Siracusa. Servizi alla persona:”Comune sordo”, le cooperative sociali scendono in piazza

Un dialogo difficile e, nonostante parecchi tentativi, nessuna risposta concreta dal Comune.
Le cooperative sociali ed il Forum del Terzo Settore esprimono tutta la loro delusione e la stanchezza per il silenzio assordante dell’assessorato alle Politiche Sociali in merito a temi di fondamentale importanza e che non possono più essere trascurati.
I tentativi di interlocuzione sono stati numerosi ma in nessun caso il percorso si è mosso oltre il primo passo.
Per queste ragioni le Centrali Cooperative (Agci, Confcooperative e Legacoop) ed il Forum del Terzo Settore hanno organizzato per il 26 Ottobre 2021 alle 15:00, un sit-in davanti all’Assessorato alle Politiche Sociali.
Lo definiscono di proposta/protesta perché la richiesta principale è quella di poter dialogare in maniera costruttiva con l’amministrazione comunale.
“Di fronte ai tanti silenzi ai nostri tentativi di interlocuzione- spiegano le Centrali Cooperative ed il Forum del Terzo Settore- intendiamo far sentire la nostra voce, quella dei tanti cooperatori e degli operatori del terzo settore, stanchi di non essere ascoltati”.
I temi sul tavolo sono diversi. Non ultimo quello del mancato adeguamento dei costi dei servizi alla persona al nuovo Contratto Collettivo. Il Comune continua, infatti, ad applicare una delibera della giunta municipale del 2015. I costi orari devono certamente essere rivisti. Ma il confronto dovrebbe riguardare anche tanto altro. Il coinvolgimento nella co-programmazione è alla base. Si deve lavorare anche sulla mappatura dei servizi sociali, si deve lavorare sulla mappatura dei servizi sociali, considerando anche che da tempo sono diminuiti gli assistiti.
I rappresentanti territoriali di Agci, Confcooperative e Legacoop, Sebino Scaglione, Enzo Rindinella e Pino Occhipinti, insieme alla presidente del Forum del Terzo Settore, Cristina Garipoli ricordano i “tanti e vani tentativi di dialogo con l’assessore e con il dirigente. Nessun riscontro nemmeno sulla legittima richiesta di convocazione di un tavolo di approfondimento e discussione”, da cui si potrebbe ripartire.
La proposta/protesta si svolgerà nel pieno rispetto delle normative Anti-Covid.




Dal grande dolore al grande gesto: donato saturimetro in ricordo del padre deceduto

Un saturimetro di ultima generazione è stato donato alla Unità operativa Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Umberto I di Siracusa da Alessandra e Gabriella La Rocca, in memoria del padre Mimmo, deceduto il 16 marzo scorso dopo trenta giorni di ricovero. Presenti alla cerimonia, il direttore del reparto Francesco Oliveri assieme al personale medico ed infermieristico.
“Per noi e la nostra famiglia è stato un dolore immenso”, scrivono le figlie Alessandra e Gabriella in una lettera di accompagnamento. “Invece di cercare colpevoli o mancanze, abbiamo pensato, con l’aiuto della famiglia, di promuovere una raccolta fondi con il doppio scopo di dare un ruolo ad amici e parenti che ci erano vicini e lasciare un segno tangibile in quel reparto difficile che ha accompagnato papà per trenta giorni. Reparto gestito da donne e uomini che, pur bardati per ore come astronauti, riescono ad accompagnare i loro pazienti in un percorso tanto doloroso. Donne e uomini che hanno trovato il tempo e le parole giuste per quella telefonata giornaliera tanto attesa. Grazie, grazie, grazie per l’affetto che ci avete regalato. Grazie al direttore dottore Oliveri che ci ha aiutato a superare le pastoie della burocrazia, permettendoci di fornire al reparto un saturimetro di ultima generazione. Un piccolo dono in memoria di un grande uomo”. Alessandra e Gabriella si firmano “figlie innamorate” e gli occhi diventano lucidi alla lettura della loro missiva.
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, ha espresso alla famiglia la vicinanza dell’Azienda oltre ai ringraziamenti per una donazione di cui potranno usufruire i pazienti del reparto.




