Colto in flagrante,arrestato topo d’appartamento: il proprietario aveva notato luci accese

I Carabinieri della Stazione di Solarino hanno arrestato in flagranza di reato un catanese, di 32 anni, già gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, per furto in abitazione.
Il soggetto, forzando una finestra con un cacciavite, si era introdotto nell’abitazione della vittima, rubando soldi e argenteria.
E’ stato il proprietario  a chiamare i Carabinieri, in quanto tornando a casa si era accorto di alcune luci stranamente accese. I militari, giunti in pochi minuti sul posto hanno sorpreso l’uomo ancora nell’abitazione, bloccandolo e arrestandolo.
La refurtiva è stata restituita al proprietario, mentre il ladro è stato condotto presso la casa circondariale Cavadonna.




Siracusa. Controlli antidroga,un arresto e 21 dosi di hashish sequestrate in via Amato

Controlli antidroga potenziati nei giorni scorsi a Siracusa.

Ieri mattina, agenti delle Volanti, durante la perlustrazione di via Santi Amato, nota piazza di spaccio, hanno arrestato un giovane di 20 anni, trovato in possesso di 21 dosi di hashish e 146 euro in contanti, presunto provento dell’attività di spaccio.

Su disposizione dell’Autorità giudiziaria, il giovane è successivamente stato liberato.

In serata, nel corso di ulteriori controlli in viale dei Comuni, altra piazza di spaccio siracusana, gli agenti hanno segnalato alla competente Autorità amministrativa un uomo di 30 anni trovato in possesso di una dose di hashish per uso personale.




Covid, il bollettino: altra impennata, 1.546 nuovi positivi in provincia di Siracusa

Sono 1.546 i nuovi postivi al covid in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. Nuovo picco per il territorio aretuseo, a rischio zona arancione come gran parte della Sicilia.
Nella sola città di Siracusa balzano a 2.350 gli attuali positivi. Si moltiplicano le ordinanze comunali che prevedono il divieto di assembramento o altre misure anti-contagio.
In Sicilia sono 14.269 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 59.933 tamponi. Il tasso di positività sale al 24%. Gli attuali positivi sono 80.116 (+12.918). I guariti sono 1.332, 19 i decessi.
Negli ospedali sono 1063 ricoverati (+35), 119 in terapia intensiva (+4).
Questi i numeri delle singole province: Palermo 3.210 nuovi casi, Catania 3.377, Messina 1.502, Siracusa 1.546, Trapani 1.075, Ragusa 1.195, Caltanissetta 1.149, Agrigento 499, Enna 716.




Covid a Floridia: quasi 350 positivi attuali, in arrivo nuove restrizioni

Con 346 positivi attuali, 17 persone in quarantena e 4 ricoverati per covid anche Floridia si prepara ad adottare misure restrittive per il contenimento dei contagi. In pochi giorni, i numeri sono lievitati rendendo inevitabile l’intervento dell’Asp.
L’autorità sanitaria ha inoltrato una istanza con la quale sollecita il Comune di Floridia ad adottare provvedimenti restrittivi. Inevitabile l’ordinanza che istituisce il divieto di assembramento in piazze e vie cittadine. Ma non sono da escludere altre misure ancora.
Domani alle 7.30 convocata riunione in remoto con tutti i responsabili dei vari settori comunali.
“Per rendere meno pesante la situazione che stiamo vivendo, vi invito ad evitare commenti improntati alla polemica e tesi, soltanto, a generare confusione”, il messaggio rivolto dal sindaco Marco Carianni ai suoi concittadini.




Ricoverato per una frattura, muore dopo 35 ore in Pronto Soccorso. Anche l’autopsia è un caso

