Osservatorio Epidemiologico regionale: covid, incidenza più elevata in età scolare

L’andamento di nuovi casi in Sicilia nella settimana 25-31 ottobre riporta un’incidenza di 51.35 casi per 100.000 abitanti. Nel periodo di riferimento il rischio più elevato è ancora a Catania (79,9 nuovi casi su 100 mila abitanti), seguita dalla provincia di Siracusa.
Analizzando l’incidenza per età emerge un dato più alto nella fascia di età scolare (6/10 anni) ed in quella più anziana, pertanto il Dasoe ribadisce l’importanza di mantenere alta l’immunizzazione nei soggetti più a rischio.
A seguito del rialzo dei nuovi casi si è avuto un lieve incremento di nuove ospedalizzazioni con ricadute sulla prevalenza di occupazione dei posti letto. L’ospedalizzazione interessa prevalentemente (82,3%) soggetti non vaccinati. Resta stabile la letalità.
In Sicilia i vaccinati con prima dose si attestano all’80,67% del target regionale, gli immunizzati sono al 76,67%. Le terze dosi finora somministrate sono 62.914 (pari allo 0,93% delle somministrazioni complessive).
Da segnalare il picco di terze dosi nella giornata del 3 novembre (4.681) nell’ambito di un significativo trend in aumento.
Raffrontando invece i dati relativi alle prime dosi erogate tra la settimana in esame (28 ottobre-3 novembre) e la precedente (21-27 ottobre) si registra un calo pari a -35,56%. Continua quindi il trend in declino delle prime dosi rispetto al picco registrato nei giorni immediatamente antecedenti al 15 ottobre quando è entrato in vigore l’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro.




Siracusa. Strade della Pizzuta al buio, rubati 3 km di cavi: senza quelli nuovi, luci spente

Se una ampia porzione della Pizzuta, a Siracusa, da settimane si ritrova con alcune strade al buio la colpa è tutta dei predoni di oro rosso. Sono stati, infatti, rubati metri e metri di cavi in rame. Quasi indisturbati, i malintenzionati hanno agito a più riprese, aprendo tombini e persino alcuni vani contatore. Cosa che, peraltro, ha creato anche diversi pericoli, con marciapiedi già invasi dalla vegetazione che non permette sempre di scorgere per tempo i chiusini lasciati aperti dai ladri.
La delegata del quartiere Tiche, Luana Aliana, sollecita l’intervento di ripristino. Ormai da troppe settimane le luci restano spente. “Da contatti diretti con la gli addetti alla pubblica illuminazione, si è potuto appurare che la situazione di disagio è stata provocata da un furto dei cavi, su un percorso di circa 3 Km. La ditta sta attendendo l’arrivo del nuovo materiale per procedere alla riparazione del danno”.




Siracusa. Tempio di Apollo liberato dalle acque: allagato dopo le piogge dei giorni scorsi

In alcune foto rilanciate sui social nei giorni scorsi, il tempio di Apollo sembrava galleggiare su di un lago. Anche l’area archeologica siracusana si è allagata in seguito alle copiose piogge dei giorni scorsi. I volontari di Nuova Acropoli Siracusa, sono intervenuti per svuotare l’area a verde attorno al monumento. Su richiesta della Soprintendenza, una delle squadre di Nuova Acropoli si è recata all’interno dell’area che ha ufficialmente adottato dal 2008 grazie ad una convenzione a titolo gratuito e che cura mensilmente occupandosi del taglio dell’erba e della rimozione rifiuti. I volontari hanno operato con l’ausilio della loro idrovora ininterrottamente dalle 10 del mattino alle 16 del pomeriggio, riuscendo così a rimuovere l’acqua presente nel Tempio in seguito al passaggio dell’uragano Apollo.




In piazza contro l’affossamento del Ddl Zan: manifestazione a Siracusa, a San Giovanni

Mobilitazione anche a Siracusa contro il “no” al Ddl Zan.

Appuntamento fissato per domenica pomeriggio, alle 16.00, in piazza San Giovanni, con la manifestazione organizzata dal Comitato Pride composto da una rete di associazioni e comitati.

“Il Ddl Zan- osserva Tiziana Biondi a nome del comitato – avrebbe dovuto introdurre misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità) . Rivendichiamo, oggi più che mai, il diritto a leggi giuste e rispettose e a difesa di tutte le persone Lgbt”.

