L’ex ministro Lucia Azzolina a Siracusa: “Green pass, meno divisioni e più unità sociale”

Nuova giornata siracusana per l’ex ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. La parlamentare del Movimento 5 Stelle ha visitato questa mattina la sede del Nautico di Siracusa, incontrando alcuni studenti e docenti nel cortile esterno. Poi un giro per gli ambienti scolastici, insieme al dirigente scolastico Pasquale Aloscari ed alla professoressa Mancuso. Poi ha raggiunto l’istituto comprensivo Quasimodo di Floridia quindi convengo sul bullismo nell’auditorium di contrada Vignarelli.
Sono sempre più frequenti le visite dell’ex ministro Azzolina a Siracusa. Anche da responsabile della Pubblica Istruzione ha sempre rivolto la sua attenzione verso queste latitudini che, peraltro, le hanno dato i natali. Le sue giornate siracusane sono destinate ad aumentare, avendo anche la dirigenza del comprensivo Giaracà, seppure al momento in aspettativa parlamentare. Segnali che lascerebbero pensare ad una sua volontà di tornare a “casa”, optando per la provincia di Siracusa come eventuale collegio elettorale.
Con Lucia Azzolina abbiamo parlato anche di green pass e tensioni sociali, nuove fake sui banchi a rotelle e – inevitabilmente – del futuro del M5s in Sicilia, alla luce di nuovi equilibri e forse nuove leadership nell’era del presidente Conte.




Lite in strada per la custodia del figlio, spunta un bastone: denunciate una 28enne e la madre

Una donna e la madre sono state denunciate a Noto dopo un incredibile alterco in strada, a Noto. Le due dovranno rispondere di oltraggio, resistenza e minacce a pubblico ufficiale oltre a percosse e rifiuto di fornire indicazioni sulle proprie identità personali.
tutto è accaduto in via Napoli, dove una pattuglia di Polizia in servizio di controllo del territorio ha notato un uomo e una donna che litigavano animatamente, davanti ad un bimbo che piangeva nel suo passeggino. Gli agenti hanno cercato di sedare l’alterco tra i due ex conviventi che litigavano per la custodia del piccolo.
La donna, di 28 anni, incurante della presenza degli agenti, avrebbe continuato ad inveire contro l’ex compagno sino a colpirlo con un forte schiaffo al volto. Ai poliziotti ha fornito un secco rifiuto alla richiesta di fornire le proprie generalità. A supportarla, dopo poco, è arrivata la madre 60enne armata di un grosso bastone con cui avrebbe minacciato i poliziotti e l’ex genero.
Gli agenti hanno faticato non poco per bloccare la donna che, una volta disarmata, è stata denunciata come la figlia. Il bastone, utilizzato dalla donna, è stato posto sotto sequestro.




Salute mentale, sit-in sotto la sede dell’Asp. Famiglie, operatori e utenti: “Attivare budget di salute”

“Non c’è salute senza salute mentale di comunità: servizi di prossimità e budget di salute”. Così c’era scritto sullo striscione srotolato questa mattina sotto la sede della direzione dell’Azienda Sanitaria Provincia di Siracusa. A darsi appuntamento in corso Gelone, in occasione della giornata mondiale della salute mentale, operatori, associazioni, operatori e utenti dei servizi sanitari di settore. Il sit in è stato organizzato dall’ente del terzo settore “Si può fare – Per il lavoro di comunità”, con il presidente regionale Tati Sgarlata in prima fila. “La pandemia ha messo alla luce tutte le difficoltà che già vivevamo in tema di assistenza psichiatrica a Siracusa e provincia. Allora abbiamo indetto il sit-in per sensibilizzare l’Asp di Siracusa affinchè ponga la giusta attenzione verso migliaia di famiglie che pagano un prezzo troppo alto in termini di disservizi e mancanza di progettualità”, spiega proprio Sgarlata.
Un primo dialogo con il dg dell’Azienda Sanitaria c’è già stato ma servono adesso i passaggi consequenziali. Come l’avvio delle procedure necessarie per dare applicazione alla legge sui piani terapeutici individualizzati, da attivare con il budget di salute. “La cornice normativa c’è, ma qui in Sicilia tarda l’applicazione”, sintetizza Tati Sgarlata. Tra le richieste, anche quelle di piante organiche professionalizzate per il settore della salute mentale. “Oggi assistiamo ad una carenza sempre maggiore di figure chiave come psicologi, assistenti sociali, terapisti della riabilitazione, nonché nei fatti di psichiatri”, spiegano i manifestanti.
Tra le rivendicazioni anche la riapertura del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Siracusa, “chiuso da svariati mesi” e ritenuto “servizio fondamentale per curare l’acuzie psichiatrica”. Non solo, chiesta anche la riapertura del centro diurno di Siracusa, “ridimensionato per non dire chiuso da 18 mesi per l’incapacità da quasi 2 anni di riparare i locali nei quali funzionava. Ad oggi vengono assistite 8 persone al giorno in locali inadeguati mentre prima ne venivano seguite 30 in locali adeguati”.
Il problema degli spazi riguarda anche il centro di salute mentale di Siracusa e la logistica di alcune strutture ospitate in provincia in locali ospedalieri che non sarebbero pienamente adeguati allo scopo. “Ancora oggi non si capisce la differenza tra intervento nel territorio e nella comunità ed ospedale”, aggiunge Sgarlata.




