Santa Lucia, apertura straordinaria della nicchia giovedì 13: Festa delle Reliquie

Apertura straordinaria della nicchia che custodisce il simulacro di Santa Lucia annunciata per giovedì 13 gennaio. Lo ha deciso la Deputazione della Cappella di Santa Lucia, nel ricordo dell’anniversario della dedicazione della
Chiesa Cattedrale (che si celebra il 9 gennaio) e del terremoto del 1693.
Un tempo era prevista l’apertura della nicchia per un periodo più lungo ma da alcuni anni viene effettuata l’apertura solo il giorno 13, in coincidenza con la “Festa delle Reliquie”. Si tratta – spiegano dalla Diocesi – di un momento di ringraziamento ed anche di riconoscimento del servizio reso da tutti i volontari durante il periodo della festa di dicembre.
Nel rispetto della normativa prevista per l’emergenza covid 19, è prevista alle ore 17.00 l’apertura della nicchia,
preceduta dalla consegna delle chiavi al maestro di Cappella, Benedetto Ghiurmino, da parte dei deputati.
Poi le portatrici in processione porteranno all’altare maggiore le reliquie della martire siracusana.
A seguire l’intervento del parroco della Cattedrale di Siracusa, Salvatore Marino, su “Pietà Popolare e Sinodo” e
alle ore 18.00 solenne cerimonia presieduta dall’arcivescovo, Francesco Lomanto. Al termine la chiusura della nicchia.




Vaccini nelle farmacie, Vinciullo fa arrabbiare Federfarma: “Tema sanitario, non politico”

“Autorizzare tutte le farmacie ad eseguire vaccinazioni anti-covid”. La richiesta parte da Enzo Vinciullo e dal suo movimento politico Siracusa Protagonista. “Al fine di ridurre le innumerevoli ed estenuanti file di pazienti che attendono la vaccinazione anticovid, con il conseguente rischio di diffusione del virus ed il relativo contagio, sarebbe opportuno coinvolgere le farmacie private con una modifica sostanziale delle procedure di accreditamento e di esecutività operativa”, dice Vinciullo.
“Allo stato, il farmacista, per poter aderire al programma/esecuzione dei vaccini anticovid, deve frequentare un corso che lo abiliterebbe ad assolvere a tale compito. E’ ovvio che un corso online non può distribuire patenti di competenza medica sia per quanto concerne la valutazione dei dati anamnestici che l’eventuale insorgenza di effetti collaterali, che richiedono, oltre alla competenza medica, anche la presenza di un’ambulanza o di un soccorso privato per far fronte ad un’emergenza o ad un eventuale prosieguo delle cure in ambiente ospedaliero”.
All’ex deputato regionale replica subito il presidente di Federfarma Siracusa, Salvo Caruso, che rivendica con orgoglio i numeri delle vaccinazioni in farmacia. “Abbiamo inoculato quasi diecimila dosi in poco più di un mese di attività. Un lavoro svolto con competenza e professionalità, da persone che fino al giorno prima non giocavano all’allegro chirurgo. Perché il farmacista non è un sanitario solo quando tutti sono in lockdown e le farmacie, invece, restano aperte pur di garantire il servizio. Il farmacista è un sanitario sempre”, ribadisce Caruso per rispondere ai dubbi di Vinciullo.
“Il nostro è un risultato di tutto rispetto, per il quale non ci è stato comunicato un solo caso di fenomeni avversi. I medici in attività sono già autorizzati da mesi a fare quanto chiede Vinciullo e se ci è stato chiesto di fare la nostra parte, è probabile che il solo contributo di questi attori non fosse sufficiente. Resto a disposizione per colmare qualunque ulteriore lacuna su un campo che dovrebbe restare il più sanitario e meno politico possibile”.
Il già presidente della Commissione Bilancio Ars, però, non ci sta.
“Premesso che non ho alcuna lacuna da colmare e certamente non sarà il presidente di Federfarma a potermi dare lezioni, vorrei ricordare che ancora oggi ai singoli cittadini, ai partiti e ai movimenti politici spetta il diritto-dovere di fare proposte e non sarà certamente il presidente di Federfarma a mettermi il bavaglio, dal momento che, fino ad oggi, non ci è riuscito nessuno”, dice stizzito Vinciullo. “Ribadisco la validità della proposta da me sostenuta e che ha l’obiettivo di permettere a tutte le farmacie, nessuna esclusa e quindi anche quelle dove i farmacisti non sono disponibili, di poter aiutare il sistema sanitario a vaccinare quante più persone possibili. Ho apprezzato, continuo ad apprezzare e ad essere riconoscente a tutti i farmacisti d’Italia per il lavoro svolto, ma vorrei ricordare che in provincia di Siracusa siamo 404 mila e che per tre dosi di vaccino significa che bisogna vaccinare 1.212.000 volte le persone. A fronte di 1.212.000 volte, le farmacie hanno fatto 10.000 vaccini, un risultato straordinario preso nel suo essere, ma infinitesimo se consideriamo quanti devono essere i vaccini che devono essere fatti in provincia di Siracusa”.




