Gargallo, Carlentini, Noto, Francofonte, Palazzolo Acreide, Rosolini, Lentini, Melilli, Pachino, Floridia e Sortino.
Con la stessa ordinanza, altri 11 Comuni siciliani finiscono in “zona arancione” da venerdì 21 gennaio sino al 2 febbraio (compreso). Si tratta di Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica, Modica, Pozzallo, Ragusa, Santa Croce Camerina, Scicli e Vittoria, in provincia di Ragusa, e di Aragona nell’Agrigentino. Lo dispone l’ordinanza appena firmata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, su proposta del dipartimento regionale Asoe, per contenere i contagi da Coronavirus.




Covid: 935 nuovi positivi nel siracusano, terzo giorno di flessione nel capoluogo

Sono 935 i nuovi casi covid rilevati in provincia di Siracusa nelle ultime 24 ore. Continua la flessione del contagio nel capoluogo: a Siracusa città sono 4.341 gli attuali positivi, 43 in meno rispetto ad ieri. È il terzo giorno consecutivo con più guariti che nuovi positivi. Sono 57 i siracusani del capoluogo ricoverati per covid all’Umberto I: 52 in regime ordinario, 4 in terapia intensiva. In isolamento fiduciario solo 108 persone. Questi dati sono relativi alla sola città di Siracusa.
In Sicilia sono 8.133 i nuovi casi di covid, a fronte di 46.517 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 190.802 (+6.664). I guariti sono 1.426, 43 i decessi. Negli ospedali ci sono 1.556 ricoverati (-3), 170 in terapia intensiva.
Quanto alle singole province, questi i numeri di oggi: Palermo con 2.243 nuovi casi, Catania 1.623, Messina 586, Siracusa 935, Trapani 445, Ragusa 896, Caltanissetta 590, Agrigento 632, Enna 183.




Covid, report regionale: la provincia di Siracusa col più alto tasso di nuovi positivi

Nuovo bollettino settimanale dell’Osservatorio Epidemiologico regionale. In Sicilia, nella settimana tra il 10 e il 16 gennaio, si registrano 69.506 nuovi casi positivi al test antigenico o molecolare, con la curva epidemica sostanzialmente stabile rispetto al picco della settimana precedente, e un’incidenza cumulativa settimanale pari a 1.436 nuovi casi ogni 100.000 abitanti.
Il tasso di nuovi positivi più elevato si è riscontrato nelle province di Siracusa (1966/100.000 abitanti), Caltanissetta (1928/100.000), Catania (1670) e Ragusa (1665).
Le fasce d’età che hanno sostenuto la curva epidemica risultano quelle tra i 14 ed i 18 anni (1972).
La maggioranza dei pazienti in ospedale nella settimana in esame risulta non vaccinata (75,9% in area medica e 84,4% in terapia intensiva) o con ciclo vaccinale non completo (9,7% area medica e 5,8% terapia intensiva).
Per quanto riguarda la campagna vaccinale ha completato il ciclo primario l’83,83% del target di popolazione regionale.
Continua il trend positivo dell’incremento delle prime dosi: nella settimana dal 12 al 18 gennaio si è registrato un aumento del +20,23% rispetto alla settimana precedente. Il dato, disaggregato per fasce di età, evidenzia una lieve flessione nella fascia 12-19 (-7,77%).
Con riferimento alla fascia d’età 5-11 anni, i vaccinati con una dose si attestano al 20,64% del target regionale. Tra i bambini, 8.368 pari al 2,70% risultano con ciclo primario completato.
Dal 10 gennaio rientra nel target delle terze dosi la fascia 12-15 anni e si è ridotto a 120 giorni il termine dopo il quale, dal completamento del ciclo primario o dall’ultima infezione da covid-19, è possibile effettuare la terza dose. Finora complessivamente i vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono 1.760.473.