Siracusa. Auto cappotta, salvo il conducente: incidente autonomo sulla Statale 115

Incidente autonomo nel primo pomeriggio lungo la Statale 115. Poco prima del bivio per Santa Teresa di Longarini, una Seat Marbella è finita capovolta. Non sono chiare le cause che hanno portato al cappottamento della vettura.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno soccorso l’uomo alla guida. È stato affidato alle cure del 118.




Cassaro. Ponte riaperto al transito, singolare inaugurazione: tramite diretta Facebook

Inaugurazione reale ma al contempo “virtuale”. Le norme per il contenimento del contagio del Covid-19 spinge il Comune di Cassaro ad organizzare un taglio del nastro da seguire soltanto attraverso una diretta Facebook. Così, il sindaco, Mirella Garro ha annunciato dalla pagina del Comune l’apertura del Ponte di Cava Marina. Per poter vedere l’opera pubblica completa, l’invito è quello a collegarsi all’inaugurazione attraverso il web, ciascuno dal proprio smartphone, tablet o pc per assistere alla singolare cerimonia. Tra i commenti, anche la richiesta di accelerare l’iter per la riapertura del Ponte sull’Anapo, importante infrastruttura di collegamento tra la zona montana (Cassaro e Ferla in primo luogo) e il resto della provincia di Siracusa.




Ponte Cassibile, progetto approvato e finanziato. Ficara: "Bene, ma quanti ritardi"

“È stato finalmente approvato e finanziato dalla direzione generale di Anas il progetto per i lavori di consolidamento del ponte Cassibile”. Lo comunica il parlamentare siracusano del Movimento 5 Stelle, Paolo Ficara. “Nessun trionfalismo. Purtroppo sono stati accumulati ritardi su ritardi, in parte della Regione con autorizzazioni arrivate dopo i termini concordati, in parte anche di Anas stessa che non ha rispettato le scadenze più volte annunciate. Il nostro continuo pressing ha comunque evitato che la vicenda diventasse l’ennesima incompiuta”.
Ficara (M5s) sottolinea che adesso, “per provare a recuperare parte del tempo perduto, si può immaginare di procedere con un affidamento dei lavori in regime di accordo quadro. Si accorcerebbero così i tempi necessari per una gara, cosa che permetterebbe di essere finalmente pronti per dare il via ai lavori non appena sarà dichiata terminata l’emergenza sanitaria. E quel cantiere – insiste Ficara – deve essere uno dei primi a partire, per garantire interventi, lavoro e sicurezza delle infrastrutture viarie siracusane”.




Siracusa. Bar aperto, è la seconda volta: scatta la chiusura oltre alla sanzione

Per la seconda volta in pochi giorni i carabinieri hanno trovato un bar della zona centrale del capoluogo aperto, come niente fosse, nonostante i divieti imposti dalle norme per il contenimento del contagio del Covid-19. Alla sanzione comminata la prima volta al titolare, se n’è dunque aggiunta una seconda. Essendo recidivo, inoltre, per il gestore è scattata anche la chiusura immediata dell’attività. Seguirà la proposta di sospensione alla Prefettura.




Augusta. Cocaina negli slip: droga sequestrata, presunto pusher ai domiciliari

Nascondeva dieci grammi di cocaina, suddivisa in due involucri, all’interno degli slip. Non è bastato per farla franca. I carabinieri di Augusta hanno arrestato il flagranza di reato il pregiudicato  46enne Antonino  Lanzafame per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’uomo a bordo della sua autovettura è stato sottoposto dai militari operanti ad una perquisizione personale e veicolare ed è stato trovato in possesso di circa dieci grammi di cocaina già divisa in due involucri e pronta per lo spaccio, custodita all’interno degli slip. La droga è stata sequestrata, mentre l’uomo, dopo le formalità di rito è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari è sanzionato in quanto non rispettava le norme previste sul contenimento della pandemia e si aggirava per le vie cittadine senza alcun comprovato motivo di urgenza o di salute.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 97 contagiati, 56 ricoverati, 19 deceduti