Biondi esprime un auspicio. “Mi auguro che chi sta al potere tenga conto delle piazze. Non si tratta di poche persone, ma di migliaia di cittadini, non solo della comunità Lgbt, che esprimono un’idea diametralmente opposta a quella che qualcuno ha fatto prevalere. La politica- prosegue Tiziana Biondi- si dimostra completamente scollata dal volere della gente. Nessuno- dice ancora la vicepresidente di Stonewall Siracusa- accetterà che i diritti vengano intesi come concessionari e nessuno intende accontentarsi di parti di tutele. In altri Paesi, del resto, leggi come il Ddl Zan esistono e sono in vigore da parecchio tempo, votate anche dalle destre. Incomprensibile quello che accadde in Italia. Ricordo- conclude Biondi- che in quella legge si parla anche di misoginia, si parla di diversabilità, di tutela a 360 gradi. Si dice no anche a questo”.

Aderiscono:  Accoglierete, Comitato Attivisti Siracusani, PD Unione Comunale Città di Siracusa, Sinistra Italiana Siracusa, Nati Strani Animazione, Femminismi e Libertà, Europa Verde Siracusa, Aipd Siracusa, Aps Valorabile, Articolo Uno (Federazione Provinciale e Cittadino di Siracusa).
Il comitato Siracusa Pride è composto da : Arci Siracusa, Arcigay Siracusa – Arciragazzi Siracusa 2.0, Astrea in memoria di Stefano Biondo, C.A.V. Ipazia, CGIL, Cobas Scuola Siracusa, Giosef Siracusa, No all’Odio. Movimento di contrasto ai discorsi d’Odio Sicilia – R.E.A. (Rete Empowerment Attiva) – Rete Degli Studenti Medi, Stonewall,  Uil, Unione Degli Studenti Siracusa, Zuimama Arciragazzi.




Giorno delle Forze Armate, con i Carabinieri vetrine a tema nei negozi

In occasione delle celebrazioni dell’Unità Nazionale e della giornata delle Forze Armate, i Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa hanno allestito, sin da venerdì 29 ottobre, delle vetrine celebrative presso i negozi “Euronics-Bruno” del Centro Commerciale di Belvedere e “Papini” di Largo XXV Luglio, nel cuore di Ortigia, dov’è possibile ammirare uniformi, di varia tipologia e impiego, sia moderne che risalenti ad epoche passate, messe a disposizione dall’associazione “Lamba Doria” e dall’Associazione Nazionale Carabinieri.
Gli allestimenti sono stati approntati col proposito di rappresentare i segni distintivi del tratto del Carabiniere: fermezza, eleganza e composta fierezza, che hanno permesso in ogni tempo all’Arma dei Carabinieri di mettersi servizio della collettività.
Nell’ambito delle attività promozionali per la giornata odierna è prevista anche l’apertura delle caserme sedi della Compagnia di Augusta e dei Comandi Stazione di Ortigia e Avola.




Siracusa. Nuova caserma dei vigili del fuoco, Vinciullo e Moncada: “Ancora ritardi, ci prendono in giro”

“Impegni non mantenuti, nonostante le risorse siano disponibili (quasi un milione di euro) dalla fine del 2018”.

L’ex parlamentare regionale Vincenzo Vinciullo torna sulla mancata apertura del nuovo comando provinciale dei Vigili del Fuoco, finanziato con la legge 433 per la Ricostruzione Post Sisma del ’90.

Alla voce di Vinciullo si unisce quella di Sebastiano Moncada, del suo stesso gruppo politico.
“Come al solito-commentano i due esponenti politici, federati con la Lega Sicilia- abbiamo assistito a promesse da marinaio ed a passerelle di soggetti politici inconcludenti e abituati a prendere in giro i siracusani, ma i problemi non sono i venditori di fumo, i problemi sono tutti i siracusani che, come allocchi, plaudono a chi viene a prenderci in giro.Anche nel caso del completamento dei lavori, sollecitiamo a tirare fuori le risorse già stanziate nella scorsa legislatura e che, inspiegabilmente, si sono perse”.

Vinciullo e Moncada sono convinti che non siano necessarie ulteriori risorse e che queste “premesse di futuri impegni siano la scusa per trattenere ingiustamente le risorse già destinate al comando provinciale dei Vigili del Fuoco (leggasi ribassi d’asta)”.




