Furto di uno zainetto con una carta di credito all’interno, denunciati in tre a Priolo

Veloci indagini condotte anche con l’ausilio delle immagini ripresa dai sistemi di videosorveglianza, hanno permesso di indentificare l’autore del furto di uno zaino. I poliziotti del Commissariato di Priolo hanno così denunciato un 50enne. Lo zaino era all’interno di una auto. L’uomo è stato segnalato anche per il reato di guida senza patente, poiché è stato rintracciato mentre si trovava alla guida del proprio motociclo.
All’interno dello zaino rubato c’era anche una carta di credito che, subito dopo il furto, è stata utilizzata per il pagamento all’interno di un supermercato. I responsabili di questo ultimo reato, un uomo di 34 anni e una giovane donna di 19 anni, sono stati anch’essi identificati e denunciati per ricettazione ed utilizzo indebito di carta di credito.




“Dona un giocattolo a chi non ne ha”: ultimi giorni dell’iniziativa benefica

C’è tempo ancora fino a domenica per aderire a “Dona un giocattolo a chi non ne ha”, l’iniziativa patrocinata dal Comune di Siracusa per far vivere l’atmosfera natalizia anche ai bambini meno fortunati. Grazie all’impegno delle associazioni “La Bacchetta Magica” e “L’Armadio di Coccolella”, ciascuno ha la possibilità di donare un giocattolo per bambini da 0 a 12 anni, consegnandolo alla postazione realizzata all’interno del Centro commerciale Archimede, che è partner dell’iniziativa. La postazione è aperta oggi e domani dalle 15 alle 20,30; sabato e domenica anche dalle 9,30 alle 13,30.
«Il Comune – afferma il sindaco, Francesco Italia – crede fermamente in queste iniziative che hanno come fine la cura dell’altro. Mi preme ringraziare tutti i volontari che da settimane dedicano il proprio tempo alla buona riuscita della raccolta che ci permette, altresì, di trasmettere ai piccoli destinatari dei doni, e alle loro famiglie, un senso straordinario di coesione sociale grazie alla collaborazione tra Amministrazione, associazioni, imprese ed altri enti per un fine comune. Un messaggio di speranza per chi vive in contesti economicamente incerti, oggi resi ancora più difficili dagli effetti della pandemia».
Alla raccolta di solidarietà hanno aderito oltre venti organizzazioni: Collegio Provinciale Geometri di Siracusa, Prato Infissi, Associazione Eos, Italia Viva, Civico 4, Consulta Civica di Siracusa, Carovana Clown, Stonewall, Forza Italia Giovani, Arcigay, Associazione Astrea in Memoria di Stefano Biondo, Associazione Una scelta di Cuore, Cooperativa Iris, Zuimama, Superbimbi, Animamente, Pd Sicilia Dipartimento Scuola, Ambiente e Salute, Superheroes, Associazione Liberi di Costruire.




Santa Lucia e il corpo custodito a Venezia: quando tornerà a Siracusa? Visita nel 2024

E’ la settimana dedicata alla patrona di Siracusa, Lucia. Le restrizioni anti-covid e la decisione della Conferenza Episcopale Siciliana hanno cancellato la processione ma questo non ha fermato i devoti siracusani che, pazientemente, si mettono in fila ogni giorno per recarsi in Cattedrale, in piazza Duomo. Sull’altare maggiore è esposto il simulacro e lì rimarrà sino al 20 dicembre, mentre le reliquie hanno raggiunto la chiesa extra moenia della Borgata.
E mentre attendono in fila il loro turno per poter accedere al Duomo, in molti si passano la domanda: ma quando tornerà il corpo di Lucia nella “sua” Siracusa? Come tutti sanno, le spoglie della Santa sono custodite a Venezia. Nel 2004, per la prima volta dopo secoli, la teca con i resti di Lucia sono tornati a Siracusa per una breve visita che, però, è già negli annali. Un popolo interò si riversò alla Marina per salutare l’arrivo della patrona, poi “scortata” da ali di folla fino all’arrivo in Borgata. Nel 2014 si ripetè la visita, con meno sfarzo rispetto alla volta precedente ma sempre con grandissima partecipazione da parte dei fedeli siciliani.
Per un accordo con il Patriarcato di Venezia, ogni dieci anni è possibile avere a Siracusa per una settimana la teca con il corpo della patrona. Nel 2024, quindi, sarà possibile abbracciare nuovamente Lucia.
Per un ritorno definitivo del corpo serve un’intesa “politica” in Vaticano. E’ il papa che può disporre ma bisogna tener conto di delicati equilibri e non solo tra porporati e diocesi. A Venezia c’è anche una forte rappresentanza ortodossa che non accetterebbe a cuor leggere di “perdere” le spoglie di Lucia. Negli anni i tentativi e le pressioni, da una parte e dall’altra, non sono mai mancate. Ma di risultati concreti, ancora nulla. La speranza, a questo punto, è tutta riposta in papa Francesco.




