Guariti dal covid ma col green pass bloccato, Cafeo (Lega): “Situazione surreale”

“Ci sono persone che nonostante la guarigione dal Covid19 hanno il Green pass bloccato, altre, invece, che seppur infette lo hanno attivo”. È quanto affermato dal deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, a seguito delle proteste di numerosi utenti che, sebbene ormai negativizzati, sono impossibilitati a recarsi sul luogo di lavoro o ad accedere in locali per cui è necessaria l’esibizione del Green pass.
Il parlamentare regionale della Lega sollecita l’Asp di Siracusa a risolvere una problematica che riguarda un cospicuo numero di persone.
“Si tratta di una situazione davvero surreale – dice Cafeo – che pesa, però, sulle spalle delle persone, costrette per giorni a rimanere praticamente in isolamento nonostante risultino guarite. Come appreso da diversi utenti, la comunicazione all’Asp di Siracusa di avvenuta guarigione è stata inoltrata, per cui qualcosa, evidentemente, è accaduta nella compilazione della piattaforma telematica. Invito, i responsabili della procedura – aggiunge Cafeo – a prendere in seria considerazione questo problema che si riflette sul lavoro e la vita delle persone”.
Il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, solleva anche la questione opposta. “Allo stesso modo, ci risulta che altri utenti, positivi al Covid19, abbiano ancora attivo il Green pass. Questa è una situazione – conclude Cafeo – pericolosa perché si corre il rischio che persone per nulla scrupolose approfittino di questa falla nel sistema per andarsene in giro, contagiando coloro che entrano in contatto con loro”.




Idroscalo e waterfront Elorina, il Pd: “Progetto unitario. Cosa vuol fare il Comune?”

“Qual è l’idea del Comune di Siracusa sulla vasta area di via Elorina?”. Dopo il primo “si” della Difesa alla parziale smilitarizzazione dell’area dell’Aeronautica, il segretario provinciale del Pd, Salvo Adorno, chiama in causa Palazzo Vermexio. “Il sindaco dovrà avere la capacità di mettere a sintesi l’ampio dibattito già in atto sull’area sud della città e sul suo futuro urbanistico. E’ una grande occasione e bisogna pensare in grande, come merita una città che ambisce al ruolo di capitale italiana della cultura”, spiega Adorno.
“Ora ci troviamo difronte a un punto di svolta, preso atto di una disponibilità di massima tocca alla città giocare la sua partita. Non è sufficiente avere la disponibilità del sito, bisogna avere chiaro come utilizzarlo, avere un’idea vincente sulla sua migliore valorizzazione urbanistica”, ricorda Adorno richiamando così implicitamente lo stesso invito del sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè. “Oggi abbiamo bisogno di ripensare in modo organico e unitario l’ampio spazio a sud del water front che va dall’area Spero fino a Molo Zanagora, più in generale dalla foce del Ciane, col suo entroterra, alla capitaneria di porto, passando per borgo Sant’Antonio, in cui l’area dell’aeronautica è in una posizione baricentrica. È uno spazio che ha un alto valore, naturalistico, archeologico e paesaggistico e che offre anche una grande opportunità per la vita civile e per lo sviluppo economico. Ripensarlo in modo unitario è la grande scommessa che il Partito Democratico propone alla città”.




“Aprite la nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Augusta”: la richiesta del sindacato Usb

Il coordinatore provinciale dell’Unione Sindacale di Base dei Vigili del Fuoco torna a chiedere l’apertura della nuova caserma di Augusta. Giovanni Di Raimondo ha inviato una lettera al sindaco Giuseppe Di Mare affinchè solleciti l’apertura della nuova area, completata due anni addietro. “Sono 40 anni che la sede del Distaccamento si trova ubicata all’interno di un capannone, il quale nu1la ha a che vedere con gli standard di una sede dei Vigili del Fuoco”. Per questo, il coordinatore provinciale Usb Vigili del Fuoco invita alla definizione di un cronoprogramma “certo” per giungere alla consegna della nuova sede. “In caso di mancate risposte o di
lungaggini burocratiche, metteremo in campo ogni utile iniziativa in nostro possesso”, spiega il sindacalista anticipando così anche possibili agitazioni e scioperi ad Augusta.




