Ladro seriale arrestato in Ortigia: derubava i turisti mentre andavano al mare

Un ladro seriale è stato arrestato dai Carabinieri a Siracusa. Si tratta di un 46enne avolese che, per meglio compiere le sue gesta, aveva persino affittato un appartamento in Ortigia, il centro storico di Siracusa. I turisti le sue vittime preferite, con zainetti “svuotati” mentre gli ignari ospiti della città prendevano un bagno in spiaggia.
I Carabinieri della Stazione di Siracusa-Ortigia lo hanno arrestato in flagranza di reato. Secondo quanto ricostruito, per 5 giorni consecutivi avrebbe condotto le sue “malefatte” attendendo che gli ignari turisti entrassero in acqua per poi derubarli di quanto veniva lasciato incustodito.
Ricevute le prime denunce, i Carabinieri hanno attivato servizi di appostamento e con l’ausilio anche delle telecamere di sorveglianza cittadina, sono riusciti ad indentificarlo ed a coglierlo sul fatto mentre si apprestava a compiere l’ennesimo furto su uno zaino.
Una volta bloccato, hanno effettuato anche una perquisizione nell’appartamento che aveva affittato. E’ stata rinvenuta così la refurtiva sottratta nei giorni precedenti e che il reo ancora non aveva smerciato: telefonini e portafogli.
E’ stato sottoposto ai domiciliari, mentre il maltolto è stato restituito alle vittime, perlopiù turisti.




Rissa ad Avola per un incidente stradale: 6 denunciati, tra loro due minorenni

Sei persone, tra cui due minorenni, sono state denunciate per rissa ad Avola. L’accesa e violenta lite era avvenuta fra due famiglie nel pomeriggio del 31 agosto ed era scaturita, presumibilmente, a seguito del mancato accordo sulle responsabilità di un sinistro stradale avvenuto in quella giornata.
Uno dei partecipanti alla rissa, dato l’intervento di due ausiliari del traffico, avrebbe anche oltraggiato e minacciato gli agenti, costringendoli a richiedere l’intervento della Polizia. Ristabilita la calma, sono partite le celeri indagini. Le concitate fasi della rissa, erano state riprese anche da un passante ed il relativo video era stato inviato in varie chat, divenendo virale.




Augusta. Docce e lavandini scaricavano sulla scogliera, sequestro della Guardia Costiera

La Capitaneria di Porto di Augusta ha posto sotto sequestro una condotta non autorizzata ed i servizi sanitari che vi erano collegati. Era stata realizzata all’interno di una struttura balneare della cittadina megarese. Docce e lavandini scaricavano direttamente sulla scogliera, “provocando la formazione di una vasta pozza”, spiegano i militari intervenuti. I responsabili sono stati denunciati per violazioni alla normativa demaniale e di tutela dei beni paesaggistici.
La colorazione verde della pozza – precisa la Guardia Costiera – “dipende dalla sostanza tracciante, biodegradabile, utilizzata nel corso degli accertamenti di polizia giudiziaria, grazie alla quale si è potuto risalire alla fonte dello scarico”.




Siracusa. Canale Mortellaro colmo di detriti, interrogazione all’Ars per la pulizia

Interrogazione all’Ars- primo firmatario Stefano Zito- per avere chiarimenti sulla vicenda che riguarda la zona sottostante il ponte sul Canale Mortellaro, sulla provinciale 104 Carrozziere-Milocca-Ognina-Fontane Bianche, contrade marine.

