Ternullo (FI): “Perchè Versalis e Lukoil non sono interessate al bando termoutilizzatori?”

A condividere l’allarme lanciato da Giovanni Cafeo (Lega) è la deputata regionale Daniela Ternullo (FI). “Versalis e Lukoil si siano tirate fuori dalla manifestazione di interessa per la realizzazione di due termovalorizzatori in Sicilia. E questo deve indurre a una seria riflessione: cosa succederà al petrolchimico di Priolo?”. E’ questo l’interrogativo su cui si concentra l’azzurra, che concorda con la preoccupazione di Cafeo. “Quali sono le reali intenzioni di tali aziende? In ballo c’è il futuro lavorativo di oltre 3 mila persone. È in momenti come questo che occorre fare squadra, occorre la sinergia di tutti per evitare il peggio”. Insomma, per parte della politica la mancata partecipazione alla manifestazione di interesse varrebbe come anticipo di volontà di disimpegno sui territori.
“Che ben 7 grandi aziende abbiano risposto alla manifestazione d’interesse per la realizzazione di 2 termovalorizzatori in Sicilia è incoraggiante. Ricordo che il bando prevede la creazione di due strutture in grado di smaltire almeno 350 mila tonnellate l’anno di rifiuti. Un bel salto in avanti rispetto agli attuali problemi che affliggono il territorio in tema di gestione dei rifiuti. L’unica nota dolente è l’assenza di Lukoil, Versalis e qualche altra azienda che rispetto ad altri colossi nazionali ed esteri, hanno di fatto rinunciato a tale opportunità di investimento. Eppure Priolo Gargallo ha tutto per essere un centro industriale all’avanguardia, nel rispetto delle nuove strategie in materia di impatto ambientale”, ricorda ancora la Ternullo.

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Vaccini e tamponi, file interminabili. Cafeo (Lega): “Carenze di organico, Siracusa soffre”

“Pare proprio che non abbiamo imparato quasi nulla dalla lezione di due anni di pandemia. E forse abbiamo persino sottovalutato la portata del fenomeno”. Così il parlamentare regionale Giovanni Cafeo (Lega) torna ad occuparsi dei numerosi e documentati problemi di queste settimane a Siracusa, con file interminabili sia davanti ai drive-in per i tamponi sia nelle farmacie e nei laboratori. Il tutto aggravato dalle carenze di personale riscontrate nei nosocomi di Lentini e Avola. “Ritengo sia stato un errore il non aver stabilizzato i precari. La carenza di organico in questo momento di maggiore stress tra vaccini e tamponi, ha fatto si che la sanità siciliana si sia fatta trovare impreparata con farmacie e laboratori di analisi sovraccarichi di lavoro, al limite del sopportabile se non oltre”.
Nelle ore scorse l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, si è scusato con i siciliani per i disagi e i disservizi, in particolare legati alla gestione dei positivi. “L’etnocentrismo della sanità siciliana non può più essere giustificato né tollerato – attacca Cafeo – ed è per questo che, anche grazie al grande lavoro svolto dal prefetto Scaduto, il nuovo ospedale di Siracusa dovrà essere l’obiettivo principale sul quale tutte le forze politiche e sociali della città devono convergere, unitamente al potenziamento delle strutture sanitarie già esistenti nel territorio. Sulla salute non si possono accettare compromessi di alcun genere”.




A scuola dopo le vacanze, la Regione sposta la data: 10 gennaio. Attesa valutazione Cts

La riapertura delle scuole in Sicilia, dopo la pausa delle festività di fine anno, è fissata al 10 gennaio 2022. Lo ha deciso, d’intesa con il presidente della Regione Nello Musumeci e con il Dasoe dell’assessorato alla Salute, l’assessorato all’Istruzione e Formazione professionale della Regione Siciliana, in variazione a quanto previsto dal decreto assessoriale n.1187 del 5 luglio 2021.
«Abbiamo preso questa decisione – spiega l’assessore Roberto Lagalla – in seguito all’odierna riunione della Conferenza delle Regioni, in esito alla quale è emersa l’esigenza di acquisire uno specifico parere del Cts nazionale che, in relazione all’andamento della pandemia, sia in condizione di escludere una possibile ed eventuale ricaduta negativa sulla riapertura degli istituti scolastici. Alla luce dell’attuale quadro epidemiologico – aggiunge Lagalla – durante la riunione è stata fatta presente anche l’esigenza di una revisione delle procedure di tracciamento dei contatti scolastici, con particolare riferimento alle modalità di esecuzione dei controlli sanitari e di gestione delle quarantene. La Regione Siciliana, nel condividere la posizione dei rappresentanti regionali e in attesa del parere richiesto al Cts, ha perciò ritenuto di uniformare il proprio calendario didattico a quello delle altre regioni italiane».
Il provvedimento riguarda, in Sicilia, le scuole di ogni ordine e grado, i corsi di formazione professionale in obbligo scolastico e le Fondazioni Its.




