Siracusa. Promemoria da Vinciullo per il neo assessore alla Mobilità: “due strade da riaprire”

Una nota stringata per segnalare al neo assessore alla Mobilità alcune strade cittadine, chiuse da tempo. Enzo Vinciullo, da sempre voce critica verso l’amministrazione, si rivolge a Dario Tota prima per i complimenti (erano alleati nel centrodestra, ndr) e poi per segnalare “alcune strade chiuse” e che “tanto disagio stanno creando ai cittadini di Siracusa”. Il riferimento del leader di Siracusa Protagonista è a via Vizzini e via Rodante. Quest’ultima, “completata da tempo, continua a rimanere chiusa nonostante sia una viA di notevole interesse per la Protezione Civile perché potrebbe alleggerire il traffico su via Augusta, perennemente intasata dal traffico, soprattutto in occasione di cattivo tempo”.




Siracusa. Pronto Soccorso al collasso, per l’Asp caso isolato: “Colpa dell’overcrowding”

Non si leggono le scuse per quanto accaduto, si legge la spiegazione di quello che viene descritto come un caso isolato o quantomeno sporadico.

La segnalazione del Partito Democratico ha testimoniato ieri una situazione da collasso vero e proprio: barelle lungo i corridoi del Pronto Soccorso, anche con pazienti attaccati all’ossigeno, ambulanze del 118 ferme per carenza di sedie per lo sbarellamento.

E ieri sera è arrivata la replica dell’Asp. “Il sovraffollamento del pronto soccorso rilevato nelle prime ore di questa mattina-la puntualizzazione fornita-  ha rappresentato un caso eccezionale o per lo meno sporadico che ha comportato l’adozione delle misure previste nelle condizioni di overcrowding”. A dirlo è il direttore del Pronto Soccorso, Aulo Di Grande, che continua ringraziando “la Direzione strategica, i direttori delle Unità operative dei diversi presidi ospedalieri dell’azienda e le case di cura private, con cui è riusciti a far fronte  a questa situazione di emergenza determinata da un iperafflusso di pazienti anziani ad alta complessità clinica che hanno richiesto il ricovero ospedaliero in una situazione di carenza di posti letto disponibili”.

Secondo l’Asp, quello che si è verificato avrebbe come principale spiegazione l’alto numero di anziani che hanno avuto bisogno delle cure del Pronto Soccorso. Poi le difficoltà “che un momento storico come quello che stiamo vivendo presenta a causa della pandemia, che ha inevitabilmente ridotto la disponibilità di posti letto su tutto il territorio nazionale. Criticità su cui l’Azienda sanitaria di Siracusa sta già intervenendo con un ulteriore incremento di posti letto di Area medica all’interno del presidio ospedaliero che fa seguito al recente ampliamento a 24 posti del reparto di Medicina e Geriatria”.

Non è ancora stato riattivato il Punto di Primo Intervento interno dell’ospedale Umberto I. Anche in questo caso arriva la garanzia. “Al più presto -promette Di Grande – sarà riattivato, allo scopo di rendere più agevole la gestione dei numerosi  codici bianchi e verdi a bassa complessità che al momento affluiscono in pronto soccorso contribuendo ad allungare i tempi di attesa e di gestione dei pazienti”.




Depuratore Ias e la legge di modifica. Lentini: “Regione faccia passo indietro”

“Con la riforma della legge regionale 8 del 2012 si è preferito scegliere ad opera di qualcuno, la via più semplice, più breve e più dannosa per il territorio siracusano, privilegiando, in maniera unilaterale a discapito del Comune di Melilli, un altro Comune e quindi a svantaggio di tutti gli altri aventi diritto”. Il vice coordinatore provinciale dell’Udc, Daniele Lentini, entra così nella complessa vicenda che chiama in causa anche il depuratore consortile Ias. “Questa modifica comporta di fatto dei costi altissimi di gestione che ricadranno inevitabilmente sui cittadini, oltre che una preoccupante ricaduta sul piano occupazionale”, dice sposando quelle che nei giorni scorsi sono state le critiche mosse dal sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, all’indirizzo della Regione.
“Mi chiedo e chiedo all assessore Turano, tra l’altro esponente e componente del mio stesso partito, capisco che le nostre distanze geografiche siano ragguardevoli, ma con chi si confronta e affronta le problematiche del territorio siciliano ed in particolare di quello siracusano?”, incalza Lentini. “Chiedo ancora se non ritiene opportuno affrontare la questione con le Istituzioni locali, con i suoi colleghi di partito e con chi comunque rappresenta i Comuni tutti i giorni sul campo ed in trincea a rappresentare e difendere gli interessi dei cittadini siracusani tutti”.
Ma il punto centrale è però “un passo indietro” circa la proposta modifica per creare così “le condizioni per un dialogo chiaro, aperto e leale, scevro da qualunque pregiudizio di qualsivoglia natura, qualora esista, con i Comuni utilizzatori del depuratore, Melilli in testa, per riscrivere le regole sulle ASI in liquidazione e rivedere tutti assieme la questione IAS in modo concreto e chiaro”.