Hashish e soldi a casa di una donna di 40 anni: arrestata

Perquisizione con i cani antidroga ieri pomeriggio in un’abitazione del plesso condominiale di via dei Mille, a Noto. La polizia del locale commissariato e le unità cinofile hanno rinvenuto nell’appartamento di una donna di 40 anni, presente al momento dell’arrivo dei poliziotti,  in un mobiletto a scaffali della camera da letto una scatola di cartone contenente 60 grammi di  hashish, circa 100 bustine in plastica per il confezionamento, un coltello ancora intriso di stupefacente e un bilancino di precisione. Accanto alla scatola era posizionata una cassetta di metallo con 600 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.
La donna ha ammesso  le sue responsabilità.
Il cane poliziotto “Sky” ha poi rinvenuto un’ulteriore dose di hashish dietro un comodino.

Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro. La donna è stata arrestata e posta ai domiciliari.




Siracusa. Droga e rame (rubato) nel suo appartamento: 39enne ai domiciliari

Detenzione ai fini di spaccio di droga e ricettazione di rame. Sono le accuse di cui dovrà rispondere un siracusano di 39 anni, arrestato ieri dagli uomini della Squadra Mobile e delle Volanti ieri.

A seguito di una perquisizione domiciliare, effettuata a casa dell’arrestato, gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato un sacchetto di marijuana, dal peso di 106 grammi e 60 chili di rame, presunto provento di furto.
L’uomo è stato posto ai domiciliari.




Osservatorio Epidemiologico regionale: continua discesa dei contagi, più lenta a Siracusa

Terzo report settimanale dell’Osservatorio Epidemiologico regionale dedicato all’andamento del covid in Sicilia. Nella settimana tra l’11 e il 17 ottobre continua la decrescita della curva epidemica. Il progressivo decremento dei nuovi contagi ha fatto registrare un’incidenza settimanale di 36,5 casi su 100 mila abitanti, con un’ulteriore riduzione rispetto alla settimana precedente (40,8 su 100 mila abitanti) e al di sotto della soglia di 50 casi su 100 mila.
Il trend appare, però, non omogeneo in tutte le province e occorre valutare attentamente l’andamento delle prossime settimane. Il rischio, in termini di nuovi casi, si mantiene più elevato rispetto alla media regionale nell’area centro-orientale dell’Isola, nelle province di Siracusa (60,5), Catania (62,6) e Messina (47,4).
Continua a ridursi l’incidenza di nuove ospedalizzazioni e il livello di occupazione dei posti letto, indicatori che riflettono l’impatto di casi delle settimane precedenti e interessano prevalentemente soggetti non immunizzati. Resta stabile la letalità.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale elemento di attenzione è l’obbligo del “green pass” nei luoghi di lavoro che ha determinato un incremento delle prime dosi erogate nell’ultima settimana. In particolare, si evidenzia un picco a ridosso del 15 ottobre, data d’inizio dell’obbligo della certificazione verde nei luoghi di lavoro (nella sola giornata del 14 ottobre le prime dosi somministrate sono state 9.507).
Si registra un significativo trend in aumento delle prime dosi, concentrato nelle fasce di età 12-19, 20-29, 30-39, 40-49, con un incremento del 4,81 per cento di dosi somministrate rispetto alla settimana precedente.
Prosegue la somministrazione della dose aggiuntiva per i soggetti immunocompromessi e trapiantati/attesa di trapianto, nonché la somministrazione della dose booster per le categorie individuate nella circolare ministeriale prot. n. 45886 del 08/10/2021 e successive. Dal 20 ottobre è possibile per gli over 60 aventi diritto prenotare la terza dose, purché siano trascorsi sei mesi dalla somministrazione della seconda.




Il covid continua ad uccidere: muore un 52enne. “Sami persona perbene, grave lutto”

Il covid ha spezzato un’altra vita a Siracusa. Non ce l’ha fatta il 52enne Sami Basha. Le sue condizioni si sono aggravate nei giorni scorsi, richiedendo il trasferimento in terapia intensiva. Lascia moglie e due figlie. Cordoglio viene espresso dal liceo Gargallo di Siracusa per il quale si era occupato, lo scorso anno, dello sportello ascolto. “Un uomo buono, persona di cultura straordinaria”, lo ricorda la scuola. “È stato un punto di riferimento per l’intera comunità scolastica, sempre disponibile, sempre capace di infondere fiducia nei ragazzi e nelle ragazze, di renderli consapevoli delle proprie potenzialità, di aprire il loro sguardo sul mondo. Tutta la comunità scolastica si stringe intorno alla famiglia con immenso affetto”. La moglie è insegnante presso lo stesso liceo.
Sono 205 gli attuali positivi a Siracusa, 13 in più rispetto a ieri. Le persone ricoverate in ospedale sono 16, 2 in terapia intensiva. Questi dati si riferiscono ai soli siracusani del capoluogo.




