Siracusa. Caro ortofrutta, scatta la protesta al mercato generale

Agitazione al mercato generale, Dalle prime ore di questa mattina è in corso una protesta, legata all’andamento dei prezzi dell’ortofrutta, conseguenza dell’emergenza Coronavirus. Porte chiuse e , sul posto, le forze dell’ordine . In questi giorni alcuni operatori che vanno a rifornirsi di frutta e verdura per i loro banchi hanno lamentato l’incremento. Costi in alcuni casi raddoppiati rispetto al consueto prezzo. Il Comune ha avviato dei controlli, dai quali fino a ieri non sembrava fossero emerse particolari anomalie. L’assessore al ramo, Cosimo Burti, che ha raggiunto gli operatori,  ha  assicurato ulteriori verifiche. Il problema sarebbe legato ai costi. Mentre per la frutta si sarebbero mantenuti stabili, per gli altri prodotti si sarebbero registrati sensibili incrementi. I rivenditori hanno minacciano di non acquistare più nulla. Confronto animato anche con la direzione del mercato.




"Sospensione dei tributi locali", la Cna chiede aiuto alla Regione

“Una concreta ed immediata misura finalizzata ad alleggerire la pressione fiscale nei confronti delle imprese”. CNA Sicilia ha indirizzato una lettera al Governatore Musumeci, all’Assessore regionale alle Autonomie Locali, Bernardette Grasso, e al Presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, per sollecitare, ciascuno per il ruolo di competenza, un incisivo intervento che promuova una iniziativa organica destinata alle Amministrazioni comunali, deputate a deliberare sui tributi locali. “Di fronte ad uno scenario che giorno dopo giorno si fa sempre più complesso e drammatico – scrivono i vertici regionali della Confederazione – si rende necessaria, alla luce anche delle recenti disposizioni con cui si assegna maggiore liquidità ai Comuni, l’adozione di misure di sostegno alle imprese, tramite provvedimenti urgenti ad ogni livello, per tendere la mano al nostro tessuto economico, ormai al collasso, e mitigare le gravi ricadute sociali che ne deriverebbero. A questo proposito, con il coinvolgimento attivo di ANCI Sicilia – sottolineano il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione – chiediamo di intervenire presso i Sindaci dei Comuni della nostra regione, fatte salve le autonomie di ogni Ente Locale, affinché si arrivi subito alla sospensione del pagamento dei tributi locali a carico delle imprese, Tari, Imu, Tosap, tassa sulla pubblicità, rinviandone la riattivazione alla fine dell’emergenza sanitaria, con cancellazioni e/o riduzione in base anche all’effettiva fruizione del servizio. Le CNA Territoriali della Sicilia, dal canto loro, sono già impegnate in una interlocuzione costante con le Amministrazioni di riferimento al fine di individuare adeguate soluzioni per fare fronte alle criticità che stanno attraversando ed investendo l’intero comparto produttivo. La nostra Confederazione sta collaborando, a tutti i livelli, per consentire alla nostre comunità di contenere e sconfiggere l’epidemia in corso e assicura – concludono Battiato e Giglione – totale collaborazione alle Istituzioni Pubbliche per la fase di rilancio che si aprirà, si spera, quanto prima”.




Floridia. Evadono in coppia dai domiciliari: arrestati e sanzionati

Evadono dai domiciliari e vengono sanzionati anche per la violazione delle norme anti-coronavirus. A Floridia, nella notte, i carabinieri  hanno tratto in arresto Carmela Forte , già nota alle forze dell’ordine e Sebastiano Ranno, 35 e 34 anni, sorpresi fuori dalla loro abitazione dalla quale si erano arbitrariamente allontanati.
Gli stessi sono stati ricollocati presso la loro abitazione in regime di arresti domiciliari e sono stati sanzionati per la violazione delle norme anti-coronavirus.




