I piccoli comuni siracusani e il rischio zona rossa, Cannata: "rivedere i parametri"

“I parametri dettati dal Governo nazionale per determinare l’istituzione di un Comune zona rossa vanno rivisti, sono assurdi e fuori dalla realtà. Non è possibile vedere Buscemi chiudere per una sola famiglia positiva, o Cassaro rischiare per 2 o 3 tamponi molecolari positivi”. Il vicepresidente vicario di Anci Sicilia e sindaco di Avola, Luca Cannata, chiede al Governo Nazionale di interpretare razionalmente i criteri in grado di determinare le zone rosse in ambito comunale.
“Vanno rivisti i parametri per non danneggiare ancor di più le attività economiche e commerciali dei comuni – dice – mentre in precedenza con numeri molto più alti non si passava alla zona rossa, oggi che abbiamo i primi vaccinati diventa assurdo ritrovarsi con chiusure per pochi positivi”.
Ad esempio, infatti, si potrebbe, considerare che il rapporto di 2,5 ogni 1.000 abitanti (250 ogni 100 mila abitanti) venga riferito non ai singoli soggetti positivi, ma ai nuclei o cluster di contagio accertati su base comunale ed, inoltre, non computando nel novero i soggetti – i cosiddetti contatti diretti – che sono già destinatari di provvedimenti di isolamento obbligatorio che si sono positivizzati successivamente. “Ho condiviso tale tesi con i sindaci della nostra provincia – conclude – e ci siamo detti tutti d’accordo”




Siracusa. Riaprire via lido Sacramento in 40 giorni: piano in due mosse per il consolidamento

Dallo scorso 16 marzo, un tratto di via Lido Sacramento è chiuso al transito. La strada si è abbassata di diversi centimetri e si teme per la stessa tenuta della scarpata, sotto i colpi continui del mare. Il tratto chiuso al traffico è lungo poco più di una decina metri ma i riflessi, in termini di disagio, per residenti e attività commerciali presenti nella zona sono pesanti. E con il prossimo arrivo della bella stagione, con i siracusani che si riverseranno nella zona balneare, quella chiusura risulterebbe causa di enormi problemi.
Dopo una serie di sopralluoghi ed analisi, il Comune di Siracusa ha deciso la linea da seguire, con priorità quasi assoluta. L’obiettivo, ambizioso, è quello di arrivare alla riapertura in poco più di 40 giorni. Intanto con un intervento “tampone”, che consenta la riapertura in sicurezza, in attesa di completare i passaggi burocratici per il più complesso – ma definitivo – lavoro di consolidamento.
I tecnici della Protezione Civile comunale hanno eseguito diversi sopralluoghi, concentrando le attenzioni sulla scarpata argillosa su cui poggia la strada. Prossima settimana verrà ulteriormente ripulita dalla vegetazione che la infesta, per permettere una analisi visiva ancora più accurata. Dalle prime indicazioni, la scarpata non sarebbe in condizioni disastrose , pur presentando evidenti segnali dovuti al dissesto idrogeologico. Una volta accertato lo stato “accettabile”, la Protezione Civile comunale avvierà la sistemazione tradizionale della strada, utilizzando materiale compatto, rullato e pressato in maniera ottimale, per tornare a livellare in sicurezza la strada. Tempi per la riapertura: 40 giorni circa.
Ma parallelamente, gli uffici ed i tecnici sono impegnati a programmare l’intervento definitivo che non può prescindere dal consolidamento della falesia, con la realizzazione di un muro di sostegno con fondazione di pali. Una struttura “forte”, tale da non essere smossa neanche dalla costante forza del mare. Serve prima uno studio di fattibilità, quindi si passerà alla progettazione esecutiva, verosimilmente affidata esternamente, e poi le procedura di gara per l’appalto dei lavori. Lavori che andrebbero eseguiti via terra, anche per contenere i costi ma non l’efficacia del consolidamento.
Attenzione, però. Anche un altro tratto di via lido Sacramento, compreso tra i civici 37-39 e dove la strada è già venuta giù, richiede interventi urgenti. Dovrebbe essere inserito in questo giro di interventi, da realizzare nel volgere di pochi anni. Circa sei anni addietro se ne era già parlato, con tanto di progetto di massima da circa 180mila euro. Ma la vicenda non ebbe seguito. Oggi serve una cifra decisamente più alta, purtroppo. I finanziamenti non sarebbero un problema: Palazzo Vermexio ha in pancia alcuni milioni di euro stanziati proprio per interventi di contrasto al dissesto idrogeologico.