Come è emerso nei giorni scorsi (ma in realtà già da ben prima), il canale si presenta colmo di detriti, vegetazione spontanea e rifiuti abbandonati che rischiano di impedire il corretto defluire delle acque e causare ingenti danni alla zona, così come è accaduto per le stesse condizioni in altre zone della città con la stagione delle piogge alle porte.
“La questione – spiega Zito – era stata già segnalata il 21 gennaio 2021 dai comitati delle contrade marine, riunite nel Raggruppamento Siracusa Sud, all’attenzione del Presidente della Regione e agli enti competenti con la richiesta della pulizia e messa in sicurezza dell’alveo e della foce anche della verifica e consolidazione degli argini, con la creazione delle necessarie opere di difesa spondale per salvaguardare la foce del canale Mortellaro e la spiaggia dell’Arenella e per fare in modo che non fossero autorizzate infrastrutture balneari che potessero ostacolare il regolare deflusso della foce verso il mare. Nonostante fosse intervenuto il Libero Consorzio, provvedendo immediatamente a pulire l’alveo, tuttavia, nel mese di marzo scorso, sarebbe seguita una ulteriore segnalazione contro ignoti per abbandono di rifiuti nello stesso sito”.
Considerato che la mancata pulizia dell’alveo potrebbe comportare il rischio di una esondazione, come già avvenuto per gli stessi motivi nella zona di Ognina, che, nell’ottobre del 2019, rimase isolata per tre giorni a seguito di un eccezionale evento meteorologico, Stefano Zito ha sollecitato il governo regionale per sapere quali iniziative urgenti di competenza intendano porre in essere per intervenire sulla questione della pulizia e della sicurezza dall’area.
“Anche perché il Genio Civile di Siracusa, in occasione di quei danni causati dalle ingenti piogge nell’ottobre 2019, elaborò una proposta congiunta di interventi di somma urgenza, che, tra gli altri, interessavano anche il ripristino del regolare deflusso delle acque del vallone Mortellaro. Nonostante il progetto esecutivo, datato 7 novembre 2019, tuttavia, sembrerebbe che, ad oggi non siano disponibili le risorse necessarie, stimate per 275.000 euro circa”, continua il deputato siracusano.
Con l’arrivo delle piogge autunnali risulta ancora più elevato il rischio dovuto al dissesto idrogeologico e del possibile verificarsi di brutti incidenti rendendo necessario un intervento immediato di tutti gli attori interessati.
“Per tali ragioni ho depositato una interrogazione parlamentare per sapere se la Regione è a conoscenza della situazione e con quali modalità vorrà intervenire, per capire anche per quale motivo dal 2019 ad oggi non siano ancora disponibili le somme previste dalla proposta congiunta di interventi di somma urgenza elaborata dal Genio Civile di Siracusa in occasione dell’esondazione del canale Mortellaro e per sollecitare l’intervento al fine di sbloccare le somme necessarie per il ripristino del regolare deflusso delle acque”, conclude Stefano Zito.




“Potatura selvaggia ad Augusta”: esposto in Procura di Natura Sicula

Potatura selvaggia di centinaia di alberi ad Augusta. La denuncia parte dall’associazione Natura Sicula e approda in Procura. Esposto presentato dal presidente, Fabio Morreale, che racconta come alla villa comunale come in piazza Matteotti, alberi pluridecennali di Ficus, Eucalyptus e Pittosporum siano stati oggetto di interventi di potatura particolarmente aggressiva.
Entrando nel dettaglio, “agli alberi sono state tagliate le branche, anche le più grosse, con annullamento, in moltissimi casi, della chioma, contro ogni buona regola agronomica; Le potature-prosegue Natura Sicula- sono state eseguite nel periodo agronomicamente peggiore, ad agosto, ovvero in piena estate, quando le piante sono al massimo dell’attività di fotosintesi, e con temperature elevatissime”.
Secondo Morreale, in base a quanto prevedono le normative, la potatura in piena estate non era dovuta. “Lo dicono le direttive, anche per non danneggiare le popolazioni di uccelli distruggendo nidi e uova, principio contenuto anche nella Legge sulla Protezione della Fauna Selvatica”.
Morreale spiega che “la sbrancatura a pochi centimetri dal fusto dovrebbe essere praticata solo in via straordinaria, in casi di particolari interventi di riforma, quindi mai su alberi sani. Tralasciando i danni paesaggistici ed estetici arrecati, una sbrancatura che fa scomparire la chioma è una pratica agronomica dannosa che apporta danni strutturali invisibili ma fatali. Gli alberi sbrancati, infatti, diventano più fragili, e vengono esposti a un maggiore rischio di malattie e di morte. L’aspettativa di vita diventa molto inferiore rispetto a un albero potato correttamente. I grossi e numerosi tagli della sbrancatura consentono un facile accesso ai funghi, causando la carie e il degradamento del legno, provocando cavità e rendendo meno robusta la struttura. Quindi rischio di rotture, con conseguenti cadute e danni a persone e cose sottostanti l’albero.
L’asportazione di una così grande quantità di foglie produce una grande quantità di radici morenti che minano l’ancoraggio dell’albero e causano una perdita di apporto di sali ed acqua.
La soluzione alla capitozzatura non è non potare, ma farlo con criterio. Tanti tagli piccoli sono meglio di un taglio grosso”.
Alla Procura, l’associazione ambientalista chiede di disporre di opportuni accertamenti .




