Incidente sul lavoro al Plemmirio: operaio precipita da palo telefonico, è grave

Sono critiche le condizioni dell’operai precipitato questo pomeriggio da un palo della linea telefonica a Capo Murro di Porco, zona Plemmirio, a Siracusa. Nella zona sono in corso i lavori di sostituzione degli elementi a rischio crollo dopo l’ultima ondata di maltempo. L’uomo stava lavorando proprio su uno dei pali, con ordinaria imbracatura. Per cause non ancora chiare, è improvvisamente rovinato al suolo, finendo con la schiena contro il guardrail e poi sull’asfalto.
Le sue condizioni sono subito apparse serie. E’ stato infatti richiesto l’intervento dell’elisoccorso per un trasferimento urgente in struttura specializzata a Catania. Sul posto è intervenuta anche la polizia.




Ficara (M5S): “Via Elorina, progettare qui la nuova Siracusa che vede il mare”

“Siracusa è una città sul mare ma che non vede il mare, un paradosso urbanistico a cui, adesso, si può rimediare. Partendo dall’apertura del ministero della Difesa sulla parziale smilitarizzazione dell’area dell’Aeronautica di via Elorina, abbiamo la possibilità di inaugurare una nuova fase, guardando con ambizione al desiderato waterfront e alla Siracusa del futuro”. A dirlo sono i parlamentari del M5S Paolo Ficara, Filippo Scerra, Pino Pisani, Stefano Zito e Giorgio Pasqua che commentano così gli ultimi sviluppi dopo la importante novità dei giorni scorsi.
“Nel corso degli ultimi tre anni, ho seguito la complessa vicenda a Roma impegnandomi nel canalizzare le istanze condivise da ampi pezzi di società civile siracusana”, sottolinea Paolo Ficara autore di diverse interrogazioni parlamentari sul tema della parziale smilitarizzazione di quell’area e di un preliminare incontro con lo stesso sottosegretario.
“Le parole dell’onorevole Mulè sono state importanti, hanno segnato una svolta verso la possibilità di progettare con ambizione la rinascita di questa sezione di Siracusa che raccorda la parte sud del capoluogo con il centro storico, lungo un’ala del porto Grande. Semmai ve ne fosse di bisogno, invito l’amministrazione comunale di Siracusa a cogliere al volo questa occasione unica: si avvii senza indugio il tavolo di confronto con l’Aeronautica per sbloccare l’utilizzo delle aree, tramite eventuali compensazioni. Abbiamo, ognuno per suo ruolo, la possibilità di disegnare una nuova Siracusa per le generazioni a venire. Una Siracusa moderna e sostenibile, e non più da mare vietato o con bene paesaggio a disposizione di pochi. Qui si deve puntare forte, per dare nuovo sviluppo e occupazione stabile, recuperando tutta quella vasta porzione di territorio che passa dalla ex Marina di Archimede, l’ex Spero, i capannoni e certamente anche, ma non solo, la zona oggi di pertinenza dell’Aeronautica”, conclude Paolo Ficara.




Waterfront Elorina, che fare? “No a palazzi, nuovo rapporto tra Siracusa e il suo mare”

“Un grande progetto di riqualificazione dell’ingresso Sud di Siracusa, che adesso può includere anche l’area dell’Aeronautica, che potrà essere il luogo in cui la città torna in relazione con il suo mare”.

A questo pensa il presidente di Ance Siracusa, l’associazione dei costruttori, Massimo Riili. Dopo il sopralluogo del sottosegretario alla Difesa Mulè, l’idea di avviare un nuovo percorso, che riporti buona parte di quell’area alla città sembra essere quella dominante.

