Siracusa. La Lupa inghiotte la città, la nebbia "nasconde" anche il tribunale

Il fenomeno non è di certo passato inosservato. Inusuale per Siracusa, ieri sera la nebbia ha avvolto la città. Dopo una giornata soleggiata, nel corso della quale sono stati registrati fino a 21 gradi, dopo il tramonto le temperature si sono abbassate e per un paio d’ore, la nebbia ha regalato uno spettacolo affascinante, nonostante altrove sia assolutamente ordinario.  Scenario particolare, dal sapore nordico, quello che si è venuto a creare in piazza Duomo. Una versione insolita del cuore di Ortigia. Singolare anche la “sparizione” del tribunale di viale Santa Panagia. Effetto ottico nel momento in cui la coltre di nebbia si è fatta più fitta. Poi, in pochi istanti, la Lupa si è dissolta. Tutto è tornato come prima ma immortalato in numerosi scatti, prontamente condivisi sui social.

 




Siracusa. Piano Regionale per la ripresa, la Consulta della CamCom indica le priorità

Un documento in cui le associazioni di categoria della provincia di Siracusa, che compongono la Consulta della Camera di Commercio esprimono la propria idea di sviluppo e urgenze del territorio e chiedono la modifica della Proposta di Piano Regionale per la ripresa e la resilienza. La Consulta individua e indica 18 temi prioritari. Qui di seguito, il testo del documento elaborato.
“Non ne facciamo una questione di campanilismo o peggio di provincialismo che sono cattivi consiglieri quando ci si vuole occupare di interessi generali della collettività, bensì di mancanza di visione generale di prospettiva futura e conseguentemente di strategia operativa.
È quello che emerge dalla Proposta di Piano regionale per la ripresa e la resilienza, che ci auguriamo possa ancora essere modificato, che la Regione ha inviato al Governo nell’ambito degli investimenti di finanziamenti con il Next Generation EU chiamato così perché deve guardare alle future generazioni, ma che rischia di naufragare se concepito con la mentalità di antiche generazioni.
Quando in un piano di investimenti ed iniziative, finalizzati a far uscire la nostra Regione dagli ultimi posti della classifica europea della competitività, ci si concentra su poche aree, le città metropolitane, trascurando intere province, che, nonostante la marginalità cui la politica li ha relegate, contribuiscono in misura sostanziale all’economia dell’intera Regione in termini di export di prodotti e di attrazione turistica/culturale, invece di fare delle diversità dei vari territori messe a sistema la ricchezza della Regione, si rende evidente quali sono le ragioni che sono alla base del gap Nord/Sud.
In riferimento al documento che la Regione ha inviato al Governo, siamo costretti a rilevare che le proposte a suo tempo inviate, in successione di tempo, dalle singole Associazioni in merito ai progetti di sviluppo del territorio della provincia di Siracusa sono state prese in scarsissima considerazione. Oggi la Consulta delle Associazioni di Categoria di Siracusa ritiene doveroso ribadire ed evidenziare alcuni item di particolare rilevanza per il rilancio economico della nostra Provincia, come parte integrante del sistema produttivo dell’intera Regione.