Anche il Partito Democratico di Siracusa chiede lo scioglimento di Forza Nuova

“Il Partito Democratico di Siracusa si associa alla richiesta di scioglimento di Forza Nuova, i cui leader sono stati arrestati all’indomani del violento assalto alla sede nazionale della Cgil a Roma e di tutte le organizzazioni che si ispirano al fascismo”. Con queste parole, il segretario provinciale del Pd, Salvo Adorno, si unisce al coro di quanti – soprattutto a sinistra – chiedono che il governo intervenga per mettere al bando il movimento di estrema destra.
“Questo genere di violenza – ha proseguito Adorno – rappresenta un vero e proprio attacco alla democrazia e un’azione eversiva contro la Repubblica antifascista e necessità di una presa di posizione ferma da parte di tutte le forze democratiche”.
Quasi scontato un messaggio di vicinanza alla Cgil. “Solidarietà al sindacato, da parte di tutto il Partito Democratico della provincia di Siracusa”.




Siracusa. Commemorazione dei defunti: le regole per l’accesso al cimitero

Regole più o meno analoghe a quelle dello scorso anno al cimitero comunale di Siracusa quelle stabilite per la prossima ricorrenza di Ognissanti e del giorno dedicato alla Commemorazione dei Defunti .

Le stabilisce un’ordinanza del sindaco, Francesco Italia, che tiene conto dell’emergenza Covid-19 che, com’è noto, al momento è in vigore fino al prossimo 31 dicembre.

Il 31 ottobre, l’1 ed il 2 novembre, dunque, il cimitero rimarrà aperto dalle 7 alle 19. Sarà consentito solo l’ingresso pedonale dai tre cancelli della struttura. Il personale del Comune provvederà all’apertura ed alla chiusura.

L’assistenza destinata ai diversamente abili, così come eventuali esigenze di pronto soccorso saranno affidate alle associazioni di volontariato.

Impiegata la Protezione Civile, invece, per interventi relativi alla realizzazione di percorsi appositamente delimitati.

Il rispetto delle norme anti-Covid sarà di competenza della Polizia Municipale.

Gli avventori dovranno mantenere la distanza minima di un metro dagli altri ospiti ed igienizzare le mani. L’ordinanza parla anche della necessità di indossare dispositivi di protezione individuale.

Dal 29 ottobre al 3 novembre saranno sospese tutte le attività di manutenzione all’interno del cimitero. Dal 31 al 2 novembre, invece, sospese tumulazioni, estumazioni ed inumazioni. Garantito, invece, l’ingresso delle salme in camera mortuaria.




Noto. Condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri di Noto hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Siracusa a carico di un 49enne. L’uomo è stato condannato per furto, evasione e trasporto illecito di rifiuti e dovrà scontare due anni e otto mesi di reclusione.
Rintracciato ed arrestato dai Carabinieri di Noto, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa dove permarrà per la durata della pena.




Siracusa. Nuova bonifica in Largo Luciano Russo: ordinanza per modificare la viabilità

Ennesima bonifica in Largo Luciano Russo. Il tratto di strada che si trova all’inizio della Mazzarrona è nuovamente, nonostante precedenti interventi di rimozione, occupato da cumuli di immondizia, abbandonati in maniera indiscriminata da cittadini tutt’altro che educati.

Domani i mezzi della Tekra torneranno in azione, anche con operazioni di spazzamento. Un’operazione che richiede modifiche alla viabilità dell’area, tanto che è stata emanata una specifica ordinanza del Settore Trasporti e Diritto alla Mobilità del Comune.

L’area sarà, pertanto, delimitata con indicazioni da cantiere. La carreggiata sarà ristretta, per consentire agli operatori Tekra di lavorare senza ostacoli. Sarà inoltre in vigore il divieto di sosta con rimozione coatta.

L’ordinanza entrerà in vigore alle 5 e fino al termine dell’intervento, da concludere entro le 11. Lo spazzamento dovrebbe riguardare anche la rimozione di rifiuti in alcune aree condominiali e, tra le altre azioni in programma, la rimozione di una carcassa di animale.