Nel bar macchinette da gioco non a norma: denunciato 47enne, multa da 44mila euro

Il titolare di un bar di Noto è stato denunciato e multato al termine di controlli amministrativi condotti dagli agenti del Commissariato. I poliziotti hanno riscontrato la violazione di alcune norme del testo unico della leggi di pubblica sicurezza, ed hanno elevato sanzioni amministrative per 44.000 euro.
Pur non essendo in possesso della prescritta tabella dei giochi proibiti che deve essere esposta all’interno del locale, aveva installato e posto a disposizione degli avventori alcuni apparecchi da gioco. Il titolare dell’esercizio commerciale, un 47enne, è stato per questo denunciato.
Inoltre, è stato rilevato come 4 “macchinette” erano capaci di erogare vincite in denaro e non erano collegate alla rete dei Monopoli di Stato. Da qui le sanzioni per un totale di 44mila euro. Gli apparecchi da gioco sono stati sottoposti a sequestro amministrativo.




I numeri del covid a Siracusa città: -231 positivi, aumentano ricoveri e terapia intensiva

Come lo scorso lunedì, segno meno nel bilancio del contagio a Siracusa città. Nel capoluogo il saldo è di -231 casi covid rispetto alle 24 ore precedenti. E questo per effetto delle guarigioni, certo, ma il dato potrebbe risentire del numero ridotto di tamponi processati a ridosso del fine settimana. In ogni caso, scendo a 5.694 gli attuali positivi di Siracusa città. In isolamento “appena” 107 persone, però è risaputo come il contact tracing sia in difficoltà da settimane come anche scritto nelle ultime relazioni dalla stessa Asp.
Purtroppo però aumentano i ricoveri e gli accessi in terapia intensiva di siracusani del capoluogo. Sono 57 gli ospedalizzati: 51 in ricovero ordinario, 6 in terapia intensiva. Si abbassa l’età media degli intubati: in rianimazione c’è anche un quarantenne.
In provincia di Siracusa sono 589 i nuovi casi covid rilevati nelle ultime 24 ore. In Sicilia sono 4.037 i nuovi positivi, a fronte di 24.549 tamponi processati. Il tasso di positività scende al 16,4%. Gli attuali positivi sono 176.754 (+3.065). I guariti sono 949, 23 i decessi. Negli ospedali sono 1.562 i siciliani ricoverati (+56), 170 in terapia intensiva (+2).
Questi i numeri dei contagi oggi nelle province: Palermo 983 nuovi casi, Catania 1.059, Messina 197, Siracusa 589, Trapani 454, Ragusa 281, Caltanissetta 201, Agrigento 189, Enna 84.




Smilitarizzare via Elorina, arriva il primo si. Il sottosegretario Mulè “apre” l’Aeronautica