1. ALTA VELOCITA’ FERROVIARIA FINO A SIRACUSA. A dispetto del fatto che il testo della mozione approvata in Parlamento sul piano di rilancio delle grandi infrastrutture preveda “l’alta velocità fino a Palermo e Siracusa”, la Proposta di Piano regionale, nell’ambito della “Missione 3 – Infrastrutture per la mobilità” cita esclusivamente la “velocizzazione dell’asse ferroviario Palermo-Messina-Catania”, trascurando totalmente la possibilità di utilizzare le risorse comunitarie per il prolungamento di tale infrastruttura, essenziale per le future movimentazioni di merci e di flussi turistici, fino all’estremo sud della costa orientale, caratterizzato dalla presenza di insediamenti industriali di rilevanza internazionale, del porto di Augusta, naturale candidato ad integrare il corridoio logistico TEN-T Scandinavo-Mediterraneo che congiungerà i porti siciliani con il Nord Europa, nonché di beni culturali, storici ed archeologici unici nel loro genere.
2. PORTO DI AUGUSTA. È proprio la mancata menzione del porto di Augusta che costituisce per questa Associazione una grave mancanza all’interno del documento in esame. Il porto di Augusta è attualmente l’unico della Sicilia orientale ad essere classificato come porto “CORE”, in quanto ha un traffico complessivo maggiore dell’1% del totale UE, e, per la sua natura e la sua collocazione geografica, il miglior candidato ad assumere il ruolo del “Porto hub del Mediterraneo” auspicato nel documento, in quanto collocato nella rotta più breve che dal Canale di Suez conduce le grandi navi container provenienti dall’Asia verso l’Europa.
3. COLLEGAMENTO FERROVIARIO DEL PORTO DI AUGUSTA. Il collegamento veloce tramite ferrovia del porto di Augusta con la linea ferroviaria Siracusa-Messina.
4. INFRASTRUTTURE AREE EX ASI. Nell’ambito degli interventi volti a rafforzare la competitività del sistema produttivo ci saremmo aspettati di trovare interventi infrastrutturali in favore delle aree “ex ASI” (oggi IRSAP) della zona industriale di Siracusa, Polo energetico trai più importanti d’Europa che oggi si presenta gravemente carente da questo punto di vista agli occhi di possibili investitori che potrebbero decidere di realizzare o trasferire ivi i propri impianti industriali, attratti dal nuovo corso di incentivazioni fiscali per gli investimenti nel Meridione d’Italia, vedi Area ZES. Si citano, solo a mo’ di esempio, la bretella che conduce al porto commerciale di Augusta, l’asse di penetrazione di Villasmundo (Melilli e Augusta), la strada che conduce al porto industriale di Punta Cugno ed il collegamento stradale con i grandi impianti industriali di Sonatrach e Sasol.
Proprio in relazione alle aree ZES appare di rilevanza strategica la possibilità di ricomprendere, tra le spese oggetto di agevolazione a valere sul credito d’imposta, anche le opere murarie finalizzate alla manutenzione e/o fabbricazione di opifici produttivi ampliando la dotazione finanziaria dedicata. Alla data odierna infatti l’agevolazione comprende unicamente le spese per macchinari, impianti ed attrezzature (beni strumentali).
5. STAZIONE MARITTIMA PER IL PORTO DI SIRACUSA. Il patrimonio inestimabile di beni culturali, storici ed archeologici di cui Siracusa è ricca è in grado di attirare turisti da tutto il mondo e, recentemente, prima della attuale crisi derivante dalla pandemia, anche i flussi crocieristici del Mediterraneo, grazie al porto naturale di Siracusa, fra i più grandi del Mediterraneo. Tale nuovo importante flusso turistico, in grado di creare un apporto di migliaia di nuove presenze settimanali sul territorio, richiederebbe la realizzazione di una stazione marittima adeguata, analogamente a quanto già previsto per il porto di Catania.
6. BONIFICA DELLA RADA DI AUGUSTA. La bonifica della rada di Augusta, benché ritenuta di primaria importanza ed oggetto di numerosi studi, proposte e controversie succedutesi nel corso degli ultimi decenni, è ad oggi ancora irrealizzata. L’opportunità delle risorse provenienti dalla Comunità Europea potrebbe essere l’occasione per avviare finalmente un’attività di elevata valenza ambientale, sociale ed economica.
7. SITO ARCHEOLOGICO DI MEGARA IBLEA. Il sito archeologico greco di Megara Iblea, nel territorio di Augusta, rappresenta per le sue caratteristiche un “unicum” nel panorama archeologico siciliano, in quanto consente di avere una visione di insieme della originale pianta dell’abitato greco, con le sue strade e gli isolati ben evidenti, e meriterebbe una visibilità ed una fruibilità paragonabile a quelle di altri siti conosciuti a livello internazionale.