“A nome di  Ance e Confindustria-spiega Riili- ho fatto presente che da più di un anno lavoriamo, con una convenzione con il Comune, l’Iacp, la Facoltà di Architettura, ad un progetto di riqualificazione dell’ingresso Sud della città. Sono già state formulate diverse ipotesi ma restava il buco nero di questo spazio che sembrava intoccabile. Dopo l’incontro di due giorni fa, tuttavia, il quadro è radicalmente cambiato e potrebbe essere cambiato anche per l’area in cui una società aveva collocato il progetto di realizzazione del porto turistico, visto un pronunciamento del Tar a questo proposito, azzerando di fatto la concessione demaniale di quello specchio acqueo e della parte costiera.
Riili sembra ottimista. “Il sottosegretario- prosegue- ha garantito l’intenzione di cedere buona parte di quell’area, a due condizioni: che siano date in alternativa delle aree in cui possano allocare le loro strutture essenziali e che il progetto sia di respiro importante. Queste condizioni saranno valutate già da domani. il sindaco, Francesco Italia, infatti, ha chiesto un incontro di natura tecnico per cominciare a lavorare fin da subito. Quello che si apre è un panorama straordinario. Stiamo parlando di un luogo di una bellezza mozzafiato, che i siracusani devono avere d disposizione”.
Sembra essersi creato, insomma, un fronte comune, almeno in questa fase e nelle intenzioni espresse. Il resto sarà chiaro man mano che le ipotesi verranno fuori e quando si arriverà, dunque, alla definizione dell’idea finale.
“Se non si propongono scelte oscene, qualunque cosa è meglio di adesso- dice Riili- Dobbiamo deporre le armi, fidarci e lavorare insieme. Noi siamo interessati, da cittadini e ovviamente per le imprese edili e tutto ci starebbe bene. Nessuno potrebbe mai proporre la costruzione di un palazzo, su questo possiamo già essere chiari, le normative non lo consentirebbero in nessun caso. Un aspetto che può consentire a tutti di partire senza inutili contrapposizioni”. Infine un auspicio. “Dobbiamo fare presto. Noi aiutiamo la politica, che però si deve svegliare- conclude Riili- Abbiamo cominciato, prima non c’era nemmeno questo. Mettiamocela tutta”.




Cantieri stradali e i controlli mancanti, Civico4: “Uno dei motivi per cui strade colabrodo”

“Irregolarità nei cantieri avviati in città. Quanto prescritto dal regolamento comunale in materia di scavi su strade e spazi pubblici spesso non verrebbe osservato”. E sarebbe questa una delle cause che gravano sulle condizioni dell’asfalto cittadino, secondo l’analisi di Civico4.
Per Michele Mangiafico, alla guida del movimento politico, “la classe dirigente della città sarebbe da considerare responsabile della mancata osservanza delle disposizioni contenute nel regolamento, perché dai sopralluoghi effettuati emerge chiaramente una negligenza nell’attività di controllo: nel corso dei lavori, al termine e dal punto di vista dell’indennizzo in caso di lavori non eseguiti a regola d’arte”.
In una lunga nota, Civico4 spiega che una delle negligenze principali riguarda l’applicazione di quanto previsto dall’articolo 10 del regolamento, ovvero la corretta segnaletica. Questa deve non solo avvisare circa la presenza di lavori su strada ma anche informare sull’oggetto dell’intervento, l’ente concessionario, la ditta esecutrice e la durata dei lavori. E queste indicazioni mancano, secondo Civico4, nei cantieri di viale Tisia, viale dei Lidi, via delle Muse.
Per quanto riguarda il ripristino della sede stradale, al termine dei lavori, l’art. 11 dispone l’obbligo – alle ditte che effettuano gli scavi – di ripristinare il piano stradale “perfettamente alla pari con il piano viabile laterale esistente, onde evitare la formazione di dossi o cunette e nel rispetto delle prescrizioni riportate nell’autorizzazione”. Nel ripristino devono essere rispettate le quote dei tombini dei vari servizi, pubblici o privati, e le caditoie stradali, restituendole perfettamente in piano con la pavimentazione stradale.
Per Civico4 è più di un sospetto il fatto che questa prescrizione non venga fatta rispettare e neanche verificata.
“L’Amministrazione comunale – dice Mangiafico – ha delle precise responsabilità se ciò non è avvenuto. Nel regolamento si parla infatti di sopralluogo di verifica e di verbale di esecuzione regolare dei lavori di ripristino da sottoscrivere al termine”. Adempimenti, anche questi, che sarebbero però rimasti solo su carta.
Per dare una misura della situazione, Civico4 ha anche reso pubblico un ampio reportage fotografico relativo a cantieri e lavori su via Tucidide, via Paolo Caldarella, via Sanremo, via Senigallia, via Luigi Maria Monti, via Orione, via Perseo, l’area ex aula bunker. “La sensazione è che avvenga l’esatto contrario di quanto dice il regolamento, con strade lasciate in condizioni pessime e che potranno determinare problemi alle auto dei concittadini senza alcun intervento dell’attuale amministrazione comunale”, dice Michele Mangiafico. “Il sindaco si è addirittura vantato di alcuni lavori di scavo in città, senza fornire evidenza delle condizioni in cui le strade cittadine siano state ripristinate. Ma è consapevole dello stato di degrado delle strade in città e del fatto che gli stessi regolamenti comunale addebitano tra le principali cause di questo stato proprio i lavori di scavo e il mancato ripristino a regola d’arte? Oppure – conclude Mangiafico – dovremmo piangere le lacrime del coccodrillo quando non ci saranno i soldi per manutenere tutte le strade comunali o, peggio ancora, lo troveremo tra gli ipocriti oppositori della prossima amministrazione comunale che avrà il compito di mettere in sesto le strade della città?”.