Si allarga il “buco” sul muraglione di Levante: arrivano i tecnici per un primo esame

Il buco alla base del muraglione di Levante è ora al centro delle attenzioni delle istituzioni competenti. Grazie all’intervento del settore della Protezione Civile comunale, domattina verrà effettuato un primo sopralluogo tecnico congiunto. “Considerato l’incremento del degrado che si riscontra su un tratto della parete est del Lungomare di Ortigia”, la Protezione Civile ha richiesto il sopralluogo urgente “per valutare lo stato di degrado e/o stabilire gli interventi urgenti da attuare”.
Al sopralluogo parteciperanno anche Soprintendenza ai Beni Culturali e Genio Civile. I tecnici raggiungeranno la parete est via mare per poi esaminare attentamente lo squarcio che il mare ha aperto sul muraglione, proprio alla base. Le mareggiate hanno già iniziato a “scavare” all’interno, dove si trova il materiale di riempimento su cui poggia anche la soprastante strada.
Per il recupero dei muraglioni di Ortigia esiste un progetto esecutivo e finanziato. Si guarda, quindi, a quello strumento per risolvere il problema attuale. Domenica, intanto, le previsione meteo-marine segnalano proprio a levante una grossa mareggiata che potrebbe ulteriormente danneggiare il muraglione ferito e “nudo” di fronte alle intemperie.




Colpi di pistola in via Decio Furnò, paura tra i residenti della zona popolare

Non si hanno ancora molte informazioni su quanto accaduto a Siracusa nelle prime ore del mattino. Alcuni colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi nella zona di via Decio Furnò. Non si hanno notizie di feriti. Sul posto la Polizia, con diverse pattuglie inviate nella zona popolare dopo le prime segnalazioni. Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile diretta da Gabriele Presti.
Alla base dell’episodio vi sarebbe un “litigio”, sfociato nell’esplosione dei colpi presumibilmente di pistola. Criminalità comune, con già il fiato sul collo degli investigatori. Nei giorni scorsi, la Polizia aveva sequestrato un’arma clandestina detenuta da un 58enne in viale dei Comuni ed un ragazzo era stato fermato in giro per la città con una pistola nascosta addosso.

foto archivio




Il Comune di Siracusa dovrà risarcire Igm, ma la somma è da determinare: così il Cga di Palermo

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo ha nominato un commissario ad acta che dovrà quantificare l’entità esatta del rimborso che il Comune di Siracusa dovrà riconoscere all’Igm. Palazzo Vermexio ha 60 giorni di tempo per determinare quanto dovuto alla società che si occupava del servizio di igiene urbana nel capoluogo. Nel caso in cui non dovesse procedere, sarà il commissario ad acta a stabilire la cifra. Nominato il direttore generale della Direzione Cura del Territorio e dell’Ambiente della Regione Emilia Romagna.
L’Igm, vantando spettanze non riconosciute come aggiornamento del canone di gestione e relative alle ordinanze che partono dal 2011, ha chiesto un risarcimento pari a circa 10 milioni di euro. Ma si tratta, appunto, della richiesta mentre adesso le parti, anche in contraddittorio, dovranno determinare la cifra esatta, anche alla luce di quanto emerso nel corso del lungo e complesso procedimento tra adeguamento Istat, costo del lavoro ed altri parametri.
La vicenda è stata ampiamente dibattuta con tre ricorsi al Tar di Catania, procedimenti ordinari e adesso al Cga. Per i giudici amministrativi di Palermo, “il ricorso per l’ottemperanza alla sentenza n. 158/2020 deve essere accolto, visti i contenuti della stessa pronuncia con cui sono stati in larga parte confermate le sentenze del Tar di Catania ed in particolare le determinazioni dell’ammontare”. Motivo per cui, ritiene il Cga, “è necessario che il Comune proceda al pagamento da determinare (…) in contraddittorio con il ricorrente nel termine di sessanta giorni”. In caso di inottemperanza, la quantificazione esatta della somma è delegata al commissario ad acta “con facoltà di delega anche collegiale”. Riconosciuta dal Cga “la complessità della questione”, cosa che ha indotto il Consiglio a compensare tra le parti le spese di lite.
Rumoreggia l’opposizione con Enzo Vinciullo, Fabio Alota e Mauro Basile che accusano l’amministrazione di “assoluta disattenzione in una problematica che vale quasi 11 milioni di euro più iva e che rischia di portare al tracollo le già esauste finanze del Comune di Siracusa”. Per Vinciullo, la colpa principale dell’amministrazione è “il non aver cercato di comprendere quali potevano essere le soluzioni più adatte per scongiurare un finale drammatico ai danni del Comune e, quindi, dei cittadini siracusani”. I tre esponenti di Siracusa Protagonista “dopo questa ultima ed ennesima sconfitta” chiedono le dimissioni dell’amministrazione comunale tacciata di essere “scadente ed inadeguata”.




