Il Covid Team vuol cambiare volto all'ospedale: "recuperare lo svantaggio"

L’osservato speciale rimane l’ospedale del capoluogo, l’Umberto I. Nei giorni scorsi ha preoccupato il lievitare del numero di sanitari e pazienti positivi, in più reparti. Secondo le indagini della Cisl, la percentuale sarebbe del 22% circa, quanto a medici contagiati (media nazionale 20%).
Secondo gli esperti regionali chiamati in soccorso della gestione dell’ospedale, la situazione dell’Umberto I è seria ma non da allarme rosso. La sicurezza ospedaliera è stata maggiorata, anche con aree totalmente dedicate ai cosiddetti grigi, in isolamento medicato.
Il covid team inviato dalla Regione ha predisposto un copioso piano di interventi, quasi tutti ormai in dirittura di arrivo, finalizzato al recupero dello “svantaggio” accumulato nelle settimane scorse. Sono stati creati corridoi separati covid-non covid con porte e pareti dove prima non c’erano e non erano state pensate, superando gli oggettivi limiti di una struttura ormai vecchia. Anche gli accessi sembrano ora più controllati.
In attesa di ricostruire la catena dei ceppi di contagio, viene ora però chiesto uno sforzo ulteriore al personale sanitario. Una serie di regole rigide che non possono prescindere dal corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Nessuno dovrà indossare la mascherina tenendola poi sotto al mento, le cuffiette dovranno essere sempre correttamente posizionate sulla testa, senza deroghe, neanche quando ci si ritrova tra colleghi alla macchinetta del caffè. Anzi, forse sarebbero da evitare anche simili momenti di aggregazione. Regole totalmente opposte a quelle circolari che invitavano a non utilizzare le mascherine per non allarmare l’utenza. “I dpi ci sono e in numero più che sufficiente”, trapela da fonti vicine al triumvirato di esperti regionali.
La città, per fortuna, non presenta al momento emergenze significative da epidemia e la terapia intensiva non è in sofferenza. Il mantra ripetuto ossessivamente dagli esperti inviati dalla Regione è allora sempre quello: “recuperare il tempo perduto, senza abbassare la guardia”.
Non a caso è stato dato il via libera alla sperimentazione della terapia domestica ed impressa una decisa accelerazione alle Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Il covid team ha contribuito a far suonare la sveglia, dettando “correzioni” culminate nella co-gestione dello stesso ospedale. I dirigenti medici Rosario Di Lorenzo, Giuseppe Capodieci e Antonino Bucolo “per tutta la durata dell’emergenza Covid, e comunque fino a nuove comunicazioni” sono stati individuati “con effetto immediato” come componenti del covid team ed affiancheranno il vicedirettore Paolo Bordonaro nelle funzioni di direzione medica del presidio, “con tutte le funzioni connesse al ruolo”. Così è stato disposto dal direttore generale e dal direttore sanitario dell’Asp di Siracusa.




Siracusa. Covid-19, ospedale pronto per i tamponi: consegnati strumentazioni e reagenti

Strumentazione e reagenti di laboratorio consegnati al Centro Trasfusionale dell’ospedale Umberto I, che adesso è pronto per processare i tamponi. L’Asp annuncia la consegna di quanto servirà per poter effettuare i tamponi  orofaringei nella ricerca del virus SARS-COV-2. L’apparecchiatura è arrivata ieri da Palermo attraverso il dipartimento di Protezione Civile. Operazione conclusa in nottata. La direzione dell’Asp sottolinea l’impegno e la collaborazione degli operatori, “un lavoro di squadra e la collaborazione senza riserve e risparmio di fatiche, in un momento di così grande emergenza, non può che migliorare l’operatività degli interventi e dare più fiducia e conforto alla popolazione”.




Siracusa. Lockdown e riaperture, "si" a cartolibrerie e cura del verde : i dettagli

Misure restrittive prorogate al 3 maggio prossimo, ma anche riapertura immediata di una serie di attività. Il premier, Giuseppe Conte modifica parzialmente quanto predisposto nella prima fase dell’emergenza Coronavirus, estendendo, al contempo, il periodo di Lockdown. All’elenco dei negozi aperti, in quanto indispensabili, dal 14 aprile si aggiungono librerie, cartolibrerie e negozi di abbigliamento per neonati e bambini. “Via libera”, inoltre, alle attività che riguardano la cura delle aree forestali e della silvicoltura. Riaprono le fabbriche dei computer e possono tornare ad operare quanti si occupano di cura del paesaggio, opere idrauliche, commercio all’ingrosso di carta e cartone. A chi non può ancora riaprire la propria attività p consentivo l’accesso ai locali, purchè si tratti di personale dipendente o di terzi delegati per la vigilanza, la manutenzione, la pulizia e sanificazione o la gestione dei pagamenti. Con comunicazione al prefetto si può spedire oppure accettare la ricezione in magazzino di beni e forniture. Le regole da rispettare sono ferree: distanziamento, pulizia due volte al giorno, aerazione, sistemi di disinfezione delle mani. Devono essere garantiti accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento. Laddove il distanziamento non può essere garantito, obbligatorio l’uso di mascherine, cosi’ come nei luoghi chiusi. E ancora, uso dei guanti «usa e getta» nelle attività di acquisto di alimenti e bevande. Gli accessi andranno scaglionati secondo le seguenti modalità:  per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori; per locali di dimensioni superiori l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando dove possibile, i percorsi di entrata e di uscita. A Siracusa è probabile, sempre il 14 aprile, la riapertura dei centri comunali di raccolta. Le modalità saranno successivamente comunicate.




