Cocaina per un valore di 50 mila euro in auto: 26enne arrestato in autostrada

Oltre 350 grammi di cocaina, che avrebbero fruttato circa 50 mila euro. La Squadra Mobile e gli agenti del commissariato di Avola li hanno rinvenuti nell’auto su cui viaggiava Fausto Caruso, 26 anni, già noto alla giustizia. E’ stato arrestato per detenzione di cocaina, in flagranza di reato. Ieri pomeriggio , alle 18,30, i poliziotti stavano effettuando attività di controllo del territorio quando hanno notato un’auto che, uscita dall’autostrada, all’altezza dello svincolo di Avola, non appena ha incrociato la volante si è diretta verso la A18. I poliziotti, notata la scena, hanno inseguito l’utilitaria, bloccandola nell’arteria autostradale. Sopraggiunte altre pattuglie del Commissariato e della Squadra Mobile, è stato effettuato il controllo del giovane automobilista e del veicolo. A seguito di perquisizione, sono stati rinvenuti due involucri, contenenti circa 355 grammi di cocaina, nascosti nelle parti intime e nella caviglia del giovane.

Il quantitativo di droga avrebbe potuto fruttare oltre 50.000 euro di guadagni illeciti, qualora fosse stata venduta al dettaglio. Il giovane è stato posto ai domiciliari e sanzionato per la violazione delle misure per il contenimento del Coronavirus.




Siracusa. 1 Maggio, la Cgil dona buoni spesa alle famiglie e derrate ai migranti di Cassibile

Un Primo Maggio anomalo ma che diventa occasione per dare un segnale concreto ai lavoratori. La Cgil di Siracusa ha deciso di improntarlo sulla solidarietà. Lo annuncia questa mattina il segretario provinciale, Roberto Alosi, che parla di un “Primo Maggio all’insegna della solidarietà concreta in favore di lavoratori, famiglie, disoccupati, pensionati e immigrati in grave crisi alimentare. Perché la festa del lavoro e dei lavoratori al tempo del Coronavirus è anche questo”.Il sindacato si è fatto promotore di una raccolta fondi per le famiglie siracusane che si trovano in difficoltà, attraverso buoni spesa e riguarderà anche i migranti della baraccopoli di Cassibile. In questo caso la Flai Cgil ha organizzato una consegna diretta delle derrate alimentari ai migranti, dalle 17 alle 19 sul Sagrato della Chiesa del Marchese di Cassibile.  “Un’emergenza, quest’ultima- fa notare Alosi-  sociale e di sicurezza sanitaria, di solidarietà umana e di lotta alle nuove forme di schiavitù che scuote le coscienze di tutti noi e che impone un atto di grande responsabilità civile che rischia di dissolversi inghiottito dalla traumatica crisi sociale e sanitaria in atto. Oltre 300 lavoratori stranieri stagionali, bloccati nella tendopoli di Cassibile, che non possono recarsi nei campi e nelle serre perché o irregolari o privi di un contratto di lavoro, anche se in possesso del permesso di soggiorno, vivono in una situazione di grandissima emergenza sanitaria e di limite al sostentamento individuale e che privano, peraltro, l’agricoltura della manodopera assolutamente necessaria per la raccolta dei prodotti che raggiungono poi le nostre tavole. Una intollerabile situazione di sfruttamento che offende la dignità di tutti i nostri braccianti agricoli e che impone immediate regolarizzazioni dei migranti attraverso l’applicazione rigorosa e controllata di contratti di lavoro regolari”. Alla donazione prenderanno parte i segretari generali della Cgil e della Flai Sicilia.




