Diminuzione delle presenze turistiche, contributo a fondo perduto per Noto

C’è anche Noto nella lista dei 13 Comuni siciliani che si sono visti assegnare contributi a fondo perduto per la diminuzione dei flussi turistici durante la pandemia. Destinatarie delle somme sono le piccole e medie città d’arte: con Noto ci sono Cefalù, Agrigento, Modica, Scicli, Zafferana Etnea, Acireale, Acicastello, Lipari, Giardini Naxos, Taormina, Castelvetrano e Favignana. Contributi a fondo perduto fino a 200 mila euro come previsto dal decreto del ministero dell’Interno dell’8 ottobre 2021 di concerto col ministero della Cultura, pubblicato in gazzetta ufficiale il 15 ottobre 2021.
“I comuni – spiega Giuseppe Sciarabba, presidente dell’Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno – possono presentare richiesta di contributo per un solo progetto che dovrà contenere misure per la promozione e il rilancio del patrimonio artistico riguardanti iniziative ed eventi che facilitino il coinvolgimento di cittadini e portatori di interessi; iniziative mirate all’aumento della fruizione del patrimonio artistico, ampliandone l’accessibilità a tutte le categorie di utenti in modo sostenibile e inclusivo; attività di studio e ricerca sul patrimonio artistico cittadino da diffondere tramite elaborazione e attuazione di progetti formativi e di aggiornamento; iniziative di promozione e comunicazione, anche digitale, del patrimonio artistico e delle attività di valorizzazione a esso dedicate; e infine servizi di assistenza culturale e di ospitalità per il pubblico”.
Tra il 2019 e il 2020 i comuni selezionati hanno perso complessivamente 3 milioni e 163.450 mila turisti. Taormina guida la classifica con meno 792.763 presenze, seguono Giardini Naxos (-568.125), Cefalù (-489.609), Castelvetrano (-212.466), Agrigento (-210.310), Lipari (-178.621), Acicastello (-148.282), Noto (-143.663), Acireale (-141.654), Modica (-87.107), Favignana (-66.886), Scicli (-66.582) e Zafferana Etnea (-57.382).
“I comuni – continua Sciarabba – dovevano soddisfare tre requisisti fissati dal decreto: popolazione residente Istat alla data del 1° gennaio 2020 inferiore ai 60.000 abitanti; presenza nella “Classificazione ISTAT dei comuni italiani in base alla categoria turistica prevalente” determinata da vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica, ancorché non esclusiva; e infine diminuzione (superiore alle 50 mila unità) delle presenze nelle strutture turistico-ricettive del territorio comunale tra il 2019 e il 2020, registrate dall’Istat nella rilevazione del “Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi per tipologia ricettiva, residenza dei clienti e comune di destinazione. Gli enti assegnatari delle risorse – conclude Sciarabba – per partecipare alla selezione devono compilare la domanda sul sito internet del ministero dell’Interno – Dipartimento per gli affari interni e territoriali – a partire dal 1° marzo 2022 e fino alle ore 14:00 del 31 marzo 2022”.




Acquista un Lambrettino su un sito on line: è una truffa, rintracciato e denunciato il venditore

Acquista un ciclomotore d’epoca, un Innocenti Lambrettino a 150 euro attraverso un sito internet ma, una volta ricevuto, si accorge di essere stato vittima di una truffa. Vittima del raggiro un 46enne che, lo scorso dicembre, dopo aver compreso che il suo acquisto era stato incauto, si è rivolto al commissariato di Noto, denunciando l’accaduto. Navigando su internet su un noto sito di compravendita online , l’uomo aveva notato  un’inserzione relativa alla vendita di un ciclomotore d’epoca marca Innocenti modello Lambrettino ad un prezzo di 200 euro escluse le spese di spedizione.
Interessato al prodotto, l’acquirente rispondeva all’annuncio tramite lo stesso sito, offrendo una somma di 150 euro e richiedendo al venditore un recapito cellulare su cui contattarlo.
Ottenuto via chat il numero di telefono, la vittima contattava l’inserzionista pattuendo che la compravendita del mezzo sarebbe avvenuta mediante l’invio a proprie spese con un trasportatore di fiducia e contestuale pagamento in contanti della somma di 150,00 euro.
All’atto della consegna del ciclomotore il quarantaseienne constatava con amara sorpresa che il numero punzonato sul telaio del Lambrettino non aveva corrispondenza con quello riportato sul certificato del ciclomotore.
Il giorno seguente alla data della consegna l’acquirente contattava telefonicamente il venditore chiedendo spiegazioni ma, dopo una serie di inutili interlocuzioni telefoniche, il venditore bloccava l’utenza dell’acquirente che capiva d’essere rimasto vittima di un raggiro.
Gli accertamenti investigativi esperiti dagli uomini del Commissariato diretto dal Dott. Arena consentivano di individuare e denunciare il venditore, un uomo di 46 anni, residente nella provincia di Padova, per il reato di truffa.




