Tariffe aeree calmierate per i siciliani, interrogazione di Ficara: “Torni il beneficio”

Con due interrogazioni al ministero dei Trasporti, il parlamentare Paolo Ficara (M5s) torna a chiedere attenzione sul tema della continuità territoriale per i siciliani, specie per i residenti nella parte orientale dell’isola. Ed in particolare, pone al centro del suo intervento le tariffe aeree a prezzo calmierato che erano state introdotte da Comiso per Roma e Milano, attraverso i cosiddetti oneri di servizio pubblico.
“Era stata Alitalia ad aggiudicarsi nel 2020 l’apposita gara, con scadenza 2023. Ma nel frattempo – ricorda Ficara – l’operatore Alitalia ha cessato lo scorso 15 luglio le attività di volo ed al suo posto è arrivata Ita Airways. Nel passaggio di testimone però, le ferree regole europee hanno imposto una completa discontinuità aziendale tra la vecchia Alitalia e la nuova società, facendo venire meno i benefici per i siciliani derivanti dall’imposizione degli oneri di servizio pubblico su quei collegamenti aerei e per i quali tanto avevamo battagliato fin dal 2018. Negli ultimi due mesi il Ministero ha provato a raccogliere delle disponibilità da altre compagnie, ma sono andate deserte. Questa situazione di grave incertezza relativa al regime di continuità territoriale aerea, relativamente all’aeroporto di Comiso, rischia di compromettere e limitare il diritto alla mobilità dei tanti cittadini residenti in Sicilia orientale, ricordando anche come non sono ancora ripartiti neanche i collegamenti marittimi tra la Sicilia Orientale e il resto d’Italia, venuti meno nel 2020 anche a causa della crisi della ex Tirrenia”
Paolo Ficara invita quindi il Ministero dei Trasporti a valutare le opportune iniziative “per assicurare in concreto un esercizio pieno del diritto alla mobilità dei cittadini siciliani, in particolare quelli della Sicilia orientale, in attesa di ripristinare nel più breve tempo possibile il regime di continuità territoriale tra l’aeroporto di Comiso e quelli di Roma e Milano, oltre al ripristino di collegamenti marittimi anche per i passeggeri”.




Market della droga aperti h24: domiciliari per un 23enne e obbligo di dimora per altri due

Agenti del Commissariato di Lentini, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica  Gaetano Bono che ha diretto l’indagine, coordinata dal Procuratore Capo  Sabrina Gambino e dal Procuratore AggiuntoFabio Scavone, hanno eseguito tre misure cautelari personali nei confronti di altrettanti soggetti lentinesi consistenti nella misura cautelare degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con permanenza in casa durante le ore notturne e con prescrizione di presentazione alla Polizia Giudiziaria, emesse dal Gip del Tribunale di Siracusa, perché raggiunti da gravi indizi di colpevolezza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
Nello specifico: Misura degli arresti domiciliari nei confronti di un giovane di 23 anni.
Misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con obbligo di permanenza in casa nelle ore notturna e di presentazione  nei confronti di un altro giovane sempre di 23 anni e di un uomo di 45.
A seguito di un’intensa attività investigativa, intrapresa nel Gennaio del 2020 e culminata nel mese di novembre dello stesso anno, gli investigatori hanno avuto modo di constatare e accertare una proficua attività di spaccio messa in atto dagli indagati attraverso un preciso modus operandi di cessione al minuto di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana a numerosi assuntori provenienti dai comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte.
Nello specifico, la base operativa dell’attività illecita veniva individuata nelle abitazioni di due degli indagati ove, a qualsiasi ora del giorno e della notte, gli investigatori hanno accertato un continuo andirivieni di assuntori. Tale attività di spaccio ha permesso agli spacciatori di lucrare rilevanti guadagni economici, introiti utilizzati per il loro sostentamento e per quello dei loro familiari.
I numerosi riscontri all’attività investigativa posti in essere dagli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato permettevano di accertare le numerose cessioni di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marjuana effettuate dagli indagati a svariati assuntori e di cristallizzare il modus operandi degli stessi che avevano di fatto trasformato le loro abitazioni in un vero e proprio market della droga.
L’attività investigativa ha coinvolto altre 12 persone indagate a vario titolo per i reati di spaccio di droga e detenzione abusiva di armi.




Irruzione nella notte in casa di un uomo, la polizia trova droga e proiettili

Nascondeva in casa un’ingente quantità di marijuana, hashish, cocaina, denaro e materiale per il confezionamento. Gli agenti delle Volanti hanno fatto irruzione nel suo appartamento nel cuore della notte, alle tre, perquisendo e sequestrando quanto rinvenuto. Nel dettaglio: 50 dosi di marijuana e altri 272 grammi della stessa sostanza all’interno di una busta sottovuoto, 149 dosi di hashish, 41 dosi di cocaina, vario materiale da taglio e confezionamento della droga, un bilancino di precisione, un fornellino da campeggio (per la cottura della cocaina) e 385 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio. Oltre alla droga, in casa dell’uomo c’erano 3 proiettili calibro 7,65. Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio e detenzione illegale di munizionamento l’uomo è stato arrestato e condotto in carcere.




