Siracusa. Detenzione illegali di armi e lesioni personali: tre anni ad un 44enne

In carcere per scontare la sua pena residua di 2 anni, 11 mesi e 9 giorni. Un uomo di 44 anni è stato raggiunto dall’ordinanza, che ieri gli è stata notificata dalla Squadra Mobile. E’ ritenuto responsabile di detenzione illegale di armi e di lesioni personali aggravate. Reati perpetrati a Siracusa nel 2016.




Covid, il bollettino: nel siracusano contagi ancora su e aumentano classi in quarantena

Sono 105 i nuovi positivi al covid in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. Torna a tre cifre il dato quotidiano del contagio, dopo giorni altalenanti. Il primo riflesso di questo colpo di coda del covid è rappresentato dal numero di classi scolastiche in quarantena: sono 13 in tutta la provincia, il maggior numero nel capoluogo. A proposito di Siracusa (città) gli attuali positivi sono oggi 240 (-7), scendono anche i ricoveri (18) mentre si svuota la terapia intensiva (0) dell’Umberto I. La provincia di Siracusa resta, secondo il report della Fondazione Gimbe, quella con la percentuale di incidenza del contagio più alta in Italia: 146 casi ogni 100mila abitanti, analizzando i dati della passata settimana.
In Sicilia sono 647 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 su 21.480 tamponi processati. Incidenza al 3%. Gli attuali positivi sono 18.416 (-817). I guariti sono 1.449, 15 i decessi. Negli ospedali sono adesso 656 i ricoverati (-30), 82 in terapia intensiva (+10).
La situazione del contagio oggi nelle altre province: Catania 310 nuovi casi, Messina 75, Trapani 60, Ragusa 28, Caltanissetta 28, Agrigento 23, Palermo 12, Enna 6.




Musumeci a Siracusa: “Minoranza di testardi ritiene vaccino dannoso e Sicilia è ancora gialla”

Inaugurazione dell’anno scolastico con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Questa mattina, cerimonia all’istituto Einaudi.
Un’occasione per parlare di sicurezza e Covid-19, anche alla luce dei nuovi casi di quarantena in svariate classi in provincia di Siracusa come nel resto della regione.
Musumeci ha auspicato che si possa presto uscire dalla Zona Gialla, che caratterizza ancora la Regione ed ha anche fatto riferimento a quella parte di cittadini che strenuamente si oppongono alla vaccinazione.
Per le questioni meramente locali, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia immagina un anno scolastico più tranquillo rispetto al precedente ma parla anche di edilizia scolastica.




E se il prossimo sindaco di Siracusa fosse una donna? La Brigata Rosa “presenta” la lista

Iniziate sottotraccia le grandi manovre in vista delle amministrative 2023 a Siracusa. E la scelta dei nomi dei candidati che si contenderanno la poltrona di primo cittadino diventa una questione di “genere”. Tra veri, papabili e presunti sono tutti nomi maschili quelli che, sin qui, sono finiti al centro del dibattito pubblico. E le donne? Provocatoriamente, ma non troppo, ecco che arriva una lista tutta al femminile. “Per correggere questa singolare forma di strabismo, noi donne della Brigata Rosa ci permettiamo di offrire un elenco, certamente incompleto, di figure femminili che potrebbero legittimamente aspirare alla candidatura e ricoprire il ruolo della massima funzione cittadina”. Trentotto nomi di donne note e già impegnate in politica, dirigenti scolastiche, esponenti del mondo della cultura, dell’associazionismo e del terzo settore e new entries. Nell’elenco decisamente trasversale e bipartisan proposto dalla Brigata Rosa ci sono Marika Cirone Di Marco e Stefania Prestigiacomo, Sofia Amoddio e Alessandra Furnari, Giusy Genovesi, Silvia Russoniello e Moena Scala, Valeria Troia, Carmen Castelluccio, Rita Gentile, Donatella Lo Giudice e Cetty Vinci: tutte con esperienze più o meno vaste in politica attiva. E poi Marilena Del Vecchio, Antonella Franco, Antonella Fucile e ancora personalità della cultura e dell’associazionismo come Luana Aliano, Giusy Aprile, Simonetta Arnone, Beatrice Basile, Simona Cascio, Maria Grazia Ficara, Patrizia Maiorca, Emma Schembari, Maria Concetta Storaci, Daniela La Runa, Susi Griso e tante altre ancora.
“Sono donne che appartengono a vari schieramenti politici, che abbiamo visto impegnate in vari campi, da cui ci sentiamo talvolta lontane per il modo di pensare, donne che comunque possono con onore avere titolo a rappresentare la comunità”, spiegano dalla Brigata Rosa. “Con questa iniziativa, forse agli occhi di qualcuno provocatoria, intendiamo rendere loro omaggio, lanciando a siracusani e siracusane l’invito a riflettere sull’effetto negativo della persistenza di stereotipi in democrazia”.