Siracusa. Voragine in viale Scala Greca, sulla strada “compare” una buca profonda un metro

Una buca profonda un metro, lunga altrettanto, larga 30 centimetri, secondo i rilievi della polizia municipale. Si è aperta in viale Scala Greca, poco prima dell’incrocio con via Piazza Armerina. Una sorta di “voragine” lungo una delle strade più transitate della città, nella sua parte alta.

Sul posto, la polizia municipale per le verifiche del caso, la segnalazione e  la messa in sicurezza.

Da comprendere le ragioni che hanno determinato la creazione della voragine segnalata questa mattina. Il manto stradale si è praticamente squarciato, lasciando un metro circa di vuoto, che, se non immediatamente e adeguatamente segnalato, rappresenta certamente un pericolo, soprattutto per i mezzi a due ruote.

Nei giorni scorsi, in viale Tisia, un’auto era “sprofondata” in uno scavo, area di cantiere in questo caso, a seguito di un sinistro stradale la cui esatta dinamica è al vaglio dei vigili urbani. Due situazioni evidentemente diverse tra loro, che hanno, tuttavia, in comune, l’aspetto della sicurezza stradale.




Siracusa. Rifiuti,sanzioni da 600 euro ai condomini. Fratelli d’Italia: “Multe impugnate,il Comune paga”

“Il Comune di Siracusa ancora oggi, nonostante il nuovo appalto, non ha risolto il problema delle lunghe file ai centri di raccolta comunali e nemmeno quello delle discariche diffuse” .

A tornare sul tema è Fratelli d’Italia attraverso le parole di Paolo Cavallaro per il circolo Aretusa e del responsabile delle Politiche Rifiuti, Angelo Lantieri, che tornano su una vicenda che, un paio di anni fa, ha animato un vivace dibattito in città: le multe da 600 euro ai condomìni per il conferimento non corretto dei rifiuti o  piuttosto per l’abbandono selvaggio dei sacchetti di immondizia. La vicenda avrebbe avuto conseguenze inattese per l’amministrazione comunale, con numerose multe impugnate e la condanna di palazzo Vermexio al pagamento delle spese.

“Persistono-fanno notare i due avvocati siracusani- situazioni di criticità per la raccolta dei rifiuti prodotti nei condomini, in particolare con riferimento all’entrata e uscita dei carrellati e alla loro sanificazione che hanno determinato ulteriori oneri a carico dei cittadini, non compresi nella TARI”.

I due esponenti di Fratelli d’Italia fanno notare come altrove  “le amministrazioni comunali abbiano cercato di adottare sistemi virtuosi al fine di realizzare una raccolta efficiente e rispettosa delle norme e dell’ambiente, ma allo stesso tempo per contrastare l’evasione della TARI, assai alta in considerazione delle difficoltà economiche di tante famiglie, per l’esosità della stessa, percepita come non congrua rispetto al servizio ricevuto, e anche per i soliti furbetti che nulla vogliono pagare ma solo ricevere. Il Comune di Siracusa due anni fa ha autorizzato con un’apposita ordinanza la polizia municipale ad elevare verbali nei confronti dei soggetti che abbandonavano rifiuti in giro per la città. Molti condomìni e cittadini sono stati sanzionati dalla Polizia Municipale, con innumerevoli ed elevate multe dell’importo ciascuna di 600 euro. Multe poi impugnate dinanzi all’Autorità Giudiziaria, instaurando procedimenti che hanno visto il Comune soccombente con condanna alle spese. E’ stato ribadito il principio della responsabilità personale dell’illecito (art. 3 della legge 689/1981) in base al quale occorre che sia identificato il trasgressore”.