Siracusa. Bonificata la discarica attigua al Liceo Gargallo di via Monti

Completati i lavori di bonifica dell’area adiacente il Liceo Classico Gargallo di Siracusa, in via Luigi Monti, sottoposta a sequestro preventivo per la presenza di rifiuti abbandonati, erbacce, sfalci di vegetazione, rifiuti inerti e ingombranti. I lavori relativi allo sfalcio sono stati eseguiti dalla società partecipata del Libero Consorzio Comunale, Siracusa Risorse, mentre per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti inerti e ingombranti e delle erbacce, il Libero Consorzio si è avvalso della collaborazione del comune di Siracusa.
Dell’avvenuta bonifica ne dà comunicazione il Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, Domenico Percolla, che ringrazia il Comune di Siracusa per la collaborazione, Siracusa Risorse e il personale del Libero Consorzio che si è prodigato affinché l’intervento si concludesse positivamente e in tempi brevi.
Nel frattempo Siracusa Risorse prosegue la sua attività di sfalcio lungo le strade provinciali. La società partecipata sta operando sulle provinciali N. 10 (Cassaro-Ferla-Bucheri), N. 45 (Cassaro-Montegrosso), N. 34 (Noto-Calabernardo), N. 35 (Traversa Zupparda) e N. 67 (Lentini-Val Savoia).




Coronavirus, Siracusa e provincia: 111 contagiati, 47 ricoverati, 24 deceduti

Per il terzo giorno consecutivo, restano 111 gli attuali positivi al coronavirus in provincia di Siracusa. Il dato viene riportato nel quotidiano aggiornamento fornito dalla Regione con i casi riscontrati nelle varie province isolane. I ricoverati nelle tre strutture covid del territorio scendono a 47, mentre sono 89 i guariti e 24 i deceduti.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 126 (16, 22, 11); Catania, 665 (99, 225, 81); Enna, 296 (121, 86, 28); Messina, 368 (85, 117, 48); Palermo, 362 (69, 90, 28); Ragusa, 54 (7, 29, 6); Trapani, 94 (5, 40, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Siracusa. Ferie forzate per la dirigente di Epidemiologia: "Il mio errore, aver dato l'anima"

La direttrice del servizio di Epidemiologia, Lia Contrino in ferie forzate. Lo ha stabilito il direttore generale dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra, che ieri ha notificato la comunicazione alla dirigente. Dal 4 maggio e per gli 83 giorni di ferie non maturate, rimarrà a casa, senza poter usufruire di altro tipo di percorso per smaltire le 83 giornate. Un provvedimento dal sapore amaro per Lia Contrino, per il lavoro svolto in questi anni, con risorse umane insufficienti. “Ho sempre dato l’anima senza protestare- spiega la dirigente – ho lavorato 14 ore al giorno continuative, non ho mai guardato domeniche, festivi, e nemmeno mansioni, che ho svolto anche in sostituzione delle risorse che non avevo. Magari altri si prenderanno il merito di quello che ero riuscita a mettere in ordine”. Il riferimento sembra rivolto alla richiesta di nomina, da parte dell’Asp all’assessorato, del medico veterinario Ireneo Sferrazza, di Enna, chiamato in supporto del direttore del dipartimento di Siracusa. Contrino si dichiara meravigliata della decisione della direzione generale. “A mia disposizione -spiega- ho solo un medico e dobbiamo occuparci delle persone risultate positive al covid19, di chi è  in isolamento fiduciario, avendo a che fare con il ben noto problema dei tamponi. Ho inviato relazioni ai sindaci, al prefetto e a tutte le istituzioni che dovevano essere a conoscenza della situazione covid. Adesso che sono arrivati i reagenti e altri laboratori sono disponibili, la situazione sta migliorando e io vengo messa ingiustamente da parti. Al mio posto, un veterinario. Non lo conosco e sono certa che sarà un bravo professionista. Sono, però, molto amareggiata per tutto questo”.




Covid-19, l'infettivologo: "Pazzia prendere per buoni i dati su Siracusa, aspettiamo i tamponi"