Cittadini acquistano Tetradramma coniato nella zecca di Leontinoi e la donano al Museo

Una preziosa moneta, acquistata dall’associazione culturale “Avanti Tutta Sicilia” e donata al Museo Archeologico di Lentini.

Il Tetradramma sarà consegnato ufficialmente domani mattina, alla presenza dell’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, durante il convegno “Beni culturali e mecenatismo privato. Una nuova via da seguire”. Il convegno sarà l’occasione per sancire una collaborazione tra pubblico e privato.
La moneta, un esemplare di Tetradramma d’argento della zecca di Leontinoi datato V secolo a.C. raffigurante, sul recto, una testa di Apollo coronato di alloro e, sul verso, una testa di leone con fauci spalancate, circondata da quattro chicchi di orzo in occasione dl convegno verrà donata dal Presidente dell’Associazione Settimo Minnella, al direttore del Parco Archeologico di Leontinoi, Lorenzo Guzzardi, alla presenza del Sindaco di Lentini, Rosario Lo Faro e del sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio.
L’assenza presso il Museo Archeologico di Lentini della moneta che con il ruggente leone rappresenta l’antica città di Leontinoi era considerata un vero e proprio vulnus. La moneta d’argento che è celebrata in tanti luoghi e simboli colma un vuoto e rappresenta un’importante testimonianza storica delle due città di Lentini e Carlentini.

“Il dono del Tetradramma da parte di privati cittadini a seguito di una raccolta fondi, ha un grande valore simbolico – sottolinea l’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà – perché rappresenta un grande atto d’amore verso la storia del proprio territorio, sublimandone il senso di appartenenza e perché costituisce una concreta testimonianza in favore del nostro patrimonio culturale. Con questo gesto scriviamo una bella pagina di storia”.

‘La moneta di Leontinoi torna a casa sua – dichiara il presidente dell’Associazione, Settimo Minnella, che ha promosso la raccolta fondi per l’acquisto della moneta -. Una grande vittoria delle comunità di Leontinoi ma anche una nuova e importantissima via da seguire nella collaborazione pubblico-privato” .
“La moneta, che è stata acquistata per 1.900,00 euro dalla Numismatica Moruzzi di Roma – dice il Direttore del Parco Archeologico, Lorenzo Guzzardi – da oggi sarà tra gli oggetti più preziosi del Parco e non certo per il valore oggettivo del bene, ma per il significato che esso ha rispetto alle comunità del Parco che, attraverso questo gesto, hanno voluto sancire la loro vicinanza nell’attività di tutela e valorizzazione della memoria che quotidianamente svolgiamo”.




Tre furti aggravati tra il 2018 e il 2019: 44enne di Pachino condannato a due anni

Sconterà la sua pena nel carcere di Cavadonna. Destinatario dell’ordine di carcerazione, un uomo di 44 anni. Ad eseguire quanto disposto dall’autorità giudiziaria sono stati ieri gli agenti del commissariato di Pachino. L’uomo, 44 anni, è ritenuto responsabile di tre episodi di furto aggravato tra il 2018 e il 2019. Espierà 2 anni, 1 mese e 5 giorni di reclusione .




Lungomare di Levante: transennata la strada sopra al “buco”. Imbrò: “Si deve intervenire”

Sotto c’è il famoso “buco” che le mareggiate hanno aperto alla base del muraglione di Levante. E sopra, sulla strada con i marciapiedi a sbalzo sul mare, spuntano le transenne per inibire il passaggio pedonale e la sosta delle auto. “Non c’è un pericolo di crollo ma è chiaro che dobbiamo muoverci con cautela. Abbiamo effettuato un nuovo sopralluogo e, come prevedibile, la furia di Apollo ha ulteriormente allargato l’ingrottamento”, spiega l’assessore alla Protezione Civile, Sergio Imbrò.
La mossa delle transenne, oltre che precauzionale, potrebbe anche rivelarsi utile grimaldello presso quegli altri enti che hanno competenze sul muraglione, chiamati così non solo alle loro responsabilità ma anche a tempi celeri. La sensazione è che, questa volta, il Comune di Siracusa abbia una chiara linea di intervento. Sta giocando la partita per risolvere il problema e non cristallizzarlo.
“Si deve intervenire, ora dobbiamo muoverci”, ripete Sergio Imbrò. E’ stato grazie al suo garbato pressing istituzionale che si è riusciti due settimana fa a portare sui luoghi Genio Civile, Soprintendenza, Protezione Civile, Capitaneria di Porto. Sino ad allora, solo i media – e SiracusaOggi.it su tutti – insistevano sulla pericolosità della situazione a Levante.