“Babbo Natale non esiste, San Nicola è il protettore dei bimbi”:Don Fortunato con Mons.Staglianò

Don Fortunato Di Noto non ci sta. Il sacerdote che da anni si occupa di lotta alla pedopornografia ed alla pedofilia dice la sua sul polverone sollevato dopo le dichiarazioni del vescovo di Noto, Monsignor Antonio Staglianò, che ha detto ai bambini, durante un incontro con le scuole, che Babbo Natale non esiste.

Don Di Noto lo scrive in maniera chiara, dando manforte al vescovo di Noto. “San Nicola è il vero protettore dei bambini.  E’ facile offendere, screditare anche con con volgarità. Gli smanettatori e i leoni da tastiera. Parole pesanti perché si dice un pensiero che non credo abbia intenzione di ‘traumatizzare i piccoli’”.

Don Di Noto parla fuori dai denti. “Quante volte l’ho detto anch’io al catechismo-continua-  Quante volte abbiamo assistito alle evidenti volgarità sul Natale del Signore e sui presepi che dicono tutto e non dicono assolutamente nulla. Ci stiamo abituando sempre di più a questa ‘cattiveria’- aggiunge il sacerdote fondatore di Meter –  del resto cosa costa, dato che tutto è lecito, anche andare oltre il rispetto delle persone in questo mondo liquefatto e magmatico dove nel magma tutto si può bruciare. Distruggere e la cosa che più è grave, non si pensa più, non ci si domanda se le cose dette sono riscontrabili e vere”.

Poi un’ulteriore considerazione. “Il problema, me ne convinco sempre di più, non sono i bambini, ma l’eterna fanciullezza di molti adulti che non vogliono crescere inabissati nella sindrome di Peter Pan. Babbo natale è una leggenda e san Nicola è il Santo più amato dai bambini”.

Infine Don Di Noto ricorda e conferma che l’immagine del moderno Babbo Natale “è stata rilanciata e foraggiata alla Coca Cola, che il colore rosso del vestito è stato inventato dal fumettista Thomas Nast , per mitigare l’immagine di elfo spaventoso inizialmente creata” .
Il sacerdote ricorda, invece, “la bellezza del presepe, la generosità della carità operosa verso i poveri,il senso dell’accoglienza, della giustizia, della pace, della fraternità. Si difendano i bambini abusati-la sollecitazione che parte-  le donne violentate, gli uomini schiavizzati e trafficati.

“Babbo Natale è una leggenda-conclude Don Di Noto – Può fare piacere, ma non è mai esistito. San Nicola è esistito ed è un vero protettore dei bambini”.




Irsap e Ias, j’accuse di Cafeo: “Asse tra l’assessore Turano e Pippo Gianni”

Si fa infuocato il dibattito sulla gestione dell’Irsap e dell’Ias.

A parlare senza mezzi termini, questa mattina, è il deputato regionale della Lega Giovanni Cafeo. Dura la posizione che esprime.

