Marijuana e hashish in casa di un giovane di 22 anni: scatta l’arresto

Nell’ambito dei quotidiani controlli a coloro che sono sottoposti a misure limitative della libertà personale, agenti delle Volanti, nel corso di un controllo domiciliare ad un giovane di 22 anni agli arresti domiciliari, insospettiti dall’atteggiamento palesemente nervoso e sfuggente del giovane, hanno eseguito una perquisizione rinvenendo un ingente quantitativo di sostanza stupefacente (67 grammi di marjiuana ed 62 di hashish) oltre ad un bilancino di precisione e a materiale per il confezionamento della sostanza. Nel contesto, sono stati  rinvenuti due coltelli a serramanico.
Il giovane è stato arrestato e portato nel carcere di Cavadonna.




Violazioni continue dell’obbligo di presentazione: 40enne arrestato

Nella giornata di ieri, agenti del Commissariato di Lentini hanno arrestato un uomo di 40 anni, in esecuzione del provvedimento emesso dalla Corte di Appello di Catania – sezione penale che ha disposto l’aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di presentazione , con l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
Tale provvedimento scaturisce dalle molteplici violazioni della pregressa misura dell’obbligo di presentazione  poste in essere dall’uomo.
Nella circostanza, i poliziotti hanno denunciato un lentinese, in atto sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Carlentini, per i reati di ricettazione, possesso di arnesi atti allo scasso e attestazione di falsa generalità poiché nell’automobile di sua proprietà, alla guida della quale è stato rintracciato il quarantenne destinatario della misura cautelare, sono stati rinvenuti arnesi atti allo scasso e un catalizzatore verosimilmente estratto da una vecchia Toyota Yaris oggetto di furto della giornata del 2 dicembre scorso.




Dichiarata la morte cerebrale del 17enne ferito a Noto con un colpo di pistola alla testa

E’ stata dichiarata la morte cerebrale del 17enne ferito nei giorni scorsi a Noto. Il ragazzo è stato colpito da un proiettile al capo. Trasferito al Garibaldi Centro di Catania non ha mai ripreso conoscenza. Sottoposto a un delicato intervento chirurgico, non ha purtroppo recuperato le funzionalità vitali. Al punto che la commissione medica del reparto di Rianimazione dell’ospedale etneo ha proceduto con l’accertamento della morte cerebrale.
Sul fronte delle indagini, Carabinieri al lavoro per ricostruire le fasi della lite che avrebbe preceduto l’agguato. Nessuna collaborazione da parte dei parenti del ragazzo o altri testimoni. Teatro del triste fatto di cronaca è stata una delle vie del quartiere dei caminanti. Questa mattina, maxiblitz dei Carabinieri che hanno sequestrato armi e ingenti somme di denaro




Maxi blitz dei Carabinieri a Noto: la forte risposta a seguito dell’agguato ad un 17enne

Dalle prime ore di questa mattina, Carabinieri in azione in forze a Noto. Perquisizioni e posti di controllo, con l’impiego di oltre 200 militari, provenienti anche dalle altre provincie dell’Isola e con l’ausilio di uomini del 12° Reggimento “Sicilia”, del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) e dello Squadrone eliportato Cacciatori di stanza a Sigonella che garantiscono supporto dall’alto all’operazione con l’elicottero costantemente in volo.
Sono state sequestrate ben 10 pistole, munizionamento di vario calibro, armi bianche e 120.000 euro in contanti. Tutte le armi sono state sequestrate e saranno inviate al RIS di Messina per verificare se tra queste vi è quella che ha sparato contro il minore.

Il denaro è stato sequestrato ed è stata avviata una indagine patrimoniale a 360 gradi. Non si spiega infatti come soggetti che asseriscono essere arrotini o di vivere di espedienti, riescano ad accumulare tanta ricchezza “circondandosi di tanto lusso che trasuda dalle loro residenze che, benché siano in larga parte abusive, presentano al loro interno ogni comfort”, spiegano gli investigatori.
Durante i controlli i Carabinieri hanno supportato il lavoro dei tecnici dell’Enel che hanno accertato decine di allacci abusivi alla rete elettrica, con conseguente denuncia in stato di libertà dei proprietari degli immobili.
Altri soggetti sono stati denunciati per ricettazione, erano in possesso di veicoli e merci provento di furto.
Al termine delle operazioni un uomo è stato arrestato per il possesso di armi e munizioni e condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria aretusea.
Indagini sono in corso per risalire alla provenienza delle armi in sequestro e per far luce sul grave episodio di fuoco che ha visto un minore vittima di un colpo d’arma da fuoco.