Covid, i medici di base siciliani: “Vaccino non è un esperimento, vaccinate i vostri figli”

“Nell’ultimo anno e mezzo il Covid è diventata l’ottava causa di morte per la fascia di età tra i 5 e gli 11, superando nel mondo i decessi per meningite. I contagi scolastici aumentano, vaccinate i vostri figli perché rischiano l’ospedalizzazione. I pediatri sono già pronti, le prenotazioni sono già partite e da giovedì 16 dicembre potranno ricevere la somministrazione”. E’ l’invito che parte dal segretario regionale della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale. “I dati sulle dosi hanno dimostrato un’efficacia altissima del vaccino mRna-Pfizer che arriva al 91%. Rifiuto e paura sono dettati da una comunicazione lacunosa e dalla scarsa conoscenza del farmaco”, dice Luigi Galvano alla luce della richiesta continua di informazioni e rassicurazioni delle famiglie.
“No vax che non vaccinano neanche i figli. Vaccinati che hanno riserve sull’immunizzazione dei bambini perché ritenuti fragili. Negazionisti di un vantaggio diretto, ritenendo che serva solo a ridurre la circolazione del virus. E’ un dibattito surreale che continua a generare dubbi ingiustificati. Nel frattempo, Il Covid-19 è diventata una malattia pediatrica ed è tra le prime cause di morte a questa età: morti evitabili”, sottolinea Galvano.
Le famiglie hanno bisogno di essere rassicurate e informate. Il Pfizer – spiega il segretario – non è un vaccino sperimentale e la tecnologia mRNA è sicura. Viene impiegata per le malattie rare da almeno una decina d’anni. Come tutti gli altri vaccini autorizzati dalle autorità regolatorie, dall’americana (Fda), a quelle europea (Ema) e italiana (Aifa), il via libera alla somministrazione in età pediatrica è arrivato dopo una fase di particolare osservazione”. “Ricordo ai genitori – prosegue- che ad oggi sono oltre 5 miliardi le persone vaccinate, che nessun farmaco è stato mai usato in maniera così estesa e che i medici hanno maggiore competenza nella somministrazione, sugli effetti collaterali e le condizioni scatenanti. Non è un caso che negli ultimi mesi non si siano registrati casi avversi di particolare rilievo”.
Tornando ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, rimarca Galvano “non è un esperimento. Ne sono stati immunizzati oltre 3 milioni tra Usa e Israele e Cuba, senza effetti collaterali importanti, se non un po’ di febbre o di mal di testa che spariscono spontaneamente. Il dosaggio, che è un terzo della dose per adulti, somministrabile già a 12 anni, è stato autorizzato dopo un’osservazione specifica come continuazione ed estensione del farmaco originario. Se alla sicurezza del farmaco, si aggiunge il fatto che i bambini hanno un sistema immunitario molto attivo, il vaccino per loro diventa un’infezione simulata. L’immunizzazione è molto più rapida, per alcune malattie per tutta la vita”.
A chi obietta poi che troppi vaccini possono avere conseguenze negative una volta diventati adulti, i medici di famiglia siciliani rispondono che “i piccoli vengono a contatto con decine di virus o batteri senza trasformarsi in malattie, determinando però un’immunizzazione, come accade anche per i vaccini esavalenti, quando si somministrano sei vaccini insieme”.
Senza fare allarmismi, Fimmg Sicilia chiarisce le possibili conseguenze dell’infezione per la mancata profilassi: “Nel 2020, l’Aifa ha registrato l’infezione contratta dal 3% dei piccoli, oggi siamo al 25% a causa della variante Delta che è molto più contagiosa. In un bambino su 1000 infettati, la malattia può determinarsi in forme gravissime fino alla morte. I piccoli non vaccinati sono comunque esposti alla sindrome infiammatoria multisistemica, le cui ricadute sul sistema nervoso sono molto gravi. Ci sono casi che pur non avendo avuto una forma gravissima di Covid, hanno avuto ripercussioni a lungo termine. E’ il problema molto diffuso del ‘Long Covid’, che si manifesta anche 15 settimane dopo la fine della malattia acuta”.