Primo “si” alla smilitarizzazione della grande area dell’Aeronautica a Siracusa, lungo via Elorina. Il sottosegretario alal Difesa, Giorgio Mulè (FI), dopo una attenta visione dei luoghi, ha annunciato oggi la volontà di aprire alla richiesta pressante della città e venire incontro ad un nuovo progetto di fruizione pubblica dell’ex Idroscalo ma, più in generale, di quella vasta parte di via Elorina oggi vietata anche per altre vicende (ex Spero, ex Marina di Archimede).
Accompagnato dal generale di brigata Michele Caccamo, a capo della task force della Difesa per la valorizzazione deli immobili, Mulè ha sorpreso tutti con una posizione di apertura francamente inattesa. Serve ora una ampia collaborazione, ed a più livelli, per un progetto complessivo di impiego dell’area e per un percorso condiviso che deve portare in pochi anni a centrare l’agognato obiettivo.
“Il Comune di Siracusa è pronto da subito a fare la sua parte”, ha spiegato il vicesindaco Pierpaolo Coppa. Ed in effetti il cerino passa adesso alle amministrazioni pubbliche locali, Regione compresa. Una nuova progettazione per immaginare un nuovo uso del waterfront di via Elorina dove l’Aeronautica conserverà comunque spazi e competenze per uffici e alloggi. Da capire dove “sistemare” la pista per gli elicotteri a servizio di emergenze umanitarie.
“Ritroviamoci su di un progetto ambizioso e di visione”, l’auspicio del sottosegretario alla Difesa. “Garantisco la ferma volontà del Ministero di trovare soluzioni”.
Paolo Ficara (M5s) e Stefania Prestigiacomo (FI) sono i due parlamentari siracusani che hanno il merito di aver tenuto viva la questione anche a Roma, raccogliendo e canalizzando le istanze della società civile siracusana. Per la Prestigiacomo, si deve ora “stimolare il Ministero con un progetto di uso dell’area che sia condiviso e a guida pubblica”. Ficara ha sottolineato come si sia finalmente trovato “il giusto spirito” per affrontare l’annosa questione. “Bisogna ragionare in maniera più ampia su tutta l’area di via Elorina, attorno al mare. Da qui passa la nuova crescita di Siracusa. Questo atteggiamento del venirsi incontro e del trovare un punto di incontro, anche politico, non può che portare buoni frutti”.




Quella battuta del sottosegretario Mulè: “Su via Elorina, felice allineamento dei pianeti”

E’ la battuta che, probabilmente, fotografa meglio la situazione attuale: per la smilitarizzazione parziale dell’area di via Elorina si è venuto a creare “un felice allineamento dei pianeti”. Autore della ironica metafora è il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, oggi a Siracusa per annunciare il primo si alla richiesta condivisa della città: riavere quell’angolo di porto.
Ma come ogni allineamento planetario, è evento raro e complesso da sfruttare finchè i tempi lo rendono possibile. Ecco perchè, sollecita sempre il sottosegretario, le amministrazioni locali devono ora fare il loro con un progetto ampio, che non guardi solo all’area dell’Aeronautica, per un radicale cambiamento del rapporto tra Siracusa e quell’ampio pezzo di territorio.

https://youtu.be/NW0VnEA9MBQ




Un nuovo futuro per via Elorina, le interviste: Prestigiacomo (FI), Ficara (M5s) e Coppa

L’annuncio del primo, storico “si” alla parziale smilitarizzazione di via Elorina è stato accolto con soddisfazione dai parlamentari del territorio. In particolare, Paolo Ficara (M5s) e Stefania Prestigiacomo (FI) che, in questi ultimi anni, hanno portato a Roma le istanze che da anni partono dai più pezzi della società siracusana.

Dopo l’apertura del Ministero della Difesa, la palla passa adesso alle amministrazioni locali. Il Comune di Siracusa, anzitutto. Ma servirà anche il coinvolgimento della Regione per progettare un nuovo percorso condiviso che possa davvero condurre alla realizzazione di quel waterfront a lungo immaginato.




La felice sorpresa del Comitato, dalla protesta all’esterno alla soddisfazione per il “si”

Avevano srotolato all’esterno uno striscione con cui sollecitavano la “restituzione” di una ampia fetta del suo porto a Siracusa. Uno striscione che è stato rimosso poco dopo, su richiesta dell’autorità pubblica. Un piccolo incidente che non toglie il buon umore al Comitato per il decoro di Siracusa che, in questi anni, ha raccolto e convogliato energie ed idee per un futuro diverso di via Elorina, a partire dalla smilitarizzazione parziale della grande area dell’Aeronautica. Ed oggi, con il primo “si” della Difesa, si inaugura una nuova pagina che richiederà, però, ancor più impegno.