Siracusa. Covid-19, ancora troppa gente per strada in tutta la provincia, controlli dei carabinieri

Proseguono i controlli per strada, per verificare il rispetto delle norme di contenimento del contagio da Covid-19. Ancora spiegazioni ben distanti da quelle ritenute validi motivi di necessità, salute e lavoro.  A Siracusa, in zona Borgata, cinque persone sono state controllate mentre erano intente a riparare sulla pubblica via l’autovettura di uno di loro, intorno alla quale stavano armeggiando in gruppo; nella frazione di Cassibile e a Floridia diverse persone sono state sorprese mentre passeggiavano per le vie cittadine, senza saper addurre all’atto del controllo motivazioni comprovanti uno stato di necessità: tutti infatti hanno dichiarato di essere usciti per fare una passeggiata perché stanchi di rimanere chiusi in casa;
a Canicattini Bagni tre persone, non conviventi, sono state sanzionate dopo essere state sorprese insieme a bordo della stessa autovettura che stavano usando per andare a sbrigare alcune commissioni personali; benché per due di essi le motivazioni per uscire fossero rilevanti, l’impiego “massivo” della vettura (nella quale era presente anche un soggetto proveniente dal territorio del Comune di Siracusa, intenzionato ad andare a trovare una zia malata) è da considerarsi come una violazione delle disposizioni vigenti;
a Testa dell’Acqua due persone sono state sanzionate a bordo delle loro autovetture: il primo, ha dichiarato di essere di ritorno a casa dopo aver accompagnato un amico; il secondo invece stava andando presso una sua abitazione secondaria;
ad Avola si sono riscontrati tre casi di persone che, a bordo della loro vettura, circolavano senza giustificato motivo;
ad Augusta e a Villasmundo due persone sono state sanzionate a bordo delle loro autovetture, poiché circolavano senza motivo valido; ed ancora, a Villasmundo, una persona è stata sanzionata dopo essere stata controllata mentre circolava a piedi;
a Lentini, 3 persone sono state sanzionate perché circolavano senza motivo valido: due camminavano per le vie cittadine, una addirittura proveniente da un altro Comune della vicina provincia etnea; una terza era invece in macchina proveniente dal Comune di Buccheri.




Siracusa. Coronavirus, vertice in Prefettura: la Regione invia medici per l'ospedale

La Prefettura di Siracusa non ha perso tempo. Al termine di 24 ore segnate da accese polemiche e accuse sul pronto soccorso dell’Umberto I e sulla gestione dell’emergenza covid-19 nella struttura sanitaria, è stato convocato un vertice straordinario. Vi ha preso parte anche l’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza. Domani sarà costituto dall’assessorato regionale un Covid team per valutare i percorsi seguiti per i pazienti positivi e per riportare la necessaria serenità tra gli operatori siracusani.
“Registro con soddisfazione l’immediata convocazione del comitato provinciale da parte della prefettura e la partecipazione dell’assessore Razza. Le note vicende e le ripetute segnalazioni provenienti da più parti e relative a quanto accaduto all’ospedale Umberto I, richiedono un intervento immediato e risolutivo da parte degli attori coinvolti”, il commento al termine del sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “La proposta dell’assessore di coinvolgere ulteriori figure professionali per rafforzare la struttura di controllo dei percorsi covid, è certamente un segnale forte che va nella direzione di un indispensabile potenziamento. Tale azione andrà seguita con attenzione e con particolare riguardo alla necessaria attività di costante condivisione con tutti i soggetti, compresi i rappresentanti di coloro che in questo momento sono in prima linea, delle azioni e delle informazioni al fine di riportare un clima sereno tra gli operatori e nell’opinione pubblica”.
A spiegare più nel dettaglio la soluzione studiata per l’emergenza è la parlamentare Stefania Prestigiacomo. “L’assessore invierà a Siracusa un’equipe di medici a sostegno delle emergenze determinate dal Covid. In questa delicata fase della vita del paese e della nostra città occorre essere concentrati esclusivamente ad affrontare le problematiche connesse al coronavirus.  Ci sarà tempo poi per valutare comportamenti ed eventuali responsabilità, oggi dobbiamo lavorare tutti per affrontare l’emergenza sanitaria e sociale.  La Regione ha un ruolo chiave in questi giorni difficili. Sono sicura che terrà fede agli impegni assunti per Siracusa”.