Jackpot da quasi 670mila euro a Marzamemi, una 50enne esulta e corona un sogno

“Ho urlato di felicità, ho chiesto al mio compagno di controllare fosse tutto vero perché non riuscivo proprio a crederci”. È emozionata, incredula e felicissima Maria S., (il cognome per motivi di privacy non possiamo rivelarlo), un’imprenditrice di Marzamemi, frazione marinara di Pachino. Con pochi euro, e una buona dose di fortuna, ha centrato l’incredibile Jackpot da 668.659,2 euro.
Un giorno che rimarrà impresso nella memoria della donna che la scorsa settimana si è cimentata per la prima volta con “Millionaire Genie” di 888casino, la video slot che mette in palio Jackpot progressivi che spesso superano il milione di euro e in passato ha già reso alcuni giocatori milionari. “Non avevo mai giocato prima – dice ancora incredula Maria – alcuni amici mi hanno fatto incuriosire e ho voluto provare”.
Un regalo inaspettato che consentirà alla donna di 50 anni di realizzare un desiderio che aveva da tempo: “Ho un sogno da quando ero bambina: restaurare delle villette di mio nonno di fronte al mare e farne un resort. Grazie a 888 posso realizzarlo. Non ci credo ancora!”.

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Lite in famiglia, 35enne arrestato a Sortino per maltrattamenti e danneggiamento

Preso da furiosa rabbia, un 35enne di Sortino ha iniziato a distruggere mobili e suppellettili nell’abitazione dove vive con i parenti. A chiedere aiuto ai Carabinieri è stato il nonno dell’uomo.
A scatenare la furia dell’uomo, sarebbe stata una precedente discussione avuta con la sua ex convivente che gli avrebbe impedito di entrare nell’abitazione dove la donna vive con la figlia. L’uomo infatti aveva cercato di introdursi in casa, danneggiando anche la porta di ingresso, ma non riusciva nell’intento grazie all’intervento di un familiare.
Lo stato d’ira è proseguito a casa dell’uomo. Solo grazie all’intervento dei Carabinieri è stato bloccato e condotto in carcere a Cavadonna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Covid, il bollettino: 1.397 nuovi positivi in provincia di Siracusa, +82 nel capoluogo

Sono 1.397 i nuovi positivi al covid in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. Oggi primo giorno in zona arancione per il capoluogo e gran parte della provincia.
Nella sola città di Siracusa altri 82 casi contagio, al netto delle guarigioni. Gli attuali positivi nel capoluogo diventano così 3.014. Aumentano anche i ricoverati, sono adesso 47 i siracusani in ospedale per covid, due in terapia intensiva.
La fascia di età più esposta al contagio è quella 40-49 anni, con 497 casi attivi. In isolamento a Siracusa altre 162 persone.
In Sicilia sono 12.949 i nuovi casi si covid 19 nelle ultime ore, a fronte di 50.910. Gli attuali positivi sono 111.777 (+12.226). I guariti sono 708, 15 i decessi. In ospedale sono 1.261 i (+74), 138 in terapia intensiva (+1).




Zona arancione, cosa cambia oggi nei centri commerciali. I negozianti: “Norme paradossali”

Con l’ingresso in zona arancione, almeno fino al 19 gennaio, il super green pass sarà necessario per accedere – nel fine settimana – in diversi negozi presenti nelle gallerie delle grandi strutture commerciali. Oggi e nel prossimo week end bisognerà tenere a mente la nuova regola, secondo cui l’accesso a tutti i negozi nei centri commerciali è sempre consentito dal lunedì al venerdì, mentre il sabato e la domenica occorrerà mostrare il super green pass per entrare, ad esempio, nei negozi di abbigliamento o tecnologia mentre rimarrà libero l’accesso a supermercato, alle edicole, librerie, farmacie e tabacchi ospitati all’interno dei centri.
I commercianti sono stati informati nelle ore scorse circa le nuove procedure. E certo non fanno salti di gioia. “E’ un provvedimento paradossale. La gente può entrare di sabato e domenica al centro commerciale, passeggiare nei corridoi, andare a far la spesa e magari compare un libro, però senza super green pass non può entrare nel mio negozio di abbigliamento”, racconta allargando le braccia il responsabile di uno dei negozi presenti all’interno delle grandi strutture commerciali del capoluogo. “Io ho dovuto mettere una persona all’ingresso per verificare con la app il green pass. Le discussioni con le persone sono all’ordine del giorno. Per paura di una sanzione, dobbiamo operare così perchè poi, magari, per vendere un maglioncino in più ci ritroviamo multati o chiusi per qualche giorno. Controllano noi, giusto. Ma chi controlla, ad esempio, che le persone non mi esibiscano un green pass che non è loro ma di un amico o di una amica?”.
Intanto all’ingresso davvero si sfiora la litigata. Chi non sapeva della nuova norma, chi non capisce, chi vuol entrare comunque. I famosi e ripetuti inviti al buon senso si scontrano con tutti i piccoli aspetti della vita quotidiana.