Sono 97 gli attuali positivi al coronavirus in provincia di Siracusa. Ed è il secondo giorno consecutivo con numeri in calo, per quanto la flessione sia contenuta: uno in meno rispetto ad ieri. Sono 56 invece i ricoverati, 81 i guariti e diventano 19 i decessi. I numeri sono quelli forniti nel report quotidiano di aggiornamento della Regione.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 119 (17, 16, 10); Catania, 706 (96, 123, 76); Enna, 321 (160, 40, 25); Messina, 397 (103, 78, 44); Palermo, 358 (68, 48, 27); Ragusa, 62 (4, 6, 6); Trapani, 112 (6, 18, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Canicattini. Covid-19, morta l'anziana ospite della Casa di Riposo: era stata ricoverata in Geriatria

E’ il primo decesso per Coronavirus registrato a Canicattini. Non ce l’ha fatta l’anziana ricoverata all’Umberto I di Siracusa, caso zero delle infezioni nella Casa di riposo di Canicattini Bagni. La donna, 83 anni, con patologie pregresse, è stata ospite della Casa di riposo Madre Teresa, attualmente chiusa.L’anziana ricoverata nel pieno dell’emergenza nel reparto di Geriatria dell’Umberto I era stata dimessa sotto la responsabilità dei medici che l’avevano seguita e che ne avevano certificato la totale guarigione. Successivamente ricoverata, dopo una settimana, sempre all’Umberto I di Siracusa, a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute, la stessa veniva sottoposta a tampone risultando positiva al Covid-19. Alla famiglia dell’anziana donna le condoglianze del Sindaco Marilena Miceli, dell’Amministrazione comunale, del Presidente del Consiglio Paolo Amenta e di tutto il Consiglio comunale. Intanto, sono guarite le prime quattro persone rimaste contagiate, risultando negative al doppio tampone. Stazionarie rimangono le condizioni degli anziani ricoverati a Noto, già risultati asintomatici, degli operatori della Casa di riposo Madre Teresa e degli altri canicattinesi che in queste passate settimane sono stati contagiati, fuori dalla città, nei luoghi di lavoro, o all’interno dei vari nuclei familiari nell’attesa dei risultati dei tamponi. Questo il quadro completo dei contagi a Canicattini Bagni: Totale positivi dall’inizio dell’emergenza 22 (10 + 12 anziani della Casa di riposo Madre Teresa); Ricoverati 13 (2 + 11 anziani);
Deceduti 1; Guariti 4; Totale attuale dei positivi 17 (di cui 11 anziani).
In quarantena e in isolamento dall’inizio dell’emergenza 92 persone (in quanto facenti parte del percorso dei contatti dei positivi o perché rientrati a Canicattini Bagni da altre località e dal nord).Dal C.O.C. il Sindaco Marilena Miceli continua ad invitare i suoi concittadini a restare a casa e a ridurre gli spostamenti ai soli casi di necessità, ovvero, per motivi di salute, lavoro e fare la spesa.«Questa è la fase più delicata – ha ribadito il Sindaco Miceli – e dobbiamo essere più attenti e forti di prima, evitando di allargare le maglie della rete, per evitare di vanificare tutti gli sforzi e i sacrifici fatti sinora. In questo momento tutta la città piange la perdita della nostra anziana concittadina e insieme ci stringiamo al dolore dei familiari».




