Palazzolo. Il presidente del consiglio comunale Tinè tra le fila di Fratelli d’Italia

Il Presidente del Consiglio Comunale di Palazzolo Francesco Tinè entra in squadra con Cannata in Fdi.
Formalizzata l’adesione di Francesco Tinè che entra nella squadra politica di Fratelli d’Italia in provincia
di Siracusa. Francesco Tinè, ingegnere edile libero professionista, è dal giugno 2018 Presidente del
Consiglio Comunale di Palazzolo Acreide con l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco
Salvatore Gallo e componente del direttivo ANCI giovani Sicilia.

“L’adesione di Francesco Tinè a Fratelli d’Italia-commenta la deputata regionale Rossana Cannata-  conferma la crescita del partito che si radica sempre più nel territorio provinciale. Con la professionalità e determinazione di Francesco continueremo a portare avanti gli impegni già presi e che mi hanno vista impegnata sin dal mio insediamento per la valorizzazione del territorio, il miglioramento delle infrastrutture, l’implementazione dei servizi sanitari e i sostegni al tessuto economico di Palazzolo” .




Siracusa. Canale Galermi, i Consorzi di Bonifica: “Politici distratti, ci diano la gestione”

Le polemiche intorno ai problemi che attanagliano il Canale Galermi e le imprese agricole che se ne servono per l’approvvigionamento idrico non accennano a placarsi. Dopo l’intervento del deputato regionale Giovanni Cafeo della Lega Sicilia, Ernesto Abate, segretario regionale Sifus Consorzi di Bonifica replica alle dichiarazioni del parlamentare siracusano dell’Ars.

“In questi ultimi giorni-spiega Abate-  come consuetudine nel periodo estivo, circolano articoli che riempiono gli spazi lasciati vuoti dall’attività politica regionale, andata in vacanza per l’estate ma occorrerebbe informarsi per evitare di dire inesattezze: del Canale Galermi si occupa il Genio Civile, non il Consorzio di Bonifica di Siracusa”. Ci saremmo aspettati più attenzione visto il ddl di riforma dei consorzi di bonifica con Cafeo a capo della commissione Attività Produttive.
Oggi che la Commissione Bilancio ha rimandato indietro in Commissione Attività Produttive il ddl, poiché l’Assessore al ramo Toni Scilla, ha aggiunto due emendamenti e pertanto ha rimesso in discussione tutto, chiediamo maggior impegno a Cafeo e tutta la politica regionale , affinché i Consorzi di Bonifica possano occuparsi di acqua, a partire proprio dalle fonti artificiali e naturali, come invasi, dighe e serbatoi. Così com’è opportuno e necessario occuparsi di strade interpoderali, ripristinare ed ampliare le reti infrastrutturali e di effettuare le attività manutentorie ordinarie con personale a tempo indeterminato e non più a tempo determinato, permettendo così l’ampliamento del comprensorio irriguo, propedeutico alla riduzione dei costi fissi e canoni irrigui. Solo in questo modo potranno “ripartire” i Consorzi di Bonifica”.

 

 




Boom di positivi a Siracusa: sono 469 nel capoluogo, non accadeva da gennaio

E’ boom di nuovi contagiati a Siracusa. Nel solo capoluogo, oggi, gli attuali positivi schizzano a 469. Erano 386 lo scorso venerdì. Aumentano anche i ricoveri nei reparti covid degli ospedali, principalmente – secondo fonti ospedaliere – di non vaccinati.
Numeri così alti non si registravano da gennaio scorso, nel pieno della seconda ondata di covid quando Siracusa città raggiunse il picco di 558 attuali positivi. Adesso, a poche settimane dalla ripresa dell’anno scolastico, i numeri si avvicinano nuovamente a quel dato, con un balzo in avanti netto in questo lunedì.
Se dovesse diventare tendenza anche nei prossimi giorni, occhio alla progressione: con 280 nuovi casi rilevati in una settimana, difficilmente si eviterebbero provvedimenti di contenimento regionali (zona arancione con ordinanza del presidente). Il basso tasso di vaccinazione completata (peggio di Siracusa solo Messina) non aiuta, quanto a parametri presi in considerazione quando si valutano scelte di questo tipo. Scende intanto l’impatto del turismo sui numeri dei positivi del capoluogo, attestandosi poco sotto al 13%.
Ad Augusta, seconda città della provincia, sono 308 gli attuali positivi. Uno in meno rispetto ad ieri quando erano 309. I più colpiti dal covid nella cittadina megarese sono i giovanissimi, nella fascia 10-25 anni (35,71% del totale). Tra gli anziani (over 70), in passato bersaglio “preferito” del coronavirus, percentuale di contagio bassissima: 5,19%. Dato probabilmente collegato alla percentuale di vaccinazione. Significativi anche i numeri ospedalieri di Augusta: 12 ricoverati, 2 in terapia intensiva.




