Covid, il bollettino: tornano a correre i numeri del contagio, +95 in provincia di Siracusa

Tornano a correre i numeri del covid in Sicilia. In provincia di Siracusa sono 95 i nuovi casi di contagi, rilevati nelle ultime 24 ore. Aumentano quasi dappertutto i positivi, dal capoluogo ai vari centri in provincia. Tra le fasce più esposte, quella in età scolare (under 12 e fino ai 19 anni).
In Sicilia sono 1.143 i nuovi casi di covid registrati a fronte di 32.502 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 15.107 (+564). I guariti sono 573, 6 i decessi. Sul fronte ospedaliero sono 392 ricoverati (+5), 46 in terapia intensiva (-2).
Questi i numeri odierni delle singole province: Palermo 148 nuovi casi, Catania 276, Messina 250, Ragusa 40, Trapani 146, Caltanissetta 79, Agrigento 73, Enna 36.




Spaccio, nuovo blitz in via Algeri. La Polizia arresta due uomini: droga dai domiciliari

Operazione antidroga della Questura di Siracusa questa mattina, in vi Algeri. Impiegati oltre 20 agenti per una serie di controlli. Arrestati due uomini, pluripregiudicati per reati in materia di droga, colti in flagranza di detenzione finalizzata al traffico di sostanza stupefacente (marijuana, hashish e cocaina).
Agenti della Squadra Mobile, insieme ai colleghi delle Volanti e dei cani poliziotto “Jocco” e “Sky”, hanno proceduto al controllo di uno dei condomini di via Algeri. Una volta all’interno dello stabile, si sono diretti immediatamente all’interno dell’abitazione di un 47enne, già noto agli inquirenti e sottoposto ai domiciliari. La perquisizione ha permesso di scovare all’interno dell’abitazione quella che è stata definita dalla Questura una “bottega adibita allo spaccio”. All’interno del bagno, occultate in un vano a muro coperto da una mattonella, sono state rinvenute e sequestrate ben 94 dosi di cocaina per un ammontare complessivo pari a 18,35 grammi, marijuana per un totale di circa 83,40 grammi; 23 dosi di hashish e parte di un panetto di hashish per un totale di circa 59,50 grammi, la somma di denaro di euro 730,00 in banconote di vario taglio, ritenuto provento dell’attività delittuosa perpetrata dall’indagato, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento, nonché una cartuccia calibro 9 “corto”.
Sul terrazzo del condominio oggetto di perquisizione rinvenuta anche una pistola semiautomatica con caricatore e 5 cartucce ed un revolver, calibro 38 e 19 cartucce dello stesso calibro, sequestrate.
Nel prosieguo delle operazioni, è stato controllato anche un altro stabile di via Algeri dove, all’interno di una delle abitazioni, è sottoposto ai domiciliari un ragazzo di 25 anni. E’ stato trovato in possesso di marijuana, pari a 230 gr, custodita in due buste di cellophane sottovuoto.
Il venticinquenne è stato posto ancora ai domiciliari mentre il 47enne è stato tradotto in carcere, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.




Allarme demografico: fuga da Siracusa, meno residenti e nascite. Spariti 7mila residenti

A Siracusa non si fanno più figli e chi può, va via. Continua a diminuire la natalità mentre il capoluogo si spopola, ogni anno di più. “La nostra città è in denatalità e si occupa purtroppo poco e niente del futuro. Lo dimostra il forte calo dei residenti, passati in pochi anni da poco più di 124mila a 117.053. In provincia si è scesi da 405mila a 386mila circa”, dice allarmato il presidente provinciale del Forum delle Associazioni Familiari, Salvo Sorbello.
“Nella città di Siracusa i ragazzi fino a 14 anni erano 19mila e ora sono soltanto 15.641, mentre i residenti che hanno più di 65 anni sono cresciuti di circa il 50 per cento: da poco più di 18mila sono diventati 27.318!
Questa cruda realtà viene fuori dai dati diffusi dall’Istat e ancora non tiene completamente conto dei danni causati da questa terribile pandemia, che ha purtroppo peggiorato una situazione di grave fragilità demografica già da tempo esistente anche nella nostra realtà locale”, analizza Sorbello.
I numeri sono eloquenti e non trovano però spazio nell’agenda di governo locale. “L’inverno demografico in cui siamo piombati da anni e da cui non riusciamo ad uscire non preoccupa evidentemente nessuno…”, dice con amarezza il presidente del Forum delle Associazioni Familiari.
“Assistiamo ad una impressionante accelerazione dell’invecchiamento della nostra popolazione, con uno squilibrio demografico sempre più inesorabile e foriero di future, pesanti conseguenze negative. A chi pensa che sia un problema che interessa solo gli altri, voglio evidenziare come meno persone significa meno reddito, vuol dire abitazioni che restano sfitte o inutilizzate e perdono valore, meno occupati nel mondo scuola, necessità di maggiore assistenza per gli anziani ecc. Se la politica non si rende conto della estrema gravità della situazione – conclude Salvo Sorbello – si conferma purtroppo prigioniera di logiche passate e incapace di progettare futuro”.