Un epilogo giudiziario che Cavallaro e Lantieri definiscono “triste per la ricaduta sulle tasche dei cittadini. Temiamo che questo atteggiamento vessatorio abbia determinato un grave danno alle casse erariali del Comune di Siracusa che, versosimilmente, non solo non ha incassato molte delle multe elevate, ma ha dovuto persino pagare le spese di tutti i procedimenti le cui sentenze non ci risultano tra l’altro appellate”.

Nei prossimi giorni i due legali presenteranno istanza di accesso agli atti per conoscere il numero di multe elevate, gli importi incassati, quelle impugnate e le conseguenze.

“Ci dispiace dovere constatare -concludono Cavallaro e Lantieri- che, ancora una volta, l’Amministrazione comunale non abbia adottato nella sua azione la diligenza del buon padre di famiglia che dovrebbe essere posta a fondamento di ogni decisione amministrativa”.




Studente positivo asintomatico non può seguire la dad: “sua tutela, ha diritto alla salute”

Primo giorno di dad per le scuole della provincia di Siracusa e subito prima polemica. E’ Nello Bongiovanni, dirigente del movimento politico Riva Destra, a lamentare come in un istituto superiore di Siracusa non sia stato consentito agli studenti positivi asintomatici di seguire le lezioni in didattica a distanza. “Siamo alla follia. Come padre e come politico denuncio questa decisione che danneggia i nostri ragazzi. Questa pandemia li ha già privati di due anni della loro vita, se poi aggiungiamo tutto ciò diamo il colpo di grazia”.
Parole che fanno letteralmente sobbalzare dalla sedia Antonio Ferrarini, dirigente scolastico del Fermi, scuola indirettamente chiamata in causa. Ferrarini mostra tutta la sua sorpresa e spiega. “Intanto è solo uno il caso in questione. Ricordo poi che lo Stato protegge chi si ammala e lo stesso devo fare io come scuola. Non spetta all’istituto scolastico valutare se il ragazzo sia asintomatico o sintomatico, per l’istituzione pubblica risulta solo e semplicemente positivo e quindi malato. E io devo tutelare il malato e il suo diritto alla salute. Non posso farlo interrogare o costringerlo a studiare. Pensiamo alla rovescia: se da positivo venisse interrogato da un mio docente e prendesse un voto non soddisfacente perchè non nelle condizioni migliori per sostenere il colloquio anche in dad, in quanto malato, cosa direbbero i genitori? La polemica non sta in piedi. Questi pochi giorni di didattica distanza saranno sufficienti, mi auguro, per la sua negativizzazione prime del rientro in classe. Quello che posso dire è che queste assenze non influiranno sulla valutazione nello scrutinio”.




Covid, report dell’Osservatorio Epidemiologico: contagi su, Siracusa torna in “top five”