8. INCENTIVAZIONE ALLA TRANSIZIONE ENERGETICA. Nell’ambito della “Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica” riterremmo opportuno che venisse rilanciata la nostra proposta di utilizzo di una quota pari al 2% delle risorse derivanti dal gettito delle accise generate in questa Provincia, e dell’imposta sul valore aggiunto versate dalle grandi aziende del settore della raffinazione per la realizzazione di investimenti finalizzati agli obiettivi della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile, al fine di modificare i processi produttivi per adeguarli al Piano Nazionale Integrato per l’Energia e Clima.
9. CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE. Rilancio del CIAPI di Priolo Gargallo per la realizzazione di un centro di formazione di eccellenza per le figure professionali richieste in Italia e all’estero dal settore industriale.
10. CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI AVANZATI SU ECONOMIA CIRCOLARE E TRANSIZIONE ENERGETICA. Realizzazione di un centro internazionale di studi avanzati su Economia circolare e transizione energetica presso l’ex Carcere Borbonico di Siracusa, con possibilità di realizzazione di un centro congressuale. L’intervento, inoltre, consentirà di riqualificare e valorizzare l’intera area da tempo in stato di totale abbandono e degrado.
11. LINEA FERROVIARIA SIRACUSA-RAGUSA-GELA. Velocizzazione della Siracusa-Ragusa-Gela. Gli interventi hanno l’obiettivo di ”potenziare” il traffico passeggeri con la realizzazione di un sistema ferroviario competitivo rispetto a quello su gomma, sia per la riduzione dei tempi di percorrenza, sia per l’aumento della velocità commerciale della linea, e il trasporto delle merci con nuovi collegamenti con il porto di Pozzallo e l’aeroporto di Comiso.
12. CICLOVIA DELLA MAGNA GRECIA – La ciclovia della Magna Grecia è una grande opportunità per lo sviluppo della nostra provincia, con la valorizzazione del territorio e del ricco patrimonio paesaggistico, culturale ed eno-gastronomico. Il percorso della ciclovia attraverserà per circa 100 Km la nostra provincia da nord a sud (Lentini-Pachino).
13. OSPEDALE DI SIRACUSA. Nell’ambito “Missione 6 – Salute” è opportuno prevedere la realizzazione dell’ospedale di 2° livello, in grado di soddisfare il diritto alla salute dei cittadini dei Comuni della provincia.
14. BONIFICA AREA PANTANELLI. Promozione di investimenti per la bonifica dell’area e la contestuale riqualificazione del water front, il recupero di attività commerciali, turistiche, di ristoro e di parcheggi.
15. DEPURATORE DI SIRACUSA
Realizzazione del collettore del sistema depurativo della città di Siracusa che attualmente scarica nel Porto Grande. L’attività consiste nella realizzazione dell’intervento nei tempi compatibili con l’attuazione del PNRR.
16. DEPURATORE DI AUGUSTA. E’ l’emblema del fallimento politico sulla depurazione delle acque reflue in provincia di Siracusa. La città di Augusta (34 mila abitanti) non ha un depuratore e ancora oggi continua a scaricare in mare i propri reflui urbani.
17. ZONE FRANCHE MONTANE. È noto l’impegno profuso delle comunità siciliane insediate in territori montani per la determinazione di una fiscalità di vantaggio per le imprese presenti in territori a serio rischio desertificazione socio-economica. Quell’azione è stata foriera dell’iter parlamentare attualmente in discussione per l’istituzione di zone franche in grado di rivitalizzare una parte cospicua della Sicilia e che detiene un pezzo fondamentale delle produzioni e delle tradizioni manifatturiere, agricole e dei servizi del territorio. È fondamentale garantire la copertura di questo strumento, proprio per dare prospettiva evolutiva alle nuove generazioni impegnate nello sviluppo di quelle competenze e nella attrattività di quei territori.
18. RETE AUTOSTRADALE RAGUSA-CATANIA. È fondamentale inserire l’arteria, che attraversa significativamente il territorio siracusano, tra le opere da favorire con il programma. Siamo di fronte ad un’opera cantierabile e per la quale è stato già nominato il commissario straordinario. Si tratta chiaramente di una infrastruttura di notevole importanza per una vera interconnessione tra i territori del sud-est siciliano e per la valorizzazione delle produzioni di questo territorio oltra ad una stagione di rinnovata mobilità della popolazione e dei flussi turistici. Occorre avviare la progettazione e realizzazione del nuovo sistema fognario-depurativo nei tempi compatibili con l’attuazione del PNRR”.
“Auspichiamo -commenta il coordinatore della Consulta, Enzo Rindinella – che sia ancora possibile intervenire sulla proposta per integrare le gravi carenze cha a nostro parere pregiudicano le legittime aspirazioni di sviluppo del nostro territorio, consentendoci di approfittare di quello che è da considerarsi un momento unico in ogni senso. A tal fine ci appelliamo -conclude Rindinella – alla ragionevolezza di chi è responsabile di tutelare gli interessi della Sicilia nei confronti del Governo nazionale, perché ci consenta di uscire più forti da questa crisi e di non doverci rammaricare dell’ennesima occasione mancata”.




