Nuovi positivi, il bollettino: 140 casi in provincia di Siracusa, 1.155 in Sicilia

Si conferma una settimana di pressione sul fronte dell’aumento del contagio in provincia di Siracusa. Anche oggi a tre cifre il numero relativo ai nuovi casi covid rilevati nelle ultime 24 ore: sono 140 i nuovi positivi. Questa la situazione nelle altre province: Palermo 206 nuovi casi, Catania 237, Messina 253, Ragusa 5, Trapani 153, Caltanissetta 55, Agrigento 52, Enna 54.
In totale, in Sicilia, sono 1.155 i nuovi casi di covid nelle ultime 24 ore, su 20.959 tamponi processati. Incidenza al 5,3%. I guariti sono 1.271, 27 i decessi (di questi, 19 sono però avvenuti nei giorni scorsi come ha precisato la Regione Siciliana). Gli attuali positivi sono 28.300 (-143 casi). Ricoverate in ospedale ci sono 950 persone (+9), 114 in terapia intensiva (-3).
L’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, in visita agli hub vaccinali di Gela e Agrigetno è tornato ad attaccare i no vax. “Quando leggo sui giornali di sedicenti movimenti no vax che vogliono paralizzare l’Italia mi indigno, perché non si può mettere a rischio la nostra vita di relazione e la nostra economia in questo modo. Lo dico in un palazzetto, oggi allestito ad Hub, dedicato alla figura di Francesco Cossiga: nessuno pensi che la libertà individuale possa rappresentare la dittatura di minoranze. Lo Stato non lo può accettare”, le parole dell’assessore.




Capitale Italiana della Cultura, inizia la corsa di Siracusa: insediato il Comitato cittadino

Siracusa ci crede: il titolo di Capitale italiana della Cultura 2024 può essere suo. Il salone Borsellino di Palazzo Vermexio ha ospitato la cerimonia di insediamento del comitato cittadino che dovrà lavorare al dossier da presentare alla commissione ministeriale. La lunga mattinata di interventi ha tracciato la linea per un lavoro che dovrà confluire in 60 pagine di proposte e certezze per guadagnarsi il prestigioso titolo.
Ad oggi, sono poco più di 30 i componenti del Comitato cittadino. Esponenti del mondo della cultura e dell’industria, delle professioni, del commercio, dell’agricoltura, dell’artigianato, del giornalismo, dell’associazionismo culturale e della promozione del patrimonio artistico, storico e ambientale.
Su cosa punta Siracusa? Sui suoi riferimenti più noti: Archimede, gli spettacoli classici, Santa Lucia, Elio Vittorini, il titolo Unesco. E poi le novità relative alla linea di sviluppo che è stata disegnata dal sindaco Francesco Italia, che nel corso del suo intervento ha fissato quattro punti: sostenibilità, transizione energetica, inclusività e diritti civili. “La città è qui, pronta a questa sfida che deve partire da un racconto di Siracusa per convincere la Commissione ministeriale dell’esistenza di tutti i presupposti per farne la Capitale italiana della Cultura per il 2024”, ha detto Italia. “La grande partecipazione della società civile in tutte le sue articolazioni dimostra un profondo amore verso la città. Adesso questo slancio deve tradursi in un dossier fatto non solo di programmazione culturale ma anche di proposte di cambiamento della città a molte delle quali abbiamo già lavorato: nel dossier infatti entreranno anche quei progetti già finanziati per oltre 35 milioni con in Pnrr ai quali si aggiungono quelli di Agenda Urbana e Bando periferie, che daranno l’idea di sviluppo pensata per Siracusa”.
Il dossier dovrà essere presentato entro il 19 ottobre. “Il supporto al racconto narrativo deve partire dal nostro essere esempio di stratificazione storica che però guarda in prospettiva futura. Dobbiamo cioè sforzarci di mettere in risalto un’identità dinamica della città che ripensa a se stessa. Per diventare Capitale non basta una semplice, per quanto importante, programmazione culturale: occorrono idee di sviluppo della città ed investimenti”, ha spronato l’assessore alla cultura, Fabio Granata.
Umberto Croppi, direttore di FederCulture, ha tracciato alcuni passaggi essenziali del redigendo dossier. “L’obiettivo del riconoscimento non va cercato nelle potenzialità legate al turismo ma nel dimostrare una progettualità che coinvolga il territorio. Mettere idee e sforzi all’interno di un progetto organico per il futuro. In questo il filo conduttore potrebbe essere Archimede e la sua genialità, la sua capacità di pensare il futuro e di anticipare i tempi. Ecco fare di Siracusa una città laboratorio: questo potrebbe dare originalità ed unicità al progetto”.
Hanno partecipato all’insediamento del Comitato cittadino di questa mattina anche Vittorio Pianese (Patto di responsabilità sociale); l’onorevole Stefania Prestigiacomo; il filosofo Roberto Fai; Sean Neri (Confindustria giovani); Diego Bivona (Confindustria); l’ex assessore regionale alla Cultura, Raffaele Gentile; l’ex sindaco Titti Bufardeci; Sergio Cilea (Fai); l’onorevole Paolo Ficara; il filosofo ed ex assessore Alessio Lo Giudice (curò il dossier per la candidatura del 2014); Daniele Valvo (Lamba Doria); Liliana Gissara (Italia Nostra); Giuseppe Brunetti Baldi (Circuito dei castelli); Salvatore Santuccio (Storia Patria); Elio Piscitello (Confcommercio); Benedetto Brandino (Siciliaimpresa); Vito Martelliano e Lucia Trigilia (facoltà di Architettura); Corrado Greco (Asam); la grecista Monica Centanni; Francesco Perez (Valorabile); Sonia Di Giacomo (Ordine degli architetti); Sebastiano Floridia (Ordine degli ingegneri); Anselmo Madeddu (Ordine dei medici); l’imprenditore agricolo ed ex assessore Fabio Moschella; Paolo Tuttoilmondo (Legambiente); l’operatrice culturale Anna Vicentini; Prospero Dente (Assostampa); Valentino De Ieso (Associazione carabinieri); Santi Lo Tauro (Cna); la specialista in marketing culturale Francesca Campioli; l’architetto ed ex assessore Giusy Genovesi; la direttrice della Galleria regionale di Palazzo Bellomo, Rita Insolia.