Nella settimana tra il 3 ed il 9 gennaio 2022 si è registrato un rilevante incremento della curva epidemica in Sicilia, con altri 70.437 nuovi positivi al test molecolare o antigenico: valori quasi triplicati rispetto al periodo precedente. L’incidenza cumulativa settimanale è aumentata al valore di 1.455 nuovi casi ogni 100.000 abitanti.
Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Caltanissetta (2.197/100.000 abitanti), Enna (1.936), Ragusa (1.870), Messina (1.795) Siracusa (1.662) e Agrigento (1.486). In provincia di Siracusa, nella settimana in esame, sono stati 6.426 i nuovi positivi contro i 2.128 relativo ai sette giorni precedenti.
Le fasce d’età che hanno sostenuto la curva epidemica risultano quelle 19-24 anni (2.396 ogni 100.000 abitanti) e 14-18 anni (2.129)
L’andamento dei contagi si è accompagnato ad un incremento di ospedalizzazioni (847 nuovi ricoveri) con ricadute sulla prevalenza di occupazione dei posti letto in area medica. La maggioranza dei pazienti in ospedale nella settimana in esame risulta non vaccinata o con ciclo vaccinale incompleto.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale, dal 10 gennaio rientra nel target delle terze dosi anche la fascia 12-15 anni. Inoltre, sempre dal 10 gennaio, si riduce a 120 giorni il termine dopo il quale, dal completamento del ciclo primario o dall’ultima infezione da covid-19, è possibile effettuare la terza dose.
Con riferimento agli over 12 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano all’85,89% del target regionale. La percentuale di chi ha completato il ciclo primario è dell’83,14%. I vaccinati con dose booster sono 1.477.359.
Nella fascia d’età 5-11 anni i vaccinati con almeno una dose si attestano al 14,35% del target regionale con un significativo incremento nella settimana in esame (5-11 gennaio), mentre 3.509 bambini hanno completato il ciclo primario.
Continua il trend in crescita delle prime dosi. Nella settimana dal 5 all’11 gennaio, prendendo in considerazione il target over 12 l’incremento delle prime dosi è stato del +106,83% rispetto alla settimana precedente. L’incremento maggiore si è registrato tra gli over 50 con un picco del 172,82% nella fascia di età 60-69 anni.
L’attuale quadro di crescita dei nuovi positivi è coerente con lo scenario nazionale e internazionale ed è condizionato da fattori comuni ad altre aree del Paese, quali la diffusione delle varianti a maggiore trasmissibilità e la quota residua di soggetti suscettibili, rappresentati da chi non ha ancora aderito alla campagna vaccinale e da quanti non hanno eseguito la dose di richiamo entro il periodo raccomandato.
Quadro inoltre caratterizzato a livello regionale dalla modifica della definizione di caso (con introduzione della conferma alla positività anche al solo tampone antigenico) e da un intenso ricorso ai test diagnostici sul territorio.




Tutti in arancione tranne Cassaro: il “miracolo” del piccolo borgo che ha sconfitto il covid

C’è un solo comune in tutta la provincia di Siracusa che non è stato proclamato zona “ad alto rischio contagio” e quindi arancione: si tratta di Cassaro. La cittadina montana, 724 anime, è una sorta di isola felice dal punto di vista covid.
Nessun positivo, 19 guarigioni. Questi i dati di Cassaro oggi. In queste settimane in cui omicron ha fatto salire i numeri ovunque, nella piccola cittadina non si è andati oltre un solo caso di contagio e questo mentre tutto attorno, le cittadine montane (Buccheri, Buscemi e Ferla) finiscono in arancione. “Contagio elevatissimo e situazione epidemiologia aggravata rispetto alla precedente settimana”, scrive l’Asp nella sua relazione relativa alla provincia di Siracusa.
“Non so neanche io come sia possibile, fortunati ma anche bravi i cittadini”, commenta il sindaco Mirella Garro. Le dimensioni ridotte aiutano, certo. “Per carità, si. Ma è anche vero che molti miei concittadini lavorano o hanno mille contatti con i nostri vicini degli Iblei. Ma non per questo il contagio è esploso anche qui. Eppure le tradizioni familiari, le riunioni per le feste sono forti anche qui. Magari abbiamo l’aria buona, non lo so. Di sicuro sono stati bravi i miei concittadini a seguire e rispettare le norme basilari per prevenire il contagio. E poi abbiamo anche risposto bene alla campagna vaccinale, con una delle percentuali più alte di tutta la provincia”. Insomma, forse il risultato della piccola Cassaro non è solo un “miracolo” o una fortunata coincidenza da borgo ma qualcosa in più.




Buccheri,Buscemi e Ferla in Zona Arancione da domani: nuova ordinanza di Musumeci

Tre nuovi Comuni in “zona arancione” e una proroga. Si tratta di Buccheri, Buscemi e Ferla, nei quali da venerdì 14 e fino al 26 gennaio (compreso) saranno introdotte le misure restrittive anti Covid. È quanto prevede l’ordinanza appena firmata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, su proposta del dipartimento regionale Asoe, per contenere i contagi da Coronavirus nei territori coinvolti. La stessa ordinanza ha inoltre disposto la proroga della “zona arancione” nel Comune di Ribera, in provincia di Agrigento, fino a mercoledì 19 gennaio (compreso).

