Nuovo ospedale di Siracusa, riunione in Prefettura. Il nodo della viabilità e dei collegamenti

Di nuovo ospedale di Siracusa si è tornato a parlare nel corso di un incontro convocato dal prefetto Giusi Scaduto, nella veste di commissario straordinario per la realizzazione della struttura sanitaria. Pochissimi i dettagli che filtrano sui contenuti del vertice, ma trapela discreto ottimismo sull’avanzamento delle procedure propedeutiche alla gara d’appalto per aggiudicare i lavori di costruzione. “Non ci siamo mai fermati”, si limita a commentare con abituale cordialità il prefetto Scaduto.
Secondo alcune indiscrezioni, tra i temi all’ordine del giorno ci sarebbero state alcune vicende urbanistiche e il tema espropri. Da un punto di vista prettamente operativo, c’è da affrontare – tra i primi nodi – quello della viabilità: come collegare il nuovo (e grande) ospedale alla rete viaria esistente?
L’area su cui costruire il nosocomio è stata individuata da tempo: a Tremilia, in prossimità dell’incrocio tra la SS124 e lo svincolo per la Siracusa-Catania. L’area complessiva è di 176.000 metri quadrati di cui circa 20.000 occupati dalle superfici del realizzando ospedale, immerso in un parco con estese aree verdi (102.000 mq), parcheggi (uno interrato) e servizi.
Ma come raggiungerlo dalla Statale 124? Da progetto, si prevede di realizzare una nuova rotatoria sulla complanare a sud della SS124 e un nuovo svincolo su quella nord. Inoltre verranno potenziati i raccordi con la rotatoria esistente tra il km 116IV e il km 116VI. Operazioni queste che – da cronoprogramma – non dovrebbero richiedere più di un mese di lavori. Più complessa la prevista realizzazione del sottopasso interrato di 54m, lungo la SS124 in corrispondenza della rotatoria esistente. Durante questi lavori, il traffico veicolare verrà dirottato sulle complanari appena ultimate attraverso i nuovi svincoli creati. La costruzione del sottopasso dovrebbe richiedere almeno un anno.
E’ comunque previsto anche un ulteriore accesso all’ospedale, con collegamento tra l’attuale SP77 e l’area individuata per la costruzione. Per ottenerlo, verrà implementata una esistente strada poderale.




“Non solo demolizione, il viadotto va anche ricostruito. Ma dove sono gli altri 5 milioni?”

Alla notizia del finanziamento da parte della Regione dell’abbattimento del viadotto di Targia, Enzo Vinciullo è stato il primo a sobbalzare dalla sedia. Il mancato riferimento ad una contestuale ricostruzione e la “sparizione” degli altri 5 milioni di euro che il Patto per il Sud aveva destinato al viadotto siracusano alimentano vecchi e nuovi dubbi del referente provinciale della Lega.




Siracusa. Si abbatte il ponte di Targia,Zappulla e Gibellino (Art.1): “Sconcertante”

“Siamo letteralmente sconcertati dal rischio che l’attuale bretella di collegamento da provvisoria diventi definitiva” – lo dichiarano Pippo Zappulla e Ninni Gibellino segretario regionale e cittadino di ArticoloUno.
“La realizzazione della struttura di collegamento della Targia, infatti, rimane una infrastruttura fondamentale per garantire la sicurezza, le norme fondamentale di protezioni civile, il diritto alla mobilità in sicurezza per i siracusani e non solo” – affermano Zappulla e Gibellino.
“Perché il Sindaco Italia ha concertato con il governo regionale l’abbattimento del vecchio ponte e non, invece, come previsto, annunziato e conclamato la realizzazione di una moderna, adeguata e sicura via di accesso e di uscita da Siracusa? Cosa significa questo? che fine hanno fatto i 6 milioni di euro a suo tempo disponibili per realizzare la struttura definitiva?” – domandano i due esponenti di ArticoloUno.
“E con estrema chiarezza affermiamo di diffidare dalle presunte garanzie dell’Assessore Falcone. Dopo troppi anni di attesa e a meno di un 1 anno dalle prossime elezioni regionali è ragionevole non fidarsi. Allora basta parole e promesse: Falcone e Italia dichiarino che le risorse sono ancora disponibili e ufficializzino un cronoprogramma da cui si evinca la concreta possibilità che dopo l’abbattimento si possa davvero ricostruire la struttura in tempi certi e definiti. Il non avere il Consiglio Comunale in carica non giustifica – dichiarano Zappulla e Gibellino –  l’assenza di comunicazione alla città perché parliamo di un’opera fondamentale per la vita, per il lavoro, per il collegamento a partire dall’area industriale ed è inaccettabile che   decisioni così importante   possono essere assunte in splendida solitudine dal Sindaco e dalla sua giunta”.
“Speriamo proprio che il sindaco non contribuisca a privare un’intera comunità di una struttura davvero indispensabile per garantire il diritto alla mobilità in sicurezza. Da quell’imbuto passano migliaia di macchine e l’uscita Nord da Siracusa rappresenta un’opera di irrinunciabile strategicità per garantire la protezione civile per tutta la città. Nessuno si può arrogare l’arbitrio – concludono Zappulla e Gibellino – di decidere sui diritti e sulla pelle dei siracusani, da Italia i cittadini pretendono risposte chiare, certe e trasparenti”.