Picco dei contagi, riaprire le scuole? Posizioni sfumate dei sindaci della provincia di Siracusa

Mentre si registra una nuova impennata nei contagi covid, si scalda la discussione sulla opportunità o meno di riaprire le scuole, dopo le vacanze natalizie. Il ritorno in classe, in presenza, il 10 gennaio è al centro di mille valutazioni. In attesa delle decisioni del governo, ha fatto sentire la sua voce il presidente della Regione, Nello Musumeci. Intervenuto su Tgcom ha spiegato detto che “l’ultima cosa che vorrei chiudere sono le scuole, perché sono consapevole delle difficoltà della didattica a distanza” ma verranno riaperte “soltanto se la linea dei contagi dovesse abbassarsi”, in modo da evitare “che si debba ricorrere a misure più restrittive”. Per la decisione finale saranno determinanti, quindi, le prossime 48 ore. Intanto, è partito il pressing di Forza Italia che ha chiesto alla Regione di valutare la dad per elementari e medie.
Posizioni più sfumate tra i sindaci della provincia di Siracusa. Anche qui, le prossime ore saranno decisive per quello che pare un inevitabile ordinanza da zona arancione. Ma le reali preoccupazioni sono rivolte al mondo della scuola. Nella chat dei sindaci della provincia, il tema è stato accennato ma nessuna conclusione al momento. “E’ prematuro”, spiega uno dei 21 primi cittadini della provincia. Una linea univoca non c’è ancora. Quattro, cinque sindaci sarebbero favorevoli alla dad per almeno i primi dieci, quindici giorni. Tutti gli altri preferiscono attendere la valutazioni di governo e Regione per evitare fughe in avanti. “Non è una vicenda che abbiamo approfondito, al momento”, spiega lapidario Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla ed autorevole voce tra i 21 primi cittadini. Favorevoli alla chiusura delle scuole i sindaci di Priolo, Pippo Gianni, e di Solarino, Seby Scorpo. E non sarebbero i soli, invero. Ma si tratta, ancora, di posizioni minoritarie. La linea scelta dal comune capoluogo, ad esempio, è quella della prudenza e di una piena conoscenza dei dati prima di esprimere una valutazione.




Portare la Siracusa-Gela fino a Modica: è l’anno giusto? Falcone sicuro: “Passi decisi”

“Oggi abbiamo dato il via ai lavori per l’abbattimento dell’ultimo diaframma viario che interferiva con la realizzazione dei nuovi 11 chilometri di tracciato della Siracusa-Gela e che da Ispica porteranno l’autostrada fino a Modica. Eliminando quest’ultimo ostacolo, muoviamo un passo cruciale verso l’obiettivo a cui lavoriamo: consegnare nel 2022 questa importante infrastruttura al territorio ragusano e all’intera Sicilia». Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone durante un sopralluogo, questo pomeriggio, ai cantieri del lotto 8 Ispica-Modica dell’Autostrada del Sud-Est. Falcone ha assistito all’avvio della demolizione di una porzione della preesistente strada comunale Teduschella-Serra Figura, in territorio di Modica, che intersecava il nuovo tracciato autostradale. Il traffico di tale viabilità secondaria viene oggi deviato su apposito cavalcavia già completato, mentre in parallelo procede spedita la realizzazione della nuova porzione della Siracusa-Gela, a cura del Consorzio autostrade siciliane. Hanno preso parte al sopralluogo anche il sindaco di Modica Ignazio Abbate, i tecnici del Cas e dell’impresa Cosedil titolare dell’appalto da oltre 220 milioni di euro (lotti 6,7 e 8 da Rosolini a Modica).
«Dopo avere inaugurato la scorsa estate il tratto da Rosolini a Ispica-Pozzallo – aggiunge Falcone – procedono senza sosta i lavori per portare questa importante arteria stradale sino a Modica, nel cuore del Ragusano, conseguendo un traguardo di valore storico. Su quest’opera c’è il massimo impegno da parte del governo Musumeci, dell’impresa Cosedil e del Consorzio Autostrade Siciliane, ente finalmente capace di reggersi da solo e di contribuire alla crescita infrastrutturale di tutta l’Isola».




Covid a Pachino, la sindaca Petralito: “la situazione è preoccupante, chiesto screening”

Situazione critica anche a Pachino per via dell’aumento dei contagi covid. Il sindaco Carmela Petralito non usa mezzi termini. “I dati sono preoccupanti”, racconta al termine di un incontro con il direttore sanitario dell’Asp di Siracusa, Salvatore Madonia. “Ai miei concittadini rinnovo l’invito a non abbassare la guardia ed a continuare sulla linea della responsabilità e della prudenza, tenendo comportamenti corretti e osservanti delle regole: evitiamo gli assembramenti, limitiamo i contatti e, anche con i famigliari, usiamo tutte le cautele”. Ma inviti al buon senso, ormai, lasciano il tempo che trovano.
Comune di Pachino ed Asp di Siracusa, allora, sono a lavoro per attivare campagne di screening con tampone attraverso drive in da attivare nella cittadina della zona sud della provincia di Siracusa. I positivi attuali a Pachino sono 145, 71 le persone in quarantena. Sul fronte ospedaliero, due i pachinesi ricoverati: uno in regime ordinario ed un secondo in terapia intensiva.