Il costone viene giù, troppo costoso l’intervento: parco dei Caduti chiuso a lungo?

Lo scorso 27 ottobre, poco prima dell’arrivo di Apollo, i primi segni di maltempo hanno accelerato il crollo di pezzo del costone roccioso su cui sorge il parco del Monumento ai Caduti. L’accesso all’area pubblica è stato inibito per ragioni di sicurezza. Nessun provvedimento necessario per la strada che corre di fianco e su cui, ogni giorno, transitano centinaia di veicoli.
La foto scattata dal drone mostra quanto la porzione interessata dal crollo sia pericolosamente vicina al parco pubblico. Giusto, quindi, vietarne subito l’accesso. Ma per quanto tempo? Qui le preoccupazioni espresse a bassa voce si intrecciano con la realtà dei fatti. I tempi saranno lunghi, inutile nasconderlo. L’area potrebbe, quindi, rimanere inibita alla fruizione pubblica per mesi.
I tecnici comunali, intervenuti subito dopo il crollo, non nascondono che il tipo di intervento necessario per mettere tutto in sicurezza ha costi esorbitanti. Al momento, proibitivi per un Comune come quello di Siracusa. Servono risorse straordinarie, di Protezione Civile o europee. E un progetto definitivo, che ancora non c’è.
Perchè è avvenuto il crollo? Pioggia e moto ondoso hanno accelerato un fenomeno già noto: “l’arretramento della linea di costa”, la definizione fornita dal geologo Marco Andolina. “Avviene con lo scalzamento alla base della falesia, operato dal moto ondoso. E questo causa il crollo della parte superiore che, nel caso specifico, aveva uno spessore esiguo”. A crollare è stata una sorta di “ponte” tra due spuntoni della falesia in calcarenite.
Quanto ha inciso il maltempo? “Concausa importante. Il moto ondoso rimane comunque la prima causa. Ed ovviamente le precipitazioni incidono in modo combinato con le mareggiate”. Naturale domandarsi se possa succedere ancora e di nuovo. La risposta di Marco Andolina è chiara. “L’evoluzione è quella. Temo sia solo questione di tempo, se non si interviene”.
Per mettersi al riparo serve una azione tanto semplice in teoria quanto complicata da tradurre in pratica, nel solito balletto di competenze che fa si che nessuno sia realmente responsabile di alcunchè. “Bisogna fare in modo che le onde non arrivino alla base della falesia o almeno che arrivino depotenziate”. A questo punto naturale pensare ai frangiflutti. Ma anche quelli, in realtà, sono il passato. Retaggio di interventi datati che risalgono in massima parte agli anni 80 del secolo scorso. La soluzione che si è già attuata in altre parti d’Italia è quella delle barriere soffolte ovvero strutture modulari in cemento armato a basso impatto ambientale, posate e accostate sul fondale marino, lungo una linea continua, che corre parallela al litorale e a distanza di almeno cento metri dalla costa. La loro funzione è quella di disperdere l’energia del moto ondoso.
Questo cedimento rappresenta un chiaro campanello d’allarme. L’erosione delle coste siracusane è una realtà. A dispetto di milioni di euro disponibili o finanziati, mancano i progetti esecutivi. E quando ci sono, non si traducono in cantieri attivi. Colpa di tutti, colpa di nessuno. Intanto il territorio si sfarina. Un fenomeno acuito dai nuovi ma ormai costanti fenomeni atmosferici, come il recente Apollo.
“E’ a rischio una ampia porzione del Plemmirio, nei pressi della Pillirina. Lì sono già evidenti le fratture superficiali. E poi le zone Sacramento e Fanusa, fino all’Arenella: e qui sarebbe un bel problema per via degli insediamenti abitativi esistenti. E soprattutto bisogna proteggere Ortigia, ormai esposta a Levante e Ponente ad imponenti mareggiate che spazzolano i muraglioni”, elenca il segretario regionale dell’Ordine dei Geologi.