I rifiuti in strada fanno scappare i cicloturisti. Backroads, “Potrebbe non essere un bel viaggio”

Doveva succedere prima o poi. La spazzatura abbandonata ai bordi delle strade, specie quelle extraurbane, inizia ad allontanare i cicloturisti dalla Sicilia e da Siracusa. Prendete ad esempio Backroads, leader nell’organizzazione di esperienze di viaggio in giro per il mondo e capace di accontentare i gusti e le necessità di chi sceglie la bici per vivere al meglio l’idea di escursione. Ecco, il gruppo sta proponendo in queste settimane sul suo sito web un viaggio in Sicilia orientale, tra le province di Catania, Siracusa e Ragusa, programmato per il 2022. Itinerario “classico”: l’Etna, Ortigia, il barocco. Quota di partecipazione a persona di almeno 5.000 dollari, comprensivi di pernottamento in hotel luxury.

Ma sulla scorta delle crescenti lamentele giunte all’organizzazione, nelle note di viaggio in Sicilia – tra Siracusa, Catania e Ragusa – Backroads specifica alcune cose. Ad esempio, “sebbene la Sicilia faccia parte dell’Italia, l’isola può sentirsi mondi lontani dalla terraferma in quanto rimane una delle regioni più rurali ed economicamente arretrate del paese. Andare in bicicletta qui è un’esperienza sia fisica che culturale in cui servono pazienza e umorismo”. A questo punto è lecito chiedersi perchè. Lo spiegano gli esperti di viaggio di Backroads: “Può sorprendere che in una parte così bella del mondo, i rifiuti siano abbastanza evidenti specialmente quando ci si avvicina a piccole città. Per la maggior parte, queste sfide sono compensate dalla bellezza della campagna siciliana e dalla sua calda ospitalità. Ma se non sopporti il pensiero che i rifiuti rovinino l’ambientazione, capiamo. Questo potrebbe non essere il viaggio che fa per te. Stiamo lavorando dietro le quinte per migliorare questo aspetto dei nostri viaggi in Sicilia”.




Viadotto Federico II e terzo ponte Augusta: la Zes ‘vale’ i primi 26,2 mln. Ficara: “Gran risultato”

Buone notizie da Roma per Augusta. Dalla Conferenza Unificata via libera all’intesa sul finanziamento per gli investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali, tre progetti riguardano proprio la città megarese. “Per Augusta ed il suo porto liberate risorse per 26,2 milioni di euro”, rimarca il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s). “Anche grazie all’impegno del MoVimento e del sottosegretario Giancarlo Cancelleri, hanno ricevuto la giusta attenzione i tre progetti ora finanziati e che permetteranno l’esecuzione di interventi infrastrutturali tra loro coerenti e interconnessi che mirano, nel loro insieme, a favorire la competitività e lo sviluppo economico dell’area Zes siracusana”, spiega Ficara.
Nel dettaglio, il primo intervento riguarda la manutenzione straordinaria della via di collegamento tra il porto commerciale di Augusta e l’area cantieristica di Punta Cugno, fino alla radice del pontile consortile del porto di Augusta. Con i fondi del Pnrr verrà realizzato anche il ripristino strutturale del viadotto Federico II ad Augusta ed infine realizzato il terzo ponte per collegare le zone Isola e Borgata. “Buon risultato raggiunto grazie anche alla progettazione integrata, negli anni, di Autorità Portuale, Marina Militare, Genio Civile e Comune di Augusta”, sottolinea Paolo Ficara.
I lavori dovranno essere avviati entro il 31 dicembre 2023 e conclusi entro il 30 giugno 2026. L’Autorità di Sistema Portuale è stata individuata come soggetto attuatore degli interventi. Alla Sicilia sono stati assegnati, complessivamente, 120 milioni circa per la realizzazione di opere, a fronte di un finanziamento complessivo per il Paese di 630 milioni di euro. “Si tratta di importanti e necessari investimenti che il Governo centrale sta mettendo in campo per sviluppare le Zes siciliane e rappresentano un risultato per il quale forte è stato l’impegno di Giancarlo Cancelleri del M5s siciliano tutto. Realizzeremo aree fortemente interconnesse con le altre aree del Mezzogiorno e ci conformeremo agli standard europei”, commenta ancora Ficara.