“Non saranno numeri pazzi ma è una pazzia prenderli per buoni”. L’infettivologo Gaetano Scifo torna sui dati che riguardano l’epidemia Covid-19. Dopo avere sostenuto che i numeri non reggono rispetto a quella che può essere la concreta incidenza del virus in provincia di Siracusa, l’ex primario di Malattie Infettive dell’ospedale Umberto I ribadisce una serie di aspetti sostenuti anche durante un’intervista su FMITALIA e poi contestati dal direttore sanitario dell’Asp, l’epidemiologo Anselmo Madeddu. Scifo fa ulteriori considerazioni per motivare la sua convinzione.  “L’ Epidemia Covid-19 in Sicilia è stata meno grave che nel resto del paese e il tasso di crescita dei contagi nelle ultime settimane è in netto calo ( 1,7% ) -premette- Le previsioni sono positive, ma l’andamento dei contagi continua a dipendere dai comportamenti e nessuno è in grado di dire quando avremo esattamente contagi 0 . L’infezione in Sicilia è stata impegnativa nel centro ( Enna ) e nella zona orientale con Catania e Messina molto colpite e Siracusa coinvolta in modo non banale .  Sono interessato alla valutazione dell’infezione Covid-19 nella provincia di Siracusa quale membro sanitario del Comitato Comunale della Protezione Civile ( nel quale sono stato cooptato insieme al Dott. Angelo Giudice dal Sindaco di Siracusa Francesco Italia ) . Non sono un epidemiologo ma solo un medico pratico con solide basi cliniche e soprattutto l’esperienza di 21 anni di primario ( di Medicina Interna e Malattie Infettive ) nel territorio siracusano” . Per Scifo è macroscopica l’antinomia dei dati.  “Siracusa risulterebbe al contempo la provincia con piu’ guarigioni e con piu’ morti . Analizzando i dati , infatti , si rileva che in Sicilia le guarigioni sono 731 su 3085 casi ( il 23,7 % di tutti casi ) mentre a Siracusa le guarigioni sono 86 su 221 casi ( il 38,9 % ), percentuale superiore anche a quella media italiana 33,4 % ;  in Sicilia le morti sono 228 su 3085 casi ( Case Fatality Rate o Letalità 7,46 % ) , mentre a Siracusa i morti sono 24 su 221 casi ( Letalità 10,9 % )” . L’infettivologo entra ancora più nel tecnico e riconosce che “ragionare in termini di Letalità ( numero di morti rilevati tra gli ammalati Covid ) non ha la stessa valenza scientifica del ragionare su tassi di mortalità standardizzata , ma nel corso di una epidemia è molto piu’ facile calcolare il tasso di letalità che quello di mortalità standardizzata .
La mortalità standardizzata, serve per confronti tra regioni o nazioni e richiede un’ analisi , fatta da chi raccoglie i dati ( ancora indisponibili almeno per me ), di stratificazione per sesso ed età espressa in decadi e la indicazione di una popolazione di controllo che va sempre precisata quando si presentano i dati . L’ epidemiologo Anselmo Madeddu avrà questi dati ma non li ha presentati e pertanto continueremo a parlare di letalità che a Siracusa non è inficiata dalla reale circolazione del virus, in quanto il numero degli asintomatici è enormemente inferiore rispetto alla Lombardia e al Nord. Nonostante spulciando i dati si osservi che la provincia di Palermo , con una popolazione tre volte superiore a quella di Siracusa, ha solo 28 decessi rispetto ai 24 di Siracusa , ritengo che l’eccesso di letalità a Siracusa non sia veritiero , a meno che l’analisi futura dimostri che l’infezione Covid-19 ha falcidiato una popolazione piu’ anziana e compromessa di pazienti a rischio .
Lo stesso ragionamento vale per l’eccesso di guarigioni . Sono numeri da valutare “ cum juicio “ senza farsi prendere da facili entusiasmi , perché una media regionale di guariti del 23,7% rispetto a quella nazionale del 33,4% probabilmente significa solo che l’infezione in Sicilia è arrivata dopo e i pazienti infettati dopo stanno guarendo dopo. Pertanto il 38,9 % delle guarigioni a Siracusa è un dato del tutto anomalo” .
Scifo ribadisce la convinzione che in provincia possono esserci verosimilmente 330 casi, “perché ho notato una macroanomalia nel rapporto tra pazienti infetti a domicilio e ospedalizzati : a Siracusa il rapporto è 1:1, nel resto della Sicilia il rapporto è superiore a 3 : 1.
L’ epidemiologo Madeddu ci ha spiegato che l’alto numero di pazienti ospedalizzati rispetto a quelli in trattamento domiciliare è frutto di una strategia . Io penso che sia solo conseguenza di cifre temporaneamente non attendibili.  D’altra parte la buona gestione sanitaria di cui Madeddu è maestro , sconsiglia di ospedalizzare pazienti oligo- o asintomatici trattabili a domicilio e di metterli a contatto con pazienti gravi e complessi , aumentando il carico di lavoro di operatori sanitari già pesantemente impegnati . Io sono convinto che anche a Siracusa il rapporto tra pazienti infetti a domicilio e ospedalizzati sia di 3:1 e pertanto credo che ci siano al proprio domicilio altri 110-120 pazienti Covid , di cui molti gà guariti o in via di guarigione, non ancora classificati solo perché non hanno avuto dopo settimane il risultato del tampone . Questi pazienti emergeranno man mano che arriveranno i tamponi e già ieri si sono viste le prime avvisaglie ( dieci nuove infezioni con ricoveri in lieve calo ) .
Molti ieri sono andati in crisi ascoltando le parole del DG che in conferenza stampa ha dichiarato 4000 tamponi effettuati a Siracusa . Io non ho avuto dubbi perché ho consultato il sito ASP ed ho letto la cifra 5708 tamponi cioè un numero magicamente sovrapponibile anche nei decimali, in rapporto alla popolazione, a quello siciliano ( 1,37 ) .  A me interessa , però , avere risposta secca a questo quesito : abbiamo i risultati dei 5708 tamponi dichiarati sul sito ? Quel numero è veritiero solo se abbiamo il risultato dei tamponi dichiarati , altrimenti è una finzione”.