Droga, 4 arresti a Siracusa: operazione della Mobile allo Sbarcadero. Il video

Quattro siracusani sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Siracusa. I conviventi Antonio Contavalle (26 anni) e Sheila Modica (22), la di lui suocera Giacinta Moscuzza (40 anni) ed il 47enne Francesco Messina sono stati bloccati con l’accusa di detenzione ai fini di traffico di sostanze stupefacenti.
Gli arresti al termine di indagini scattate nella zona dello Sbarcadero Santa Lucia, dove diverse segnalazioni parlavano di uno “strano movimento” di soggetti.
Ai poliziotti appostati non è sfuggito uno “strano incontro” tra due soggetti: due uomini che si sono allontanati per poi recarsi all’interno di un bar, dove si sono appartati. Sottoposti a controllo, uno dei due – il 26enne arrestato – è stato trovato in possesso di marijuana e d un’ingente somma di denaro, suddivisa in banconote da piccolo e medio taglio, presumibile provento dell’attività di spaccio.
Le perquisizioni sono state estese anche alle abitazioni, con l’ausilio del cane antidroga App. In quella della coppia di fidanzati, i poliziotti hanno suonato ripetutamente il campanello senza ricevere risposta. La giovane compagna, nel tentativo di disfarsi dello stupefacente, stava lanciandolo dal balcone. Gli agenti hanno comunque sequestrato 14 grammi di cocaina, in parte occultata nell’appartamento e in parte recuperata in strada: l’area era stata preventivamente circondata.
Anche a casa dell’altro uomo, il 47enne Francesco Messina, è stata trovata della droga. Era nascosta all’interno di una credenza-cantinetta, realizzata ricavando un’intercapedine all’interno del muro posto in un angolo del vano. Sono state rinvenute sette confezioni sottovuoto di hashish, per un peso di circa 7 chilogrammi e per un valore complessivo di circa 30.000 Euro.
I quattro sono stati tratti in arresto e posti ai domiciliari mentre il quarantenne è stato condotto in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.