E’ un giallo il decesso di un 88enne di Sortino, spirato lo scorso 3 gennaio all’ospedale di Lentini. Era stato accompagnato in pronto soccorso dopo una caduta domestica e per la conseguente frattura di una gamba. E’ rimasto 35 ore in Pronto Soccorso ed è poi moro improvvisamente. “E inspiegabilmente”, raccontano i familiari. La direzione sanitaria avrebbe poi proceduto all’autopsia interna contro la volontà dei familiari e pur sapendo che essi, assistiti da Studio3A, avevano presentato un esposto chiedendo un esame “terzo” che fosse disposto dalla magistratura.
I fatti. L’anziano, cardiopatico e diabetico, nel pomeriggio di Capodanno, uscendo dalla sua abitazione, ha perso l’equilibrio cadendo malamente al suolo e restando dolorante a terra. Uno dei figli, che si trovava con lui, alle 16.30 ha chiesto l’intervento del 118 e il padre è stato condotto in ambulanza al Pronto Soccorso di Lentini, dov’è giunto alle 18 del primo gennaio. Qui il paziente è stato sottoposto a una Tac e alle radiografie da cui è emerso che aveva riportato la frattura del femore sinistro.
Non potendo restare con il loro caro a causa delle norme anti-Covid, i congiunti dell’ottantottenne sono rientrati a casa, per tornare l’indomani mattina, 2 gennaio, al pronto soccorso di Lentini per avere sue notizie: i figli sono stati rassicurati verbalmente dal personale sanitario circa il buono stato di salute del papà, senza che però venisse data loro la possibilità di vederlo, né d’altra parte l’anziano, contrariamente al solito, rispondeva alle telefonate, numerose, che i suoi parenti gli avevano fatto per tutta la giornata.
Nel cuore della notte di lunedì 3 gennaio, poco dopo le 4, i figli della vittima, nel frattempo nuovamente rincasati, hanno però ricevuto una chiamata dal medico di turno al pronto soccorso di Lentini, il quale ha comunicato loro che le condizioni dell’anziano si erano aggravate e che avevano iniziato le manovre di rianimazione. Inutile la corsa dei suoi cari all’ospedale: al loro arrivo il paziente era già deceduto.
Oltre al profondo dolore per la perdita del padre, i figli dell’uomo sono stati subito assaliti da non poche perplessità sulle cure prestate in ospedale al genitore e alla sua lunga permanenza al pronto soccorso, ma a confermare i dubbi sono stati gli stessi sanitari. La Direzione sanitaria infatti, attraverso l’agenzia di onoranze funebri a cui si erano rivolti per il funerale, li ha contatati e convocati chiedendo loro, presenti anche alcuni dirigenti medici del Pronto Soccorso, il consenso per effettuare il riscontro diagnostico, ossia l’autopsia interna, sulla salma del padre e chiarire così le cause della morte che loro stessi sostenevano di non conoscere.
A quel punto i familiari dell’anziano, attraverso il consulente legale Salvatore Agosta, hanno chiesto assistenza a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, hanno comunicato all’ospedale, anche a mezzo mail, il diniego al riscontro diagnostico e quel giorno stesso hanno presentato un esposto presso la stazione dei carabinieri di Augusta richiedendo all’autorità giudiziaria di disporre un’autopsia “terza” e imparziale per accertare le cause della morte, con la possibilità di indicare anche un proprio consulente medico legale che Studio3A aveva già messo a disposizione, e rimanendo in attesa di decisioni da parte della Procura di Siracusa.
Ma i congiunti, a quanto hanno riferito profondamente amareggiati, sono presto venuti a sapere che, pur essendo a conoscenza di questa situazione, mercoledì 5 gennaio 2021 la direzione sanitaria a cui fa capo l’ospedale di Lentini avrebbe già proceduto, espletando il riscontro diagnostico con le relative operazioni e prelievi che ora, di fatto, rendono improcedibile o quasi un ulteriore esame che volesse disporre il Pubblico Ministero. A meno di ragioni sconosciute, una condotta inspiegabile e lesiva dei diritti della vittima e dei suoi familiari che getta un’ombra ancora più fitta sulla tragedia.




Lotteria Italia, il sogno di diventare milionari: venduti 21.680 biglietti in provincia di Siracusa

In questa edizione della Lotteria Italia, in Sicilia sono stati venduti 330.460 biglietti. La provincia in cui sono stati staccati più tagliandi è stata Palermo, con 101.980 biglietti, seguita da Catania con 73.260, da Messina con 47.000, da Trapani con 25.920, da Agrigento con 22.080, da Siracusa con 21.680, da Ragusa con 15.680, da Enna con 11.720 e da Caltanissetta con 11.140.
Nella scorsa edizione, ricorda l’agenzia Agimeg, in Sicilia sono stati vinti complessivamente 2,2 milioni di euro, grazie al secondo premio della Lotteria Italia venduto a Prizzi (PA) da 2 milioni, cui si aggiungono tre premi da 50 mila euro, centrati a Messina, Catania e Cammarata (AG) e due da 25 mila euro a Patti (ME) e Caltanissetta. Provincia di Siracusa a secco.
Nella storia della Lotteria Italia, il premio più alto finito in Sicilia è stato centrato a Palermo nell’edizione 2000, pari a 10 miliardi di lire.
In Italia sono stati venduti 6.359.771 tagliandi, contro i 4.578.675 dello scorso anno, con una crescita – ricorda l’agenzia specializzata Agimeg – del +38,9%.
Ma quali sono le regioni in cui sono stati venduti più biglietti? Secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli elaborati da Agimeg, il Lazio è in testa a questa speciale classifica con 1.178.820 biglietti staccati (il 18,8%), seguito dalla Lombardia con 1.054.820 (il 16,8%), terzo posto per la Campania con 608.460 (il 9,7%). In top five anche l’Emilia Romagna, con 577.660 (il 9,2%), ed il Piemonte con 427.560 (il 6,8%). Poi Toscana (434.200 e il 6,9%), Veneto ( 401.760 e il 6,4%), Sicilia (330.460 e il 5,3%), Puglia (265.120 e il 4,2%) e Marche (155.600 e il 2,5%). Subito dietro la Liguria (152.840 e il 2,4%), l’Abruzzo (166.800 e il 2,7%), l’Umbria (120.800 e l’1,9%), la Calabria (116.640 e l’1,9%), il Friuli Venezia Giulia (85.700 e l’1,4%), la Sardegna (68.420 e l’1,1%), il Trentino Alto Adige (57.120 e lo 0,9%), la Basilicata (39.060 e lo 0,6%), il Molise (28.120 e lo 0,4%), fanalino di coda la Valle d’Aosta (15.500 e lo 0,2%).