Donna suicida all’Umberto I di Siracusa: una 56enne si è lanciata dal quarto piano dell’ospedale

Non sono chiari i motivi che hanno spinto una donna di 56 anni a farla finita con un tragico volo nel vuoto. Un 56enne di origini straniere ma da anni residente a Siracusa, si è lanciata dal quarto piano dell’Umberto I, l’ospedale del capoluogo. E’ accaduto nella notte tra il 6 ed il 7 di gennaio. Nonostante i soccorsi, la donna è spirata poco dopo a causa delle ferite e delle lesioni riportate nell’impatto.
Non è chiaro se la donna fosse ricoverata in uno dei reparti della struttura sanitaria. A far luce sui vari aspetti della drammatica vicenda sarà la Polizia, intervenuta sul posto.
Non è la prima volta che accade, purtroppo. Nel 2017 un’altra donna si lanciò dal primo piano dell’ospedale, perdendo la vita nello schianto mortale con la siepe ed il marciapiede.




Primo giorno in zona arancione, a Rosolini il sindaco fa il controllore: “Giovani, state a casa”

Primo giorno di zona arancione in quasi tutta la provincia di Siracusa. Scattano le nuove regole ed anche i controlli rafforzati. A Rosolini, in auto con la Polizia Municipale, c’è anche il sindaco Giovanni Spadola. Sveglia presto e poi via al giro della città per fare rispettare le regole anti contagio. “Se non mettiamo un freno a questi contagi – spiega Spadola – rischiamo di passare in zona rossa. Questo lo dobbiamo evitare. Non tollereremo quei giovani che creano assembramenti o non indossano la mascherina Ffp2. Ai trasgressori verranno elevate sanzioni, così come previste per legge”.
La movida sembra essere il cruccio principale del sindaco di Rosolini. “Faccio un appello ai genitori. Non fate uscire i vostri figli da casa se non per necessità o motivi indispensabili, perchè la situazione pandemica è sotto controllo, ma i numeri dei contagi non sono da sottovalutare”.




Zona industriale, tra raffinazione e Pnrr, il M5s: “Coraggio e concretezza per non restare indietro”

