Covid, il bollettino: 667 nuovi positivi in provincia di Siracusa, nel capoluogo in contrazione

Sono 667 i nuovi casi di covid19 registrati in provincia di Siracusa, nelle ultime 24 ore. Lieve contrazione rispetto al dato di ieri ma non è ancora un effetto ascrivibile alla zona arancione proclamata in gran parte del territorio aretuseo. Interessante il dato di Siracusa città, dove per la prima volta da oltre un mese i guariti superano i nuovi contagiati, facendo scendere sotto quota 3.000 il numero degli attuali positivi (2.997, -17). Non si arresta, invece, la crescita del contagio in quasi tutti gli altri centri della provincia incluse le comunità montane ma ad eccezione dell’isola felice di Cassaro.
In Sicilia sono 7.803 i nuovi casi di covid19 registrati a fronte di 31.786 tamponi processati. Il tasso di positività scende al 24,5%. Gli attuali positivi sono 118.640 (+6.863). I guariti sono 917, 23 i decessi. Negli ospedali sono 1.303 i ricoverati (+42), 138 (+4) in terapia intensiva.
Questi i numeri del contagio oggi nelle singole province: Palermo 1.096 nuovi casi, Catania 1.483, Messina 1.438, Siracusa 667, Trapani 1117, Ragusa 612, Caltanissetta 353, Agrigento 819, Enna 218.




Covid a Siracusa: primo giorno di flessione ma aumentano terapie intensive

Per la prima volta da oltre un mese, giornata segnata dal segno meno nel bilancio del covid a Siracusa. Grazie alle guarigioni, scende di 17 unità il conto dei casi attivi complessivi, nel solo capoluogo.
I contagiati al momento sono ora 2.297. Stranisce però che siano solo 151 i contatti in isolamento, a fronte di un numero così alto di positivi. Misura, forse, della sofferenza del sistema di tracciamento a causa dell’esplosione di questa nuova ondata.
Aumentano le terapie intensive. Sono infatti 3 i siracusani del capoluogo intubati. Si tratta di over 70. Invece sono 44 in regime di ricovero ordinario.
Quanto alle fasce d’età più esposte al contagio, è quella 40-49 anni a fare registrare il maggior numero di positivi (508); a seguire 30-39 anni con 451. Gli under 12 contagiati sono oggi 258.




Vietato cantare a Floridia: in zona arancione stop alla musica dal vivo nei locali

Il sindaco di Floridia lo aveva anticipato nei giorni scorsi: i numeri del contagio sono troppo alti, per cui sarebbero state adottate tutta una serie di misure per limitare le occasioni di diffusione del virus. Detto, fatto. Con il rinforzo della proclamazione anche di Floridia “zona ad alto rischio”.
E così, tra i provvedimenti, insieme a quello che dispone la dad per scuole fino al 19 gennaio (ordinanza non revocata), ce ne è anche uno che introduce un divieto particolare: vietato cantare.
In realtà, l’ordinanza del primo cittadino dispone lo stop in zona arancione dei live musicali nei locali pubblici. Il che, tradotto, significa stop a pianobar, karaoke e concerti dal vivo. “Siamo in zona arancione, mi dispiace ma non li autorizzo. Non mi sembra davvero il momento. Anche perchè poi si generano situazioni con gli avventori difficili da gestire anche da parte degli stessi titolari. Sono volati schiaffi sol perchè avevano chiesto di indossare la mascherina. Allora intervengo e tolgo l’occasione. Mi spiace, sono giovane anche io e capisco il valore sociale dell’intrattenimento. Ma nei due locali che offrono musica dal vivo, uno è angusto e l’altro sotto ai portici, con scene all’esterno che per ora non dovrebbero accadere. Non voglio danneggiare nessuno, piuttosto tutelare tutti in questa fase difficile, anche per Floridia”, commenta il sindaco Carianni.
Quello del sindaco di Floridia non è un capriccio. Ci sono anche studi scientifici alla base dello stop alla musica dal vivo ed in particolare al canto. Studi eseguiti durante fase 1 e fase 2 hanno segnalato la “pericolosità” (ai fini del contagio) degli aerosol: gridando o cantando, viene liberata una quantità di particelle respiratorie cinquanta volte superiori. E queste particelle in sospensione si concentrano nell’aria, aumentando il rischio di contagio, se non interviene una adeguata ventilazione capace di assicurare una immediata diluizione degli aerosol. A Floridia, ieri, i positivi erano 423. In quarantena 27 floridiani, 6 i ricoverati di cui 1 in terapia intensiva.

foto credit: Foto creata da cookie_studio – it.freepik.com




Contagi e caos riapertura scuole, il sindaco di Priolo ordina la dad dal 13 al 19 gennaio