Reddito di Cittadinanza, il 30% dei richiedenti in zona montana ha truffato lo Stato

Una attenta indagine condotta dai Carabinieri di Cassaro in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del lavoro di Siracusa, ha fatto emergere un inquietante dato relativo al reddito di cittadinanza. Gli investigatori hanno concentrato le loro attenzioni sulle richieste presentate dai residenti in alcuni centri montani della provincia di Siracusa. Sono stati rilevati illeciti da parte di 9 beneficiari del rdc.
Sebbene il numero possa apparire esiguo, rappresenta in realtà un dato percentuale degno di nota: oltre il 30% delle domande di reddito di cittadinanza era supportato da false attestazioni. Se ne sono accorti i Carabinieri, grazie ad un lavoro certosino e puntuale, condotto incrociando i dati con le informazioni presenti nelle banche dati di vari enti pubblici.
I Carabinieri hanno accertato in alcuni casi false dichiarazioni di residenza, in altri, la totale assenza di consumo di energia elettrica o di produzione di rifiuti, segnali inequivocabili della fittizia residenza fornita per giustificare la richiesta del beneficio.
I 9 percettori del reddito sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Siracusa. Per loro in arrivo la sospensione del beneficio ed una più che probabile richiesta di restituire quanto percepito illecitamente.




Resti di animale macellato in strada, il sindaco Spadola: “Se stranieri, rispettino la legge”

“Siamo e continueremo ad essere una città tollerante, aperta a tutti, senza distinzione di razza o di religione. Ma vivere a Rosolini significa, rispettare le regole e le leggi italiane”. Così il sindaco Giovanni Spadola dopo l’incredibile episodio di alcuni giorni fà.
Lungo una via della cittadina siracusana, gli operatori della raccolta rifiuti hanno trovato la carcassa di un animale verosimilmente macellato in maniera clandestina. Gli scarti, forse una pecora, sono stati abbandonati sulla pubblica via. “Uno scempio”, ripete il primo cittadino di Rosolini.
Il suo sospetto è che possa essere opera di componenti della nutrita, ma solitamente corretta, comunità straniera che abita nel comune agrumicolo della zona sud della provincia.
“Non possiamo tollerare che alcuni rioni vengano considerati una pattumiera. Lasciare animali sventrati sull’asfalto può essere pericoloso, pure per la salute pubblica. Agli stranieri dico soltanto di adeguarsi alle regole della civile convivenza e di pagare anche i tributi per i servizi che l’amministrazione comunale offre. Non saremo più tolleranti con coloro che non rispettano la legge. I trasgressori verranno sanzionati. Stranieri o italiani che siano. E segnalati all’autorità competente”.
Per rendere il messaggio chiaro a tutti, il sindaco Spadola ha anche annunciato una campagna di sensibilizzazione in lingua araba, per invitare gli extracomunitari di Rosolini a rispettare le regole.