Siracusa. Sicilia in Zona Gialla, l’infettivologo: “Non serve a niente, situazione critica”

“Abbiamo un grandissimo problema in Sicilia. Ci troviamo dinnanzi ad una situazione molto critica”. Così l’infettivologo Gaetano Scifo commenta il primo giorno nuovamente in Zona Gialla nell’Isola.

“La Sicilia, che conta l’8 per cento della popolazione italiana, ha un quinto di tutti gli infetti nel Paese- spiega Scifo-  Ci distingue la “maglia nera” in diverse province, dove si registrano oltre 300 nuovi casi per 100 mila. Qui si muore di Covid quattro volte di più che in altre regioni italiane. Diciamolo a chi pensa che sia una malattia semplice- aggiunge l’infettivologo siracusano- E’ da sciocchi pensarlo”.

Scifo descrive la “Sicilia come esempio formidabile della correlazione tra vaccinazione  e incidenza. Siamo la regione meno protetta in Italia e la provincia di Siracusa è ultima in Sicilia.  Il capoluogo è penultimo. Abbiamo un milione e mezzo di siciliani non vaccinati. L’infezione, pertanto, impazza. Anche i ricoveri ci dicono che il 90 per cento di chi arriva in ospedale e in terapia intensiva è soggetto non vaccinato. La vaccinazione protegge al 100 per cento dalla morte”.

Lo specialista è convinto che “la Zona Gialla serva a pochissimo, adesso come in passato. L’assistenza ai pazienti non Covid diventa sempre più difficile, per via dell’aumento del numero dei posti destinati ai pazienti Covid. Un danno che è economico, sociale, sanitario enorme. Se non seguono dei comportamenti adeguati da parte di tutti, sarà un disastro e basta. Le autorità politiche devono mettere in piedi provvedimenti fortemente restrittivi- tuona Scifo- Ci sono comuni in cui la situazione è fuori controllo. In quelle aree si deve istituire la zona Rossa. Si tratta, peraltro, delle stesse aree in cui il numero di vaccinati è più basso”.

 

 




E’ di Giovanni Giudice il corpo rinvenuto sotto il ponte Umbertino: “era molto giù”

E’ di Giovanni Giudice il corpo senza vita rinvenuto nelle specchio d’acqua accanto al ponte Umbertino. Il 75enne siracusano era un noto personaggio di Ortigia, esponente della comunità ebraica che negli anni si è assottigliato siano a contare meno di una ventina di persone.
Il suo nome ebraico era Juan Khaim Jehuda Dayan. Negli scorsi anni aveva chiesto al Comune di Siracusa un luogo di sepoltura ebraico. Non parlava, la sua richiesta era stata allora affidata alla scrittura ed ai gesti con cui abitualmente comunicava. “Nella città città che si è battuta per far sbarcare i migranti e per i loro diritti, credo di trovare una porta avanti davanti alla richiesta di un’altra minoranza, noi ebrei di Siracusa”, aveva scritto. Ma quella iniziativa non ebbe alcun seguito.
“Era molto amareggiato per questo”, racconta il mediatore culturale Ramzi Harrabi, legato da sincera amicizia con Giovanni Giudice, pur nelle differenze religiose. Quando è stato raggiunto dalla notizia, questa mattina, è rimasto letteralmente senza parole.
Non sarebbero emersi elementi investigativi tali da confermare la tesi del suicidio. Si parla di un malore o di una caduta accidentale in acqua. “Era molto giù negli ultimi tempi”, si limita a raccontare Harrabi. L’uomo, secondo quanto si apprende, stava lottando contro un tumore.




