Siracusa. Controlli a tappeto dei carabinieri: multe per 4 mila euro

Nel corso dei servizi di prevenzione disposti dalla Compagnia Carabinieri di Siracusa sono state elevate sanzioni al Codice della Strada per oltre 4.000 euro, le violazioni più comuni sono state mancanza di copertura assicurativa; mancata revisione del veicolo; mancato uso di cinture o casco; uso del telefono cellulare durante la guida.
Quattro soggetti sono stati segnalati all’Autorità amministrativa in quanto trovati in possesso di sostanze stupefacenti per uso persone. Lo stupefacente- hashish e marijuana – in modiche quantità, è stato sottoposto a sequestro.
Il dispositivo messo in campo ha permesso di identificare e denunciare per porto abusivo di oggetti atti ad offendere, un soggetto straniero regolare sul territorio che circolava armato di bastone senza giustificato motivo.
Nel corso del servizio è stato rinvenuto un motociclo risultato provento di furto pochi giorni addietro, che è stato restituito al legittimo proprietario mentre il possessore del veicolo rubato un giovane incensurato floridiano è stato denunciato per ricettazione.

 




Siracusa. Pattuglie di polizia in acqua scooter, pattugliato il litorale della provincia

In aderenza ad un’ordinanza del Questore, che disponeva attenti controlli nei pressi delle spiagge in occasione della “Notte di San Lorenzo”, agenti dell’U.P.G.S.P., a bordo di due unita “acqua scooter”, hanno effettuato un servizio di vigilanza costiera lungo il litorale Aretuseo e, nello specifico, hanno svolto un controllo della costa che va dal Porto Grande di Siracusa sino a Lido di Noto.
Durante tale servizi sono stati pattugliati numerosi siti di interesse diportistico e sono stati fatti sgomberare numerosi bivacchi sulle spiagge organizzati da giovani.
Inoltre, agenti delle Volanti, nella mattinata di ieri, sono intervenuti a Fontane Bianche perché numerosi giovani, ancora in evidente stato di ebrezza alcoolica, reduci dalla notte di San Lorenzo, erano saliti su un pullman della linea pubblica e pretendevano di viaggiare senza biglietto.
Uno di questi, un minore di 16 anni, non volendo desistere dal comportamento scorretto, è stato denunciato per il reato di interruzione di pubblico servizio, prima di essere affidato ai suoi genitori




Ciapi e riconversione del Petrolchimico, Biamonte rilancia la proposta: “Subito un tavolo di confronto”

La riconversione industriale del polo petrolchimico di Priolo priorità da affrontare da settembre, riprendendo un percorso avviato nel 2020.

Il presidente del consiglio comunale di Priolo, Alessandro Biamonte non ha dubbi e indica la strada da seguire alla ripresa delle attività, dopo le vacanze estive.

“Nel 2020 -ricorda Biamonte- avevamo intrapreso e iniziato insieme ai colleghi della provincia il tour dei consigli comunali Priolo, Melilli e Augusta per discutere sul futuro della nostra provincia,purtroppo la pandemia stravolse e blocco il tutto. La priorità per tutti deve essere il lavoro! La salvaguardia e la creazione di nuovi posti di #lavoro . A settembre dobbiamo ritornare a parlare continuando quel lavoro iniziato nel 2020”.

Secondo Biamonte questo vuol dire, dunque, “aprire un tavolo di confronto per la riconversione industriale del polo petrolchimico di Priolo Gargallo. Le aziende si rimpiccioliscono o addirittura pensano di chiudere gli impianti. Bisogna prevenire, molto prima di trovarsi a curare un malato terminale.
L’atto propedeutico di una richiesta decisiva per salvare il Petrolchimico: l’istituzione della cosiddetta “area di crisi industriale complessa”, che dovrà riconoscere il ministero dello Sviluppo economico. Ed è proprio il Mise a definire le aree che riguardano specifici territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale e con impatto significativo sulla politica industriale nazionale, non risolvibili con risorse e strumenti di sola competenza regionale.Bisogna attivare tutte le possibili misure di sostegno economico e finanziario, attivando risorse finanziarie comunitarie, nazionali e regionali e individuando le agevolazioni, gli incentivi e gli strumenti finanziari utili alla realizzazione della riconversione industriale.Bisogna portare il tema sui tavoli nazionali -prosegue- per evitare che le difficoltà incipienti possano portare ad una crisi vera e propria e irreversibile del polo petrolchimico di Siracusa che avrebbe anche serie ricadute anche sul sistema industriale nazionale”.
I numeri che fornisce sono importanti. Parla di circa 7500 occupati nel petrolchimico fra diretti e indotto, il 37,5 per cento dell’export regionale in campo, 12 miliardi di fatturato sul Pil della Sicilia.