“C’è un’asse politica tra l’assessore regionale Mimmo Turano ed il sindaco di Priolo Pippo Gianni dietro la riforma dell’Irsap che consegna le chiavi dell’Ias al Comune di Priolo – esordisce Cafeo- L’attenzione non va focalizzata sulla riforma nel suo complesso quanto nella precisa strategia politica dell’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, che ha creato un corridoio preferenziale con il sindaco di Priolo”.
“Basta andare a vedere la composizione del Consiglio di amministrazione dell’Ias, avvenuta molto prima della riforma appena votata, in cui, il presidente Patrizia Brundo, ed i due consiglieri, Pippo Sorbello e Milena Contento, sono una diretta espressione politica del primo cittadino di Priolo. Questi incarichi rientrano nelle quote di rappresentanza della Regione, per il 65 per cento, per cui non occorrono grandi capacità di ingegno per testimoniare l’esistenza di quest’asse politica”.
Il deputato regionale della Lega sottolinea “il rischio di uno sbilanciamento degli equilibri gestionali verso la parte pubblica e dunque della politica a scapito delle aziende della zona industriale.
La preoccupazione – chiarisce  Cafeo – è che una gestione prepotente da parte del pubblico possa mettere fortemente a rischio il futuro della zona industriale. Va detto, comunque, che, nonostante la riforma, per cambiare lo Statuto dell’Ias occorre una intesa con le imprese private, che hanno una quota di rappresentanza nel depuratore”.
Ragioni che lo condurranno, nelle prossime ore, a consegnare una lettera riservata al presidente della Regione, Nello Musumeci.
“La scelta compiuta dalla Regione, nella persona dell’assessore Turano – deve essere chiara a tutti, per questo ho già scritto una lettera riservata al presidente della Regione, Nello Musumeci-conferma il parlamentare dell’Ars-  perché sia informato di quanto sta accadendo attorno alla gestione dell’Ias e di quello che potrà accedere”.




Siracusa. Talete, pressing del Comitato: “Subito il tavolo tecnico per un Levante Libero”

“A distanza di un mese e mezzo dall’udienza di appello non c’è una bozza di proposta e non è stato convocato il tavolo annunciato dal Comune per redigerla”. Il Comitato Levante Libero torna sul tema del destino del Parcheggio Talete con tono critico nei confronti del sindaco, Francesco Italia e della sua amministrazione comunale. “Pur comprendendo gli impegni quotidiani e gli affanni generali
dell’Amministrazione Comunale- si legge in una nota del gruppo-  chiediamo al primo cittadino, con lo spirito di massima collaborazione fattiva che ci contraddistingue, di non lasciar trascorrere altro tempo e convocare immediatamente il Tavolo Tecnico tra Comune di Siracusa, Università di Architettura e Comitato Levante Libero, al fine di non lasciar sfuggire la più importante opportunità di rigenerazione urbana della storia di Siracusa, preferibilmente senza sprecare altre risorse su una struttura fuori dalle norme, fatiscente e oltraggiosa della bellezza della piccola isola Unesco come la copertura del parcheggio Talete”.

Il dibattito in corso sul parcheggio Talete resta complesso da diversi punti di vista. Ci sono gli aspetti tecnici e di sicurezza, quelli legali e giudiziari, quelli estetici e funzionali.
“Ci preoccupiamo-continua il Comitato-  di rammentare ancora che gli aspetti giudiziari sopra menzionati riguardano il preoccupante contenzioso legale con la Regione che nel 2019 ha già visto soccombere il Comune di Siracusa in primo grado di giudizio, con relativa condanna a restituire il finanziamento di 20 MLD spesi per la costruzione di un parcheggio al posto di una via di fuga e che ci rivede, come cittadini rappresentati da un Comune già gravato da difficoltà economiche, molto preoccupati per l’imminente udienza di appello fissata per il mese di febbraio del 2022.
Ricordiamo alla cittadinanza e all’Amministrazione di Siracusa che già più di una volta dalla prima dichiarazione pubblica del febbraio scorso, l’Assessore Regionale alle Infrastrutture ha comunicato un’ampia disponibilità ad aprire a possibili percorsi extragiudiziali adeguati a risolvere in via “novativa” e bonaria la questione; il punto fondamentale, appresa la disponibilità, è la proposta, cioè la capacità del Comune di Siracusa di formulare o recepire un progetto di fattibilità tecnica economica capace di sanare la questione ripensando interamente quell’area nelle finalità del PNRR”.




Oltre 200 grammi di marijuana pronta per lo spaccio: arrestato francofontese

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Augusta hanno arrestato un pregiudicato francofontese per possesso di sostanza stupefacente del tipo marijuana già pronta per lo spaccio. I militari, in servizio di controllo del territorio nella zona nord della provincia, hanno effettuato un posto di controllo a Francofonte dove, dopo aver fermato un’autovettura con a bordo il giovane 23enne, a seguito di perquisizione personale, hanno rinvenuto circa 20 grammi di marijuana. La perquisizione è stata poi estesa all’abitazione del ragazzo dove, all’interno di una scatola per le scarpe, sono stati rinvenuti ulteriori 200 grammi di marijuana in parte già suddivisa in dosi, nonché materiale per la pesatura ed il confezionamento dello stupefacente. L’uomo è stato quindi arrestato e dopo il rito direttissimo è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza.