Zone Franche Montane: Ferla, Cassaro, Palazzolo e Buscemi al sit-in di Irosa

Ferla, Cassaro, Palazzolo e Buscemi tra le 127 cittadine siciliane rappresentate questa mattina ad Irosa in occasione del sit-in organizzato per la fiscalità di sviluppo, che rimane bloccata in commissione Finanza e Tesoro al Senato. Una battaglia per l’istituzione delle Zone Franche Montane di Sicilia. Tra i primi cittadini presenti, il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa.
133 sedie vuote con altrettante fasce tricolori sono state disposte allo svincolo di Irosa per un disegno di legge che per i sindaci siciliani – questa la posizione espressa con forza – “s’ha da fare”.




Siracusa. Rapina in Toscana e truffa, tre anni a Fiaschè: ferito in una sparatoria fra "caminanti"

Arrestato Giuseppe Corrado Fiaschè, 54 anni, pluripregiudicato della comunità dei “caminanti”. L’intervento è stato affidato ai carabinieri, su ordine dell’Autorità Giudiziaria. L’uomo, che è stato successivamente tradotto al carcere di Brucoli, deve scontare la pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione in carcere poiché responsabile di una rapina commessa in Toscana ed una truffa commessa a Messina.
Il soggetto sostanzialmente è ritenuto dagli inquirenti un vero e proprio professionista della così detta “truffa dello specchietto”. L’uomo in particolare- secondo quanto appurato- quando non riusciva ad ottenere subito l’indebito risarcimento, faceva valere le sue ragioni mostrando un coltello a serramanico, come è avvenuto nel corso della rapina perpetrata in Toscana e che gli è valsa la condanna oggi in espiazione. Si tratta dell’uomo rimasto gravemente ferito lo scorso settembre durante una sparatoria fra caminanti  in via Rossella,  a seguito della quale i Carabinieri del NORM della locale Compagnia fermarono e sottoposero successivamente a misure cautelari 6 persone, fra le quali lui stesso, che ancora attualmente si trovava agli arresti domiciliari. La cattura è stata infatti per un certo periodo procrastinata poiché l’arrestato era ricoverato in ospedale per  patologie invalidanti. Non appena dimesso, è stato catturato e condotto in carcere.




Siracusa. Hashish e marijuana, due giovani sorpresi dalla polizia

Due giovani, in circostanze diverse, sorpresi con addosso della droga, in un caso hashish e marijuana, nell’altro soltanto hashish. Gli agenti delle Volanti hanno rinvenuto modiche quantità di stupefacente ieri, nel corso di quotidiani controlli finalizzati al contrasto della vendita e del consumo di droga nelle piazze dello spaccio siracusano. Segnalato all’autorità amministrativa un giovane di 22 anni, sorpreso in piazza Santa Lucia con hashish e marijuana, dunque e un 26enne sorpreso, invece, in via Santi Amato.




Siracusa. Dimentica la pentola sul fuoco, principio d'incendio in viale Tunisi

Momenti di paura in un’abitazione della zona di viale Tunisi. Un incidente domestico che avrebbe potuto avere conseguenze più serie e si è per fortuna risolto con uno spauracchio per una donna che, dopo avere messo la pentola sul fuoco, ha dimenticato il fornello acceso. Divampato un piccolo incendio, che ha coinvolto la cappa posta sopra il piano cottura, sono stati allertati i vigili del fuoco, che hanno raggiunto l’abitazione e in pochi istanti domato il principio d’incendio. Sul posto, per sicurezza, anche un’ambulanza del 118. Non è stato, tuttavia, necessario, l’intervento dei sanitari. La situazione è tornata subito dopo alla normalità.




Siracusa. Come sta il Bosco delle Troiane? Oggi il secondo step con nuove piantumazioni

Dopo qualche mese di sospensione, sono tornati al lavoro i volontari che si occupano della messa a dimore di alberi nel futuro Bosco delle Troiane di viale Scala Greca. Le essenze, autocnone, cresceranno e, in prospettiva, rappresenteranno, nelle intenzioni espresse, un polmone verde nella parte alta della città. Una perdita di piante, considerata fisiologica, si è registrata.  Per il resto, sembra che le cose stiano procedendo bene. Un risultato che non sarà immediato ma che- questo l’obiettivo delle associazioni- sarà duraturo. Il Bosco delle Troiane non sarà un parco o un giardino pubblico, ma un luogo naturale. Il progetto è del Comitato Aria Nuova, prima iniziativa di forestazione del territorio locale. L’amministrazione comunale ha annunciato, intanto, che si farà carico dell’impianto di irrigazione per i  mesi estivi. L’anno scorso, invece, ha spiegato Emma Schembari, consulente per l’Ambiente, “abbiamo agito in maniera artigianale”.