Biamonte sollecita l’intervento del Governo attivando l’ “area di crisi industriale complessa”, per mettere in moto tutti quei meccanismi virtuosi al fine garantire la transazione energetica con i nuovi investimenti. Entra, poi, nel dettaglio e parla di:

1. Decarbonizzazione ed efficienza energetica
Ammodernamento del ciclo produttivo mirando alla significativa riduzione delle emissioni di CO2 e della lavorazione di petrolio grezzo per la produzione di combustibili e carburanti tradizionali, con la riduzione della produzione di combustibili e carburanti tradizionali.

2. Economia circolare
Avviamento di un programma di sostituzione delle fonti fossili con materie prime rinnovabili o circolari, che hanno un’impronta carbonica inferiore, permettendo al contempo di innalzare la quota di recupero del Paese. Implementazione di impianti di recupero per la produzione di prodotti chimici basilari per l’industria riducendo al contempo l’approvvigionamento di materie prime vergini, e quindi la dipendenza dei Paesi importatori.

3. Idrogeno
All’interno del progetto di decarbonizzazione ed economia circolare, l’idrogeno è parte fondamentale del piano per affrontare la transizione. Il gas di sintesi prodotto dagli impianti di recupero servirà anche alla produzione di idrogeno oltre che ad energia elettrica, a sua volta da utilizzare per ulteriore produzione di idrogeno green, così come il biogas prodotto dal processo di produzione biocarburanti.
I nuovi investimenti sono da prevedere nuove assunzioni,ma anche specifici percorsi formativi tecnici allo scopo di «creare nuove figure professionali per accompagnare la transizione energetica.
Grazie ad accordi di programma tra Regione, comuni, parti sociali e aziende, si potrebbe trasformare il Centro Interaziendale Addestramento Professionale Integrato (Ciapi) in un incubatore di questo nuovo sviluppo che, soppiantando di fatto la formazione tradizionale, possa avviare processi formativi decisamente più innovativi.

Una proposta in campo è quella di creare un centro di ricerca e  applicazione delle nuove tecnologie, in particolar modo nel campo delle energie rinnovabili, che preveda la formazione di nuove figure e la riqualificazione delle tantissime persone che hanno perso il lavoro. In questo dovrebbe impegnarsi il Ciapi.




Siracusa. Divieto di avvicinamento all’ex fidanzata: la perseguitava dal 2019

La pedinava ogni giorno, la tempestava di messaggi e email, si appostava nei luoghi che la donna frequentava e scriveva frasi dal significato amoroso nei pressi del luogo di lavoro.

Una vita impossibile per la vittima, che da dicembre 2019 e per molto tempo era perseguitata dall’ex fidanzato, un 47enne siracusano. A suo carico è scattato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex compagna, con la prescrizione di non poter comunicare con lei con nessun mezzo. Ad eseguire la misura disposta dal Gip di Siracusa sono stati gli agenti della Squadra Mobile.
Alla vittima, i comportamenti dell’uomo, insieme ad alcune velate minacce, avevano causato uno stato d’ansia e terrore, nonchè il fondato timore per la propria incolumità.