Green pass da oggi obbligatorio per salire a bordo di aerei, treni, navi e traghetti

Da oggi in Italia si viaggia su aerei, treni e navi solo con il green pass. Esclusi dall’obbligo solo i mezzi che si occupano di trasporto pubblico locale ed i traghetti che collegano lo Stretto. Previsto il ritorno della figura del controllore a bordo dei bus urbani ed extraurbani con suggerito aumento delle corse.
Il green pass è obbligatorio per salire a bordo dei treni Intercity, Intercity Notte e Alta velocità. Il controllo avviene contestualmente alla verifica del biglietto. Chi verrà sorpreso a bordo senza green pass verrà invitato a spostarsi in apposite carrozze e fatto scendere alla prima stazione utile.
Non si sale sugli aerei senza green pass. La Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania, ha illustrato le regole in vigore da oggi. “L’accesso agli aeromobili sarà consentito esclusivamente ai passeggeri muniti di Green Pass attestante l’avvenuta vaccinazione anti Covid-19, la guarigione o l’effettuazione di un tampone antigenico o molecolare con esito negativo, effettuato nelle 48 ore precedenti al viaggio. Il Certificato verde non è richiesto per i minori di 12 anni”. La verifica del possesso del green pass “spetterà alle compagnie aeree e alle società di handling che controlleranno la documentazione al momento del Check-in o ai Gate, prima dell’imbarco. Il personale aeroportuale – spiega la Sac – sarà di supporto a questa attività, invitando i passeggeri ad esibire il Certificato verde Covid 19 già al momento del controllo della carta di imbarco e della verifica della temperatura, prima dell’ingresso in aerostazione”. Senza green pass, a Catania, non si potrà neanche accedere allo scalo, quindi.
Identica situazione per navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale (esclusi i collegamenti lungo lo Stretto). Da oggi e fino al 31 dicembre, per salire a bordo è richiesto il green pass.




Positivo al Covid andava tranquillamente in giro: scatta la denuncia, rischia fino a 18 mesi

Positivo al Covid, per lui era stato disposto l’isolamento fiduciario presso la sua abitazione. Nonostante questo, sarebbe andato in giro tranquillamente, sottovalutando il rischio di contagio a terzi. Per un uomo di Brucoli , zona balneare di Augusta, è scattata la denuncia. A segnalare quanto accadeva ai carabinieri è stato un cittadino, a conoscenza del provvedimento dell’Asp. .L’uomo, 42 anni, non ha potuto giustificare la sua condotta. Rischia l’arresto fino a 18 mesi e un’ammenta fino a 5 mila euro. 




Stagione della caccia, slitta l’apertura: il Tar sospende il calendario venatorio regionale

Doveva aprirsi oggi la stagione della caccia in Sicilia. Ma il calendario venatorio regionale è stato sospeso dal Tar di Catania, con decreto emanato ieri sera. Le doppiette non possono, quindi, tornare a sparare almeno fino al primo ottobre.
I giudici amministrativi hanno motivato la decisione, subito esecutiva, anche con i drammatici effetti prodotti dalla stagione degli incendi “sull’ambiente e sulla fauna stanziale”. Pertanto, si legge nel provvedimento, “appare prevalente l’interesse pubblico generale alla limitazione dell’apertura della stagione venatoria, così come proposta, motivatamente, nel parere prot. n. 33198 del 22.6.2021 dell’ISPRA”. In quel parere, Ispra indicava il primo ottobre come giorno utile per la riapertura della stagione venatoria.
Intanto questa mattina a Siracusa, nella zona sud immediatamente fuori dalla cerchia urbana, diverse segnalazioni lamentano l’avvenuta esplosione di colpi di fucile. Non tutti i cacciatori della zona sono probabilmente a conoscenza della decisione del Tar e della sospensione dell’apertura della caccia.
Grande soddisfazione viene espressa dalle associazioni ambientaliste che hanno presentato il ricorso, impugnando il calendario regionale della caccia. Per Wwf Italia, Legambiente Sicilia, Enpa, Lipu Italia e Lndc Animal Protection “la Magistratura amministrativa ha saputo effettuare equanimemente, sia pure in via cautelare, il necessario bilanciamento di interessi che l’arroganza e il dispregio della legge da parte della Regione avevano omesso, in tal modo salvando dalle doppiette migliaia di animali selvatici che costituiscono ‘patrimonio indisponibile dello Stato’ e non bersagli mobili per il divertimento dei fucili”, scrivono in una nota.




