Il principe Alberto di Monaco a Noto: ieri la consegna del Grifone d’Argento dell’Ente Fauna Siciliana

Il Grifone d’Argento 2020 dell’Ente Fauna Siciliana è adesso di Alberto di Monaco.

Ieri, nella splendida cornice del Teatro comunale Tina Di Lorenzo di Noto, il principe ha ricevuto il riconoscimento.

“Già nel marzo del 2014, il Consiglio Comunale da me presieduto-ricorda il sindaco, Corrado Figura-  volle conferire a Sua Altezza Serenissima Alberto II di Monaco la Cittadinanza Onoraria per la sensibilità dimostrata verso i problemi ambientali. Sensibilità per nulla mutata tanto che ieri sera, sul palco del Teatro Tina Di Lorenzo, ho avuto l’onore di consegnare nelle sue mani il Grifone d’Argento 2020 dell’Ente Fauna Siciliana, per le attività svolte dalla “Fondation Prince Albert II de Monaco. Nel pomeriggio ed alla mia presenza il Principe aveva inaugurato il Museo tattile olfattivo “Jacques di Monaco”, finanziato dalla fondazione che porta il Suo nome, ed allestito nel centro visitatori della Riserva naturale orientata Oasi Faunistica di Vendicari; e da lì, ho comunicato che la Giunta da me presieduta aveva appena deliberato il divieto di fumo sulle spiagge di tutta la Riserva. Seguo con attenzione ciò che avviene alla Cop26 di Glasgow, e spero che almeno parte degli obiettivi auspicati da tanti vengano in quella sede raggiunti. Il nostro pianeta ha bisogno di tutela; contribuiamo tutelando uno degli angoli più belli di questo pianeta: Noto ed il suo territorio”.




Sono tornati a Siracusa i due volontari modicani aggrediti nei giorni scorsi alla Fanusa

“Nonostante tutto, i nostri volontari sono tornati a dare una mano alla città di Siracusa che ancora è costretta ad affrontare gli strascichi dell’alluvione della scorsa settimana. Fiero di loro come sindaco e come cittadino modicano”. Così Ignazio Abbate, primo cittadino di Modica, ha voluto salutare – non senza orgoglio – la loro scelta di tornare a Siracusa dopo essere stati aggrediti alla Fanusa, durante le operazioni di soccorso alla popolazione rimasta bloccata in casa per via degli allagamenti causati da Apollo.
Uno dei volontari è stato spedito in ospedale da un 50enne che gli ha sferrato due pugni. Secondo una ricostruzione, sarebbe andato in escandescenza perché chiedeva di transitare urgentemente con la sua automobile in un passaggio stradale che era limitato dalla presenza di alcune auto parcheggiate. Prima parole pesanti all’indirizzo di una volontaria di 24 anni, poi un colpo alla testa al padre che si era interposto per salvaguardare la figlia e quindi almeno un pugno a un altro volontario che arrivava in soccorso.
L’episodio è stato duramente condannato anche dal prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, dal sindaco Francesco Italia e dal capo del Dipartimento regionale di Protezione Civile, Salvo Cocina.
Raffaele Sortino e Antonio Pasqua, questi i nomi dei uomini, avevano già anticipato la loro volontà di tornare a Siracusa, nonostante il bruttissimo accadimento. Vogliamo ringraziare tutti quelli che ci hanno chiamato ed espresso vicinanza: dal presidente della Regione, Nello Musumeci, al presidente nazionale dell’associazione di protezione civile, Curcio. Siamo dispiaciuti, amareggiati, ma le persone come noi vanno avanti senza rimuginare troppo”.