 




Siracusa. Non solo riapertura della Grotta dei Cordari: "Entro il 2021 percorso più ampio e suggestivo"

Commento entusiastico per la prevista riapertura, a breve, della Grotta dei Cordari all’interno della Latomia del Paradiso, nelll’area della Neapolis, vicino all’Orecchio di Dionisio. E’ quello dell’assessore regionale ai Beni Culturali, Alberto Samonà. L’esponente della giunta retta dal presidente della Regione, Nello Musumeci spiega che “sono in corso in queste settimane, i lavori di manutenzione e ripulitura dei luoghi dalle erbacce, che il direttore del “Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai”, Carlo Staffile, ha avviato in questo periodo di chiusura dovuto al Covid, per operare in sicurezza e predisporre i nuovi percorsi da offrire ai visitatori una volta che si procederà alla riapertura al pubblico. Il 2021 -garantisce Samonà  – regalerà a tutti i visitatori che avranno come meta Siracusa uno spettacolo in più di colori, profumi, archeologia, natura e paesaggio, tenuto nascosto da decenni: la riapertura della Grotta dei Cordari, infatti, per il valore simbolico e per il contesto suggestivo in cui si trova, assume un significato particolare, perché è concreta espressione e testimonianza dell’impulso dato agli uffici, di impegnarsi con la massima solerzia e senza ulteriori indugi, nella cura del nostro prezioso patrimonio culturale. È un segnale forte – evidenzia ancora l’Assessore Samonà – che conferma come il Governo regionale stia andando nella direzione giusta, operando nell’interesse della comunità, che si riappropria di una ricchezza dell’umanità che è storia, ambiente, tradizione e che testimonia l’operosità del popolo siciliano sin dall’antichità”.

“La Grotta dei Cordari – dice il direttore del Parco, Carlo Staffile – con il ripristino dei percorsi di visita che sono curati dalla Aditus che gestisce i servizi aggiuntivi del Parco, e con la messa in sicurezza delle alte pareti rocciose profonde tra i 20 e i 45 metri, è il luogo simbolico più suggestivo di un itinerario sul quale stiamo intervenendo con lavori di bonifica e nel quale sarà possibile addentrarsi, percorrendo un ricco agrumeto, alla scoperta delle incantevoli grotte artificiali scavate nella parete rocciosa. Un’attività – aggiunge Staffile – che sta molto impegnando il Parco e che costituisce un innegabile valore aggiunto per l’offerta turistico-culturale del territorio. I lavori per la riapertura stanno affrontando tutte le criticità che il luogo comporta, incluse le indagini sulla stabilità strutturale della grotta, in modo da definire in maniera circostanziata gli eventuali dissesti e le possibili soluzioni per garantire le visite in totale sicurezza”.

Insieme alla Grotta dei Cordari tornerà ad essere aperta al pubblico anche l’adiacente Grotta del Salnitro così chiamata perché vi veniva lavorato il salnitro, un deposito costituito da sali minerali che si trova sulle pareti umide della grotta; la monumentale imboccatura è coperta da un gigantesco masso della volta crollato sul quale sono visibili in forma quasi di gradinata i piani di stacco dei blocchi calcarei, segno tangibile dell’estrazione della pietra da questa cava.
Entro il 2021 verrà, inoltre, ampliato il percorso di visita dell’area archeologica che attraverserà la Latomia di Santa Venera, posta più a oriente di tutto il Parco. Nota per il suo giardino subtropicale coltivato fin dall’epoca settecentesca presenta, in alcune delle sue pareti, gli incavi rettangolari, in cui in antico erano posizionati dei quadretti in pietra di natura votiva, a testimonianza che in questa latomia si praticava il culto degli Eroi.