Guarisce dal covid-19 e torna a lavoro, dal Pronto Soccorso di Siracusa a quello di Avola

Ha battuto il coronavirus e adesso è pronto a tornare a lavoro. Il direttore del Pronto Soccorso dell’ospedale di Siracusa, Carlo Candiano, è risultato positivo il mese scorso, proprio mentre nel delicato reparto di prima emergenza si registravano i primi contagi. Superato brillantemente il percorso di guarigione, adesso l’Asp di Siracusa ha deciso di affidargli l’incarico di responsabile del Pronto soccorso del Di Maria, l’ospedale di Avola.
“Quella struttura richiedeva personale e il dottore Candiano ha dato la sua disponibilità”, conferma il direttore dell’Azienda Sanitaria, Salvatore Lucio Ficarra.
Pochi giorni fa, intanto, proprio 9 medici dell’ospedale di Avola hanno inviato una lettera alla direzione dell’Asp per denunciare il rischio di promiscuità tra pazienti e percorsi con criticità anche nella gestione della cosiddetta area grigi.




Siracusa. Intervista all'infermiere del video-denuncia sull'emergenza Covid all'Umberto I

E’ diventato, suo malgrado, l’infermiere più noto d’Italia. Marco Salvo è il protagonista del video virale in cui denunciava una serie di criticità all’interno dell’ospedale Umberto I di Siracusa nella gestione dell’emergenza Coronavirus. Tante le polemiche che sono seguite, ma anche i provvedimenti adottati e gli accertamenti avviati dopo quel video, inizialmente etichettato dall’Asp come “fake” e poi risultato, invece, reale. Marco Salvo è poi risultato positivo al Covid-19. Oggi, ai microfoni di FMITALIA, Salvo ha ripercorso quanto accaduto e fatto, coni il direttore, Gianni Catania, una serie di considerazioni. Per vedere e ascoltare, clicca IL VIDEO




Siracusa. I numeri della cassa integrazione: pagata l'ordinaria (85%), ferma quella in deroga