Siracusa. Tamponi di fine quarantena, si accelera: "Da oggi 200 al giorno, da lunedì 400"

Duecento tamponi da oggi e 400 da lunedì per la provincia di Siracusa. Da questa mattina arrivano, dunque, le telefonate attese a quanti attendono i tamponi di fine quarantena da settimana. Sarebbe il frutto di un protocollo siglato ieri con un altro laboratorio privato, che si aggiunge a quelli autorizzati dalla Regione e che si occupano di processare i tamponi della provincia di Siracusa. Il numero delle strutture arriva, in questo modo, a quattro, secondo quanto annuncia il direttore sanitario dell’Asp, Anselmo Madeddu. “Ci scusiamo per le lunghe attese- premette Madeddu- ma si tratta in primo luogo di un’errata programmazione nazionale. Nessuno ha dormito. Abbiamo dovuto assicurare innanzitutto i malati, i grigi, i contatti. Purtroppo la richiesta di tamponi è stata di gran lunga superiore a quella che era stata preventivata a livello nazionale. Inizialmente è stato sottovalutato il livello di diffusione. Non è nemmeno vero, però,che la Sicilia ha avuto un mese di vantaggio ma di nove giorni rispetto al primo caso, quello di Codogno. Nessuno aveva ospedali pronti perchè questa malattia non esisteva nemmeno sulla faccia della terra, la stiamo conoscendo giorno dopo giorno. Il primo caso a Siracusa è datato 2 Marzo. Non dimentichiamo che in Sicilia abbiamo anche pagato quei 30 mila rientri, 4 mila soltanto a Siracusa. Disponiamo di laboratorio per noi soltanto da 15 giorni”. Per quanto riguarda le lunghe attese di fine quarantena e l’impossibilità, per tanti, di rientrare al lavoro, Madeddu annuncia la richiesta di estensione dei certificati di malattia, così da “coprire” il periodo senza ripercussioni dal punto di vista lavorativo. Per quanto riguarda i contagi in ospedale, il direttore sanitario dell’Asp ridimensiona quanto accaduto a Siracusa. “In termini percentuali- sostiene- non è stata la catastrofe descritta da alcuni. Ci sono stati, in altre strutture sanitarie, anche casi peggiori. La carenza di reagenti sul mercato di certo ha rallentato di gran lunga, invece, il lavoro per processare i tamponi. Speriamo che con l’accordo di ieri l’ostacolo possa essere superato”. Madeddu entra anche nel dettaglio delle difficoltà di gestione dei percorsi all’ospedale Umberto I. “Un ospedale vecchio di 70 anni- dice- Ci sono anche responsabilità politiche, dunque, non di certo soltanto dei dirigenti medici. E’ ovvio che tornando indietro non rifaremmo tutto alla stessa maniera. Occorre aggiustare continuamente il tiro, come del resto si sta facendo a livello nazionale. E ‘ ovvio che bisogna fare tesoro di quello che è successo”. Il direttore sanitario dell’Asp parla, infine, del caso Rizzuto. “Ho vissuto con dolore la sua morte- racconta- Era un mio carissimo amico. Non entro nel merito di aspetti che adesso sono al vaglio della magistratura. Massimo rispetto. Se ci sono state delle responsabilità , ne prenderemo atto. Sarebbe scorretto e grave se io entrassi adesso nel merito”. Madeddu ribadisce che “andare in ospedale adesso non comporta rischi per i cittadini. I percorsi sono separati. Ci rendiamo conto di avere sbagliato a livello di comunicazione. Siamo la provincia con il tasso di incidenza più basso in Sicilia dopo Ragusa. Pensiamo che nella piccola Enna ci sono 316 casi mentre nella nostra provincia siamo a 98. Abbiamo un tasso di guarigione altissimo, con 87 guariti. Gli errori ci sono stati da noi come ovunque nel mondo. Se qualcuno pensava che a Siracusa non sarebbe accaduto nulla, non ha capito cosa stava accadendo in ogni luogo della terra”.