foto dal web




“Strage” di volatili, anche specie protette. Denunciati due cacciatori con richiami vietati

“Abbiamo fermato una strage di volatili”. Lo dicono a bassa voce gli agenti della Polizia Provinciale intervenuti in un terreno paludoso di contrada Interrata, a Lentini. Ma se non fossero intervenuti, è certo, il bilancio sarebbe stato ancora più pesante.
Gli uomini diretti dal comandante Angelotti hanno sorpreso due cacciatori all’opera con richiami elettroacustici vietati, 19 stampi fissi (sagome riproducenti uccelli acquatici) e due movimentati a batteria. Avevano già abbattuto diversi esemplari di fauna selvatica in particolare 41 volatili. Nel carniere anche specie protette e non cacciabili come 23 esemplari di piviere dorato, in estinzione; 3 gambecchi; 7 Alzavole; 1 volpaca, 6 baccacini e 1 codone.
Le armi con il relativo munizionamento, gli esemplari di volatili abbattuti, i richiami elettroacustici e le sagome sono state poste sotto sequestro. I due cacciatori sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per attività venatoria vietata. Ad uno di loro è stato contestato anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale perchè imbracciando un fucile e richiamo elettroacustico, ha tentato una repentina fuga all’alt dei Poliziotti Provinciali.
Sono stati 322 i cacciatori sin qui sottoposti a controllo dalla Polizia Provicniale. Le multe elevate sono state, 5 le persone denunciate. Sequestrati 6 fucili, 138 munizioni, due furetti ed attrezzature illegali.




Tumori della mammella: la Breast Unit di Siracusa opera ricostruzione dopo mastectomia