Fiamme a Cavagrande, in un video il presunto piromane. L’attualità del catasto incendi

Incuriositi da una nuvola di fumo in lontananza, hanno interrotto la loro attività di trekking per capie cosa stesse accadendo nel lato nord di Cavagrande. All’interno della grande area naturale, in lontananza, su di un fianco del rilievo erano evidenti le fiamme. Un incendio, verosimilmente doloso. Tanto che, a distanza, avrebbero individuato la sagoma di un uomo intento a spostarsi mentre si muoveva anche la lingua di fuoco, quasi come se la gestisse in maniera preordinata.
Mentre riprendevano la scena dal belvedere di Cavagrande, hanno allertato i Carabinieri spiegando cosa stesse accadendo e dove. Non è stato possibile però cogliere sul fatto il presunto piromane, anche per via delle impervie condizioni delle aree. L’uomo, inoltre, si era allontanato dopo che le fiamme avevano iniziato a mandare in cenere la vegetazione. Data la grande distanza da cui sono state girate le immagini, non è stato possibile identificare quella sagoma appena visibile.

Questa estate, il tema della prevenzione degli incendi è stato centrale per la provincia di Siracusa, colpita a più riprese da devastanti roghi che hanno “mangiato” preziosi ettari di verde e biodiversità. L’associazione Acquanuvena Ets, di Avola, si è rivolta alcune settimane addietro ai sindaci della zona ed al prefetto, sollecitando l’adozione di misure di controllo e prevenzione come il catasto incendi ed il catasto pascoli, di competenza comunale. Le ultime disposizioni hanno introdotto il divieto, per dieci anni, di pascolo sui terreni colpiti da incendi.




Non paga gli assegni alla ex moglie, condannato ad otto mesi

Otto mesi di reclusione e 800 euro di multa. È la condanna inflitta dal Tribunale di Siracusa ad un 54enne di Melilli. L’uomo è stato condannato per aver violato gli obblighi di assistenza familiare nei confronti dell’ex moglie.
È stato posto ai domiciliari su intervento dei Carabinieri.




La Befana dei Vigili del Fuoco con Unicef per i bimbi ricoverati in Pediatria

Come tradizione, seppur con modalità riveduta a causa del covid, è arrivata la befana dei Vigili del Fuoco di Siracusa. I pompieri siracusani, ambasciatori Unicef, non hanno rinunciato ad accompagnarla all’ospedale Umberto I per consegnare la tradizionale calza ai piccoli pazienti del reparto di pediatria.
La consegna è avvenuta in tarda mattinata, nel pieno rispetto delle norme anti covid e all’esterno della struttura ospedaliera. Non potevano mancare la preside siracusana Carmela Pace, presidente nazionale di Unicef Italia, e Pina Cannizzo, presidente del comitato di Siracusa, con le loro pigotte, simbolo di laboriosità per il sostegno dei diritti dell’infanzia.
Il gesto di questa mattina da parte dei Vigili del Fuoco e di Unicef insieme è semplice ma ricco di significato: rappresenta un sentito ringraziamento al personale sanitario che sta affrontando questa emergenza in prima linea, ma ancheu una calorosa vicinanza ai bambini la cui infanzia sarà segnata per sempre dalle restrizioni della pandemia.




Epifania: sorrisi in ospedale ad Avola. Coi volontari anche il sindaco Cannata

Nel giorno della Befana, i volontari di Carovana Clown hanno portato allegria e sorrisi nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Avola. Ad accompagnarli anche il sindaco Luca Cannata che ha partecipato alla distribuzione delle calze dei “sorrisi”.
Ed a sorridere sono stati anche i sanitari, coinvolti in un clima giocoso che ha regalato sorrisi ai piccoli ricoverati nel reparto del nosocomio avolese.