Scuola caos, rientro in classe nel capoluogo flop: gli studenti si assentano e protestano

Negli istituti superiori le classi sono rimaste quasi deserte questa mattina. Nel giorno del rientro in classe, dopo l’ordinanza del Tar di Catania che ha accolto il ricorso del Ministero dell’Istruzione, gli studenti e le famiglie hanno la protesta silenziosa dell’assenza.
Secondo le prime stime, negli istituti superiori le presenze si attestano attorno al 20/25%. Basti un esempio: Liceo Corbino, 280 presenti su 1.120 alunni iscritti; percentuale leggermente superiore per gli istituti comprensivi. Doppio disagio per gli studenti pendolari che avevano raggiunto Siracusa di prima mattina, per la ripresa delle lezioni in presenza.
Per restare in dad, ha spiegato il Tar di Catania nel suo dispositivo, serve la zona rossa e non bastano le “coperture” offerte dall’ordinanza della Regione e dalla relazione dell’Asp. Anzi, l’indice di contagio non sarebbe più elevato di altre zone per cui sarebbe immotivato il ricorso alla didattica a distanza. Ma mentre il capoluogo riapre le scuole, gli altri 19 Comuni della provincia in zona arancione come Siracusa proseguono con la dad e le loro ordinanza. Non avvertono come “un monito” la pronuncia del Tar ed a meno di ricorsi ad hoc anche avverso le loro ordinanza, proseguono con la didattica a distanza.
Gli studenti fanno sentire la loro voca attraverso la Consulta degli Studenti. La presidente Giulia Martorano spiega la decisione di non presentarsi in classe: “manca la giusta sicurezza e una comunicazione alle 17 di domenica e solo online non è seria”, spiega. Le organizzazioni studentesche si sono mobilitate per diffondere il messaggio relativo allo “sciopero bianco”. E’ rimbalzato di chat in chat, spesso con la solidarietà delle famiglie e di qualche docente. “Vogliamo fare lezione, mica stare a casa. Ma vogliamo rientrare in classe in sicurezza. Per questo chiediamo uno screening rivolto alla popolazione scolastica e mascherine ffp2, per noi e per docenti e personale ata”, spiega ancora Giulia Martorana.
Una delegazione di studenti voleva incontrare oggi il prefetto Giusi Scaduto. “La nostra voce va tenuta in considerazione quando si tratta di decisioni che riguardano la scuola”, spiegano dalla Consulta. Impegni del prefetto, però, non rendono possibile oggi l’appuntamento. “Parleremo con le altre autorità cittadine, compresa l’Asp”.
Ecco, l’Asp. Nella relazione del 12 giugno – alla base dell’ordinanza comunale di dad – i responsabili del gruppo covid confermano un quadro di contagi in peggioramento, con tasso di incidenza di 1.552 per 100mila abitanti. Per i giudici amministrativi non è, però, sufficiente. Secondo gli ultimi dati disponibili e relativi alla sola città di Siracusa, alla giornata di ieri, sono 1.207 i positivi in fascia scolare (5-19 anni), a fronte di un numero complessivo di contagiati attivi pari a 5.925. In percentuale, il 20,38% dei positivi totali del capoluogo sono studenti.
Ragion per cui, le organizzazioni studentesche e la stessa Consulta provinciale confermano la volontà di proseguire con la loro protesta, “fino a che non sarà davvero garantito un ritorno in classe in sicurezza”. Ma è davvero la scuola il problema, quando poi nel pomeriggio gli stessi studenti affollano mille attività? “Non è una posizione rispettosa di quanti, tra noi, seguono scrupolosamente ogni norma di prudenza e buon senso. Una percentuale rilevante di studenti ha fortemente limitato la sua socialità”, risponde sul punto la presidente della Consulta, Giulia Martorano.