Priolo. Vertenza Chelab, giornata di sciopero nella zona industriale: “Procedura illegittima”

Giorno di sciopero in zona industriale a Priolo Gargallo dei lavoratori e delle lavoratrici Chelab srl del gruppo Merieux spa, l’azienda che ha avviato una procedura che le organizzazioni sindacali, Filcams CGIL e FISASCAT CISL, hanno fin da subito ritenuta illegittima. L’azienda , invitata ad un tavolo di confronto presso i pubblici organi competenti, ha già annunciato in una missiva che non intende aver nessun confronto presso l’ispettorato territoriale competente o con nessuna pubblica istituzione. “Un atteggiamento scorretto non solo nei confronti dei lavoratori che da oltre 10 anni prestano servizio per questa azienda e che nonostante la polivalenza delle mansioni esercitate, sono stati incastrati nei reparti oggi oggetto di dismissione, ma anche nei confronti delle pubbliche istituzioni. Abbiamo anche presentato denuncia ispettiva all’Inps per acclarare un possibile uso distorto del fis covid , dapprima dichiarato su tutta l’azienda ed adesso usato come strumento per marchiare di trasferimento collettivo 8 nomi e cognomi. È un raggiro della legge su i licenziamenti collettivi. L’azienda sostiene anche di essere in attesa di nuove commesse da Eni, ma nel frattempo minaccia di chiudere la procedura illegittima dei trasferimenti collettivi entro il 7 Gennaio. Ci diciamo inoltre increduli ed offesi per le pessime relazioni sindacali che un gruppo del genere porta su un territorio come quello della zona industriale”




Depuratore Ias e modifiche alla legge regionale: Melilli chiama a confronto l’assessore Turano

E’ stato invitato anche l’assessore regionale alle attività produttive, Mimmo Turano, alla seduta straordinaria che il Consiglio comunale di Melilli vuole dedicare alla discussione delle modifiche alla legge regionale 8 del 12 gennaio 2012 e della gestione del depuratore gestito da Ias. L’invito è partito questa mattina dal palazzo di città ibleo, diretto all’assessorato a Palermo. Nei giorni scorsi, accesso scambio di battute a distanza tra il sindaco, Giuseppe Carta, e proprio Turano. Lunedì alle 17.30 l’assise.
Il Consiglio Comunale di Melilli ha richiesto un confronto all’indomani delle modifiche apportate agli articoli n. 15 e n. 19 della legge regionale in questione. Alla seduta sono stati invitati anche il presidente della Regione, Nello Musumeci, i parlamentari nazionali e regionali del territorio, il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, i segretari dei sindacati di categoria, Uiltec – Uil, Femca – Cisl, Filctem – Cgil e le associazioni del territorio.
“Spero che l’assessore Turano accetti l’invito del residente del Consiglio comunale e participi alla seduta per meglio chiarire, davanti ai rappresentanti dei cittadini di Melilli, gli aspetti di una questione che tocca l’animo di tutta la città e che ha mortificato l’intero territorio”, le parole del sindaco Carta.
Anche l’ex presidente Ias, Giuseppe Assenza, critica le modifiche alla legge regionale. “La legge che assegna al comune di Priolo la gestione dell’impianto mi rende fortemente perplesso, sia perchè tutti i costi di gestione che sino ad ora sono stati sostenuti dai soci privati passano completamente al pubblico, considerata la fase storica di crisi economica in cui versano gli enti locali siciliani, sia per la conseguente ripartizione dei costi.
Se fino ad ora infatti i comuni di Priolo e Melilli, soci in quota parte del depuratore IAS hanno contribuito alle spese di gestione con canone sociale, dunque irrisorio, la nuova gestione, così come da ultima modifica della legge, comporterà l’assunzione del costo complessivo”, il commento di Assenza.
“Inoltre – insiste – la gestione affidata agli enti privati ha garantito fino ad ora il corretto e continuo espletamento del servizio grazie agli investimenti milionari effettuati, non per ultimo quello relativo allo smaltimento dei fanghi, un investimento di circa 60 milioni di euro. E’ chiaro che affidare la gestione dell’impianto a un comune comporterà che i costi di gestione e di manutenzione ordinaria e straordinaria, oggi coperti per la totalità dai privati, dovranno essere sostenuti non solo dai privati ma anche dal comune che pertanto non potrà che ripartirlo in quota parte sulla platea dei contribuenti, aumentando di fatto il prelievo sui cittadini”. E qui si inseriscono i timori espressi anche dal sindaco di Melilli circa gli aumenti esorbitanti in bolletta. “Mi rammarica – conclude Assenza – che un tema con una ricaduta sul territorio così importante sia stato trattato con tanta superficialità ma soprattutto non sia stato oggetto di confronto preventivo e complessivo con le parti sociali e con le associazioni di categoria. Certamente una politica miope, di parte e distratta ha perso un altra occasione di confronto, dimostrando di non favorire lo sviluppo virtuoso del territorio e di penalizzare invece i cittadini”.