A passeggio in bici nonostante i domiciliari: arrestato per evasione, finisce ai domiciliari

La passione per la bicicletta costa un nuovo arresto ad un 50enne di Floridia. Pur essendo ai domiciliari, è stato “intercettato” dai Carabinieri mentre andava in giro in bici lungo la provinciale 12. Riconosciuto e fermato, è stato nuovamente posto ai domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria aretusea.




Open day vaccini a Canicattini Bagni ogni domenica di Gennaio

Vaccinazioni la domenica per tutto il mese di Gennaio. L’Asp annuncia quattro open day a Canicattini, per far fronte alle numerose richieste partite dal centro della zona montana alla luce dell’aumento dei contagi durante le festività natalizie.

Il supplemento di vaccinazioni “libero”, come previsto dal Direttore del Distretto Sanitario,  Anselmo Madeddu, in collaborazione col Coordinatore del Centro Vaccinale di Via Umberto (Guardia Medica) di Canicattini Bagni, Antonino Zocco, i Medici di base e il supporto del Gruppo comunale di Protezione Civile, sentiti il Sindaco Marilena Miceli e l’Assessore alla Sanità Mariangela Scirpo, sarà effettuato nelle quattro domeniche di gennaio dalle ore 8:30 alle ore 13:30, ed è riservato a quanti non hanno potuto prenotarsi o accedere alla piattaforma, massimo 120 persone per volta, in considerazione delle numerose prenotazioni ormai registrate sino all’inizio del prossimo mese di febbraio.

Pertanto, alle normali giornate di vaccinazioni per i prenotati presso il Centro Vaccinale di via Umberto (Guardia Medica) del lunedì, giovedì e venerdì pomeriggio dalle ore 14 alle ore 19, si aggiungono queste quattro domeniche di gennaio in “open day” per chi non è in possesso di prenotazione al fine di soddisfare tutte le richieste.

Confermato, invece, l’altro percorso di vaccinazioni su prenotazione riservato ai bambini dai 5 agli 11 anni il mercoledì ore 9-13 e il giovedì pomeriggio ore 14-18:30 (ad eccezione di questa prima settimana dell’anno in cui il giovedì 6 gennaio festivo è sostituito col venerdì 7 pomeriggio).

Le prenotazioni si eseguono accedendo alla piattaforma  www.prenotazioni.vaccinicovid.gov.it   raggiungibile anche attraverso il sito www.siciliacoronavirus.it e dal sito istituzionale del Comune www.comunedicanicattinibagni.it

Coloro che avessero difficoltà ad accedere alla piattaforma possono fare la prenotazione presso lo sportello all’ingresso del Palazzo Municipale messo a disposizione dall’Amministrazione comunale.

I dati ricevuti dall’ASP relativi ai contagi e alle vaccinazioni (attualmente 80,73% 1° dose – 76,09% ciclo completo) a Canicattini Bagni, sono pubblicati giornalmente nell’apposita finestra informativa sul sito del Comune.




Droga nascosta in un passeggino, coppia denunciata a Noto

Nascondevano droga in un passeggino, all’interno di un appartamento occupato abusivamente. Stupefacente anche all’interno di un marsupio. Per questo due giovani, un 24enne ed una 32enne, sono stati denunciati dagli agenti del commissariato di Noto. Il rinvenimento rientra nell’ambito dell’attività condotta durante le festività natalizie, con controlli intensificati e concentrati sul fenomeno dello spaccio e del consumo di stupefacenti. Gli agenti, ieri, hanno sottoposto i due a perquisizione domiciliare, rinvenendo 35 grammi di marijuana all’interno dell’appartamento, dove venivano nascosti anche bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.




La provincia di Siracusa a rischio zona arancione, la Regione valuta il provvedimento

L’ufficialità dovrebbe arrivare nelle prossime ore, con una ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci. E’ attesa per la serata di domani. Ma secondo ricorrenti e accreditate indiscrezioni, la provincia di Siracusa starebbe per colorarsi di “arancione”.
Per almeno 18 o 19 città della provincia sono stati sforati i parametri di contagio. Incidenza di nuovi positivi fuori controllo, ricoveri in aumento ed in generale una certa difficoltà nel garantire il rispetto delle norme basilari per la prevenzione dei contagi.
Tutti dati che sarebbero stati comunicati immediatamente alla Regione, a fronte di una crescita smodata dei nuovi positivi: 586 solo nelle ultime 24 ore. Le feste hanno esasperato la voglia di socialità dei siracusani, dopo due anni di pandemia e vincoli.
Solo i piccoli comuni di Cassaro e Buscemi potrebbero rimanere fuori dall’imminente indicazione di zone ad alto rischio di contagio. Per tutti gli altri centri, dal capoluogo a Ferla, sarebbe ormai inevitabile la prossima proclamazione di zona arancione.
Come specificato ad agosto dal Cts regionale, sono considerate zona “ad alto rischio” quei comuni e quelle province in cui è elevato l’indice di contagio (maggiore di 250 casi su centomila abitanti). La zona arancione introduce in particolare restrizioni alla mobilità, specie per chi non è in possesso di green pass.