Super Green Pass e mascherine all’aperto: circa 400 controlli al giorno, fioccano le sanzioni

Sono circa 400 i controlli sul Super Green Pass effettuati ogni giorno dalle forze dell’ordine in provincia di Siracusa. I dati saranno resi noti, come disposto dal Ministero dell’Interno, ogni settimana e pubblicati sul sito della prefettura di Siracusa. Controlli interforze quelli disposti e coordinati proprio dall’ufficio territoriale di governo.  Le pattuglie della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, delle Municipali effettuano controlli in tutti i luoghi in cui è richiesta la vaccinazione per poter accedere: dai ristoranti ai bar; dalle palestre ai teatri. Sanzioni da 400 a mille euro ed il rischio, in determinate circostanze, di chiusura dell’esercizio o dell’attività per una durata variabile tra uno e dieci giorni.

I controlli, in provincia, riguardano, però, anche un altro aspetto: l’utilizzo della mascherina all’aperto, come disposto da un’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci. Anche in questo caso fioccano le sanzioni. Nella giornata di ieri, ad esempio, sarebbero state controllate circa 400 persone, 100 esercizi commerciali ( 3 dei quali sanzionati ma nessuna chiusura disposta). Le multe comminate in totale sarebbero state 8 in 24 ore. Numeri parziali, che danno però la misura di quello che può essere il risultato dei controlli a campione annunciati nei giorni scorsi. Per ovviare al problema della carenza di organico, si è optato per le pattuglie miste, così da lasciare anche un numero adeguato di uomini e mezzi per le regolari attività di ciascuna delle forze impiegate.

Il prefetto Giusi Scaduto si è appellata nei giorni scorsi al senso di responsabilità dei siracusani, spiegando come la cifra dicquesti controlli sia la tutela della salute pubblica.
Sotto la lente delle forze dell’ordine anche le zone a maggiore rischio di assembramento, “anche in vista delle prossime festività natalizie e di fine anno”.
“I servizi di controllo – hanno spiegato dalla Prefettura – vengono garantiti dalle Forze di polizia territoriali, con il concorso delle Polizie provinciale e municipali, dell’Ispettorato Ripartimentale delle foreste, delle specialità della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri”.
Il Prefetto ha, inoltre, invitato la Camera di Commercio del Sud Est Sicilia e le Associazioni di categoria a sensibilizzare gli operatori economici in ordine alla rigorosa osservanza delle nuove disposizioni normative, la cui elusione comporterà sanzioni non solo per i fruitori dei servizi, ma anche per gli esercenti che non dovessero ottemperare ai dovuti riscontri.




Siracusa.”Pronto soccorso al collasso:pazienti in corridoio con l’ossigeno e ambulanze ferme”

“Il Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa in uno stato di totale abbandono”. Il segretario provinciale del Partito Democratico, Salvo Adorno torna così su un tema segnalato anche in passato.
“La cronica mancanza di personale sommata a scelte strategiche insensate e alla chiusura o all’accorpamento di interi reparti-commenta Adorno-  rendono complicata, esasperante e non sicura la fruizione dell’ospedale da parte dell’utenza e al contempo complicano inevitabilmente il lavoro di medici e infermieri”.
A testimoniare il problema, “immagini che mostrano più di 50 malati posizionati anche lungo i corridoi, alcuni dei quali attaccati a bombole di ossigeno, con ambulanze del 118 ferme da questa mattina per mancanza di sedie per sbarellare i pazienti”.
Adorno la definisce “una situazione totalmente fuori controllo che esaspera medici ed infermieri, mortifica il diritto alla salute dei pazienti e rischia di fare collassare l’intero sistema”.
Anche Rifondazione Comunista torna a segnalare tutte le criticità del delicato reparto di urgenza. Chiesti interventi urgenti “per risolvere subito questa emergenza e, contemporaneamente, per provvedere a immediate assunzioni di nuovo personale, così come la riapertura di tutte le strutture disponibili, sia quelle chiuse sia quelle dismesse negli anni e facilmente recuperabili”, spiegano i segretari provinciali Alessandra Cappello e Francesco Pasqua.