Siracusa. Covid-19, poliziotti senza Dpi e tamponi che non arrivano, la denuncia del Siulp

Poliziotti senza un numero sufficiente di dispositivi di protezione, tamponi il cui esito si attende da troppi giorni. Una situazione difficile quella che gli agenti in servizio in provincia di Siracusa stanno fronteggiando in questo periodo di emergenza sanitaria. Il sindacato che li rappresenta, il Siulp, a livello locale rappresentato da Tommaso Bellavia, ribadisce l’allarme lanciato da settimane. “Siamo sul campo- spiega Bellavia- con  l’impegno di tutti i giorni , ma il lavoro è certamente differente, con un dispiegamento importante per i controlli di contenimento del contagio. All’interno degli uffici-cosi’ Bellavia racconta il lavoro quotidiano della polizia-  stiamo con le mascherine e ovviamente rispettiamo la distanza sociale. Abbiamo però una dotazione di dpi insufficiente. A fronte di 600 unità nel territorio provinciale, arrivano 100 mascherine usa e getta e 50 ffp2. Spesso colleghi utilizzano piu’ volte la stessa mascherina, magari sanificandola. Altre ce le procuriamo autonomamente, altre ancora ci vengono fortunatamente donate”.

 




Siracusa. Coronavirus, gente per strada: c'è pure chi esce a contemplare la luna

“Sto andando sul luogo di lavoro”, ma era disoccupato. I carabinieri hanno effettuato delle veloci verifiche e poi denunciato un 30enne di Carlentini, sorpreso a Villasmundo senza un valido motivo.
A Siracusa sanzionata una 58enne sorpresa a fare jogging lungo la pista ciclabile ed un priolese che aveva raggiunto il capoluogo per salutare la fidanzata. Altri, continuano a passeggiare per strada o a circolare in auto senza necessità. A Priolo Gargallo un 35enne augustano è stato sanzionato perché si era recato, fuori dall’ambito territoriale del suo comune, a trovare un’amica. Una donna, in particolare, a Noto, è stata sanzionata perché trovata a bordo della sua autovettura mentre, da sola, mangiava una pizza contemplando la luna piena, in queste notti particolarmente splendente.
Ad Avola due ragazzi sono stati controllati e sanzionati perché si trovavano fuori dall’abitazione per festeggiare il 18° compleanno di uno dei due;
a Portopalo di Capo Passero sono stati sanzionati diversi soggetti che passeggiavano senza alcun valido motivo per le vie cittadine, tra di essi un 53enne che ha dichiarato di avere la necessità di svagarsi prima di rientrare a casa al termine dell’orario di lavoro;
a Pachino due persone sono state sorprese in riva al mare mentre erano intente a pescare;
a Sortino un uomo è stato sanzionato poiché sorpreso, a bordo della sua autovettura, lungo le vie del centro abitato, dopo che si era recato presso l’abitazione dell’ex coniuge per ritirare un elettrodomestico; Un altro soggetto è stato sanzionato per essersi recato nella sua casa di campagna per lavare l’autovettura;
Un catanese è stato sanzionato perché si era recato ad Augusta per verificare lo stato di un immobile di sua proprietà. Due soggetti sono stati invece trovati in piazza Sacro Cuore mentre intrattenevano un’accesa discussione su una panchina, un 27enne in ultimo, mentre era in sella alla sua bicicletta.




Scossa di terremoto al largo di Siracusa: magnitudo 3.3

Torna a tremare la terra a Siracusa. Nella tarda serata di ieri, dieci minuti prima della mezzanotte, una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 è stata registrata davanti alla costa sudorientale della Sicilia, al largo del capoluogo. I sismografi dell’Ingv, istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, hanno localizzato l’ipocentro a 19 km di profondità, mentre l’epicentro, a  80 km a sud della città. Nessun danno a persone o cose.