Coronavirus, polemiche sul Pronto Soccorso. La Procura: "seguiamo con attenzione"

La Procura di Siracusa “segue da vicino” la bufera che si è abbattuta sul pronto soccorso dell’ospedale Umberto I. Le denunce di Cisl e Cgil, la richiesta del sindaco di avere l’esercito per seguire l’emergenza sanitaria, i numeri di medici di prima emergenza positivi al coronavirus e ricoverati sono tutti episodi che non potevano non richiamare l’attenzione anche della magistratura siracusana. Nei giorni scorsi era stata avviata un’inchiesta sulla morte del direttore del parco archeologico, Calogero Rizzuto, positivo al covid-19. A presentare una lettera esposto era stato, in quel caso, il deputato regionale Nello Dipasquale. Non è escluso che tutto possa confluire in un unico faldone.
I sindacati, intanto, sono stati durissimi e non hanno risparmiato critiche alla direzione del presidio ospedaliero ed alla stessa direzione dell’Asp. Critiche in particolare sulle scelte adottate nell’area del pronto soccorso, dove vi sarebbe stato contatto tra possibili positivi e altri pazienti.
Sta per essere avviata anche una indagine sul video del sedicente infermiere Asp che nelle ore scorse è diventato virale (con le sue accuse, ndr) sui social. L’Asp ha sdegnosamente smentito e presentato denuncia. L’uomo che si vede nelle immagini, bardato con tutti i dpi del caso, è stato identificato e sarà sentito dagli inquirenti. Questo permetterà così di stabilire con certezza se sia dipendente Asp o meno. Per la direzione generale dell’Azienda, “il fantomatico operatore sanitario non risulterebbe dipendente”.
Ma è soprattutto sulle sue parole che bisognerà fare luce: sono accuse fondate o meno? Anche la Regione sta seguendo con attenzione. L’assessore alla Salute, Razza, potrebbe presto venire a Siracusa per un sopralluogo a sorpresa. La sua presenza, intanto, è stata sollecitata dal sindaco del capoluogo, Francesco Italia, che ha chiesto alla Prefettura la convocazione di una riunione straordinaria del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla luce del dilagante allarme sociale creato dalla bufera abbattutasi sull’Asp.




Siracusa. Ospedale Umberto I e coronavirus, attacco all'Asp: la Cisl carica a testa bassa

Sono i sindacati a caricare a testa bassa contro l’Asp di Siracusa per la gestione dell’Umberto I nei giorni dell’emergenza coronavirus. Vera Carasi, segretario provinciale della Cisl, attacca. “Ordini di servizio a disposizione di chiunque voglia prenderne visione. Condizioni di disagio e difficoltà evidenti al pronto soccorso dell’Umberto I. Gestione incomprensibilmente contraria a quanto previsto nel piano aziendale di intervento. Ce ne è abbastanza per un intervento forte e deciso dei vertici aziendali e assessoriali. Invece silenzio”.
Quanto al video circolato nelle ore scorse, “non possiamo sicuramente condividere i toni, il linguaggio e le offese contenute – aggiunge – ma non possiamo accettare, con altrettanta fermezza, il silenzio dell’Asp su quanto accaduto all’Umberto I”.
E ricorda le denunce di 24 ore fa. “L’Asp aveva il dovere, da subito, di ammettere gli errori commessi in questa vicenda e provvedere non soltanto alla normalissima sanificazione degli ambienti, ma anche ad atti conseguenziali. Le richieste di sicurezza personale, familiare e collettiva, gridate con accorata disperazione dal persone dal pronto soccorso e dalle unità operative dell’emergenza, non possono essere silenziate con note che, oltre ad essere insufficienti, offendono il lavoro e il sacrificio che si stanno compiendo all’interno dell’Umberto I e di tutti gli ospedali della provincia”.
La Cisl siracusana è durissima, come poche altre volte sino ad ora. “Ai vertici Asp ricordiamo una cosa – conclude Vera Carasi – chi gestisce la sanità di un territorio, non la possiede e non ne dispone a piacimento; chi gestisce la sanità è un servitore, ben remunerato, di chi è il vero proprietario: la collettività e chi la rappresenta”.

foto archivio




Coronavirus. In provincia 66 contagiati (35 ricoverati, 18 guariti, 3 decessi)

I casi di Coronavirus in provincia salgono a 66. Lo dicono i numeri ufficiali forniti nel pomeriggio dalla Regione all’Unità di Crisi Nazionale. Sono aggiornati alle 17 di oggi. Ad Agrigento, 75 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 61 (19, 3, 4); Catania, 368 (136, 16, 23); Enna, 181 (92, 1, 10); Messina, 266 (129, 8, 15), Palermo, 216 (78, 14, 6); Ragusa, 27 (7, 3, 2); Siracusa, 66 (35, 18, 3); Trapani, 70 (26, 0, 1). Il numero fornito dalla Protezione Civile Nazionale per la provincia di Siracusa in merito ai contagi è di 87 in quanto complessivo.