“La cassa integrazione ordinaria ha già pagato l’85% delle istanze autorizzate a Siracusa, mentre la cassa integrazione in deroga è ancora bloccata, a causa di una procedura sicuramente più complessa”. Il presidente dell’ordine dei commercialisti, Massimo Conigliaro, fotografa così la situazione provinciale al termine del seminario online organizzato in collaborazione con Bluenext. I numeri, d’altronde, sono chiari. Su 1.500 istanze di cig ordinaria, legate all’emergenza sanitaria in atto, l’Inps di Siracusa ne ha autorizzate 1.200 e ne ha già pagate circa l’85%. Per il Fondo Integrativo Salariale (FIS), a fronte di 550 istanze presentate ne sono state autorizzate 100 e pagate circa la metà per un totale di 124 lavoratori.
I numeri della cassa integrazione in deroga, gestita a livello regionale dal Dipartimento Lavoro dell’Assessorato, vedono invece per la provincia di Siracusa 3.134 istanze presentate con causale COVID-19, di cui soltanto 50 autorizzate e nessun pagamento ad oggi.
“La procedura – ha spiegato il direttore del Centro per l’impiego di Siracusa, Alberto Alessandra – è molto più complessa e prevede diversi passaggi burocratici. Stiamo lavorando alacremente, anche 10 ore al giorno, per ovviare a questi problemi; peraltro, le pratiche vengono gestite dal sistema a livello regionale e questo comporta che ciascun ufficio periferico gestisce le istanze in ordine cronologico, anche se di altre province. Ad esempio su 555 pratiche istruite dal Centro per l’Impiego di Siracusa soltanto il 7% afferisce alla nostra provincia.”
Per quanto riguarda il Fondo di Solidarietà Bilaterale per gli Artigiani, “a fronte di 428 istanze, relative a 1057 dipendenti – ha dichiarato Giuseppe Gianninoto, Segretario Provinciale CNA – ne sono state già pagate la metà e le restanti saranno esitate entro la prossima settimana”.
Il Presidente della Commissione Lavoro dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Siracusa Giuseppe Motta ha formulato l’auspicio dell’introduzione di un sistema informatico unico, strumento che potrebbe costituire un elemento di grande aiuto per facilitare l’accesso delle aziende ai diversi ammortizzatori sociali, semplificando così procedure, tempi di autorizzazione e modalità di pagamento”.
Nelle more , ha dichiarato in chiusura dei lavori il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Siracusa Massimo Conigliaro “occorre un intervento urgente a livello regionale, al fine di consentire al Dipartimento Lavoro dell’Assessorato di snellire il complesso e farraginoso iter che ha impedito, ad oggi, a migliaia di lavoratori di fruire della Cassa Integrazione in deroga. Non è accettabile, in un momento di drammatica emergenza, rischiare di superare la pandemia e morire di burocrazia!”
“Il punto sulle richieste di ammortizzatori sociali COVID-19 nella provincia di Siracusa” era anche il tema del webinar, che ha visto la partecipazione del direttore provinciale Inps di Siracusa, Salvatore Di Stefano, del direttore del Centro per l’Impiego di Siracusa, Alberto Alessandra, e del segretario provinciale CNA di Siracusa, Pippo Gianninoto.




Siracusa. Tamponi: 900 entro domani. L'Asp accelera per azzerare le attese

Restano centinaia le persone ancora in attesa di essere sottoposte a tampone. Una situazione che riguarda in moltissimi casi i cosiddetti tamponi di fine quarantena, che servono per consentire a chi ha completato il proprio periodo in isolamento di riprendere la vita lavorativa, laddove risulti negativo. Alle attese interminabili sono collegate spesso una serie di conseguenze serie per chi è costretto a restare in casa per via dei ritardi accumulati dall’Asp. E ci sono anche lavoratori che non vengono più retribuiti in quanto risultano assenti ingiustificati, non avendo più la possibilità di ottenere dal medico di base il prolungamento del certificato di malattia previsto. Ma tutto questo negli ultimi giorni si starebbe sbloccando. Con gli accordi sottoscritti con le strutture autorizzate a processare i tamponi, l’azienda sanitaria provinciale starebbe snellendo le lunghe liste d’attesa. Ultimo passaggio, come annunciato ieri, l’intesa con il Policlinico di Palermo. Oggi, 400 persone sono state chiamate per essere sottoposte a tampone. Per domani, 500 persone in lista per effettuare il proprio tampone presso il tendone allestito davanti all’area del Pronto Soccorso. Nel giro di alcuni giorni, stando alle garanzie fornite dai vertici dell’Asp, la situazione dovrebbe entrare a regime, smaltendo tutto il lavoro rimasto in sospeso e azzerando, pertanto, le attese. Intanto, via al reclutamento di nuovo personale infermieristico per le Usca, l’assistenza domiciliare avviata nel territorio per affrontare già da casa, limitando i ricoveri laddove possibile e intervenendo in anticipo per il contrasto al Covid-19. Il reclutamento prevede l’impiego di 15 nuovi infermieri a supporto del personale già in servizio. Una richiesta che era partita nei giorni scorsi anche dall’Ordine degli Infermieri, attraverso il presidente, Nuccio Zappulla. In realtà , secondo quanto spiegato dal rappresentante degli infermieri, sarebbero necessarie anche adeguate strumentazioni portatili di cui le “squadre” andrebbero dotate.