Teatro, danza e musica: presentato il cartellone di “Luci a Siracusa”

Sarà il Teatro Comunale il cuore della nuova edizione di Luci a Siracusa, in programma dal 15 dicembre al 22 gennaio. Dodici spettacoli di teatro, danza e musica organizzati in collaborazione con l’ASAM, che segnano la ripresa delle attività del più importante e prestigioso contenitore culturale al chiuso di Siracusa.
Al via, dunque, il 15 dicembre alle 21 con l’adattamento teatrale dell’opera di Erri De Luca, “In nome della madre”, storia narrata in prima persona da Galatea Ranzi nel ruolo di Miriàm, una donna che ricorda quanto vissuto da ragazza, in Galilea, da sposa e madre vergine che sfida la tradizione ebraica del suo tempo per adempiere al suo destino di donna. «In nome della madre – ha affermato l’autore De Luca – inaugura la vita. L’adolescenza di Miriam/Maria smette da un’ora all’altra. Un annuncio le mette il figlio in grembo. La storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre incudine, fabbrica di scintille».
Il 22 dicembre alle 21 i “Canti per Rosa Balistreri” saranno intonati dal musicista Tonino Bonasera. Lo spettacolo, presentato da Denise Spicuglia, è un adattamento e libera interpretazione di alcune canzoni tratte dal repertorio della cantautrice siciliana. Un’occasione per rileggere la straordinaria forza evocativa delle interpretazioni della Balistreri che ha saputo esprimere con grande incisività il senso di povertà e orgoglio della sua terra ma anche per conoscere meglio la vita intensa e a tratti travagliata di una donna che ha sempre voluto, con coraggio, difendere le proprie idee contro ogni forma di violenza, mafia e sopruso. Saranno eseguiti canti d’amore, di sdegno, di lavoro, di carcerati, di mattanza e di carrettieri.
Il 23 dicembre alle 18 “Il trenino del Natale nel mondo”, diretto da Mariuccia Cirinnà. Con la partecipazione del Coro di Voci Bianche e del Coro delle Donne, la serata sarà presentata da Sergio Molino nelle vesti di un simpatico e fantastico capostazione che scandirà le varie tappe di un viaggio ad alta valenza educativa e pedagogica.
Il 26 dicembre alle 21 “Ninnareddi e Ciarameddi”, canti e musiche della tradizione natalizia siciliana, con i Cantunovu. Frutto di paziente ricerca letteraria e musicale, lo spettacolo ha lo scopo di far rivivere, attraverso i suoni e i canti, i temi della natività mettendo in risalto la religiosità e il misticismo siciliano. I testi – recitati, musicati e cantati – si intrecciano con strumenti quali flauto, mandolino, chitarra, zampogna e fisarmonica.
Il 28 dicembre è di scena il balletto classico con “Pas d’amour”. In programma estratti da “Romeo e Giulietta” di Sergej Prokofiev, da “Lo Schiaccianoci” di Pyotr Ilyich Tchaikovsky, da “Don Chisciotte” di Aloisius Ludwig Minkus, da “Carmen” di George Bizet e da “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, con sedici danzatori della compagnia “Balletto Italia”.
Il 29 dicembre alle 21 è protagonista la musica di Lucio Battisti nello spettacolo “Lo spazio e la Luce”. Angela Nobile – in quintetto con Salvo Adorno al pianoforte, Gianluca Guglielmino alla chitarra, Stefano Ruscica alla batteria, Santi Romano al basso e Rino Cirinnà al sax – interpreta i più grandi successi del cantautore che ha cambiato il concetto della musica, con la voce narrante dell’attore Francesco Di Lorenzo.
Il 3 gennaio alle 21 il pianista Antonio Canino presenterà alcuni dei brani dell’ultimo cd “Note di straordinaria follia”, frutto del fortunato incontro con il pediatra Carlo Gilistro che ha generato un binomio inscindibile nella produzione di numerosi progetti artistico culturali per bambini e giovani.