“Viadotto di Targia, che fregatura”: anche il sindacato edili contro la Regione e il Comune

“E alla fine anche sul Viadotto Targia andiamo incontro all’ennesima fregatura”. Così il segretario degli edili Cgil, Salvo Carnevale, riassume la notizia del finanziamento della demolizione della infrastruttura, senza spiragli per la sua ricostruzione. “La bretella che doveva essere l’accesso provvisorio Nord della città, in attesa di ristrutturare il vecchio viadotto, diverrà l’ingresso permanente di Siracusa. Cala, dunque, il sipario sull’ennesima vergognosa vicenda che riguarda un’opera pubblica di Siracusa. Adesso sono tutti d’accordo i politici locali con la decisione di questa amministrazione rinchiusa nel palazzo concertata con il Governo regionale? Eppure la Regione Sicilia aveva annunciato solo un anno fa che doveva essere il territorio a decidere. Ha deciso, quindi, ‘l’oligarchia Italia’ che condanna, con l’ennesimo atto politicamente predatorio, la città di Siracusa a un ridimensionamento cronico infrastrutturale”, è il duro atto d’accusa di Carnevale, per nulla tenero verso Palazzo Vermexio.
“Ricordiamo tutti gli annunci roboanti su quello che doveva essere il destino di uno dei principali accessi della città. Ci ricordiamo il ruolo di garanzia che doveva avere quell’ingresso nel caso di calamità per chi provenisse dalla zona industriale. Sarà, quindi, sufficiente quella bretellina realizzata con poche centinaia di migliaia di euro? Poi aggiungiamo qualche centinaia di migliaia di euro per la demolizione del vecchio viadotto e il resto dei prospettati 6 milioni di euro che facevano parte del famoso capitolo di spese in capo alla protezione civile, verranno restituiti al mittente e sottratti ai cittadini siracusani. La cittadinanza sappia che questi signori lavorano costantemente per sottrarre risorse al territorio che necessita, invece, di investimenti massicci su strade e infrastrutture e una nuova qualità dell’abitare e del vivere una città in via di smantellamento. Una sola parola sovviene in aiuto e nemmeno tanto originale: vergogna!”.




Obbligo di green pass in zona industriale, diffida del sindacato: “non lecito chiedere copia”

Tra pochi giorni entrerà in vigore l’obbligo di green pass per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato. E si accendono le prime scaramucce. Il segretario provinciale della Fiom Cgil, sindacato dei metalmeccanici, ha diffidato le aziende che, in questi giorni, avrebbero richiesto ai loro dipendenti la consegna di copia cartacea della certificazione verde.
“Il decreto legge stabilisce che la verifica del green pass viene effettuata mediante lettura del codice a barre bidimensionale, utilizzando esclusivamente l’applicazione adatta, senza la raccolta dei dati dell’intestatario. Il che significa che non è consentito richiedere copia delle certificazioni oggetto della verifica”, spiega Antonio Recano.
“La richiesta della consegna di una copia è sproporzionata e non necessaria. Abbiamo chiesto all’ispettorato del lavoro di Siracusa e al Garante per la protezione dei dati personali una attività ispettiva per verificare la conformità del trattamento e ristabilire il rispetto delle normative vigenti. Verranno inoltre segnalate alla Prefettura tutte le modalità di controllo che violano le normative e il diritto dei lavoratori”, chiarisce subito il sindacato.