Pronto Soccorso di Siracusa, l’affondo della Ternullo (FI): “Neanche gli animali…”

“Quanto sta accadendo in queste ore al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa fa male. Le immagini che stanno facendo il giro del web sono scandalose. Quelle persone in corsia, che soffrono sulle barelle, senza ricevere cure su un vero posto letto, sono lesive della loro dignità di esseri umani. Neanche agli animali si riservano ormai tali trattamenti”. E’ durissima nel suo intervento la deputata regionale di Forza Italia, Daniela Ternullo.
Definisce “intollerabile” la situazione, al pari delle “carenze strutturali nel siracusano, che sono ormai croniche e di lunga durata”. Ecco allora la stoccata diretta all’Asp di Siracusa: “da mesi denuncio l’assenza di un direttore amministrativo. Come possiamo solo pensare a programmare interventi mirati se manca il timoniere? L’imbarcazione è destinata a infrangersi sugli scogli. Non è più possibile tergiversare. Ho nuovamente informato l’Assessore regionale al ramo, il quale però sarà impegnato perché non ha risposto. Una cosa è certa: i cittadini non possono continuare a pagare le conseguenze di scelte sbagliate. Non possono neanche attendere che ci sia il nuovo ospedale a Siracusa, perché siamo allo studio di fattibilità. Serve una governance stabile e competente, che pianifichi investimenti concreti e immediati, sia con il potenziamento del personale sanitario che degli spazi a loro destinati per svolgere al meglio le mansioni”.




Il Pronto Soccorso dell’Umberto I è un caso: politica e società civile, “così non va”

Dopo la denuncia pubblica del Pd di Siracusa, allarmato per le condizioni del Pronto Soccorso dell’Umberto I, anche un altro pezzo importante della società civile chiede più attenzione per un reparto al collasso e in condizioni poco umane – il più delle volte – per i pazienti che vi accedono numerosi, ogni giorno. La presidente di Cna Siracusa, Rossana Magnano, esprime “grande preoccupazione per la situazione attuale”. Pazienti stipati in corridoi, senza letti, né sedie e con poco ossigeno. “La carenza di spazi, di attrezzature e di materiali sta determinando una condizione di forte emergenza. Sentiamo quindi di chiedere una risposta immediata che permetta una gestione ottimale del pronto soccorso”. La preoccupazione di Cna Siracusa è che il problema non sia avvertito come prioritario dalle autorità sanitarie. Ma lo è per la popolazione.
Anche Italia Viva, con Alessandra Furnari, parla di “inaccettabile situazione in cui versa l’ospedale Umberto I di Siracusa. Continuano a pervenire, infatti, immagini che non dovrebbero mai potersi riferire alla situazione di una struttura sanitaria di un paese che si reputa civile”. Riferimento al Pronto Soccorso ed alla necessità che “chi di competenza si adoperi per fornire la soluzione”.




Il vescovo di Noto ai bimbi: “Babbo Natale non esiste”, è polemica. La Diocesi chiarisce

Il tentativo è quello di gettare acqua sul fuoco per spegnere le aspre polemiche che le dichiarazioni del vescovo di Noto, Monsignor Antonio Staglianò hanno scatenato.  In tanti restano convinti che non avrebbe dovuto dire ai bambini che lo ascoltavano nella Basilica del S.S Salvatore, che Babbo Natale non esiste. E’ successo durante la manifestazione Arti Effimere, nei gironi scorsi, alla presenza di alunni di tutte le età. Le parole di Monsignor Staglianò hanno creato gelo, stupore, perplessità ed anche delusione, soprattutto nei piu’ piccoli, che proprio in quel momento, in molti casi, apprendevano, non solo che Babbo Natale non esiste, ma che “il suo vestito rosso è stato scelto  dalla Coca Cola per ragioni esclusivamente pubblicitarie”.

Subito ne è scaturito un polverone, che ha viaggiato sulla stampa come sui social e attraverso il recuperato “passaparola”.

In molti hanno sottolineato come per parlare ai bambini serva riflettere, per valutare l’effetto delle parole pronunciate sui più piccoli.

Da subito, Monsignor Staglianò, ha spiegato che il suo intento fosse spiegare che Babbo Natale non è una persona realmente esistita, come San Nicola, ma un personaggio. Il tentativo sarebbe stato quello di spingere a vivere meglio la carità evangelica.

Eppure gli umori intorno a questa scelta non sono migliorati nelle ore e nei giorni successivi.