Niente indugi a Priolo: l’anno scolastico ripartirà in dad. Lo ha disposto il sindaco, Pippo Gianni, con una sua ordinanza che arriva nel giorno in cui in Regione si studia un ulteriore, possibile prolungamento delle vacanze natalizie prima di tornare in classe.
“Attività didattiche in presenza sospese, in tutte le scuole pubbliche e private, di ogni ordine e grado, attivazione della dad dal 13 al 19 gennaio, possibilità di svolgere attività in presenza per l’uso di laboratori per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”. È quanto prevede l’ordinanza firmata questa mattina dal sindaco di Priolo Gargallo, Pippo Gianni.
Il provvedimento contempla anche il divieto di assembramento in tutte le aree pubbliche all’aperto, incluse quelle in prossimità di attività dei servizi di ristorazione, bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, fatta eccezione per i dehors dei locali, nei quali si potrà rimanere solo seduti e distanziati.
Il provvedimento, finalizzato al contenimento del contagio da Covid-19, si è reso necessario in seguito all’ordinanza regionale dell’8 gennaio scorso e a causa dell’aumento dei casi positivi nel comune di Priolo Gargallo, in particolare tra la popolazione scolastica. I positivi attuali nella cittadina industriale sono 344.




Sebastiano nato nel salotto di casa: il racconto della nonna, “ostetrica” improvvisata

“Mi devo ancora riprendere dallo shock ma sono felice”. Scherza ed esprime tutta la gioia di essere diventata nonna, sebbene in maniera straordinaria. Non dirà a suo nipote “ti ho visto nascere”, ma “ti ho fatto nascere”.
E’ la storia innanzitutto di Sebastiano, poco meno di tre chili, nato lo scorso fine settimana in casa. La mamma è Dyana, il papà Silvio.
Non ha dato troppo preavviso, per la verità, il piccolo Sebastiano. Non ha atteso la fine dei nove mesi e non ha atteso nemmeno che la sua mamma potesse raggiungere l’ospedale. E’ nato in salotto. La sua mamma è stata assistita da chi c’era: la nonna, appunto, e il papà.
E’ successo ad Augusta, nelle prime ore del mattino, quando mamma Dyana ha avvertito i primi dolori, iniziando ad ipotizzare che potesse trattarsi di avvisaglie. Avvisaglie che, però, in mezz’ora sono diventati dolori veri e propri, tali da non consentirle nemmeno di alzarsi. Si è sdraiata. Nel frattempo il marito ha avvertito la mamma della puerpera e l’ambulanza. La nonna ha avuto il compito di prendere il piccolo, che nel frattempo era nato.
Tutto è andato benissimo, le emozioni in quegli istanti sono state tante, tutte di un’intensità indescrivibile.
I sanitari del 118 hanno condotto piccolo e mamma all’ospedale di Lentini. Un esordio eclatante questo mondo per Sebastiano, che scoppia di salute ed evidentemente voglia di vivere.

Foto credit: Foto creata da prostooleh – it.freepik.com




Ordina una pizza per rapinare il “rider” e lo accoltella: 16enne denunciato

Grave episodio  sabato sera ad Avola. Vittima di una rapina, un giovane “rider” di una pizzeria del centro storico.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, un minore di 16 anni ha ordinato una consegna a domicilio alla stazione di Avola. La consegna, poco dopo le 22,30, in realtà non ha mai avuto luogo. Quando il rider ha raggiunto piazza Regina Margherita, infatti, è stato aggredito alle spalle da un giovane armato di coltello e con il volto travisato da passamontagna.
La vittima avrebbe reagito all’aggressione del giovane, il cui intento era appropriarsi dei ricavi delle consegne. Durante la colluttazione, numerose le coltellate inferte alla vittima prima che l’aggressore fuggisse.
Le immediate indagini, svolte dagli uomini del Commissariato di Avola, hanno consentito l’individuazione del presunto rapinatore, attesa la circostanza che quest’ultimo, un minore di 16 anni, avolese, aveva telefonato con il cellulare della propria madre, persona già conosciuta alle forze di polizia, alla pizzeria per perpetrare la rapina ai danni del fattorino.
Al fattorino, i sanitari del nosocomio avolese hanno dato più di 50 punti di sutura, in particolare alle mani.
A casa del denunciato, gli investigatori hanno rinvenuto il passamontagna utilizzato dal giovane rapinatore e il telefono cellulare dal quale è stata fatta la telefonata per organizzare la rapina.
Al termine delle indagini, rintracciato il minore presso la propria abitazione, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, è stato denunciato per tentata rapina e lesioni personali aggravate. Le indagini proseguono e non è escluso che possano subentrare altre fattispecie contestate.