Covid a scuola: 26 classi (+9) in quarantena in provincia di Siracusa, il dettaglio

Sono 26 le classi in quarantena in provincia di Siracusa. Nove in più rispetto all’inizio della settimana, quando erano 17. A monitorare la situazione è sempre il Coordinamento Covid dell’Asp di Siracusa, guidato dal dottore Ugo Mazzilli. Da quella struttura, dopo le opportune verifiche con tampone molecolare, partono le comunicazioni dirette ai dirigenti scolastici con i provvedimenti del caso, dopo la scoperta di un caso positivo tra gli studenti. Uno di questi è, appunto, la misura della quarantena per la classe coinvolta.
Nel dettaglio, sono 14 le classi in quarantena a Siracusa; 3 a Floridia; 2 a Villasmundo, 2 a Melilli; 2 ad Augusta; 2 a Noto e 1 ad Avola. Intanto ieri sono stati eseguiti 315 tamponi salivari, nella campagna di screening quindicinale rivolto alla popolazione studentesca del siracusano. Infermieri dell’Usca studentesca a Francofonte (Dante Alighieri) e Priolo (Manzoni). Oggi eseguiti altri 134 tamponi salivari. Per i risultati bisogna attendere il tempo tecnico necessario al laboratorio incaricato per processarli.

foto dal web




Siracusa. Gestione e nomine Ias, audizione in commissione Attività Produttive. Cafeo: “Chiarezza”

Chiarezza sulla gestione e sulle nomine in seno all’Ias, la società che gestisce il depuratore consortile di Priolo.

E’ il fine di un’audizione convocata in commissione Attività Produttive del parlamento siciliano. Ad entrare nel merito della questione è il deputato regionale Giovanni Cafeo. “L’importanza strategica e il fondamentale ruolo svolto dal depuratore consortile gestito da I.A.S. per tutto il territorio è cosa ben risaputa-premette- così come note sono purtroppo le tensioni e le polemiche che periodicamente scaturiscono attorno alla governance della società; tuttavia, proprio per salvaguardare un’infrastruttura indispensabile per il funzionamento della zona industriale e legata alla salute pubblica abbiamo deciso di fare chiarezza su quanto accaduto in questi ultimi mesi, convocando in un’audizione all’ARS, in III Commissione, i vertici di IAS a cominciare dal direttore generale, i componenti del CDA, i rappresentanti dell’assemblea dei soci, il collegio sindacale e i membri dell’OdV”.

Cafeo ritiene che debba esserci la massima trasparenza per i soci e per i cittadini “interessati dal corretto funzionamento dell’infrastruttura. Sarà la verifica -aggiunge il segretario della commissione- di circostanze emerse sia dagli articoli diffusi a mezzo stampa sia da singoli esposti ad opera del collegio sindacale o dei soci, legati alla verifica dei requisiti di alcune nomine all’interno del CDA e a specifiche azioni per le quali è richiesta la congruità con quanto permesso dallo statuto societario”.
“In particolare, nel corso dell’audizione chiederemo di relazionare sulla nomina di Carmela Contento, per la quale non sussisterebbero i requisiti di compatibilità con il ruolo di membro del CDA ma che nonostante questo è stata prontamente trascritta presso il registro delle imprese della Camera di Commercio – prosegue Cafeo – oltre a definire con quale autorità e con quali poteri il CDA ha potuto modificare, ridimensionandoli, compiti e prerogative del direttore generale, alla luce dell’attuale statuto ancora in vigore”.




Siracusa. Droga tra i cespugli e nelle grondaie: cospicuo sequestro delle Volanti

Nuovo sequestro di droga ieri, nella tarda serata, in  via Immordini. Gli uomini delle Volanti, agli ordini della dirigente, Giulia Guarino, hanno notato, durante un servizio di controllo specifico, un giovane che, intorno ale 23,50, alla loro vista, si allontanava velocemente.

Sul posto e tra i cespugli nei dintorni, rinvenute 21 dosi di hashish.
In un secondo intervento, effettuato nei pressi di Via Santi Amato, gli agenti hanno sequestrato all’interno di una grondaia 43 dosi di crack e 22 dosi di cocaina, togliendole dalla disponibilità dei pusher che li avrebbero venduti agli assuntori che si riforniscono di droga in queste piazze.




Comuni al voto domenica e lunedì, sei in provincia di Siracusa: le istruzioni della Regione

Ferla, Lentini, Noto, Pachino (sciolto per mafia), Rosolini, Sortino.