Siracusa. Canale Galermi, Cafeo: “Il Consorzio di Bonifica fa acqua da tutte le parti”

“Come annunciato lo scorso 29 luglio, il consorzio di Bonifica ha provveduto ad effettuare i lavori in emergenza nelle vasche di contrada Baragne, al fine di rendere fruibile l’acquedotto anche nelle zone attualmente non raggiunte e per questo in grave sofferenza ma, al netto della paradossale propaganda mediatica, le cose non sono purtroppo andate come dovevano”.
A renderlo noto è l’On. Giovanni Cafeo, segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Mentre si provava ad immettere l’acqua nelle vasche di Baragne, dopo la sistemazione del collettore, ci si è resi conto che a causa di una valvola di fondo difettosa, gran parte dell’acqua è andata perduta – spiega l’On. Cafeo – impedendo così anche alle vasche Monteforte di raggiungere il livello necessario per poi alimentare l’acquedotto”.
“Nei giorni in cui Siracusa conquista il poco invidiabile primato di città più calda d’Europa – prosegue Cafeo – apprendere che per sistemare la paratia difettosa bisogna aspettare fin dopo il 20 agosto a causa delle ferie delle squadre di intervento non può essere accettabile, specie per gli agricoltori che hanno già in buona parte compromesso il raccolto”.
“Fatto salvo il lavoro importante degli operai impegnati, è chiaro che non si può restare indifferenti di fronte all’inefficienza e alla supponenza di chi crede di poter prendere in giro i concessionari e gli agricoltori che non vedono acqua da mesi – conclude l’On. Cafeo – pensando di camuffare prima a colpi di nomine dirigenziali e poi con immaginari successi mediatici un fallimento che è invece sotto gli occhi di tutti”.




La tragedia di Priolo, giovane si toglie la vita lanciandosi da un cavalcavia: sgomento e dolore

Il dolore e lo sgomento. A Priolo la comunità è sconvolta dopo la tragedia che ha portato alla morte un giovane, che ha voluto compiere l’estremo gesto lanciandosi dal cavalcavia di San Focà. Forse un crollo nervoso alla base di quel salto nel vuoto compiuto per lasciare questo mondo. Saranno le indagini a stabilire le motivazioni che hanno spinto il giovane, Claudio Ganci, a togliersi la vita.

Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni ha espresso il suo cordoglio e quello dell’amministrazione comunale che guida. Insieme al primo cittadino, ad esprimere vicinanza alla famiglia è il presidente del consiglio comunale, Alessandro Biamonte. “Un gesto che ci lascia addolorati- commenta Gianni- e sgomenti”. “Siamo disorientati e ci riscopriamo impotenti e senza parole- aggiunge Biamonte- che si fa portavoce dei consiglieri nell’esprimere ai familiari del giovane le condoglianze dell’assise cittadina.

I nodi da sciogliere sono tanti. Quando i soccorritori hanno raggiunto il luogo della tragedia, non hanno potuto far altro che constatare il decesso.




Siracusa da record europeo con i 48.8 gradi di Lucifero

I 48.8 gradi in provincia di Siracusa fanno record di caldo, tanto da far parlare gli esperti di pagina di storia climatica. I dati ufficiali sono quelli relativi  alla fiammata africana, portata da un poderosa avanzata di un promontorio anticiclonico subtropicale con isoterme di +30°C a 1500 metri di quota tra Sicilia e Sardegna.

Prima di oggi in provincia di Siracusa, il record italiano era stato raggiunto con i  48,5 gradi di Catenanuova raggiunti nel 1999. Per quello europeo, invece, il precedente era stato raggiunto ad Atene.



Siracusa. Bufera Pd-giunta Italia, l’affondo di Giansiracusa: “Scorrettezza politica e democratica”

“Mentre è in atto uno sconvolgimento del quadro politico sia regionale che siracusano, caratterizzato da sorprendente spregiudicatezza e finalizzato a salvaguardare posizioni e interessi individuali, una parte del Pd siracusano riunito in direzione cittadina, non solo sceglie senza alcun contraddittorio di non sostenere la giunta Italia, ma con un comunicato stampa, liquida dal partito  due assessori che non ha indicato né in alcun modo sostenuto nel corso di questi anni di governo”.