A tentare di gettare acqua sul fuoco è infine Don Alessandro Paolino, responsabile delle Comunicazioni Sociali della Diocesi. “Esprimo anzitutto, a nome del Vescovo, il dispiacere per questa dichiarazione che ha generato delusione nei più piccoli -esordisce sui social-  volendo precisare che le intenzioni di monsignor Staglianò erano ben altre, quelle cioè di riflettere con maggiore consapevolezza sul senso del Natale e delle belle tradizioni che lo accompagnano.
Personalmente non credo che l’intento del vescovo sia stato quello di infrangere l’incanto del Natale ai più piccoli, ma di aiutarli a riflettere più profondamente – a partire dalla figura storica di San Nicola che dispensava doni ai più poveri – sul senso del dono, della generosità, della solidarietà che dovrebbero caratterizzare il Natale, la festa nella quale – nell’ottica di una fede cristiana creduta e praticata – riceviamo il Dono per eccellenza, Gesù Cristo”. Poi ulteriori considerazioni.
“Se dalla figura di Babbo Natale (originata dal Vescovo San Nicola) possiamo trarre un insegnamento – tutti, grandi e piccoli – è questo: meno regali da “fare” e “consumare”, più “doni” da condividere, riscoprendo la bellezza di sentirci “Fratelli tutti” (Papa Francesco). In questo modo siamo esortati dal vescovo a recuperare la bellezza di un Natale ormai sempre più “commerciale” e “scristianizzato”.
Un altro modo di dire “regalo” e “dono” è il più desueto presente, nel senso anche di esserci per gli altri”. Il dono è una presenza che ribadisce: «è bello che tu ci sia, comunque sia andata, eccomi qui a dirtelo»”.

C’è da immaginare che questo non abbia comunque cancellato nei bambini che hanno saputo in questo modo dell’inesistenza di Babbo Natale la sensazione negativa ricavata, per una serie di ragioni, anche pedagogiche.

Evidentemente-  tornando ad usare la pubblicità come veicolo comunicativo-  a Natale puoi…




Piste ciclabili, arrivano dalla Regione 2,5 milioni per “Gelone Sud” e “Sistema”

Ammonta a 2,5 milioni di euro l’importo complessivo decretato dal governo Musumeci, attraverso il dipartimento regionale Infrastrutture, per la realizzazione di due piste ciclabili nella città di Siracusa, attingendo ai fondi del Po Fesr 2014-20.
La prima, attraverso un progetto dal valore di 1,8 milioni denominato “Gelone Sud”, collegherà il viale Santa Panagia a Corso Gelone; il secondo percorso, denominato “Pista di Sistema” e finanziato per 700mila euro, si estenderà nell’area nord della città, dal viale Santa Panagia fino a via Ozanam e le arterie limitrofe.
«L’evoluzione della mobilità verso l’impatto ambientale zero passa non solo dall’evoluzione delle abitudini di trasporto dei siciliani – dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone – ma soprattutto dalla sviluppo delle necessarie ed adeguate infrastrutture green, partendo dalle città più strategiche dell’Isola. In quest’ottica la Regione diventa protagonista di un’autentica svolta per Siracusa, dove verranno realizzate due piste ciclabili che saranno anche veicolo di rigenerazione urbana per diversi quartieri. Il Comune – conclude l’assessore Falcone – può adesso mandare celermente in gara d’appalto le due opere, per avere così l’avvio dei lavori già in primavera».

foto. render di corso Gelone attraversato dalla progettata pista ciclabile




Tensione allo sportello Tributi del Comune di Siracusa: interviene la Municipale

Momenti di tensione questa mattina allo sportello Tributi del Comune di Siracusa, in piazza San Giovanni. I lavoratori a supporto dell’amministrazione comunale, dopo la contestata gara per l’affidamento del servizio, si sono ritrovati davanti all’ingresso, spinti dal malumore per una contrattualizzazione che – spiegano fonti sindacali – tarda ancora ad arrivare, dieci giorni dopo l’avvio del nuovo appalto. La discussione con le organizzazioni che rappresentano i lavoratori si sarebbero arenate su di una clausola relativa ai livelli. La preoccupazione dei sindacati è che a nessuno riconosciuto il livello contrattuale necessario per eseguire gli accertamenti sui tributi locali. E questo potrebbe rappresentare un problema per la lotta all’evasione che Palazzo Vermexio da anni ripete di voler condurre. La vicenda viene seguita a distanza anche dall’amministrazione comunale. Intanto è stato necessario, questa mattina, l’intervento della Municipale per mantenere la calma mentre da più parti si richiedeva anche la presenza della Digos.
Ad aggiudicarsi la gara tributi il raggruppamento di imprese Municipia e Top Network. Forti e accese le proteste che hanno accompagnato la gara ed il successivo affidamento, sfociate in un esposto in Procura e in una denuncia all’Anac.