Il 6 gennaio, alle ore 19, le favole di Apuleio nella nuova pièce teatrale “Di sabbia e di mare”, della compagnia “Verso Argo”, con la regia di Manuel Giliberti. Simonetta Cartia, Serena Cartia, Deborah Lentini, Claudia Bellia, Nanni Musiqo e molti altri, mettono in scena la vicenda mitologica di Cupido e Psiche, in un racconto dell’anima che, dopo errori, sofferenze ed espiazioni, ritrova la piena felicità immortale. La storia senza tempo dell’amore fra gli dei e gli uomini, ma anche la favola della curiosità e dell’invidia, dell’umano che travalica i limiti della propria mortalità, segnando un passaggio di confine inimmaginabile.
Il 9 gennaio alle 21, Mario Incudine e Salvo La Rosa portano sul palcoscenico siracusano “Affaccia bedda”. Il format classico e tradizionale della serenata, rivisitato in una visione moderna, all’insegna dell’amore, dei buoni sentimenti, della tradizione culturale siciliana e della musica d’autore. Il cantautore ennese sarà affiancato sul palcoscenico da Salvo La Rosa, nella veste di narratore, e dai musicisti Antonio Vasta e Manfredi Tumminello.
Il 15 gennaio alle 21, “Mimì, il volo dell’arte”, musical della Compagnia Silva. In occasione del 25esimo anniversario dalla scomparsa di Domenico Modugno, lo spettacolo, su testo e regia di Silva Zappalà, con Francesco Parisi vocal coach, è interamente suonato dal vivo dal chitarrista Alessandro Faro e dal percussionista Graziano Latina.
Il 19 gennaio la musica classica è di scena con il concerto del Quartetto di flauti “Triscele”. Francesco Bruno, Renato Schiavo, Linda Vinciullo e Antonio Bonasera interpretano musiche di George Bizet e Friedrich Kuhlau.
Il 22 gennaio alle 21, infine, la world music degli “Anima Mediterranea”. Il cantante Pietro Romano, fondatore del gruppo, riunisce la musica meridionale in un repertorio che spazia dal ‘600 sino ai giorni nostri, dalle vibranti melodie ai ritmi più travolgenti e popolari, in una moderna atmosfera di contaminazioni dell’area mediterranea che sfociano nella musica afro, funky, jazz e latin.
Completano il palinsesto gli appuntamenti negli altri siti della città. A Villa Reimann, iniziano domani le visite guidate, dalle 10,30 alle 12,30, per poi proseguire, sempre alla stessa ora, il 12, 18, 19, 29 e 30 dicembre; ed ancora l’8, 15, 22 e 29 gennaio. Sempre nella dimora di via Necropoli Grotticelle, domenica 12, alle ore 11, l’incontro sul tema “Art. 9 per Siracusa capitale della cultura 2024”.
Ieri, con l’apertura dell’esposizione “Ortigia Antiquaria” che si concluderà domenica, sono partire le iniziative dell’Antico Mercato. La successiva scatterà il 23 dicembre con la rassegna di arte, musica e conversazioni intitolata “Taumasios”.
Domenica 12, alle 19, l’ex convento di San Francesco d’Assisi, in via Gargallo, ospiterà la proiezione del cortometraggio “Tragodia”.
Infine, sono iniziati martedì scorso i seminari, organizzati dal Centro internazionale di studi sul Barocco e dalla facoltà di Architettura, su “Siracusa città di luce. I luoghi di santa Lucia percorsi d’arte e spettacolarità barocca”. Il prossimo incontro si terrà alla Galleria di Palazzo Bellomo giorno 18, il successivo sarà il 21 gennaio al museo “Paolo Orsi”.
«Gli eventi – affermano il sindaco Italia e l’assessore Granata – che avranno come scenario il nostro Teatro Comunale ma anche Villa Reimann, l’Antico Mercato, l’ex convento di San Francesco d’Assisi, il museo “Paolo Orsi”, Palazzo Bellomo, insieme a quelli programmati dalla Diocesi con il supporto della nostra Amministrazione, rappresentano un prezioso palinsesto che offriamo ai cittadini e ai viaggiatori nella nostra Città d’Acqua e di Luce e che allieteranno e arricchiranno le festività tra dicembre e gennaio. Una serie di appuntamenti coerenti con una città candidata a Capitale Italiana di Cultura 2024 e che coincidono con la prima vera programmazione invernale dopo le chiusure per la pandemia».