Augusta, Avola, Noto e le altre: 8 cittadine siracusane sono zona arancione

Otto comuni della provincia di Siracusa si ritroveranno da sabato 4 settembre in zona arancione. Si tratta di Augusta, Avola, Pachino, Noto, Portopalo di Capo Passero, Rosolini, Ferla, Francofonte. Lo stabilisce una ordinanza firmata in serata dal presidente della Regione, Musumeci.
Le misure maggiormente restrittive avranno vigore fino al 14 settembre. L’elevata incidenza settimanale dei contagi covid ed il basso numero delle vaccinazioni hanno portato all’emissione del provvedimento.
Prorogata fino a giovedì 9 settembre la “zona arancione” a Barrafranca, nell’Ennese, e a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. In questi due Comuni continuerà però essere consentita l’attività di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, pur mantenendo il limite massimo di quattro persone al tavolo (limite che non vale per i conviventi) e l’obbligo di green pass per i locali al chiuso.
La provincia di Siracusa diventa così quella con più comuni in zona arancione in Sicilia.




Covid a Siracusa: verso quota 500 positivi, 20 ricoverati, 2 in terapia intensiva

Aumenta ancora di dieci unità il numero degli attuali positivi a Siracusa: sono adesso 493. I numeri del capoluogo sono ormai da giorno sotto osservazione. La pressione del covid è tornata su livelli che non si registravano da gennaio scorso, quando venne toccato il picco di 558 positivi. Con questo andazzo, il superamento di quota 500 arriverà già prima della chiusura della settimana. E questo quando mancano poco più di 10 giorni all’apertura delle scuole. I dati diffusi ieri hanno permesso di rilevare che proprio la fascia in età scolastica è attualmente una di quelle più colpite dal covid a Siracusa.
Nel computo vanno anche inserite le 669 persone attualmente in isolamento perchè contatto di positivi o in attesa dell’esito del tampone molecolare.
Nelle ultime 24 ore un nuovo ricovero in terapia intensiva, all’Umberto I di Siracusa. Sono adesso due i pazienti in TI per un totale di 20 ricoverati.
Intanto, lieve incremento registrato nella campagna vaccinale quanto a prime dosi inoculate. Sul dato influisce l’obbligatorietà del green pass e la necessità per i docenti di presentare la certificazione verde a scuola, prima di rientrare a lavoro.




Il bollettino del 2 settembre: 152 nuovi positivi in provincia di Siracusa, 1.182 in Sicilia

Non accenna a frenare il contagio in provincia di Siracusa. Sono 152 i nuovi positivi rilevati nelle ultime 24 ore. Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre nuovo picco della pandemia nel siracusano, con numeri che tornano a viaggiare su cifre che non si registravano da gennaio scorso, in piena seconda ondata.
Quanto alle altre province, questi i numeri di oggi: Palermo 247 nuovi casi, Catania 221, Messina 25, Ragusa 190, Trapani 106, Caltanissetta 91, Agrigento 104, Enna 46.
In Sicilia sono 1.182 i nuovi casi di covid registrati nelle ultime 24 ore, su 22.969 tamponi processati. Incidenza al 5,2%. Gli attuali positivi sono 28.125 (-175). I guariti sono 1.334, 23 i decessi (ma 19 sono avvenuti nei giorni scorsi e riportati solo oggi nelle statistiche).
I ricoverati sono 967 (+17, 118 in terapia intensvia (+4).




Medico aggredito al Pronto Soccorso: “pazienti perdono pazienza con troppa facilità”