Il Tricolore donato dalla Prefettura di Siracusa e l’orgoglio del Verga, “scuola di legalità”

E’ custodito gelosamente, all’interno del comprensivo Verga di Siracusa, il Tricolore donato dal prefetto Giusi Scaduto durante le celebrazioni del 4 novembre. Nella giornata dedicata all’Unità d’Italia ed alla celebrazione delle Forze Armate, la bandiera è stata presa in consegna dalla dirigente Annalisa Stancanelli, giustamente orgogliosa del riconoscimento. Come si legge nella motivazione, il Verga si è distinto “per la promozione dei valori della legalità e della partecipazione attiva alla vita sociale, anche attraverso progetti mirati ai principi di trasparenza dell’agire quotidiano” e per un’offerta formativa “basata sul rispetto delle varie forme di diversità, disabilità o svantaggi”.
L’emozione è ancora viva e la preside non lo nasconde. “La consegna della bandiera ha rappresentato per noi un momento che resterà indelebile nei cuori di tutto il personale scolastico e degli studenti e dei loro genitori. Quando il prefetto Scaduto mi ha consegnato la bandiera, ho avuto un pensiero per una nostra docente recentemente e prematuramente scomparsa, la professoressa Loredana Barrotta, che con il suo operato ha rappresentato tutti i valori che erano citati nel discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sempre impegnata al massimo delle sue energie e pronta ad aiutare tutti gli studenti. Molti ragazzi suoi ex allievi l’hanno pensata durante la cerimonia e lo hanno riferito alle loro insegnanti. Per un giorno, lo spazio esterno del Verga si è trasformato in un arcobaleno di divise, in un concerto, in una sfilata. E’ stato bellissimo vedere i bambini emozionati, sentire la lettura dei messaggi delle più alte autorità dello Stato ad opera di due studenti della scuola secondaria di primo grado. Mi sono arrivate attestazioni di felicità e gratificazione dai genitori anche dei ragazzi che hanno svolto il ruolo importantissimo di porta-corona alla cerimonia al Pantheon, studenti che sono rimasti colpiti da questa esperienza che non dimenticheranno mai, e da sua eccellenza il prefetto di Siracusa che ha scambiato con loro anche alcune impressioni e che ringrazio dal profondo del cuore a nome di tutta la comunità scolastica del Verga”.
La preside Stancanelli ha ricevuto la bandiera accompagnata da due piccoli alunni di scuola primaria. “Lo Stato era presente nel cortile del Verga e tutti i protagonisti lo hanno sentito vicino, nel quartiere, in mezzo a loro. Nei giorni precedenti la scuola è stata un crocevia di carabinieri, militari, poliziotti, avieri, operatori inviati dal Comune e i ragazzi li guardavano con occhi sgranati e meravigliati. L’essere cittadini responsabili si impara a scuola per questo è stata un’idea meravigliosa quella di celebrare il 4 novembre nel cortile di un istituto che è al centro della città ma anche al centro di un quartiere dove si sommano degrado socioculturale e microcriminalità, dove fare scuola è complesso e nonostante ciò decine di docenti di altissimo livello decidono di restare a svolgere la loro missione educativa. Il Verga negli ultimi anni ha vinto concorsi nazionali e internazionali con il suo coro, con l’orchestra, con progetti didattici. I docenti hanno partecipato addirittura a sperimentazioni del Ministero su curricoli di sicurezza e a Focus group di livello nazionale, unici in Sicilia, su un nuovo curriculo di pratica musicale a scuola. La scuola è anche tra le fondatrici della rete nazionale MIUR Scuolaagenda2030 ed è stata partner del progetto Scarpette Rosse con il I Circolo Didattico De Amicis di Avola di un’iniziativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tutto il personale scolastico ogni giorno negli ultimi otto anni della mia dirigenza si è speso al massimo per i propri studenti e continua sul solco di una tradizione di impegno, professionalità e inclusione. La motivazione alla base della consegna del tricolore fotografa la realtà della nostra istituzione – conclude Annalisa Stancanelli – ci ha riempito di orgoglio e ci ha gratificato per tutto il lavoro svolto. Ringrazio ancora una volta Sua Eccellenza il prefetto per averci onorato di questo riconoscimento e tutto il mio personale scolastico che ha contribuito al successo della manifestazione.