Un chirurgo plastico per la Breast Unit dell’Asp di Siracusa. Grazie ad una convenzione con Villa Salus, potranno essere erogate prestazioni di chirurgia plastica in favore delle pazienti ricoverate nei presidi ospedalieri siracusani. Due donne sottoposte a mastectomia per cancro invasivo hanno già effettuato, grazie a questo nuovo schema di accordo, un intervento di ricostruzione del seno.
Le operazioni sono state eseguite nel reparto di Chirurgia dell’ospedale di Lentini, diretto da Giovanni Trombatore. Nel primo caso si è trattato di una donna di 58 anni, sottoposta a mastectomia sottocutanea bilaterale per un tumore bilaterale con ricostruzione immediata in un tempo con protesi e con innesto del capezzolo; nel secondo di una giovane di 40 anni sottoposta a mastectomia “nipple skin sparing” con conservazione del complesso areola capezzolo dopo che l’anatomopatologo, in fase intraoperatoria, ne aveva escluso il coinvolgimento neoplastico e posizionamento di espansore in sede sottomuscolare. Gli interventi sono stati eseguiti dalla equipe coordinata da Giovani Trombatore e costituita dal chirurgo plastico Emiliano Amore e dai chirurghi Stefania Caniglia e Cristian Rapisarda.
“La Breast Unit dell’Asp di Siracusa con l’ingresso del chirurgo plastico e l’avvio degli interventi di ricostruzione mammaria, ha raggiunto oggi la sua pienezza organizzativa con la presenza di tutte le figure professionali, al fine di rendere un servizio utile, qualificato e completo in provincia di Siracusa alle donne affette dal tumore della mammella”, dichiara il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra –
“Si consolida un percorso – aggiunge il direttore del Dipartimento Chirurgico Giovanni Trombatore – che, grazie all’azione del direttore generale Ficarra e del direttore sanitario Salvatore Madonia, vede completato l’iter diagnostico assistenziale con la individuazione di tutte le figure professionali, ottemperando a quanto stabilito nel dicembre 2019 dalla Commissione regionale, voluta dall’assessore regionale della Salute Ruggero Razza, cui seguiva il decreto assessoriale del 4 gennaio 2020 che autorizzava la Breast Unit di Siracusa”.
L’approccio alla patologia neoplastica della mammella ha subìto negli ultimi decenni una radicale evoluzione, grazie soprattutto allo sviluppo di nuove conoscenze sulla storia naturale della malattia, all’impiego di metodiche diagnostiche sempre più sofisticate e diffuse e alla estensione delle campagne di prevenzione secondaria che consentono una diagnosi precoce che rappresenta l’obiettivo della strategia della terapia del cancro della mammella.
“In campo chirurgico – prosegue Trombatore – si ha il prevalere, oggi, degli interventi conservativi su quelli demolitivi con chirurgia plastico-ricostruttiva quando si rende necessaria la mastectomia come abbiamo fatto nelle nostre due pazienti. Il gruppo multidisciplinare di specialisti che costituiscono la Breast Unit nella nostra ASP effettua una riunione settimanale il mercoledì, da remoto, concordando per ogni singola paziente il percorso diagnostico terapeutico come stabilito dalle linee guida regionali”.
Questo percorso coinvolge il medico di base che spesso ha il primo approccio con la paziente; il radiologo dedicato che guida la fase diagnostica (mammografia, ecografia, RMN) di I° e II° livello; il medico nucleare per la individuazione del linfonodo sentinella; il chirurgo e il chirurgo plastico per il trattamento locale della malattia in stretta collaborazione con l’anatomopatologo; l’oncologo che rappresenta la figura centrale che guiderà la paziente per tutta malattia; il radioterapista per il trattamento complementare sulla ghiandola residua; lo psicooncologo, il genetista e il fisioterapista. Tali azioni sono coordinate da due figure professionali il data manager e il case manager. Elementi importanti sono le associazioni di volontariato: alla Breast Unit di Siracusa collaborano la Andos (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) sezione di Lentini, la Lilt sezione di Siracusa e l’associazione di volontariato Angolo.




Tenta il suicidio in una struttura ricettiva aprendo il gas: salvato in extremis, evacuato l’edificio

Si era barricato in uno degli appartamenti di una struttura ricettiva del capoluogo e aveva aperto la bombola del gas nel tentativo di uccidersi.

Paura ieri, intorno alle 12,30, in città. Una volta segnalata la situazione, sul posto è arrivata la polizia. Gli agenti ,visto il concreto pericolo di vita per i presenti e temendo una eventuale deflagrazione dovuta alla fuoriuscita del gas nonché ai danni causati dall’ inalazione del gas, hanno evacuato l’edificio, con non poche difficoltà, dovendo operare nella completa oscurità e in un ambiente saturo di gas.
Una volta dentro l’appartamento, due agenti si sono diretti verso la bombola per chiudere la valvola del gas, mentre gli altri hanno immediatamente aperto tutte le finestre.
L’uomo era esamine a terra e con il tubo del gas posizionato all’interno del cavo orale. Effettuate tutte le operazioni necessarie per salvargli la vita, i poliziotti hanno allertato un’ambulanza del 118. L’uomo è stato trasportato in ospedale già semicosciente.




Siracusa. Rapina con un cavatappi, bottino di soli 5 euro: arrestato e poi liberato

Mentre si accingevano ad entrare in chiesa, un uomo li ha avvicinati e, con la minaccia di un cavatappi, ha intimato loro di consegnarli il denaro in loro possesso.

E’ accaduto in piazza San Francesco D’Assisi. I due, intimoriti, gli hanno consegnato i soldi di cui disponevano al momento: solo 5 euro. Afferrate le banconote, il rapinatore è fuggito.
Avviate immediatamente le ricerche, i poliziotti l’hanno intercettato poco dopo e arrestato. Si tratta di un uomo di 59 anni. Attese le sue condizioni fisiche, è poi stato liberato.