Emergenza rifiuti,la Regione boccia l’idea dei sindaci siracusani: “No altre discariche”

L’emergenza rifiuti resta al centro dell’agenda della Regione Siciliana ma le posizioni dei sindaci della provincia e del presidente Musumeci non sembrano esattamente convergere.
Questo lasciano trapelare le dichiarazioni del governatore, che boccia l’idea di ricorrere alla soluzione discariche, prospettata dalla Srr.
I primi cittadini del territorio, intanto, torneranno a riunirsi in assemblea, per definire meglio alcuni degli aspetti inseriti nel documento redatto durante il precedente incontro.




Banda di truffatori seriali attiva tra Siracusa e Torino, presi di mira istituti religiosi

Una banda di truffatori seriali attiva tra Siracusa e Torino è stata bloccata al termine di una indagine coordinata dalla Procura di Siracusa. I Carabinieri hanno sottoposto all’obbligo di dimora 7 persone (4 residenti nel siracusano e 3 nel torinese) ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe in danno di istituti religiosi e case di riposo. Sono in corso le ricerche di un ulteriore soggetto destinatario della stessa misura.
Ricostruite almeno 148 truffe commesse dal 5 settembre 2014 al 5 febbraio 2019 da un gruppo articolato, sono ben 77 gli indagati. Il modus operandi era sempre lo stesso: gli istituti religiosi, molti dei quali ricomprendenti scuole paritarie o case di cura/assistenza convenzionate, venivano contattati da sedicenti impiegati regionali, provinciali o comunali, direttori e impiegati di banca o di uffici postali che preannunciavano l’avvenuto stanziamento, in favore degli stessi istituti, di somme variabili di denaro a titolo di contributo per le attività scolastiche e/o sportive svolte, oppure rimborsi di vario genere o donazioni di benefattori contributi pensionistici. Carpita la fiducia dell’interlocutore, gli indagati spiegavano che l’Ente erogatore aveva erroneamente stanziato una somma maggiore rispetto a quella spettante, motivo per cui veniva chiesta l’immediata restituzione delle somme eccedenti (in genere da 1.000 a 3.000 euro), precisando che si trattava dell’unica modalità possibile per ricevere il contributo nel suo esatto e completo corrispettivo. Gli indagati riuscivano ad ottenere le somme grazie alla raccolta di elementi informativi veritieri sulla comunità religiosa contattata (nominativi, banca ove i religiosi erano titolari di conto corrente, causale della sovvenzione spettante ecc.) generando piena fiducia negli interlocutori che si adoperavano nella restituzione delle somme “ricevute in eccesso”.
Le somme venivano corrisposte ai truffatori tramite vaglia postali veloci o mediante ricariche postepay, intestati a complici. Dopo la “restituzione” del denaro, le vittime si recavano nei rispettivi istituti di credito per la riscossione delle sovvenzioni e solo lì si rendevano conto della truffa.
Con questo metodo, i malfattori sono riusciti a truffare decine e decine di vittime accumulando un illecito profitto stimato in 254.000 euro.
Oltre agli 8 indagati, destinatari dell’obbligo di dimora, sono stati denunciati in stato di libertà 69 soggetti, che dietro compenso (generalmente variabile dai 200 ai 400 €), procuravano carte ricaricabili, schede telefoniche per contattare le vittime e notizie utili per guadagnarne la fiducia.
L’indagine ha preso le mosse dalla constatazione del significativo aumento, a partire dai primi mesi del 2017, delle truffe in danno di istituti religiosi su tutto il territorio nazionale e ha portato al riconoscimento di una associazione per delinquere operante nel territorio siracusano, finalizzata alla commissione di truffe in tutt’Italia.
La Procura di Siracusa e i Carabinieri del Comando Provinciale sono riusciti a collegare gli episodi delittuosi a soggetti residenti nella provincia aretusea, organizzati secondo ruoli ben precisi. Nel corso dell’attività è stato disposto anche il sequestro di 21 conti correnti riconducibili agli indagati. Durante le perquisizioni sono state sequestrate 10 carte di credito/debito in uso agli indagati, ulteriori 8 carte “vergini” per la clonazione provviste di microchip e 16.000 euro in contanti.
Tre dei soggetti coinvolti nell’operazione sono risultati percettori di reddito di cittadinanza, per i quali è stata proposta la revoca del beneficio.