Rientro a scuola in provincia di Siracusa: chi conferma dad, chi attende la Regione

Emergono posizioni differenti in tema di riapertura delle scuole dopo le vacanze di Natale tra i sindaci dei comuni della provincia di Siracusa.

Se nel capoluogo, il sindaco Francesco Italia ha revocato l’ordinanza con cui si disponeva la Dad dal 10 Gennaio,in attesa delle nuove indicazioni che molto probabilmente arriveranno il 12 Gennaio, in altri Comuni, come Priolo o come Augusta, i primi cittadini, Pippo Gianni e Giuseppe Di Mare confermano la didattica a distanza e lasciano in vigore la relativa ordinanza.

Nel capoluogo, “la decisione sull’apertura delle scuole dipende esclusivamente da quanto riferirà l’Asp, dai dati, insomma, che ogni giorno fornisce relativamente all’andamento dei contagi”.

Il sindaco, Francesco Italia entra nel merito delle decisioni adottate lo scorso fine settimana, prima con l’ordinanza con cui veniva annunciata la Dad a partire da questa mattina, poi con la revoca, alla luce dell’ordinanza regionale con cui l’apertura delle scuole, dopo le festività natalizie, viene spostato.

“Togliere la scuola ai ragazzi, visto quanto accaduto nel 2020-premette il primo cittadino- significa arrecare un grande danno in termini di socialità ed educazione e apprendimento. Stiamo condannando una generazione ad avere un gap sotto il profilo sociale e dell’istruzione. Se un sindaco decide di chiudere le scuole o avviare la Dad-puntualizza il primo cittadino- non lo fa di certo a cuor leggero ma sulla base di dati forniti dall’Asp. La decisione dipende esclusivamente da quanto ci riferisce l’azienda sanitaria provinciale, che ogni giorno fornisce i dati”.

La prima ordinanza emessa, quella relativa alla Dad, è stata frutto di una riunione con le autorità competente. “In seno a quella riunione-racconta Italia-  è emersa la volontà, con il parere positivo dell’Asp, di avviare la Dad perchè le scuole avrebbero dovuto riaprire, da calendario della Regione, oggi. Visto che Musumeci ha poi deciso di ritardare l’apertura delle scuole,lasciare in vigore quell’ordinanza avrebbe creato una contraddizione enorme”.

In realtà, nelle prossime ore, il quadro potrebbe ulteriormente cambiare.

“E’ probabile -dice ancora Italia- che la Regione prenda ulteriori decisioni prima di giorno 12. Prima di quel giorno, dunque, anche il Comune di Siracusa si determinerà di conseguenza, comprendendo quali saranno le indicazioni dell’Asp”. Per essere più chiari, “la previsione è che se i dati continuano ad essere come quelli di ieri-entra nel dettaglio il primo cittadino-  con tremila contagiati in città e se la Regione creerà le condizioni giuridiche necessarie per poter emettere ordinanze di questo tipo, potremmo mantenere la determinazione che avevamo preso. Nel frattempo, vorrò sentire, insieme all’assessore alle Politiche educative, i dirigenti,  perchè so che ci sono delle opinioni assolutamente discordanti. Accontentare tutti è sempre molto complicato.  L’auspicio è che entro domani possano arrivare le indicazioni definitive. Il sindaco, tuttavia, si mostra scettico da questo punto di vista.

Diametralmente opposta la posizione di Pippo Gianni a Priolo.

“A Priolo, dichiarata zona arancione – chiarisce il primo cittadino – vige l’ordinanza sindacale da me firmata due giorni fa, che prevede la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 19. L’attivazione della DAD potrà avvenire a questo punto a partire dal 13 gennaio. La prossima settimana – prosegue il sindaco Gianni – continueremo a sanificare le scuole, il Palazzo Municipale, la biblioteca, tutti i luoghi e gli uffici pubblici. I numeri dei positivi al Covid nel nostro paese sono allarmanti e vista la chiusura delle scuole – conclude il primo cittadino – chiedo ai genitori di attenzionare ulteriormente bimbi e ragazzi per evitare che possano assembrarsi o frequentare luoghi affollati, andando incontro a possibili contagi”.

Ad Augusta, Giuseppe Di Mare ha un’opinione ben definita.  “Meglio prevenire- dice il primo cittadino- Riaprire per dover subito richiudere per via dei contagi non ha senso. Tutti avete letto cosa ha detto il Cts. Perchè dobbiamo chiudere gli occhi? I sindaci sono i responsabili sanitari della città. Sono intransigente da questo punto di vista. Sono per la chiusura delle scuole in presenza per almeno un’altra decina di giorni. Il resto lo vedremo alla luce delle ulteriori decisioni che saranno assunte dalla Regione. Il presidente Nello Musumeci, del resto, ha convocato il Comitato Tecnico Scientifico per giorno 12. L’Anci punta per la Dad. Ognuno si organizzerà di conseguenza. E’ chiaro che se il Cts chiede intransigenza, non capisco perchè dovremmo fare diversamente”.