Violenza di genere, una rinnovata “Stanza tutta per sè” al comando dei Carabinieri

Taglio del nastro per la rinnovata “stanza tutta per sè” che dal 2016 accoglie le donne vittime di violenza, all’interno del comando provinciale di Siracusa. La stanza siracusana è stata una delle prime attivate in campo nazionale, nell’ambito del protocollo nazionale tra Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e il Soroptimist International d’Italia.
Dopo oltre 5 anni di attività, il club Soroptimist di Siracusa ha provveduto a fornire alla Stazione Carabinieri di Siracusa nuovi arredi, un kit multimediale composto da computer, stampante e una telecamera con microfono, che serviranno per raccogliere le denunce sempre nel rispetto di un ambiente che tende a un approccio meno traumatico con gli investigatori e a trasmettere una sensazione di accoglienza alla persona per le sofferenze subite.
Presentazione del nuovo locale alla presenza alla presenza del comandante Provinciale, colonnello Gabriele Barecchia, della presidente del locale Club Soroptimist International, Maria Giovanna Carnemolla, e dell’assessore alle Politiche Sociali e della Famiglia del Comune di Siracusa, Concetta Carbone.

In tema di violenza di genere, i Carabinieri di Siracusa hanno dato esecuzione ieri ad un’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare nei confronti di un uomo, responsabile di aver commesso reiterati maltrattamenti, lesioni personali e violenza sessuale nei confronti dell’ex moglie.
La donna, in stato di gravidanza, stanca e spaventata dall’atteggiamento violento ed imprevedibile del marito, ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri e di denunciare i ripetuti episodi di violenza.
L’Autorità Giudiziaria, ritenendo particolarmente gravi le circostanze emerse e valutando la possibilità che l’uomo potesse continuare a commettere episodi dello stesso tipo, ne ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare, con il divieto di avvicinarsi all’abitazione e al luogo di lavoro della donna.
Per l’acquisizione della denuncia da parte dell’ex coniuge, è stata utilizzata la stanza oggi presentata rinnovata e risultata fondamentale nel mettere a proprio agio la donna, aiutandola a rompere l’isolamento e trovare il coraggio di parlare di ciò che avveniva fra le mura domestiche.




Inner Wheel Noto dona all’Asp di Siracusa un plicometro e un analizzatore di grasso corporeo

Il Club Inner Wheel Terra di Eloro di Noto ha donato al reparto di Oncologia medica dell’Asp di Siracusa un plicometro ed un analizzatore di grasso corporeo utili per definire lo stato nutrizionale del paziente oncologico.
La cerimonia di consegna è avvenuta stamane alla presenza del direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, e del direttore del reparto, Paolo Tralongo, insieme alla presidente del club, Gaetana Ambrogio Artale, alla segretaria Antonietta Romano Scirè e le socie Mara Anfuso e Maria Conselmo.
“Abbiamo voluto ancora una volta essere utili nelle necessità assistenziali della sanità di questa provincia in sinergia e con una collaborazione consolidata con l’Azienda, rivolgendo in questa occasione una particolare attenzione ai pazienti oncologici ma soprattutto alle donne e al loro stato di salute”, ha detto la presidente Ambrogio Artale.
Il direttore generale Asp, Salvatore Lucio Ficarra, ha espresso gratitudine al club service e a tutti i soci. “Questa importante donazione sarà utile nel sostenere i percorsi sia di screening che di cura nell’ambito delle attività del reparto di Oncologia e della Breast Unit”, le sue parole
“Queste apparecchiature – ha precisato il direttore del reparto di Oncologia, Paolo Tralongo – ci consentono di adempiere alle richieste del PDTA sulla nutrizione della Regione Siciliana che mostra ancora una volta attenzione rispetto alle problematiche dei pazienti oncologici. Ma una visione ancora più ampia dei donatori ci consentirà di utilizzarlo anche nell’ambito della Breast Unit per le pazienti con il tumore della mammella. La nutrizione è uno degli aspetti clinici rilevanti nella pratica clinica, in quanto anomalie o modifiche del peso corporeo possono determinare conseguenze in termini di rischio di ripresa di malattia in pazienti oncologici e, contemporaneamente, rappresentano un fattore di rischio di sviluppo di tumori. Queste apparecchiature ci consentono di potere discriminare, al di la del semplice peso corporeo del soggetto, la entità della massa grassa rispetto alla massa magra e, quindi, di potere selezionare eventuali interventi terapeutici-riabilitativi mirati”.