Siracusa. L’esplosione nella dependence di Santa Teresa, sale il numero delle vittime:morta una donna

Sale il numero delle vittime dell’esplosione del 30 settembre scorso nella dependence di un’azienda agricola di Santa Teresa Longarini a causa di una fuga di gas.

Dopo il decesso di uno dei quattro feriti, non ce l’ha fatta nemmeno  la donna ricoverata in gravi condizioni a Palermo.

Lo scoppio aveva causato anche un incendio. Subito dopo l’incidente, sul posto erano arrivate le ambulanze del 118, l’elisoccorso del Cannizzato di Catania e i vigili del fuoco, che hanno domato le fiamme.

Proseguono intanto le indagini per ricostruire l’accaduto e le ragioni della perdita di gas e della esplosione.




Siracusa. Viadotto di Targia, la verità di Garozzo: “Mai finanziato”

“Il viadotto di Targia non è stato mai finanziato, da nessun governo regionale, solo enunciazioni di principio, mai un decreto, solo parole della politica regionale, prima da Crocetta e adesso da Musumeci. Tant’è che abbiamo dovuto correre ai ripari, realizzando la bretella provvisoria”.

Non lasciano spazio ai dubbi le parole dell’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, alla luce delle ipotesi che riguardano il destino della struttura, inagibile dal 2014 per via delle condizioni precarie in cui versa.

Se da una parte l’amministrazione comunale attuale, retta dal sindaco Francesco Italia, concorda con l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone circa la necessità di provvedere alla demolizione del “ponte”, dall’altra la sua ricostruzione non sembra più così certa, a prescindere dalla disponibilità dei necessari fondi.

Proprio su quei 5 milioni e mezzo di euro promessi si sofferma l’ex primo cittadino. Mentre in tanti si chiedono “che fine abbiano fatto quei finanziamenti regionali” (come l’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo), Garozzo chiarisce che in realtà “non sono mai esistiti”. Nulla, quindi, che possa avere a che fare con utilizzi differenti rispetto a quello preventivato. Semplicemente, stando alle parole dell’ex sindaco del capoluogo, denaro che non è mai passato dalla fase di virtuale a quella concreta.
“Da giorni – commenta ancora l’esponente di Italia Viva- leggo le dichiarazioni più disparate sull’ipotesi di demolizione del viadotto di Targia. Credo sia utile mettere ordine. Il viadotto-ricorda-  nel 2014, come da progetto condiviso dal Comune di Siracusa e dalla Protezione civile regionale, prevedeva la demolizione e ricostruzione dello stesso per un costo di oltre 5 milioni di euro.
La bretella realizzata dalla mia amministrazione nel 2015 dispone di un’autorizzazione provvisoria della Soprintendenza, trattandosi di area archeologica, rilasciata pertanto con carattere emergenziale, nell’attesa, appunto della demolizione e ricostruzione del viadotto”.

Poi Garozzo utilizza il sarcasmo per rendere evidente il proprio punto di vista anche su un’altra ipotesi trapelata: costruire la circonvallazione di Belvedere anzichè impiegare eventuali cospicui fondi disponibili per ricostruire il viadotto. “Non capisco- conclude- cosa c’entri in tutto questo la circonvallazione”.

Dal punto di vista tecnico, è  l’ex ingegnere capo del Comune di Siracusa,  Natale Borgione  (che rivestiva questo ruolo anche all’epoca della realizzazione della bretella provvisoria) fornisce dettagli tecnici, soprattutto relativi al percorso realizzato per sopperire all’impossibilità di utilizzare il viadotto.  Borgione fa presente come “le dimensioni trasversali siano superiori a quelle del viadotto, con in più spartitraffico, illuminazione e area di emergenza. E’ un’opera di qualità- aggiunge- che può benissimo rimanere definitiva. Non capisco perchè eliminarla. Non ha assolutamente nulla da invidiare al viadotto, quando era in ottime condizioni. La bretella, inoltre- conclude l’ex ingegnere capo- è collaudata anche per carichi pesanti”.




Assalto alla Cgil nazionale, presidio antifascista a Siracusa: “Alzare la guardia”

“L’attacco squadrista alla sede della Cgil nazionale impone a tutti noi la necessità di alzare la guardia e allestire rapidissimamente un presidio democratico ed antifascista delle nostre sedi” .

Queste le parole del segretario provinciale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi dopo l’assalto di ieri pomeriggio alla sede del sindacato, a Roma. Un episodio grave, che ha subito avuto una serie di prese di posizione, anche in campo politico.

La Cgil provinciale, questa mattina, ha organizzato un presidio davanti la sede di viale Santa Panagia.