Covid, Siracusa resta sempre seconda in Sicilia: Sortino boom, poi Augusta e Floridia

La provincia di Siracusa continua a mantenere una alta incidenza di nuovi contagi covid. Nell’ultima settimana di ottobre (25-31) i nuovi casi rilevati sono stati 296 (21 in meno rispetto ai sette giorni precedenti) per una incidenza ogni 100.000 abitanti che si attesta a 76,59. Per dare una idea, la media regionale è di 51.35 mentre quella nazionale si attesta a 51,96. In Sicilia, solo la provincia di Catania fa peggio (79,96), con Messina subito dietro Siracusa (75,83).
Tra le città siracusane, la peggiore performance è quella fatta registrare da Sortino con 30 casi e una incidenza di 360,4. Ad Augusta, nella settimana di riferimento 44 nuovi casi e incidenza di 127,57 (+63% rispetto alla settimana precedente). C’è poi Floridia, con 23 casi (+53%) e incidenza al 108,81. La situazione di Siracusa: 107 nuovi positivi (-19%), incidenza al 90,61. Si “normalizza” Melilli, con soli 12 nuovi contagi, incidenza che scende all’89.92 (-65%). Ed anche Francofonte, a lungo zona arancione, respira: 13 nuovi contagi (-50%), incidenza a 109,73. Buccheri, Buscemi, Palazzolo, Cassaro e Ferla non hanno registrato alcun nuovo caso positivo nella settimana in esame.
Quanto alla campagna vaccinale, questi la situazione nei 21 comuni del siracusano:




Positivo al covid ma in giro per locali, con amici e dal medico: denunciato 49enne

Era positivo al covid e sottoposto a quarantena obbligatoria, ma senza alcun rispetto per la salute collettiva ha continuato a condurre “un’alta vita sociale”. I poliziotti del Commissariato di Ortigia hanno denunciato un 49enne. Accertata durante una veloce attività di indagine la violazione ripetuta delle imposte a tutela della salute pubblica.
Nonostante la quarantena, l’uomo avrebbe incontrato numerosi amici, frequentato locali ed effettuato una visita medica specialistica in un noto studio medico. Tutto da positivo consapevole perchè dichiarato in quarantena dell’Asp di Siracusa.
Potrebbe persino rischiare l’accusa di epidemia colposa, dovessero emergere cluster di contagio collegabili al suo atteggiamento sin troppo disinibito.
Nel solo capoluogo gli attuali positivi sono 257 (dato di ieri), in costante aumento. La fascia più esposta è quella degli under 12 (45 casi attivi). La provincia di Siracusa ha la seconda maggiore incidenza di contagi per numero di abitanti della regione.




Porto rifugio di Targia, nulla di fatto ancora. Zito e Ficara (M5S): “Basta passerelle”

“Nessun atto concreto, nonostante le promesse dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, per il porto rifugio di Targia”.

Il deputato regionale Stefano Zito ed il parlamentare Paolo Ficara del Movimento 5 Stelle non trattengono la rabbia.