Siracusa. Servizi Sociali, verso l’adeguamento dei costi al nuovo Ccnl

Sembra andare avanti l’iter avviato dal Comune di Siracusa, su sollecitazione delle Centrali Cooperative (Agci, Confcooperative e LegaCoop), per l’adeguamento al nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro dei costi orari relativi all’espletamento dei servizi sociali.
Il vice presidente ed il direttore di Confcooperative Siracusa, rispettivamente Alessandro Schembari ed Emanuele Lo Presti, Roberta Grimaldi per Agci e Cristina Aripoli, Portavoce del Forum del Terzo Settore, hanno incontrato ieri il neo assessore alle Politiche Sociali, Concy Carbone e la dirigente del settore, Loredana Carrara.
L’occasione per augurare, a due giorni dal suo insediamento, buon lavoro all’assessore Carbone e per fare il punto sulle priorità da affrontare. Si è trattato anche di un momento di approfondimento su alcune tematiche.
Tra questi, l’importanza di lavorare alla co-programmazione e co-progettazione di iniziative finalizzate a garantire servizi sociali di qualità sempre migliore a vantaggio del territorio, dei cittadini destinatari e di conseguenza a vantaggio del Welfare.
I rappresentanti delle cooperative e del Terzo Settore hanno assicurato da questo punto di vista massima disponibilità alla collaborazione.




Raro e complesso trapianto eseguito nel reparto di Ortopedia dell’ospedale di Siracusa

Un complesso e raro intervento di trapianto è stato eseguito questa mattina nel reparto di Ortopedia dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Si è trattato di un trapianto osteocondrale da cadavere di parte del condilo femorale del ginocchio su un diciannovenne di Siracusa che aveva riportato ferite in un grave incidente stradale. Ad effettuare la delicata operazione, l’equipe diretta dal primario Salvatore Caruso.
“Il ragazzo aveva riportato una complessa frattura biossea di avambraccio e una frattura pluriframmentaria al condilo femorale esterno del ginocchio destro. Dopo la ricostruzione ossea dell’avambraccio e l’impossibilita alla sintesi del condilo femorale, è stato eseguito un attento studio del caso da parte della equipe ortopedica. A seguito di un minuzioso planning pre-operatorio è stato ordinato alla Banca dell’Osso di Bologna l’intero condilo femorale osseo da cadavere, che abbiamo trapiantato nel ginocchio del paziente”, spiega proprio Caruso.
“La finalità dell’intervento – prosegue Caruso – è stata di evitare un impianto protesico al ginocchio che, vista la giovane età del paziente, avrebbe comportato un mancato rispetto della biologia dei tessuti per un paziente di età molto giovane. In ambito ortopedico, evitare il ricorso a protesi artificiali in favore di trapianti di segmenti di osso espiantati da cadavere è la strada preferibile in termini di outcome per il paziente. Una tecnica ancora poco usata, che richiede competenze avanzate ma che si basa su un approccio medico che predilige la miglior qualità di vita possibile per il paziente, coniugandola con tecniche moderne e innovative, garantendo un intervento ritagliato su misura e durevole nel tempo, a differenza delle protesi artificiali che devono essere sostituite ogni 15 – 20 anni. In fase preoperatoria abbiamo fornito alla Banca dell’Osso i parametri relativi al paziente, età, peso, altezza e misure dell’osso, così da permettere la ricerca di un donatore compatibile. È importante tenere presente che il trapianto di segmenti ossei non causa rigetto, a differenza di quanto avviene con i trapianti di organi e l’osso del paziente si ricostituisce su quello trapiantato, inglobandolo a sé in modo assolutamente fisiologico”.
 




Glossario di L&C: dal “non me l’aspettavo” di Randazzo all’ “era inevitabile” di Gradenigo

“Non me l’aspettavo”. Lo confessa onestamente Giovanni Randazzo, presidente di Lealtà&Condivisione. Quello che non si aspettava era l’improvvisa escalation nella battaglia di nervi con il sindaco, Francesco Italia. “C’erano segnali concilianti”, racconta nella sua intervista a SiracusaOggi.it. E indica quello che sarà da ora in avanti l’atteggiamento del movimento politico che guida, soprattutto nei riguardi della giunta e delle altre forze politiche.
Parla anche l’ex assessore Carlo Gradenigo. “Era inevitabile, visto dove eravamo arrivati”, dice con riferimento alle ultime settimane di incontri e scontri politici. “Tentata mediazione sino all’ultimo ma non c’è stato margine”, ammette Gradenigo che si presente ora come nuovo nome forte in L&C, verso i nuovi appuntamenti elettorali.