Siracusa. Obbligo di Green Pass per il settore scuola: ricorso collettivo al Tar del Lazio

Un ricorso collettivo contro l’obbligo di Green Pass per i docenti ed il personale Ata. Viene promosso alla luce della decisione del Tar del Lazio.

L’ Associazione per la Difesa dei Diritti Civili della Scuola e il Codacons raccolgono a partire da oggi le adesioni.

“Una misura che – spiegano le due associazioni – risulta contraria alle norme europee e si traduce di fatto in un trattamento sanitario obbligatorio per una specifica categoria di lavoratori, con una evidente discriminazione tra cittadini”.

“Siamo stati da subito favorevoli ai vaccini contro il Covid e alla campagna vaccinale avviata dal Governo, ma non possiamo tollerare così gravi lesioni dei diritti dei lavoratori e provvedimenti adottati in piena violazione delle disposizioni europee – spiega Francesco Tanasi giurista e Segretario Nazionale Codacons – Il decreto legge n. 111/2021 varato dal Governo si pone infatti in netto contrasto con il Regolamento Ue n. 953/2021, che al considerando 36 vieta qualsiasi forma di “discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate”.

“L’introduzione dell’obbligo di Green pass per il personale della scuola si traduce inoltre in un trattamento sanitario obbligatorio per una specifica categoria di lavoratori, creando evidenti discriminazioni tra cittadini vietate dal nostro ordinamento – prosegue Tanasi – Il Green pass deve essere una misura per proteggere i cittadini, e non certo una condizione per conservare il lavoro o un requisito in assenza del quale un lavoratore può essere licenziato, perché una siffatta situazione risulta incostituzionale e assurdamente discriminatoria. Chi tra docenti e lavoratori non vuole o non può sottoporsi al vaccino deve essere destinato ad altre mansioni o messo in congedo retribuito, ma mai sospeso o licenziato”.

Al ricorso i docenti ed il personale Ata interessati possono aderire a partire da domani, seguendo le indicazioni pubblicate sul sito del Codacons.

 




Siracusa. “Estate torrida, le imprese edili non si sono fermate:lavoratori a rischio”

“Una pratica diffusa, potenzialmente rischiosa e al di fuori delle regole. Solo il 25 per cento delle imprese ferma le attività in caso di giornate particolarmente calde”. Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil  di Siracusa rendono noti i dati. “Sono state 125 – comunicano i sindacati di categoria- le imprese del settore edile che, nelle giornate del 23 e del 24 giugno 2021, hanno fermato le attività a fronte di 689 aziende che hanno effettuato versamenti nel mese di giugno. La proporzione è evidentemente diversa, farebbe 18%, ma si devono considerare anche le attività che si svolgono all’interno degli edifici, in zone più ventilate e all’ombra che consentono ai lavoratori di svolgere le attività senza rischi per la salute rimanendo al di sotto dei limiti previsti”.
L’indagine è stata condotta nelle scorse settimane attraverso dati rilasciati anonimamente nella sede Inps, a cui è stata inoltrata una richiesta di accesso civico sui numeri della cassa integrazione per eventi atmosferici. Un monitoraggio legato alle temperature altissime, senza precedenti, di quest’estate, con i rischi conseguenti per la salute di chi lavora all’aperto, svolgendo, peraltro, attività impegnative dal punto di vista delle energie necessarie per svolgerle. “Lo abbiamo già affermato in precedenza e lo ribadiamo – hanno commentato i rappresentanti di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Severina Corallo, Gaetano La Braca e Salvo Carnevale – Faremo la stessa verifica per le giornate di luglio e agosto, non appena avremo dati consuntivi. Nel frattempo stiamo predisponendo e delineando una serie di esposti agli organismi competenti. Il dato è drammatico e merita l’impegno di tutti i soggetti preposti”.
Per il sindacato dei lavoratori edili bisogna individuare criteri nuovi e più celeri che dentro lo steccato normativo consentano un rapido accesso alla cassa integrazione per eventi atmosferici può avere un effetto positivo sulla sicurezza.
“Un numero di istanze così basso – concludono Corallo, La Braca e Carnevale – dimostra quanto si è lontani dalla cultura della sicurezza, bisogna ancora lavorare e sensibilizzare e, in maniera complementare, avviare una decisa e diffusa campagna sanzionatoria su chi ancora considera il capitolo della sicurezza dei lavoratori solo un costo a perdere. È importante sottolineare come nel mese di Luglio anche il Comitato di Vigilanza territoriale Inail si sia espresso per l’avvio di un tavolo tecnico provinciale che affronti in maniera risolutiva questa emergenza.” Da tenere presente che già a giugno i sindacati di categoria avevano posto il problema caldo all’attenzione di Asp, Prefettura, Spresal e assessorato regionale alla Salute”.