Militare deceduto ore dopo il vaccino, nuovi esami su 6 lotti di AstraZeneca

Ulteriori accertamenti su sei lotti del vaccino AstraZeneca sono stati disposti dalla Procura di Siracusa. Si tratta di accertamenti tecnici “irripetibili”, richiesti nell’ambito della inchiesta sulla morte di Stefano Paternò, sottufficiale della Marina Militare vaccinato ad Augusta e deceduto alcune ore dopo l’inoculazione. Questi i codici dei lotti sotto esame: ABV2856, ABV6096, ABV5811, ABV3374, ABW1277 e ABW2586. 
La prossima settimana, in Olanda, saranno effettuati i test nella sede del Rivm, National Institute for public health and the environment di Bilthoven. 
La Procura di Siracusa si muove per l’ipotesi di omicidio colposo. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo Sabrina Gambino e dal sostituto Gaetano Bono. Tra gli indagati, l’ad di AstraZeneca Italia, Lorenzo Wittum; nel registro anche un medico e un infermiere dell’ospedale militare dove è stata somministrata la dose, e un medico del 118.
Si attendono, intanto, i risultati degli esami istologici e tossicologici eseguiti sulla salma del militare allo scopo di verificare eventuali legami tra la somministrazione del vaccino ed il decesso del 43enne.




Trenta migranti in porto ad Augusta: tutti negativi al covid. Trasferiti su nave quarantena

Sono arrivati al porto di Augusta i 30 migranti soccorsi a largo delle coste siciliane. Erano a bordo di una barca a vela che rischiava di affondare a causa di una falla nello scafo. Una motovedetta della Guardia Costiera ha raccolto l’sos, soccorrendo i migranti insieme ad un pattugliatore della Guardia di Finanza.
Come da protocollo, è stato eseguito il tampone: sono risultati tutti negativi. Le loro condizioni di salute sono definite buone. Dopo i controlli del caso, sono stati trasferiti sulla nave Allegra, in rada al porto commerciale di Augusta, per il prescritto periodo di quarantena.




Covid, medici di base pronti a vaccinare dalla prossima settimana: Siracusa prima in Sicilia

Potrebbe essere la provincia di Siracusa la prima ad avviare le vaccinazioni attraverso i medici di medicina generale del territorio. A dare la propria adesione sono stati 320 medici dei diversi distretti dell’Asp, secondo quattro modalità stabilite.

Ieri, durante una riunione nella sede dell’Ordine dei Medici, presieduto da Anselmo Madeddu, il tema è stato affrontato entrando nel dettaglio degli aspetti operativi.

La Fimmg, federazione italiana dei medici di medicina generale, guidata in provincia da Riccardo Lo Monaco è pronta a fare la propria parte.

I medici agiranno:  a domicilio in maniera autonoma; a domicilio con componente di unità mobile (infermiere, personale amministrativo/autista dell’Asp per chi non ha la possibilità, per condizioni di salute, di deambulare; presso il proprio ambulatorio; presso i centri messi a disposizione dall’Asp (nel caso di Siracusa, l’Urban Center di via Nino Bixio). Ciascuno dei medici che hanno dato la propria disponibilità ha anche indicato la modalità  per cui si mette a disposizione. Sono anche state indicate fasce orarie e giornate.

In questi giorni è dunque in corso la predisposizione del calendario delle vaccinazioni, che seguirà le indicazioni del piano vaccinale nazionale. Aperte, intanto, anche le prenotazioni per gli over 65.

“L’obiettivo per la provincia di Siracusa- spiega Riccardo Lo Monaco- è arrivare a regima a 4 mila vaccinazioni al giorno. Oggi arriviamo a punte di mille e 200 circa, ovviamente secondo le classi di priorità predisposte. Avremo anche la possibilità di contattare i nostri assistiti. L’idea è quella di fare in modo che si possa presto tornare ad una vita normale”.

Per quanto riguarda gli under 60, secondo una circolare regionale emanata ieri, non saranno, almeno per il momento, vaccinati con AstraZeneca se si tratta di prima somministrazione. La seconda dose, invece, per chi ha già avuto la prima, potrà regolarmente essere inoculata.