Siracusa. "In casa da marzo, tampone senza esito: questi sono arresti domiciliari"

“Dal 5 aprile attendo l’esito del mio tampone di fine quarantena. Nessuno mi risponde, nessuno mi fornisce le informazioni a cui avrei diritto e resto chiuso in casa, da solo, come fossi agli arresti domiciliari, praticamente ormai da quasi due mesi”. La storia che racconta Matteo  è simile ad altre. Sono quei cittadini, spesso lavoratori, rientrati dal Nord Italia per via della chiusura dei cantieri in cui erano impiegati. “Lavoravo in provincia di Pavia. Il 15 marzo scorso sono tornato a casa- racconta- Mi sono autodenunciato e messo in quarantena, dopo la prevista registrazione e tutte le comunicazioni previste. Ho completato il mio periodo di quarantena il 30 marzo. Fino al 5 aprile, nessuno mi aveva contattato, poi finalmente sono stato sottoposto a tampone. Da quel momento, il silenzio assoluto. Siamo al 23 aprile e non ho notizie. Ho inviato miriadi di email agli indirizzi predisposti, ho tentato centinaia di volte a contattare i numeri telefonici indicati dall’Asp: nulla, nessuno mi calcola, forse perchè non sono nessuno, non ho amici importanti? Vivo praticamente agli arresti domiciliari, con la famiglia sballottata. Mi vengono  a portare la spesa ogni due giorni e ritengo che tutto questo non sia affatto giusto”. Nella sua stessa situazione anche i fratelli Antonio e Francesco. Sono rientrati lo stesso giorno, insieme ad altri colleghi, tutti nelle medesime condizioni. La speranza è che l’annuncio di questa mattina, lanciato su FMITALIA dal direttore sanitario dell’Asp, Anselmo Madeddu possa essere effettivamente la svolta che questi cittadini attendono: 200 tamponi al giorno da oggi e 400 da lunedì per accelerare gli iter legati proprio agli esami di fine quarantena.




Siracusa dice no alla sperimentazione 5G, pubblicata l'ordinanza

Niente sperimentazione della tecnologia 5G a Siracusa. Dopo la chiara dichiarazione d’intenti dei giorni scorsi, è arrivata l’ordinanza. “No ad impianti 5G sul territorio siracusano fino a tutta la durata dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus”, spiega la nota di Palazzo Vermexio.
Il provvedimento prevede “la sospensione della sperimentazione del 5G su tutto il territorio comunale” ma anche “del rilascio di autorizzazioni per l’istallazione di nuove stazioni radio-base” oltre alle “autorizzazioni per l’adeguamento di stazioni radio-base già esistenti alla nuova tecnologia 5G, anche delle autorizzazioni già concesse, sino alla cessazione dell’emergenza sanitaria da covid-19”.
L’ordinanza ha carattere contingibile e urgente sia per ragioni sanitarie che di incolumità pubblica ed è stata adottata nel rispetto del principio di precauzione per prevenire conseguenze sulla salute umana e sull’ambiente.
“Come ho avuto modo di dire in altre circostanze – afferma il sindaco Italia – la fase che stiamo attraversando non è la più adatta. A una popolazione già sotto pressione psicologica per la diffusione della pandemia, non si possono imporre ulteriori stress con scelte che alzano il livello di allarme e che si aggiungono ai rischi già vissuti per l’inquinamento atmosferico. In questo momento, piuttosto, le istituzioni devono dare fiducia ai cittadini e rafforzare la coesione”.
L’ordinanza, lunga sette pagine, evidenzia come la letteratura faccia riferimento a “criticità sconosciute” e a “conseguenze biologiche non intenzionali” del 5G.
“È una materia – conclude il sindaco Italia – che richiede cautela. C’è la necessità di attendere ulteriori progressi della ricerca perché allo stato il rischio potenziale per la salute pubblica è più alto dei benefici portati dalla sperimentazione. Le misure di contenimento del coronavirus, il flusso di notizie, purtroppo non sempre veritiere, sulle conseguenze dell’infezione e l’incertezza sulla durata dell’emergenza e delle prospettive economiche stanno causando un forte disagio emotivo tra la gente. Tutti i giorni, in misura maggiore in queste settimane, tocco con mano la preoccupazione della gente e non vedo la ragione di fornire oggi ulteriori motivi di allarme”.

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