Siracusa. Talete, il dubbio del Comitato Levante Libero: “Dov’è il certificato di collaudo? Basta sperperi”

“No allo spreco di ulteriori fondi pubblici per il parcheggio Talete, accordo bonario con la Regione e via il manufatto”.

Il Comitato Levante Libero torna con una secca “bocciatura” all’ipotesi a cui l’amministrazione comunale sta lavorando: migliorare il Talete in attesa della risoluzione del contenzioso aperto da tempo con la Regione. Non solo una posizione di principio, ma anche seri dubbi di natura tecnica quelli che il gruppo solleva.

Per il comitato non ha senso migliorare la struttura se esiste la volontà di restituire l’affaccio al mare del Levante di Ortigia.

I fondi da impiegare ammonterebbero a circa 46 mila euro secondo una determina del 31 dicembre scorsi. “Anche se non precisate -prosegue il rappresentante del comitato, Giuseppe Implatini- in questa fase l’amministrazione lascia  intendere cifre di maggiore importanza, probabilmente attinte dalle somme dovute per oneri di urbanizzazione dalla società titolare dell’attuale albergo un tempo
palazzo delle Poste. Ci sentiamo nel dovere civile e morale intervenire, anche sulla base di quesiti che supportati da passate dichiarazioni di burocrati e tecnici, informali ma anche a mezzo stampa, ancora oggi non trovano la necessaria inderogabile risposta.Un’opera pubblica con finanziamento revocato e con primo grado di giudizio a confermarlo, è gestibile serenamente come se fosse nella piena disponibilità del Comune? Nel caso in cui fosse malauguratamente confermato il precedente esito all’udienza di appello, potrebbe esserne disposto il sequestro e apposti i sigilli?”

Quesiti posti più volte e che preoccupano il comitato. “Su certe questioni-prosegue Implatini- come quella recente ad esempio relativa alle certificazioni antincendio che ha comportato la temporanea chiusura della struttura e per la quale si attendono ancora gli esiti dell’inchiesta interna, non
si può tacere. Prima di spendere o sprecare (in base ai punti di vista) tutte queste risorse-la conclusione –  su una struttura come il Talete, con tutte le sue problematiche ormai note a tutti, non
sarebbe d’obbligo verificare bene se le caratteristiche tecniche consentivano e consentono ancora oggi di tenerlo aperto rispettando le vigenti leggi.

Sguardo puntato con particolare attenzione, poi, sulle certificazioni. La domanda del Comitato riguarda quella del collaudo tecnico-amministrativo e prestazionale che, secondo Implatini, all’ufficio del Genio Civile non risulta presente.
“Tale atto-ricorda il comitato.  alla redazione del quale ogni opera pubblica di una certa entità ha
l’obbligo di sottostare, garantisce che le stesse siano state realizzate a regola d’arte e in rispetto ai contratti, ma anche che l’opera finita sia adeguata a svolgere la funzione alla quale il progetto l’ha destinata”.

Richiesto a questo proposito l’intervento diretto del commissario straordinario del Comune, che si sostituisce al consiglio comunale.

Quando al contenzioso con la Regione, il suggerimento è una bozza di accordo bonario, “e liberare il levante dalla gabbia che da trent0anni lo opprime”.