Zito è intervenuto in Ars puntando l’indice all’indirizzo di Falcone: “basta passerelle”, ha ripetuto in più occasioni il deputato pentastellato. “Il porto rifugio di Targia ha subito danni ingenti nel 2018, a causa delle mareggiate. E l’assessore lo sa. Ad inizio anno è venuto a Siracusa e ha visitato via mare quel porto rifugio, a servizio della ricca zona industriale, e ha notato le condizioni drammatiche in cui devono lavorare gli operatori. Aveva promesso interventi e non ce ne è traccia, neanche nell’ultimo atto sulla portualità prodotto dalla Regione a metà ottobre. Ora la situazione è ulteriormente peggiorata dopo il passaggio del ciclone Apollo. Ma io dico, un atto concreto mai, questo governo?”, ruggisce Zito.
Non è da meno il vicepresidente della commissione Trasporti, Paolo Ficara. “Io c’ero quando l’assessore Falcone è venuto a Siracusa e ha visto con i suoi occhi la situazione del porto rifugio. Questo continuo indugiare, mettere avanti le solite Catania e Palermo anche per interventi non così urgenti ora ha stancato. Questo governo non vuole il bene dei siciliani e di sicuro non persegue quello dei siracusani. Sia detto senza vittimismo, anzi con l’orgoglio di chi sa che può farcela da solo. Ma la Regione deve spiegare perché non ha voluto che i porti di Siracusa passassero nelle competenze dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale se poi non vuol intervenire per la loro sicurezza. Forse, è il sospetto, fanno gola gli introiti assicurati soprattutto dalla nostra portualità industriale?”, incalza Ficara. “Inutile sperare che Musumeci e Falcone spieghino a noi umili siracusani perché si sono opposti con tanta forza al passaggio di competenze che avrebbe dato un futuro ricco e di sviluppo ai nostri porti. Ma almeno abbiano la decenza di prendersene cura. Questo lassismo è intollerabile. Parole, parole, promesse, inaugurazioni di strade già aperte da anni e poca, pochissima sostanza”, concludono Paolo Ficara e Stefano Zito.

Nella foto, un sopralluogo effettuato al Porto rifugio di Targia dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone con una delegazione di tecnici e deputati siracusani.




Detenuto sorpreso in moto, senza casco e senza assicurazione: condotto in carcere

In moto, senza casco e senza assicurazione, nonostante fosse ai domiciliari.

Sfilza di violazioni per un 32enne, arrestato dai carabinieri di Pachino perchè sorpreso a bordo della sua moto, incurante degli arresti domiciliari che avrebbe dovuto osservare.
L’uomo, detenuto per spaccio di stupefacenti, si è concesso un giro senza casco e nonostante il mezzo fosse privo di copertura assicurativa.
Proprio la mancanza del casco ha attirato l’attenzione della pattuglia dei Carabinieri di Pachino che hanno riconosciuto l’uomo e lo hanno arrestato per evasione.
Il Magistrato di Sorveglianza di Siracusa ha disposto l’aggravamento della misura detentiva con conseguente accompagnamento dell’uomo presso la casa di reclusione di Siracusa.




Incidenti stradali, Siracusa 32esima in Italia: in calo solo durante il lockdown

Nella classifica delle città con più incidenti stradali, Siracusa occupa il 32º posto, con un indice di incidentalità del 4,05%.

A dirlo è uno studio condotto sulla base dei dati Istat da Pronto Bolletta di Papernet. Secondo quanto appurato,la città di Siracusa negli ultimi tre anni (triennio 2018-2019-2020) sarebbe passata da un indice del 3,59% ad un valore di 4,22, registrando così una variazione del 17,55%. Passando ad analizzare i dati per gli anni 2019 e 2020, notiamo come gli incidenti stradali siano diminuiti e di conseguenza anche lo stesso indice, raggiungendo un valore di 4,05%.

Dando uno sguardo alla classifica, sul podio troviamo Bergamo, Genova e Firenze con un indice di incidentalità rispettivamente del 8,37%, 7,23% e 6,45%. Queste città, già da qualche anno, registrano numeri abbastanza elevati di incidenti in rapporto alla numero di persone che ospitano. In particolare, se guardassimo a questa classifica per i passati anni 2019 e 2018, troveremmo ancora una volta Genova e Bergamo nelle prime due posizioni. Questo- secondo l’indagine condotta- può essere ricondotto anche alla cattiva manutenzione delle rispettive strade urbane ed extraurbane. Per quanto riguarda le 3 città più sicure a livello stradale invece, troviamo le posizioni occupate da Venezia, Campobasso e Catanzaro con un indice di incidentalità rispettivamente del 2,44%, 2,43% e 2,25%. Possiamo spiegare il terzultimo posto di Venezia in questa classifica sulla base del minor numero di autovetture e conducenti rispetto ad un’altra qualsiasi città italiana. Catanzaro e Campobasso si confermano nelle ultime due posizioni anche per gli anni 2018 e 2019, a segnalare, in generale, una maggiore sicurezza stradale.