 




Siracusa, coronavirus: Asp in difficoltà, il sindaco chiede la Croce Rossa militare

Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha chiesto ufficialmente al prefetto Giusy Scaduto di “valutare la possibilità della collaborazione della Croce Rossa Militare e dell’Unuci (Unione Nazionale Militari in Congedo) sul nostro territorio” per aiutare l’Asp a gestire l’emrgenza coronavirus. Non è una richiesta di commissariamento ma suona tanto come la chiamata in causa di un tutore in un momemto di difficoltà.
“Il livello di allarme sociale legato all’emergenza covid a Siracusa, rischia di diventare ulteriormente deflagrante alla luce delle denunce e degli articoli di stampa che continuano a susseguirsi sul nostro territorio, amplificati dai social media che rimandano informazioni da una famiglia all’altra configurando uno scenario a dir poco inquietante”, spiega il sindaco di Siracusa Francesco Italia.
“Lo stesso Presidente della Regione Sicilia ha rilasciato alla stampa dichiarazioni che evidenziano una grave situazione di emergenza nel territorio regionale, dovuta alla carenza di dispositivi di protezione individuali, tali da mettere a rischio i nostri preziosi infermieri e medici, in prima linea in questa guerra contro un nemico invisibile e insidioso.Nonostante gli sforzi corali di tutte le nostre istituzioni – prosegue Italia – è indispensabile da un lato stringerci intorno a coloro che sono più esposti facendo tutto il possibile per la loro protezione, dall’altro immaginare strumenti ulteriori e straordinari di aiuto e supporto alle nostre autorità sanitarie, atti a potenziare nella città di Siracusa l’assistenza sanitaria legata all’emergenza Coronavirus SARS-CoV-2”.
Con l’intervento della Croce Rossa militare e dell’Unuci, Siracusa potrebbe “avvalersi dell’esperienza di personale altamente specializzato, con mezzi e con strumenti in dotazione tali da far fronte a situazioni di emergenza, assistenza medica, strategie di contenimento e sicurezza del territorio”.
In queste ore, il primo cittadino del capoluogo sta coinvolgendo i sindaci della provincia per supportare la richiesta, “nell’interesse del nostro territorio e dei nostri concittadini più esposti e fragili”.
Di fronte alle ultime notizie ed evoluzioni, Francesco Italia ed i colleghi della provincia hanno deciso che è giunto il momento di intervenire.




Siracusa. Tari: "Non è il momento delle polemiche, prima scadenza il 30 maggio"

“Non è il momento delle polemiche ma è il momento della condivisione e della collaborazione. L’Amministrazione per venire incontro alle difficoltà generate dall’emergenza del coronavirus ha deciso di differire la prima rata della Tari da marzo a maggio per un totale di sette pagamenti fino all’ultima scadenza prevista del 30 novembre che corrisponderà con il conguaglio”.
L’assessore all’Igiene urbana, Andrea Buccheri, interviene in risposta alle accuse su una presunta mancata sospensione del pagamento della tassa sui rifiuti.
“Come anticipato dal sindaco Italia, nei giorni scorsi, e come già concordato dalla metà di marzo, il settore entrate giorno 24 ha redatto la proposta di deliberazione, la numero 13. La stessa è stata inviata il giorno successivo all’Ufficio segreteria del consiglio comunale che, a sua volta, ha immediatamente girato il documento al collegio dei revisori legali per l’apposizione del parere di competenza. Il parere è stato apposto nella stessa giornata”.
Conclude l’assessore Buccheri: “A questo punto si aspettano le determinazioni di competenza che il commissario straordinario, Giuseppe Di Gaudio, in sostituzione del consiglio comunale, dovrà assumere presumibilmente nella giornata di domani in videoconferenza, secondo quanto disposto dal decreto legge numero 18”.
Ecco le nuove scadenze della Tari:
1. la prima il 30 maggio 2020;
2. la seconda il 30 giugno 2020;
3. la terza il 30 luglio 2020;
4. la quarta il 30 agosto 2020;
5. la quinta il 30 settembre 2020;
6. la sesta il 30 ottobre 2020;
7. la settima a conguaglio il 30 novembre 2020.