Boato nella mattinata in via Paternò: bomba carta esplode nei pressi di un’officina

Un sordo boato è stato avvertito nelle prime ore del mattino a Siracusa. In via Paternò un ordigno rudimentale è esploso nei pressi di una officina. Danni limitati alla saracinesca, dai primi esami sul luogo – effettuati da Scientifica e Squadra Mobile della Questura di Siracusa – ad esplodere sarebbe stato quello che viene definito un “petardone”, una sorta di bomba carta.
Pochi gli elementi a disposizione degli investigatori che hanno raccolto alcune testimonianze e stanno visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, alla ricerca di qualche elemento utile. Il titolare dell’attività, sentito dalla Polizia, avrebbe riferito di non aver ricevuto alcuna minaccia o richiesta.




Ripavimentazione della Marina di Siracusa, attivo il cantiere: rimosse vecchie basole

Sono cominciati i lavori per la riqualificazione della Marina di Siracusa. Mezzi pesanti a lavoro all’interno del cantiere che corre parallelo alla nuova banchina. Il primo atto è stato lo svellimento della pavimentazione esistente. Rimosse le superstiti mattonelle in asfalto ed i vari rattoppi eseguiti negli anni. Si procederà ora con la realizzazione del nuovo sottofondo per poi passare alla delicata operazione di posa della nuova pavimentazione. La nuova passeggiata della Marina sarà realizzata in pietra bianca, armonizzandosi così proprio alla nuova banchina inaugurata negli anni scorsi.
Ad eseguire i lavori è la Ecc di Priolo. L’opera è finanziata dalla Regione con 1,2 milioni di euro. Ci vorranno circa 200 giorni per completare l’intervento. Lo scorso 22 novembre fu l’assessore regionale Marco Falcone a “consegnare” i lavori per la ripavimentazione della Marina di Siracusa.




Arrivano anche nel siracusano le “piantine di Falcone”: coinvolte scuole ed istituzioni

Anche in provincia di Siracusa arrivano le “piantine di Falcone”. Si tratta di cloni del ficus magnolia cresciuto davanti alla casa di Giovanni Falcone e divenuto simbolo della lotta rinascita civile per combattere la mafia. Sono stati realizzati e donati dal Centro nazionale carabinieri per la biodiversità forestale di Pieve Santo Stefano.
Su iniziativa della Procura di Siracusa e della Prefettura vengono messe a dimora in questi giorni le prime quattro “piantine di Falcone”, attraverso cui istituzioni e studenti vogliono testimoniare il proprio impegno comune per un futuro consapevole e attivo.
Oggi la prima piantina è stata messa a dimora all’interno del comprensivo Maiore di Noto e del comprensivo Martoglio di Siracusa. Domani (16 dicembre) alle 9.45 la cerimonia principale nel Palazzo di Giustizia e nel pomeriggio a Lentini, presso il comprensivo Riccardo da Lentini.
L’iniziativa verrà estesa anche agli altri Comuni della provincia. In occasione della cerimonia, saranno consegnate le onorificenze al “merito della Repubblica Italiana” conferite dal Capo dello Stato a Marcello Mauceri, al luogotenente Antonino Luciano De Marco e e al luogotenente Antonino Sangari.
La piantina per il Palazzo di Giustizia è stata donata dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Siracusa e verrà messa di dimora nello spazio a verde antistante il Tribunale. “accogliamo onorati il dono che intendiamo condividere con quanti riconoscono nel Palazzo di Giustizia la propria casa ideale e materiale”, le parole del procuratore capo, Sabrina Gambino. “Starà a cuore di tutti la cura della crescita della nostra piantina di Falcone, segno tangibile della sfida di ogni giorno per l’affermazione della Legalità”.
Per la diffusione di quel simbolo, sono state raccolte le talee dall’albero e sono stati rigenerati centinaia di esemplari con lo stesso genoma dell’originale al fine di essere donati a scuole ed enti in tutta Italia nel quadro del progetto di educazione alla legalità ambientale denominato “Un albero per il futuro”, promosso dal ministero della Transizione ecologica unitamente alla Fondazione Falcone e all’Arma dei Carabinieri. Coinvolte circa duecento scuole siciliane con richieste da oltre duemila istituti del resto d’Italia.