L’arrivo della pandemia- spiegano gli esperti di Pronto Bolletta-  ha causato non pochi disagi a livello sanitario ed economico e molti settori hanno subito importanti cambiamenti. Primo fra tutti è il settore dei trasporti e, nello specifico, la mobilità e gli incidenti stradali che ha registrato ottimi miglioramenti! Nel 2020, secondo le fonti ufficiali dell’ISTAT, si è registrato un decremento record per numero di incidenti stradali e persone coinvolte. Il fatto che, i governi, in generale, avessero bloccato quasi totalmente la mobilità delle persone durante certi periodi dell’anno, può spiegare questi dati. Tali precauzioni erano state prese principalmente per contenere i contagi e limitare la seconda ondata della pandemia e a beneficiarne, nel medio termine, è la sicurezza stradale

I dettagli dello studio sono consultabili qui




Perchè Catania ha la priorità in discarica? Azzoppata a Siracusa la raccolta del misto

Frazione indifferenziata raccolta a singhiozzo a Siracusa. Non è stato possibile completare il ritiro ordinario per molte utenze domestiche della città. Questo, riferisce l’Ufficio igiene, perchè “senza alcun preavviso la Sicula Trasporti ha deciso di impedire il conferimento nella propria discarica ai mezzi provenienti da Siracusa e da altri comuni per dare la priorità a quelli di Catania”. L’accusa parte dagli uffici del Comune di Siracusa. I camion partiti da Siracusa, dunque, sono tornati indietro pieni ed è stato impossibile completare il servizio.
Tekra, tuttavia, comunica che concluderà domani la raccolta dall’indifferenziata interrotta oggi e provvederà, contestualmente, a ritirare la frazione organica come previsto dal calendario.
Il comportamento della Sicula Trasporti è stato stigmatizzato dall’assessore ai rifiuti, Andrea Buccheri. «Non è la prima volta che accade – afferma – e ciò rende la situazione ancora più grave. Di nuovo, secondo una logica difficile da comprendere, viene privilegiata Catania rispetto al resto delle province messe in difficoltà dalla mancanza di impianti. E dopo la beffa della mancata visita delle zone interessate dall’uragano da parte del presidente Musumeci o da qualche membro della giunta regionale, adesso ci vediamo colpiti da questo accordo del comune di Catania con la Sicula Trasporti».
Conclude l’assessore Buccheri: «Siracusa e tutta la Srr della provincia, in tema di raccolta dei rifiuti e di livelli di differenziata, hanno compiuto sforzi di gran lunga maggiori rispetto ad altre realtà siciliane, comprese quelle che oggi, in un momento di difficoltà, vengono privilegiate. Un danno pesante al quale si aggiunge la beffa di non vedere mantenute le promesse fatte dalla Regione alle province virtuose».




Ex Casa del Pellegrino, il Tar: giusta la revoca del comodato d’uso decisa dal Comune