Vaccini in farmacia: a Siracusa hanno aderito in 65 su 119. Da maggio le inoculazioni

Sono 65 le farmacie della provincia di Siracusa che hanno aderito alla campagna vaccinale. Per alcune categorie target, sarà infatti possibile ricevere la dose di vaccino direttamente in farmacia, in spazi esterni appositamente attrezzati. In questo momento, i farmacisti siracusani sono impegnati in un corso di formazione dell’Istituto Superiore di Sanità che farà loro conseguire le competenza da “vaccinatori”. Il prodotto somministrato, a partire da maggio, dovrebbe verosimilmente essere il Johnson, più facile da conservare e trattare.
Il presidente di FederFarma Siracusa, Salvo Caruso, non nasconde la soddisfazione. “E’ un buon dato. In proporzione al numero di abitanti, siamo tra le province siciliane con le maggiori adesioni. Le farmacie siracusane sono in totale 119 e avere l’adesione di 65 per qualcosa di assolutamente nuovo e mai fatto prima è importante. Al tempo stesso, e per gli stessi motivi, capisco le preoccupazioni di chi non ha aderito”.
FederFarma ha incontrato nelle ore scorse i dirigenti dell’Asp di Siracusa. Nei giorni scorsi, vertice regionale alla presenza del presidente Musumeci.
In Italia sono già pronte ad effettuare le somministrazioni ben 11.000 farmacie, con oltre 25mila farmacisti che hanno seguito il Corso di formazione erogato dall’Istituto superiore di Sanità.Ogni farmacia potrà eseguire da 15 a 20 immunizzazioni al giorno, è ipotizzabile che alle attuali circa 250mila dosi somministrate ogni giorno negli hub già allestiti sul territorio nazionale se ne possano aggiungere quasi 200mila presso le farmacie, per arrivare a quota 450mila.
In Sicilia hanno aderito 796 farmacie. Ecco il dato per provincia: Agrigento, 62; Caltanissetta, 46; Catania, 161; Enna, 35; Messina, 121; Palermo, 227; Ragusa, 40; Siracusa, 65; Trapani, 38.




Siracusa. Vertenza Bng, protesta in viale Scala Greca: traffico in tilt

Protesta questa mattina in viale Scala Greca. I lavoratori Bng si sono spostati dalle portinerie di Eni Versalis alla zona alta della città, sotto la sede di Confindustria, anche in ragione degli spostamenti non consentiti essendo in Zona Arancione.

Il vertice in Prefettura sembrava avere aperto delle prospettive, che tuttavia non non si sono concretizzate.  La possibilità di riassorbire i lavoratori licenziati è rimasta semplicemente, almeno al momento, un’ipotesi ventilata e poi rimasta lettera morta.

I lavoratori hanno distribuito volantini agli automobilisti, in  modo da far conoscere il problema che attanaglia i lavoratori che temono per il proprio futuro occupazionale.

La protesta si è riverberata sul traffico veicolare, a rilento lungo Scala Greca.




Siracusa. Droga per migliaia di euro: nuovo sequestro alla Mazzarrona, arrestato 25enne

In giro in zona rossa con 100 grammi di cocaina: spaccio, un arresto a Solarino

La zona rossa rafforzata non ferma gli spacciatori. A Solarino, i Carabinieri hanno arrestato il 57enne Giuseppe Bongiorno, già noto per alcuni precedenti in materia di stupefacenti. Malgrado il divieto generalizzato di uscire di casa se non per motivi rilevanti, nelle prime ore serali l’uomo stava circolando a bordo della sua autovettura trasportando circa 100 grammi circa di cocaina, occultati a bordo.
La sua presenza per strada non è passata inosservata ed i Carabinieri lo hanno allora sottoposto a controllo. Il 57enne avrebbe tentato di forzare il posto di controllo, anziché fermarsi. I Carabinieri lo hanno inseguito senza perderlo di vista ed hanno così notato che l’uomo, mentre fuggiva, aveva maldestramente tentato di disfarsi di una bustina di cellophane, lanciandola dal finestrino.
La busta conteneva la cocaina, già divisa in 10 involucri da circa 10 grammi ciascuno. Raggiunto e bloccato dopo poche centinaia di metri, Bongiorno è stato tratto in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Posto ai domiciliari, si è visto multato anche per violazione delle norme anti-contagio.




Aggredisce i Finanzieri durante un controllo, 29enne ai domiciliari. In auto con cocaina

Un 29enne è stato posto ai domiciliari dalla Guardia di Finanza. Il ragazzo, durante un normale controllo su strada, ha aggredito uno dei militari in servizio. E’ successo a Noto.
Fermato ad un posto di blocco, alla richiesta dei documenti di riconoscimento – dopo aver asserito più volte in maniera nervosa di esserne sprovvisto – ha mostrato il portafogli vuoto. Ma nel fare quel movimento, un involucro è caduto dalla tasca. I finanzieri lo hanno allora invitato a mostrare quel che aveva occultato.
A questa richiesta il 29enne, forse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ha aggredito uno dei due militari, provocandogli un trauma contusivo e ferite da graffio. Sono scattati gli arresti domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. All’interno dell’involucro era presente della cocaina.