Siracusa. Asili nido comunali: “Dichiarazioni fuorvianti del Comune sul ricorso delle coop”

Fuorvianti le dichiarazioni rese dal Comune in merito al ricorso presentato da alcune cooperative contro il bando per l’affidamento del servizio di asilo nido comunale.
Liquidare la vicenda come un caso su cui il CGA ha dato torto alle ricorrenti appare una descrizione eccessivamente superficiale,che rischia di trasformarsi in una versione distorta dei fatti.
“Il CGA – spiega il presidente, Enzo Rindinella- non si è mai espresso sulla fondatezza o meno delle motivazioni del ricorso, limitandosi a dire che si trattava di ricorso irricevibile in quanto tardivo. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha parlato,dunque, esclusivamente della parte afferente la data di presentazione del ricorso e, pur non d’accordo, ne abbiamo preso atto. Analoga posizione era stata espressa anche dal Tar, sempre limitatamente alle tempistiche.
Far passare tutto questo come un “aver dato torto alle cooperative”, a mio avviso, lascia intendere che il Tar e il CGA possano aver ritenuto corretto l’operato del Comune di Siracusa nel proporre un bando vinto con ribassi enormi e costi del lavoro assolutamente inadeguati. Questo non è mai stato detto perché mai è stato discusso il merito”.




Le Pietre di Melilli, video documentario con Alfio Antico, Roy Paci, Manuela Ciunna e Giulia Berretta

Un viaggio tra immagini, parole, suoni e territorio: lo spettacolo che diventa documentario e prodotto musicale allo stesso tempo per promuovere la cultura, conoscere la Sicilia e svelarne i suoi tesori la sua storia millenaria. Questo viaggio ci porta a Melilli, alla scoperta delle sue più intime bellezze storiche, accendendo i riflettori sulla Cava Pirrera di Sant’Antonio dove ritroviamo i musicisti Alfio Antico, Roy Paci, Manuela Ciunna e la danzatrice Giulia Berretta, protagonisti del primo episodio del video documentario “Le Pietre di Melilli” (link https://youtu.be/q4eI9a5WRZg), accompagnati dalla narrazione di Eliana Chiavetta e la regia di Lino Costa. Un progetto promosso dal Comune di Melilli, presentato in conferenza stampa dal primo cittadino Giuseppe Carta Il nostro territorio è una miniera di cultura e di bellezze naturali che meritano di essere valorizzate – afferma il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta – e per questo motivo abbiamo intrapreso un percorso virtuoso per riportare Melilli e le sue meraviglie al centro dei circuiti turistici e culturali del Sudest della Sicilia”. Il documentario Le pietre di Melilli si inserisce perfettamente in questo percorso che ha come obiettivo quello di sviluppare e far conoscere nel mondo il brand Melilli, terrazza degli Iblei e contestualmente porre le basi per un processo interno di sensibilizzazione ed educazione al patrimonio ambientale e culturale. La grande valenza degli artisti coinvolti e la professionalità della produzione sommati all’incanto naturalistico della Cava Pirrera di Sant’Antonio, fanno di questo progetto un fiore all’occhiello della nostra produzione culturale”.

La realizzazione del video, a cura dell’Associazione culturale Sopra la Panca, in collaborazione con l’Associazione Fraxart Sicilia e Puntoeacapo Srl, è stata possibile grazie al lavoro del Comitato di Tutela e Valorizzazione del Territorio guidato da Rosario Cutrona e al grande lavoro di squadra: “Con il video Le Pietre di Melilli il percorso politico di promozione del territorio comincia a prendere forma e a raggiungere i canali regionali e nazionali – spiega Cutrona – La bellezza ritrovata della Pirrera di Sant’Antonio, che idealmente abbiamo eretto a monumento della Terrazza degli Iblei, sarà mostrata, raccontata e esaltata da artisti unici. E’ stato un ottimo lavoro di squadra coordinato dal gruppo di esperti locali che ho l’onore di presiedere. Vi aspettiamo a Melilli, la Terrazza degli Iblei!”.