Aggressione ad automobilista 70enne, identificati gli autori: un uomo e una donna

Si è conclusa con due persone denunciate da Polizia di Noto l’aggressione di un automobilista 70enne. Lo scorso 21 dicembre, in via Ducezio, si era fermato per far attraversare la strada ad una donna. Questa, una volta raggiunto il marciapiede, indispettita forse per il repentino passaggio del mezzo, ha iniziato ad inveire contro l’anziano scagliando un calcio contro l’auto, ammaccando la carrozzeria. Un passante ha quindi pensato bene di scagliare un pugno al 70enne, approfittando del finestrino aperto lato guida, pronunciando diverse offese e frasi minacciose.
Le immagini di videosorveglianza hanno permesso agli agenti di ricostruire i fatti e identificare gli autori dell’aggressione. Si tratta di una donna di 25 anni e di un 31enne, entrambi di Noto. Sono stati denunciati per lesioni personali e minacce aggravati dai futili motivi. La donna anche per danneggiamento.




Uomini violenti, altri due provvedimenti nel siracusano: piaga maltrattamenti in famiglia

Braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento alla ex convivente. La misura cautelare è stata eseguita da agenti delle Volanti della Questura di Siracusa, nei confronti di un 40enne ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della donna.
Non è un caso isolato. Nelle ore scorse anche a Pachino è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia un 54enne. Dovrà rispondere anche di danneggiamento e atti persecutori nei confronti della ex compagna. Aveva già ricevuto un provvedimento di ammonimento del Questore.




Ai domiciliari ma con cocaina in casa, un 23enne siracusano finisce in carcere

Niente più domiciliari per un 23enne siracusano. Trovato in possesso di cocaina e di materiale per il confezionamento dello stupefacente, è stato condotto in carcere a Noto. Sono stati gli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti della Questura di Siracusa a procedere all’arresto, in esecuzione del provvedimento di revoca degli arresti domiciliari cui era sottoposto.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Siracusa.




Covid: 996 nuovi positivi in provincia di Siracusa, in calo nel capoluogo (-1.310)

Seconda giornata consecutiva con i contagi in calo a Siracusa città. Un dato incoraggiante, anche nelle sue proporzioni: sono infatti 4.384 gli attuali positivi nel capoluogo, ovvero 1.310 in meno rispetto al dato di ieri. Lieve flessione anche per quel che riguarda le ospedalizzazioni, con 48 (-3) siracusani in regime ordinario e 5 (-1) in terapia intensiva. In questo ultimo caso, però, la flessione è dovuta al decesso di un uomo di 64 anni, ricoverato proprio in rianimazione covid.
La fascia più esposta al contagio a Siracusa è quella 40-49 anni con 783 positivi, 5 ricoverati ed 1 accesso in terapia intensiva. In flessione i casi in età scolare 5-19 anni: sono oggi 912 (dato aggregato).
In isolamento fiduciario da contatto ci sono 107 siracusani del capoluogo.
In provincia di Siracusa sono 996 i nuovi casi covid rilevati nelle ultime 24 ore. Per alcune cittadine – Solarino, Canicattini, Buccheri e Ferla – pare farsi complicata la gestione dei rifiuti dei positivi. Mentre a Solarino è la mancata approvazione del bilancio a rischiare di bloccare il sistema di raccolta, nelle altre cittadine il tema è legato alla diminuita possibilità di conferire i rifiuti in inceneritore ad Augusta. Con il rischio di dovere contingentare o bloccare la raccolta della spazzatura dei contagiati che avviene attraverso un sistema particolare, delegato dall’Asp ai Comuni.
Sono 8.606 i nuovi casi registrati in Sicilia, a fronte di 42.698 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 184.138 (+7.384). I guariti sono 1.150, 72 i decessi. Sul fronte ospedaliero sono 1.559 i ricoverati (-3), 170 in terapia intensiva (-).
I numeri delle singole province: Palermo 1.688 nuovi casi, Catania 1.990, Messina 583, Siracusa 996, Trapani 603, Ragusa 852, Caltanissetta 735, Agrigento 961, Enna 198.