Sono questi i comuni chiamati al rinnovo del sindaco e del consiglio comunale in provincia di Siracusa domenica 10 e lunedì 11 ottobre.

In Sicilia sono 42 i Comuni che voteranno. I seggi saranno aperti domenica (dalle 7 alle 22) e lunedì (dalle 7 alle 14). Per gli eventuali ballottaggi si tornerà alle urne domenica 24 e lunedì 25 ottobre. Sono chiamati al voto complessivamente 568.357 cittadini. In ventinove centri si voterà con il sistema maggioritario, in tredici con quello proporzionale. I consiglieri comunali da eleggere sono 606. La costituzione dei 618 Uffici elettorali di sezione, con l’autenticazione delle schede elettorali avverrà nel pomeriggio del sabato. Le operazioni di scrutinio inizieranno lunedì, ultimate le operazioni di voto e dopo il riscontro dei dati.

L’elettore può esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale. Nel caso vengano espresse due preferenze, devono essere di genere diverso: una femminile e l’altra maschile. In caso contrario, la seconda preferenza verrà annullata. Il voto espresso per una lista si estende al candidato sindaco a essa collegato e non viceversa. Considerata l’emergenza epidemiologica da Covid-19, l’elettore dovrà recarsi al seggio elettorale munito di apposita mascherina protettiva.

I dati sull’affluenza alle urne e i risultati provvisori saranno comunicati mediante l’utilizzo del programma Idec, realizzato con la collaborazione dell’assessorato regionale dell’Economia e della società Sicilia Digitale e delle Prefetture della Sicilia. Quattro le rilevazioni sull’affluenza degli elettori al voto – con il raffronto dei dati con quelli delle ultime elezioni amministrative dei Comuni interessati – che saranno diffuse: domenica alle ore 12.30, 19.30 e 22.30; lunedì alle ore 15. I dati relativi ai risultati, man mano che verranno trasmessi, saranno immessi nel sistema dall’Ufficio elettorale della Regione, elaborati dal programma e pubblicati in tempo reale. Le informazioni in ordine alle candidature alla carica di sindaco, alle liste che partecipano alle consultazioni, alle liste collegate al candidato sindaco, possono essere visionate accedendo al menù della piattaforma telematica.

Tra i Comuni più grandi al voto ci sono: Vittoria, in provincia di Ragusa; Alcamo, nel Trapanese; Caltagirone, Adrano e Giarre, in provincia di Catania; Canicattì, Favara e Porto Empedocle, nell’Agrigentino; Lentini, Noto, Pachino e Rosolini, in provincia di Siracusa; San Cataldo, nel Nisseno.

Questi i Comuni in cui si voterà, suddivisi per provincia:
Agrigento: Canicattì, Favara, Montallegro, Montevago, Porto Empedocle, San Biagio Platani (sciolto per mafia).
Caltanissetta: San Cataldo (sciolto per mafia), Vallelunga Pratameno.
Catania: Adrano, Caltagirone, Giarre, Grammichele, Ramacca.
Enna: Calascibetta.
Messina: Antillo, Capo d’Orlando, Caronia, Falcone, Ficarra, Floresta, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Mistretta (sciolto per mafia), Patti, Rodì Milici, San Marco d’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Terme Vigliatore, Torregrotta.
Palermo: Alia, Montelepre, San Cipirello (sciolto per mafia), Terrasini.
Ragusa: Vittoria (sciolto per mafia).
Siracusa: Ferla, Lentini, Noto, Pachino (sciolto per mafia), Rosolini, Sortino.
Trapani: Alcamo, Calatafimi-Segesta.




Lentini. Presunti ladri al vecchio ospedale: rubavano tombini di ghisa e compensato

Nel pomeriggio di ieri, agenti del Commissariato di P.S. di Lentini, in servizio di controllo del territorio, hanno denunciato per i reati di furto aggravato in concorso e possesso di strumenti atti allo scasso padre e figlio, di 40 e di 21 anni, di Lentini,
In specie, gli agenti sorprendevano i due presso il vecchio ospedale di Lentini (struttura in stato di abbandono da diversi anni) mentre, a bordo della propria autovettura, cercavano di allontanarsi dopo che si erano impossessati di un tombino in ghisa, trafugato poco prima dalla pubblica via e di diversi pannelli di compensato asportati dalla citata ex struttura ospedaliera.

All’interno dell’auto i Poliziotti rinvenivano, inoltre, una tronchese, una mini torcia e altri strumenti atti allo scasso.