foto dal web




Ventiquattro anni ed una collezione di denunce, ora anche per diffamazione sui social

E’ ormai un “protagonista” fisso delle cronache. Si tratta del 24enne di Noto già denunciato per avere occupato abusivamente con la sua famiglia un locale di proprietà della diocesi e per altri danneggiamenti, effettuati per poter usufruire di servizi, oltre che oltraggio di pubblico ufficiale, aggiunge adesso alla collezione anche la denuncia per diffamazione aggravata via social media.
Adesso alla sua collezione ha aggiunto anche una denuncia per oltraggio e diffamazione via social degli agenti di Polizia. I fatti risalgono allo scorso 10 dicembre quando agenti del Commissariato di Noto hanno parcheggiato l’auto di servizio per un intervento nel centro storico netino. Al momento di ritornare in auto, hanno notato una mascherina anticovid collocata sull’antenna. In un primo momento, non hanno dato importanza al fatto. Ma poco dopo, sui social, ha iniziato a circolare un video che ritraeva un noto pregiudicato avvicinarsi all’auto di Polizia e agganciare la mascherina all’antenna. Inoltre, un altro video riproduceva i due agenti in servizio di spalle mentre tornavano al veicolo ed una bottiglia di birra che faceva da sfondo.
Il giovane, di 24 anni, è stato rintracciato e denunciato per il reato di diffamazione aggravata dall’uso dei media e dall’aver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale.




Esplose colpi di pistola per festeggiare il Capodanno, denunciato un 72enne di Avola

Un avolese di 72 anni è stato denunciato per accensioni ed esplosioni pericolose e omessa immediata denuncia di furto di armi e munizioni.
L’uomo, spiegano dalla Polizia, era regolarmente detentore di un fucile e di due pistole con relative munizioni ed ha ammesso di aver esploso presso la propria abitazione, in occasione del Capodanno 2020, alcune cartucce delle pistole. Inoltre, non ha denunciato la sottrazione di un quantità indefinita di cartucce uso caccia per fucile e il tentato furto di quest’ultima arma. Le sue armi sono state acquisite a fini cautelativi poiché l’uomo è stato ritenuto persona capace di abusarne.




Sicurezza percepita, idee a confronto nel corso di un incontro sindaci-Carabinieri

Sul tema della sicurezza a confronto i sindaci della provincia di Siracusa ed i Carabinieri. Incontro a Noto, con la partecipazione dei primi cittadini di Avola, Portopalo, Canicattini e Buccheri.
Sono state proposte iniziative per aumentare la sicurezza percepita dai cittadini, come ad esempio l’implementazione dei sistemi di video-sorveglianza cittadina muniti anche di lettori di targhe, l’illuminazione delle principali vie dei centri abitati e l’installazione di autovelox fissi lungo le principali arterie extraurbane.
Apprezzata da parte dei Comuni la presenza costante dei Carabinieri in tutti i comuni e la fattiva collaborazione con le polizie locali, anche nell’ambito dei controlli alla circolazione stradale in funzione non solo repressiva, ma innanzitutto preventiva.
Chiaro il messaggio condiviso: non possono esistere zone franche di illegalità diffusa nelle cittadine siracusane.