Salgono così a 46 i Comuni in “zona arancione” in Sicilia. In provincia di Siracusa si tratta di Augusta, Avola, Canicattini Bagni, Carlentini, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Solarino, Sortino.

Per tutte le informazioni in merito alle misure previste è possibile consultare le Faq diffuse dal ministero della Salute.




Crisi alla Regione: Zito (M5s), “Musumeci offensivo”. Cafeo (Lega), “Presidente populista”

“L’opposizione ha inviato un messaggio chiaro a Musumeci. Un altro segnale politico, sfuggito a molti, lo ha dato la maggioranza che ha votato solo Miccichè. Musumeci è sempre offensivo, spesso gratuitamente, con noi delle opposizioni in particolare”. Stefano Zito, deputato regionale del MoVimento 5 Stelle, commenta così l’attuale crisi alla Regione. Il M5s gongola, con Di Paola ha piazzato il colpo perfetto, mettendo di nuovo all’angolo il governatore ed i suoi alterni equilibri con la coalizione di maggioranza. “Per come si comporta Musumeci – continua Zito – credo che la sua ricandidatura non sia da tenere in considerazione. Non ha saputo dare risposte all’aula. Ma d’altronde, se pensi solo ai cavalli o solo a Catania allora è normale che ti dicano vai avanti da solo”.
Sponda Lega, tecnicamente alleati del governatore, non cambia di molto la valutazione. “Un linguaggio populista e che non ha rispetto delle Istituzioni”, taglia corto Giovanni Cafeo. “Alle elezioni regionali esistono le preferenze – spiega – e quindi i deputati sono stati scelti dai cittadini. Il presidente, prima di essere votato come tale, viene scelto dalla coalizione. Cosa succederà? Lo decideranno i partiti, ma il linguaggio usato non aiuta”.
Le dimissioni? “Musumeci non le darebbe mai”, dice Zito. “Le annuncia per far spaventare, ma è lui quello che ha i maggiori timori politici. Lo sottopongono a pressioni? E allora denunci. Si offende perchè non è stato il primo per voti e intanto la sanità in Sicilia è al collasso. E alla sanità c’è il suo delfino…”. Ricandidatura? “Non penso sia il momento di parlarne”, la versione di Cafeo.




Musumeci attacca, Ternullo (FI) risponde: “Non ti ho votato, non sono vile o disertrice”

Il caso politico che si è generato a Palermo vede i deputati regionali eletti nel siracusano spettatori, o quasi. Certo, gongolano quelli delle opposizioni e in particolare il M5s che con Di Paola ha piazzato un colpo non da poco. Ma l’attacco di Musumeci agli alleati ieri sera, poco dopo la votazione per i grandi elettori per il presidente della Repubblica, lascia strascichi pesanti. Le parole rivolte dal presidente della Regione ai deputati che gli hanno voltato le spalle non vanno giù a Daniela Ternullo, esponente siracusana di Forza Italia.
La deputata di Melilli ha invitato la magistratura “ad indagare sulle proposte irricevibili o intimidatorie che avrei formulato al presidente della Regione”. Questo perchè il governatore ha parlato proprio di richieste inaccettabili che gli sarebbero state presentate dai deputati di maggioranza che non lo hanno supportato.
“Non mi sento una disertrice o peggio vile perché non ho espresso la preferenza per Musumeci durante l’elezione in Aula dei Grandi elettori. Non è notizia celata da mistero il mio esclusivo voto per il presidente Miccichè. Ho votato con coscienza, in modo secco. Per tale motivo ritengo le parole di Musumeci profondamente offensive”, racconta in una nota Daniela Ternullo.
“Non penso che ai siciliani interessi chi vada in Parlamento a Roma per l’elezione del Presidente della Repubblica. Invito pertanto Musumeci a lavorare con responsabilità. Per quanto mi compete, finora ho sempre lavorato con impegno, dignità e coscienza. Dunque, che il governatore di una Regione possa solo pensare certe assurdità sui deputati è oltremodo grave”. A riferirlo è la deputata di Forza Italia all’Ars, Daniela Ternullo.