La Casa del Pellegrino è a tutti gli effetti nella disponibilità del Comune di Siracusa, ente proprietario. Lo ha stabilito la terza sezione del Tar di Catania che ha rigettato il ricorso presentato dalla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime. Il Santuario è stato anche condannato alla refusione delle spese di lite, quantificate in 3.305 euro.
Già nel luglio del 2020 Palazzo Vermexio aveva dichiarato la decadenza del comodato d’uso. Ma contro quell’atto, l’ente ecclesiastico aveva fatto ricorso al tribunale amministrativo che si è ora pronunciato, rigettandolo.
Quell’edificio venne concesso in comodato d’uso nel 1997 dal Comune di Siracusa all’ente “Chiesa Santuario Madonna delle Lacrime”, al fine di adibirlo ad accettazione servizio e ospitalità dei pellegrini. La convenzione aveva durata di 50 anni. Ad aprile del 2000, l’ente “Chiesa Santuario Madonna delle Lacrime” chiese al Comune di Siracusa il nulla osta per l’espletamento dell’attività gestionale della Casa del Pellegrino, attraverso la costituenda società “Casa del Pellegrino s.r.l.”, optando per una gestione svolta quindi tramite una società commerciale. All’epoca venne concesso il nulla osta, “…purché in conformità agli scopi sociali che hanno dettato il comodato d’uso di cui al contratto del 22-10-1997…”.
Quella gestione non fu particolarmente fortunata. Si è conclusa con il fallimento della srl. In previsione di quell’esito, l’amministratore della Casa del Pellegrino (“senza esser stato a ciò in alcun modo autorizzato dal Santuario e senza averglielo neanche comunicato”, annotano i giudici amministrativi) aveva stipulato un contratto di affitto di azienda con la Madonnina soc coop. In questo contratto è poi subentrato il curatore del fallimento Casa del Pellegrino. Questo contratto d’affitto di azienda è comunque peraltro cessato, a seguito della vendita all’asta (fallimentare) del complesso dei beni aziendali, acquistato dalla Aprotour. Questa, spiega il Tar, “non è altro che un’associazione di fedeli della Madonna del Santuario” che ha comunicato al Comune di Siracusa di aver acquistato i beni per evitarne la dispersione post fallimento e quindi donarli al Santuario.
A marzo del 2020, però, il Comune di Siracusa ha notificato l’avvio di un procedimento di revoca e decadenza del comodato d’uso originale, contestando “presunte violazioni ed inadempienze addebitabili al Santuario”. La principale: il Santuario avrebbe “ceduto a terzi” il comodato e la disponibilità dell’uso dell’immobile, variandone altresì la destinazione d’uso. Ne è nato un fitto scambio epistolare tra Palazzo Vermexio e Santuario concluso a luglio del 2020 con la determina di revoca del comodato d’uso.
Non convenendo con le conclusioni del Comune, l’ente Santuario ha presentato il suo ricorso al Tar. Secondo il Tar, però, al Santuario Madonna delle Lacrime deve “ssere imputata una responsabilità in omittendo per non aver mai inserito (…) all’interno dello Statuto della società ‘Casa del Pellegrino s.r.l.’ una clausola che riservasse all’Assemblea – ovvero ad essa stessa – ogni atto gestionale che avesse ad oggetto il bene immobile ricevuto in comodato dal Comune di Siracusa”. Solo in presenza di una tale clausola “l’atto non sarebbe stato opponibile al Santuario Madonna delle Lacrime quale soggetto terzo pregiudicato”.
Ecco perchè, secondo il Tar, il Santuario Madonna delle Lacrime “deve sopportare le conseguenze di una illegittimamente concessa detenzione del sopra indicato immobile da parte degli amministratori della società
‘Casa del Pellegrino s.r.l.’ a ‘La Madonnina soc. coop.’: la quale giustifica l’adottato provvedimento di decadenza – in assenza di una proposta querela di falso avverso il fatto rappresentato dalla sua detenzione da parte di quest’ultimo soggetto per il periodo dal 21/09/2018 al 13/03/2020 – , e lascia residuare unicamente un’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori della società ‘Casa del Pellegrino s.r.l.’, che il Santuario Madonna delle Lacrime potrà esercitare (…) per ‘neutralizzare’ gli effetti economici negativi della perdita del bene immobile ricevuto in comodato dal Comune di Siracusa per atto del 22/10/1997”.
Probabile che la vicenda possa però conoscere un nuovo capitolo con un ricorso al Cga che parrebbe allo studio da parte dell’ente Santuario.