Macabra scoperta in Ortigia: cadavere di un 75enne nello specchio d’acqua dell’Umbertino

E’ di un 75enne siracusano il corpo senza vita rinvenuto questa mattina nello specchio d’acqua accanto al ponte Umbertino, in Ortigia. A dare l’allarme è stato un passante. Sul posto sono arrivate pattuglie di Volanti e Squadra Mobile della Questura di Siracusa, insieme al 118. Un movimento che ha inevitabilmente attirato anche decine di curiosi, alcuni anche saliti in piedi sul parapetto dello storico ponte.
Al momento, la pista del suicidio non troverebbe riscontri investigativi. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe caduto accidentalmente in acqua: un malore o un inciampo. Una volta in acqua, non sarebbe riuscito a tornare a galla perdendo la vita per annegamento. Secondo quanto si apprende, l’uomo era sottoposto a terapia anti-tumorale.




Siracusa. Area scolastica anche alla Lombardo Radice. Italia: “Non torniamo indietro”

Mentre il dibattito sulla zona scolastica di piazza della Repubblica tiene ancora banco in città, con polemiche anche accese, in ambito politico come sui social, il Comune di Siracusa è pronto a completare la seconda area inserita nel progetto annunciato nelle scorse settimane, a ridosso dell’istituto comprensivo Lombardo Radice di via Archia, poco distante, quindi, dall’istituto Paolo Orsi.

Gli interventi preparatori sono partiti nei giorni scorsi, ma da oggi e fino al 3 settembre prossimo la circolazione veicolare subirà temporanee modifiche per consentire lo svolgimento dei lavori. Divieto di sosta da dalle 8 alle 17 di ogni giorno fino al 3 settembre, dunque, secondo un’ordinanza pubblicata  dal settore Mobilità e Trasporti, in via Monsignor Carabelli  (tratto interposto tra l’intersezione con via Eumelo e l’intersezione con piazza della Vittoria, e in via Archia, nel tratto interposto tra l’intersezione con via Di Natale e l’intersezione con via Eumelo).
Dal 6 al al 14 settembre, invece, sabato e domenica esclusi, in via Eschilo, divieto di sosta nel tratto interposto tra l’intersezione con via Archia e il fondo cieco, e in via Mauceri, nel tratto interposto tra l’intersezione con via Di Natale e l’intersezione con via Mons. Carabelli.

Anche nell’area a ridosso dell’istituto comprensivo Lombardo Radice, quindi, sarà dedicato dello spazio ai bambini, ma senza chiudere la strada, utilizzando la parte retrostante la scuola. Anche in quella zona si vedranno, nei prossimi giorni, colori sull’asfalto.

Il sindaco, Francesco Italia difende a spada tratta l’iniziativa. Tornando sulle polemiche che hanno riguardato piazza della Repubblica, il primo cittadino parla di “aggressione organizzata, portata avanti da persone che vivono di politica e che ci vogliono intimorire, senza riuscirci, con l’intento di farci realizzare  il meno possibile. Tentativo vano”. Il concetto è chiaro: “Non abbiamo nessuna intenzione di fermarci- annuncia Italia- Sulle aree scolastiche, anzi, è probabile che ne realizzeremo di nuove, come richiesto da diverse altre scuole della città. Vogliamo continuare a muoverci in questa direzione, per la sicurezza dei bambini e per la possibilità  che godano di spazi in cui giocare”. Poi una puntualizzazione. “L’intervento in piazza della Repubblica- spiega il primo cittadino-  è  tutt’altro che terminato. Che possa piacere o no, è un aspetto. Occorre, però, ricordarsi prima di tutto delle finalità. L’intervento è stato discusso con la dirigente e con il consiglio d’istituto- dice ancora- è frutto di un pensiero e di una visione ampi, per il benessere dei bambini, che potranno utilizzare la piazza anche durante la ricreazione, associando lo spazio di gioco alla scuola. A noi, questo, sembra sacrosanto”.




Dopo l’arcobaleno di piazza della Repubblica, colori tutto attorno alla Lombardo Radice