Siracusa City Green, ecco il logo: i cittadini hanno scelto “Muoviamoci””

Sarà il logo “MUOVIAMOCI” ad accompagnare le azioni di “Siracusa City Green”, il programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile. Lo hanno decretato le migliaia di cittadini che hanno partecipato al contest tra tre immagini lanciato lo scorso 20 agosto dall’amministrazione comunale.
Questa la descrizione con la quale i proponenti hanno accompagnato il logo vincitore: “Dagli studi geometrici di Archimede, si estrapola il concetto di spirale e lo si forgia alla nuova mobilità sostenibile della nostra città. La spirale termina all’estremità con un cuore perché MUOVIAMOCI non è un movimento caotico e distratto, è un invito a muoversi con intelligenza, rispetto e cura della propria città e delle persone presenti. È un’esortazione alla condivisione di buone pratiche, alla partecipazione democratica e alla progettazione di un futuro sostenibile che sia peculiarità di Siracusa che, ancora una volta, si conferma città all’avanguardia e porta delle meraviglie, epicentro del Mediterraneo”.
“È stata un’ulteriore dimostrazione di volontà di partecipazione dei nostri concittadini – dichiara il Sindaco di Siracusa, Francesco Italia -. Una fetta sempre maggiore di siracusani dimostra di volere condividere con l’Amministrazione la direzione indicata dall’Europa per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita di tutti”.
Per l’assessore ai Trasporti e diritto alla mobilità, Maura Fontana, si tratta di “un ulteriore passo verso un’identità tutta siracusana in tema di spostamenti, fatta sempre più di mezzi pubblici non inquinanti e mobilità dolce attraverso la realizzazione di piste e corsie ciclabili”.
Gli altri due loghi sottoposti al voto dei siracusani erano “Moviti Femmu” e “Muoviti Green”, il primo sempre con riferimenti alla spirale di Archimede, il secondo allo skyline della città.

 




Ortigia: regno del tutto, del troppo e del niente. Giovanni Guarneri: “servono regole”

Il sogno di fare concorrenza a Taormina è rinviato all’anno prossimo. E’ un turismo confuso, occasionale, spesso messo in fuga dalla confusione, dalla spazzatura, dal tutto è concesso quello che ha preso di mira Ortigia. Il gioiello di Siracusa ha bisogno di regole nuove e stringerti, per non perdere le sue peculiarità attrattive.
Lo storico dell’arte Paolo Giansiracusa ha definito il centro storico di Siracusa una “Disneyland di case senza anima”. Per tornare di nuovo a governare un fenomeno ad alto impatto, anche economico, come il turismo “servono nuove regole”: parola di Giovanni Guarneri. Ortigiano doc, una vita per la ristorazione di qualità, con investimenti continui nell’isolotto. “Il commercio è il primo fenomeno da regolamentare. Troppa concentrazione in Ortigia e di ogni attività. Senza selezione, senza qualità. Il turista immagina di ritrovarsi dentro quell’Ortigia che ha visto in un video realizzato con un drone” e poi si ritrova dentro una specie di suk con regole miste. “E molti scappano da Siracusa appena realizzano la situazione. Abbiamo un anno di tempo per ripensare tutto, così non va”. Imbalsamare Ortigia? “Certo che no, ma questo non vuol dire che possa essere concesso tutto e senza stringenti valutazioni”.
L’intervista completa nel video sotto.