 

Dando seguito alla primo capitolo del format narrato da FemaleTrouble al Castello della Zisa, “Le Pietre di Melilli” presenta un modo nuovo di raccontare una storia antichissima, rileggendo il territorio attraverso i linguaggi artistici contemporanei: qui arte e tradizione si fondono in uno spettacolo di artisti del panorama siciliano in simbiosi con i luoghi più suggestivi di Melilli, tra cui la Pirrera di Sant’Antonio, che custodisce la storia di oltre 500 anni di vita economica e sociale di Melilli. Commenta così Nuccio La Ferlita: “Il nostro intendimento è quello di valorizzare e promuovere le bellezze architettoniche antiche e moderne attraverso lo spettacolo, la musica soprattutto ma anche la danza e altre forme d’arte. Far conoscere le bellezze più nascoste e meno conosciute della Sicilia, tentando di avvicinare i giovani e il pubblico meno attento e appassionato di archeologia. Vogliamo catturare la loro attenzione e fare emergere le meraviglie che abbiamo fortunatamente ereditato dai nostri antenati. Innegabile la nostra passione per un lavoro che amiamo e che crea bellezza e è un indotto economico fondamentale anche per la nostra economia e per il nostro star bene, la cultura fa bene a tutto.”
Parola d’ordine: contaminazione. Quella tra i tamburi e la ricercatezza di Alfio Antico forse l’ultimo depositario di un sapere tradizionale e allo stesso tempo un innovatore per il suo lavoro di sul tamburo, nel suono e nella costruzione: “Mi ha emozionato questa esperienza, sono sincero – commenta Antico– è un territorio che conosco molto bene a cui sono legato, mi ha commosso riconoscere alcuni punti e tornare indietro a 40, 50 anni fa quando pascolavo in quegli stessi luoghi portavo al pascolo le pecore, il tempo passa la vita cambia, adesso sono un artista e ringrazio davvero per avermi invitato e coinvolto in questo progetto e in questo luogo imponente come la Pirrera di Sant’Antonio. È stata una grandissima esperienza, ringrazio tutti, voglio bene alla mia terra”.
Sonorità che hanno ispirato la danza di Giulia Berretta, a piedi nudi sulla pietra centenaria della Pirrera, che lei stessa ha definito “una delle più suggestive esperienze nell’ambito della danza – mi sono lasciata trasportare da un contesto in cui protagonista era la semplicità e maestosità del luogo – afferma Giulia – Nel rispetto di un ambiente così naturale, vero e per nulla artefatto ho preferito non programmare alcuna coreografia, ma piuttosto lasciare che fosse l’ambiente e la musica a darmi la giusta ispirazione, creando una danza primordiale e selvaggia”.
Riecheggiano per tutta la Pirrera e lungo i Sentieri delle cento scale le vibrazioni della musica di Roy Paci che si dice “felicissimo di aver dato il suo contributo ad un territorio che mi sta tanto a cuore, che ha bisogno di essere valorizzato. La Pirrera che a seconda dei suoni e delle vibrazioni della mia musica reagisce: è la natura!”
Con le note sfiorate in acustica da Manuela Ciunna per rendere omaggio alla Sicilia, con una performance ricca di emozioni, sentimenti, profumi, semplicità̀ “Felice di aver partecipato – commenta Manuela – con grandi artisti e di aver dato il mio contributo con il mio inedito Vicè dedicato alla mia Sicilia”, commenta.
Elegante e accogliente, a condurci per mano è ancora una volta Eliana Chiavetta, volto e voce narrante che ha curato l’adattamento dei testi: “Raccontare integralmente la miriade di lavori e opere, e l’infinità di vita legata alla pietra bianca melillese sarebbe stato impossibile. Con le parole abbiamo narrato la trama di questi luoghi, ma portare l’arte all’interno della cava ci ha permesso di restituire allo spettatore anche la profonda energia che continua a sprigionare”.
Commenta così il regista Lino Costa: “Già dal primo sopralluogo, noi che abbiamo lavorato al progetto, ci siamo sentiti come a casa. Abbiamo abitato la montagna per più di una settimana sentendo di giorno in giorno una crescente e avvolgente sensazione di appartenenza ancestrale. Portare Musica e Danza all’interno della cava è stato come fare esplodere l’energia del posto”.

Prende vita così un melting pot di voci, parole, suoni e danza che riporta al cuore della città e ai monumenti che trasudano la sua storia, giungendo alla consapevolezza che Melilli è un giacimento culturale unico nel suo genere in tutto il Mediterraneo.