Niente arcobaleno come in piazza della Repubblica ma non mancheranno i colori anche sulle strade attorno al comprensivo Lombardo Radice di Siracusa. Sono infatti iniziati i lavori per la realizzazione della seconda area scolastica, dopo quella davanti al comprensivo Paolo Orsi.
La viabilità attorno alla scuola di via Archia non sarà rivoluzionata. Nessuna strada verrà chiusa al traffico e dovrebbero essere mantenuti quasi tutti gli stalli per le auto, ad eccezione di quelli tra via Mauceri e via monsignor Carabelli. In questa intersezione, in corrispondenza del cancello di entrata ed uscita della scuola dell’infanzia, verrà infatti realizzata un’isola ambientale di 230 metri quadrati con giochi per bimbi anche tracciati sull’asfalto. Il progetto prevede pure la posa di sedute ed alberi.
Nelle strade tutto attorno al perimetro della scuola (via Eschilo, via Archia, via Mauceri e via Eumelo) saranno invece attivate le cosiddette “zone 30”, nelle quali il limite di velocità sarà appunto di 30 kmh. Tutti gli attraversamenti pedonali in corrispondenza del percorso scolastico saranno ridipinti e resi maggiormente evidenti con il ricorso anche al colore rosso.
Su via Eschilo ed in corrispondenza dell’accesso principale alla scuola lungo via Archia, una barriera “verde” dovrebbe ulteriormente dividere il percorso pedonale riservato ai bambini (su marciapiedi colorati) dal traffico urbano.
Sono poco più di 700 gli alunni che frequentano il comprensivo Lombardo-Radice. Numeri a cui aggiungere 83 docenti, 12 ata e 7 amministrativi.




Ortigia, che succede? Contro il degrado, una petizione online con appello al prefetto

Da bomboniera a kasbah il passo è stato breve. Ortigia, il salotto buono di Siracusa, questa estate non è riuscita a presentare la sua solita immagine da cartolina in alcune delle sue parti più apprezzate. Gli alibi non mancano ma tra residenti e visitatori si è spesso affacciata la sensazione che non tutto fosse in pieno controllo, finendo per consentire alle volte persino quello che non si potrebbe.
Ecco allora che sbarca online, su change.org, una petizione sottoscritta già da centinaia di siracusani e turisti. Chiede al prefetto Giusy Scaduto di farsi interprete presso l’amministrazione comunale, la Questura, la Capitaneria di Porto “della situazione di degrado del vivere civile in cui versa l’Isola di Ortigia”.
Si legge nel testo della petizione che quella parte di città pare “abbandonata a se stessa senza il rispetto delle regole comuni e gli opportuni controlli e strategie”. Un andazzo che “può portare alla distruzione di una importante fonte di reddito anche per tanti che dal turismo traggono lavoro e reddito”.
Il testo completo della petizione può essere firmato presso la libreria Casa del Libro Rosario Mascali di Via Maestranza oppure on line cliccando qui.




Canale Galermi, niente acqua per i campi: protesta dei coltivatori diretti siracusani

Protesta di alcuni coltivatori diretti siracusani sotto la sede del Genio Civile di Siracusa. Per arrecare meno disagi al traffico, hanno scelto di piazzarsi su via Ofanto e non direttamente sulla più centrale via Brenta dove ha sede il Genio Civile. Ma da giovedì minacciano l’occupazione permanente se non troverà soluzione il problema del canale Galermi e della rete idrica per l’irrigazione dei campi con perdite e problemi costanti. “E dire che nel 2017 vennero stanziati dalla Regione 1,5 milioni di euro per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Fino al 2019 ne erano stati spesi appena 200 mila. Che fine hanno fatto tutti gli altri? E perchè non si interviene?”, si domanda Enzo Vinciullo, presente alla manifestazione insieme a Mauro Basile.
I coltivatori diretti in protesta hanno un regolare contratto con la Regione. Ogni anno pagano la quota dovuta per ricevere dal Galermi acqua per irrigazione. Ma l’acqua non c’è e inevitabilmente il Genio Civile proprietario dell’opera ed il Consorzio di Bonifica che la gestisce finiscono al centro delle polemiche. “I problemi non mancano. Proprio nella notte scorsa c’è stata una nuova rottura nel tratto iniziale della conduttura. E due vasche di accumulo non riescono a svolgere la loro funzione, pare per via di valvole che non funzionerebbero. I coltivatori siracusani non possono accettare una situazione simile. Pagano per un servizio che non c’è e la loro stessa attività, senza o con poca acqua, è messa a rischio”, dice Vinciullo.
Le preoccupazioni collegate alla situazione ormai insopportabile sono state espresse anche al dirigente del Genio Civile che ha incontrato i coltivatori in protesta. Assicurato un provvedimento di messa in sicurezza urgente relativamente al tratto che ha ceduto nella notte. Ma per il resto, serviranno anche buona volontà ed impegno da parte del Consorzio di Bonifica.