Le preoccupazioni per il futuro della zona industriale di Siracusa, la raffinazione ed il tema della transizione ecologica, il Pnrr ed i fondi disponibili (tanti o pochi) sono temi al centro di un intenso confronto politico a distanza, giocato a suon di comunicati stampa.
Dopo la posizione di forte critica verso il governo centrale assunta dall’assessore regionale Turano, le preoccupazioni dei deputati regionali Cafeo (Lega) e Ternullo (FI), è il MoVimento 5 Stelle di Siracusa che risponde alle censure mosse verso il tema della transizione energetica e la necessità di prepararsi adesso, con i fondi del Pnrr, ad un cambiamento storico di cui l’Europa dovrebbe essere protagonista.
“Comprendiamo le preoccupazioni, ma facciamo fatica a capire certe affermazioni della politica locale, specie nel centrodestra, in merito agli investimenti nel settore della raffinazione. Considerando che autorevoli ministri espressione di quello schieramento occupano le poltrone dei ministeri competenti, come il leghista Giorgetti allo Sviluppo Economico o le esponenti di Forza Italia Carfagna e Gelmini al Ministero del Sud e degli Affari regionali, non crediamo ci sia qualcuno a Roma che voglia punire o demonizzare il settore della raffinazione in Italia e men che meno in Sicilia”, scrivono nella loro nota i parlamentari Paolo Ficara, Maria Marzana, Filippo Scerra, Pino PIsani ed i deputati regionali Stefano Zito e Giorgio Pasqua.
Il governo non vede di buon occhio il settore della raffinazione? La risposta: “E’ nota e chiara a tutti la strategicità di un asset produttivo portante per il Paese. Positiva, in tal senso, la richiesta da parte della Regione siciliana dell’istituzione dell’area di crisi industriale complessa, richiesta però inviata al Mise solo prima di Natale, a seguito di ripetute sollecitazioni. Preme sottolineare che, a tale fine, sono già intercorsi incontri con la vice ministro Todde”. Ma allora perchè i fondi del Pnrr destinati alla raffinazione vengono giudicati come pochi? “L’assessore regionale Turano si è unito alle critiche, insieme ad altri politici locali, circa l’impiego dei fondi del Pnrr e la poca liquidità concessa alla raffinazione. Sorvolando sul fatto che la Regione Siciliana nel suo primo programma di interventi da sostenere con il Pnrr ha totalmente ignorato il polo petrolchimico aretuseo, mai citato in nessuna delle pagine del dossier, c’è da spendere una considerazione determinante. Per chi non lo sapesse, il Pnrr nasce in Europa per sostenere la ripresa e lo sviluppo, puntando in maniera decisa sull’innovazione, le nuove tecnologie, la riduzione delle emissioni e la transizione energetica. Dobbiamo sfruttare questa grande opportunità e dobbiamo creare le condizioni perchè il polo siracusano sia protagonista di questo passaggio così strategico. Interesse di tutti è non far scappare le aziende che investono i loro capitali in Italia e tutelare l’occupazione, specie nel Mezzogiorno”.
Poco meno di un anno fa, a febbraio, i parlamentari siracusani nazionali e regionali del M5S si erano confrontati con le principali aziende del petrolchimico, “per stimolare la presentazione di progetti in grado di assicurare una prospettiva di sviluppo a medio e lungo termine. Le risorse del PNRR ci sono anche per i gruppi industriali presenti nel quadrilatero industriale siracusano. Ma sono indirizzate verso precise linee di sviluppo, per sostenere una transizione energetica onerosa, di cui non devono pagare il conto le aziende della raffinazione”. Come dire che era risaputo che con il Pnrr sarebbero stati finanziati progetti innovativi nella direzione della transizione energetica e non la raffinazione tout court, proprio per via delle finalità dello stesso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“Ma non esiste solo il PNRR come fonte di finanziamento, per cui è corretto rimboccarsi le maniche per fare ognuno il proprio compito anche con le risorse ordinarie, alla Regione così come al Governo centrale. Come già successo in passato, torneremo con i colleghi parlamentari ad incontrare Confindustria ed i rappresentanti dei grandi gruppi del petrolchimico siracusano, nella speranza, per esempio, di far partire il prima possibile quel tavolo di confronto tra Ministeri competenti e industrie per l’utilizzo di parte delle accise per investimenti in chiave di riconversione e sostenibilità”.
Il futuro viene, quindi, dipinto a tinte meno fosche dal M5s dopo lo spettro dei licenziamenti evocato da più pezzi del centrodestra siciliano. “Ci sono fondi per sostenere la transizione e quindi la creazione di nuove linee produttive, per sostenere l’occupazione e, al contempo, creare e far correre il necessario nuovo mercato. Dobbiamo avere il coraggio e la concretezza di guidare anche il nostro territorio verso il 2050. Abbaiare alla luna non serve a nessuno”.




Anzaldi (IV): “Sospendere iter per il nuovo ospedale di Siracusa”

Il deputato di Italia Viva, Michele Anzaldi, avanza dubbi e perplessità sull’avviato iter per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. “La Regione Sicilia ha dato corso alla progettazione del nuovo nosocomio anticipando i fondi necessari in attesa che il Commissario di Governo, prefetto Scaduto, potesse disporre dei previsti finanziamenti del Pnrr. Una circostanza – spiega – che lascia perplessi e interdetti, in quanto tutto cio’ e’ avvenuto in pendenza della sentenza che il Tar Roma emanera’ il 10 maggio prossimo, in merito alle presunte irregolarita’ sull’aggiudicazione del concorso di idee attraverso il quale e’ stato affidato l’incarico per la progettazione. Infatti, nel corso della procedura, non sarebbe stato rispettato il necessario principio di anonimato previsto nel bando, e sarebbe stato favorito un progetto che la stessa Commissione di gara non giudica tra i migliori, ritenendo che, per come riportato dal verbale: ‘La composizione architettonica proposta non si presenta particolarmente originale rispetto ad altre esaminate’. Non vorremmo – insiste Anzaldi – che la Regione, questa volta a danno dei cittadini siracusani, abbia perpetrato gli stessi errori commessi nel Concorso di progettazione per il nuovo Palazzo della Regione a Palermo, recentemente annullato per evidenti irregolarita’ da parte della Commissione aggiudicatrice. Non capendo questa fretta chiediamo pertanto anche in autotutela che la Regione Sicilia e il Commissario di Governo sospendano le attivita’ tecniche sul nuovo ospedale, compresa l’approvazione della relativa variante urbanistica del Comune di Siracusa, oggi privo del Consiglio Comunale, fin quando non sia stata fatta chiarezza sulla vicenda con la conclusione della vicenda giudiziaria”.