Truffe in tutta Italia, base logistica a Siracusa: “si fingevano impiegati Inps o di banca”

Banda di truffatori seriali bloccata dai Carabinieri di Siracusa. Obbligo di dimora per 7 persone (4 residenti nel siracusano e 3 nel torinese), ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe in danno di istituti religiosi e case di riposo. Sono 77 in tutto gli indagati.
Il commento del capitano Giacomo Mazzeo, comandante della Compagnia Carabinieri di Siracusa.

Le immagini dell’operazione:




Vaccini in chiesa, si replica: da venerdì a domenica nei locali di San Metodio, a Siracusa

Dopo Mazzarona, l’unità mobile dell’Asp di Siracusa fa tappa questo fine settimana a Bosco Minniti per una nuova tappa della campagna di vaccinazione di prossimità. Da venerdì 24 a domenica 26 settembre, dalle 16 alle 19, sarà possibile ricevere senza prenotazione una dose di Pfizer o Moderna nei locali della parrocchia San Metodio, nella zona di via Italia 103.
Lo scorso fine settimana, nella chiesa di San Corrado Confalonieri, sono state somministrate 192 dosi di vaccino ed in gran parte si è trattato di prime inoculazioni.
Le iniziative nel quartiere Grottasanta sono organizzate in sinergia con l’assessore comunale ai Servizi sociali Maura Fontana, l’assessore comunale alla Protezione civile, Sergio Imbrò, e il delegato del Quartiere Grottasanta, Alessandro Maiolino.

In foto, un momento delle vaccinazioni a San Corrado




Siracusa. Furti e bombe carta, Cna chiama il prefetto: “città sotto attacco della criminalità”

“Una città sotto attacco della criminalità e una sensazione di impotenza inaccettabile, specie per le micro e piccole aziende, già messe a dura prova dalla crisi economica: è evidente che non si può continuare in questo modo”. Così Gianpaolo Miceli e Santi Lo Tauro, rispettivamente segretario provinciale e presidente comunale di CNA Siracusa.
“Ogni giorno apprendiamo di azioni criminali a danno dei nostri imprenditori che, nella stragrande maggioranza dei casi, si rimboccano le maniche e ripartono con coraggio e determinazione, sobbarcandosi anche i costi di riparazione dei danni subiti – spiegano Miceli e Lo Tauro – ma l’idea di una città completamente abbandonata a sé stessa e in balia delle bande criminali non può essere accettata in alcun modo, per questo chiediamo un netto cambio di passo a tutela della legalità e di chi ha scelto di investire nel nostro territorio”.
“Chiederemo al Prefetto un incontro, per fare insieme il punto della situazione e studiare iniziative condivise a sostegno del comparto produttivo siracusano – concludono Miceli e Lo Tauro – ribadendo, qualora fosse necessario, la posizione di CNA Siracusa, da sempre in prima linea nella lotta alla criminalità”.




Sbarco di migranti a Marianelli: in 50 a bordo di una barca a vela arenata in spiaggia

Ancora uno sbarco di migranti sulle coste siracusane. A Marianelli, in territorio di Noto, a bordo di una barca a vela che si è arenata a pochi metri dalla costa sono arrivati 50 stranieri, tra loro anche una donna. Sono di nazionalità iraniana ed irachena. Sul posto sono stati subito sottoposti a tamponi e nelle prossime ore saranno trasferiti a bordo della nave quarantena in rada al porto di Augusta.
Le indagini sono affidate congiuntamente a Polizia e Carabinieri. Le forze dell’ordine sono impegnate nelle procedure di identificazione oltre che sanitarie. Dall’ascolto delle varie testimonianze cercheranno anche di verificare la presenza nel gruppo degli eventuali scafisti.
Ieri a Portopalo lo sbarco di 21 migranti, tutti uomini.

foto archivio