Siracusa. Riapre il Ccr di Targia: dal 14 aprile attività a pieno regime

Riapertura a pieno regime per il centro comunale di raccolta di contrada Stentinello, a Targia.La struttura riaprirà i battenti il 14 aprile, secondo quanto consentito dalle misure nazionali legate al contenimento del contagio del Coronavirus. Per il momento rimane chiuso, invece, il centro comunale di raccolta di via Elorina. Il Ccr di Stentinello sarà attivo dalle 7 del mattino come sempre e secondo i normali orari di apertura e chiusura. Sarà garantito il rispetto delle distanze. Il cancello, inoltre, rimarrà aperto a metà per evitare assembramenti. “La gestione nel Ccr di Targia è sicura- spiega l’assessore all’Ecologia, Andrea Buccheri- Gli accessi sono controllati e non è previsto nessun contatto diretto tra gli operatori e gli utenti, che una volta all’interno dell’impianto vanno a gettare i loro rifiuti differenziati nei relativi cassoni. Nessun pericolo di diffusione del contagio- osserva ancora l’esponente della giunta retta dal sindaco, Francesco Italia- Stiamo, inoltre, verificando la possibilità di far ripartire la cura del verde pubblico, stando a quanto disposto proprio ieri dal premier, Giuseppe Conte”. Verifiche in corso presso le ditte che si sono aggiudicati i cinque mini appalti e che si distribuiscono, dunque, il territorio comunale.




Coronavirus, arrivano i reagenti e macchinari per il laboratorio dell'Umberto I

Diventa più veloce l’analisi dei tamponi a Siracusa. Assegnati all’Asp strumentazione e reagenti di laboratorio.
“Questo consentirà fin da subito di aumentare sensibilmente il numero dei test eseguibili che l’Azienda ha avviato da alcuni giorni nel Centro trasfusionale dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Questa ulteriore strumentazione potenzia il Laboratorio di Virologia del Centro trasfusionale consentendo autonomia ed una maggiore rapidità di risposta e di refertazione dei tamponi rispetto ai tempi registrati nel passato”, spiega la nota Asp.
Apparecchiature e reagenti sono in corso di consegna al Centro Trasfusionale dell’ospedale Umberto I di Siracusa che, con questo provvedimento regionale, assume anche la funzione di Stazione di Biologia molecolare per la ricerca del virus SARS-CoV-2.

Foto dal web




I vertici Asp oltre la bufera, ma all'Umberto I si cambia: un team per la direzione medica

Nessun terremoto ai vertici dell’Asp di Siracusa, niente cambi o passaggi di mano. Nonostante le forti spinte di opinione pubblica e politica, i dati sostanzialmente moderati circa l’impatto dell’epidemia di coronavirus in provincia di Siracusa mettono, per ora, al riparo il management della sanità siracusana.
Ma la situazione dell’Umberto I, l’ospedale in cui il virus ha finito per circolare in diversi reparti, non poteva passare inosservata. Gli interventi disposti dal covid team di nomina regionale hanno già impresso delle migliorie a precedenti decisioni che, a quanto pare, non avrebbero convinto del tutto i triumviri inviati dall’assessore Razza. Notevole il loro operato in tempi record, con la realizzazione di nuovi percorsi separati e la creazione di spazi, pareti, porte e finestre dove prima non c’erano e nessuno le aveva immaginate. Mosse che sembrano però, allo stesso tempo, delle toppe a situazioni e scelte pregresse. Errori, insomma, corretti dal covid team e giustificabili forse solo fino ad un certo punto con la vetustà del nosocomio siracusano.
E sono forse ascrivibili a quest’ultima considerazione le improvvise ferie del direttore del presidio ospedaliero, il dottore Giuseppe D’Aquila. Appare strano che, nel bel mezzo di una epidemia, il responsabile della struttura possa pensare ad una vacanza. Ed in effetti non manca chi le interpreta come una elegante alternativa a ben altri provvedimenti, suggerita probabilmente e ancora una volta dal covid team regionale.
La gestione dell’ospedale passa per il momento ad una commissione interna composta dal vicedirettore Paolo Bordonaro e dai dirigenti medici Rosario Di Lorenzo, Giuseppe Capodieci e Antonino Bucolo.
“Vista la necessità di garantire un supporto direzionale e tecnico gestionale al presidio ospedaliero Umberto I, per tutta la durata dell’emergenza Covid, e comunque fino a nuove comunicazioni”, Di Lorenzo, Capodieci e Bucolo vengono peraltro individuati “con effetto immediato” come componenti del covid team ed affiancheranno Paolo Bordonaro nelle funzioni di Direzione Medica del presidio, “con tutte le funzioni connesse al ruolo”. Così è stato disposto dal direttore generale e dal direttore sanitario dell’Asp di Siracusa.
“Le decisioni prese ieri sera, dopo le prime valutazioni del covid team, con la creazione di un nuovo staff per la direzione sanitaria di presidio, confermano una parte di quanto denunciato dal sindacato”, dice la segretaria provinciale della Cisl, Vera Carasi.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 92 contagiati, 48 ricoverati, 9 deceduti

Diventano 92 i positivi al coronavirus in provincia di Siracusa. Dato in crescita lineare rispetto a ieri. I ricoverati sono 48, i guariti 34 e 9 i deceduti.
I dati sono riportati nel consueto aggiornamento quotidiano della Regione.
Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle altre province dell’Isola: Agrigento, 116 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 102 (21, 5, 9); Catania, 570 (138, 47, 55); Enna, 281 (179, 16, 19); Messina, 356 (146, 24, 32); Palermo, 297 (70, 39, 15); #Ragusa, 53 (11, 4, 4); Trapani, 100 (17, 16, 4).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.