E’ duro il capo di gabinetto, Michelangelo Giansiracusa nei confronti del Partito Democratico, dopo la presa di posizione della forza politica che ha smesso di sostenere l’amministrazione retta dal sindaco, Francesco Italia.

“Tutto ciò-sostiene Giansiracusa- avviene senza che sia emersa una sola motivazione specifica nel merito, in spregio ad ogni regola di correttezza politica e democratica. L’asprezza dei toni ed il precipitare degli eventi, nonostante le ripetute aperture da parte del sindaco Italia, tradiscono l’evidente difficoltà di un partito che da anni a Siracusa appare dilaniato da guerre di posizioni interne e totalmente scollato dalla città”.

Giansiracusa fa, poi, una sorta di riassunto degli avvenimenti politici e soprattutto dei risultati ottenuti dal Pd. “L’unico deputato locale eletto che transita prima in Italia viva e poi alla Lega-ricorda- l’impossibilità di presentare una lista alle scorse amministrative siracusane ma l’inserimento di un simbolo in una lista civica che, paradossalmente, ottiene il 5% solo grazie ai voti di un giovane candidato indipendente che risponde al nome di Andrea Buccheri, il loro candidato sindaco che arriva quarto grazie a tre liste delle quali due realizzate da soggetti oggi transitati alla lega di Salvini.

Ci sarebbe da sbracciarsi per ridare respiro a un’esperienza politica importante sul piano nazionale e a livello locale per sostenere e supportare una giunta che, nonostante le enormi difficoltà dovute alla pandemia e al depauperamento di risorse subito dalla città, in questi primi tre anni, procede con coerenza raggiungendo risultati che fanno pienamente parte della tradizionale agenda del partito democratico: raccolta differenziata al 55%, acqua pubblica, nuovo ospedale di secondo livello, piste ciclabili, ztl in centro storico, avvio concreto dopo circa 30 anni di una soluzione per l’accoglienza ai lavoratori migranti stagionali che diventa modello nazionale, lotta contro gli insediamenti fotovoltaici a tutela del paesaggio, finanziamenti per il recupero di immobili sottratti alla mafia, regolamento dei beni comuni, progetti finanziati per nuovi housing sociali, finanziamenti per oltre 12 milioni di euro per il recupero e la riqualificazione di immobili sociali, 16 milioni per nuovi parchi, sottoservizi e rammendo di quartieri periferici, due nuove scuole per l’infanzia a Cassibile e contrada carrozzieri da 3 milioni ciascuna con i fondi del pnrr, la candidatura a capitale italiana della cultura 2024 e la lista potrebbe continuare”.

Giansiracusa non ha dubbi. “Esistevano evidenti motivi politici per rinnovare e rilanciare, così come auspicato dal Sindaco Francesco Italia e dai Movimenti civici “Lealtà e Condivisione” e “Oltre”, il Patto per la Città sottoscritto da Fabio Moschella e dal Pd-conclude il capo di gabinetto del Comune di Siracusa- Invece il pd prende le distanze in modo irresponsabile e senza alcun contraddittorio dall’amministrazione e da un programma la cui realizzazione potrà subire un’ulteriore accelerazione nei prossimi due anni. La giunta comunale va avanti in modo coerente e senza tentennamenti, con una precisa scelta di campo e di valori, insieme ai movimenti e ai cittadini che l’hanno sostenuta e aprendo a quei settori della società civile, dell’associazionismo e della politica cittadina che condivideranno la nostra visione progressista e solidale”.




Siracusa. Riforma delle Camere di Commercio, le associazioni di categoria sul piede di guerra

La Consulta delle Associazioni di Categoria della provincia di Siracusa torna a prendere posizione sulla riforma delle Camere di Commercio. Lo fa con un documento in cui esprime forti perplessità e chiede il coinvolgimento delle associazioni del territorio. Non esclude ulteriori iniziative e tornerà a coinvolgere la deputazione nazionale e regionale.