“Nei giorni scorsi un medico del Pronto Soccorso di Siracusa è stato vittima di un’aggressione, a lui e ad altri colleghi che affrontano ogni giorno situazioni analoghe, l’Ordine esprime piena solidarietà e sostegno. Un ringraziamento per il supporto offerto alle forze dell’Ordine ed agli operatori di sicurezza privata, che sono chiamati a difenderci quando basterebbe evitare certi spiacevoli episodi usando il buonsenso”. Così il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, Anselmo Madeddu, interviene dopo l’ultimo episodio di una striscia purtroppo sempre più lunga e che vede come sfortunati protagonisti professionisti impegnati soprattutto nel delicato reparto di emergenza urgenza. Solidarietà dunque a tutti quei medici che, durante l’espletamento delle loro funzioni, subiscono minacce e aggressioni. “Specie se in servizio nei Pronto Soccorso, dove certi utenti perdono la pazienza con troppa facilità, non comprendendo le situazioni che possono generare un’attesa più prolungata, specie in
periodo di pandemia”, aggiunge.
“Noi medici siamo professionisti al servizio del cittadino che, pur vidimando un cartellino da dipendente pubblico, spesso prestiamo assistenza ben oltre gli orari di lavoro, che tra l’altro, sottolineiamo, non sono mai canonici e stravolti da continui imprevisti”, argomenta Madeddu. “Il nostro pensiero sui pazienti che prendiamo in carico o di cui ci prendiamo cura al momento – aggiunge il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa – non si arresta una volta giunti a casa, perché abbiamo responsabilità sulla loro vita. Quindi, noi medici mettiamo a disposizione della collettività le nostre competenze, le nostre energie e anche e soprattutto il nostro tempo, che è dunque preziosissimo. Di conseguenza, non nutriamo alcun interesse a perderne inutilmente, perché conosciamo il valore dei secondi e dei minuti che in alcuni casi, per noi, sono fondamentali per strappare alla morte le persone che si affidano ai nostri interventi”.
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Esenzione per ottenere green pass senza vaccino: richieste in aumento. “No pressioni”

Negazionisti, no-vax e scettici anche nel siracusano, come nel resto della Sicilia, tentano la strada dell’esenzione per bypassare l’obbligo green pass e la vaccinazione. I medici di medicina generale hanno ricevuto decine di richieste, anche pressanti. “Ma la situazione è tranquilla, senza minacce come successo invece a Palermo”, rassicura subito Riccardo Lo Monaco, segretario della Fimmg in provincia di Siracusa. “E’ chiaro che davanti a pressioni non consentite, non esiteremo a chiedere l’intervento delle forze di polizia. Il medico, è bene ricordarlo, è un pubblico ufficiale, nell’esercizio delle sue funzioni”.
Chi chiede l’esenzione? “Soprattutto insegnanti o personale della scuola, per via dell’obbligo di presentazione del green pass prima di rientrare a lavoro. E’ bene ricordare che, ai sensi di legge, l’esenzione può essere rilasciata senza diagnosi ma ha validità fino al 30 settembre. Io medico – spiega Lo Monaco – posso quindi rilasciare una esenzione temporanea alla vaccinazione, senza indicare motivi, ma non oltre il 30 settembre. Qualunque altra certificazione non viene considerata valida per ottenere l’esenzione, a meno che non si tratti di accertata allergia ai componenti del vaccino”.
Il dato interessante riguarda però l’aumento, negli ultimi giorni, delle prime dosi somministrate nel siracusano. “Chi non si era vaccinato, ora si sta avvicinando al tema. Magari malvolentieri e soprattutto per ragioni lavorative. Meno, ma c’è anche questa fattispecie, per necessità collegate agli spostamenti a lunga percorrenza per i quali è richiesto il green pass (treni, aerei, navi, ndr). Noi medici di medicina generale abbiamo ricevuto dall’Asp di Siracusa l’elenco dei nostri assistiti non vaccinati. Ci siamo attivati per contattarli ed invitarli responsabilmente a provvedere, in giornate dedicate e con attese minime grazie alla collaborazione con la direzione generale dell’Azienda Sanitaria”, dice ancora il rappresentate provinciale della Federazione dei Medici di Medicina Generale di Siracusa. Si resta in attesa del via libera
Anche l’Ordine dei Medici sta monitorando la situazione in provincia. “Aumenta la pressione per la richiesta di certificati di esenzione o di esami gratuiti prima di essere vaccinati”, conferma il presidente Anselmo Madeddu. L’Ordine dei medici ricorda che i motivi dell’esonero dal vaccino sono tassativamente elencati in una circolare del Ministero della Salute. L’esenzione dalla somministrazione è prevista solo “in presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, o per ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti del vaccino oppure, relativamente ad AstraZeneca e Johnson&Johnson, se il soggetto ha in precedenza manifestato sindrome trombotica o episodi di perdita capillare”. Il singolo professionista non può prescrivere esami gratuiti non coperti dal Servizio Sanitario pubblico.