Percorrendo una ampia scalinata immersa nel verde si potrà, infine, sostare all’ombra di un esemplare plurisecolare di ficus macrophylla, detto anche fico delle pagode per raggiungere la “Tomba di Archimede”, denominazione inesatta attribuita a questo luogo ma ormai storicizzata: si tratta in realtà di una tomba di epoca romana, e non del sepolcro del grande scienziato siracusano che, come raccontano le fonti, venne ucciso nel 212 a.C. durante la presa di Siracusa da parte dei Romani.

La Grotta dei Cordari, conosciuta in età greca come cava di pietra e prigione, secondo quanto tramandano gli storici,  fu trasformata successivamente in giardino, un “paradiso” di alberi di limoni e aranci tipici del paesaggio siciliano.

Per tre secoli e fino agli anni ’80 è stata luogo in cui i cordari siracusani hanno prodotto le corde con il sistema tradizionale delal ruota a mano, favoriti in questo dalla naturale umidità e dall’ampiezza del luogo che permetteva loro di stendere le fibre vegetali e trasformarle in fili. La chiusura, con l’abbandono da parte dell’ultimo cordaro, risale al 1983.

 




Noto. Una famiglia per Shon (adesso Garpez): adottato il cane tripode

Shon può essere adottato. Il cane tripode di Noto entra ufficialmente nella famiglia di Alessia Aleppo, che se ne occuperà. Il Comune ha analizzato la richiesta e la prossima settimana l’ufficio Randagismo perfezionerà la pratica. Nella sua nuova vita si chiamerà Garpez. “Con una mia direttiva del 3 febbraio – spiega il sindaco, Corrado Bonfanti – ho incaricato il Comandante della Polizia Municipale di effettuare una circostanziata indagine per definire, a norma di legge, la questione. Dalle risultanze istruttorie, ben condotte e circostanziate, si evince che nulla ostacola il perfezionamento della richiesta di adozione formata dalla affidataria. Per questo motivo già dalla prossima settimana sarà perfezionata la pratica e Garpez sarà ufficialmente dato in adozione alla signora Alessia Aleppo, attuale affidataria dopo la sua cattura”. Non manca qualche polemica. Alcuni volontari che si sono occupati di lui fino ad oggi, infatti, ritengono che portarlo via dalla sua “casa” non è esattamente la migliore soluzione per il cane.




Recovery Plan, Ficara (M5S): "Piano regionale ambiguo, vaghezza sul porto hub"

“La linea confusa volutamente tenuta della Regione sugli interventi da finanziare con il Recovery Plan inizia a mostrare tutta la sua pericolosità. Il piano regionale varato dalla giunta Musumeci ha ambiguamente parlato di porto hub del Mediterraneo, senza espressamente indicare Augusta che eppure è riconosciuto dall’Europa come porto Core inserito nella rete europea Ten-T. Nonostante le rassicurazioni a parole dell’assessore regionale Marco Falcone, si rafforza con il passare dei giorni il sospetto che si voglia dirottare altrove quelle risorse che senza ombra di dubbio spettano all’hub megarese, se davvero con quei fondi si punta al bene della Sicilia e non ad altro…”. Così il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s).
Nei giorni scorsi, la parlamentare di Forza Italia, Giusi Bartolozzi, ha chiesto l’inserimento nel Piano Nazionale di Resilienza del progetto per la realizzazione del porto hub di Gela. “L’onorevole Bartolozzi ha esplicitamente fatto riferimento alla proposta di porto hub di Gela inserita nel piano regionale, chiedendone l’inserimento nel PNRR, nonostante il piano approvato dalla giunta Musumeci parlasse genericamente di un ‘hub del Mediterraneo’. A suo dire, l’inserimento nel Pnrr dell’intervento sarebbe strategico per la Sicilia. Nessun accenno al ben più importante e attivo porto di Augusta, a conferma della miope visione regionale. A scanso di equivoci – puntualizza Paolo Ficara (M5s) – nessuno pensi di poter giocare con il Recovery Plan e mettere in secondo piano il porto hub di Augusta. Si lavori piuttosto ad ampliare i confini dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale, comprendendo anche Gela, con una visione di sviluppo appunto di ‘Sistema’. Se la Regione non ha alcun interesse verso Siracusa e la sua provincia, sappia che qui a Roma non lesineremo azioni e risorse perchè venga riconosciuto al territorio aretuseo il peso che merita anche alla luce del volume di export ed ai punti di Pil che garantisce per l’intera Sicilia”, le parole di Ficara.