Nel documento, la Consulta delle Associazioni di Categoria della provincia di Siracusa, prende atto “che il dibattito sulla riorganizzazione delle Camere di Commercio in Sicilia rischia di svolgersi senza il coinvolgimento diretto dei territori e dei corpi intermedi, rappresentativi delle istanze e degli interessi delle forze economico produttive, ritiene indispensabile che la Regione Siciliana, prima di esercitare qualsiasi delle competenze attribuitele dall’art. 54 ter comma 1 e 2 della legge 106/2021, convochi e proceda all’audizione delle associazioni territoriali di categoria delle province coinvolte nell’eventuale procedimento di riorganizzazione delle circoscrizioni Camerali”.

“Nelle more – proseguono i presidenti delle associazioni aderenti- pur rilevando che la nuova norma ci consente di riaprire il dibattito sulla necessaria revisione dell’attuale sistema di accorpamento delle Camere di Commercio del sud est, che ha visto sempre marginale ed ininfluente il ruolo delle imprese siracusane, si esprimono forti perplessità sulla soluzione prevista, in quanto piuttosto che indicare un serio percorso di riorganizzazione complessiva del sistema camerale siciliano, è intervenuta su una singola Camera di Commercio, stabilendone lo scioglimento e prevedendo la costituzione di una circoscrizione territoriale ricomprendente le provincie di Siracusa, Ragusa, Agrigento, Caltanissetta e Trapani”.

Una soluzione che alla Consulta sembra “del tutto arbitraria, non sorretta da elementi che ne attestino la convenienza sotto i profili di efficienza e di sostenibilità economica rispetto al sistema camerale precedente e che non considera in alcun modo, né le difficoltà di gestione di una circoscrizione camerale di dimensioni così elevate, né, tanto meno, la profonda differenza del contesto socioeconomico di provincie così distanti fra loro”.

Una forte contrarietà alla Camera di Commercio ricomprendente le province di Siracusa, Ragusa, Agrigento, Caltanissetta e Trapani quella espressa attraverso il coordinatore Enzo Rindinella, soluzione in realtà ben distante dalle richieste che erano state avanzate e sottoposte alla deputazione regionale e nazionale affinché i deputati siracusani si facessero promotori di “una modifica generale ed astratta della legge Madia, che certamente ha mostrato evidenti problemi in questi primi anni di applicazione”.

Dopo Ferragosto partiranno nuove consultazioni. L’idea è anche quella di tornare a discutere con i rappresentanti della deputazione espressa dalla provincia di Siracusa “per individuare la migliore soluzione nell’interesse del territorio”.




Siracusa. Covid, Sicilia verso la zona Gialla: poco incoraggianti i dati in provincia

Il caso di Rosolini, con i suoi 187 contagi Covid-19 secondo l’ultimo rapporto disponibile (relativo alla giornata di ieri), i 75 casi di Avola, fra cui i 7 sanitari del pronto soccorso (sei dei quali vaccinati), i 55 nuovi positivi registrati ieri in provincia di Siracusa ed il trend che resta in crescita.

E’ questa la situazione attuale relativa all’andamento della pandemia nel territorio. Sono diversi i sindaci che sono tornati a rivolgere ai propri concittadini appelli che invitano alla prudenza, al rispetto delle norme anti-contagio e a quelle di buon senso: dall’uso della mascherina nei luoghi chiusi al mantenimento delle distanze. Parole che si scontrano, tuttavia, con le stesse disposizioni di legge, che consentono una serie di comportamenti poi definiti a rischio. Incongruenze che si riflettono sull’andamento dei contagi, a prescindere dal dibattito, sempre rovente, sulle regole legate al Green Pass.

In Sicilia ci sono 15.197 positivi (secondo il report di ieri), +848 rispetto alle 24 ore precedenti.

Lo sguardo è puntato sulle decisioni che saranno dunque assunte con altissima probabilità per la Sicilia e per la Sardegna, che dal 16 agosto potrebbero tornare in zona Gialla. In Sicilia i contagi sono lievitati in maniera esponenziale, sestuplicati, addirittura, in poco più di un mese.