Mercati e fiere in zona arancione, avanti tutta a Siracusa ma con i controlli della Municipale

I mercati rionali e settimanali restano operativi anche durante questo periodo di permanenza di Siracusa in zona arancione. È quanto ha deciso il sindaco, Francesco Italia, che ha chiesto all’assessore alla Polizia municipale, Dario Tota, di predisporre i servizi necessari affinché l’attività di commercio ambulante avvenga in sicurezza, per operatori e clienti, e nel rispetto delle disposizioni contro la diffusione del Covid-19.
Gli accertamenti sono scattati già ieri al mercato settimanale di piazza Santa Lucia, tutto attorno all’area. I controlli sono stati compiuti da 12 agenti, tra personale della sezione Annonaria e pattuglie della Municipale; presente sul posto anche l’assessore Tota. Oltre a evitare gli assembramenti e a sorvegliare sul corretto uso delle mascherine (due persone sono sono state multate perché non la indossavano, ndr), gli agenti hanno sanzionato alcuni ambulanti abusivi, a cui è stata sequestrata la merce. Gli accertamenti proseguiranno nei prossimi giorni negli altri mercati.
“Ringrazio – ha detto il sindaco Italia – l’assessore Tota, il comandante e gli agenti della Municipale per l’impegno che stanno mettendo in questi servizi. Dobbiamo fare di tutto affinché le necessarie misure di contrasto alla pandemia condizionino il meno possibile la nostra quotidianità ma per farlo è necessaria la collaborazione di tutti. I controlli nei mercati, per altro, servono a non bloccare un settore non florido e già colpito dal Covid con ripercussioni sulle famiglie degli operatori”.




Lorenzo Amore dopo Tali e Quali: “Esperienza di cui farò tesoro,la musica è la mia vita”

“Un’esperienza di cui farò tesoro, che ho vissuto con serenità e mi ha dato tanta sicurezza”.

Lorenzo Amore è tornato a casa, a Siracusa, dopo avere conquistato il terzo posto a Tali e Quali, lo show andato in onda su Rai Uno sabato sera.

“Non nasconde che un po’ d’ansia, dettata dall’emozione, c’era- racconta il giovane talento siracusano- E’ stato, però, anche un modo per lanciare un messaggio a tutti i ragazzi che come me coltivano un sogno grande, che è la musica. Dobbiamo crederci fino in fondo”.

Lorenzo, 21 anni, canta da sempre. Si è mosso a livello locale, poi ha continuato a studiare, a ricercare, nella musica, la sua identità. Non solo interprete, ad un certo punto, ma cantautore, con due inediti.

“Poi mia madre si è accorta che Rai Uno aveva dato il via ai casting per Tali e Quali. A quel punto- racconta- ho deciso di propormi nei panni di Mahmood. Il riscontro è presto arrivato. Sono stato richiamato ed è iniziata questa avventura”.

Ai giudici Lorenzo è piaciuto molto. Loretta Goggi gli ha riconosciuto un talento in grado di trasformare la timidezza in arte. Il suo consiglio è stato proprio quello di continuare a trasformare in energia, sul palco, il suo modo di essere.

“Sono un timido- racconta Lorenzo- ma sul palco mi trasformo. La musica per me è tutto”. Sul palco di Rai Uno Lorenzo ha anche trovato un motivo in più di soddisfazione personale, una ragione in più per sentirsi orgoglioso di se stesso. “Sono cresciuto con mia madre- racconta-con la mancanza, dunque, di una figura paterna. Nonostante questo- e ho voluto dirlo- sono arrivato a quel piccolo traguardo che spero sia un punto di partenza. Un’analogia, se vogliamo, con la canzone di Mahmood “Soldi” che mi ha portato al terzo posto nell’ambito di quella gara, per me così importante”.

A




Covid in carcere: quattro positivi ad Augusta, il Sippe chiede misure di salvaguardia

Il covid torna ad affacciarsi anche in carcere. Tre detenuti ed un agente di Polizia Penitenziaria sono risultati positivi nella struttura di reclusione di Augusta. Due le sezioni in isolamento e altri tre agenti in quarantena. “La situazione all’interno della casa circondariale di Augusta è davvero difficile, peraltro non è escluso che l’esecuzione dei tamponi su altri agenti e detenuti possa svelare altre positività”, denuncia il dirigente nazionale del Sippe, sindaco di polizia penitenziaria. Sebastiano Bongiovanni. “Per questo chiediamo che la direzione penitenziaria adotti dei provvedimenti d’intesa con il sindacato”. Richieste, in particolare, misure di salvaguardia del personale e dei detenuti.